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TWF - Tex Willer Forum

Comunicati ufficialmente i nuovi aumenti Bonelli dall'Aprile 2023


Diablero
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Messaggi consigliati/raccomandati

Scusate se mi permetto, ma questa sugli aumenti di prezzo mi sembra una discussione sterile, quando non "senza senso", da parte di entrambe le "fazioni".

 

- L'aumento fa piacere a qualcuno? Non credo. (personalmente spendere euro 9,90 per un Maxi di Nizzi non mi entusiasma, deciderò se farlo).

 

- L'aumento è giustificato dagli aumenti di "tutto" (materie prime, energia)?

Qualcuno crede di si, in toto o in parte (io sono uno di questi), qualcuno crede di no, ma la sostanza non cambia, la Bonelli vende prodotti voluttuari, non farmaci salvavita, non è un ente di beneficenza e in un sistema capitalistico ha tutto il diritto di vendere i suoi prodotti al prezzo che vuole, sarà un problema suo bilanciare i costi e i ricavi delle (possibili) minori vendite.

 

- Questo vale anche riguardo al discorso "proliferazione delle testate", che può essere spiacevole e sgradito (a me non piace) ma resta un diritto della Bonelli.

Abbiamo fatto un sondaggio, che vale come "testimonianza" del nostro stato d'animo, bon finita, che senso ha andare avanti a parlarne?

Come dicevano giustamente  @Diablero  ed altri c'è la libertà di NON comprare, il resto è aria fritta.

 

- D'altro canto è fuori luogo anche spaccare i numeri, minimizzare, o limitarsi al "cosa vuoi che sia un euro in più al mese".

Ognuno di noi fa i conti con le sue tasche e per i motivi che sappiamo (inflazione alta, stipendi bloccati, conseguenze economiche del Covid soprattutto in alcuni settori e via discorrendo) un sacco di gente si trova a contare gli eurini per capire quali "lussi" si può permettere, che sia continuare a fumare, abbonarsi a DAZN per vedere il calcio o comprarsi i fumetti.

Avere la fortuna di non essere toccati da questi problemi non autorizza a sbeffeggiare i meno fortunati e in ogni caso resta il principio che ognuno i suoi soldi, tanti o pochi che siano, li spende come vuole.

 

- Questo a lungo andare mette a rischio la Bonelli o la pubblicazione di Tex? Si? No? Forse?

Ragazzi miei, se la Bonelli chiuderà ce ne faremo una ragione, se la collana di Tex Gigante si fermerà al "numero X" pure. Centinaia di fumetti, anche di grande valore, hanno interrotto le pubblicazioni e la razza umana è sopravvissuta. Lo faremo anche con Tex se e quando arriverà l'Apocalisse...

Per citare John Belushi "Ci siamo forse arresi quando i tedeschi hanno bombardato Pearl Harbor?" :lol:

 

- I gadget, come scrive sopra @Carlo Monni  sono un altro discorso, su quelli la sensazione di presa per il c... ahem presa in giro è palpabile, ma anche li basta NON comprare la doppia mini-boiata e limitarsi ad una singola copia così siamo tutti contenti (forse la Bonelli meno, ma in questo caso "ben gli sta" :D)

 

 

Su, il forum è stato un po' fiacco negli ultimi giorni, apriamo un bel thread sul Maxi di Nizzi e polverizziamo il server (scherzo @TexFanatico ;))...

 

Buona serata a tutti.

 

 

 

 

 

Modificato da Augustus McCrae
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35 minuti fa, Augustus McCrae dice:

Su, il forum è stato un po' fiacco negli ultimi giorni, apriamo un bel thread sul Maxi di Nizzi e polverizziamo il server (scherzo @TexFanatico ;)

 

Io avrei una proposta forse più modesta: e se sul topic delle anteprime si tornasse a parlare di anteprime? E se sul topic delle domande a Boselli si facessero delle domande a Boselli? :lol:

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Io avrei una proposta forse più modesta: e se sul topic delle anteprime si tornasse a parlare di anteprime? E se sul topic delle domande a Boselli si facessero delle domande a Boselli? :lol:

 

Mi trovi completamente d'accordo :cowboy:

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Beh aumenta tutto, aumenta anche Tex, lavorazione, carta, inchiostro etc.. Ci sta. 

Personalmente, essendo un collezionista la regola è: o tutto o niente,ma non soltanto per una questione di costi ma anche di spazio, e alla fine ho deciso di fermarmi, o tutto o nulla appunto... Comunque sono aumenti che secondo me ci stanno, magari alcune uscite tipo i maxi a 10 euro iniziano a essere esagerati, questo si, ma il costo per la serie regolare a mio avviso è accettabile (sempre se si acquista solo quella :D) Poi ognuno faccia come vuole/può.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Io avrei una proposta forse più modesta: e se sul topic delle anteprime si tornasse a parlare di anteprime? E se sul topic delle domande a Boselli si facessero delle domande a Boselli?

D'accordissimo sulle anteprime, ma chi le dà? Sembra che siano state proibite, l'unico che che le dava è stato zittito, promovendolo. 

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<span style="color:red">16 ore fa</span>, MarrFarr dice:

 Non vedo proprio il bisogno di giustificare a tutti i costi la modifica dei prezzi, è una cosa già sgradevole di suo che in questo modo rendete ancora più antipatica)

Ma è altrettanto antipatico e sgradevole commentare con tono catastrofici ogni aumento. :)

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23 hours ago, Carlo Monni said:

 

Io avrei una proposta forse più modesta: e se sul topic delle anteprime si tornasse a parlare di anteprime? E se sul topic delle domande a Boselli si facessero delle domande a Boselli? :lol:

Questo NON È il thread delle anteprime, e nemmeno quello delle domande a Boselli.

 

È un thread apposito per comunicare (e commentare) i nuovi aumenti Bonelli.

 

Criticare che qui si parli degli aumenti è come entrare nel thread su "Sierra Nevada" e dire "ebbasta parlare di Mefisto!!!"

 

10 hours ago, Angelo1961 said:
On 4/3/2023 at 5:53 PM, MarrFarr said:

 Non vedo proprio il bisogno di giustificare a tutti i costi la modifica dei prezzi, è una cosa già sgradevole di suo che in questo modo rendete ancora più antipatica)

Ma è altrettanto antipatico e sgradevole commentare con tono catastrofici ogni aumento. :)

 

Non c'è nessun "tono catastrofico". Mi puoi citare dov'era il "tono catastrofico" nei post a cui hai risposto? Di facevano semplicemente delle ADDIZIONI!

 

Poi, per cercare di NEGARE LA MATEMATICA e il risultato delle addizioni, è iniziata la solita solfa, sul fatto che l'aumento è meno di un caffè, è meno di una pizza, con tanto di tono sprezzante sui "pezzenti" che smettono di comprare per un aumento di pochi centesimi al giorno (cosa già estremamente paracula e matematicamente stiracchiatissima: non sono aumenti che ti fanno pagare 5 centesimi tutte le mattine con una monetina al bar, sono aumenti che paghi SOLO quando compri un albo, e sono di 1 Euro per avere il prossimo Maxi di Nizzi...)

 

il fatto che sia uno stiracchiamento insensati, un torturare i numeri per fargli dire il contrario della realtà, è ovvio da una semplice considerazione: vede gli aumenti di prezzi come la gara fra Achille e la tartaruga.  Basta stiracchiare abbastanza la matematica, guardando solo il piccolo incremento che serve a Achille per raggiungere il posto dove è prima la tartaruga, e non la raggiungerà mai. Nella realtà, invece, guardando il totale (quanti metri fai in un minuto), la raggiunge subito. È sempre matematica, ma nel secondo caso è applicata correttamente, nel primo caso serve a fare un gioco di prestigio...

 

Come con la tartaruga, a dare retta a quelli del "ma che pezzente sei a smettere per 5 centesimi il giorno?", non c'è MAI una situazione in cui "ha senso smettere", perchè gli aumenti saranno SEMPRE bassi. Basta applicarli più spesso....   come con Achille, se invece di farti l'aumento da 3 euro a 30 euro tutto in una botta, aumentano di 1 euro per volta, a piccoli passettini, non c'è mai il momento in cui raggiunge la tartaruga (un prezzo eccessivo).

 

A dare retta a questi calcoli strampalati, nessuno, mai dovrebbe trovare mai nessun prezzo troppo alto, per nessuna cosa al mondo.  Perché se comprava prima a X, un aumento sarà sempre di un decimo o di un quinto di x o cifre paragonabili, quindi sarà sempre più piccolo di X. Quindi ogni singola volta se uno smette si sente dare del pezzente perchè "smette di comprare questa cosa per un decimo del suo valore!", quindi decimo dopo decimo dopo decimo, il prezzo, per questi achilletartarughiani, potrebbe anche DECUPLICARE, ma non ci sarà mai un momento in cui "l'aumento è troppo", guardando sempre è solo il piccolo incremento e MAI la cifra totale che spendi...

 

È una "matematica" talmente farlocca che l'ho "svelata" facilmente con l'esempio della Ferrari: secondo la matematica "achilletartarughiana", la Ferrari è GRATIS, se non aumenta il listino: se per la loro matematica serve solo a contare il piccolo incremento e deve ignorare il totale, una cosa che non incrementa è gratis.

 

(poi è normale che si offendano e dicano che è un esempio disonesto, come, fanno tanta fatica a stravolgere la matematica per giungere a conclusioni assurde, e tu fai vedere con un esempio che sono conti assurdi? Non si fa, non si fa...)

 

Per me, ad essere totalmente off-topic qui sono questi giochini matematici revisionisti per negare il risultato di una semplice somma.

 

L'aumento non è "un centesimo al giorno" e nemmeno "un centesimo di centesimo ogni minuto". Non è una tassa e non hai il tassametro. L'aumento si applica SOLO quando vai in edicola a comprare un albo. E all'edicolante non paghi l'aumento, paghi la cifra totale.

 

Al tuo budget familiare a fine anno non mancano 1 centesimo al giorno. Mancano 210 Euro. È più del triplo di quanto mi costi usare il mio smartphone. È molto di più di quanto costa un abbonamento a netflix.

 

Poi, è vero che il prezzo va confrontato con quello che compri. Ma questo vale sempre per qualunque prodotto. Ci sono i prodotti che non compri nemmeno se costasse la metà (Nizzi), altri che compreresti anche se costasse di più. Altri che ad un certo prezzo compreresti e a un altro prezzo no. Ma è una valutazione che fai sul PREZZO DELL'OGGETTO, non "su quanto è aumentato".

 

Perché se invece di fare facile retorica cercando di far tacere gli altri dandogli fra le righe del "pezzente", se invece SI FOSSE ONESTI, anche gli achilletartarughi dovrebbero ammettere che anche loro, quando devono comprare una cosa, che sia un caffè, un DVD, o un albo di Tex, guardano al PREZZO, e NON "a quanto è aumentato dall'ultima volta, diviso per 365".

 

Perchè se non fosse così,correrebbero a comprare un Ferrari, che non gli costa nemmeno un centesimo di aumento...

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Questo NON È il thread delle anteprime, e nemmeno quello delle domande a Boselli.

 

È un thread apposito per comunicare (e commentare) i nuovi aumenti Bonelli.

 

Criticare che qui si parli degli aumenti è come entrare nel thread su "Sierra Nevada" e dire "ebbasta parlare di Mefisto!!!"

 

 

Non c'è nessun "tono catastrofico". Mi puoi citare dov'era il "tono catastrofico" nei post a cui hai risposto? Di facevano semplicemente delle ADDIZIONI!

 

Poi, per cercare di NEGARE LA MATEMATICA e il risultato delle addizioni, è iniziata la solita solfa, sul fatto che l'aumento è meno di un caffè, è meno di una pizza, con tanto di tono sprezzante sui "pezzenti" che smettono di comprare per un aumento di pochi centesimi al giorno (cosa già estremamente paracula e matematicamente stiracchiatissima: non sono aumenti che ti fanno pagare 5 centesimi tutte le mattine con una monetina al bar, sono aumenti che paghi SOLO quando compri un albo, e sono di 1 Euro per avere il prossimo Maxi di Nizzi...)

 

il fatto che sia uno stiracchiamento insensati, un torturare i numeri per fargli dire il contrario della realtà, è ovvio da una semplice considerazione: vede gli aumenti di prezzi come la gara fra Achille e la tartaruga.  Basta stiracchiare abbastanza la matematica, guardando solo il piccolo incremento che serve a Achille per raggiungere il posto dove è prima la tartaruga, e non la raggiungerà mai. Nella realtà, invece, guardando il totale (quanti metri fai in un minuto), la raggiunge subito. È sempre matematica, ma nel secondo caso è applicata correttamente, nel primo caso serve a fare un gioco di prestigio...

 

Come con la tartaruga, a dare retta a quelli del "ma che pezzente sei a smettere per 5 centesimi il giorno?", non c'è MAI una situazione in cui "ha senso smettere", perchè gli aumenti saranno SEMPRE bassi. Basta applicarli più spesso....   come con Achille, se invece di farti l'aumento da 3 euro a 30 euro tutto in una botta, aumentano di 1 euro per volta, a piccoli passettini, non c'è mai il momento in cui raggiunge la tartaruga (un prezzo eccessivo).

 

A dare retta a questi calcoli strampalati, nessuno, mai dovrebbe trovare mai nessun prezzo troppo alto, per nessuna cosa al mondo.  Perché se comprava prima a X, un aumento sarà sempre di un decimo o di un quinto di x o cifre paragonabili, quindi sarà sempre più piccolo di X. Quindi ogni singola volta se uno smette si sente dare del pezzente perchè "smette di comprare questa cosa per un decimo del suo valore!", quindi decimo dopo decimo dopo decimo, il prezzo, per questi achilletartarughiani, potrebbe anche DECUPLICARE, ma non ci sarà mai un momento in cui "l'aumento è troppo", guardando sempre è solo il piccolo incremento e MAI la cifra totale che spendi...

 

È una "matematica" talmente farlocca che l'ho "svelata" facilmente con l'esempio della Ferrari: secondo la matematica "achilletartarughiana", la Ferrari è GRATIS, se non aumenta il listino: se per la loro matematica serve solo a contare il piccolo incremento e deve ignorare il totale, una cosa che non incrementa è gratis.

 

(poi è normale che si offendano e dicano che è un esempio disonesto, come, fanno tanta fatica a stravolgere la matematica per giungere a conclusioni assurde, e tu fai vedere con un esempio che sono conti assurdi? Non si fa, non si fa...)

 

Per me, ad essere totalmente off-topic qui sono questi giochini matematici revisionisti per negare il risultato di una semplice somma.

 

L'aumento non è "un centesimo al giorno" e nemmeno "un centesimo di centesimo ogni minuto". Non è una tassa e non hai il tassametro. L'aumento si applica SOLO quando vai in edicola a comprare un albo. E all'edicolante non paghi l'aumento, paghi la cifra totale.

 

Al tuo budget familiare a fine anno non mancano 1 centesimo al giorno. Mancano 210 Euro. È più del triplo di quanto mi costi usare il mio smartphone. È molto di più di quanto costa un abbonamento a netflix.

 

Poi, è vero che il prezzo va confrontato con quello che compri. Ma questo vale sempre per qualunque prodotto. Ci sono i prodotti che non compri nemmeno se costasse la metà (Nizzi), altri che compreresti anche se costasse di più. Altri che ad un certo prezzo compreresti e a un altro prezzo no. Ma è una valutazione che fai sul PREZZO DELL'OGGETTO, non "su quanto è aumentato".

 

Perché se invece di fare facile retorica cercando di far tacere gli altri dandogli fra le righe del "pezzente", se invece SI FOSSE ONESTI, anche gli achilletartarughi dovrebbero ammettere che anche loro, quando devono comprare una cosa, che sia un caffè, un DVD, o un albo di Tex, guardano al PREZZO, e NON "a quanto è aumentato dall'ultima volta, diviso per 365".

 

Perchè se non fosse così,correrebbero a comprare un Ferrari, che non gli costa nemmeno un centesimo di aumento...

Finalmente mi sono divertito a leggere Zenone, Cicerone e Keynes fusi in uno stesso discorso che fila via bene, mi sento appagato  :ok:

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Purtroppo quello dei rincari è sempre un argomento spinoso e destinato a non trovare mai d'accordo le due parti in causa.

 

Da una parte il produttore li vede necessari per salvaguardare i bilanci in tempi di crisi, dall'altra il lettore li accetta malvolentieri, come è ovvio che sia.

Tutto si basa su un labile equilibrio che, se mantenuto, garantisce l'incedere della testata, ma se si dovesse spezzare (e purtroppo aumentare sistematicamente di 50 cent ogni due anni gli albi non depone in questo senso) rischia di rendere il fumetto un prodotto di nicchia e destinato a una porzione sempre meno ampia di fluitori.

 

Non mi va di difendere, nè accusare nessuno (ognuno in fondo cerca di portarsi  l'acqua al proprio mulino), di certo la situazione è poco rosea.

 

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2 ore fa, Condor senza meta dice:

Purtroppo quello dei rincari è sempre un argomento spinoso e destinato a non trovare mai d'accordo le due parti in causa.

 

Da una parte il produttore li vede necessari per salvaguardare i bilanci in tempi di crisi, dall'altra il lettore li accetta malvolentieri, come è ovvio che sia.

Tutto si basa su un labile equilibrio che, se mantenuto, garantisce l'incedere della testata, ma se si dovesse spezzare (e purtroppo aumentare sistematicamente di 50 cent ogni due anni gli albi non depone in questo senso) rischia di rendere il fumetto un prodotto di nicchia e destinato a una porzione sempre meno ampia di fluitori.

 

Non mi va di difendere, nè accusare nessuno (ognuno in fondo cerca di portarsi  l'acqua al proprio mulino), di certo la situazione è poco rosea.

 

Evidentemente l'editore ha constatato che l'aumento di due anni fa non ha comportato un calo delle vendite, oppure ha comportato un calo ampiamente compensato dall'aumento delle entrate.

Ecoo quindi che oggi riesegue l'operazione e se risulterà ancora con saldo positivo si predisporrà per ripeterla una prossima volta. E così via, fintanto che il beneficio supera l'eventuale calo.

Modificato da PapeSatan
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1 hour ago, PapeSatan said:

Evidentemente l'editore ha constatato che l'aumento di due anni fa non ha comportato un calo delle vendite, oppure ha comportato un calo ampiamente compensato dall'aumento delle entrate.

Ecoo quindi che oggi riesegue l'operazione e se risulterà ancora con saldo positivo si predisporrà per ripeterla una prossima volta. E così via, fintanto che il beneficio supera l'eventuale calo.

Anche il fatto che gli "omaggi" seguono un percorso con direzioni ben visibili è abbastanza chiaro.

 

Aumento del 2019: viene allegato ad ogni albo con l'aumento un poster + adesivi. Non ci sono albi in più da comprare (a parte per i collezionisti sfegatati che vogliono una copia con il poster ancora chiuso blisterato e una da leggere), dura un mese solo.

 

Magari, poniamo come ipotesi, ha funzionato...  per un mese. poi il mese dopo le vendite sono calate. Ma quel mese lì magari il gadget le ha fatte pure aumentare.

 

Quindi, la volta dopo si rifà, ma dura due mesi. E il gadget (la raccolta di medagliette) non è allegato ad un unico albo, ne devi comprare tanti (22 albi + raccoglitore con la 23ma), comprese alcune ristampe.

 

Deve essere andato bene. Ci deve essere stata un sacco di gente che ha speso tutti i soldi necessari per avere "la raccolta delle 23 medagliette"

 

(apro una parentesi: in un mio vecchio post facevo i conti di quanto sarebbero costate le 23 medagliette:

On 4/25/2021 at 7:56 PM, Diablero said:

Il piano delle uscite è qui:

https://www.sergiobonelli.it/in-evidenza/2021/03/25/news/preparatevi-alle-medaglie-1020153/

 

22 medaglia sono allegate a 22 albi Bonelli, la medaglia numero 23 (Furio Almirante) è allegata al cofanetto raccoglitore. Ciascun albo va come prezzi da 3.5 euro a 8,90 euro, il raccoglitore costa 9,90, non ho fatto i conti esatti ma farle tutte costa più di centoventi euro.

...e adesso vi segnalo che la raccolta completa su ebay, completa di raccoglitore, si trova a sessanta euro! metà prezzo! davvero una "preziosa raccolta da collezione", un investimento!  :lol: )

 

Tornando al topic: ci deve essere stata un sacco di gente che si è lasciata gabb.... e quindi, nel 2023 lo rifanno ma con 56 gadget! più del doppio! E stavolta non ti tocca comprare solo qualche ristampa, ma devi comprare due copie di tutto! 

 

E anche il costo per "l'omaggio" è aumentato, per averli tutti e 56 si spenderebbero oltre 300 Euro! Un affarone!  :laugh:

 

OK, premesso che non ho la minima comprensione per chi si facesse anche stavolta prendere all'amo (a questo punto se lo meritano di essere spremuti), c'è il problema che "chi abbocca danneggia anche te, digli di smettere"

 

La progressione è ovvia: se anche stavolta ci guadagnano, nel 2025 non ce li toglie nessuno tre mesi di gadget ancora più micragnosi di questi, da comprare il 4 copie l'uno, con ennesimo aumento di prezzo "ormai non più rinviabile, anche se può sembrare che lo facciamo puntuali come un orologio 2 anni, è solo un caso". Quindi anche se non facciamo "la favolosa raccolta" ci saranno tre mesi di copertine brutte piene di patacche, albi incellofanati che non puoi controllare prima dell'acquisto e copertine rovinate dalla pressione sul gadget...

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Adesso ho capito perché i lavoratori dipendenti non hanno ottenuto un euro a fronte di un'inflazione che viaggia al 10% (e che corrisponde a spanne all'aumento del Tex mensile). Dovevamo dire a Confindustria che ci bastavano 5 euro in più al giorno, cosa vuoi che sia? Invece 150 euro al mese fa impressione...

Tra l'altro anche la scusa dell'aumento della carta sarebbe meglio lasciarlo perdere. Sembra quello del prezzo del petrolio che quando sale immediatamente te ne accorgi dal benzinaio, anche se stai usando petrolio estratto forse sei mesi prima, mentre quando scende la diminuisce non è mai automatica e soprattutto "completa", c'è sempre una differenza in più anche se il barile torna all'esatto prezzo precedente.

 

Non cerchiamo di giustificare qualcosa che non lo è. Si parla sempre di costi in aumenti, ma dei vantaggi? O alla SBE l'informatica, internet e altre simpatiche innovazioni non sono ancora arrivate e si usa ancora la macchina da scrivere?

 

Sono i bilanci solidi della SBE a dimostrare quanto fossero indispensabili...

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Forse si sta verificando quello che ho letto da qualche, non ricordo se qui o altrove, ossia che altri editori concorrenti incolpavano Sergio Bonelli di "dumping" commerciale, cioè di praticare prezzi molto più bassi della concorrenza per accaparrarsi il mercato, ed ora si sta procedendo a un riallineamento pianificato dei prezzi, mascherato dai gadget e motivato con l'aumento del costo della carta.

Esattamente come tutti i paesi dell'Europa dell'est, una volta entrati nell'UE, stanno progressivamente allineando i loro prezzi a quelli dei paesi occidentali per una dinamica di mercato comune e intrecciato.

Chi, essendo una società con fini di lucro e stimando di avere margine sui prezzi per aumentare le entrate e quindi i profitti, non lo farebbe?

Ora, io non acquisto altro che Tex, in tutte le sue uscite inedite, quindi non conosco i livelli di prezzo della concorrenza, però credo che bisognerebbe fare qualche confronto, non solo oggettivo sul piano economico ma anche fornendo degli elementi di comprensione del cosiddetto rapporto qualità/prezzo, che personalmente su Tex giudico ancora molto favorevole nonostante gli ultimi aumenti. Senza dimenticare che quando si parla di passione e attaccamento al proprio fumetto storico, il prezzo, se ce lo si può permettere, passa in secondo ordine.

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Bonelli con le sue politiche ci ha guadagnato, e non poco, quindi non si può parlare di "dumping" o di vendita sottocosto.  Però aveva una politica di "prezzi bassi" sostenibile solo con tirature di 20-30.000 copie (poi scese fino a 10-15.000 credo) e questo in un certo senso "proteggeva" il riconoscibilissimo "formato Bonelli": per poter stampare e vendere a quei prezzi con quel formato dovevi vendere quanto lui. Da qui le lamentele, pubbliche o private, di altri editori che si vedevano costretti ad andare su altri formati, o ad avere un prezzo più alto o a tagliare troppo i costi.

 

Non pensate che sia strano che il formato di maggior successo della storia del fumetto italiano, per anni, non sia stato "copiato" da nessuno? (c'erano cose grosso modo di quel formato, ma la differenza la vedevi ad occhio, pochi li avrebbero scambiati per albi Bonelli).

 

Quando anche le vendite Bonelli sono calate tanto da dover far scendere il punto di pareggio per non chiudere troppe testate, il formato è diventato "accessibile" anche a Eura, Star e altre case editrici

 

Ora, le politiche di Sergio Bonelli, per quanto sia stato accusato di essere un retrogrado, che il lettore moderno è disposto a pagare di più, etc , alla prova dei fatti HANNO FUNZIONATO, e non bene, benissimo, per DECENNI. Non so quanto durano questi con queste "nuove" politiche più "moderne"...

 

Il cambiamento più evidente, almeno dal di fuori, è proprio sui prezzi: Bonelli pensava che il prezzo fosse un elemento fondamentale, che il fumetto dovesse essere alla portata di tutte le tasche, e che aumentare troppo i prezzi gli avrebbe fatto perdere troppi lettori. (aveva anche altre politiche basate su questi principi: se ci fate caso non esisteva nessuna storia Bonelli che costringesse a spendere troppo: nessuna variant esclusiva, i volumi si facevano DOPO gli albi economici, e quando si aggiungeva una storia inedita di poche pagine come in quelli di Dylan Dog, si ristampava poi in albo economico.  Quando il numero zero di Nathan Never raggiunse in pochi mesi cifre esagerate, lo fece ristampare tale e quale - anche se poi i collezionisti la differenza la vedevano in alcuni dettagli, ma comunque nello stesso formato) e lo allegò ad un numero normale senza alcun aumento di prezzo. I negozianti chiedevano 50 euro per un suo fumetto pubblicato pochi mesi prima? E lui allora lo regalava!). E quando doveva aumentarli si scusava.

 

Adesso, non solo guardando l'aumento dei prezzi, ma anche gli interventi online di diversa gente (Recchioni per esempio l'ha sostenuto molte volte) l'idea è che "il prezzo non conta" (entro certi limiti, oggi), che "un fumetto Bonelli costa comunque meno di una pizza" (trascurando che le pizze le mangio con gli amici e i fumetti si sommano alle pizze, non si sostituiscono), e che anche se aumenti i prezzi, non perdi lettori (sempre entro certi limiti, ovvio, e quindi li aumentano piano piano, non tutto in una volta). Ed è entrata la politica del "se vuoi leggere questo paghi 18 euro, altrimenti non sai nemmeno se un giorno lo potrai leggere e in ogni caso aspetterai anni".

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Il 4/4/2023 at 20:38, Diablero dice:

Non c'è nessun "tono catastrofico". Mi puoi citare dov'era il "tono catastrofico" nei post a cui hai risposto? Di facevano semplicemente delle ADDIZIONI!

 

 

Io, su un argomento banale, semplice e leggero come il fumetto, cerco di badare al sodo e non perdermi in mille rivoli spesso inutili, per cui cerco sempre di semplificare o condensare in un termine il concetto che ho in mente (cosa vuoi, è un vizio giornalistico). Se vuoi a "catastrofici" sostituisco "negativi", però per me, che amo il fumetto con il cuore e non con la testa,  è "catastrofico" leggere che qualcuno abbandona, taglia, riduce, perchè l'albo è cresciuto di una manciata di centesimi. Mi dispiace per lui, ma anche per me quando suona una di queste campane. 

Però, non devi usare il tuo metro. Sicuramente non io, ma neanche nessuno qui dentro, si considera superiore o considera "pezzenti" quelli che rinunciano per l'aumento. Lo si considera solo un ragionamento sbagliato.  E si interviene, o ci si ripete, perchè si ha la speranza, o l'illusione, di convincere l'altro a recedere. Anche per un concetto egoistico. Se qualcuno smette, come ho detto pocanzi, la campana suona anche per me che non smetto, perchè ci sarà un lettore in meno, la Bonelli avrà un introito in meno e sarà meno solida. E io alla Bonelli ci tengo. Per questo, e solo in quest'ottica, giudico negativi e cerco di combattere quegli  interventi che invece remano contro contestando l'aumento. Perchè, secondo me, vanno contro gli interessi di chi vuole continuare a leggere fumetti. E' come buttare via il bambino con l'acqua sporca. 

Modificato da Angelo1961
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Angelo1961 dice:

E io alla Bonelli ci tengo. Per questo, e solo in quest'ottica, giudico negativi e cerco di combattere quegli  interventi che invece remano contro contestando l'aumento. Perchè, secondo me, vanno contro gli interessi di chi vuole continuare a leggere fumetti.

Credo che tutti qui teniamo alla Bonelli, i cui fumetti leggiamo con passione da tanti anni. Ma se la critichiamo è perché la vorremmo migliore, non certo per affossarla.

 

Sul discorso aumenti... Sappiamo che sono inevitabili, ma fino a un certo punto... Se allarghiamo il discorso all'aumento generalizzato dei prezzi di tante altre cose, persino la Bce (la Banca centrale europea, non i sindacati!) sta criticando gli aumenti eccessivi. Riporto un trafiletto di giornale:

 

"L’evidenza oramai parla chiaro, l’inflazione con cui siamo alle prese dipende, anche se non soprattutto, dalle aziende che hanno ritoccato i listini più di quanto siano saliti i loro costi, approfittando della situazione. L’aumento dei costi c’è stato ma è stato amplificato dal comportamento delle imprese. I profitti aziendali sono saliti, i margini, in media, anche. Il potere d’acquisto dei salari invece è crollato."

 

Non so se questo discorso valga anche per la Bonelli, ma che qui nel forum se ne discuta mi sembra giusto. Poi ovviamente nulla cambierà, ma almeno che se ne parli...

Poi io continuerò a comprare i fumetti della Bonelli che compravo prima (e non solo Tex!), ma certo è che altri lettori invece abbandoneranno alcune testate, non per ripicca verso la casa editrice, ma appunto perché "il potere d'acquisto dei salari è crollato".

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Succede anche questo. Io fino a tot anni fa compravi in doppia copia Tex, Speciali di Tex (escluso l'Almanacco/Magazine), serie Tex Willer e Zagor. In singola copia certi speciali dello Spirito con la scure. 

 

Con il continuo aumento dei prezzi ho dovuto fare delle scelte.

 

Prima ho rinunciato alla doppia copia di Zagor, poi agli speciali di Zagor, poi alla doppia copia degli speciali di Tex.

 

Fino all'anno scorso prendevo in doppia copia inedito di Tex e serie Tex Willer. A questi sommavo l'uscita mensile di Zagor e gli speciali, ormai mensili, di Tex.

 

Quest'anno ho fatto fuori la doppia copia del Tex Willer.

 

Il recentissimo aumento mi porterà a fare altre scelte. Da questo mese prendo in singola copia l'inedito di Tex (in doppia coppia solo le uscite di Boselli).

 

Nei prossimi mesi rinuncerò probabilmente a Zagor. Arrivo al 700 e poi compro solo le storie che potenzialmente mi interessano fino a che dirò basta del tutto.

 

Di Tex continuerò a comprare tutto ma in singola coppia. E quanto durerà ancora?

 

Se tra due anni mi sparano un altro aumento di 50 centesimi non è che ho scritto sulla fronte la parola giocondo.

 

Con me, solo con Tex inedito e nuova serie, pago al mese un euro in più, ma ne risparmio 7€ 80 evitando la doppia coppia. Vedi a cosa ti portano gli aumenti eccessivi e come ha dimostrato esemplarmente Diablero anche ingiustificati. E non parlo delle copertine ridicole come quella di questo mese, dei bollini e dei gadget ridicoli.

 

Basta c****! State facendo scappare i lettori. 

 

P.S. non sono una persona che ha difficoltà economiche o problemi di spazio.

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Poe, sì, lo so che tutti teniamo a Bonelli. Volevo solo dire che si prende posizione cercando di convincere la gente a restare sulla barca. Non per  denigrare chi contesta gli aumenti, ma per convincere a rimanere chi vuol mollare, evidenziando i propri punti di vista. 

 

Se insisto nel dire che l'aumento è irrisorio, non è per dare del "pezzente" a chi pensa che invece abbia un peso, ma per convincerlo che è irrisorio e farlo continuare a comprare.  Perchè, se un fumetto ti piace, è un "delitto" scendere dalla giostra. 

Modificato da Angelo1961
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Io credo che la cosa che farebbe più bene alla Bonelli, ora, sarebbe una bella botta economica su quest'ultima speculazione. Un flop clamoroso. Abbastanza forte da fargli capire che sono su una strada folle e fargli magari rivalutare "le politiche sbagliate e troppo vecchie di Sergio Bonelli".

 

Se invece gli andrà bene, continueranno a rilanciare ogni volta, come hanno fatto finora.  Cacciando via sempre più lettori (ma guadagnando di più spremendo i vecchi)

 

Quando si dice "tengo alla Bonelli" bisognerebbe capire se si tiene al numero dei lettori o ai guadagni in aumentoi. Quando entra in gioco l'aspetto speculativo NON sono sinonimi...

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Più aumentano i prezzi e meno saranno i lettori (occasionali e non) che acquisteranno gli albi. 

Più diminuiscono gli acquirenti e più l'editore dovrà puntare sullo zoccolo duro di fan per fare numero e introiti, moltiplicando in eccesso le uscite e limando i costi (e aumentando i prezzi ulteriolmente se necessario).

Più aumentano le uscite e maggiore è il rischio che la qualità delle storie cali.

Calando la qualità, altri lettori datati potrebbero decidere di smettere, complicando ulteriolmente l'emoragia.

Più cala il numero di lettori e più si dovranno trovare escamotage di marketing (figurine, carte da gioco, medagliette, covercard, mutande con logo) per acchiappare i collezionisti e fare cassa, scontentando in par tempo altri fans storici, con conseguente necessità di aumentare nuovamente il prezzo di copertina e riniziare daccapo.

 

Purtroppo è un circolo vizioso che promette poco per il futuro.

Qui tutti teniamo alla Bonelli, ma onestamente le recenti strategie appaiono poco lungimiranti e aldilà di vendite "dopate" per qualche numero con gadget, rischiano di rivelarsi improduttive (se non addirittura dannose) per il futuro. Si sta tergiversando senza grandi stimoli, temendo di dover gettare prima o poi la spugna? Il fumetto è davvero destinato a soccombere?  

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

Di Tex continuerò a comprare tutto ma in singola coppia. E quanto durerà ancora?

Tex regolare durerà per sempre, insieme al Texone, fino all'ultimo mio respiro.

 

TexWiller durerà finchè dura Boselli. Lo Speciale Tex Willer no, perchè è già stato ribadito dal curatore che non riesce a mantenerlo in continuità.

 

Su tutto il resto faccio già le mie considerazioni.

 

P.S. non sono una persona che ha difficoltà economiche o problemi di spazio.

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Per mia fortuna sono uscito da un po' dall'acquisto compulsivo di tutto ciò che riguarda Tex, rimango fedele all'inedito, a Tex Willer (finché continua a piacermi) e al Texone.

Tutto il resto (color,maxi, almanacchi,speciali, cartonati "alla francese"...) sono ormai storia: abbandoni motivati da un'offerta eccessiva abbinata a un costante aumento dei prezzi. Continuavo ad ammucchiare albi che non riuscivo a smaltire e li pagavo pure salati.

Adesso abbiamo un altro aumento di 50 centesimi, a poco tempo dal precedente. Fa +1 euro ad albo in 2 anni: un aumento secco del 25%.

Francamente lo trovo ai limiti dell'ingiustificabile.

 

Anche questa volta però Bonelli continuerà ad avermi tra i suoi compratori perché essendo ormai lettore solo di due testate posso reggere.

Poi per mia fortuna non è l"euro in più che dovrò sborsare il problema, ma è il principio.

 

Come ha detto Diablero (e condivido) gli aumenti sono sempre gestibili o minimi se presi singolarmente, ma è la progressione in tempi così brevi ad essere problematica. Prima o poi arriverà inevitabilmente il momento in cui, a fronte dell'ennesimo "piccolo" aumento, dovremo chiederci se un Tex vale ancora quella cifra, anche se possiamo in linea teorica permettercela: io dopo la saga del ritorno di Mefisto ho comprato ma sospeso la lettura e lasciato accumularsi gli albi... A buon intenditor poche parole.

 

 

Sui gadget stendo poi un velo molto molto molto pietoso.

 

P.S. so che probabilmente la risposta è "la pubblicità", ma recentemente ho comprato alcuni numeri di Topolino per mio figlio. Foliazione cospicua,stampa a colori, prezzo di molto inferiore a un Bonelli.

Magia nera?

Modificato da Il Berna
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<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Il Berna dice:

P.S. so che probabilmente la risposta è "la pubblicità", ma recentemente ho comprato alcuni numeri di Topolino per mio figlio. Foliazione cospicua,stampa a colori, prezzo di molto inferiore a un Bonelli.

Magia nera?

Ti sei risposto da solo, a mio modo di vedere. Gli introiti pubblicitari aiutano ad assorbire i costi di produzione, e già negli anni '80 (ovvero quando compravo Topolino anch'io) erano più le pagine dedicate alla pubblicità che quelle alle rubriche. 

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2 hours ago, Il Berna said:

P.S. so che probabilmente la risposta è "la pubblicità", ma recentemente ho comprato alcuni numeri di Topolino per mio figlio. Foliazione cospicua,stampa a colori, prezzo di molto inferiore a un Bonelli.

Magia nera?

Non sono aggiornato sulla situazione attuale, ma in passato Topolino pubblicava molte storie (quelle brevi) prodotte all'estero. Per la politica Disney, le poteva pubblicare gratis. Non pagava manco i diritti, molto più economico persino dei manga. (per dare un idea, per ogni albo di Tex oltre 100.000 Euro vanno via per pagare sceneggiatori, disegnatori, inchiostratori, letteristi, etc, se Topolino vendesse 50.000 copie sarebbero 2 euro di spesa in più a copia)

Quindi nessuna "magia", basta spendere poco.

La stampa a colori oggi non costa più come una volta (per questo si è diffusa anche alla Bonelli) e la carta su cui è stampato Topolino è pessima. il formato è più piccolo e fa risparmiare sia carta che stampa che paga per gli autori (vengono pagati meno di quelli di Bonelli)

 

1 hour ago, Condor senza meta said:

Ti sei risposto da solo, a mio modo di vedere. Gli introiti pubblicitari aiutano ad assorbire i costi di produzione, e già negli anni '80 (ovvero quando compravo Topolino anch'io) erano più le pagine dedicate alla pubblicità che quelle alle rubriche. 

Altri tempi. Se apri un topolino oggi sono tutte pubblicità Disney o Panini, cioè "interne" come era il giornale di sergio bonelli. Sono passati i tempi in cui facevano pubblicità alle merendine su Topolino, oggi chi è il fesso che usa il budget pubblicitario per fare una paginetta su un fumetto? Ormai fa fatica a vendere lo spazio pubblicitario anche la TV (tutte le pubblicità di roba tipo medicine per i funghi alle unghie dei piedi che vedete in prima serata non sono perchè ci fanno i miliardi, è perchè ormai la prima serata costa come lo slot delle 3 di notte anni fa...)

 

Il VERO guadagno dalla pubblicità per Bonelli sarebbe pagare meno gli autori perchè gli fanno fare meno pagine ad albo. Con una paginetta non ci fai niente, e anche vendere 32 pagine ogni albo di Tex per pubblicità di dentiere e pannoloni farebbe guadagnare praticamente nulla, ma farebbe risparmiare 32 pagine da disegnare ogni albo (non possono aggiungere pagine per la pubblicità, costerebbe più del guadagno)

 

D'altronde, tutti quelli che dicono che "l'unica maniera di salvare il fumetto è la pubblicità" dovrebbero spiegarmi come mai da quando hanno iniziato a dirlo (1975 credo, ormai sono quasi 50 anni...) quasi tutti i fumetti con la pubblicità hanno chiuso per scarse vendite (e anche Topolino non se la cava bene) mentre chi non accettava pubblicità è quello che se l'è passata meglio....

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Volevo dire la mia sugli aumenti, che ovviamente dispiacciono è scontato, ma questo più che altro perchè di pari passo con gli aumenti purtroppo non aumentano anche le mie entrate da consumatore. 

 

Fortunatamente seguo poche serie e qualche extra permettendomi quindi di restare ancora dentro un budget accettabile, la mia paura resta che aumentino anche il Texone dai 9.90 odierni, di più proprio non riuscirei a spenderli e dovrei ripiegare sulla seconda mano usato.

 

Poi loro da azienda ovviamente pensano ai propri conti e ci mancherebbe, ma fa un pò pensare che ultimamente gli aumenti siano ogni due anni e la motivazione sia sempre la stessa, sarebbe "carino" se riuscissero a tenere i prezzi fermi per qualche anno in più che solo due sarebbe un pò pochino per come la vedo io. 

 

My two cents. 

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