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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N.32] La grande congiura


MacParland
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Mi vien da dire, che primedonne questi sceneggiatori!

Abbiamo avuto Medda che voleva scrivere Tex come pareva a lui e infatti poi non si è visto più su Tex.

Berardi che rifiuta per anni e quando accetta se ne va subito sbattendo la porta alla prima correzione.

Manfredi che va, torna, va, torna e rivà non so quante volte e fa le bizze con contorno di post assurdi su FB su cose anche abbastanza senza senso.

Nizzi che prende e se ne va più di una volta, offeso da correzioni o disegnatori a lui destinati.

E altri ce ne saranno che ora mi dimentico.

 

Peste! Ma gente con un carattere normale non ce n'è?:) Mi rendo conto che parlando di artisti (anche alcuni disegnatori eh...) si debba pur rilevare che in questo campo chi ha carattere ha spesso un cattivo carattere, ma un pò più di umiltà magari non farebbe male.

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<span style="color:red">36 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 Però ricordo che anche tu Mauro diverse volte hai scritto storie ritagliate su misura, per esempio "Matador" per Capitanio oppure "Cuba libre" per Suarez.

 

 

 

 

 

Io ho SEMPRE scritto le storie sapendo quale sarebbe stato il disegnatore. Tranne i casi di abbandono (Freghieri, Carnevale, Marcello) o decesso (Capitanio) in cui ho dovuto dare storie  già iniziate ad altri autori ma MODIFICANDO la storia in tutti i casi, tranne il passaggio Marcello-Font per Morte nella nebbia  Lì la sceneggiatura era già scritta integralmente e non ho cambiato una virgola.

<span style="color:red">41 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

 

 

FUGA VERSO IL CONFINE di TIcci

L'UOMO SENZA PAURA di Volante

SOLDATO BLU di Bruzzo

UN MALEDETTO IMBROGLIO, Color Tex di Filippucci

IL MAXI TEX di Rossi, se la storia l'ha scritta e consegnata tutta, come ultimamente stava facendo, e come mi lascia supporre il fatto che alla fine sia stata assegnata al disegnatore.

Lapsus: non ho la minima idea di che storia sia l'ultima da te citata per Rossi...  Lo ripeto, ne curo troppe e non sono ora in ufficio. Qual è la tua fonte?

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<span style="color:red">35 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

L ipotesi che poi Nizzi abbia fatto perdere lettori al personaggio per me é campata in aria. Qualcuno magari sarà successo,uno zero virgola ma il calo di Tex é stato comunque lo stesso di titte le serie a fumetti,anzi minore.

Anche Zagor aveva una qualità più alta all' epoca( oddio,le storie di Boselli su Tex dell epoca erano comunque superior) ,eppure é calato ugualmente,anzi di più

Completamente d'accordo. Il calo delle copie vendute rientra in una crisi generale del fumetto, di cui si è già ampiamente parlato altrove.

 

<span style="color:red">49 minuti fa</span>, Diablero dice:

Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

 

Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

 

Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

 

QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

 

Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

 

Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

 

Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

 

(salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

Non concordo assolutamente sul discorso dello sbafarsi le torte e della logica, di cui i lettori non si accorgerebbero. Per me la faccenda è molto più semplice: non gli interessa. La maggior parte dei lettori compra un fumetto per rilassarsi, passare un'oretta di svago e pure per farsi qualche risata o provare delle emozioni. Non si mette a sezionare le storie vignetta per vignetta per valutare la coerenza di quanto è scritto con le idee di GLB oppure per vedere se sono stati rispettati alla lettera i canoni (veri o presunti) del personaggio. Questo lo possiamo fare noi su un forum (che come hai giustamente notato è diversissimo da facebook), ma la maggior parte dei lettori se ne sta stravaccata in poltrona con il fumetto in mano, e se alla fine della lettura è soddisfatto, disegnatore e sceneggiatore avranno fatto il loro lavoro, indipendentemente da chi siano e per la gioia della casa editrice. Ed il lettore, spesso, non conoscerà nemmeno i nomi di sceneggiatore e disegnatore, e non per ignoranza ma perchè non gli interessa saperlo: non è rilevante per quello che lui (il lettore) cerca in una storia.

Il lettore medio non è stupido, ed è in grado di distinguere una buona storia da una ciofeca: ma non sta scrivendo una tesi su come si fa una sceneggiatura, vuole solo svagarsi. Quindi, certe "cadute" (vere o presunte) non gli interessano, o comunque non le considera rilevanti nell'ambito complessivo della storia.

Non è che la gente abbia abbandonato Tex per le nizzate (qualcuno sicuramente lo avrà fatto, ma in numeri limitati), ma perchè c'è stato un calo fisiologico che ha coinvolto (e continua a coinvolgere) l'intero mondo del fumetto. Sennò il calo ci sarebbe stato solo su Tex, e non sulle altre testate. Uscendo dall'ambito Bonelli, Topolino arrivò a vendere anche più di un milione di copie per certi numeri. Oggi credo viaggi intorno alle 20-30.000 copie, probabilmente pure meno. E qui le politiche di marketing della Bonelli o Nizzi non c'entrano nulla.

Poi, dire che Nizzi abbia scacciato tutti quelli che ragionano sulle storie (la "selezione particolare"), IMHO è abbastanza offensivo per la stragrande maggioranza degli attuali lettori della testata, che così appaiono come una banda di ingenui incapaci di riconoscere una buona storia e che in sostanza continuano per inerzia a comprare un fumetto, incuranti dei contenuti. Può essere una tua opinione, che hai tutto il diritto di avere e che rispetto, ma che ma non condivido. E comunque eviterei una simile generalizzazione.

  • +1 3
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<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Thor983 dice:

Completamente d'accordo. Il calo delle copie vendute rientra in una crisi generale del fumetto, di cui si è già ampiamente parlato altrove.

 

Non concordo assolutamente sul discorso dello sbafarsi le torte e della logica, di cui i lettori non si accorgerebbero. Per me la faccenda è molto più semplice: non gli interessa. La maggior parte dei lettori compra un fumetto per rilassarsi, passare un'oretta di svago e pure per farsi qualche risata o provare delle emozioni. Non si mette a sezionare le storie vignetta per vignetta per valutare la coerenza di quanto è scritto con le idee di GLB oppure per vedere se sono stati rispettati alla lettera i canoni (veri o presunti) del personaggio. Questo lo possiamo fare noi su un forum (che come hai giustamente notato è diversissimo da facebook), ma la maggior parte dei lettori se ne sta stravaccata in poltrona con il fumetto in mano, e se alla fine della lettura è soddisfatto, disegnatore e sceneggiatore avranno fatto il loro lavoro, indipendentemente da chi siano e per la gioia della casa editrice. Ed il lettore, spesso, non conoscerà nemmeno i nomi di sceneggiatore e disegnatore, e non per ignoranza ma perchè non gli interessa saperlo: non è rilevante per quello che lui (il lettore) cerca in una storia.

Il lettore medio non è stupido, ed è in grado di distinguere una buona storia da una ciofeca: ma non sta scrivendo una tesi su come si fa una sceneggiatura, vuole solo svagarsi. Quindi, certe "cadute" (vere o presunte) non gli interessano, o comunque non le considera rilevanti nell'ambito complessivo della storia.

Non è che la gente abbia abbandonato Tex per le nizzate (qualcuno sicuramente lo avrà fatto, ma in numeri limitati), ma perchè c'è stato un calo fisiologico che ha coinvolto (e continua a coinvolgere) l'intero mondo del fumetto. Sennò il calo ci sarebbe stato solo su Tex, e non sulle altre testate. Uscendo dall'ambito Bonelli, Topolino arrivò a vendere anche più di un milione di copie per certi numeri. Oggi credo viaggi intorno alle 20-30.000 copie, probabilmente pure meno. E qui le politiche di marketing della Bonelli o Nizzi non c'entrano nulla.

Poi, dire che Nizzi abbia scacciato tutti quelli che ragionano sulle storie (la "selezione particolare"), IMHO è abbastanza offensivo per la stragrande maggioranza degli attuali lettori della testata, che così appaiono come una banda di ingenui incapaci di riconoscere una buona storia e che in sostanza continuano per inerzia a comprare un fumetto, incuranti dei contenuti. Può essere una tua opinione, che hai tutto il diritto di avere e che rispetto, ma che ma non condivido. E comunque eviterei una simile generalizzazione.

Si, per quanto mi riguarda concordo con questa analisi.

Non conosco molta gente che legge Tex, ma due o tre si, e rispecchiano esattamente questa modalità.

Mio padre leggeva Tex, aveva tutti i numeri dal numero uno in avanti (poi cominciai a comprarlo io quando ebbi una età adeguata) e non stava certo a guardare se lo scriveva Bonelli, Nolitta o più avanti Nizzi, o chi lo disegnava, leggeva e diceva semplicemente "mi è piaciuto, non mi è piaciuto".

Certamente anche, siccome si parla di Nizzi, che so...le origliate o le "piccionate" che a noi magari danno fastidio, per loro non sono un problema. Un Tex che si fa catturare in modo così così credo infastidisca una percentuale risibile di lettori, gli altri magari ci si divertono pure di più vedendo l'eroe sbagliare una volta ogni tanto.

Ricordo che un mio amico si divertì moltissimo con Monctezuma, dove se non ricordo male Tex viene catturato per ben tre volte (correggetemi se sbaglio) e non ho dubbi che il tipo che parla nel sonno e rivela alla prostituta tutti i suoi segreti divertirà alla gran maggioranza dei lettori, e infatti da quello che vedo sui social è così.

Se la gente smette di leggere i fumetti è per la crisi del fumetto, anzi secondo me Nizzi aveva proprio le caratteristiche che potevano piacere alla massa dei lettori, ossia storie lineari e semplici da capire, spiccato senso dell'umorismo con battute e situazioni al limite del comico e situazioni che possono vedere come famigliari e ripetute. Credo che Borden lo abbia richiamato soprattutto per questo, anzi.

Comunque su questa storia, concordo che sia forse la sua migliore dell'ultimo corso. I difetti stanno in un finale forse raffazzonato e in tutti quei colpi di fortuna che da lettore un pò scafato mi danno fastidio. Le pecore e il tipo che parla nel sonno francamente sono davvero troppo (ma a molti piaceranno). Però è una storia anche ben sviluppata nella trama e nelle sottotrame, c'è una complessità notevole parlando di Nizzi che ha sempre prediletto la linearità, e dialoghi e pestaggi sono davvero godibili. i dialoghi non all'altezza del grande Nizzi del centinaio 300 ma a tratti abbastanza vicini (parlo soprattutto dei dialoghi Tex Carson e del modo con cui Tex si rivolge a tromboni, cattivoni e gallonati vari) e certe situazioni davvero impagabili, tipo gli insulti e il cazzotto al gallonato, il pestaggio al tipo della banca e l'incredibile trovata di bussare usando la testa del povero segretario.

Quindi luci ed ombre, ma sicuramente, per chi non si lascia abbattere dalle solite scorciatoie al limite del ridicolo, una delle migliori se non LA migliore storia dell'ultimo Nizzi, tanto divertimento e un Tex che fa da ottimo contraltare a quello epico di Boselli.

Come dice il Bos, peccato!

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  • Collaboratori
<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

non ho la minima idea di che storia sia l'ultima da te citata per Rossi...

 

Ho controllato nel tabellone ed è un color di 160 tavole. Sinceramente ora non ricordo chi me ne ha parlato. Forse Carlo Monni ne sa qualcosa...

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Io ho SEMPRE scritto le storie sapendo quale sarebbe stato il disegnatore.

 

Riporto quanto ha affermato sulla questione Nizzi nell'incontro a Lerici avvenuto nel 2022. Così magari ne approfiotti per replicare direttamente a lui.

 

 

 

Guarino: Ma una cosa interessante è che tutti i disegnatori amano lavorare con te, perché tu hai molto rispetto dei disegnatori e cerchi di agevolarli. Ad esempio Boselli, che hai nominato prima, lui sostiene che i disegnatori sono al servizio dello sceneggiatore e devono disegnare qualunque cosa lo sceneggiatore immagini, mentre tu hai una concezione un po' diversa...

 

Nizzi: Beh... così alla lettera è anche vero, questo resta vero, non è tanto che tu li voglia compiacere, ma se tu vuoi ottenere il meglio da loro, fai le cose che loro sanno fare meglio. I disegnatori sono tutti bravi ma non tutti sanno fare bene le stesse cose, per esempio Ticci che è forse il più grande di tutti, non sa fare le donne, quindi lui dice: "non mi mettete le donne perché non le so disegnare". Fusco! Ora Fusco non vuole gli ambienti chiusi, lui è un disegnatore che ama stare en plein air, cioè disegnare gli esterni e quindi tu cosa fai, gli metti... molti esterni! Questo non significa accondiscendere il disegnatore, significa semplicemente ottenere il meglio da lui.

 

Valorizzarlo...

 

Dopo aver sospeso di scrivere Tex nel 2008 o nel 2009, non ricordo, sono stato fino al 2017 che  non l'ho più scritto per una serie di motivi che è inutile riassumere, poi ho avuto l'infelice idea di ricominciare, perché avevo ancora in mente... un po' di nostalgia della Bonelli che avevo conosciuto, che era la Bonelli con Sergio Bonelli padrone  e Decio Canzio direttore, io avevo i miei rapporti con loro. Ora invece sono alle prese con Mauro Boselli, voglio dire, lui per esempio non mi diceva mai per quale disegnatore avrei dovuto scrivere: "tu scrivila e poi la do io a chi mi pare". Questa era già una partenza... no? E mi fermo qui. E riprendo il discorso di prima, sarebbe come se uno sceneggiatore di cinema facesse fare le parti sbagliate agli attori, butterebbe via il vantaggio di avere un bravo attore.

 

Per continuare le differenze con Boselli, lui non fa soggetti, tu invece fai...

 

Ma certo, ma questo per due motivi. Uno, perché il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia, perché è chiaro che se io il falso agente della Pinkerton non gli avessi detto prima che era il colpevole finale, lui l'avrebbe fatto in un altro modo, invece il disegnatore accorto, in quel caso era Letteri, lui non era un grandissimo disegnatore western, non aveva il segno western, però era bravissimo a fare le espressioni dei personaggi, cosa molto importante, cosa che non sanno fare i disegnatori d'oggi che sono bravini in tante cose ma in quello proprio no, non tutti eh, alcuni  le sanno fare,  Villa le sa fare, i Cestaro le sanno fare e così via. Due, anche per me, io ho scritto anche fino a dodici storie contemporaneamente negli anni ottanta quando ero rimasto solo a scriverle, tanto è vero che mi sono buscato anche una depressione per eccesso di lavoro dopo, un affaticamento. Comunque se io non avessi fatto una scaletta molto dettagliata! Perché cosa facevo? scrivevo cento pagine per un disegnatore e gli venivano spedite e quel disegnatore lì diciamo che era a posto per un certo numero di mesi a seconda della sua velocità. Perché una volta Galep faceva anche quaranta tavole al mese, oggi abbiamo disegnatori giovani che ne fanno sette, otto e non si sa se perché sono ricchi o sono pigri, ricchi di famiglia, non perché guadagnano con sette tavole! Quindi io quando ritornavo a proseguire la storia se non avessi avuto la scaletta dettagliata mi sarei dovuto andare a rileggere tutto, insomma mi sarei trovato male, invece trovandomi già la scaletta già fatta... Quindi io non so come faccia Boselli a mandare dieci pagine alla volta, io forse lo so, perché lo capisco da come scrive, però (sorride) ... è un'altra cosa! Il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia per potersi regolare con la caratterizzazione dei personaggi, questa è una legge, non scritta, ma i bravi sceneggiatori sanno che bisogna fare così.

 

[citazione tratta da filmato su youtube intorno ai minuti 23:00 - 26:00]

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Prima di tutto, come ha detto Borden, il 95% dei lettori fa i complimenti a "Tex", chiunque lo scriva, e non si accorge nemmeno di voragini nella logica delle storie. Magari notano le storie "troppo difficili", ma altrimenti non si accorgono nemmeno quando Tex lascia andare degli assassini per sbafarsi una torta... non bisogna vedere la percentuale di apprezzamento per Nizzi come "per Nizzi", pnma bisognerebbe levare la percentuale che dice le stesse cose di Ruju....

 

Poi, c'è il diverso tipo di interazione. Un forum è fatto per certo tipo di post. Anche la STESSA PERSONA su Facebook scrive cose più brevi, e invece di scrivere un analisi della storia dice "bravo".  Pensare che siano diversi tipi di lettore è come pensare che ad un assemblea di condominio vada gente che non va in autobus e viceversa. No, è il tipo di interazione che è diverso.

 

Fatte queste premesse, il perchè i lettori ATTUALI di Tex sembrino apprezzare Nizzi è molto semplice: chi non apprezza Nizzi, dopo 20 anni di Nizzate, sarebbe ancora un lettore di Tex?

 

QUI c'è la vera differenza: fra quelli un po' "fanatici" che hanno resistito su Tex per anni nonostante le nizzate, e sono gli stessi che poi quando c'è una nuova storia di Nizzi perdono tempo a stroncarla in un forum.

 

Il 90% dei lettori non stronca su un forum. Il 90% smette semplicemente di leggerlo.

 

Lasciamo stare gli 800.000 acquirenti (e, si dice con conti spannometrici, i 4 milioni di lettori) dei tempi di GL Bonelli, negli anni 80 con le prime storie di Nizzi dicevano che Tex vendeva 400.000 copie. Quando l'ha preso in mano Boselli se non ricordo male si parlava di circa 200.000.

 

Certo che chi è rimasto digerisce Nizzi, quelli che non digerivano le Nizzate sono soprattutto in quei 200.000 che hanno smesso. (ovvio che non si può dire che senza Nizzi non avrebbe comunque perso lettori, magari se c'era un altro autore ad affiancare Boselli ne perdeva pure di più: ma sarebbero probabilmente stati lettori DIVERSI. Nizzi ha fatto una SELEZIONE PARTICOLARE, scacciando (1) chi ragiona sulle storie, (2) chi bada alle storie, e (3) chi si accorge quando Tex viene preso in giro, e sono rimasti gli altri.

 

(salvo appunto noi fanatici che invece di smettere, scriviamo e ci sfoghiamo così)

Mi riconosco nella definizione di fanatico. Per "devozione" verso chi l'ha creato e l'ha reso il mio fumetto ho continuato a leggerlo arrivando quasi ad odiarlo.

Non scrivevo sui forum, ma se è stato facile da bambino accorgermi dell'arrivo di Nolitta - ah se me ne sono accorto, anche se non c'era scritto -, come potevo non notare un nuovo stile di scrittura quando è arrivato Nizzi?

Lo stile da commedia, la predilezione per le investigazioni da giallo, l'abbandono, con la trovata del portare le vacche da qualche parte, di Kit e Tiger, il Carson che chiede spiegazioni di fatti appena accaduti che hanno capito tutti meno che lui, erano già indizi.

Poi a parte che è stato scritto sugli albi, sono arrivati i tocchi d'autore.

Ne cito alcuni, non tutti.

Indagini "semplificate" grazie a dichiarazioni spontanee di personaggi saltati fuori dal nulla.

Tex e pards salvati da sconosciuti o dalle vittime che si erano impegnati a tutelare.

Frequenti interruzioni dalle mansioni da eroi per una salutare dormita e/o un pranzo al ristorante.

Immediato slacciamento del cinturone e/o gettare a terra delle armi al minimo segnale di pericolo.

Piani strampalati che giungono a termine per merito dei nemici che in pratica si autoincriminano.

Tex che giura e poi non mantiene la parola data.

Pagine e pagine di cavalcate nel nulla.

Sono solo esempi di novità introdotte che non potevano non essere riconosciute e c'è chi ancora racconta la balla che Nizzi era stato così bravo che il passaggio delle consegne era passato inosservato.

 

Anche io da bambino compravo Tex SOLO per divertirmi e ci riuscivo. Tex era chiaro come il sole. Arrivava lui e faceva piazza pulita, fregandosene delle regole e dei palloni gonfiati. Nizzi non ha semplificato nulla. Ha reso spesso ridicolo o pusillanime il protagonista, quello imho si.

 

Non ho letto questa storia, né i commenti, ma scommetto che qualcuno dei "difetti" segnalati ci sono di sicuro. O sbaglio?

  • Grazie (+1) 2
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3 hours ago, Thor983 said:

Non concordo assolutamente sul discorso dello sbafarsi le torte e della logica, di cui i lettori non si accorgerebbero. Per me la faccenda è molto più semplice: non gli interessa. La maggior parte dei lettori compra un fumetto per rilassarsi, passare un'oretta di svago e pure per farsi qualche risata o provare delle emozioni. Non si mette a sezionare le storie vignetta per vignetta per valutare la coerenza di quanto è scritto con le idee di GLB oppure per vedere se sono stati rispettati alla lettera i canoni (veri o presunti) del personaggio.

Arieccola, la storiella del "sezionare vignetta per vignetta", e l'altrettanto esilarante storiella del fatto che chi si diverte e si sollazza a vedere Tex che lascia andare tre assassini perchè mentre scappano il cuoco gli fa vedere un invitante torta "che mangia, intera, da solo" è perchè è uno che "sa giudicare le storie senza sezionare vignetta per vignetta"...  :rolleyes:

 

Davvero è così difficile ammettere che non tutti trovano divertente Tex che fa scoregge e si comporta da cretino?

 

Davvero, cheppalle, avete davvero rotto con stè sciocchezze e queste banalita...

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A mio avviso le fazioni fra "Pro Nizzi" e "contro Nizzi" non potranno mai venirsi incontro per un semplice motivo: i favorevoli non riconoscono il palese crollo dell'autore nella seconda fase di carriera, i contro vedono solo quello e dimenticano gli anni importanti che coincidono con il centenario 300.

 

Quando si parla di Nizzi si estremizza sempre al massimo e ciò non permette un dialogo tra le fazioni e i flame sono sempre dietro l'angolo; in effetti non succede per nessun altro autore della saga e alla lunga stufa. 

 

Permettetemi, ma il fanatismo (di qualsiasi fazione) non è affatto positivo e porta solo allo scontro e non al confronto.

 

 

  • +1 1
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2 hours ago, valerio said:

Se la gente smette di leggere i fumetti è per la crisi del fumetto

 

Cioè, un giorno bussa a casa tua "la crisi del fumetto" e ti tocca smettere di leggere Tex, anche se ti piace ancora? :laugh:

 

Sì, lo so che autori ed editori te la "vendono" sempre così, la dicono sempre in questo modo, INVERTENDO CAUSA ED EFFETTO, così "non è colpa di nessuno, è la crisi".

 

Ma basta ragionarci 2 minuti per capire che non è che la gente smette di leggere perchè il fumetto è in crisi: IL FUMETTO È IN CRISI PERCHÈ LA GENTE SMETTE DI LEGGERLI.

 

Se la gente non smettesse di leggerli (cioè, di comprarli), non esisterebbe nessuna "crisi"...

  • +1 1
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Cioè, un giorno bussa a casa tua "la crisi del fumetto" e ti tocca smettere di leggere Tex, anche se ti piace ancora? :laugh:

 

Sì, lo so che autori ed editori te la "vendono" sempre così, la dicono sempre in questo modo, INVERTENDO CAUSA ED EFFETTO, così "non è colpa di nessuno, è la crisi".

 

Ma basta ragionarci 2 minuti per capire che non è che la gente smette di leggere perchè il fumetto è in crisi: IL FUMETTO È IN CRISI PERCHÈ LA GENTE SMETTE DI LEGGERLI.

 

Se la gente non smettesse di leggerli (cioè, di comprarli), non esisterebbe nessuna "crisi"...

Certamente. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

 

Ho controllato nel tabellone ed è un color di 160 tavole. Sinceramente ora non ricordo chi me ne ha parlato. Forse Carlo Monni ne sa qualcosa...

 

 

Riporto quanto ha affermato sulla questione Nizzi nell'incontro a Lerici avvenuto nel 2022. Così magari ne approfiotti per replicare direttamente a lui.

 

 

 

Guarino: Ma una cosa interessante è che tutti i disegnatori amano lavorare con te, perché tu hai molto rispetto dei disegnatori e cerchi di agevolarli. Ad esempio Boselli, che hai nominato prima, lui sostiene che i disegnatori sono al servizio dello sceneggiatore e devono disegnare qualunque cosa lo sceneggiatore immagini, mentre tu hai una concezione un po' diversa...

 

Nizzi: Beh... così alla lettera è anche vero, questo resta vero, non è tanto che tu li voglia compiacere, ma se tu vuoi ottenere il meglio da loro, fai le cose che loro sanno fare meglio. I disegnatori sono tutti bravi ma non tutti sanno fare bene le stesse cose, per esempio Ticci che è forse il più grande di tutti, non sa fare le donne, quindi lui dice: "non mi mettete le donne perché non le so disegnare". Fusco! Ora Fusco non vuole gli ambienti chiusi, lui è un disegnatore che ama stare en plein air, cioè disegnare gli esterni e quindi tu cosa fai, gli metti... molti esterni! Questo non significa accondiscendere il disegnatore, significa semplicemente ottenere il meglio da lui.

 

Valorizzarlo...

 

Dopo aver sospeso di scrivere Tex nel 2008 o nel 2009, non ricordo, sono stato fino al 2017 che  non l'ho più scritto per una serie di motivi che è inutile riassumere, poi ho avuto l'infelice idea di ricominciare, perché avevo ancora in mente... un po' di nostalgia della Bonelli che avevo conosciuto, che era la Bonelli con Sergio Bonelli padrone  e Decio Canzio direttore, io avevo i miei rapporti con loro. Ora invece sono alle prese con Mauro Boselli, voglio dire, lui per esempio non mi diceva mai per quale disegnatore avrei dovuto scrivere: "tu scrivila e poi la do io a chi mi pare". Questa era già una partenza... no? E mi fermo qui. E riprendo il discorso di prima, sarebbe come se uno sceneggiatore di cinema facesse fare le parti sbagliate agli attori, butterebbe via il vantaggio di avere un bravo attore.

 

Per continuare le differenze con Boselli, lui non fa soggetti, tu invece fai...

 

Ma certo, ma questo per due motivi. Uno, perché il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia, perché è chiaro che se io il falso agente della Pinkerton non gli avessi detto prima che era il colpevole finale, lui l'avrebbe fatto in un altro modo, invece il disegnatore accorto, in quel caso era Letteri, lui non era un grandissimo disegnatore western, non aveva il segno western, però era bravissimo a fare le espressioni dei personaggi, cosa molto importante, cosa che non sanno fare i disegnatori d'oggi che sono bravini in tante cose ma in quello proprio no, non tutti eh, alcuni  le sanno fare,  Villa le sa fare, i Cestaro le sanno fare e così via. Due, anche per me, io ho scritto anche fino a dodici storie contemporaneamente negli anni ottanta quando ero rimasto solo a scriverle, tanto è vero che mi sono buscato anche una depressione per eccesso di lavoro dopo, un affaticamento. Comunque se io non avessi fatto una scaletta molto dettagliata! Perché cosa facevo? scrivevo cento pagine per un disegnatore e gli venivano spedite e quel disegnatore lì diciamo che era a posto per un certo numero di mesi a seconda della sua velocità. Perché una volta Galep faceva anche quaranta tavole al mese, oggi abbiamo disegnatori giovani che ne fanno sette, otto e non si sa se perché sono ricchi o sono pigri, ricchi di famiglia, non perché guadagnano con sette tavole! Quindi io quando ritornavo a proseguire la storia se non avessi avuto la scaletta dettagliata mi sarei dovuto andare a rileggere tutto, insomma mi sarei trovato male, invece trovandomi già la scaletta già fatta... Quindi io non so come faccia Boselli a mandare dieci pagine alla volta, io forse lo so, perché lo capisco da come scrive, però (sorride) ... è un'altra cosa! Il disegnatore ha il diritto di sapere come va a finire la storia per potersi regolare con la caratterizzazione dei personaggi, questa è una legge, non scritta, ma i bravi sceneggiatori sanno che bisogna fare così.

 

[citazione tratta da filmato su youtube intorno ai minuti 23:00 - 26:00]

Troppo lungo replicare. Ovviamente io penso esattamente  che ai disegnatori si deve dare appunto ciò che sanno fare meglio. E non ho mai detto quella frase a Nizzi. Lui è Guarino dicono balle come se piovesse. Ancora non l’avete capito? :lol:
 

Invece è vero che non scrivo soggetti. Preferisco avere le mani libere e creare pagina dopo pagina. La maggior parte degli scrittori hanno sempre fatto così. Davvero credete che Dumas scrivesse un soggetto dettagliato? O Dickens? O Ariosto? O GL Bonelli? Che ridere, sarebbe assurdo. Ma proprio no! Nizzi invece sì. È un ragioniere della scrittura. Scrive un soggetto e di là non si schioda. Cascasse il mondo. 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Exit dice:

c'è chi ancora racconta la balla che Nizzi era stato così bravo che il passaggio delle consegne era passato inosservato

guarda che è vero: molti.lettori scrissro alla casa editrice dicendo che Bonelli era tornato quello di un tempo

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Condor senza meta dice:

favorevoli non riconoscono il palese crollo dell'autore nella seconda fase di carriera, i contro

ma questo non é vero

pensa che io per un periodo evitavo proprio di comprarli gli albi di Nizzi per questo motivo

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Exit dice:

Piani strampalati che giungono a termine per merito dei nemici che in pratica si autoincriminano.

Tex che giura e poi non mantiene la parola data.

Pagine e pagine di cavalcate nel nulla.

questo non mi sembra corrisponda alla realtà neanche nel periodo di crisi

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58 minuti fa, Diablero dice:

 

Cioè, un giorno bussa a casa tua "la crisi del fumetto" e ti tocca smettere di leggere Tex, anche se ti piace ancora? :laugh:

 

Sì, lo so che autori ed editori te la "vendono" sempre così, la dicono sempre in questo modo, INVERTENDO CAUSA ED EFFETTO, così "non è colpa di nessuno, è la crisi".

 

Ma basta ragionarci 2 minuti per capire che non è che la gente smette di leggere perchè il fumetto è in crisi: IL FUMETTO È IN CRISI PERCHÈ LA GENTE SMETTE DI LEGGERLI.

 

Se la gente non smettesse di leggerli (cioè, di comprarli), non esisterebbe nessuna "crisi"...

Pensiero apparentemente logico. In realtà debole. I tempi cambiano, il fumetto passa di  moda come sono passati di moda lo swing, l’opera lirica, il teatro, le edicole e i film al cinema.  Tra dieci anni, forse meno, ci saranno splendidi video di Tik Tok ma la gente non avrà  più interesse nel vederli. 

Modificato da borden
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<span style="color:red">57 minuti fa</span>, Diablero dice:

FUMETTO È IN CRISI PERCHÈ LA GENTE SMETTE DI LEGGERLI.

certo

ma la gente smette di leggerli non perché non gli pacciono più( la maggior parte) ma perchè divebtano troppo vecchi o passano all altro mondo

e non c' é più il ricambio generazionale

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I motivi possono essere tanti (e io stesso ho detto, prima ancora delle repliche che insistono su questo, che i lettori possono smettere per tanti motivi, non solo per Nizzi, e che i lettori cambiano. Io personalmente ho smesso per Nolitta, per esempio, ma mai per Nizzi. Perché ero cambiato e invece di smettere mi lamentavo nei forum, altrimenti avrei smesso definitivamente).

 

Ma fra i motivi, non c'è e non potrà mai esserci "la crisi del fumetto". Nessuno smette, senza altri motivi, perchè "c'è la crisi del fumetto", tipo che gli arriva la cartolina-precetto "da oggi non può più comprare Tex, c'è la crisi del fumetto".

 

I motivi non cambiano e non possono cambiare la causa con l'effetto: la crisi c'è QUANDO I LETTORI SMETTONO DI COMPRARE (per qualunque motivo, da Nizzi a Tik Tok al decesso per incidente stradale, non cambia la questione), i lettori NON smettono di comprare solo "perchè c'è la crisi".

 

Se il problema fosse solo che "c'è la crisi del fumetto", paradossalmente, i lettori non calerebbero, visto che nessuno smette "perchè c'è la crisi"...

 

 

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8 ore fa, Grande Tex dice:

guarda che è vero: molti.lettori scrissro alla casa editrice dicendo che Bonelli era tornato quello di un tempo

ma questo non é vero

pensa che io per un periodo evitavo proprio di comprarli gli albi di Nizzi per questo motivo

questo non mi sembra corrisponda alla realtà neanche nel periodo di crisi

Questo non confligge col fatto che ci si fosse accorti che era arrivato un nuovo sceneggiatore.

Certo che molti erano soddisfatti. Le ultime storie di GLB stavano assieme con lo scotch e quelle di Nolitta erano eretiche.

A molti sembrò che andasse meglio..

Per te che immagino sei cresciuto con il Tex di Nizzi, ed è quello il tuo Tex, niente di più normale.

Io che ho iniziato nel periodo d'oro trovavo le storie "migliori" insipide.

Il tanto citato Territorio nemico mi fece arrabbiare a livelli nolittiani.

 

In quanto all'altro messaggio, non ho ancora imparato bene a quotare più messaggi contemporaneamente, c'è una delle storie più detestare di sempre da me, dove Tex promette di aiutare un pellerossa e poi assiste alla sua esecuzione, che se non interveniva forse si salvava. (Documento d'accusa). Imho un obbrobrio.

E proprio Fuga da Anderville è l'esempio lampante di autoincriminazione visto che Tex non aveva capito niente.

Non sono due casi unici. 

Sulle cavalcate con Tex e Carson ripresi da davanti, di lato, da dietro per riempire vignette e portare a casa una storia di malavoglia ce ne sono a bizzeffe. Poi per carità, uno può ammirare i disegni, un altro apprezzare il momento idilliaco, ma per esserci ci sono.

 

Modificato da Exit
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Exit dice:

te che immagino sei cresciuto con il Tex di Nizzi, ed è quello il tuo Tex, niente di più normale

e invece ti sbagli

Nizzi è  l ultimo autore che ho letto a parte qualche storia saltuaria

Ho cominciato proprio con Glb poi sono passato a Bosellu

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Exit dice:

Sulle cavalcate con Tex e Carson ripresi da davanti, di lato, da dietro per riempire vignette e portare a casa una storia di malavoglia ce ne sono a bizzeffe. Poi per carità, uno può ammirare i disegni, un altro apprezzare il momento idilliaco, ma per esserci ci sono.

ma forse ti confondi con Nollitta non mi ricordo Nizzi abbia mai fatto questi allungamenti di brodo

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  • Collaboratori
<span style="color:red">12 ore fa</span>, borden dice:

Troppo lungo replicare. Ovviamente io penso esattamente  che ai disegnatori si deve dare appunto ciò che sanno fare meglio. E non ho mai detto quella frase a Nizzi. Lui è Guarino dicono balle come se piovesse. Ancora non l’avete capito? :lol:

 

Invece non è così scontato. Uno pensa che se un signore ottantenne con una gloriosa carriera alle spalle affermi queste cose perché (in fondo) è vero.

 

Io dapprima ho pensato che in quella occasione ha usato una frase infelice, cioè ha riportato una tua frase in maniera non proprio fedele, questo a volte capita, e magari questa frase era tutta da riferirsi alla questione spinosa dell'ultima storia che lui voleva vedere disegnata da Biglia mentre per ragioni - tecniche - questo non è stato possibile. E tu sei diventato il capro espiatorio.

 

E invece è come se io estrapolando da quel video quelle righe che ti concernono invece di farlo letteralmente parola per parola mi mettessi all'improvviso a inventare balle di sana pianta. Non ci farei una bella figura.

 

Ma l'interesse di queste righe risiede comunque IMO non nella sterile polemica che non fa che confermare la sua acredine nei tuoi confronti (implicito riconoscimento al tuo lavoro su Tex) ma laddove tu e Nizzi ricostruite un modus operandi, sia nella scrittura di una sceneggiatura che nella individuazione di un disegnatore.

 

Vent'anni fa e più (tu non ne hai mai parlato), mi sembra di ricordare che Nizzi abbia parlato non ricordo più dove di certe riunioni in redazione mensili (?) per coordinare il vostro lavoro, in cui vi scambiavate le informazioni in maniera sbrigativa sulle vostre storie in lavorazione. Mi chiedo se in tali riunioni fosse così potente da fare sempre il bello e cattivo tempo, come se la considerazione di Sergio Bonelli nei confronti del suo lavoro fosse illimitata, così da accaparrarsi sempre le uscite più prestigiose (per esempio i Texoni), i disegnatori preferiti (Villa, Civitelli, Ticci, Fusco) e gli spunti migliori allora a disposizione (nuova storia di Mefisto, Tex e Custer ecc). Senza nulla togliere  alla tua ultima bellissima storia incentrata su Yama e Mefisto, mi chiedo cosa avrebbe potuto sfornare la tua mente nel 1996, cioè ai tempi del Boselli prima maniera e senza, ovviamente, la cosiddetta "mefistolata" di Nizzi, con una base di partenza, la prima parte di una sceneggiatura GLBonelliana su Cagliostro storico ambientata a Parigi, che abbiamo potuto leggere nell'albo 501 (non a caso l'unico che vale dei quattro numeri poi andati in edicola). E ovviamente con il Villa da urlo di quella storia.

 

Mi scuso con gli altri utenti per l'off topic, magari spostiamo i messaggi nella discussione sulle domande all'autore.

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Comunque mi pare che il buon Guarino non solo non faccia nulla per smussare gli spigoli Nizziani, ma al contrario lo aizzi non poco e lo faccia deragliare in un modo che forse e dico forse, non accadrebbe senza la sua presenza.

A volte i fans e i leccapiedi fanno molto più male che bene.

Vale per Nizzi e vale per tutti.

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Bell'albo! Non ho digerito i disegni, ma ero talmente preso dal leggere la storia che quasi non mi sono accorto dei disegni. L'albo mi ha "preso" perchè c'era tutto quello che aveva il classico Tex di una volta che, in fondo, è quanto chiedo a Tex. 

Compreso le ingenuità o forzature tipo il fatto che il presidente (o le alte sfere) siano rimaste a guardare la spedizione punitiva in territorio indiano senza intervenire. Xaxxo, sei il presidente, ha tutti gli strumenti necessari per fermarla. 

Il 10/4/2023 at 21:46, Leo dice:

 ma accettando che c'è chi viviseziona ogni singola vignetta e chi invece guarda al risultato complessivo? 

Mi pare fosse Aristotele (mai amato la filosofia) quello che diceva che il valore di un insieme è superiore alla sommatoria delle sue singole parti. Inconsciamente ne faccio tesoro perchè anche io giudico l'insieme in base a quello che sento dopo aver chiuso l'ultima pagina. Se  mi fermassi a vivisezionare ogni cosa, per come intendo il fumetto, non mi godrei la lettura. :)

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Grande Tex dice:

Ho cominciato proprio con Glb poi sono passato a Bosellu

Il mitico gemello sardo di Boselli :lol: Non sapevo sceneggiasse anche Tex :D

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4 ore fa, ymalpas dice:

 

 

Ma l'interesse di queste righe risiede comunque IMO non nella sterile polemica che non fa che confermare la sua acredine nei tuoi confronti (implicito riconoscimento al tuo lavoro su Tex) ma laddove tu e Nizzi ricostruite un modus operandi, sia nella scrittura di una sceneggiatura che nella individuazione di un disegnatore.

 

Vent'anni fa e più (tu non ne hai mai parlato), mi sembra di ricordare che Nizzi abbia parlato non ricordo più dove di certe riunioni in redazione mensili (?) per coordinare il vostro lavoro, in cui vi scambiavate le informazioni in maniera sbrigativa sulle vostre storie in lavorazione. Mi chiedo se in tali riunioni fosse così potente da fare sempre il bello e cattivo tempo, come se la considerazione di Sergio Bonelli nei confronti del suo lavoro fosse illimitata, così da accaparrarsi sempre le uscite più prestigiose (per esempio i Texoni), i disegnatori preferiti (Villa, Civitelli, Ticci, Fusco) e gli spunti migliori allora a disposizione (nuova storia di Mefisto, Tex e Custer ecc). Senza nulla togliere  alla tua ultima bellissima storia incentrata su Yama e Mefisto, mi chiedo cosa avrebbe potuto sfornare la tua mente nel 1996, cioè ai tempi del Boselli prima maniera e senza, ovviamente, la cosiddetta "mefistolata" di Nizzi, con una base di partenza, la prima parte di una sceneggiatura GLBonelliana su Cagliostro storico ambientata a Parigi, che abbiamo potuto leggere nell'albo 501 (non a caso l'unico che vale dei quattro numeri poi andati in edicola). E ovviamente con il Villa da urlo di quella storia.

 

Mi scuso con gli altri utenti per l'off topic, magari spostiamo i messaggi nella discussione sulle domande all'autore.

Sì, decideva lui, ovviamente. Quando qualcuno, forse Canzio, ipotizzò che io potessi fare un altro Texone dopo quello di Font, Nizzi disse in riunione che i Texoni erano suoi. Punto. Nessun mosse obiezioni.  I successivi (dieci anni dopo), Suarez e Frisenda, me li affidò Bonelli perché pensava agli spunti cubani e argentini e, evidentemente, preferiva  collaborare con me. Non ci avevo mai riflettuto, ma è così, evidentemente. It's a fact. 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, valerio dice:

Comunque mi pare che il buon Guarino non solo non faccia nulla per smussare gli spigoli Nizziani, ma al contrario lo aizzi non poco e lo faccia deragliare in un modo che forse e dico forse, non accadrebbe senza la sua presenza.

A volte i fans e i leccapiedi fanno molto più male che bene.

Vale per Nizzi e vale per tutti.

 

 

Ma in questo caso è provato. It's another fact.

Modificato da borden
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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Grande Tex dice:

e invece ti sbagli

Nizzi è  l ultimo autore che ho letto a parte qualche storia saltuaria

Ho cominciato proprio con Glb poi sono passato a Boselli.

Allora sono ancor più stupito. Sei il primo caso di lettore che iniziando da GLB preferisca Nizzi :P

Ancor più curioso che sei arrivato a questo autore dopo averne sperimentati due diversi e il primo non ti piace neanche (se ho capito bene).

Mi verrebbe da chiederti perché hai continuato a seguire un personaggio scritto da un autore con cui non avevi feeling, ma preferisco sbizzarrirmi in ipotesi mie fantasiose :D

Sul fatto che possa sbagliarmi, per carità tutto è possibile...

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Exit dice:

Allora sono ancor più stupito. Sei il primo caso di lettore che iniziando da GLB preferisca Nizzi :P

Ancor più curioso che sei arrivato a questo autore dopo averne sperimentati due diversi e il primo non ti piace neanche (se ho capito bene).

Mi verrebbe da chiederti perché hai continuato a seguire un personaggio scritto da un autore con cui non avevi feeling, ma preferisco sbizzarrirmi in ipotesi mie fantasiose :D

Sul fatto che possa sbagliarmi, per carità tutto è possibile...

Comunque non è una cosa così inconsueta. Tipo che so, ora Borden scrive la Tigre, creata da Nizzi, e magari a qualcuno piacerà più la Tigre riscritta da Boselli che quella di Nizzi. Oppure boh, la Zhenda scritta da Nizzi a me piacque più di quella tratteggiata da GLB e forse anche il suo Barbanera. Oppure qualcuno può preferire lo Zagor di Burattini o di Borden rispetto a quello del creatore Nolitta. Non ci vedo nulla di strano.

Detto che secondo me il Tex di riferimento deve essere quello di GLB, credo che sia abbastanza normale che qualcuno preferisca un altro Tex.

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