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TWF - Tex Willer Forum

[745/747] Vancouver


MacParland
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1 hour ago, San Antonio Spurs said:

Prossima copertina: solo a me dà impressione che Tex appaia come monco? :o
https://shop.sergiobonelli.it/tex/2022/11/08/albo/artiglio-d-orso-1022412/
Comunque, tornando alla storia, me la immagino ancora pù appassionante e movimentata e Mastantuono mi sta piacendo molto.

da un punto di vista pugilistico le gambe hanno anche il movimento giusto (la sinistra col piede che fa perno e carica il pugno). 

Però la sensazione di monco la danno secondo me le gambe eccessivamente aperte (non proprio efficace come stile di combattimento soprattutto, in caso si debba schivare un colpo sei bello piantato), e la parte tra torace e braccio che sembra strana.

In generale non mi entusiasmano queste copertine con Tex che da il pugno a un tipo anonimo. 

Odio poi il Tex in posa, bella 1, 2,3 volte, poi stanca, cosa che purtroppo viene proposta in modo molto più pesante su Zagor.

Ho iniziato a comprare Zagor colpito dalle copertine, sicuramente molto accattivanti di Piccinelli, che però devo dire, mi stanno stancando alla lunga con lo Zagor sempre in posa...

 

Se posso muovere un appunto sulle copertine di questi eroi, che sulle copertine sembrano sempre più supereroi, è che sarebbe bello vederli sanguinare più spesso, con camice strappate, sporchi di polvere e non sempre perfetti e con i vestiti usciti freschi di bucato anche sotto alla pioggia torrenziale e in mezzo al deserto. 

Di Galep mi manca un po' quella sensazione di sudicio e far west, che Tex in copertina non ha più molto. A partire dal giallo sempre più fosforescente della camicia. 

 

Non mi stupirei se dovesse uscire un giorno una copertina variant dove il giallo della camicia si illuminasse, ma in questa copertina Tex ingaggia un duello e sembra fresco come un rosa, al di là della moncaggine. Si cercano comunque pose che risaltino i muscoli, con Tex che diventa sempre più mascella, zigomi e bicipiti. Io a guardarlo mi chiedo "ma sembra un essere umano realistico?"

 

 

 

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Perdonate la mia ignoranza in materia, ma mi è venuto un dubbio: Vancouver, per quanto vicina al confine con gli States, è pur sempre una cittadina canadese, quindi come mai in più di una circostanza si fa menzione allo sceriffo?

 

Refuso o realmente anche in Canada si usava questa figura per far rispettare la legge?

 

Non vorrei sbagliare, ma finora mi sembra che nelle trasferte canadesi abbiamo sempre incontrato le vermigle giacche della folkloristica Mounted Police, non le luccicanti stelle di latta tipiche a sud di confine.

 

  • +1 1
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  • Sceriffi
<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Perdonate la mia ignoranza in materia, ma mi è venuto un dubbio: Vancouver, per quanto vicina al confine con gli States, è pur sempre una cittadina canadese, quindi come mai in più di una circostanza si fa menzione allo sceriffo?

 

Refuso o realmente anche in Canada si usava questa figura per far rispettare la legge?

 

Non vorrei sbagliare, ma finora mi sembra che nelle trasferte canadesi abbiamo sempre incontrato le vermigle giacche della folkloristica Mounted Police, non le luccicanti stelle di latta tipiche a sud di confine.

 

C’erano. Come in tutti i paesi del Common Law. 
allego un link Wikipedia. 
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sceriffo

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, MacParland dice:

C’erano. Come in tutti i paesi del Common Law. 
allego un link Wikipedia. 
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Sceriffo

Grazie della delucidazione Mac, lo ignoravo. :)

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Il 9/11/2022 at 23:27, Jeff_Weber dice:

 

Concordo per la reintegrazione delle didascalie per la presentazione dei personaggi storici. Occupano poco spazio ed evitano acrobazie nei dialoghi che talvolta appaiono artefatti.

 

Per adesso valuto soltanto i disegni di Mastantuono, come sempre fuori dagli stilemi classici, ma accattivanti. A me piacciono molto, anche se in effetti i pards non si riconoscono a prima vista.

 

Faraci? Nooooo, mille volte meglio Ruju :D

 

Mi autocito dopo aver finalmente letto il promo albo di questa storia di Ruju. Soggetto classico, classicissimo direi, con l'unica variante che la donna da proteggere è questa volta una ex-fiamma di Kit Carson. 

 

Per il resto, nella sua prevedibilità e ritmo lento, la storia non presenta alcun svarione, si legge con gusto e molto divertimento considerando fra l'altro che è praticamente funzionale ai magnifici disegni di Mastantuono che necessiterebbero a mio avviso di un formato più grande, quindi un cartonato, per la loro intensità e bellezza.

 

Maestria quella di Mastantuono che offre già in un primo albo disegni relativi a svariate ambientazioni, una più interessante dell'altra, e primi piani eccezionali.

 

Grande generosità da parte di @borden aver ceduto Mastantuono ad una storia scritta non da lui stesso, ma da Ruju ... comunque promosso a pieni voti.

 

Aspetto i numeri successivi per vedere altri capolavori di Mastantuono.

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  • Sceriffi

Dopo sette mesi in cui ho letto il mensile controvoglia finalmente una storia che promette bene dall'inizio alla fine, facendo i dovuti scongiuri, ovviamente. 

Per il momento si parla di una storia classica negli eventi ma originale per l'ambientazione, Tex a Vancouver non ci è mai stato, e per i motivi che portano i nostri nella Columbia Britannica, per una volta non è il solito Jim Brandon a chiamare Tex ma una donna che chiama solo Carson. Quanto è bello vedere in azione un Carson in solitaria, seppur in un antefatto! 
 

Oltre alle vicende di fantasia i nostri incontrano Joe Capilano e il primo capo della polizia di Vancouver insediatosi nel Maggio dell'86 (ma le date in Tex variano leggermente) "At the first meeting of Vancouver City Council, Vancouver's first police officer, Chief Constable John Stewart, was appointed on May 10, 1886." Così come è interessante la storia del grande incendio di Vancouver. 
 

L'unica pecca. 

Spoiler

Esagerata la scena di Kit Willer alla fine dell'albo, davvero evitabile. Il gesto viene addirittura accentuato da una frase di un normalissimo tirapiedi. Tutto si risolve, per carità, ma si poteva evitare. Non è tanto grave perchè a commettere l'errore è il più giovane del gruppo e come stiamo vedendo in questi ultimi anni, il giovane Tex qualche errore lo commetteva. 

 

Capitolo disegni, servono poche parole per descrivere Mastantuono: un mostro. Le sue ragazze rendono di più rispetto a quelle di Civitelli e le sue scene d'azione sono perfette ma l'avevo già detto qualche pagina addietro. 

La cosa che stupisce è la sua versatilità, proprio a Lucca è uscita l'ultima parte della "Saga del tempo", composta da "Topolino e il fiume del tempo" uscita per il sessantennale e la recentissima (nonostante dovesse uscire già qualche anno fa) "Topolino e il cerchio del tempo". Andatevi a vedere come disegna i personaggi gottfredsoniani tipo il gatto Nip.

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Storia che, per il momento, mi piace molto e che scivola via senza pesantezze e spiegoni. I disegni creano ottime ambientazioni e caratterizzazioni dei personaggi, anche se non mi piace molto il volto di Tex contribuendo a renderlo spesso antipatico all'interno dell'albo.

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  • co fondatore

Primo albo promosso. Concordo che la parte finale andava gestita diversamente, ma Ruju stavolta non ha scritto male.

(soluzione alternativa: Ross cominciava a seguirle Kit e Tiger, loro se ne accorgevano e lo attiravano in una trappola, ma così non c'era la scazzottata. Oppure, Ross fingeva di volerli avvicinare per riferirgli qualcosa e scoprire dalle loro domande cosa accidente volessero e solo allora aizzargli contro dei compari, soluzione IMO già più plausibile e meno tamarra).

Mastantuono spettacolare, oramai è una garanzia.

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Ricordo quelle pagine in più nella storia che per comodità chiamerò "Gli uomini giaguaro", giusto 30 anni fa, ormai. Tolte alle 586 tavole illustrate da Letteri che costituiscono il record texiano e che sono state pubblicate molto tempo dopo. Qui, come allora, le ultime sono accessorie; perfino superflue, ma non penso appesantiscano troppo la narrazione: in un albo con Carson vero protagonista, si dà spazio a due ottimi comprimari. Poi qualcuno obietterà, come successo di recente, che Tex è troppo in secondo piano, ma se decidi di schierare tutti e quattro i pards è giusto distribuire  gli spazi. Casomai si può pensare che per una storia del genere due sarebbero bastati, ma si vede che nelle storie canadesi - a partire da "Sulle piste del Nord" - è di tacito uso impiegare il quartetto.

Modificato da San Antonio Spurs
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Personalmente, la trovata - molto classica - del cavaliere senza macchia e senza paura (in questo caso Carson, e Tex e gli altri pards con lui) che corre in soccorso della dama richiedente aiuto non ha predisposto da parte mia particolare attesa o curiosità per questa storia, che dopo la lettura ho comunque trovato gradevole e ben sceneggiata da Ruju.

 

Primo albo più che altro introduttivo che, tolte un paio di scazzottate affrontate dai Nostri con la consueta nonchalance, sembra dunque procrastinare l'azione più pura alle prossime uscite. Apprezzabili come sempre anche i disegni di Mastantuono, per quanto a mio giudizio il suo stile da western "duro, sporco e cattivo" non si addice particolarmente a storie di stampo cittadino.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, juanraza85 dice:

Apprezzabili come sempre anche i disegni di Mastantuono, per quanto a mio giudizio il suo stile da western "duro, sporco e cattivo" non si addice particolarmente a storie di stampo cittadino.

E' chiaro che ogni disegnatore di Tex ha dato e dà il meglio in certe situazioni e allora Letteri era da deserto, Ticci da Grande Nord, Fusco da Sud Est, Civitelli da città del Nord Est, ma solo per dire delle prove migliori, però non mi dispiace che si cimentino in campi diversi, perché ad esempio i Cestaro che già apprezzavo nel West sono stati magistrali nel rappresentare una Sean Francisco gotica. Probabilmente la diversificazione li attira e li migliora. In ogni caso, dal punto di vista dei disegnatori questo 2022 è stato un anno memorabile e anche sulle sceneggiature potrei ripetere lo stesso giudizio.

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Primo albo letto. Bello, introduttivo, fresco. Ottimo lo spazio dedicato a Carson. 

Anche i disegni, quando si parla di grandi spazi sono ottimi. 

Unico vero cruccio, i volti dei pards, spesso diversi da vignetta a vignetta, in particolare per Kit Willer.

In particolare, per me indigeribili i volti di profilo, se presi di fronte i vari personaggi sono ben caratterizzati e riconoscibili, di profilo diventano deformi e tutti con lineamenti uguali. Proprio non capisco. 

In alcuni casi corpi anche sproporzionati. Su questi dettagli, con tutto il rispetto, non capisco come si possa aver sparato a zero su Laurenti nella storia della Montoya, mentre si parla qui addirittura di capolavoro... Sarà lo stile del disegnatore, ma è forse quello che gradisco meno nella rappresentazione della fisionomia dei pard. Molto bella e intrigante invece la protagonista femminile. Forse i pard appaiono brutti per far risaltare ancora di più la sua bellezza?

 

Peccato, perché un po' inficia la lettura, ma resta comunque un bell'inizio per una storia che si preannuncia di buon livello

  • +1 1
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Beh ... non è che siano brutti i volti dei pards, alcuni sono un pò originali.

 

Il più canonico è Carson, Tex e soprattutto Kit Willer sono i più originali. Quest'ultimo poi perde anche qualsiasi riferimento somatico alla madre.

 

Ma a me piacciono anche così, come le tavole nel loro insieme.

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I disegni di Mastantuono semplicemente MOSTRUOSI...al netto di un errore grossolano a pag. 63...ma a parte questo, la definizione degli ambienti, le panoramiche mozzafiato, i volti lombrosiani dei tipacci, le femmine...tra "Tex" e "Tex Willer" non si contano i disegnatori di alto, altissimo livello, ma Mastantuono può a buon diritto annoverarsi tra i migliori.

Riguardo alla storia : non mi sbilancio troppo, ma per il momento molto apprezzata. Soprattutto il lato nostalgico-sentimentale, i dialoghi ("Ho qui una dozzina di passerotti dal becco di piombo che volerebbero molto veloci a fare il nido nelle vostre carcasse"), un Carson in forma smagliante, e ovviamente Angela Jewell, femmina che buca la pagina.

  • +1 2
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Seguo da tempo, ma non scrivo mai.

La storia pero' è davvero ottima
 

Spoiler

Ruju è capace di restare nello schema classico della serie, innovando con piccoli accorgimenti, senza stravolgere.
Bellissima la scena dei due Kit con le ballerine intorno e l'arrivo di Tex. E' un buon esempio di come Ruju abbia saputo con questa sceneggiatura risollevare e riprendere dei topoi di Tex (il vecchio reprobo Vs il puro Tex) che cominciavano a essere un po' stantie e ridicole (come in certe derive di Nizzi), nuove e interessanti. Ma le ha rese interessanti anche perché arricchiscono la psicologia dei personaggi, evitando di farne macchiette.
In un certo senso, permettetemi, mi sembra che Ruju qui abbia trovato finalmente la quadra: lasciatemi esagerare.  Perché questa mi pare quasi una sintesi fra il classicismo di Nizzi e certe idee e spunti di Bonelli figlio e di Boselli (vedi il personaggio di Angela).
Anche nel linguaggio mi pare si possa riscontrare sta cosa: per esempio, ho apprezzato alcune battute che ho salutato con piacere durante la lettura, ché sembravano uscite dalla penna feroce e ironica di Bonelli padre.

Aspetto con ansia il resto per vedere dove ci portano queste premesse !

L'unico dubbio che ho è cronologico, ed è una domanda per Boselli che so che  a volte passa da qui.

Ho visto l'anteprima del 747 girare: ma il grande incendio di Vancouver non è troppo tardo come evento rispetto alla cronologia di Tex? O è al limite limite?
Non ritrovo sul forum la cronologia proposta e la mega discussione in cui stava e magari ricordo semplicemente male io.

un saluto a tutti; son contento di scrivere il mio primo vero commento in una bella occasione come questa.
 

 

  • +1 1
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<span style="color:red">26 minuti fa</span>, giulpo dice:

Seguo da tempo, ma non scrivo mai.

La storia pero' è davvero ottima
 

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Ruju è capace di restare nello schema classico della serie, innovando con piccoli accorgimenti, senza stravolgere.
Bellissima la scena dei due Kit con le ballerine intorno e l'arrivo di Tex. E' un buon esempio di come Ruju abbia saputo con questa sceneggiatura risollevare e riprendere dei topoi di Tex (il vecchio reprobo Vs il puro Tex) che cominciavano a essere un po' stantie e ridicole (come in certe derive di Nizzi), nuove e interessanti. Ma le ha rese interessanti anche perché arricchiscono la psicologia dei personaggi, evitando di farne macchiette.
In un certo senso, permettetemi, mi sembra che Ruju qui abbia trovato finalmente la quadra: lasciatemi esagerare.  Perché questa mi pare quasi una sintesi fra il classicismo di Nizzi e certe idee e spunti di Bonelli figlio e di Boselli (vedi il personaggio di Angela).
Anche nel linguaggio mi pare si possa riscontrare sta cosa: per esempio, ho apprezzato alcune battute che ho salutato con piacere durante la lettura, ché sembravano uscite dalla penna feroce e ironica di Bonelli padre.

Aspetto con ansia il resto per vedere dove ci portano queste premesse !

L'unico dubbio che ho è cronologico, ed è una domanda per Boselli che so che  a volte passa da qui.

Ho visto l'anteprima del 747 girare: ma il grande incendio di Vancouver non è troppo tardo come evento rispetto alla cronologia di Tex? O è al limite limite?
Non ritrovo sul forum la cronologia proposta e la mega discussione in cui stava e magari ricordo semplicemente male io.

un saluto a tutti; son contento di scrivere il mio primo vero commento in una bella occasione come questa.
 

 

 

 

La serie di Tex classico non ha una cronologia precisa. Gli avvenimenti degli anni 1870, 80, 90 avvengono nello stesso "presente".

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

La serie di Tex classico non ha una cronologia precisa. Gli avvenimenti degli anni 1870, 80, 90 avvengono nello stesso "presente".

Ok, grazie per la risposta! Nella mia testa erano storie non in ordine cronologico, ovvio, ma tutte comunque comprese fra '70 e 85 massimo.

Quindi la cronologia è solo per il periodo fino alla secessione in pratica, e ti è servita per mettere insieme il Tex giovane più che altro?
Spero tu non l'abbia detto già 100 volte... al caso chiedo perdono!

 

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Il 11/11/2022 at 22:55, Condor senza meta dice:

Grazie della delucidazione Mac, lo ignoravo. :)

 

Tranquillo non sei certo il solo. Io ho scoperto l'esistenza degli sceriffi canadesi solo qualche anno fa quando ne è apparso uno in una storia dell'Uomo Ragno ambientata in Canada.

Se poi vogliamo essere pignoli i Mounties in British Columbia svolgevano e svolgono tuttora  essenzialmente le funzioni di polizia federale e provinciale ma non quelle di polizia cittadina nelle comunità urbane che non hanno un proprio dipartimento di polizia cosa che Vancouver ebbe, appunto dal 1886

 

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@Carlo Monni il bello del forum è pure questo: imparare sempre cose nuove.

Un' autentica miniera d'informazioni preziose, che aiuta ad arricchire il proprio bagaglio culturale.

Sempre più fiero di farne parte. :)

  • +1 1
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Il 10/11/2022 at 17:40, Per la barba di Giosafatte dice:

Buongiorno a tutti, sono appena iscritto, devo dire che la storia mi sta piacendo, vediamo come si svilupperà

Altrimenti avrebbero fatto tutto quello che si può fare per farsi rapinare in un locale notturno: due cartoni di Don Perignon fatti con il bicarbonato, cenetta di mezzanotte alla fiamma, tragiche foto ricordo della serata - Carson ne ordinò 40 copie - violini tzigani... (semicit.)

 

Scusate, non ho resistito.

E TRE SCOTECHES!!

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Il secondo albo è ancora meglio del primo - che qualche difettuccio nella trama e nei disegni (per esempio alcune espressioni di Carson poco riuscite) ce l'aveva. La storia prende del tutto quota e diventa sempre più avvincente, con bei comprimari e avversari pericolosi degni antagonisti (il truce Artiglio d'Orso e l'intrallazzatore Warberg), nonostante il ritmo si mantenga lento.

Mastantuono è perfetto, riesce a creare una bellissima atmosfera cupa e drammatica, e a caratterizzare ogni personaggio al meglio. Complimenti a lui.

Questa si preannuncia come forse la miglior storia texiana di Ruju, se il gran finale il prossimo mese sarà all'altezza. E perché non dovrebbe esserlo, visto le premesse? I nemici sono ancora tutti lì da sconfiggere e l'incendio di Vancouver potrà essere lo scenario ideale per la resa dei conti (speriamo che anche Angela abbia un ruolo importante e non finisca per fare la comparsa).

"Rancheras" a me non è piaciuta per niente: storiellina prevedibile, noiosa, con personaggi insulsi. Qui Ruju si riscatta alla grande, dimostrando di saper costruire belle storie classiche ma con variazioni interessanti, come già aveva fatto vedere nel Color estivo ambientato a New Orleans.

 

Prossima copertina di Villa un po' ripetitiva nella solita posa di Tex già vista più e più volte, ben poco drammatica.

Il grande incendio - Tex 747

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Anche io ho riscontrato una netta salita di livello della storia nel secondo albo, contraddistinto da ritmi ben più incalzanti rispetto al primo, perlopiù introduttivo ed esplicativo del contesto in cui Tex ed i pards si stavano apprestando ad entrare in azione.

 

Intrigante e promettente il gran cattivone di turno, Wes "Artiglio d'orso" Kircher: la caratterizzazione del rude trapper non lascia presagire particolari sfumature psicologiche, ma comunque lo presenta come un avversario che sembra poter essere un osso duro.

 

Allo stesso modo, mi ha colpito positivamente l'evoluzione che Ruju sta riservando al buon John Stewart, rimarcandone l'integrità ma al contempo evidenziandone i punti deboli.

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