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TWF - Tex Willer Forum

Inserire gadget a tema Tex e fumetti Bonelli in merendine/cereali/patatine ecc.


Guest Blek
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Ciao a tutti, apro questa discussione perché da un po' penso che sarebbe bello trovare dei gadget ,magari carte o statuine in plastica, o spille ecc. a tema Tex e altri personaggi della casa editrice Bonelli all'interno di patatine o merendine ecc.

Io li collezionerei volentieri e credo che sarebbe un buon modo per permettere ad alcune testate di trovare nuovi lettori e sopravvivere, specialmente con la crisi che c'è adesso. E voi cosa ne pensate? 

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A me dei gadget non frega una ceppa, tipo le monete che c'erano poco tempo fa non so dove sono finite idem quel mazzo di carte, ma se ci sono non mi da alcun fastidio. Quindi totalmente indifferente

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Se un gadget è ben fatto ed è allegato una tantum al fumetto ok. Ma diventa più un modo per dare qualcosa al lettore. 

Non credo che con i gadget nelle patatine si attirino orde di lettori e li trovo un po' svilenti.

Dovendo investire soldi, li userei per pubblicizzare meglio i prodotti (vedasi film dampyr) o per mantenere alta la qualità del prodotto fumetto o per procrastinare nei limiti del possibile gli aumenti inevitabili dei prezzi del fumetto al consumatore. 

 

Come detto da altri poi, certi gadget sono inutili, come le monete. Una bella cartolina disegnata a turno dai disegnatori di Tex invece non sarebbe male, si tratta pur sempre di  una forma d'arte. 

Ma le spille nelle patatine fanno molto anni 90, con quell'unto sulla bustina di plastica immersa nel cibo. Abbastanza disgustoso. 

 

A me piacerebbe se in allegato dessero magari delle istruzioni, su come costruire oggetti, una fionda, una scure, un arco con frecce, un fucile di legno, un tepee (mio padre me ne costruì uno in camera quando ero piccolo (dio, che cosa mi è tornato in mente!!!), un mini fortino di legno per giocarci con i soldatini, come accendere un fuoco, robe di questo genere a tema western.

O delle mappe (che si vedono sempre meno nei fumetti) di dove si trovano le tribù indiane (ma disegnate bene). 

Ma ormai questi gadget te li fanno pagare cari e te li mettono nelle scatole di latta a 25 euro. Ci sta, la roba costa, ma spille e monete no, costano e non servono a nulla se non a fomentare il collezionismo (per mia opinione, di bassa qualità)

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, LedZepp dice:

Se un gadget è ben fatto ed è allegato una tantum al fumetto ok. Ma diventa più un modo per dare qualcosa al lettore. 

Non credo che con i gadget nelle patatine si attirino orde di lettori e li trovo un po' svilenti.

Dovendo investire soldi, li userei per pubblicizzare meglio i prodotti (vedasi film dampyr) o per mantenere alta la qualità del prodotto fumetto o per procrastinare nei limiti del possibile gli aumenti inevitabili dei prezzi del fumetto al consumatore. 

 

Come detto da altri poi, certi gadget sono inutili, come le monete. Una bella cartolina disegnata a turno dai disegnatori di Tex invece non sarebbe male, si tratta pur sempre di  una forma d'arte. 

Ma le spille nelle patatine fanno molto anni 90, con quell'unto sulla bustina di plastica immersa nel cibo. Abbastanza disgustoso. 

 

A me piacerebbe se in allegato dessero magari delle istruzioni, su come costruire oggetti, una fionda, una scure, un arco con frecce, un fucile di legno, un tepee (mio padre me ne costruì uno in camera quando ero piccolo (dio, che cosa mi è tornato in mente!!!), un mini fortino di legno per giocarci con i soldatini, come accendere un fuoco, robe di questo genere a tema western.

O delle mappe (che si vedono sempre meno nei fumetti) di dove si trovano le tribù indiane (ma disegnate bene). 

Ma ormai questi gadget te li fanno pagare cari e te li mettono nelle scatole di latta a 25 euro. Ci sta, la roba costa, ma spille e monete no, costano e non servono a nulla se non a fomentare il collezionismo (per mia opinione, di bassa qualità)

 

Il collezionismo cambia anche in base all'età dei lettori, chi di noi da piccolo non è stato contento di aprire una sorpresa degli ovetti ecc?

Le istruzioni per la scure sono un'idea carina, anche le mappe, però dovrebbero essere lo stesso di grande diffusione. Stacchiamoci per un attimo dalla libreria e dalla fumetteria, pensiamo al fumetto e ai gadget come popolari e a basso costo. I fumetti non sono nati per costare 25 euro o più in libreria, ma per essere alla portata del ragazzo della scuola media o superiore, che invece oggi non trova più edicole aperte, non conosce proprio i personaggi. Potrebbe trovare "per caso " una mini storia nelle merendine ( come hanno fatto tempo fa con i personaggi Disney) o una carta di Zagor (ad esempio) attaccata al brick del succo di frutta, incuriosirsi e comprare un fumetto. 1 lettore in più. Invece adesso si chiedono sempre più soldi ai lettori vecchi per tenere viva la baracca. Il film di Dampyr è qualcosa ma non può bastare. Tra un po' se non ci sarà un ricambio generazionale tra i lettori molti fumetti chiuderanno, e via con le collezioni deluxe in fumetteria, sempre per le stesse persone.  

 

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8 minutes ago, Blek said:

Il collezionismo cambia anche in base all'età dei lettori, chi di noi da piccolo non è stato contento di aprire una sorpresa degli ovetti ecc?

Le istruzioni per la scure sono un'idea carina, anche le mappe, però dovrebbero essere lo stesso di grande diffusione. Stacchiamoci per un attimo dalla libreria e dalla fumetteria, pensiamo al fumetto e ai gadget come popolari e a basso costo. I fumetti non sono nati per costare 25 euro o più in libreria, ma per essere alla portata del ragazzo della scuola media o superiore, che invece oggi non trova più edicole aperte, non conosce proprio i personaggi. Potrebbe trovare "per caso " una mini storia nelle merendine ( come hanno fatto tempo fa con i personaggi Disney) o una carta di Zagor (ad esempio) attaccata al brick del succo di frutta, incuriosirsi e comprare un fumetto. 1 lettore in più. Invece adesso si chiedono sempre più soldi ai lettori vecchi per tenere viva la baracca. Il film di Dampyr è qualcosa ma non può bastare. Tra un po' se non ci sarà un ricambio generazionale tra i lettori molti fumetti chiuderanno, e via con le collezioni deluxe in fumetteria, sempre per le stesse persone.  

 

Il fatto che il fumetto sia nato (ma non tutti i fumetti; forse è la Bonelli che ci ha abituato bene/male) per essere popolare e a basso prezzo, non significa che a distanza di 70 anni la cosa possa restare immutata. Se 40 anni fa si vendevano 600k copie e oggi sei volte meno con costi che sono anche aumentati in proporzione per produrre il fumetto... capirai che il prezzo non può rimanere uguale e la colpa non è di nessuno. Per cui, i fumetti non saranno nati per costare 25 euro (anche perché c'erano le lire) ma oggi la situazione sta diventando un po' quella. Fare il gadget della spilla nelle patatine non ha praticamente senso.

Meglio altre forme, anche meno anacronistiche, per sponsorizzare il fumetto. Si va verso serie Tv, film e app digitali proprio per questo.

Tra l'altro alimenti come merendine e patatine vengono visti sempre più con sospetto, le mode cambiano, la società anche.

Anche a me piacevano le sorpresine in formato scatolina della Mulino Bianco, se non vengono riproposte ci sarà un motivo. 

Per me il digitale è la speranza, ma anche uno svecchiamento generale del parco autori. 

Se ci sono soldi, li spenderei poi per pubblicità quando esce un film, soprattutto se è un bel film. 

Penso un ragazzino di 14 anni leggerebbe Dampyr più dopo aver visto il film che col gadget nelle merendine. Ma proprio senza storia

  • +1 1
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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, LedZepp dice:

Il fatto che il fumetto sia nato (ma non tutti i fumetti; forse è la Bonelli che ci ha abituato bene/male) per essere popolare e a basso prezzo, non significa che a distanza di 70 anni la cosa possa restare immutata. Se 40 anni fa si vendevano 600k copie e oggi sei volte meno con costi che sono anche aumentati in proporzione per produrre il fumetto... capirai che il prezzo non può rimanere uguale e la colpa non è di nessuno. Per cui, i fumetti non saranno nati per costare 25 euro (anche perché c'erano le lire) ma oggi la situazione sta diventando un po' quella. Fare il gadget della spilla nelle patatine non ha praticamente senso.

Meglio altre forme, anche meno anacronistiche, per sponsorizzare il fumetto. Si va verso serie Tv, film e app digitali proprio per questo.

Tra l'altro alimenti come merendine e patatine vengono visti sempre più con sospetto, le mode cambiano, la società anche.

Anche a me piacevano le sorpresine in formato scatolina della Mulino Bianco, se non vengono riproposte ci sarà un motivo. 

Per me il digitale è la speranza, ma anche uno svecchiamento generale del parco autori. 

Se ci sono soldi, li spenderei poi per pubblicità quando esce un film, soprattutto se è un bel film. 

Penso un ragazzino di 14 anni leggerebbe Dampyr più dopo aver visto il film che col gadget nelle merendine. Ma proprio senza storia

Non è vero che la colpa non è di nessuno se i prezzi aumentano. È una scusa che non regge più quella del costo della carta, molti personaggi non vendono perché non c'è ricambio e si tengono in vita perché pochi appassionati comprano a prezzi esorbitanti. Trovo più disgustoso accanirsi a proporre volumoni carissimi per spillare soldi ai vecchi lettori, piuttosto che ungersi le mani nelle patatine. 

Più copie si vendono più è facile tenere i prezzi bassi, mentre il digitale può essere una speranza ma non l'unica. Un'iniziativa di promozione su larga scala rivolta soprattutto ai ragazzi potrebbe fare solo bene, non vedo che male ci sia a mettere una gomma a forma di Tex o una spilla di Martin Mystere in un prodotto di consumo se lo scopo finale è nobile. Lo snobbismo del lettore di nicchia ( parlo in generale) porta alla chiusura. Vanno bene cartoni animati, film, carte da gioco, ma devono essere di ampia diffusione. Sono convinto che l'operazione avrebbe successo nel lungo termine e si guadagnerebbero molti lettori. Se poi a uno non piace l'idea del gadget nelle patatine non se le compra ma magari a suo nipote piace; questo intendo dire. 

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Se il prezzo dell'albo rimane immutato, il gadget è, per me, soltanto la seccatura di gettarlo nell'immondizia.

Se è a pagamento, purché sia garantita la vendita del solo albo, meglio perché mi si risparmia la seccatura di gettarlo nell'immondizia.

Se è a pagamento e non è garantita la vendita del solo albo, meglio ancora perché non compro l'albo e risparmio.

Detto ciò preferirei di gran lunga la vendita del gadget cui sia allegato, facoltativo o no, l'albo di Tex con un sovrapprezzo pari al costo dell'albo.

Da vendersi esclusivamente nelle cianfrusaglierie.

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41 minutes ago, Blek said:

Non è vero che la colpa non è di nessuno se i prezzi aumentano. È una scusa che non regge più quella del costo della carta, molti personaggi non vendono perché non c'è ricambio e si tengono in vita perché pochi appassionati comprano a prezzi esorbitanti. Trovo più disgustoso accanirsi a proporre volumoni carissimi per spillare soldi ai vecchi lettori, piuttosto che ungersi le mani nelle patatine. 

Più copie si vendono più è facile tenere i prezzi bassi, mentre il digitale può essere una speranza ma non l'unica. Un'iniziativa di promozione su larga scala rivolta soprattutto ai ragazzi potrebbe fare solo bene, non vedo che male ci sia a mettere una gomma a forma di Tex o una spilla di Martin Mystere in un prodotto di consumo se lo scopo finale è nobile. Lo snobbismo del lettore di nicchia ( parlo in generale) porta alla chiusura. Vanno bene cartoni animati, film, carte da gioco, ma devono essere di ampia diffusione. Sono convinto che l'operazione avrebbe successo nel lungo termine e si guadagnerebbero molti lettori. Se poi a uno non piace l'idea del gadget nelle patatine non se le compra ma magari a suo nipote piace; questo intendo dire. 

Scusami ma quando dici "Se poi a uno non piace l'idea del gadget nelle patatine non se le compra ma magari a suo nipote piace; questo intendo dire" questo vale anche per quando dici "Trovo più disgustoso accanirsi a proporre volumoni carissimi per spillare soldi ai vecchi lettori"?

Chiedo perché parli di snobbismo del lettore di nicchia per riferti a dei prodotti che evidentemente vengono apprezzati da qualcuno basta applicare lo stesso metro di giudizio. Non li compri e passa la paura. Ma di certo non rappresentano uno spreco di soldi come rischia di essere un gadget inutile.

 

Io ad esempio un albo di Nizzi a 25 euro manco se me lo tirano, soprattutto dopo le ultime fregature, ma capisco chi voglia avere delle storie in un formato elegante da libreria e se può/vuole spendere, amen. 

Se la Bonelli poi fa soldi grazie a queste ristampe e riesce in parte a tenere in piedi anche testate quasi in perdita o che senza Tex chiuderebbero domani, anche meglio. 

 

La scusa non è quella della carta, che comunque non è solo una scusa, ma il fatto che in una società che offre molte alternative (televisione, console di giochi etc etc.), la lettura rischia di risentirne sempre di più e non molti hanno tempo da dedicare alla lettura di 10-15 albi a fumetti al mese e spesso ci si riduce a seguire poche serie).

Il cane si morde la coda, i prezzi devono aumentare per reggere e così anche le uscite a costi ridotti (ristampe) e la gente legge sempre meno, avendo alternative a basso costo.  

 

Ma al di là di questo, il fumetto Bonelli con tutto ciò che avviene sullo sfondo è ancora un fumetto popolare. Un ragazzo delle medie a 3.50 euro al mese (e penso se le possa permettere, altrimenti si scelga un hobby gratuito o si rivolga all'usato) può seguire Tex Willer. A che prezzo lo vorresti? 1 euro? Ci lavora forse Babbo Natale? Non stiamo parlando di roba di nicchia ma dei costi del fumetto. 

Pensare che un fumetto oggi costi 1-2 euro è fuori da ogni contesto, purtroppo.

Oggi un Tex regolare costa 4.40 e un chilo di pane lo trovi pure a quel prezzo!

Ergo, seguire Tex costa quanto comprare un chilo di pane! Solo che il pane è un bene primario, il fumetto, a seconda dei punti di vista è comunque uno svago, un di più e nessuno ti obbliga a comprarlo. A maggior ragione, che costi quanto un solo chilo di pane, considerando i costi e la fatica che c'è dietro, la crisi del fumetto generale (da cui si salva solo qualche eccezione) etc., non mi pare una roba da snob ma un valore positivo. 

I tempi del fumetto carta straccia su cui prendere appunti in copertina in assenza di altro sono passati. 

Il segreto è fare prodotti di qualità e attrattivi (un film va bene, ma anche dei bei cartonati inediti da libreria perché no) ma pubblicizzandoli. E a mio avviso, il gadget nelle patatine è antiquato, uno spreco. O funziona se già hai un'impalcatura solida (hai una serie TV con grandi ascolti e quindi il gadget è attrattivo). 

 

Io poi non ho mai sentito di gagdet nelle patatine di roba semi sconosciuta, ma sempre di gadget su cose che cavalcano l'onda del successo.

 

La logica vorrebbe che:

1) fai pubblicità al film di Dampyr

2) il film Dampyr ottiene un discreto successo (come meriterebbe)

3) sull'onda del successo, si fanno dei gadget

4) Dampyr accresce la popolarità, ne beneficia anche il fumetto

 

Non:

1) faccio il gadget di Dampyr, che a livello nazionale conoscono ahimè in pochi

2) mi aspetto la rissa al cinema e le file in edicola di bambini indemoniati.

3) Meglio a questo punto curare i lettori attuali se non riesce a pensare qualcosa di meglio di un gadget nelle patatine

 

  • +1 1
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<span style="color:red">56 minuti fa</span>, LedZepp dice:

Scusami ma quando dici "Se poi a uno non piace l'idea del gadget nelle patatine non se le compra ma magari a suo nipote piace; questo intendo dire" questo vale anche per quando dici "Trovo più disgustoso accanirsi a proporre volumoni carissimi per spillare soldi ai vecchi lettori"?

Chiedo perché parli di snobbismo del lettore di nicchia per riferti a dei prodotti che evidentemente vengono apprezzati da qualcuno basta applicare lo stesso metro di giudizio. Non li compri e passa la paura. Ma di certo non rappresentano uno spreco di soldi come rischia di essere un gadget inutile.

 

Io ad esempio un albo di Nizzi a 25 euro manco se me lo tirano, soprattutto dopo le ultime fregature, ma capisco chi voglia avere delle storie in un formato elegante da libreria e se può/vuole spendere, amen. 

Se la Bonelli poi fa soldi grazie a queste ristampe e riesce in parte a tenere in piedi anche testate quasi in perdita o che senza Tex chiuderebbero domani, anche meglio. 

 

La scusa non è quella della carta, che comunque non è solo una scusa, ma il fatto che in una società che offre molte alternative (televisione, console di giochi etc etc.), la lettura rischia di risentirne sempre di più e non molti hanno tempo da dedicare alla lettura di 10-15 albi a fumetti al mese e spesso ci si riduce a seguire poche serie).

Il cane si morde la coda, i prezzi devono aumentare per reggere e così anche le uscite a costi ridotti (ristampe) e la gente legge sempre meno, avendo alternative a basso costo.  

 

Ma al di là di questo, il fumetto Bonelli con tutto ciò che avviene sullo sfondo è ancora un fumetto popolare. Un ragazzo delle medie a 3.50 euro al mese (e penso se le possa permettere, altrimenti si scelga un hobby gratuito o si rivolga all'usato) può seguire Tex Willer. A che prezzo lo vorresti? 1 euro? Ci lavora forse Babbo Natale? Non stiamo parlando di roba di nicchia ma dei costi del fumetto. 

Pensare che un fumetto oggi costi 1-2 euro è fuori da ogni contesto, purtroppo.

Oggi un Tex regolare costa 4.40 e un chilo di pane lo trovi pure a quel prezzo!

Ergo, seguire Tex costa quanto comprare un chilo di pane! Solo che il pane è un bene primario, il fumetto, a seconda dei punti di vista è comunque uno svago, un di più e nessuno ti obbliga a comprarlo. A maggior ragione, che costi quanto un solo chilo di pane, considerando i costi e la fatica che c'è dietro, la crisi del fumetto generale (da cui si salva solo qualche eccezione) etc., non mi pare una roba da snob ma un valore positivo. 

I tempi del fumetto carta straccia su cui prendere appunti in copertina in assenza di altro sono passati. 

Il segreto è fare prodotti di qualità e attrattivi (un film va bene, ma anche dei bei cartonati inediti da libreria perché no) ma pubblicizzandoli. E a mio avviso, il gadget nelle patatine è antiquato, uno spreco. O funziona se già hai un'impalcatura solida (hai una serie TV con grandi ascolti e quindi il gadget è attrattivo). 

 

Io poi non ho mai sentito di gagdet nelle patatine di roba semi sconosciuta, ma sempre di gadget su cose che cavalcano l'onda del successo.

 

La logica vorrebbe che:

1) fai pubblicità al film di Dampyr

2) il film Dampyr ottiene un discreto successo (come meriterebbe)

3) sull'onda del successo, si fanno dei gadget

4) Dampyr accresce la popolarità, ne beneficia anche il fumetto

 

Non:

1) faccio il gadget di Dampyr, che a livello nazionale conoscono ahimè in pochi

2) mi aspetto la rissa al cinema e le file in edicola di bambini indemoniati.

3) Meglio a questo punto curare i lettori attuali se non riesce a pensare qualcosa di meglio di un gadget nelle patatine

 

Nessuno chiede gli albi a 1 euro, e da appassionato non ho problemi a spendere soldi in volumi da collezione. È che non si può andare avanti in eterno con spiegazioni e giustificazioni continue riguardo la perdita di lettori e gli aumenti dei prezzi. Va bene tutto, c'è la crisi , l'inflazione; allora perché non provare qualcos'altro come i gadget? Anche distribuire un astuccio a tema nelle scuole non sarebbe male secondo me. Davvero non vedo il problema. Non credo proprio che i personaggi si svaluterebbero, Topolino è ancora lui nonostante tutto il commercio che lo circonda. Qui non si tratterebbe neanche di vendere ma di promuovere, distribuire attraverso mezzi più ampi.

Il film è un'altra cosa, è un'iniziativa, sicuramente verrà visto, ricordato, ma è pur sempre in vendita. Il gadget è un'accompagnamento e io qui non ho scritto di gadget allegati ai fumetti proprio per questo. L'idea non è vendere il gadget ma accompagnarlo ad un prodotto come i cereali, distribuirlo nelle scuole , negli oratori ecc. 

 

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31 minutes ago, Blek said:

Nessuno chiede gli albi a 1 euro, e da appassionato non ho problemi a spendere soldi in volumi da collezione. È che non si può andare avanti in eterno con spiegazioni e giustificazioni continue riguardo la perdita di lettori e gli aumenti dei prezzi. Va bene tutto, c'è la crisi , l'inflazione; allora perché non provare qualcos'altro come i gadget? Anche distribuire un astuccio a tema nelle scuole non sarebbe male secondo me. Davvero non vedo il problema. Non credo proprio che i personaggi si svaluterebbero, Topolino è ancora lui nonostante tutto il commercio che lo circonda. Qui non si tratterebbe neanche di vendere ma di promuovere, distribuire attraverso mezzi più ampi.

Il film è un'altra cosa, è un'iniziativa, sicuramente verrà visto, ricordato, ma è pur sempre in vendita. Il gadget è un'accompagnamento e io qui non ho scritto di gadget allegati ai fumetti proprio per questo. L'idea non è vendere il gadget ma accompagnarlo ad un prodotto come i cereali, distribuirlo nelle scuole , negli oratori ecc. 

 

e io ti ho risposto, dato che mi quoti di nuovo, già nei precedenti commenti che secondo me non ha senso e anche il perché.

Se il mio punto di vista non ha senso per te, passa oltre, ma io ho capito cosa intendi dire e non sono d'accordo e non mi hai fatto cambiare idea, anzi.

I gadget nei cereali, che tu sia favorevole o meno, non li fai con roba che non ha già un successo discreto di suo. Non è col gadget delle patatine che fai conoscere Dampyr o altro, ma semmai è con un gadget nelle patatine che celebri qualcosa che sta acquisendo una certa fama e riscontro di pubblico.

Chi minchia lo vuole il gadget di Dampyr nei cereali oggi? 

Prima crei il desiderio, l'interesse e poi dai il gadget. 

Le basi!

La mulino bianco fece le sorpresine con i pupazzi di Shrek, quando Shrek era all'apice della fama e non un personaggio semisconosciuto. 

O pensi che la Nestlé, che produce i cereali (per citarne una) voglia spendersi per far beneficienza alla Bonelli?

Deve esserci un ritorno anche per loro, per cui se devono mettere una sorpresa nella loro confezione, mettono roba che tira.

Poi ripeto, se avessero fatto una campagna per pubblicizzare il film imponente con tanto di gadget e collaborazioni ok, ma non è il caso, quindi il gadget nella patatina fa sorridere dopo un film di cui si è parlato solo negli ambienti degli appassionati di fumetto (fumetto Bonelli si intende).

O la Bonelli deve produrseli da sola i cereali e fabbricare astucci da spedire a scatoloni nelle scuole?

 

Se c'è crisi di lettori, sei convinto che dando i gadget nelle patatine la risolvi? Sarebbe bello, segno che la crisi è una roba da ridere e basta davvero poco.

In generale, in qualsiasi settore non ha senso tentare una cosa perché tanto non si ha nulla da perdere. Si fanno indagini di mercato e se la Bonelli non fa i gadget alla maniera che intendi tu, si vede che gli conviene puntare i soldi su altro (sviluppo di un app per lettura in digitale; ad esempio).

Se si rivelasse una buona app, avrebbero dal mio punto di vista ragione. 

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12 minuti fa, LedZepp dice:

e io ti ho risposto, dato che mi quoti di nuovo, già nei precedenti commenti che secondo me non ha senso e anche il perché.

Se il mio punto di vista non ha senso per te, passa oltre, ma io ho capito cosa intendi dire e non sono d'accordo e non mi hai fatto cambiare idea, anzi.

I gadget nei cereali, che tu sia favorevole o meno, non li fai con roba che non ha già un successo discreto di suo. Non è col gadget delle patatine che fai conoscere Dampyr o altro, ma semmai è con un gadget nelle patatine che celebri qualcosa che sta acquisendo una certa fama e riscontro di pubblico.

Chi minchia lo vuole il gadget di Dampyr nei cereali oggi? 

Prima crei il desiderio, l'interesse e poi dai il gadget. 

Le basi!

La mulino bianco fece le sorpresine con i pupazzi di Shrek, quando Shrek era all'apice della fama e non un personaggio semisconosciuto. 

O pensi che la Nestlé, che produce i cereali (per citarne una) voglia spendersi per far beneficienza alla Bonelli?

Deve esserci un ritorno anche per loro, per cui se devono mettere una sorpresa nella loro confezione, mettono roba che tira.

Poi ripeto, se avessero fatto una campagna per pubblicizzare il film imponente con tanto di gadget e collaborazioni ok, ma non è il caso, quindi il gadget nella patatina fa sorridere dopo un film di cui si è parlato solo negli ambienti degli appassionati di fumetto (fumetto Bonelli si intende).

O la Bonelli deve produrseli da sola i cereali e fabbricare astucci da spedire a scatoloni nelle scuole?

 

Se c'è crisi di lettori, sei convinto che dando i gadget nelle patatine la risolvi? Sarebbe bello, segno che la crisi è una roba da ridere e basta davvero poco.

In generale, in qualsiasi settore non ha senso tentare una cosa perché tanto non si ha nulla da perdere. Si fanno indagini di mercato e se la Bonelli non fa i gadget alla maniera che intendi tu, si vede che gli conviene puntare i soldi su altro (sviluppo di un app per lettura in digitale; ad esempio).

Se si rivelasse una buona app, avrebbero dal mio punto di vista ragione. 

Va bene, abbiamo opinioni diverse, non serve insistere ,diciamo che io tenterei, farei un accordo commerciale con qualcuno. Qualcuno accetterebbe il rischio. Sicuramente alla Bonelli hanno i loro esperti di marketing, qui si voleva buttarla lì, fare una proposta carina per i ragazzi, che non c'entra col digitale. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

e io ti ho risposto, dato che mi quoti di nuovo, già nei precedenti commenti che secondo me non ha senso e anche il perché.

Se il mio punto di vista non ha senso per te, passa oltre, ma io ho capito cosa intendi dire e non sono d'accordo e non mi hai fatto cambiare idea, anzi.

I gadget nei cereali, che tu sia favorevole o meno, non li fai con roba che non ha già un successo discreto di suo. Non è col gadget delle patatine che fai conoscere Dampyr o altro, ma semmai è con un gadget nelle patatine che celebri qualcosa che sta acquisendo una certa fama e riscontro di pubblico.

Chi minchia lo vuole il gadget di Dampyr nei cereali oggi? 

Prima crei il desiderio, l'interesse e poi dai il gadget. 

Le basi!

La mulino bianco fece le sorpresine con i pupazzi di Shrek, quando Shrek era all'apice della fama e non un personaggio semisconosciuto. 

O pensi che la Nestlé, che produce i cereali (per citarne una) voglia spendersi per far beneficienza alla Bonelli?

Deve esserci un ritorno anche per loro, per cui se devono mettere una sorpresa nella loro confezione, mettono roba che tira.

Poi ripeto, se avessero fatto una campagna per pubblicizzare il film imponente con tanto di gadget e collaborazioni ok, ma non è il caso, quindi il gadget nella patatina fa sorridere dopo un film di cui si è parlato solo negli ambienti degli appassionati di fumetto (fumetto Bonelli si intende).

O la Bonelli deve produrseli da sola i cereali e fabbricare astucci da spedire a scatoloni nelle scuole?

 

Se c'è crisi di lettori, sei convinto che dando i gadget nelle patatine la risolvi? Sarebbe bello, segno che la crisi è una roba da ridere e basta davvero poco.

In generale, in qualsiasi settore non ha senso tentare una cosa perché tanto non si ha nulla da perdere. Si fanno indagini di mercato e se la Bonelli non fa i gadget alla maniera che intendi tu, si vede che gli conviene puntare i soldi su altro (sviluppo di un app per lettura in digitale; ad esempio).

Se si rivelasse una buona app, avrebbero dal mio punto di vista ragione. 

 

Concordo pienamente, purtroppo è quello che abbiamo vissuto con il film di Dampyr. Non molti conoscono il personaggio e l'unico traino per i non lettori del fumetto è stato Lucca Comics, ovviamente una manifestazione non frequentata da tutta Italia.

 

Come dice giustamente @LedZepp, occorre prima creare il desiderio/aspettativa per gadget collegati ad un personaggio.

 

Immagino che Tex sia conosciuto, anche per sentito dire un pò da tutti, ma serve comunque una sensibilizzazione del possibile acquirente ...

 

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Beh io sinceramente non sono mai stato un grande fan dei gadjet in generale, tengo solo qualcosina tipo le monete e le carte da gioco, concordo con il parere di @LedZeppi gadget più di tanto non possono attirare nuovi lettori se no li si fanno su personaggi già famosi di loro. Per esempio Topolino non è mica diventato un personaggio a livelli mondiale per la proliferazione di una vasta quantità di giocattoli, carte, piastrine, figurine ecc. ma per la produzione dei primi cortometraggi e l'uscita delle prime strisce che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. 

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48 minuti fa, Arthur Morgan dice:

Beh io sinceramente non sono mai stato un grande fan dei gadjet in generale, tengo solo qualcosina tipo le monete e le carte da gioco, concordo con il parere di @LedZeppi gadget più di tanto non possono attirare nuovi lettori se no li si fanno su personaggi già famosi di loro. Per esempio Topolino non è mica diventato un personaggio a livelli mondiale per la proliferazione di una vasta quantità di giocattoli, carte, piastrine, figurine ecc. ma per la produzione dei primi cortometraggi e l'uscita delle prime strisce che lo hanno reso famoso in tutto il mondo. 

In più Topolino lo leggono i bambini e a loro i gadget piacciono di più. Da piccolo a me piacevano un sacco anche se dopo pochi mesi li perdevo inesorabilmente.

Su Tex tra un po' vista l'età media dei lettori fanno prima a regalare il montascale :lol:

Modificato da Chinaski89
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Decisamente contrario. I gadget non mi piacciono (le statuette dei personaggi di Tex che sono state realizzate qualche tempo fa mi sono sempre sembrate bruttissime) e penso che produrre questo genere di elementi non faccia neppure aumentare in modo significativo le vendite di Tex.

Inoltre, dal mio punto di vista, si tratta di un inutile spreco di risorse e un aumento ingiustificato di rifiuti ad impatto ambientale non trascurabile...

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Non credo sia un'idea che possa spostare più di tanto le vendite.

In effetti, pensandoci bene, si potrebbero dotare le macellerie di piccoli portachiavi di Tex, da consegnare a ogni etto di bistecche acquistate, con tanto di manifesto di Nizzi all'ingresso per promuovere l'iniziativa! :P:D

 

A parte le battute, sarà per una questione generazionale o perchè i tempi cambiano, ma nel recente passato non ho fatto i salti di gioia quando sono state allegate medaglie, figurine e carte da gioco varie. Avevo espresso il mio disappunto in merito e ricordo che mi era stato detto che non c'era niente di male essendo un regalo. Sarà stato pure un regalo, ma per me rimane un'iniziativa un po' tamarra per una casa editrice storica come la Bonelli. Che poi in termine di risultato non credo che incida se la storia dell'albo non è all'altezza.

 

Da ragazzino non mi perdevo quasi nessuna di simili iniziative con Topolino: erano i tempi in cui si raccoglieva di tutto, da macchine fotografiche con plastiche generate dal mais, a ricetrasmittenti e caramelle varie. Ma una cosa è proporre simili gadget a un fanciullo, un'altra a una platea di lettori di media e longeva età.

Perchè in fondo quello succede, i ragazzini, al netto del gadget, temo che il fumetto non lo leggono e comprono comunque. 

 

Più sensata la strategia di farsi pubblicità con film, serie televisive, videogame, anime e diffusione digitale.

Non so se basterà questo a rallentare l'emorraggia di lettori, ma è una strada più ovvia.

Gadget per gadget, tanto vale aggiudicarsi i diritti di ristampa dei manga giapponesi che tirano di più fra i giovani e proporli nel mercato italiano, ma sarebbe snaturare la Bonelli e la sua storia,

 

P.s.  Ricordo come se fossi ieri, quando mio padre mi regalò per il compleanno il saloon della Plymobil. Già da piccolo avevo la passione per il west e quel regalo fu una gioia immensa. Era davvero carino e pieno di dettagli e mi divertii un mondo a montarlo e a giocarci. Ovviamente finì distrutto e mi dispiace, l'avrei conservato volentieri come reliquia di collezione col senno di poi. Chissà se in futuro si decida di sfruttare la passione dei collezionisti, con uscite settimanali contenenti pezzi da montare per realizzare modellini di saloon, banche, uffici di sceriffo o diligenze. :P:D

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Contrario.

C'é già Topolino che allega a profusione gadget di dubbio gusto, che fanno unicamente la fortuna di chi li vende ancora incellophanati all'albo al decuplo del prezzo sui siti di aste online. E chi li compra li tiene rigorosamente incellophanati... Mah...!

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In Italia, per ovvi motivi commerciali (chi comanda si arricchisce vendendola...) c'è una assurda sopravvalutazione della pubblicità. Su ogni cosa e ogni argomento l'ossessione è su come "pubblicizzarla".

 

Certo, è un aspetto importante il farsi conoscere, ma poi.. se il prodotto non piace, non c'è pubblicità che tenga.

 

La Bonelli dovrebbe PRIMA concentrarsi su prodotti che PIACCIONO (e non a spremere come limoni lettori completisti e collezionisti sempre più delusi), POI magari si può porre il problema di come farli conoscere in giro...

 

(anche perchè, finché restiamo nelle vendite medie dei fumetti...  davvero si crede che i fumetti Bonelli non siano conosciuti? Davvero si pensa che CHI LEGGE FUMETTI non conosca almeno a grandi linee TUTTI i fumetti Bonelli? I primi numeri degli albi Bonelli anni fa vendevano oltre centomila copie solo per il marchietto "Bonelli" in un periodo in cui altri "bonellidi" pubblicizzati con annunci sulle riviste di settore non arrivavano a diecimila...  se oggi le nuove uscite Bonelli non vendono più così tanto è perchè i prodotti precedenti HANNO DELUSO, non perchè oggi la Bonelli non fa più la pubblicità dell'epoca (in realtà oggi ne fa di più)

 

Pensate davvero che, per esempio, quando mettevano le figurine di Sandokan nei grissini (qualche secolo fa, ormai), lo facevano per... promuovere Sandokan? Uno sceneggiato TV che stava GIÀ facendo ascolti clamorosi, monopolizzando il pubblico televisivo sullo stesso canale? Pensate che la gente si guardava a gennaio le puntate di uno sceneggiato perchè a febbraio trovava le figurine nei grissini?

 

Era ovviamente il contrario: le figurine erano per far vendere I GRISSINI. Cioè l'immagine (Sandokan) doveva farti comprare il prodotto che stavi acquistando (i grissini). Quale folle e assurda strategia sarebbe stata FARTI PAGARE LA PUBBLICITÀ per farti vedere GRATIS uno sceneggiato?

 

Mettere figurine di Tex su altri prodotti non venderà mai una sola copia di Tex. Servirebbe solo a vendere gli altri prodotti. E questo anni fa, quando Tex era un grande successo e i lettori erano appassionati e compravano contenti. Oggi per me ogni cosa texiana in più fa PERDERE sempre più lettori stanchi di essere spremuti. E in ogni caso quale pazzo pagherebbe per metterci le fugurine di Tex (meno di duecentomila lettori) e non quelle di Harry Potter (decine di milioni di lettori in tutto il mondo, milioni in italia)?

 

--------------

Capitolo "mettere i gadget texiani direttamente su Tex"

 

Chi dice che "comunque sono un regalo, è un di più"... scusate, ma davvero non ha capito un tubo di marketing. (non che io sia un esperto, eh, ma queste cosa da abc dell'argomento le conosce pure un babbano come me...).

 

Il gadget proposto in una pubblicazione contribuisce a dare l'immagine della rivista.

 

Pensate che allegare preservativi a "famiglia cristiana" farebbe aumentare le vendite perchè "tanto è un regalo, se non ti interessa buttalo"?

 

Gadget per bambini dicono della tua rivista "questa è roba da bambini"

 

Magari così qualche dozzina di bambini, attirati dal gadget, lo provano. E scoprono che non è davvero da bambini e non ne comprano più un altra copia (vedi il discorso di prima, se vuoi vendere ai bambini prima FAI UN PRODOTTO CHE PIACE AI BAMBINI, altrimenti non ottieni nuovi lettori, ottieni solo più persone che andranno in giro a dire che quella pubblicazione non adatta a loro è una schifezza).

 

Ma in compenso, sai quanti lettori che non vogliono essere trattati da bambini smettono?

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Contrario.

C'é già Topolino che allega a profusione gadget di dubbio gusto, che fanno unicamente la fortuna di chi li vende ancora incellophanati all'albo al decuplo del prezzo sui siti di aste online. E chi li compra li tiene rigorosamente incellophanati... Mah...!

Come si era già detto, la discussione non riguarda gadget allegati all'albo, non gadget con il fumetto ma extra, allegati di vario genere ad altri prodotti o materiale promozionale gratuito. 

<span style="color:red">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

In Italia, per ovvi motivi commerciali (chi comanda si arricchisce vendendola...) c'è una assurda sopravvalutazione della pubblicità. Su ogni cosa e ogni argomento l'ossessione è su come "pubblicizzarla".

 

Certo, è un aspetto importante il farsi conoscere, ma poi.. se il prodotto non piace, non c'è pubblicità che tenga.

 

La Bonelli dovrebbe PRIMA concentrarsi su prodotti che PIACCIONO (e non a spremere come limoni lettori completisti e collezionisti sempre più delusi), POI magari si può porre il problema di come farli conoscere in giro...

 

(anche perchè, finché restiamo nelle vendite medie dei fumetti...  davvero si crede che i fumetti Bonelli non siano conosciuti? Davvero si pensa che CHI LEGGE FUMETTI non conosca almeno a grandi linee TUTTI i fumetti Bonelli? I primi numeri degli albi Bonelli anni fa vendevano oltre centomila copie solo per il marchietto "Bonelli" in un periodo in cui altri "bonellidi" pubblicizzati con annunci sulle riviste di settore non arrivavano a diecimila...  se oggi le nuove uscite Bonelli non vendono più così tanto è perchè i prodotti precedenti HANNO DELUSO, non perchè oggi la Bonelli non fa più la pubblicità dell'epoca (in realtà oggi ne fa di più)

 

Pensate davvero che, per esempio, quando mettevano le figurine di Sandokan nei grissini (qualche secolo fa, ormai), lo facevano per... promuovere Sandokan? Uno sceneggiato TV che stava GIÀ facendo ascolti clamorosi, monopolizzando il pubblico televisivo sullo stesso canale? Pensate che la gente si guardava a gennaio le puntate di uno sceneggiato perchè a febbraio trovava le figurine nei grissini?

 

Era ovviamente il contrario: le figurine erano per far vendere I GRISSINI. Cioè l'immagine (Sandokan) doveva farti comprare il prodotto che stavi acquistando (i grissini). Quale folle e assurda strategia sarebbe stata FARTI PAGARE LA PUBBLICITÀ per farti vedere GRATIS uno sceneggiato?

 

Mettere figurine di Tex su altri prodotti non venderà mai una sola copia di Tex. Servirebbe solo a vendere gli altri prodotti. E questo anni fa, quando Tex era un grande successo e i lettori erano appassionati e compravano contenti. Oggi per me ogni cosa texiana in più fa PERDERE sempre più lettori stanchi di essere spremuti. E in ogni caso quale pazzo pagherebbe per metterci le fugurine di Tex (meno di duecentomila lettori) e non quelle di Harry Potter (decine di milioni di lettori in tutto il mondo, milioni in italia)?

 

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Capitolo "mettere i gadget texiani direttamente su Tex"

 

Chi dice che "comunque sono un regalo, è un di più"... scusate, ma davvero non ha capito un tubo di marketing. (non che io sia un esperto, eh, ma queste cosa da abc dell'argomento le conosce pure un babbano come me...).

 

Il gadget proposto in una pubblicazione contribuisce a dare l'immagine della rivista.

 

Pensate che allegare preservativi a "famiglia cristiana" farebbe aumentare le vendite perchè "tanto è un regalo, se non ti interessa buttalo"?

 

Gadget per bambini dicono della tua rivista "questa è roba da bambini"

 

Magari così qualche dozzina di bambini, attirati dal gadget, lo provano. E scoprono che non è davvero da bambini e non ne comprano più un altra copia (vedi il discorso di prima, se vuoi vendere ai bambini prima FAI UN PRODOTTO CHE PIACE AI BAMBINI, altrimenti non ottieni nuovi lettori, ottieni solo più persone che andranno in giro a dire che quella pubblicazione non adatta a loro è una schifezza).

 

Ma in compenso, sai quanti lettori che non vogliono essere trattati da bambini smettono?

I fumetti Bonelli sono da ragazzi più che da bambini, i fumetti Disney sarebbero da bambini ma li leggono bambini e adulti per fortuna. Il gadget (chiamiamolo allegato, forse è meglio) è un mezzo come un altro per vendere il prodotto a cui si accompagna ma anche per promuovere il personaggio che lo sponsorizza. Non è detto che debba per forza essere sulla cresta dell'onda, per questo penso che possa avere funzione di rilancio. Il lettore si crede trattato da bambino perché gli regalano qualcosa con il fumetto?  Quello è un problema di testa; nel mondo c'è a chi piace il gadget e a chi non piace, c'è chi compra il volume da libreria di un autore e chi di un altro. Se si fa un regalo è  per premiare più che per offendere il lettore, e il lettore questo dovrebbe capirlo. Semmai bisognerebbe avere la libertà di non acquistare il gadget allegato al fumetto se si tratta di roba a pagamento.

È chiaro che bisogna fare attenzione a cosa proporre in base al pubblico, ma come abbiamo già detto, qui si parla di marketing esterno al fumetto.

Il fatto che "mettere figurine su altri prodotti non farà aumentare le vendite" resta da vedere. 

 

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  • co fondatore

Blek, a quanto leggo sei molto giovane, quindi suppongo che tu sia convinto di avere il polso della situazione tra gli adolescenti e i tuoi coetanei. Beh, ti devo dare una brutta notizia: di under 27 che leggono Tex ce ne sono pochi (cioè, ci sono e anche nel forum ne abbiamo diversi, ma sono una minoranza). Magari tu fai parte di una nicchia felice formata da amici che leggono, tutti o quasi, fumetti, ma se pure così fosse... la realtà, ahimè, è ben diversa, manga a parte. Oggi per stuzzicare la curiosità di un giovane chiunque punterebbe su un prodotto cinematografico o destinato a una piattaforma di streaming. Ben pochi ragazzi si metterebbero a collezionare Tex o Zagor se trovassero il pupazzetto nei corn flakes.

Per quanto ne so, i cinecomics Marvel e DC hanno avvicinato solo una parte dei potenziali nuovi lettori. Ho un nipotino di 6 anni, grande fan dei supereroi, che sta imparando a leggere. Tra un annetto comincerò a passargli i miei comics. Mi auguro che gli piacciano e li legga appassionatamente, ma una parte di me ha paura che ciò non accada. Chi vivrà vedrà.

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