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TWF - Tex Willer Forum

[750/751] Ritorno a Redrock


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Ho riletto ieri il primo albo (l'ho trovato un po' meno noioso della prima lettura), e completato poi con il secondo atto fresco di edicola.

Storia passabile, un intermezzo, privo di guizzi ed entusiasmo.

Storia senza mordente, ne alti ma nemmeno grandi bassi. Da l'impressione di una storia nata e morta senza troppe pretese.

 

Ho apprezzato i disegni. Sicuramente non era necessario andare a riprendere una vecchia storia per farne un seguito, considerando che la vecchia storia era carina ma non un "capolavoro" di GLB, insomma una storia nella media di GLB (anche se la sua media resta superiore a quella di altri autori). Ma quel boss non era certo memorabile.

 

Ma alla fine ci può anche stare, magari ad altri sarà piaciuta più che a me.

Paradossalmente mi sono consolato col Maxi di Nizzi, che tutto mi sarei aspettato tranne che di restarne sorpreso in positivo. 

Onestamente non ho neanche tutta sta gran voglia di lamentarmi, però resto dell'idea che l'aumentare delle uscite alla fine porta anche a pubblicare storie banali.

Questa di fatto, tranne che per qualche lieve variazione e la differenza di stile, sembra scritta con la carta carbone sulla precedente di GLB. 

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Con la faccenda delle mini copertine in questi due mesi ho letto qualche testata in più oltre a Dampyr e Tex che colleziono: Storia del west, Julia, Dragonero, Zagor e Dylan Dog.

Devo dire che ho trovato tristemente le altre storie tutte migliori di quella su Tex. Non so se il Ranger debba perpetuare il suo stile ripetitivo fino al decesso dei vecchi lettori, io trovo che qualche iniezione di freschezza sarebbe gradita essendo la testata che deve trainare tutta la baracca.

Voto alla storia: sceneggiatura 5 disegni 6

 

 

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, waco dolan dice:

Non so se il Ranger debba perpetuare il suo stile ripetitivo fino al decesso dei vecchi lettori, io trovo che qualche iniezione di freschezza sarebbe gradita essendo la testata che deve trainare tutta la baracca.

 

Temo che non si possa fare diversamente. L'iniezione di freschezza dovrebbe essere costituita dalla collana "Tex Willer" ma, pur non avendo dati alla mano, sono convinto che siano di più i vecchi lettori di "Tex" che comprano anche "Tex Willer" rispetto ai nuovi lettori di "Tex Willer" che sono passati a comprare anche "Tex". Quindi il Tex "tradizionale" è destinato a morire con i suoi lettori storici o i suoi sceneggiatori capaci. Questo è il motivo per cui si sta cercando di spremere quel bacino di utenza affezionata mediante la proliferazione delle uscite, in cui il numero di capolavori o storie comunque memorabili non riesce ad essere direttamente proporzionale al numero di uscite. 

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2 ore fa, PapeSatan dice:

Temo che non si possa fare diversamente. L'iniezione di freschezza dovrebbe essere costituita dalla collana "Tex Willer" ma, pur non avendo dati alla mano, sono convinto che siano di più i vecchi lettori di "Tex" che comprano anche "Tex Willer" rispetto ai nuovi lettori di "Tex Willer" che sono passati a comprare anche "Tex". Quindi il Tex "tradizionale" è destinato a morire con i suoi lettori storici o i suoi sceneggiatori capaci. Questo è il motivo per cui si sta cercando di spremere quel bacino di utenza affezionata mediante la proliferazione delle uscite, in cui il numero di capolavori o storie comunque memorabili non riesce ad essere direttamente proporzionale al numero di uscite. 

 

 

Come al  solito si generalizza dopo una singola storia non gradita (da alcuni, si badi) dimenticando che Tex ha sempre avuto oneste storie ripetitive e "normali" nella sua settantacinquennale saga, a partire già dalla conduzione GL Bonelli. E che è giusto cos', altrimenti si alzerebbero (e ugualmente si alzano) gli ululati di quelli che - e basta Mefisto! E basta Proteus! E basta storie cittadine! E  basta messicani!  E basta gli indiani in rivolta! E basta donne! E basta il fantastico! E basta la figlia di Satania .. etc...

Modificato da borden
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Spoiler

Tex contro i piccioni.
Finalmente è arrivata la vendetta per il Tex di Nizzi: questa volta i piccioni sono tutti, ma proprio tutti, gli avversari di Tex, a partire dagli Apache, passando per il giudice per arrivare al bos del bos, tale comesichiama Goltry.
Trovatemene uno furbo e ve lo pago con l'oro della miniera di Rick.
Voi direte: bello sforzo, la miniera di Rick si era esaurita.
Appunto.
Il megadirettore di banche (al plurale), proprietario di miniere e attività commerciali sparse per tutto lo stato, è talmente piccione da rischiare tutte le sue ricchezze esponendosi in prima persona (io avrei mandato uno scagnozzo di intermediario) e fidandosi di un allocco come Holmer.
E contro chi si mette contro il megadirettore?
Contro due qualsiasi rangerucoli da quattro soldi?
E per che cosa?
Per una banchettina e due o tre minierucce?
Secondo me, se non si fosse perso lo spaziotempo necessario per il collegamento alla precedente storia di GLB, si sarebbe potuto sviluppare meglio la trama.

 

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Come al  solito si generalizza dopo una singola storia non gradita (da alcuni, si badi) dimenticando che Tex ha sempre avuto oneste storie ripetitive e "normali" nella sua settantacinquennale saga, a partire già dalla conduzione GL Bonelli. E che è giusto cos', altrimenti si alzerebbero (e ugualmente si alzano) gli ululati di quelli che - e basta Mefisto! E basta Proteus! E basta storie cittadine! E  basta messicani!  E basta gli indiani in rivolta! E basta donne! E basta il fantastico! E basta la figlia di Satania .. etc...

La mia considerazione è sulla quantità (di lettori) e non sulla qualità (delle storie). E prescinde dal giudizio specifico sull'ultima storia (che, per quanto mi riguarda, è stato comunque sufficiente, come ho argomentato sopra). Ma non si può negare che le buone storie (o anche ottime, se non eccellenti, vedi "Pearl") corrono il rischio di perdersi nel sempre più vasto mare di uscite, specialmente da parte di chi seleziona gli acquisti e non li porta a casa tutti. Causando, appunto, quella generalizzazione che tu rilevi, che prima con poche uscite (e letture mirate) non si prestava ad essere fatta mentre ora con il quadruplo di uscite il rischio c'è, specialmente da parte di chi non le compra tutte e fa di un'erba tutto un fascio.

 

EDIT: ... quantità E TIPOLOGIA (di lettori)...

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Temo che non si possa fare diversamente. L'iniezione di freschezza dovrebbe essere costituita dalla collana "Tex Willer" ma, pur non avendo dati alla mano, sono convinto che siano di più i vecchi lettori di "Tex" che comprano anche "Tex Willer" rispetto ai nuovi lettori di "Tex Willer" che sono passati a comprare anche "Tex". Quindi il Tex "tradizionale" è destinato a morire con i suoi lettori storici o i suoi sceneggiatori capaci. 

La penso anch'io così. 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

 Questo è il motivo per cui si sta cercando di spremere quel bacino di utenza affezionata mediante la proliferazione delle uscite, in cui il numero di capolavori o storie comunque memorabili non riesce ad essere direttamente proporzionale al numero di uscite. 

Purtroppo in queste uscite di capolavori è storie memorabili ce ne sono forse un paio. 

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17 minuti fa, Loriano Lorenzutti dice:

La penso anch'io così. 

Purtroppo in queste uscite di capolavori è storie memorabili ce ne sono forse un paio. 

 

 

Senz'altro vero. Ma  quando di Tex ne uscivano solo dodici l'anno più il Texone, sei proprio sicuro che ce ne fossero altrettanti o di più?

 

Si fa presto a controllare, si va su Wikipedia, sotto "albi di Tex". Magari mi sbaglio e ogni annata di questi 75 anni è davvero piena di capolavori... Sicuramente lo sono quelle degli anni Sessanta e primi Settanta. Ma poi?

Vado a vedere.

Modificato da borden
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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Senz'altro vero. Ma  quando di Tex ne uscivano solo dodici l'anno più il Texone, sei proprio sicuro che ce ne fossero altrettanti o di più?

Per me Nueces Valley, Pearl, La vendetta delle ombre, sono molto buone, ma quante altre storie sono uscite in questo periodo di tempo? Forse qualcosa di meglio si doveva e poteva  fare. Si per me una volta "gigante + texone" erano in proporzione di piu'. 

Sicuro no, ma diventato vecchio, forse sono più esigente. :old:

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Faccio un esempio per chiarire meglio il mio concetto.

Anni fa uscivano, diciamo, 10 albi l'anno (numero tondo per semplicità) e tra questi 10 vi erano, diciamo, 1 capolavoro, 3 ottimi, 5 sufficienti e 1 ciofeca.

Oggi escono 50 albi l'anno (sempre numero tondo per semplicità). Auspicabile (ma niente affatto matematico) attendersi, per rimanere nello stesso trend ma quintuplicato, 5 capolavori, 15 ottimi, 25 sufficienti e 5 ciofeche. 

Prima tutti i texofili compravano tutti e 10 gli albi e potevano perciò valutare la qualità complessiva media in modo affidabile. Oggi, invece, non tutti comprano tutto e se hanno la sfiga di comprare gli albi per loro meno riusciti ecco che attribuiscono la scarsa qualità (che è solo di QUEGLI albi comprati) alla proliferazione di uscite (di cui si sono persi gli albi migliori), generalizzando il giudizio negativo riferendolo alla totalità delle uscite. Rimane pur sempre soggettivo confermare che almeno il trend di qualità, cioè la proporzione tra storie ben riuscite e storie meno riuscite, sia rimasto almeno invariato negli anni. A mio personale giudizio, dopo l'epoca d'oro di GLB mai più raggiunta, c'è stato addirittura un continuo miglioramento nel trend di qualità, cioè la media è cresciuta. Però la media è formata da meno capolavori e più storie buone, con poche ciofeche. Visto che io compro TUTTE le uscite inedite di Tex e ho letto TUTTO quanto è uscito di Tex, esprimo un parere personale che non è viziato da un campione limitato, e quindi non rappresentativo, di albi presi in esame.

Modificato da PapeSatan
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6 minutes ago, PapeSatan said:

Anni fa uscivano, diciamo, 10 albi l'anno (numero tondo per semplicità) e tra questi 10 vi erano, diciamo, 1 capolavoro, 3 ottimi, 5 sufficienti e 1 ciofeca.

Oggi escono 50 albi l'anno (sempre numero tondo per semplicità). Auspicabile (ma niente affatto matematico) attendersi, per rimanere nello stesso trend ma quintuplicato, 5 capolavori, 15 ottimi, 25 sufficienti e 5 ciofeche.

Che sia possibile moltiplicare allo stesso modo capolavori e ciofeche è un utopia, non si verifica normalmente nella realtà...

 

Perché moltiplicare i capolavori è difficilissimo, moltiplicare le ciofeche invece è facile... per questo invece di iniziare a "moltiplicare" Tex già negli anni 70 quando era al top delle vendite, per decenni si è rimasti sulle 12 uscite (13 con il Texone e 14 con l'almanacco). Se le "molpiplicazioni" fossero iniziate cinquant'anni fa dubito che oggi ci sarebbe stato ancora Tex in edicola...

43 minutes ago, borden said:

Senz'altro vero. Ma  quando di Tex ne uscivano solo dodici l'anno più il Texone, sei proprio sicuro che ce ne fossero altrettanti o di più?

 

Si fa presto a controllare, si va su Wikipedia, sotto "albi di Tex". Magari mi sbaglio e ogni annata di questi 75 anni è davvero piena di capolavori... Sicuramente lo sono quelle degli anni Sessanta e primi Settanta. Ma poi?

Vado a vedere.

 

È un calcolo "viziato" dall'anomalia tutta texiana dell'aver mantenuto per troppi anni un autore decisamente spompato come Nizzi (poi possiamo scannarci nel forum fino al 2035 sul fatto che le ciofeche siano iniziate prima del 300, fra 300 e 400 o dopo il 500, ma a parte pochissimi superfan nizziani dubito che molti anche fra i suoi difensori neghino che ad un certo punto la qualità è crollata... ed è rimasto su Tex comunque ancora per un sacco di tempo)

 

Per anni cosa abbiamo trovato in edicola? 13-14 storie all'anno di Tex divise fra ciofeche Nizziane (altri useranno termini più gentili, il concetto non cambia molto), storie tue in generale di ottima qualità, anche se con i normali alti e bassi, e qualcosa di Segura in genere fatto con competenza ma non molto "texiano".  I "capolavori" saranno stati anche pochi, ma era poco anche tutto il resto fra un capolavoro e l'altro...

 

Il discorso "percentuali" per me inganna e non fa vedere il problema. Quando mi leggo una ciofeca e mi incavolo non penso "perdindirindina, quest'anno la percentuale di ciofeche è passata dal 32 al 38%, manderò una vibrante lettera di protesta in redazione, pretendo che la percentuale di ciofeche non superi il 30%"

 

No, penso a QUANTO TEMPO (in termini assoluti) perdo a leggere ciofeche, e QUANTO MI SONO COSTATE (sempre in termini assoluti: EURO, non "percentuale ponderata delle mie spese voluttuarie".

 

Le ciofeche di Nizzi erano un costo tutto sommato trascurabile. Nel 1992, l'anno della "massima percentuale" (ma con storie non ancora così degenerate) il costo era di 2300x12+7000=34.600 lire = 18 Euro circa ALL'ANNO (non conto l'inflazione perchè per fare il calcolo CORRETTO riguardando all'impatto sulle paghe media bisogna valutare i dati ISTAT che ci dicono che le paghe medie dal 1993 sono addirittura diminuite...), e una lettura di circa 1500 pagine che mi facevano girare le scatole

 

Nel 2004, 5 albi della regolare avevano storie tue, ne rimanevano 7 con Nizzi ("i fratelli Donegan", sign...) per 2,20€ luno+texone (5,20€) (il maxi era di Segura nel 2004, l'almanacco di Ruju), quindi leggere Nizzi costava circa 20 Euro ed erano meno di 1000 pagine.

 

Oggi, 20 euro li spendi con 2 maxi (quelli di Nizzi, appunto...), e vengono pubblicate 4000 pagine di Tex all'anno, che ti stroncano anche al livello "mediocre" da tante sono, non c'è più bisogno di arrivare al livello "ciofeca" (c'è anche un effetto "stanchezza", si regge meglio magari una storia da 330 pagine brutta all'anno che non 2000 pagine di storie magari non così brutta ma noiose e insignificanti, che ti portano via molte più ore dalla tua vita)

 

Mi rendo conto che è paradossale e anche un po' ingiusto dire queste cose a chi non ha deciso questa esplosione di nuove uscite ad è quello che ancora scrive le storie migliori, ma la realtà ormai questa è...

 

Cosa si può fare? Personalmente, da lettore, ho ormai capito che l'unica è "auto-ridurmi il danno" risparmiando tempo e soldi e incavolature riducendo gli acquisti texiani. E preferirei per questo motivo che le storie peggiori vengano "relegate" sui Maxi o sui color e non sulla regolare. E invece, vedo dal tabellone che ci sono ancora BEN sei albi di Nizzi ancora da pubblicare sulla regolare, tipo spada di Damocle...   mi sa che i due di Ticci sulla regolare ci finiscono, non c'è scampo (anche se magari, un bell'albone speciale limited extra-lusso per celebrare la carriera di Ticc non disponibile in nessuna altra edizione... potrei scrivere una lettera ad Airoldi per suggerirglielo... :P ) ma almeno le altre due non si potrebbero spostare altrove?

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Diablero dice:

Che sia possibile moltiplicare allo stesso modo capolavori e ciofeche è un utopia, non si verifica normalmente nella realtà...

 

Perché moltiplicare i capolavori è difficilissimo, moltiplicare le ciofeche invece è facile... per questo invece di iniziare a "moltiplicare" Tex già negli anni 70 quando era al top delle vendite, per decenni si è rimasti sulle 12 uscite (13 con il Texone e 14 con l'almanacco). Se le "molpiplicazioni" fossero iniziate cinquant'anni fa dubito che oggi ci sarebbe stato ancora Tex in edicola...

Giustissimo.

La legittima e realistica pretesa del lettore non è quella di avere un aumento di capolavori proporzionale all'aumento delle uscite (cosa che, come ho scritto, non è un'equazione matematica), ma quella di avere un livello  di qualità media soddisfacente, magari fatto da un minor numero di capolavori ma da un maggior numero di storie buone-ottime.

E con la curatela di Boselli credo che questo sia avvenuto: qualsiasi annata boselliana ha una qualità media per me superiore a qualsiasi altra annata (diversa da quelle di GLB, fuori concorso), proprio perchè a fronte di meno capolavori in proporzione alle maggiori uscite è però cresciuta la quota di storie buone-ottime. Oltretutto, anche la cura e la ricerca storico-filologica devono entrare a far parte della valutazione di qualità e bisogna darne merito.

 

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SPOILER

SPOILER

SPOILER

SPOILER

SPOILER

 

Che, poi, spoiler... non è che ci sia tutta questa roba da spoilerare, ma comunque.

 

Dal punto di vista della storia siamo sul 6 politico: di sicuro Barbanera ha avuto i suoi sacrosanti motivi per riportare in scena la combriccola di Redrock, magari ha avuto l'impressione che quella storia rimanesse un po' sospesa (Holmer finito in acqua e Spring a processo senza una condanna definitiva) e infatti qui non vuole lasciare spazio a dubbi: Spring e Holmer stavolta ci restano secchi davvero.

 

Riguardo alla messa in scena orchestrata da Ruju, mi sembra non abbia sentito molto il soggetto (impressione mia, magari mi sbaglio) e che abbia scritto un po' con il pilota automatico senza farsi coinvolgere troppo.

 

Alla fine ne esce la classica storia senza infamia e senza lode destinata a svolgere il proprio ruolo all'interno di una produzione seriale come Tex.

 

Intendiamoci, Tex è un eroe western che vive anche di queste storie, non può permettersi (troppo) gli eccessi apocalittici della salvezza del mondo (al massimo di una singola nazione e solo in casi estremi). Diciamo che l'ideale, per quanto puramente utopistico, sarebbe che ogni singola storia avesse degli elementi che la rendono unica e indimenticabile (come la precedente storia sui Chupacabras che aveva una tematica a modo suo originale e dei disegni da urlo). Nella realtà funziona in modo molto diverso, specialmente in uno scenario di iperproduzione come quello di Tex.

 

I disegni di Rossano Rossi sono nella media della sua produzione, anche se scontano un'eccessiva staticità, in parte riscontrabile anche in Civitelli, suo punto di riferimento, ma in misura minore. Nelle scene statiche e cittadine se la cava egregiamente, mentre mi sembra soffra di più negli spazi aperti e nelle scene più dinamiche e roboanti. Fa eccezione la scena della sparatoria al ranch di Holmer, davvero molto bella.

 

Premio sfigato dell'anno: Mandero 

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2 ore fa, PapeSatan dice:

Faccio un esempio per chiarire meglio il mio concetto.

Anni fa uscivano, diciamo, 10 albi l'anno (numero tondo per semplicità) e tra questi 10 vi erano, diciamo, 1 capolavoro, 3 ottimi, 5 sufficienti e 1 ciofeca.

 

 

 

Già hai fatto un tremendo errore logico. Perchè dodici albi della serie mensile  NON SONO MAI STATI DODICI STORIE, ma, proprio al massimo, cinque o sei.:laugh:

E tra cinque o sei che devi dividere, non tra dodici! E qui ti voglio.

 

 

Quante storie c'erano che so, nell'88 o nel 2005? E quanti capolavori?

Modificato da borden
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, borden dice:

Già hai fatto un tremendo errore logico. Perchè dodici albi della serie mensile  NON SONO MAI STATI DODICI STORIE, ma, proprio al massimo, cinque o sei.:laugh:

E tra cinque o sei che devi dividere, non tra dodici! E qui ti voglio.

 

 

Sì, ovvio, il mio era un puro esempio di proporzionalità, ma la tua puntualizzazione rafforza ancor più il mio esempio, perchè riduce ulteriormente il numero di capolavori con cui confrontarsi nell'aumentato numero di uscite.

La chiave per l'aumento di qualità non sta necessariamente nell'aumentare il numero di capolavori, ma nell'aumentare il numero di storie nella fascia media (buono-ottimo), la più numerosa.

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7 minuti fa, PapeSatan dice:

Sì, ovvio, il mio era un puro esempio di proporzionalità, ma la tua puntualizzazione rafforza ancor più il mio esempio, perchè riduce ulteriormente il numero di capolavori con cui confrontarsi nell'aumentato numero di uscite.

 

 

Ma quali capolavori? Che cos'hanno le annate citate rispetto,  che so, al 2018 e al 2021? SOLO PER LA REGOLARE. Mettiamole a confronto,

 

E in più sono certo che in queste due ultime annate abbiamo avuto belle storie anche nelle serie collaterali. Vuoi che vada a vedere quali?

7 minuti fa, PapeSatan dice:

Sì, ovvio, il mio era un puro esempio di proporzionalità, ma la tua puntualizzazione rafforza ancor più il mio esempio, perchè riduce ulteriormente il numero di capolavori con cui confrontarsi nell'aumentato numero di uscite.

 

 

La logica non è il tuo forte.Meno storie, meno probabilità.

Modificato da borden
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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ma quali capolavori? Che cos'hanno le annate citate rispetto,  che so, al 2018 e al 2021? SOLO PER LA REGOLARE. Mettiamole a confronto,

 

E in più sono certo che in queste due ultime annate abbiamo avuto belle storie anche nelle serie collaterali. Vuoi che vada a vedere quali?

Forse hai saltato un mio post poco più sopra o confondi la mia opinione con quella di qualcun altro: sto dicendo esattamente la stessa tua cosa, cioè che la qualità media (e considero TUTTE le collane, perchè come ho scritto le compro tutte) è in crescendo rispetto a quando le uscite del primo post-GLB erano minori.

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Quest'anno i due cartonati usciti sono stati entrambi eccellenti. I Tex Willer secondo me lo sono. Il Texone credo cielo lo sarà. Tutte aggiunte rispetto alla regolare. Non cito gli altri,ma potrei. Tutte 'ste ciofeche non le vedo, con buona pace di Diablero e delle sue prediche, da qualche anno ormai, sulla superproduzione. Se poi quel forumista preferisce Drago Nero a Tex, beh, forse ha sbagliato serie sin dall'inizio..:lol:

4 minuti fa, PapeSatan dice:

Forse hai saltato un mio post poco più sopra o confondi la mia opinione con quella di qualcun altro: sto dicendo esattamente la stessa tua cosa, cioè che la qualità media (e considero TUTTE le collane, perchè come ho scritto le compro tutte) è in crescendo rispetto a quando le uscite del primo post-GLB erano minori.

 

 

Scusa, sì mi sono evidentemente confuso. La tesi contraria alla nostra è evidentemente assurda, antilogica e antistatistica.

Modificato da borden
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1969 dal numero 99 La sconfitta a 110 Chinatown.

La sconfitta è una storia da 9 con un nemico rimasto negli annali: Ruby Scott.

100 Supertex. Storia da 6,5 un po' sacrificata per regalare una rimpatriata a Jim, Gros-Jean e Pat. 

101-102-103 El Morisco, La Sierra Encantada e Il signore dell'abisso. 9,5. Storia bellissima, scelta anche per questo per il pessimo film.

104-105-106 Il giuramento, L'implacabile e La paga di Giuda. da 10 e lode. La morte di Lilyth e la vendetta sono uno dei vertici della saga. La lancia che si spezza con la morte di Brennan è un finale incredibile.

107-108 Gilas e Inferno a Robber City. 8,5 Il Tex con la barba di Nicolò da solo vale tutta la produzione post-GLB

109 Massacro. 10 e lode. Inarrivabile. Con uno dei finali più belli mai letti. La pistola appoggiata per terra e i fantasmi di Goldena.

110 Chinatown. 9 Inizio del racconto Co protagonista Jane(t) Brent, uno dei personaggi femminili più belli (grazie Letteri!) e memorabili.

 

Questo è quello cui io ero abituato.

E gli anni seguenti non erano mica da meno.

 

Come si può paragonare quegli albi con quelli usciti negli ultimi mesi?

 

Anche solo pensare che la qualità non sia calata a picco è imho mentire a sé stessi.

 

Modificato da Exit
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20 minuti fa, borden dice:

Quest'anno i due cartonati usciti sono stati entrambi eccellenti. I Tex Willer secondo me lo sono. Il Texone credo cielo lo sarà. Tutte aggiunte rispetto alla regolare. Non cito gli altri,ma potrei. Tutte 'ste ciofeche non le vedo, con buona pace di Diablero e delle sue prediche, da qualche anno ormai, sulla superproduzione. Se poi quel forumista preferisce Drago Nero a Tex, beh, forse ha sbagliato serie sin dall'inizio..:lol:

 

 

Scusa, sì mi sono evidentemente confuso. La tesi contraria alla nostra è evidentemente assurda, antilogica e antistatistica.

Bene, l'importante è capirsi.

La dico semplice: l'aumento della produzione non significa automaticamente riduzione di qualità, se nell'aumento di produzione il rapporto storie belle/brutte è migliorato rispetto al primo post-GLB con minori uscite ma con un rapporto storie belle/brutte peggiore.

13 minuti fa, Exit dice:

1969 dal numero 99 La sconfitta a 110 Chinatown.

La sconfitta è una storia da 9 con un nemico rimasto negli annali: Ruby Scott.

100 Supertex. Storia da 6,5 un po' sacrificata per regalare una rimpatriata a Jim, Gros-Jean e Pat. 

101-102-103 El Morisco, La Sierra Encantada e Il signore dell'abisso. 9,5. Storia bellissima, scelta anche per questo per il pessimo film.

104-105-106 Il giuramento, L'implacabile e La paga di Giuda. da 10 e lode. La morte di Lilyth e la vendetta sono uno dei vertici della saga. La lancia che si spezza con la morte di Brennan è un finale incredibile.

107-108 Gilas e Inferno a Robber City. 8,5 Il Tex con la barba di Nicolò da solo vale tutta la produzione post-GLB

109 Massacro. 10 e lode. Inarrivabile. Con uno dei finali più belli mai letti. La pistola appoggiata per terra e i fantasmi di Goldena.

110 Chinatown. 9 Inizio del racconto Co protagonista Jane(t) Brent, uno dei personaggi femminili più belli (grazie Letteri!) e memorabili.

 

Questo è quello cui io ero abituato.

E gli anni seguenti non erano mica da meno.

 

Come si può paragonare quegli albi con quelli usciti negli ultimi mesi?

 

Anche solo pensare che la qualità non sia calata a picco è imho mentire a sé stessi.

 

Tu stai citando l'epoca d'oro di GLB che, come ho scritto più volte, è fuori concorso.

Fai il paragone con le storie dal 300 a seguire e poi prendi le ultime 100 e aggiungici le collane "Tex Willer", cartonati e Texoni. Questa seconda tranche è per me migliore.

Modificato da PapeSatan
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Il problema della regolare è che Ruju invece di migliorare sta peggiorando, e li ci sono molte storie sue.

Spero nelle prossime, ne ha un bel po' in lavorazione, ma è già da un bel po'  che lo dico.🙋‍♂️

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Storia che non mi è piaciuta e che non raggiunge la sufficienza secondo me (i disegni sì).

Vanno benissimo le storie minori, di routine, ci sono sempre state in tutte le serie a fumetti, anche nel primo Tex, sia nella fascia da 1 a 100, che dal 200 a 300 e così via. E' inevitabile, ci saranno sempre.

Ma qui siamo proprio al di sotto dello standard medio. Storia e personaggi scialbi (il punto più basso sono la mogliettina, il giudice e gli indiani, soprattutto i due superstiti che tornano da Sam Spring per farsi restituire l'oro e vengono ammazzati all'istante!), situazioni poco credibili (il processo e non solo)  e affrettate (il soprassalto di coscienza dei cittadini), ma soprattutto uno stile narrativo, dei dialoghi e una caratterizzazione dei personaggi molto "vintage", quasi ingenua, da telefilm d'altri tempi. Non sembra un western scritto nel 2023. Tex è un personaggio classico, ok, ma non così...

Ruju, se vuole, sa fare di meglio. (Anche di peggio, vedi "Rancheras"). "La gazza ladra", per dire, l'anno scorso mi aveva divertito, era piacevole e fresca, con un bel ritmo, qui Ruju denota parecchia stanchezza, oppure fretta di finire il prima possibile due albi che non sente molto. Però anche le storie minori dovrebbero avere qualcosina che le distingua da altre, un personaggio, una scena, qualche bel dialogo di Tex, un po' di dramma. Qui nisba. Anche il ravvedimento del vicesceriffo suona come posticcio, artificiale. Speriamo che il ritorno di "Wolfman" tra due mesi sia più ispirato...

 

Sull'influenza di Civitelli su Rossano Rossi.

In una vecchia intervista che ho trovato diceva:

 

DOMANDA: - Chi possiede un occhio da texiano esperto, ammirando alcune sue tavole, si azzarderebbe a sbilanciarsi nell'affermare che uno dei modelli che potrebbero aver ispirato il suo stile risponde al nome del maestro Civitelli. C'è del vero in questo e quali sono gli artisti che hanno maggiormente influenzato la sua formazione?

RISPOSTA di Rossano Rossi: - Indubbiamente Fabio Civitelli è stato insieme a Marco Bianchini, uno dei miei punti di riferimento. Essendo miei concittadini, è stato facile per me frequentarli ed imparare tutti i trucchi del mestiere. Passando a disegnare Tex è chiaro che lo stile di Fabio mi abbia influenzato molto, ma anche quello di Ticci e Villa, che sono anche loro tra i miei disegnatori preferiti. Da ragazzo invece mi sono studiato molto Alex Raymond e Burne Hogarth, due artisti eccezionali.

 

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

Sull'influenza di Civitelli su Rossano Rossi.

In una vecchia intervista che ho trovato diceva:

Mi sembra che in una storia di un Almanacco, se ben ricordo "Il fuggitivo", la storia è iniziata da Rossi e finita proprio da Civitelli (immagino per questioni di tempi di consegna), dato che c'è una continuità di tratto.

Purtroppo ora non ho gli albi con me e non riesco a controllare ma ricordo questa cosa.

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4 ore fa, Exit dice:

1969 dal numero 99 La sconfitta a 110 Chinatown.

La sconfitta è una storia da 9 con un nemico rimasto negli annali: Ruby Scott.

100 Supertex. Storia da 6,5 un po' sacrificata per regalare una rimpatriata a Jim, Gros-Jean e Pat. 

101-102-103 El Morisco, La Sierra Encantada e Il signore dell'abisso. 9,5. Storia bellissima, scelta anche per questo per il pessimo film.

104-105-106 Il giuramento, L'implacabile e La paga di Giuda. da 10 e lode. La morte di Lilyth e la vendetta sono uno dei vertici della saga. La lancia che si spezza con la morte di Brennan è un finale incredibile.

107-108 Gilas e Inferno a Robber City. 8,5 Il Tex con la barba di Nicolò da solo vale tutta la produzione post-GLB

109 Massacro. 10 e lode. Inarrivabile. Con uno dei finali più belli mai letti. La pistola appoggiata per terra e i fantasmi di Goldena.

110 Chinatown. 9 Inizio del racconto Co protagonista Jane(t) Brent, uno dei personaggi femminili più belli (grazie Letteri!) e memorabili.

 

Questo è quello cui io ero abituato.

E gli anni seguenti non erano mica da meno.

 

Come si può paragonare quegli albi con quelli usciti negli ultimi mesi?

 

Anche solo pensare che la qualità non sia calata a picco è imho mentire a sé stessi.

 

Andiamo. Non puoi paragonare il centenario dal 100 al 200 con quelli seguenti.  Giochi sporco. Io ho espressamente escluso gli anni 60 e 70.  Il confronto si fa tra le annate post Gl Bonelli. 

Modificato da borden
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Mi sembra che in una storia di un Almanacco, se ben ricordo "Il fuggitivo", la storia è iniziata da Rossi e finita proprio da Civitelli (immagino per questioni di tempi di consegna), dato che c'è una continuità di tratto.

Purtroppo ora non ho gli albi con me e non riesco a controllare ma ricordo questa cosa.

 

Per la precisione Civitelli fece le matite delle ultime 35 pagine che poi Rossi inchiostrò. In effetti in redazione temevano che non riuscisse a rispettare la scadenza e chiesero a Civitelli di fare le matite. In realtà Rossi, a suo dire e non vedo motivo di non credergli, ce l'avrebbe fatta comunque anche se forse  con un po' di affanno.

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