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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N.32] La grande congiura


MacParland
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La tolleranza, questa dote ormai sconosciuta! :mellow:

 

Se un autore non piace, lo si ignora lasciando l'albo in edicola. Ma se lo stesso autore ad altri utenti garba (anche per ragioni che non si riesce proprio a comprendere) perchè etichettarli e fare infinite filippiche? Si accusa pure il curatore che avalla la pubblicazione di albi che svariate decine di migliaia di lettori accolgono con piacere: sbaglio o qualcosa sta sfuggendo di mano? 

 

Sia ben chiaro, di difendere Nizzi non mi passa nemmeno per l'anticamera del cervello, visto che sono il primo a criticarlo quando lo ritengo necessario e anch'io lo reputo un autore ormai alla frutta, ma personalmente biasimo l'atteggiamento di sminuire il parere di chi non la pensa come me. Il mondo è bello perchè è vario e ognuno di noi dovrebbe farsene una ragione. 

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Diablero dice:

Allora non ci siamo capiti, Leo, perchè diversi pezzi del tuo post per me dicono proprio le cose che stigmatizzo nel mio post.

 

Per esempio:

 

Questo non accusa, implicitamente, chi accusa Nizzi di "vivisezionare ogni vignetta" mentre invece si dovrebbe guardare al "risultato complessivo"?

 

Quando in realtà le critiche alle storie di Nizzi sono praticamente tutte non a un dettaglino qua e là, ma al fatto che complessivamente scrive storie in cui Tex è un mangione incapace, borioso e stupido?

 

Io non avrei nulla da dire su un post che dica semplicemente "a me questa storia di Nizzi è piaciuta, per questi motivi"

 

Ma non è MAI così: ogni singola volta, non so come mai, pare che sia obbligatorio mettere punzecchiature, accuse alla maniera altrui di leggere, commenti sulla capacità di divertirsi, e altre amenità varie...

 

Decisamente non ci siamo capiti... dove avrei punzecchiato, o addirittura accusato implicitamente qualcuno? Ho solo detto che ci sono diversi tipi di lettore, chi viviseziona le storie (eccomi, ci sono anch'io, molto molto spesso), e chi guarda al risultato complessivo (sempre io, a seconda dei momenti). Non volevo accusare, né implicitamente né esplicitamente, proprio nessuno. Punzecchiare poi, non è per nulla cosa mia. Né io direi mai a qualcuno che non sa leggere, come saresti pronto a fare tu. Comunque non voglio polemizzare, hai davvero travisato il mio post, o almeno le mie intenzioni. 

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Io resterei a parlare di questo Maxi, non di Nizzi in generale, e a me questo Maxi non è piaciuto. Però non penso che chi invece l'ha apprezzato sia un minus habens. Non lo penso di nessuno che abbia gusti diversi dai miei.

E comunque spesso è il contrario: sono i critici di Nizzi che vengono ritenuti a priori dei lettori prevenuti o con la puzza sotto il naso...

 

Comunque, secondo me Nizzi, in questa storia (e parlo solo di questa specifica storia, non di altre), non avendo più nulla da aggiungere al tema "congiura" e a quanto già scritto in tutta la sua lunga carriera texiana, sembra voler guardare con distacco e ironia i personaggi che mette in scena per l'ennesima volta, per cui alla fine la componente "ironica e "comica" in lui finisce per prevalere. E in un racconto comico le incongruenze, i personaggi insoliti e maldestri, le buone intenzioni che vanno a finir male, le azioni mancate, le coincidenze improbabili, ecc. non sono difetti, ma pregi che servono a divertire.

E questo Maxi - come ho già scritto - è prevalentemente una storia comica. Soprattutto da metà in poi. (Può darsi anche che abbia contribuito il fatto che a disegnarla sia Alessandrini, autore poco realistico, e che Nizzi si sia adattato usando un tono un po' da "speciale Martin Mystere".)

 

Se uno la legge così, può anche divertirsi. Se invece la legge come una storia "seria" e coerente di Tex, rimane come minimo perplesso (eufemismo) per tutte le cose che non funzionano. Io non la disprezzo, in certi casi è effettivamente divertente. E' un buon esempio di ironia post-moderna. Copio da wikipedia: "Ciò che è comune agli artisti postmoderni è la capacità di raccogliere e far rivivere i codici tradizionali più seri, evitando di prendersi sul serio, senza tuttavia screditarli cadendo in forme di derisione."

 

Qui, insomma, Nizzi non si prende sul serio, gioca coi cliché. Mentre GL Bonelli, Boselli e Ruju anche nelle loro storie meno ispirate e meno riuscite - e con trame già viste - cercano comunque di infondere vita ai personaggi e di trasmettere al lettore pathos, coinvolgimento, drammaticità o epicità, Nizzi invece qui sembra voler trasmettere al lettore lo stesso suo atteggiamento disincantato, ironico e  poco coinvolto, come se dicesse: "dai, su, caro lettore, questo in fondo è solo un fumetto, questi sono personaggi di carta, bidimensionali, tutto sa di già visto e sappiamo come finirà, inutile che io cerchi di far finta che ci sia del dramma o una tragedia, questo è solo un fumetto che deve divertire, quindi tanto vale che ci infili più scene comiche possibili (ma stando attento a non esagerare per non deridere il personaggio, che sennò diventa una parodia, e non va bene)". 

 

Basta leggere il finale, pagina 265 in poi, quando Tex chiede a Carson se hanno liberato Ely Parker e Carson gli dice: "Ma che domande mi fai? Non hai ricevuto il telegramma?" E Tex che gli risponde no, non l'ho ricevuto, ma non importa, se l'avete liberato allora il colonnello Grossman deve interrompere la guerra ai Navajo. Ma il colonnello rifiuta seccamente, vuole vedere Ely Parker in carne e ossa e Tex allora si arrende: "Quel pomposo tacchino ci ha messo con le spalle al muro". E il colonnello pensa tra sé: "Bene, l'ho spuntata alla fine!" Poi però all'improvviso, dal nulla, salta fuori un certo generale Braystone (una specie di sostituto del generale Davis, il deus ex-machina per eccellenza di Nizzi) che ferma tutto e salva la situazione impedendo la guerra. I Nostri eroi tirano un sospiro di sollievo...

Se non è una scena comica questa!

 

Anzi, secondo me ci sarebbe stato bene un finale in cui Tex si rivolge direttamente al lettore, rompendo la famosa quarta parete per dirgli: "ehilà, amigos, vi è piaciuta la mia avventura? Vi è piaciuto quando ho preso il mascalzone per un orecchio e gli ho sbattuto il muso contro la porta per aprirla? Bene, allora comprate anche un'altra copia, per avere anche la seconda minicopertina!":ok:

 

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<span style="color:red">35 minuti fa</span>, Poe dice:

Però non penso che chi invece l'ha apprezzato sia un minus habens.

 

In effetti, il mio post era rivolto a chi, come Andrea67, aveva definito la storia impubblicabile, prendendosela addirittura col curatore. Cosa che in passato ho fatto pure io, quando invece avrei dovuto quantomeno sfumare i toni, per non cadere nella presunzione di dire al curatore cosa fare e cosa no e per non urtare la suscettibilità di chi ha apprezzato la storia. A diablero poi, non stavo pensando minimamente, visto che non era mai intervenuto nel topic. Non capisco perché si sia sentito chiamare in causa. Lui invece ha indispettito me quando, usando il Voi, mi ha annoverato in partiti di cui io non faccio assolutamente parte. 

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Scusate, ma il telegramma che Carson ha spedito da Adamana, dove diavolo l'ha mandato?

Le storie di Tex sono fatte per divertire, e va bene, un po' di ironia e un pizzico di comicità ci stanno benissimo.

Ma questa non è comicità, è presa per i fondelli.

Poi non si deve mai generalizzare e si parla sempre di gustibus.

Ma se Tex è preso di mira da dodici pistoleri e a tutti si inceppa la colt (matematicamente non si può escludere), smetto di acquistarlo e compero Topolino.

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Leo dice:

 

Ma quindi Nizzi avrebbe sbattuto la porta per qualche intervento redazionale su questa storia?

 

In attesa della risposta, intervengo nuovamente sulla querelle Nizzi. Diversi utenti hanno detto che la storia sarebbe impubblicabile, o hanno dato voti pessimi. Nizzi qui è stato bocciato anche per l'altro maxi sulla missione spagnola, anche in quel caso mi pare di ricordare con critiche molto marcate. L'assunto è che si trattasse di storie antitexiane, con un personaggio stravolto, per l'appunto impubblicabili. In quanto tali, si tira per la giacchetta anche il curatore, reo di aver fatto uscire simili scempi. Giudizi così tranchant non sono un'offesa solo per il curatore (non parliamo dell'autore) ma anche per quanti hanno invece apprezzato. Pare quasi che siano dei minus habens, per essersi fatta piacere simile sbobba. Anch'io in passato sono stato abbastanza tagliente in alcuni miei giudizi, e guardavo quasi con disprezzo gli utenti di facebook, il cui entusiasmo me li faceva apparire come gente senza palato, senza spirito critico, ciechi che non si avvedono di quanto schifo facciano determinate storie, di quanto danneggino il personaggio.

 

Poi mi accorgo che i due maxi di Nizzi mi sono piaciuti. A leggere molti utenti di qui, sarei nel torto: cavolo, Nizzi tradisce Tex, troppe piccionate, troppi snodi narrativi sciatti, troppi colpi di fortuna. Poi però ricordo che è Boselli che ha chiesto a Nizzi di tornare, e addirittura ricordo un suo parere positivo sulla storia della missione spagnola. Il Bos da qualche parte si è "lasciato andare", dicendo che trovava la storia buona, e non credo che lo abbia fatto solo per ragioni di bottega. Credo che Boselli (a proposito, Bos, ti sei per caso iscritto su facebook? se sei tu il Mauro Boselli che ho appena visto, sappi che ti ho chiesto l'amicizia) stimi davvero le capacità autoriali di Nizzi, del Nizzi di oggi, intendo, non di quello di trent'anni fa. Sa che c'è un certo pubblico che ama certi cliché, certe impostazioni narrative, alcuni tipi di dialoghi. Non è un Tafazzi masochista, lo richiama perché crede che sia utile alla causa. Molti lettori approvano, tra questi - sorprendentemente anche per me stesso - anch'io. 

 

Che razza di lettore sto diventando? Uno che legge col pilota automatico? Uno che si fa andare bene tutto? Uno che in Tex vede solo "il bagno caldo" di cui Nizzi parla in una sua intervista? Ricordi, caro Leo, quando il vedere il nome di Nizzi sul tamburino ti faceva venire l'orticaria? Cos'è, la tua, forse una certa nostalgia di quando eri ragazzo? O forse, come pure teorizzavo, sono i tanti e pressanti impegni quotidiani che mi fanno pretendere da Tex solo un po' di spensieratezza? Su FB, un utente oggi ha scritto: "Grazie Tex, 80 minuti di spensieratezza". Questo pubblico c'è, Boselli lo sa. E' forse composto tutto da deficienti? Non è che forse Tex è "solo" un fumetto, dal quale dobbiamo pretendere che sia ben scritto, certo, ma accettando che c'è chi viviseziona ogni singola vignetta e chi invece guarda al risultato complessivo? Che ci sono modi di leggere diversi, livelli di lettura alternativi, e che un fumetto che nasce e resta popolare deve soddisfare i palati più svariati?  E che anche palati esigenti (quale io continuo tutto sommato a ritenermi) in determinati momenti vogliono un paninozzo ignorantone alla mortadella, dal profumo e gusto familiari, e stanno bene così? 

Non su questa in particolare. 

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Letizia dice:

Scusate, ma il telegramma che Carson ha spedito da Adamana, dove diavolo l'ha mandato?

Le storie di Tex sono fatte per divertire, e va bene, un po' di ironia e un pizzico di comicità ci stanno benissimo.

Ma questa non è comicità, è presa per i fondelli.

Poi non si deve mai generalizzare e si parla sempre di gustibus.

Ma se Tex è preso di mira da dodici pistoleri e a tutti si inceppa la colt (matematicamente non si può escludere), smetto di acquistarlo e compero Topolino.

Io, te e altri apparteniamo alla categoria di chi ha espresso un giudizio di gradimento su questa sceneggiatura anche e soprattutto in base ad elementi narrativi, logici o di aderenza al canone texiano.

Altri hanno espresso un giudizio più istintivo, basato principalmente sulla sensazione complessiva che la storia ha procurato loro, reputando di non dare troppa importanza a quegli stessi aspetti formali che per noi invece importanza ce l'hanno. 

Sono due diversi approcci alla lettura: quello esegetico e quello passionale. Io su Tex mi lascio in genere trasportare dal secondo, ma quando invece mi prevale inconsciamente il primo significa che la storia è davvero riuscita malissimo. Impubblicabile non direi, credo ci siano anche impegni redazionali o comunque valutazioni che tengono conto di tutte le parrocchie.

Ciò non toglie che anche un tema mal riuscito, non emotivamente ma contenutisticamente, debba comunque essere consegnato e che lo "speriamo che io me la cavo" possa valere 7 per un professore comprensivo e sentimentalista e un 3 per un professore analitico e interpretativo.

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un detto Cinese dice

"Quando bevi l'acqua da un pozzo, non dimenticare mai chi ha scavato quel pozzo"

motto applicabile anche a Tex. Quando leggi Tex, non dimenticare mai chi ha creato Tex (Glb) ma anche chi ha sopportato il peso di Tex per tanti anni, prendendosi pure un esaurimento (Nizzi). Nizzi è stato strapagato dalla Bonelli, non meritandosi il suo cachet? Se anche fosse, chissenefrega, in fondo...sulla tv pubblica e generalista hanno strapagato (e continuano) a strapagare,con i nostri soldi per giunta, incapaci. la  Cosa pubblica è amministrata (spesso) da incapaci. Nel caso di Nizzi il problema è molto diverso: si odia e si ama col paraocchi, a prescindere...la critica legittima, che va applicata (o andrebbe applicata) a tutti gli autori (che devono essere criticati in modo costruttivo, non distruttivo, come invece avviene in modo scientifico e puntuale per Nizzi). Questo è uno dei motivi per cui mi sono stufato di scrivere e prendere parte alle discussioni su questo forum. Premessa doverosa: io a Nizzi non devo assolutamente nulla, non sono suo amico, non l'ho mai frequentato nè tantomeno sono un suo scherano col paraocchi: ma francamente mi dà molto fastidio vederlo sempre additato come un vecchio S.....o che da venti anni sputa nel piatto dove mangia. Si arriva addirittura a insinuare che non siA mai stato capace di scrivere Tex (CRITICA LEGITTIMA MA INSENSATA).Anzi, addirittura qualcuno dice che ad un certo punto abbia fatto apposta  ad affossare Tex per divertimento e gaudio e/o per rabbia nei confronti della Casa Editrice...la cosa si commenta da sola

 

dopo la solita premessa, analizziamo la trama

Spoiler

274 pagine di sceneggiatura fitta, con una trama non certamente inedita ma che mostra come in questo genere di storie Nizzi metta più impegno del solito. tante sottotrame, tanti personaggi "di passaggio" o di "contorno" utili alla prosecuzione della storia, che si dipana e si delinea pagina dopo pagina: l'azione è continua, i passaggi tra una scena e l'altra sono veloci ma ben delineati, non vi è un eccesso di spiegazionismo, anzi, la trama è molto glbonelliana: pochi fronzoli molta azione e Tex granitico sole, cui però Nizzi con maestria affianca i pard, dando ad ognuno compiti ben precisi. l'innesto di Mac Parland e di Pinkerton sono azzecati.

la trama scorre via placida e in modo soddisfacente, a tratti brillante, dopo una lettura di un paio d'ore...un finale interessante, in cui Nizzi esprime il suo odio o quantomeno avversione nei confronti dei politicanti (mi è molto piaciuto).

per concludere, la trama è da 8-, i disegni da 5/6 (in alcune vignette i personaggi paiono pupazzi imbalsamati).

Ennesima buona prova di Nizzi, dopo il suo secondo ritorno texiano...mi sono divertito, e non ho troppo maledetto i dieci euro spesi per acquistare il maxi :lol:. e, per l'ennesima volta, mi dispiace davvero il modo in cui Nizzi ha preso commiato da Tex...84 anni suonati e non sentirli, per Diana.

<span style="color:red">9 ore fa</span>, Poe dice:

Tex che gli risponde no, non l'ho ricevuto, ma non importa, se l'avete liberato allora il colonnello Grossman deve interrompere la guerra ai Navajo. Ma il colonnello rifiuta seccamente, vuole vedere Ely Parker in carne e ossa e Tex allora si arrende: "Quel pomposo tacchino ci ha messo con le spalle al muro". E il colonnello pensa tra sé: "Bene, l'ho spuntata alla fine!" Poi però all'improvviso, dal nulla, salta fuori un certo generale Braystone (una specie di sostituto del generale Davis, il deus ex-machina per eccellenza di Nizzi) che ferma tutto e salva la situazione impedendo la guerra. I Nostri eroi tirano un sospiro di sollievo...

Se non è una scena comica questa!

il colonnello si era beccato già una bella battuta da Tex nelle pagine precedenti (scena comica?no texiana)...era  verde dalla rabbia, cercava ovviamente il pretesto per "fregare" Tex, che in questo caso avrebbe mancato alla sua promessa e non poteva certo nuovamente "riempire" di botte il tacchino gallonato, senza il rischio di farsi fucilare dai soldati. Il generale che "toglie la castagne dal fuoco" a Tex io l'ho semplicemente inteso come la punizione gerarchica e l'umiliazione di un militare inetto che non solo è stato già ridicolizzato da Tex in precedenza (aveva senso ripetere una nuova battuta a pugni??io credo di no) ma che perde le sue spalline e il rispetto definitivo dei suoi sottoposti, cosa che per un militare di carriera è peggio di uno battuta a pugni...per me è stato perfettamente riuscita la scena, anzi, mi ha profondamente divertito.

 

 

prossimo mese darò una mia valutazione sulla storia di Pasquale con soggetto a  mio nome. grazie  a tutti.

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Quando dicevo "adesso esce il maxi di Nizzi e torna il terremoto" facevo un facile vaticinio.

Ad ogni modo, stavolta a me pare che le punzecchiature "contro" siano arrivate non da Diablero in questo thread, ma da chi se la prende con Borden per aver pubblicato questa storia, in questo caso Diablero non c'entra proprio. E di contro ci sono le punzecchiature "pro".

Nizzi è così, crea fazioni, forse è anche una sua forza, si dice che chi crea tanto amore e tanto odio (entrambi tra virgolette, ovviamente), abbia un certo carisma. Chissà.

Leo ha detto, comunque, una cosa che forse è passata inosservata.E cioè che l'atteggiamento su Nizzi è molto diverso sui forum (quello defunto soprattutto e poi un pò anche qui) e invece i commenti sui social.

Anche io notavo che sui social, tipo FB ad esempio, l'autore emiliano ha praticamente quasi il 100 per 100 di gradimento, e si tratta di centinaia di commenti. Mentre nei forum le critiche (comprese le mie, eh, per esempio su questa storia, dove ho trovato cose buone e cose censurabili) vanno spesso per la maggiore.

Mi sono fatto l'idea che la grande massa sia quella dei social, e alla grande massa Nizzi piace moltissimo (come ha detto Borden, a centinaia di migliaia di persone le sue storie piacciono). mentre sui forum, con persone che fanno una analisi critica di ciò che leggono, si sprecano le critiche e anche proprio i detrattori, come se la piccola minoranza di "maniaci" texiani come siamo noi, avesse un modo completamente diverso di leggere e giudicare.

Fenomeno curioso, da approfondire.

<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Barbanera dice:

un detto Cinese dice

"Quando bevi l'acqua da un pozzo, non dimenticare mai chi ha scavato quel pozzo"

motto applicabile anche a Tex. Quando leggi Tex, non dimenticare mai chi ha creato Tex (Glb) ma anche chi ha sopportato il peso di Tex per tanti anni, prendendosi pure un esaurimento (Nizzi). Nizzi è stato strapagato dalla Bonelli, non meritandosi il suo cachet? Se anche fosse, chissenefrega, in fondo...sulla tv pubblica e generalista hanno strapagato (e continuano) a strapagare,con i nostri soldi per giunta, incapaci. la  Cosa pubblica è amministrata (spesso) da incapaci. Nel caso di Nizzi il problema è molto diverso: si odia e si ama col paraocchi, a prescindere...la critica legittima, che va applicata (o andrebbe applicata) a tutti gli autori (che devono essere criticati in modo costruttivo, non distruttivo, come invece avviene in modo scientifico e puntuale per Nizzi). Questo è uno dei motivi per cui mi sono stufato di scrivere e prendere parte alle discussioni su questo forum. Premessa doverosa: io a Nizzi non devo assolutamente nulla, non sono suo amico, non l'ho mai frequentato nè tantomeno sono un suo scherano col paraocchi: ma francamente mi dà molto fastidio vederlo sempre additato come un vecchio S.....o che da venti anni sputa nel piatto dove mangia. Si arriva addirittura a insinuare che non siA mai stato capace di scrivere Tex (CRITICA LEGITTIMA MA INSENSATA).Anzi, addirittura qualcuno dice che ad un certo punto abbia fatto apposta  ad affossare Tex per divertimento e gaudio e/o per rabbia nei confronti della Casa Editrice...la cosa si commenta da sola

 

dopo la solita premessa, analizziamo la trama

  Scopri testo nascosto

274 pagine di sceneggiatura fitta, con una trama non certamente inedita ma che mostra come in questo genere di storie Nizzi metta più impegno del solito. tante sottotrame, tanti personaggi "di passaggio" o di "contorno" utili alla prosecuzione della storia, che si dipana e si delinea pagina dopo pagina: l'azione è continua, i passaggi tra una scena e l'altra sono veloci ma ben delineati, non vi è un eccesso di spiegazionismo, anzi, la trama è molto glbonelliana: pochi fronzoli molta azione e Tex granitico sole, cui però Nizzi con maestria affianca i pard, dando ad ognuno compiti ben precisi. l'innesto di Mac Parland e di Pinkerton sono azzecati.

la trama scorre via placida e in modo soddisfacente, a tratti brillante, dopo una lettura di un paio d'ore...un finale interessante, in cui Nizzi esprime il suo odio o quantomeno avversione nei confronti dei politicanti (mi è molto piaciuto).

per concludere, la trama è da 8-, i disegni da 5/6 (in alcune vignette i personaggi paiono pupazzi imbalsamati).

Ennesima buona prova di Nizzi, dopo il suo secondo ritorno texiano...mi sono divertito, e non ho troppo maledetto i dieci euro spesi per acquistare il maxi :lol:. e, per l'ennesima volta, mi dispiace davvero il modo in cui Nizzi ha preso commiato da Tex...84 anni suonati e non sentirli, per Diana.

il colonnello si era beccato già una bella battuta da Tex nelle pagine precedenti (scena comica?no texiana)...era  verde dalla rabbia, cercava ovviamente il pretesto per "fregare" Tex, che in questo caso avrebbe mancato alla sua promessa e non poteva certo nuovamente "riempire" di botte il tacchino gallonato, senza il rischio di farsi fucilare dai soldati. Il generale che "toglie la castagne dal fuoco" a Tex io l'ho semplicemente inteso come la punizione gerarchica e l'umiliazione di un militare inetto che non solo è stato già ridicolizzato da Tex in precedenza (aveva senso ripetere una nuova battuta a pugni??io credo di no) ma che perde le sue spalline e il rispetto definitivo dei suoi sottoposti, cosa che per un militare di carriera è peggio di uno battuta a pugni...per me è stato perfettamente riuscita la scena, anzi, mi ha profondamente divertito.

 

 

prossimo mese darò una mia valutazione sulla storia di Pasquale con soggetto a  mio nome. grazie  a tutti.

Si, sul discorso dell'affossamento volontario ho scritto due gg fa, e ribadisco che secondo me è una critica senza senso, e che si sia trattato più di mancanza di idee da spremimento/declino artistico, e che certe scorciatoie siano dovute soprattutto a pigrizia. Se apposta ha fatto, lo ha fatto non già contro il personaggio Tex (che, in fondo, come personaggio è sempre rimasto abbastanza centrato se parliamo di dialoghi e carattere)ma magari contro certi critici a cui non ha voluto dare la soddisfazione di scrivere come vogliono loro, ipotesi che col suo carattere mi parrebbe anche non del tutto campata in aria...

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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, valerio dice:

stavolta a me pare che le punzecchiature "contro" siano arrivate non da Diablero in questo thread, ma da chi se la prende con Borden per aver pubblicato questa storia, in questo caso Diablero non c'entra proprio. E di contro ci sono le punzecchiature "pro".

 

Ma infatti Diablero non ha punzecchiato nessuno, solo che ha accusato me di aver punzecchiato gli antinizziani. Anche tu qui parli di punzecchiature "pro" in effetti. Ma se leggete bene i miei post, io non ho mai inteso fare punzecchiature, e anche quando Diablero mi accusa di averle fatte implicitamente, ho risposto che non criticavo chi viviseziona le storie (tra cui si sono spesso anch'io); ho solo detto che sono modi alternativi di leggere, senza propendere per questo o per quello. Questo solo, ho detto, senza sottotesti allusivi. E ho ribadito che VANNO ENTRAMBI RISPETTATI, mentre qualcuno dice, dall'alto della verità rivelata, che la prossima volta avrebbe risposto che c'è chi non sa leggere! E' questo atteggiamento, ivi inclusa l'attribuzione di patenti di nizzianita' ("siete I primi a lamentarvi", ma siete chi???) che mi fa veramente girare i coglioni! 

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma infatti Diablero non ha punzecchiato nessuno, solo che ha accusato me di aver punzecchiato gli antinizziani. Anche tu qui parli di punzecchiature "pro" in effetti. Ma se leggete bene i miei post, io non ho mai inteso fare punzecchiature, e anche quando Diablero mi accusa di averle fatte implicitamente, ho risposto che non criticavo chi viviseziona le storie (tra cui si sono spesso anch'io); ho solo detto che sono modi alternativi di leggere, senza propendere per questo o per quello. Questo solo, ho detto, senza sottotesti allusivi. E ho ribadito che VANNO ENTRAMBI RISPETTATI, mentre qualcuno dice, dall'alto della verità rivelata, che la prossima volta avrebbe risposto che c'è chi non sa leggere! E' questo atteggiamento, ivi inclusa l'attribuzione di patenti di nizzianita' ("siete I primi a lamentarvi", ma siete chi???) che mi fa veramente girare i coglioni! 

Si si, beh se ne è parlato a lungo di questa cosa, purtroppo i due mondi anti e pro Nizzi non si incontreranno mai. Sono proprio due modi opposti di vedere Tex, la scrittura, il divertimento, la lettura in generale. E aggiungo anche che tifo e antitifo sono spesso poco obiettivi. Tu leggi Tex con mente sgombra, non ti metto certo tra chi prende parti pro o contro in modo preconcetto.

Comunque concordo sui tuoi ragionamenti.

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41 minuti fa, valerio dice:

ma magari contro certi critici a cui non ha voluto dare la soddisfazione di scrivere come vogliono loro, ipotesi che col suo carattere mi parrebbe anche non del tutto campata in aria...

non alimento flame, anzi dopo questo commento mi taccio per davvero. Nizzi è un professionista, non un tifoso o un dilettante allo sbaraglio. Lui scriveva come intendeva LUI TEX ma nache seguendo le direttive della casa Editrice (ci sta, mica era sua la "ditta").Spesso litigava nell'ultimo periodo con Sergio, vedendosi magari bocciati tanti soggetti più innovativi o meno ripetitivi (posso garantire che la cosa non fa MAI piacere, soprattutto ad un autore di tanta esperienza: ti girano le balle, eccome...poi passa ;)). Successivamente, ha accettato di riscrivere Tex. ma chi lo ha chiesto a Nizzi? a quanto diceva lui stesso, tesi che ha confermato anche Boselli tempo fa, SU PRECISA RICHIESTA DEL NEOCURATORE DELLA TESTATA, che è anche autore principale da anni. Riprendere Nizzi è stato una scelta azzeccata, direi. sui social i commenti sono per lo più positivi, e non sono commenti di baluba o imbeccili, ma di lettori che comprano Tex da decenni o comunque lo conoscono

sul modo in cui Nizzi è uscito di scena...beh, ormai è successo. ed è un peccato. per Nizzi, certo, ma anche per Tex...

 

Modificato da Barbanera
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Torno sulle mie precedenti osservazioni/sensazioni/previsioni riguardo questo albo.

Alla fine ho avuto modo di leggerlo tramite prestito e credo di poter dire che ne sia valsa la pena, inaspettatamente.

 

Potrebbero esserci SPOILER, seppur minori. 

 

Il soggetto è classico, il più classico dei classici. C'è tutto il classico di Tex in questa storia, i Navajos in pericolo, il militare ottuso, il potente di turno. E ci sono i quattro pards. 

 

La sceneggiatura, al netto di qualche episodio su cui potremmo discutere, scorre benissimo e la lettura è davvero stata piacevole.

 

Ci sono degli origlioni? Beh, in un certo senso si. 

C'è "Grande Puma", un pastorello che non visto si avvede della direzione presa dai cattivi di turno e per un dollaro rivela a Tex la giusta direzione da seguire. Ma la scena per me è risultata davvero piacevole, ben sceneggiata, curata, dal nome sicuramente ironico del pastorello, alle poche battute recitate in modo spontaneo. Il pastorello che assiste ad un delitto non è certo un'invenzione nuova, ma è uno stratagemma che se usato bene non disturba, anzi.

 

C'è poi il tizio che parla nel sonno e rivela inconsapevolmente alla sua "compagna di letto" di sapere dove fosse Ely Parker.

Ma senza spoilerare oltre, basta leggere la storia per capire che alla fine non sarà un vero e proprio origlione.

Anzi, qui Nizzi ci sorprende, avrebbe potuto davvero risolverla così, ma non lo fa, regalandoci anche una scena che ho trovato divertente e perfettamente inserita nella narrazione. Tra l'altro non si tratta di una scena fine a se stessa ma funzionale in parte alla storia come si vedrà più avanti.

 

Se in altre storie Nizziane gli origlioni sono fastidiosi, mal gestiti, banali e abusati, qui ho trovato un Nizzi che gestisce benissimo questo suo "difetto", senza cadere nella trappola, ma anzi, gestendo una trama anche abbastanza intricata e con diversi personaggi interessanti. Uno su tutti Samuel. 

 

Ogni pard ha un ruolo e alla fine, al netto di qualche errore di valutazione (ma non di vere e proprie piccionate), recitano tutti in scene decisamente importanti e facendosi valere. 

 

Disegni un po' fuori canone, ma nel complesso non stonano in questa storia, non saprei spiegare perché, anche se è vero, alcune volte Tex sembra MM e Parker sembra Java.

 

Ne consiglierei l'acquisto, soprattutto perché Nizzi migliora decisamente rispetto all'ultimo Maxi e la sceneggiatura è davvero frizzante con dialoghi che non annoiano mai. Resta un parere soggettivo, ma partendo anche prevenuto su Nizzi (non per antipatia, ma per le ultime letture che mi avevano davvero deluso), devo dire di essere rimasto soddisfatto, tanto da aver deciso di acquistare l'albo.

 

Non credo tra l'altro che Nizzi abbia sacrificato la sceneggiatura, con escamotage vari per semplificarsi la vita, puntando tutto sulla caratterizzazione di Tex. Tex mi è sembrato riconoscibile, e la sceneggiatura ben orchestrata. 

 

Unico neo, Nizzi gestisce diversi scenari contemporaneamente, ma poi nel finale, tutto sembra concludersi un po' troppo facilmente. Forse si, sul finale è mancata quella brillantezza che ha caratterizzato il resto della storia. 

 

Rimane uno di  quegli albi che mi ha lasciato la voglia di un rilettura a breve. Non capita così spesso, soprattutto con un soggetto così classico, non dei miei preferiti. Il merito è proprio della sceneggiatura. 

 

Soggetto: 6.5 (un classico, difficile dare voti alti)

Sceneggiatura: 8.5

Disegni: 7

  • +1 1
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12 minuti fa, Barbanera dice:

non alimento flame, anzi dopo questo commento mi taccio per davvero. Nizzi è un professionista, non un tifoso o un dilettante allo sbaraglio. Lui scriveva come intendeva LUI TEX ma nache seguendo le direttive della casa Editrice (ci sta, mica era sua la "ditta").Spesso litigava nell'ultimo periodo con Sergio, vedendosi magari bocciati tanti soggetti più innovativi o meno ripetitivi (posso garantire che la cosa non fa MAI piacere, soprattutto ad un autore di tanta esperienza: ti girano le balle, eccome...poi passa ;)). Successivamente, ha accettato di riscrivere Tex. ma chi lo ha chiesto a Nizzi? a quanto diceva lui stesso, tesi che ha confermato anche Boselli tempo fa, SU PRECISA RICHIESTA DEL NEOCURATORE DELLA TESTATA, che è anche autore principale da anni. Riprendere Nizzi è stato una scelta azzeccata, direi. sui social i commenti sono per lo più positivi, e non sono commenti di baluba o imbeccili, ma di lettori che comprano Tex da decenni o comunque lo conoscono

sul modo in cui Nizzi è uscito di scena...beh, ormai è successo. ed è un peccato. per Nizzi, certo, ma anche per Tex...

 

Beh, era solo una ipotesi, certo che è un professionista, ma ha un bel caratterino, e se magari Borden legge che a qualcuno dà fastidio chessò...un Tex musone, corregge il tiro e ci mette un pò di humor, mentre Nizzi alle critiche non solo non dà peso ma magari ci mette un pò di carico. Non lo vedo come una cosa del tutto campata in aria.

Comunque si, Nizzi è amatissimo sui social, quindi probabilmente dal 90 per cento dei lettori direi, e anche secondo me Borden aveva fatto bene a chiamarlo e persino questo ultimo Nizzi faceva del bene a Tex, perchè rappresentava il Tex un pò conservatore, quello di 30 anni fa, il Tex divertente, le battute tra Tex e Carson, le trovate come ci sono anche in questo Maxi (Tex che bussa usando la testa del segretario del cattivone è impagabile), e quel Tex che ancora piace molto al 90 per cento dei lettori. In più è una penna di grande esperienza che conosce Tex come solo Borden lo conosce tra i viventi, pur con tutte le sue cose criticabili. Quindi anche a me dispiace se ne sia andato. Però lo ha voluto lui eh, e lo ha fatto in modi ben poco urbani.

Modificato da valerio
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41 minuti fa, valerio dice:

 

 

e quel Tex che ancora piace molto al 90 per cento dei lettori. In più è una penna di grande esperienza che conosce Tex come solo Borden lo conosce tra i viventi, pur con tutte le sue cose criticabili. Quindi anche a me dispiace se ne sia andato. Però lo ha voluto lui eh, e lo ha fatto in modi ben poco urbani.

Vero, è un peccato (ma ha fatto tutto lui e indietro stavolta io non torno).

Ma credimi, il 90 per cento dei lettori (cifra forse un tantino esagerata se riferita a Nizzi...) non lo seguirà sull'Aventino. Perché credo che  quel 90 per cento segua sempre  Tex a prescindere e non sappia neppure chi lo scriva!  Poi ci sono percentuali DI MOLTO inferiori (cinque per cento, credo, è forse già troppo) che tifano per Coppi o per Bartali.1

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red">52 minuti fa</span>, borden dice:

ma ha fatto tutto lui e indietro stavolta io non torno

 

Ha fatto tutto lui in modo veramente sgradevole, per non dire peggio. Fai bene a non tornare indietro; avevi ragione anche quando lo hai riassoldato, e lo dico solo adesso col senno di poi, perché all'inizio l'operazione "ritorno Nizzi" la vedevo veramente come la mossa della disperazione.

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Premesso che non ho ancora letto l'albo, vorrei fare sommessamente notare che questo Maxi è,

 

storia breve "Dal tramonto all'alba" per il color disegnata da Zaghi e da lui scritta nel dicembre 2016

e storia di due albi "L'assedio di mezcali" che non fa testo perché risalente comunque  al 2008

storie che mettiamo da parte,

 

la prima VERA storia che Nizzi scrive nel 2017 dopo il suo ritorno su Tex.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

Ne consiglierei l'acquisto, soprattutto perché Nizzi migliora decisamente rispetto all'ultimo Maxi e la sceneggiatura è davvero frizzante con dialoghi che non annoiano mai.

 

Non vorrei dirlo ma a giudicare da quello che è venuto dopo (e che abbiamo letto prima, per via di un Alessandrini lento) l'autore di Fiumalbo le batterie le ha scaricate presto.

 

Se è vero che nel 2017 scrive una storia per Ticci (per il quale si dovrebbe pensare che abbia riservato le sue cartucce migliori, storia che non abbiamo ancora letto, di cui si vocifera non proprio un gran bene, ma che giudicheremo solo quando il disegnatore l'avrà conclusa), c'è anche la storia breve per il Color "Funerale a Sierrita" per Torti che mostra già delle pecche.

 

Poi nel 2018 c'è si la storia di Mastantuono, abbastanza divertente, senz'altro la migliore di quelle che abbiamo letto dopo il suo ritorno, c'è anche un'altro Color lungo per Torti intitolato "Un capestro per Kit Willer". E qui siamo a un Nizzi che ha perso IMO del tutto lo smalto iniziale.

 

Parere confermato dal secondo Color di Torti e dal Maxi di Casertano, senza citare nemmeno la breve di Gualandris quasi certamente contemporanea come stesura di quest'ultima.

 

<span style="color:red">56 minuti fa</span>, borden dice:

Vero, è un peccato (ma ha fatto tutto lui e indietro stavolta io non torno).

 

A sentire la sua campana è lui che fa l'offeso e saresti tu a doverti scusarti per la tua "pessima" gestione nella assegnazione dei disegnatori: cavolo violi una legge non scritta del codice dei - bravi - sceneggiatori, ipse dixit, facendogli scrivere delle nuove storie senza che lui nemmeno sappia chi sarà poi a disegnarle!!!  Non ce lo vedo presto a riprendere la sua collaborazione con la casa editrice e soprattutto con te, violatore di leggi non scritte :lol:

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3 ore fa, ymalpas dice:

 

e storia di due albi "L'assedio di mezcali" che non fa testo perché risalente comunque  al 2008

 

 

 

Davvero??? Trasecolo! Io giel'ho approvata DOPO il suo ritorno.

3 ore fa, ymalpas dice:

  

 

 

A sentire la sua campana è lui che fa l'offeso e saresti tu a doverti scusarti per la tua "pessima" gestione nella assegnazione dei disegnatori: cavolo violi una legge non scritta del codice dei - bravi - sceneggiatori, ipse dixit, facendogli scrivere delle nuove storie senza che lui nemmeno sappia chi sarà poi a disegnarle!!!   

 

 

Veramente accusa me di quello che facevano e teorizzavano Canzio e Bonelli. Io ho fatto sempre il contrario e lui, come tutti, ha sempre saputo a chi sarebbero andate le sue storie. Ma a volte ci sono delle emergenze. Biglia è stato stornato sul Texone! Così ho dato la storia a... Bruzzo? Mi pare... Ho troppe storie in ballo. Comunque uno bravo.  Ma lui avrebbe voluto farla con Biglia e che dessi a lui, Nizzi, il Texone!

 

 

Sarà una delle sue ultime tre storie, compresa quella di Ticci e un'altra ancora.   

Modificato da borden
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

(e che abbiamo letto prima, per via di un Alessandrini lento)

 

Più che essere lento Alessandrini ha avuto dei problemi personali che gli hanno impedito di disegnare con il suo solito ritmo per lungo tempo. Ora, per fortuna, sembra tutto passato.

 

<span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:
3 ore fa, ymalpas dice:

 

e storia di due albi "L'assedio di mezcali" che non fa testo perché risalente comunque  al 2008

 

 

 

Davvero??? Trasecolo! Io giel'ho approvata DOPO il suo ritorno.

 

Ti posso confermare che il soggetto in questione fu presentato nel 2008 da Nizzi a Canzio che lo bocciò o gli chiese delle modifiche, non ricordo bene. Fu a quel punto che Nizzi interruppe la sua collaborazione su Tex.

La storia la seppi proprio all'epoca da fonti affidabilissime tra cui l'onnipresente Guarino ed anche Nizzi stesso. Me ne ricordai quando me ne parlò Filippucci nel 2017.

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Più che essere lento Alessandrini ha avuto dei problemi personali che gli hanno impedito di disegnare con il suo solito ritmo per lungo tempo. Ora, per fortuna, sembra tutto passato.

 

 

Ti posso confermare che il soggetto in questione fu presentato nel 2008 da Nizzi a Canzio che lo bocciò o gli chiese delle modifiche, non ricordo bene. Fu a quel punto che Nizzi interruppe la sua collaborazione su Tex.

La storia la seppi proprio all'epoca da fonti affidabilissime tra cui l'onnipresente Guarino ed anche Nizzi stesso. Me ne ricordai quando me ne parlò Filippucci nel 2017.

 

 

Ok, ma la sceneggiatura l'ha scritta dopo e ha modificato un paio di passaggi del soggetto.

 

 

 

 

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

 

Ok, ma la sceneggiatura l'ha scritta dopo

 

Su questo non ci piove.

 

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

e ha modificato un paio di passaggi del soggetto.

 

Chissà se sono le stesse modifiche chieste da Canzio e che Nizzi allora non volle fare? Non lo sapremo mai mi sa.

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6 hours ago, valerio said:

Anche io notavo che sui social, tipo FB ad esempio, l'autore emiliano ha praticamente quasi il 100 per 100 di gradimento, e si tratta di centinaia di commenti. Mentre nei forum le critiche (comprese le mie, eh, per esempio su questa storia, dove ho trovato cose buone e cose censurabili) vanno spesso per la maggiore.

Mi sono fatto l'idea che la grande massa sia quella dei social, e alla grande massa Nizzi piace moltissimo (come ha detto Borden, a centinaia di migliaia di persone le sue storie piacciono). mentre sui forum, con persone che fanno una analisi critica di ciò che leggono, si sprecano le critiche e anche proprio i detrattori, come se la piccola minoranza di "maniaci" texiani come siamo noi, avesse un modo completamente diverso di leggere e giudicare.

Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

 

Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

 

Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

 

QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

 

Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

 

Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

 

Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

 

(salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

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16 ore fa, Poe dice:

piaciuto quando ho preso il mascalzone per un orecchio e gli ho sbattuto il muso contro la porta per aprirla? Bene, allora comprate anche un'altra copia, per avere anche la seconda minicopertina!":ok:

 

che in fondo sarebbe una cosa molto da Tex( del personaggio,nom della serie ovvio)

 

L ipotesi che poi Nizzi abbia fatto perdere lettori al personaggio per me é campata in aria. Qualcuno magari sarà successo,uno zero virgola ma il calo di Tex é stato comunque lo stesso di titte le serie a fumetti,anzi minore.

Anche Zagor aveva una qualità più alta all' epoca( oddio,le storie di Boselli su Tex dell epoca erano comunque superior) ,eppure é calato ugualmente,anzi di più

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:

Ok, ma la sceneggiatura l'ha scritta dopo e ha modificato un paio di passaggi del soggetto.

 

Per ammissione dello stesso Nizzi lui scrive dei soggetti molto dettagliati a differenza di quanto fai tu Mauro (Nizzi cita sempre i tempi in cui scriveva tante sceneggiature contemporaneamente e per non andare a rileggersele daccapo ogni volta che si tratta di mandare altre parti di sceneggiature (in genere una settantina di pagine, per un totale di tre invii) ai vari disegnatori, questo metodo gli è o meglio era congeniale). Il soggetto della storia di Filippucci fu scritto dunque nel 2008 e, come conferma Carlo Monni, Canzio gli chiese delle modifiche, goccia che lo portò a dire basta con Tex. Se nel 2017 scrivendo la sceneggiatura qualcosa ha cambiato come dici anche tu, resta pur sempre una storia che apparteneva al vecchio Nizzi.

 

<span style="color:red">37 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Più che essere lento Alessandrini ha avuto dei problemi personali che gli hanno impedito di disegnare con il suo solito ritmo per lungo tempo. Ora, per fortuna, sembra tutto passato.

 

Come pensavo. Questa volta però è andato "lento", lui che lento non è. Se non ricordo male il Maxi Tex era stato messo nella programmazione delle uscite del 2022 ed è slittato di sei mesi. Spero anche io che abbia risolto i suoi problemi. Resterà su Tex ?

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Veramente accusa me di quello che facevano e teorizzavano Canzio e Bonelli. Io ho fatto sempre il contrario e lui, come tutti, ha sempre saputo a chi sarebbero andate le sue storie.

 

A dire il vero Nizzi  ha sempre detto che lui scriveva le storie su misura una volta che veniva a sapere per chi le avrebbe scritte. Così, a caso, cito gli esempi di Calegari e l'almanacco, di Letteri (storie cittadine con i cinesi o del mistero), di Magnus o meglio ancora del texone di Bernet (il personaggio chiave di Lola), per non parlare di Kubert. Quello che dimentica di dire è che a te lasciava i disegnatori con cui non si trovava a suo agio, per cui tu qualunque storia tu scrivessi, con quei disegnatori avevi PER FORZA a che fare! Troppo comodo come ragionamento il suo. Però ricordo che anche tu Mauro diverse volte hai scritto storie ritagliate su misura, per esempio "Matador" per Capitanio oppure "Cuba libre" per Suarez.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Biglia è stato stornato sul Texone! Così ho dato la storia a... Bruzzo? Mi pare... Ho troppe storie in ballo. Comunque uno bravo.  Ma lui avrebbe voluto farla con Biglia e che dessi a lui, Nizzi, il Texone!

 

Si è una cosa nota, per lo meno io lo sapevo, magari è una news per gli altri del forum. Qui lui ha peccato di scarsa umiltà, ma ormai si è capito che un po' megalomane lo è, per non parlare della considerazione che porta a  Bruzzo che è un signor disegnatore, certo non una seconda scelta.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Sarà una delle sue ultime tre storie, compresa quella di Ticci e un'altra ancora.   

 

Sono in effetti tre storie per la serie regolare mensile e due per degli speciali, per l'esattezza abbiamo:

 

FUGA VERSO IL CONFINE di TIcci

L'UOMO SENZA PAURA di Volante

SOLDATO BLU di Bruzzo

UN MALEDETTO IMBROGLIO, Color Tex di Filippucci

IL MAXI TEX di Rossi, se la storia l'ha scritta e consegnata tutta, come ultimamente stava facendo, e come mi lascia supporre il fatto che alla fine sia stata assegnata al disegnatore.

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