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TWF - Tex Willer Forum

[748/749] La mesa della Follia


MacParland
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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Che non erano mica dinamiche e d'impatto, no...  :P

 

Si vede che quando Sergio Bonelli gli dava le copertine originali come spunto, lo faceva perchè voleva che fossero più smorte...  :lol:

Ovvio che sì, l'errore sta nel dare a Galep meriti che non ha. Voglio dire, GLB gli passava le cover americane e lui le ricopiava, evidentemente non erano di primaria importanza visto che dovevano servire ad accelerare il lavoro. Ovvio che ciò non toglie che il loro effetto lo facevano.

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Senza voler entrare affatto nel merito della questione, e NON tiratemici dentro, Villa realizza le copertine affidandosi solo alla sua fantasia e non è poco.

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Però detta così, sembra quasi che Galep copiasse solo di paro e paro le sue cover e onestamente mi sembra ingeneroso, non soltanto dirlo, ma pure pensarlo.

 

E' innegabile che alcune cover fossero "ispirate" da locandine d'oltreoceano (in rete è comprovato visto che viene mostrato il raffronto) ma rappresentano solo una piccolissima parte rispetto alla mole immensa di copertine da lui realizzate (considerando albetti a striscia, albi d'oro, albi giganti e via dicendo).

 

Lavorando con quei ritmi suppongo che alcune scorciatoie, quando possibile, fossero per lui doverose, almeno per poter dormire qualche ora notturna. :D

Sostenere oggi che Galep non fosse capace di dare un'espressione voluta al suo eroe e si limitasse solo a riprodurre quelle di riferimento è a mio parere una bestemmia texiana. Non scherziamo dai! :furiosi75:

 

Oggi le cover saranno pure più moderne e "tecniche", ma il papà di Tex, nel pieno della sua verve artistca (non me ne voglia Villa che adoro), riusciva a dare un'anima ai suoi disegni di copertina, che raramente scorgo nei suoi successori. 

 

  • Grazie (+1) 1
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Mi sembrava di esser stato chiaro:old:. Ma già Condor parla di ingenerosità e  mette in bocca altrui cose che nessuno si è sognato di dire! :rolleyes:Galep non ha bisogno di difese d'ufficio. Era un genio e quel che ha fatto lui era prassi comune tra tutti gli artisti, Picasso compreso. Prendere uno spunto qualsiasi e trarne un capolavoro è quel che fanno gli artisti.  Villa usa altre tecniche, tutto qui. Non si può nemmeno dar contro a lui perché dopo 75 anni la faccenda è sempre più difficile, no? Anzi!

Modificato da borden
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  • co fondatore

Ricordo certi d'uni che hanno cominciato a denigrare Galep e Ferri dopo la scoperta che alcune delle loro cover erano copiate o ispirate a disegni precedenti.

Modificato da Mister P
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  • Sceriffi
15 minuti fa, Mister P dice:

Ricordo certi d'uni che hanno cominciato a denigrare Galep e Ferri dopo la scoperta che alcune delle loro cover erano copiate o ispirate a disegni precedenti.

Di certo non io. A me non piace e basta. Ferri invece mi garba. 
 

E certe volte non erano “ispirate” ma quasi plagi. 
 

Ai-ferri-corti.jpg

 

Morte-di-un-soldato.jpg

Modificato da MacParland
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Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile.

Se arriviamo a criticare il Galep copertinista....davvero, resta poco da criticare.

 

Le sue copertine poi, ispirate, copiate, ritagliate o create di sana pianta sono dei capolavori, anche nelle semplicità di molte. Sono evocative e hanno contribuito in modo fondamentale a creare la leggenda e il mito di Tex, a mio avviso al pari delle epiche storie narrate all'interno degli albi. 

Villa a mio avviso, con uno stile anche più moderno ha lasciato da parte la vera epicità come è da me intesa per far spazio ad una celebrazione del personaggio che è già epico ed ora impossibile da scalfire, almeno nelle cover, dove assume pose eroiche e leggendarie. Al di là dei gusti, sono entrambi dei miti, e se da un lato preferisco il sudore, la polvere e il sangue di Galep (molto più west), la bellezza e il genio di Villa sono fuori di dubbio.

Il suo Tex è anche in linea con quello delle storie. Tex è sempre più invincibile e impeccabile, si sporca meno (tranne quando Borden lo butta a nuotare nelle fogne di Frisco) per cui Villa credo segua anche lo sviluppo del personaggio.

 

Non ho dubitato che il messaggio di Borden fosse solo un "pro-Villa" senza voler dire nulla su Galep, perché di recente lo stesso Borden ha rivendicato nella copertina di Bedlam una doppia citazione ispirata e dichiarata sia per il titolo che per la cover. E dopo essere anche stato criticato per questo, vi pare che potesse ritenere fuori luogo omaggiare o attingere anche a piene mani da opere di altri per dar loro nuova linfa?

 

E se anche Galep avesse preso in prestito per mancanza di tempo, evidentemente non poteva far altro per reggere quei ritmi infernali.

Basta poi sfogliare qualunque storia di Galep per scoprirci dentro una capacità di catturare l'avventura ed il west che di certo non mi fa pensare che Galep fosse poco fantasioso. 

 

 

 

  • +1 2
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59 minuti fa, borden dice:

Mi sembrava di esser stato chiaro:old:. Ma già Condor parla di ingenerosità e  mette in bocca altrui cose che nessuno si è sognato di dire! :rolleyes:Galep non ha bisogno di difese d'ufficio. Era un genio e quel che ha fatto lui era prassi comune tra tutti gli artisti, Picasso compreso. Prendere uno spunto qualsiasi e trarne un capolavoro è quel che fanno gli artisti.  Villa usa altre tecniche, tutto qui. Non si può nemmeno dar contro a lui perché dopo 75 anni la faccenda è sempre più difficile, no? Anzi!

Perdonami Mauro, ma quando leggo "che l'errore è dare a Galep meriti che non ha" mi viene naturale rispondere in quel modo. Magari ho frainteso la frase e me ne scuso, ma non è la prima volta che leggo sul forum critiche che trovo esagerate nei confronti dell'autore. Nè tantomeno volevo paragonare l'arte di Galep e Villa, poichè per me equivarebbe a chiedere "se voglio più bene a mamma o papà" :D

14 minuti fa, LedZepp dice:

Io non ho creduto nemmeno per un secondo che il commento di Borden fosse in qualche modo riferibile a Galep, perché Borden mi da sempre l'idea di essere molto rispettoso verso chi ha creato e dato tanto a Tex, sia perché ha gusto e di fumetti penso ne capisca, e Galep, anche quello meno bello da vedere era Galep, un maestro indimenticabile.

Neanch'io e ci tengo a precisare che il mio intervento non era rivolto alla sua risposta. Bensì a una frase di un altro utente che mi ha un po' disturbato. 

Modificato da Condor senza meta
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Forse si riferivano al mio commento. Ma non ho detto che Galep non fosse abile. Ho detto che per quelle copertine copiate c'è poco di suo dal punto di vista creativo. Per quelle sue originali invece tanto di cappello, anche perchè hanno uno stile tipico di quegli anni e che ancora oggi non ha perso un millimetro di fascino. Quindi mi scuso se c'è stato un fraintendimento.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, MacParland dice:

Di certo non io. A me non piace e basta. Ferri invece mi garba. 
 

E certe volte non erano “ispirate” ma quasi plagi. 
 

Ai-ferri-corti.jpg

 

Morte-di-un-soldato.jpg

In generale, trovo piuttosto curioso che, non essendo ancora uscito l'albo in questione (e manca quasi un mese intero alla sua comparsa in edicola), già ci siano due pagine di interventi, focalizzati sia sul bollino del 75° (che anche a me non piace, ma penso si riesca agevolmente a fare astrazione dalla sua presenza per concentrare il nostro sguardo sul contenuto del disegno e per apprezzare lo stesso la copertina), sia sulla questione del "plagio" o ispirazione dei copertinisti di Tex... 

Per me le due copertine di Galep sopra riportate - che chiaramente rivelano un'imitazione di altri prodotti americani - rimangono bellissime e originali. Non solo perché i volti che compaiono sono quelli dei nostri (spero beneamati) personaggi, ma anche per tante scelte compositive che sono proprie del disegnatore italiano (diverse le armi, differente l'orientamento della ruota, la canna fumante della pistola nella seconda, i cappelli bianchi ecc.).

Come si fa a non apprezzare l'originalità di impianto di queste copertine quando non ci troviamo di fronte l'uomo dalla camicia gialla, ma in entrambi i casi un Tex che indossa una sgargiante camicia rossa? :P

Da ultimo, a mio avviso molto bello il titolo del primo albo, con i caratteri che riportano le parole collocate in verticale (scelta nettamente minoritaria nelle copertine, ma qui particolarmente azzeccata)...

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Il 8/1/2023 at 18:03, Condor senza meta dice:

Qualcosa, a dire il vero, mi convince poco pure nell'anatomia di Tex stavolta: sembra dare l'impressione di una testa troppo piccola in proporzione alle spalle e un avambraccio troppo lungo.

Affiora a tratti l'impressione che, dopo quasi trent'anni di cover (in tutte le salse considerata pure la CSAC e le cartoline della Nuova Ristampa) il grande Claudio cominci ad accusare un po' di stanchezza. Tuttavia, conoscendo bene la difficoltà del disegno anatomico, la mia non vuole essere affatto una critica alla sua innata arte, bensì una semplice constatazione personale, un po' fine a se stessa.

Rimane sempre uno dei miei disegnatori del cuore e la stima nei suoi confronti è immensa.  :)

 

In effetti non sembra neppure una copertina di Villa. Volti stilizzati e assenza quasi totale dei suoi bei chiaroscuro.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, MacParland dice:

E certe volte non erano “ispirate” ma quasi plagi. 

Sembrerebbe impossibile per un fotografo fare arte.

Prende la natura così com'è e clic... la foto è fatta.

Sembrerebbe.

Un artista prende una cosa (perché quella e non un'altra?), la riproduce e fa arte.

E magari l'originale è una ciofeca.

O magari, nel caso di una foto, io riprendo la solita scena ripresa dall'artista e il risultato è un aborto.

Lasciatemi stare Galep e il suo Tex dagli occhi storti.

  • +1 2
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Gunny dice:

Forse si riferivano al mio commento. Ma non ho detto che Galep non fosse abile. Ho detto che per quelle copertine copiate c'è poco di suo dal punto di vista creativo. Per quelle sue originali invece tanto di cappello, anche perchè hanno uno stile tipico di quegli anni e che ancora oggi non ha perso un millimetro di fascino. Quindi mi scuso se c'è stato un fraintendimento.

Più che altro tocca a me scusarmi pard, visto che nella fretta ho travisato la tua frase e son "partito in quarta", fuorviando peraltro pure Mauro, non citando il commento a cui stavo rispondendo. Un bel pastrocchio, insomma. :D 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

In effetti non sembra neppure una copertina di Villa. Volti stilizzati e assenza quasi totale dei suoi bei chiaroscuro.

Infatti Jeff: una copertina un po' sottotono stavolta, ma può capitare! :)

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Sul forum spiritoconlascure un attento utente segnala che a febbraio Burattini sarà contemporaneamente presente su Zagor e su Tex. E' solo la quarta volta che accade nella storia della Bonelli e fu con GLB con gli albi Squali e La lancia spezzata (dicembre 1965), con Nolitta con  Caccia all'uomo e Agli ordini dello Zar (gennaio 1976) e con Boselli (poteva mancare? :D) settembre '94, Il passato di Carson e I Guerrieri del tuono.  Un autentico evento! 

Modificato da Angelo1961
errore ortografico
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Non mi sembra sia di vecchia data l'ultima copertina con un Tex per così dire alterato, mi riferisco alla 739 "I misteri di San Francisco".
In quanto a certe copertine a ricalco di Galep ricordo quello che diceva Picasso: “I mediocri imitano, i geni copiano”.

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Il 9/1/2023 at 12:39, texwiller.cover dice:

Ma siamo matti? Un Tex con la faccia spaventata? Un Tex sorpreso e con gli occhi sgranati? Un Tex in difficoltà? Incubi nolittiani ritornano..

Sia mai

Penso tu abbia messo il dito nella piaga. A mio avviso da qualche tempo aleggia una certa atmosfera di paranoia intorno alla presunta invincibilità di Tex, che non può sbagliare mai (come Fonzie) non può mai essere sorpreso né catturato, DEVE capire sempre se il suo interlocutore mente o è sincero (è un suo superpotere, dicono), non può mai essere messo un attimo in difficoltà nei corpo-a-corpo (eresia, anche se l'avversario è grande tre volte lui).

Io sono convinto che tutto ciò sia portato avanti da una minoranza rumorosa di lettori, e vada a discapito della libertà narrativa e di infiniti spunti e possibilità cui vengono tarpate le ali.

Ma penso altresì che sceneggiatori e-perché no-anche copertinisti vivano in uno stato un po' di terrore questa cosa, anche se non lo ammetteranno mai.:P

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Le copertine di Tex Willer sono certamente più vivaci o se preferite movimentate di quelle del mensile, come lo sono le storie molto più pum pum bang, ma la qualità delle proposte di Villa resta altissima e Borden ha ben spiegato che gode della massima libertà di espressione e come sappiamo le proposte sono multiple e la redazione poi fa la scelta che ritiene più funzionale. Non concordo sull'atmosfera di paranoia, perché allora si rifletterebbe anche nelle storie e abbiamo esempi molto recenti di un Tex dubbioso, quando addirittura non in secondo piano e comunque lontanissimo dall'immagine del Superuomo che in altri tempi invece gli era stata conferita. Penso ad esempio allo scoramento nel corso dell'avventura dell'Erebus e se vogliamo anche a qualche passaggio un po' da ingenuo nella lunga serie di Mefisto. Poi non dimentichiamo che parliamo anche di epoche, in riferimento a Galep, dove andava di moda una certa teatralità ed erano conseguiti veri e propri azzardi, vedi la copertina di Black Baron dove Tex porta in braccio un Kit ferito che non ha nessun riferimento con la storia o il Chinatown con le vesti stracciate e il tavolo rovesciato. Proporre cose simili oggi scatenerebbe l'inferno, senza scomodare Il Gladiatore o le telecronache del Moto GP di Guido Meda. Le copertine di Villa hanno raggiunto una preziosa maturità, non sono perfette ma rappresentano un eccellente introduzione alla storia all'interno. Non è che Galep godesse di più libertà, erano gusti, esigenze e pubblici diversi. Villa riceve in anticipo la storia e poi si adegua cercando il massimo della sintesi e dell'espressività. Poi, ripeto, credo che nel caso di Tex la copertina sia determinante per l'acquisto solo per una larghissima minoranza dei lettori, assidui o potenziali, come quasi nessuno - esperienza diretta - compra un quotidiano per via della locandina esposta fuori dall'edicola.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

 Proporre cose simili oggi scatenerebbe l'inferno

Ma non credo proprio, se non in senso positivo.

 

"Purchè se ne parli", come diceva qualcuno ;)

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:

[...] presunta invincibilità di Tex, che non può sbagliare mai (come Fonzie) [...]

In effetti Fonzie non riusciva neanche a pronunciare la parola "scusa", tantomeno in mutande di fronte a malviventi... 😂

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Buongiorno a tutti.....eppure......desideravo confessarvi che,appena vista la copertina de "La mesa della follia",il pensiero e' andato al passato......avevo circa 10 anni quando rimasi folgorato dalla lettura de "I fiori della morte" e la nuova copertina di Villa mi ha dato la stessa emozione e creato delle ottime aspettative.Tutto qui e buona giornata:bandito:

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  • 4 settimane dopo...

Fresco di lettura del primo albo, che ho letto con avidità e senza la minima interruzione. Esordio sulla regolare piuttosto convincente di Burattini e Rubini: la sceneggiatura è scorrevole e coinvolgente, anche per effetto della scelta - a me sempre molto gradita - di sviluppare la trama in una serie di sottotrame portate avanti parallelamente (fin quando, verosimilmente, confermeranno), ed altrettanto convincenti i disegni, per merito di una più che opportuna caratterizzazione dei personaggi con cui Tex ed i pards hanno o avranno a che fare.

 

I presupposti per una seconda parte altrettanto all'altezza e, quindi, per un risultato finale di ottima qualità, ci sono tutti.

Modificato da juanraza85
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