Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[750/751] Ritorno a Redrock


Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red">18 minuti fa</span>, borden dice:

Eeeh?

 

Con tutti quei personaggi e quelle complicazioni? Ma Nizzi stesso ti direbbe che sei fuori target.

 L uomo con la frusta nom è seconda a complicazioni o personaggi

É nizziana nel tono diciamo

Non é facile da spiegare

Ma si sente un' atmosfera di quel tipo

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Rangers
<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

 L uomo con la frusta nom è seconda a complicazioni o personaggi

É nizziana nel tono diciamo

Non é facile da spiegare

Ma si sente un' atmosfera di quel tipo

 E quanti "L'uomo con la frusta" ha scritto?

Anche solo ultimamente, nelle sue storie abbiamo stesse scene clonate decine di volte.

E a me il primo Nizzi piaceva molto, poi...

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">42 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

quanti "L'uomo con la frusta" ha scritto?

poche é vero

Io ho semplicemente scritto che per molte cose mu ricordava quell atmosfera

Oltre ad altre cose tipo una certa ironia e cose così

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Grande Tex dice:

poche é vero

Io ho semplicemente scritto che per molte cose mu ricordava quell atmosfera

Oltre ad altre cose tipo una certa ironia e cose così

 

Cioè l'atmosfera e l'ironia le fa solo Nizzi? Sei un bel tipo! :laugh:

 

Senza ricominciare a menarla sul solito argomento, la mia opinione è che in questa storia newyorchese di Nizzi non c'è proprio un bel niente. Semmai c'è del Bonelli!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

 

Cioè l'atmosfera e l'ironia le fa solo Nizzi? Sei un bel tipo! :laugh:

 

Senza ricominciare a menarla sul solito argomento, la mia opinione è che in questa storia newyorchese di Nizzi non c'è proprio un bel niente. Semmai c'è del Bonelli!

ma no,é che c' é un ATMOSFERA anche ironica ( ma non solo) che ricorda Nizzi

non é una cosa che si spiega a parole

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Il 10/5/2023 at 13:48, Diablero dice:

In realtà le storie pubblicate oggi su Tex sono MOLTO PIÙ SEMPLICI DI QUELLE DI GL BONELLI. Chiunque lo scriva. Boselli è l'unico che ci prova a fare storie più ambiziose e complesse, ma certamente non al livello di quelle di GL Bonelli (una simile complessità oggi non sarebbe più accettata da un pubblico abituato da decenni alla pappina pronta). Dal lato opposto ci sono le storie di Nizzi e Nolitta, banalissime, con il primo che unisce sketch e origlioni e il secondo che stava con la "telecamera" sempre fissa su Tex e pards.

Senza nulla togliere alla bella analisi che fai di "Diablero", capolavoro assoluto di GL Bonelli, a me non sembra proprio una storia complessa come intreccio o come personaggi o come relazioni tra di loro, anzi è una storia molto lineare e semplice da leggere, io l'ho letta da bambino e ricordo di non aver avuto nessuna difficoltà a seguire "le linee narrative separate".

GLB faceva storie anche complesse e con personaggi più profondi di quel che di solito si pensi, ma non "Diablero" , ripeto: capolavoro, ma di facile fruizione. 

 

Dire poi che Boselli scriva storie meno complicate di quelle di GL Bonelli... Ma dai! :lol: Ma se tutti i GLbonelliani "ortodossi" (o "i nizziani") si sono sempre lamentati con Boselli per le sue trame intricate, le sottotrame, i suoi flashback, l'eccesso di personaggi, ecc. ecc. Basti citare la recente storia di Juan Cortina su Tex Willer o quella di Mefisto a San Francisco o le Navi Perdute, El supremo, ecc. ecc.

Anche Nolitta non scriveva storie ooi così banali, I ribelli del Canada, La strage di Red Hill, Giungla crudele, ecc. hanno un intreccio complesso - che piacciano o meno - e anche Ruju ci ha provato con Guatemala e Vancouver - riuscite o meno è un altro discorso. 

 

GLBonelli è un grande sceneggiatore, non c'è dubbio, basta solo rileggersi "Sangue Navajo", "Sulle piste del Nord" e "Il laccio nero", ma non facciamone adesso il santino, non è lo sceneggiatore perfetto e inarrivabile, a cui nessuno riesce solo lontanamente ad avvicinarsi, se no si finisce per fare i Guarino della situazione.

  • Mi piace (+1) 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Poe dice:

GLBonelli è un grande sceneggiatore, non c'è dubbio, basta solo rileggersi "Sangue Navajo", "Sulle piste del Nord" e "Il laccio nero", ma non facciamone adesso il santino, non è lo sceneggiatore perfetto e inarrivabile, a cui nessuno riesce solo lontanamente ad avvicinarsi,

 

Mi sembra troppo tardi per questo suggerimento... :lol2:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

47 minuti fa, Poe dice:

GLBonelli non è lo sceneggiatore perfetto e inarrivabile, a cui nessuno riesce solo lontanamente ad avvicinarsi, se no si finisce per fare i Guarino della situazione.

Ma è (per me e penso non solo per me)  lo sceneggiatore perfetto e inarrivabile per Tex.

Io apprezzo tantissimo Boselli, in assoluto e non solo per Tex, ma (sarà la nostalgia), metto 5 storie (e anche 10 o anche 20)  di GLB tra le 5 (o 10 o 20) migliori di Tex.

Modificato da Angelo1961
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

30 minutes ago, Poe said:

Senza nulla togliere alla bella analisi che fai di "Diablero", capolavoro assoluto di GL Bonelli, a me non sembra proprio una storia complessa come intreccio o come personaggi o come relazioni tra di loro, anzi è una storia molto lineare e semplice da leggere

Certo. Ed è questo il punto del mio post (che come al solito, è andato perso e banalizzato).

 

Guardo OGGETTIVAMENTE gli elementi che danno di solito fastidio a quelli che si lamentano della complessità delle storie (numero di personaggi, numero di storylines concomitanti e di gruppi di personaggi da seguire) e l'analisi è facile, come quella che ho fatto di Diablero (e Diablero hai ragione che è semplice fra le trame del periodo d'oro, prova ad analizzare il numero di personaggi e di storilynes de La Cella Della Morte o di Il Figlio di Mefisto o Tamburi di Guerra...), e vedi che sono storie con un numero di personaggi e punti di vista che oggi farebbe strillare mezza Facebook al grido di "basta con queste storie moderne complicate, ridateci le storie semplici di Nizzi"

 

Però l'esperienza SOGGETTIVA che abbiamo tutti quanti quanto le leggiamo è di storie che "si leggono bene" senza troppe complicazioni. La differenza la fa COME LA RACCONTI una storia!

 

Oggi vedi un sacco di "cuochi della domenica", su Facebook o altrove, che hanno la "ricetta perfetta" per fare "storie classiche", con cose tipo pochi personaggi, intrecci semplici, trame a base di Tex che arriva e fa pum pum...  e ti chiedi se l'hanno mai davvero letto DAVVERO il "Tex classico", per ricordarselo così poco. Ma soprattutto, una cosa di cui non hanno capito NIENTE è quella basilare: CONTA COME LA RACCONTI, UNA STORIA. "L'ideona" alla base non conta nulla. Il soggetto conta poco. La ricetta per fare belle storie di Tex non è "non metterci magia" o "non dividere il gruppo" o "avere un idea strabiliante che non si è mai vista prima", sono tutte cose che contano ZERO, quelli sono "cuochi" che sarebbero convinti che per cucinare bene devi fare cose mai viste come mettere la nutella e il pesto insieme sulla pasta, e poi si dimenticano di salare l'acqua di cottura o scuociono la pasta...

 

È più utile vedere COME MAI storie più semplici oggi sono più pesanti da leggere. Io ho le mie idee al riguardo e le ho già esposte molte volte (eccesso di spiegazioni inutili di cose ovvie che porta a verbosità e a rendere complesse cose semplici tipo "c';è la ffinestra aperta" se devi spiegare come mai è aperta e come mai la vedi, e questo è un problema comunissimo, poi l'ossessiva ripetitività delle stesse identiche azioni e spiegazioni che vedi in autori come Nizzi, etc.), ma in ogni caso sarebbe almeno un "dibattito" più sensato...

 

51 minutes ago, Poe said:

Dire poi che Boselli scriva storie meno complicate di quelle di GL Bonelli... Ma dai! :lol: Ma se tutti i GLbonelliani "ortodossi" (o "i nizziani") si sono sempre lamentati con Boselli per le sue trame intricate, le sottotrame, i suoi flashback, l'eccesso di personaggi, ecc. ecc.

 

Mettere "GLBonelliani ortodossi" e "Nizziani" nella stessa frase la considero una vera e propria offesa per GL Bonelli e per chi se lo ricorda DAVVERO.

 

Purtroppo, oggi quando senti qualcuno mettersi a pontificare sulle "storie del Tex classico", il 90% delle volte ti rendi conto di trovarti di fronte a qualcuno che rimpiange il Tex poldo sbaffini di Nizzi, le pagine e pagine di patatine, e GL Bonelli o non l'ha mai letto o non se lo ricorda, ma crede acriticamente alle sciocchezze dette da Nizzi e dai tanti fanzinari lecchini che ripetono quelle cose a pappagallo (mettici anche il fatto che GL Bonelli in quanto autore di successo è automaticamente odiato e disprezzato oggi da tanti autori o aspiranti autori che si credono meglio e non vendono un tubo)

 

Boselli già naturalmente è un autore con un linguaggio diverso da quello di GL Bonelli e più "riflessivo", e già questo porta ad una lettura più difficile (ma non poi così tanto, dai, a volte pare davvero che i critici non capiscano altro che "patatine e bistecche"...), e per me per dare retta a questo pubblico che ripete ossessivamente "non capisco niente" ha preso su un eccessivo timore di non essere capito che ha riempito troppi dialoghi di spiegazioni, con l'effetto contrario (e la differenza si vede bene in Tex Willer, che HA un sacco di informazioni storiche da spiegare ma in compenso le azioni "spicciole" sono spiegate meno, e si vede come scorra meglio). Ma io mi annoio molto di più a leggere sessanta pagine di "pum pum bang bang", che sono, quelli sì, una palla insostenibile (come insostenibile è la scarsissima memoria di chi chi straparla e dice che le storie di GL Bonelli erano così...)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io non trovo sbagliato che si dica che le storie di GLB erano "semplici". 

Va bene, perché la semplicità è tutto sommato una grande dote, non un difetto. Non mettere orpelli inutili e spiegare tutto, non sprecare tempo per rendere credibile un'opera di fantasia con riferimenti per iniziati e fregarsene di seguire trovate alla moda come la "continuity", io lo approvo.

Non è un problema la cena al ristorante, né lo è neanche un albo pieno zeppo di sparatorie.

Piuttosto, e qui concordo, lo è  come lo si racconta 

In Terra promessa i discorsi tra Kit, Tex e lo straordinario sceriffo senza nome avvengono durante un pranzo e sono uno dei vertici assoluti di Tex.

Ne voglio 100 così in ogni albo.

Sono i dialoghi che rendono speciali e uniche quelle pagine, che solo GLB poteva condurre così brillantemente.

E la grandinata di piombo e di morti ammazzati del ritorno di Montales è la dimostrazione che si può fare un semplice "bang bang" e far divertire come matti i lettori, perché le pagine che raccontano le orde di messicani che si assaltano in maniera scriteriata la fazenda di Montales sono fenomenali.

 

I danni - IMHO - li fanno la convinzione che Tex sia una specie di prodotto farmaceutico che prevede 2 abbuffate, 2 sparatorie e 4 peste, beccaccione o vecchio cammello ogni 110 tavole (alla Nizzi, ma anche alla Faraci o Ruju) oppure l'inventarsi una carta d'identità e una biografia puntuale dei personaggi per ficcarli dentro contesti Storici precisi e raccontare ogni singolo dettaglio degli stessi non lasciando spazio alla fantasia del lettore (come uso e costume dell'attuale sceneggiatore principale).

Modificato da Exit
  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

Ma è (per me e penso non solo per me)  lo sceneggiatore perfetto e inarrivabile per Tex.

Io apprezzo tantissimo Boselli, in assoluto e non solo per Tex, ma (sarà la nostalgia), metto 5 storie (e anche 10 o anche 20)  di GLB tra le 5 (o 10 o 20) migliori di Tex.

Personalmente Boselli batte GLB. Non ho dubbi sui miei gusti.😁

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Confrontare sceneggiatori di livello (non possono essere altrimenti quelli transitati su una saga gloriosa e mitica come Tex) e volerne stilare per forza una graduatoria di merito quasi calcistica, a mio avviso lascia il tempo che trova. 

 

Ogni autore ha caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono adatto a determinate tematiche. Poi, così come affermato da @Diablorojo82, ogni lettore, a secondo dei propri gusti, preferisce un Boselli o un Bonelli o chiunque sia, senza necessariamente dover dire che il primo è più bravo del secondo o viceversa.  

 

Gian Luigi Bonelli era un autore di classe, il patriarca riconosciuto del fumetto italiano e il personaggio più famoso è creato a sua immagine e somiglianza e questo ha contribuito al grande successo editoriale. Come autore era oggettivamente più preparato del figlio (e a foltissime schiere di suoi successori!), eppure su Zagor era noioso e inadatto e parecchie sue creature si son perse nell'oblio senza lasciare traccia. Sergio a sua volta su Tex non ne beccava una, eppure Zagor e Mister No si sono ritagliati una buona fetta di gloria nella storia del fumetto e il merito è suo.

 

Boselli ha il suo personale stile, più complesso, moderno e introspettivo e non vedo perchè dovrebbe snaturarsi per copiare Bonelli. Sarebbe come costringere un mancino a scrivere con la mano destra.

 

Nizzi su Tex è stato più manierista e per lunghi tratti poco ispirato (da giallista prediligeva Nick Raider, da lui creato).

Forse Tex lo ha davvero sempre scritto controvoglia e sentendo poco il personaggio, eppure parecchie storie importanti le ha sfornate pure lui. Ridurlo solo agli origlioni e alle patatine è un'estremizzazione ingiusta e reiterata.

 

Ruju manca di epicità e pathos, forse i capolavori non sono nelle sue corde, eppure è un autore concreto e duttile capace di svariare con risultati apprezzabili da Tex a Dylan Dog, da Martin Mystere a Dampir, da Nathan Never a Cassidy, passando per Demian. Scusate se è poco. 

 

L'arte non è uno sport in cui vi è un vincitore e un vinto. Poi ovviamente la qualità alla lunga viene fuori e gli autori migliori emergono e vengono consegnati alla storia, ma la soggettività incide molto in ogni valutazione. 

 

  • Grazie (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Io giudico il valore di uno sceneggiatore (che preferisco chiamare "autore") non tanto per lo stile di scrittura, per come articola le trame, per come padroneggia la storia e la cultura che dissemina nei suoi racconti, quanto per la capacità di inventarsi un gran numero di soggetti originali e di personaggi iconici e, con quelli, saper suscitare, in modo istintivo e non costruito, genuine emozioni e suggestioni alla lettura. Fantasia e immaginazione al potere!

In quanto a numerosità di soggetti tutti diversissimi tra loro e numerosità di personaggi tutti diversissimi tra loro, Giovanni Luigi Bonelli è fino a oggi ineguagliato e probabilmente lo resterà anche negli anni a venire. 

Potreste obiettare che GLB ha creato su una tabula rasa e che oggi sia perciò più difficile creare soggetti e personaggi originali: verissimo, non lo sto negando, ma ciò non fa altro che confermare quanto ho detto, cioè che GLB è ineguagliato e ineguagliabile quale fucina di idee, soggetti e personaggi.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Confrontare sceneggiatori di livello (non possono essere altrimenti quelli transitati su una saga gloriosa e mitica come Tex) e volerne stilare per forza una graduatoria di merito quasi calcistica, a mio avviso lascia il tempo che trova. 

 

Ogni autore ha caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono adatto a determinate tematiche. Poi, così come affermato da @Diablorojo82, ogni lettore, a secondo dei propri gusti, preferisce un Boselli o un Bonelli o chiunque sia, senza necessariamente dover dire che il primo è più bravo del secondo o viceversa.  

 

Gian Luigi Bonelli era un autore di classe, il patriarca riconosciuto del fumetto italiano e il personaggio più famoso è creato a sua immagine e somiglianza e questo ha contribuito al grande successo editoriale. Come autore era oggettivamente più preparato del figlio (e a foltissime schiere di suoi successori!), eppure su Zagor era noioso e inadatto e parecchie sue creature si son perse nell'oblio senza lasciare traccia. Sergio a sua volta su Tex non ne beccava una, eppure Zagor e Mister No si sono ritagliati una buona fetta di gloria nella storia del fumetto e il merito è suo.

 

Boselli ha il suo personale stile, più complesso, moderno e introspettivo e non vedo perchè dovrebbe snaturarsi per copiare Bonelli. Sarebbe come costringere un mancino a scrivere con la mano destra.

 

Nizzi su Tex è stato più manierista e per lunghi tratti poco ispirato (da giallista prediligeva Nick Raider, da lui creato).

Forse Tex lo ha davvero sempre scritto controvoglia e sentendo poco il personaggio, eppure parecchie storie importanti le ha sfornate pure lui. Ridurlo solo agli origlioni e alle patatine è un'estremizzazione ingiusta e reiterata.

 

Ruju manca di epicità e pathos, forse i capolavori non sono nelle sue corde, eppure è un autore concreto e duttile capace di svariare con risultati apprezzabili da Tex a Dylan Dog, da Martin Mystere a Dampir, da Nathan Never a Cassidy, passando per Demian. Scusate se è poco. 

 

L'arte non è uno sport in cui vi è un vincitore e un vinto. Poi ovviamente la qualità alla lunga viene fuori e gli autori migliori emergono e vengono consegnati alla storia, ma la soggettività incide molto in ogni valutazione. 

 

Concordo...Poi il discorso sarebbe molto ampio. Ci vorrebbe una discussione ad hoc.😁

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">7 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Io giudico il valore di uno sceneggiatore (che preferisco chiamare "autore") non tanto per lo stile di scrittura, per come articola le trame, per come padroneggia la storia e la cultura che dissemina nei suoi racconti, quanto per la capacità di inventarsi un gran numero di soggetti originali e di personaggi iconici e, con quelli, saper suscitare, in modo istintivo e non costruito, genuine emozioni e suggestioni alla lettura. Fantasia e immaginazione al potere!

In quanto a numerosità di soggetti tutti diversissimi tra loro e numerosità di personaggi tutti diversissimi tra loro, Giovanni Luigi Bonelli è fino a oggi ineguagliato e probabilmente lo resterà anche negli anni a venire. 

Potreste obiettare che GLB ha creato su una tabula rasa e che oggi sia perciò più difficile creare soggetti e personaggi originali: verissimo, non lo sto negando, ma ciò non fa altro che confermare quanto ho detto, cioè che GLB è ineguagliato e ineguagliabile quale fucina di idee, soggetti e personaggi.

La penso come te. Giudico GLB il migliore pensando alle storie che ha scritto, non al suo modo di scrivere.  E il trio "La cella della morte", "Giubbe rosse" e "Tra due bandiere" è e rimarrà (per me) ineguagliato! Cito queste tre, ma potrei contiunare con Massacro, Dodge City, Tragico assedio, Kento non perdona, il Laccio nero, Black Baron, Il veliero maledetto... 

<span style="color:red">8 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Sergio a sua volta su Tex non ne beccava una,

 

Non è che non ne beccava una, ma scriveva un Tex che non era Tex. E se ci piaceva Tex, non poteva  piacerci il suo Tex. Anche se ci piaceva il suo Zagor, magari pure più di Tex. 

 

A me Nolitta non piace su Tex e reputo El Muerto la storia più sopravvalutata della... storia. Per contro, aggiungo comunque che Giunga crudele e I ribelli del canada mi sono piaciute, ma forse più per l'ambientazione. 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

 

Non è che non ne beccava una, ma scriveva un Tex che non era Tex. E se ci piaceva Tex, non poteva  piacerci il suo Tex. Anche se ci piaceva il suo Zagor, magari pure più di Tex. 

 

A me Nolitta non piace su Tex e reputo El Muerto la storia più sopravvalutata della... storia. Per contro, aggiungo comunque che Giunga crudele e I ribelli del canada mi sono piaciute, ma forse più per l'ambientazione. 

 

Tu pensa che c'è a chi piace il Tex di GLB E il Tex di Sergio E il Tex di Nizzi E il Tex di Boselli E il Tex di Ruju.

All'interno delle loro rispettive produzioni poi ci possono essere, come ci sono stati e, per gli attuali, ci saranno, alti e bassi.
Ma partire con "L'ha scritto Tizio mi piace a prescindere, l'ha scritto Caio allora è sicuramente una ciofeca" (oppure "E' Tex / non e' Tex") è puro e semplice PREGIUDIZIO (e in alcuni casi persino fondamentalismo di stile talebano).

  • +1 3
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Concordo. Deve piacere Tex. Dovrei adattare un Brecht al brucio coniando "Sventurati i lettori che hanno bisogno di Boselli" :D. Quando leggo "Io Nizzi no", "Io Ruju no", "Io Rauch no", un po' (e forse più di un po'...) li compatisco. Perchè non godono di tutto il Tex. 

Un po' come compatisco me quando penso "Fantascienza no, Dylan Dog no, Zerocalcare no, Andrea Pazienza No, Diabolik no, etc..", perchè vorrei (ma non ci riesco) che tutto il fumetto mi piacesse. Così avrei più roba che mi fa godere della lettura.

Ps. Ovviamente, il fatto che non mi piaccia il Tex di Nolitta (ma quasi quasi mi fermerei a Caccia all'uomo e a El Muerto, perchè anche Gli uomini giaguaro non mi è mai dispiaciuto) non significa che non lo voglio o che non lo leggo.  E non penso a priori che sia una ciofeca se lo scrive Recchioni o Barbato (per indicare due autori a me indigesti).

Modificato da Angelo1961
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Sarà forse perché compri un albo di un autore e la storia non ti piace. Vabbè la prossima sarà meglio, e neanche questa non va, aspetti e  compri, ma dopo un  certo periodo, se dici 

"l'ha scritta lui, ora basta non lo compro più sei scusato, per mio modo di vedere. Sennò diventa masochismo. 

 

P. S. Lascio immaginare a voi l'autore o gli autori. :old:

<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

.Poi il discorso sarebbe molto ampio. Ci vorrebbe una discussione ad hoc.😁

Esatto. Sceriffo MP, non potresti pensarci tu;)

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">13 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Confrontare sceneggiatori di livello (non possono essere altrimenti quelli transitati su una saga gloriosa e mitica come Tex) e volerne stilare per forza una graduatoria di merito quasi calcistica, a mio avviso lascia il tempo che trova. 

 

Ogni autore ha caratteristiche che lo contraddistinguono e lo rendono adatto a determinate tematiche. Poi, così come affermato da @Diablorojo82, ogni lettore, a secondo dei propri gusti, preferisce un Boselli o un Bonelli o chiunque sia, senza necessariamente dover dire che il primo è più bravo del secondo o viceversa.  

 

Gian Luigi Bonelli era un autore di classe, il patriarca riconosciuto del fumetto italiano e il personaggio più famoso è creato a sua immagine e somiglianza e questo ha contribuito al grande successo editoriale. Come autore era oggettivamente più preparato del figlio (e a foltissime schiere di suoi successori!), eppure su Zagor era noioso e inadatto e parecchie sue creature si son perse nell'oblio senza lasciare traccia. Sergio a sua volta su Tex non ne beccava una, eppure Zagor e Mister No si sono ritagliati una buona fetta di gloria nella storia del fumetto e il merito è suo.

 

Boselli ha il suo personale stile, più complesso, moderno e introspettivo e non vedo perchè dovrebbe snaturarsi per copiare Bonelli. Sarebbe come costringere un mancino a scrivere con la mano destra.

 

Nizzi su Tex è stato più manierista e per lunghi tratti poco ispirato (da giallista prediligeva Nick Raider, da lui creato).

Forse Tex lo ha davvero sempre scritto controvoglia e sentendo poco il personaggio, eppure parecchie storie importanti le ha sfornate pure lui. Ridurlo solo agli origlioni e alle patatine è un'estremizzazione ingiusta e reiterata.

 

Ruju manca di epicità e pathos, forse i capolavori non sono nelle sue corde, eppure è un autore concreto e duttile capace di svariare con risultati apprezzabili da Tex a Dylan Dog, da Martin Mystere a Dampir, da Nathan Never a Cassidy, passando per Demian. Scusate se è poco. 

 

L'arte non è uno sport in cui vi è un vincitore e un vinto. Poi ovviamente la qualità alla lunga viene fuori e gli autori migliori emergono e vengono consegnati alla storia, ma la soggettività incide molto in ogni valutazione. 

 

 

E con queste sagge parole, potremmo finalmente uscire dal tunnel dell'OT ... a cominciare da me :D

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">8 ore fa</span>, gilas2 dice:

Questo lo pensi tu ;)

 

Ovviamente Gilas, è un pensiero soggettivo che non ha la minima pretesa di ergersi a verità suprema. :)

 

Ti dirò: anche non amando particolarmente Nolitta su Tex, non ho mai avuto difficoltà a lodare quelle storie che per un motivo o per l'altro mi hanno appassionato. Che quasi mai centrasse il personaggio e che spesso ho assegnato una sorta di "sei politico" per valutare le sue opere è un altro discorso.

 

Comunque ha ragione @Jeff_Weber, forse è il caso chiudere l'OT e tornare a parlare di "Ritorno a Redrock" (che spero di poter recensire al più presto) :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">8 ore fa</span>, gilas2 dice:

Tu pensa che c'è a chi piace il Tex di GLB E il Tex di Sergio E il Tex di Nizzi E il Tex di Boselli E il Tex di Ruju.

All'interno delle loro rispettive produzioni poi ci possono essere, come ci sono stati e, per gli attuali, ci saranno, alti e bassi.
Ma partire con "L'ha scritto Tizio mi piace a prescindere, l'ha scritto Caio allora è sicuramente una ciofeca" (oppure "E' Tex / non e' Tex") è puro e semplice PREGIUDIZIO (e in alcuni casi persino fondamentalismo di stile talebano).

Concordo al 100%...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Certo che sentire ancora parlare di "pregiudizio" per autori che hanno pubblicato decine se non centinaia di storie e quindi si può dare un GIUDIZIO (senza "pre") fa scompisciare dal ridere...  :lol:

 

"Vai a vedere un western di John Ford al posto di uno di Neri Parenti con Boldi e De Sica? VERGOGNA! Sei pieno di pregiudizi, i film li devi vedere SEMPRE TUTTI, avere GUSTI E PREFERENZE è da TALEBANI, e non bisogna mai usare il cervello e la memoria per evitare fregature!"

 

Sarei curioso di vede a casa loro che fumetti hanno quelli che fanno dichiarazioni così "altisonanti". Sono sicuro che ci troverei UN SACCO di "Pregiudizi" ("come, non hai la collezione completa del Tromba? Vergogna! Talebano! Come fai ad essere sicuro che sono tutti pornazzi se non li leggi prima tutti?" :lol: )

 

Sono anche curioso di sapere se guardano a destra e a sinistra prima di attraversare la strada. Certo, a volte rischi di essere spiaccicato da un TIR. Ma il tuo cervello non deve evitare i TIR, vuol dire essere talebano! Corri ad abbracciare il TIR in corsa, magari stavolta non ti fa niente...  :P

  • Mi piace (+1) 1
  • Haha (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Concordo con la maggior parte dei commenti di questo topic, "Ritorno a Redrock" è una storia di normale amministrazione in cui Tex e Carson svolgono il loro lavoro senza particolari ostacoli. Come detto da qualcuno questa storia sembra proprio un "remake" della storia di Glb, abbiamo gli stessi cattivi, un altra banda di apaches ribelli e la stessa persona accusata ingiustamente (solo che Sander adesso è anche sceriffo).

Spoiler!!!

 

 

 

 

 

Il problema di questa storia infatti sono i nemici inconsistenti che rendono troppo semplice il compito ai due ranger, la banda di Mandero è capace solo di attaccare alle spalle dei poveri cercatori d'oro ma appena incontrano i nostri si sciolgono come neve al sole ( ps ma avete notato che Ruju ogni volta che fa vedere un cercatore d'oro che trova una pepita questo fa inesorabilmente sempre una brutta fine, un po' di gioia a questi lavoratori mai), nel processo contro Sander a Tex è bastato dare una lezione al vicesceriffo per farlo confessare davanti a tutti quando poteva rimangiarsi tutto davanti a parecchi testimoni, quando Tex e Carson vanno al ranch di Holmer i pistoleros appostati sono talmente piccioni da non nascondere i cavalli dal corral (almeno per rendere la trappola più credibile) ed alcuni di loro si eliminano pure per sbaglio. La vera sorpresa è scoprire che Goltry è davvero un riccone più potente di Holmer, io pensavo fosse sempre un identità fittizia di Holmer per riprendersi la Redrock Bank, mi è piaciuta molto la lezione che gli riserva Tex alla fine. Nonostante questo i disegni mi sono piaciuti e spero di rivedere @Barbanera alle prese con qualche altro soggetto. 

  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Dopo aver divagato in altri commenti, finalmente mi ritrovo a esprimere le mie impressioni, alla conclusione della lettura dei due albi che compongono la storia in questione.

 

Mi spiace che Antonello (alias Barbanera) non sia più presente sul forum, mi sarebbe piaciuto che partecipasse anche lui alla discussione, che in parte lo riguarda visto che “Ritorno a Redrock” prende spunto da una sua idea di soggetto, ma ripeto che la sua decisione, così come dibattuta sul topic apposito, va rispettata e spero che continui a leggerci da ospite esterno. Oltre a rinnovargli i complimenti (non è roba da poco passere le “forche caudine” del severo ma giusto giudizio di Mauro per i soggetti), spero che possa in futuro tornare ad apparire sui crediti di episodi del nostro amato ranger; la stoffa c’è e la nostra stima è doverosa. :clapping:

 

Chiusa la premessa, anche il sottoscritto non reputa “Ritorno a Redrock” una storia memorabile e da ricordare. L’idea di far ritornare personaggi di una vecchia storia di Bonelli (storia peraltro andata in edicola nei giorni in cui venivo alla luce nel lontano ’79 :rolleyes:) poteva pure starci ma per evitare il senso di “reprise” occorreva osare di più e Ruju sotto questo aspetto è parso deficitario stavolta.

 

La trama fila via senza troppi sussulti e non rimane particolarmente impressa nella memoria.

Senza il richiamo alla vecchia vicenda di Bonelli, un lettore potrebbe pensare che la trama, sebbene non originalissima, faccia parte della consueta routine di un autore per contribuire a riempire la folta programmazione della serie, ma dovendo essere un sequel, rimarcare senza troppo fantasia l’ossatura dell’episodio precedente, diviene un difetto.

 

Non basta ritrovare Sander sceriffo e sposato come variante, se poi si recuperano tutti i suoi vecchi nemici (Holmer salvato dalle acque, Sam Spring da un processo iniquo). Anche la banda degli apache con Mandero, il fratello del defunto predone creato da GLB, poteva essere tranquillamente bypassata.

 

Davvero poco incisive le presenze dei villain per lasciare il segno; la trama segue dei solchi ben predefiniti con la trappola ordita dal vicesceriffo corrotto, il processo sventato da Tex e il piano dei due banchieri per impadronirsi di “capre e cavoli” e alla fine si legge con un pizzico di delusione e noia.

 

Non basta la caratterizzazione della moglie di Sander o l’interessante clima di ipocrisia dei paesani che cambiano giudizio sul galantuomo sceriffo a secondo di come tira il vento, per lenire quel senso di incompiutezza della sceneggiatura di Ruju. Stavolta lo spunto di Antonello poteva andare sfruttato meglio e magari l’autore sardo non lo ha sentito nelle sue corde a tal punto per partorirne un’opera interessante.

 

Tirando le somme, episodio non da bocciatura ma poco accattivante, i ritorni necessitano una verve creativa maggiore per non essere schiacciati dal confronto con le storie originali.

 

Rossano Rossi se la cava abbastanza bene nel comparto grafico, ma il suo stile continua a essere troppo simile a quello del maestro Civitelli delle origini, e personalmente questo inevitabile paragone lo penalizza un po’. Buono il bilanciamento delle vignette e la pulizia dei disegni, non mi dispiacciono le sue rappresentazioni dei pards e gli sfondi cittadini. Una prova altamente adeguata per la regolare e di egregia fattura.  Il mio voto finale è 6  

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.