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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N.32] La grande congiura


MacParland
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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, valerio dice:

Comunque non è una cosa così inconsueta. Tipo che so, ora Borden scrive la Tigre, creata da Nizzi, e magari a qualcuno piacerà più la Tigre riscritta da Boselli che quella di Nizzi. Oppure boh, la Zhenda scritta da Nizzi a me piacque più di quella tratteggiata da GLB e forse anche il suo Barbanera. Oppure qualcuno può preferire lo Zagor di Burattini o di Borden rispetto a quello del creatore Nolitta. Non ci vedo nulla di strano.

Detto che secondo me il Tex di riferimento deve essere quello di GLB, credo che sia abbastanza normale che qualcuno preferisca un altro Tex.

Non sono stato chiaro io. Posto che io non riesco a immaginare come si possa preferire Nizzi a GLB, mi arrendo alle dichiarazioni.

 

Però Grande Tex afferma che ha iniziato a leggere questo fumetto con le storie di Bonelli padre, salvo precisare altrove di non riuscire ad apprezzarlo.

Per me era più logico  avendo fatto così io in casi analoghi, abbandonare il fumetto.

Ripeto, va benissimo e ne prendo atto.

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Exit dice:

Non sono stato chiaro io. Posto che io non riesco a immaginare come si possa preferire Nizzi a GLB, mi arrendo alle dichiarazioni.

 

Però Grande Tex afferma che ha iniziato a leggere questo fumetto con le storie di Bonelli padre, salvo precisare altrove di non riuscire ad apprezzarlo.

Per me era più logico  avendo fatto così io in casi analoghi, abbandonare il fumetto.

Ripeto, va benissimo e ne prendo atto.

Beh, è chiaro che gli piaceva il personaggio Tex ma non apprezzava granchè lo stile di sceneggiatura di GLB.

Non mi pare una cosa così campata per aria.

Quindi avrà continuato a leggerlo perchè ha trovato in Tex atmosfere e caratteristiche interessanti, ma non veniva soddisfato del tutto dallo stile di scrittura.

 

 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Angelo1961 dice:

Bell'albo! Non ho digerito i disegni, ma ero talmente preso dal leggere la storia che quasi non mi sono accorto dei disegni. L'albo mi ha "preso" perchè c'era tutto quello che aveva il classico Tex di una volta che, in fondo, è quanto chiedo a Tex. 

Compreso le ingenuità o forzature tipo il fatto che il presidente (o le alte sfere) siano rimaste a guardare la spedizione punitiva in territorio indiano senza intervenire. Xaxxo, sei il presidente, ha tutti gli strumenti necessari per fermarla. 

Mi pare fosse Aristotele (mai amato la filosofia) quello che diceva che il valore di un insieme è superiore alla sommatoria delle sue singole parti. Inconsciamente ne faccio tesoro perchè anche io giudico l'insieme in base a quello che sento dopo aver chiuso l'ultima pagina. Se  mi fermassi a vivisezionare ogni cosa, per come intendo il fumetto, non mi godrei la lettura. :)

 

Ricordi bene, si tratta proprio di Aristotele che legava il concetto di qualità al fruitore di quel bene (in questo caso il fumetto per come viene percepito complessivamente dal lettore), mentre Parmenide considerava la qualità insita nel bene stesso (formato dell'albo, scrittura, disegni, ecc.). Si dovette aspettare secoli ... con Kant per capire che la qualità rappresenta una sorta di funzione matematica che lega soggetto ed oggetto, tra loro iscindibilmente legati.

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Alla fine insieme al mensile mi sono preso anche questo Maxi di Nizzi incuriosito dal soggetto e dopo averlo letto ci ho trovato alcuni aspetti positivi ed altri negativi. Gli aspetti positivi sono che la storia è abbastanza scorrevole e non si sente il peso delle pagine, come detto da altri Nizzi in questo genere di trame con intrallazzi politici-imprenditoriali si muove bene. C'è di mezzo il rapimento di Ely Parker e la minaccia di una guerra nella riserva Navajo e diciamo che i pards si muovono abbastanza bene in questo contesto e si dividono i compiti, Tex e Carson cercano di scoprire i mandanti mentre Kit e Tiger cercano i rapitori di Parker. Le noti dolenti sono che in questo albo:

 

I pards ricevono fin troppi "aiutini" e soffiate dalla gente del luogo, Tex non svolge alcuna indagine sono i vari personaggi che gli danno i pezzi del puzzle

 

La congiura è così ben studiata che nei piani alti a Washington tutti sanno o sospettano chi ne fa parte ma non fanno niente

 

Gli unici che sapevano dov'era rinchiuso Parker erano una mezza tacca di predone indiano e un gregario di seconda categoria. Quando Griffith riceve l'ordine di liberarsi di Parker viene a sapere che Boyd ha fatto un bel volo dalla finestra del hotel e rimane con un pugno di mosce.

 

 

I disegni di Alessandrini tutto sommato mi sono piaciuti anche se ho notato che Waldo(quello scampato al massacro nella casa del notaio tradito da Larsen) ha dei connotati diversi quando si ripresenta al senatore e al segretario in compagnia di Pinkerton per accussarli. Quando viene ritrovato dal dottore ha i capelli biondi quando ritorna li ha neri. Comunque spero di rivederlo in qualche altra avventura.

 

 

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  • Collaboratori

Bel balenottero anche per me, dall'impostazione classica, che anche senza i disegni di Alessandrini (che ho comunque apprezzato) non avrebbe comunque meritato i tre albi sulla serie regolare. La storia si lascia leggere con scorrevolezza, senza momenti di stanca, certo non mancano le sequenze in cui lo sceneggiatore tira la manica al lettore, tipo il colonnello babbione, l'agguato degli hualpai a Kit ecc, cioè tutti quei momenti pilotati in cui non riesce a conservare la naturalezza ma appare come il deus ex machina della storia trasformandola rapidamente in una parodia. Divertenti i dialoghi, che sono forse la cosa più riuscita dell'intero Maxi Tex, specie nei momenti in cui i pards si scambiano le solite battute ironiche. Apprezzabile anche il ripescaggio di Mac Parland e di Allan Pinkerton, anche se poi la loro gestione nell'economia della storia non si rivela del tutto ottimale. Bel momento anche l'arrivo del generale tirapiedi di Davis, un tipetto con le idee chiare e con il fare sbrigativo, un personaggio che se Nizzi avesse continuato a scrivere Tex avrei rivisto volentieri in una nuova storia. Forse il Maxi non vale la banconota da dieci euro che ho speso, ma su Tex si è letto decisamente di peggio.

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6 ore fa, Exit dice:

verrebbe da chiederti perché hai continuato a seguire un personaggio scritto da un autore con cui non avevi feeling, ma preferisco sbizzarrirmi in ipotesi mie fantasiose :D

perchè comunque alcune sue storie mi piacciucchiavabo e Tex era un gran personaggio

5 ore fa, valerio dice:

Quindi avrà continuato a leggerlo perchè ha trovato in Tex atmosfere e caratteristiche interessanti, ma non veniva soddisfato del tutto dallo stile di scrittura

esatto

e comunque non é che lo odiassi

Specie le storie prime centinaio quelle mi piacevano abbastanza

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Ricordi bene, si tratta proprio di Aristotele che legava il concetto di qualità al fruitore di quel bene (in questo caso il fumetto per come viene percepito complessivamente dal lettore), mentre Parmenide considerava la qualità insita nel bene stesso (formato dell'albo, scrittura, disegni, ecc.). Si dovette aspettare secoli ... con Kant per capire che la qualità rappresenta una sorta di funzione matematica che lega soggetto ed oggetto, tra loro iscindibilmente legati.

Kant e Kierkegaard mi interessavano, ma forse perchè il prof. Daietti li sapeva raccontare bene. O forse perchè ormai ero in quinta liceo e non più alle prime armi. E dopo questa divagazione filosofica, torniamo in noi... :D

Grazie comunque Jeff 

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Grande Tex dice:

 mi piacciucchiavabo 

:dubbioso:

<span style="color:red">10 ore fa</span>, Grande Tex dice:

e comunque non é che lo odiassi

Specie le storie prime centinaio quelle mi piacevano abbastanza

Ma tu pensi che a chi non piace il Tex di Nizzi lo odiano?

Almeno per me se un autore non mi piace smetto di leggerlo e basta. 

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Letto anche questo corposo volume.

Le premesse erano ottime e Nizzi avrebbe potuto regalarci una classicissima storia di complotti e abusi di potere avente come sfondo una imminente guerra indiana. Il problema è che manca il giusto pathos e i personaggi sono forse un po' banali.

Alessandrini ( disegnatore che ammiro) ha fatto il suo onesto lavoro senza andare oltre, senza mostrare nulla di particolare. La sua interpretazione dei 4 pards non mi è piaciuta molto.

La copertina è bella, ma mi ricorda troppo quella del n 500. Villa poteva almeno cambiare la disposizione dei personaggi.

 

Copertina 7

Storia 6

Disegni 6

 

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Preso e letto.

Ci sono i "classici" difetti nizziani, ovvero alcune forzature nella trama (tanto per dirne una il furbo Corvo Rosso che sbatte inopinatamente in faccia ai quattro pard), i soliti che sentono e vedono per poi spifferare tutto a Tex (il piccolo pastore spione, la prostituta con il cliente chiacchierone, il riottoso ufficiale di Fort Defiance, ecc.) e qualche evidente scricchiolio nella sceneggiatura.

Mi ha anche fatto specie leggere che, se i Navajos fossero stati costretti ad andare in guerra, avrebbero avuto come alleati tra le tante tribù anche gli Hualpai che, se non mi sono perso qualcosa, sono sempre stati acerrimi nemici (i famosi "cani Hualpai").

Insomma, tanti difetti e non da poco.

Eppure ...

Eppure la storia fila e si legge senza tante pause, dato che si rivela scorrevole e persino avvincente in certi punti.

Non sarà un capolavoro (non penso ne avesse l'ambizione) ma una piacevole lettura sì.

Almeno per me.

 

Capitolo disegni.

Alessandrini è un grande professionista, che io vedo legato indissolubilmente al BVZM.

L'ho sempre apprezzato e continuerò a farlo.

Questa prova però a me non ha convinto per nulla in quanto trovo poco centrati i quattro pard con un Tiger a volte irriconoscibile e Tex e Kit troppo troppo simili (in alcune vignette ammetto di averli confusi).

 

In definitiva Maxi onesto e che non mi sono affatto pentito di aver comprato.

Come già affermato dal buon @Leo , un'oretta di "appagamento" nel mio caso prima di coricarsi a letto: non sarà tanto ma, di questi tempi, nemmeno così poco.

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Juan Ortega dice:

 

Mi ha anche fatto specie leggere che, se i Navajos fossero stati costretti ad andare in guerra, avrebbero avuto come alleati tra le tante tribù anche gli Hualpai che, se non mi sono perso qualcosa, sono sempre stati acerrimi nemici (i famosi "cani Hualpai").

Insomma, tanti difetti e non da poco.

 

 

No. Questo è un effetto del "politicamente corretto".  Non si possono più definire "cani" gli hualpai e nemmeno classificarli tra i nemici dell'eroe. Perchè gli hualpai ne sarebbero offesi. 

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

non sarà tanto ma, di questi tempi, nemmeno così poco.

 

Per me non è stato affatto poco. Un bel maxi, un buon Nizzi :)

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Il 11/4/2023 at 20:19, ymalpas dice:
Il 11/4/2023 at 17:36, borden dice:

non ho la minima idea di che storia sia l'ultima da te citata per Rossi...

 

Ho controllato nel tabellone ed è un color di 160 tavole. Sinceramente ora non ricordo chi me ne ha parlato. Forse Carlo Monni ne sa qualcosa...

 

Quello che so con assoluta certezza avendomelo detto proprio l'interessato, è che Rossi sta disegnando un Color estivo da 160 pagine,

 

Il 12/4/2023 at 14:53, borden dice:
Il 12/4/2023 at 11:48, valerio dice:

Comunque mi pare che il buon Guarino non solo non faccia nulla per smussare gli spigoli Nizziani, ma al contrario lo aizzi non poco e lo faccia deragliare in un modo che forse e dico forse, non accadrebbe senza la sua presenza.

A volte i fans e i leccapiedi fanno molto più male che bene.

Vale per Nizzi e vale per tutti.

 

 

Ma in questo caso è provato. It's another fact.

 

Io sono assolutamente convinto che Guarino sia il responsabile principale di tutto quello che è successo.

 

Il 11/4/2023 at 16:59, ymalpas dice:
Il 11/4/2023 at 16:04, Carlo Monni dice:

Più che essere lento Alessandrini ha avuto dei problemi personali che gli hanno impedito di disegnare con il suo solito ritmo per lungo tempo. Ora, per fortuna, sembra tutto passato.

 

Come pensavo. Questa volta però è andato "lento", lui che lento non è. Se non ricordo male il Maxi Tex era stato messo nella programmazione delle uscite del 2022 ed è slittato di sei mesi. Spero anche io che abbia risolto i suoi problemi. Resterà su Tex ?

 

Attualmente sta disegnando un'altra storia. Coloro che sanno restano abbottonati su chi sia lo sceneggiatore e quale ne sia la destinazione. Avendo Alessandrini avuto esperienze con il mercato francese, il mio sospetto è che stia lavorando  proprio su un cartonato alla francese. Vedremo.

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Quello che so con assoluta certezza avendomelo detto proprio l'interessato, è che Rossi sta disegnando un Color estivo da 160 pagine,

 

 

Io sono assolutamente convinto che Guarino sia il responsabile principale di tutto quello che è successo.

 

 

Attualmente sta disegnando un'altra storia. Coloro che sanno restano abbottonati su chi sia lo sceneggiatore e quale ne sia la destinazione. Avendo Alessandrini avuto esperienze con il mercato francese, il mio sospetto è che stia lavorando  proprio su un cartonato alla francese. Vedremo.

Su Guarino: anche io, guarda. Io capisco essere fan e sostenere un artista eccetera, capisco anche l'amicizia, ma se il fan o l'amico fanno del male al personaggio, non lo comprendo più. Guarino, in questo caso, mi pare non abbia fatto davvero del bene a Nizzi, che oltretutto non è giovanissimo e non andrebbe aizzato così.

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Vent'anni fa, quando Nizzi straparlava delle idee pericolose di Boselli, che se avesse continuato su quella china si sarebbe giocato il personaggio, c'era Guarino? No. La verità è che Nizzi non ha tollerato Boselli mai, già da allora, e il diventare anziano certo non ha addolcito il suo modo di vedere il Tex del Bos. Come si permette, poi, questo che non ha mai saputo scrivere, checché ne dica, il vero Tex glbonelliano, a decidere lui il disegnatore, a dirottare il mio su altre storie, ecc.ecc.? Questo il modo di pensare di Nizzi.

 

Quando dice che oggi si propone un Tex pessimo, un po' lo crede davvero, poco da fare, e se Guarino ha una responsabilità è solo quella di non contenere le bizze di un uomo che è solo vecchio, ma non rincoglionito, e quelle bizze le ha perché le ha, perché sente di avere ragione, di essere nel giusto. 

 

Quando Nizzi propone una storia come La grande congiura, è perché è fermamente convinto che Tex è quello, è il suo, una declinazione di Tex che piace a molti, me incluso, ma che lui ritiene la sola versione di Tex da proporre al pubblico.

 

Il torto di Nizzi non sta solo nelle asperità del carattere; a monte c'è un modo di pensare, profondamente sbagliato, che c'è oggi come già c'era trent'anni fa, quando Guarino era solo un ragazzino.

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<span style="color:red">41 minuti fa</span>, Leo dice:

Vent'anni fa, quando Nizzi straparlava delle idee pericolose di Boselli, che se avesse continuato su quella china si sarebbe giocato il personaggio, c'era Guarino? No. La verità è che Nizzi non ha tollerato Boselli mai, già da allora, e il diventare anziano certo non ha addolcito il suo modo di vedere il Tex del Bos. Come si permette, poi, questo che non ha mai saputo scrivere, checché ne dica, il vero Tex glbonelliano, a decidere lui il disegnatore, a dirottare il mio su altre storie, ecc.ecc.? Questo il modo di pensare di Nizzi.

 

Quando dice che oggi si propone un Tex pessimo, un po' lo crede davvero, poco da fare, e se Guarino ha una responsabilità è solo quella di non contenere le bizze di un uomo che è solo vecchio, ma non rincoglionito, e quelle bizze le ha perché le ha, perché sente di avere ragione, di essere nel giusto. 

 

Quando Nizzi propone una storia come La grande congiura, è perché è fermamente convinto che Tex è quello, è il suo, una declinazione di Tex che piace a molti, me incluso, ma che lui ritiene la sola versione di Tex da proporre al pubblico.

 

Il torto di Nizzi non sta solo nelle asperità del carattere; a monte c'è un modo di pensare, profondamente sbagliato, che c'è oggi come già c'era trent'anni fa, quando Guarino era solo un ragazzino.

Si, certo, ma Guarino invece di spegnere il fuoco lo attizza volentieri.

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A chi non è capitato di essere professionalmente scavalcato da un valente giovane che la presunzione (e invidia) non ti fa riconoscere avere grandi capacità e ulteriori potenzialità? E quindi da quel momento cominci ad operare, a parole e nei fatti, in modo da metterlo in cattiva luce, reputandoti il migliore in assoluto. Il giovane, al contrario, ne riconosce l'esperienza e gli dà carta bianca o quasi, comunque lo rispetta al punto da non stravolgere le sue proposte, anche a rischio di inficiare l'immagine del prodotto che cura. E il "vecchio" ci gioca su, infarcendole deliberatamente di castronerie, o comunque non curando più come prima il prodotto. Ma poi si arriva al limite, non si può non intervenire, sforbiciare, correggere... e il "vecchio" te le rinfaccia tutte e sbatte la porta.

Da osservatore esterno ho percepito questo.

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

A chi non è capitato di essere professionalmente scavalcato da un valente giovane che la presunzione (e invidia) non ti fa riconoscere avere grandi capacità e ulteriori potenzialità? E quindi da quel momento cominci ad operare, a parole e nei fatti, in modo da metterlo in cattiva luce, reputandoti il migliore in assoluto. Il giovane, al contrario, ne riconosce l'esperienza e gli dà carta bianca o quasi, comunque lo rispetta al punto da non stravolgere le sue proposte, anche a rischio di inficiare l'immagine del prodotto che cura. E il "vecchio" ci gioca su, infarcendole deliberatamente di castronerie, o comunque non curando più come prima il prodotto. Ma poi si arriva al limite, non si può non intervenire, sforbiciare, correggere... e il "vecchio" te le rinfaccia tutte e sbatte la porta.

Da osservatore esterno ho percepito questo.

 

Non mi pare la giusta lettura, francamente. Non credo che Nizzi voglia scientemente sabotare il personaggio, autosabotando le sue stesse storie quindi...

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7 ore fa, Leo dice:

 

Non mi pare la giusta lettura, francamente. Non credo che Nizzi voglia scientemente sabotare il personaggio, autosabotando le sue stesse storie quindi...

Non ritiene affatto di autosabotare le proprie storie, reputando di avere una onorata carriera alle spalle e più nulla da dimostrare.

Forse un campione di calcio agli sgoccioli teme di rovinarsi la reputazione per qualche partita a fine carriera giocata al risparmio, con supponenza e remando contro l'allenatore che lo ha relegato in panchina a vantaggio del giovane fuoriclasse emergente?

Modificato da PapeSatan
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Pensare che Nizzi faccia storielle frettolose senza il minimo impegno, in cui spesso Tex viene ridicolizzato, solo ADESSO per far dispetto a Boselli, significa ignorare i 30 anni precedenti in cui ha fatto anche di peggio. OK, magari all'epoca voleva far dispetto a Sergio Bonelli e a GL Bonelli. poi voleva far dispetto ai lettori e ai suoi critici sempre più numerosi. Ma alla fine, se hai sempre qualcuno a cui far dispetto, magari il problema sei tu...

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io non capisco perche tutti abbiano questa idea che Nizzi voglia fare dispetto a qualcuno

Secondo me é molto più semplice: quando non si hanno più idee si finisce per scrivere male anche se ci si mette di impegno.

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4 ore fa, PapeSatan dice:

Non ritiene affatto di autosabotare le proprie storie, reputando di avere una onorata carriera alle spalle e più nulla da dimostrare.

Forse un campione di calcio agli sgoccioli teme di rovinarsi la reputazione per qualche partita a fine carriera giocata al risparmio, con supponenza e remando contro l'allenatore che lo ha relegato in panchina a vantaggio del giovane fuoriclasse emergente?

 

L'idea del dispetto non sta in piedi. Anche perché tu parti dall'assunto che la storia faccia indispettire in maniera oggettiva, ma così non è, perché tanti, tra cui io, la reputano una buona storia. Ci sono situazioni al limite, a volte un tono da commedia, ma non a tutti questo registro dispiace ;)

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1 ora fa, Grande Tex dice:

io non capisco perche tutti abbiano questa idea che Nizzi voglia fare dispetto a qualcuno

Secondo me é molto più semplice: quando non si hanno più idee si finisce per scrivere male anche se ci si mette di impegno.

Concordo, in effetti l'autore ormai si è inaridito da tempo. Ripeto quello che ho scritto in un recente commento: ogni volta che il discorso verte su Nizzi si tende a snaturare la conversazione estremizzando all'eccesso le posizioni.

 

Ormai, dopo un lustro presente sul forum, ci ho fatto il callo alla cosa e ho perso interesse a seguire queste accese (e in fondo sterili) querelle. 

Modificato da Condor senza meta
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L'idea che Nizzi sia rincoglionito non regge.

L'idea che Nizzi non ha più idee non sta in piedi ed è smentita da quest'ultimo suo lavoro dove le idee ci sono.

L'idea che Nizzi voglia fare un dispetto a qualcuno è puerile, neanche fosse un ragazzino imberbe.

Il fatto è, secondo me (e potrei sbagliare), che Tex a Nizzi gli stia sui marroni e che provi un recondito piacere nel farlo fallace, menefreghista e fortunosamente inerte.

Tutto qui.

 

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Al lettore medio di Tex questa storia e direi quelle di Nizzi in generale, piacciono.

Basta leggere qualunque social.

Quindi il discorso del dispetto non starebbe in piedi, a meno che, appunto non metta alcune cose apposta per fare incavolare quel pò di detrattori dei forum.

Non è nemmeno una questione di mancanza di idee, che qui ci sono, come detto da Letizia.

Semplicemente scrive così. Gli piacciono i colpi di fortuna per arrivare col minor sforzo al risultato e qualche "piccionata" per mettere in difficoltà l'eroe anche qui con poca fatica e rendere interessante e incerta la vicenda.

Queste scorciatoie tradiscono il personaggio? Si e no. Si, perchè in teoria l'eroe dovrebbe far tutto da solo, senza aiuti e senza grossi errori. No, perchè comunque magari si rifà coi dialoghi e con il carattere di Tex (tipo qui la decisione estrema contro il militare o la decisione e violenza dell'interrogatorio al banchiere).

Da questo miscuglio di Texiano e non Texiano esce fuori una miscela, comunque molto riconoscibile, che alla base sostanzialmente piace e spiace a qualche lettore scafato e ipercritico.

Dal suo punto di vista e da quello di chi lo fa lavorare, quindi, direi che va più che bene così.

Quindi Boselli fece bene a richiamarlo, nonostante il mio personale giudizio sulla qualità del suo ritorno sia dubitativa (una discreta routine nella migliore delle ipotesi, una noiosa routine a volte, ma chiaramente lo confronto con il Nizzi del centinaio 300 e dei relativi texoni e non regge il confronto) . Ma non ha considerato il caratteraccio e il suo aizzatore di fiducia.

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