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[Tex Willer N.56/57] Comstock Lode


MacParland
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Comstock Lode - Tex Willer 56

 

La miniera d'argento - Tex Willer 57

 

 

Soggetto: Rauch Jacopo

Sceneggiatura: Rauch Jacopo

Disegni: Giardo Sergio

Copertina: Dotti Maurizio

 

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Una giovane vedova cerca la concessione mineraria lasciatale dal marito… Nel villaggio di Gold Canyon troverà accaparratori senza scrupoli, ma anche un ben noto fuorilegge disposto a difenderla…

 

© Sergio Bonelli Editore 

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Ribadisco qui quanto ho già detto in chat, a imperitura memoria: è la copertina che più mi piace tra tutte quelle viste finora su "Tex Willer". Bravo Dotti!

Il soggetto sembrerebbe ispirato a un contesto storico reale, da Wikipedia:

The Comstock Lode is a lode of silver ore located under the eastern slope of Mount Davidson, a peak in the Virginia Range in Virginia City, Nevada (then western Utah Territory), which was the first major discovery of silver ore in the United States and named after the American miner Henry Comstock.

Modificato da PapeSatan
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Cita
<span style="color:red">6 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Ribadisco qui quanto ho già detto in chat, a imperitura memoria: è la copertina che più mi piace tra tutte quelle viste finora su "Tex Willer". Bravo Dotti!

Bellissima, veramente

 

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Mi unisco ai complimenti per la cover, davvero fantastica e fra le più belle dell'intera serie. 

Complimenti a Maurizio Dotti!

Modificato da SaWi
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a riguardo della copertina, facile che inconsciamente buona parte di questa iconografia western provenga da questa famosa scena con Henry Fonda (ma sicuramente ci saranno esempi ancora più risalenti nel tempo)

 

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Modificato da gilas2
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  • 3 settimane dopo...

Come ho già scritto altrove, vedendo il barbuto appoggiato alla trave e il giovane figo sfaccendato a cavallo, a me è venuta subito in mente questa mitica scena  (che ho riflesso orizzontalmente per ottenere lo stesso angolo visuale):

 

https://imgur.com/a/gK6Go2B

 

 

Modificato da PapeSatan
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  • 2 settimane dopo...

Letto il primo albo.

 

Finora il giudizio è largamente positivo, è un albo pieno d'azione, fra sparatorie (ben quattro...), agguati, delitti, etc, ma senza diventare ripetitivo, e la vicenda "prende" abbastanza.

 

il limite principale magari è che è pieno di cliché (la fanciulla in pericolo, il boss avido, il fuorilegge giustiziere, i sottoposti traditori, etc), anche se ho il sospetto che...

... la vedovella non la racconti giusta. Conosce già la zona, la storia che ha raccontato è abbastanza piena di coincidenze che sembrano inventate per rispondere alle domande, tipo il fatto che proprio il morto fosse l'unico che sapeva leggere e scrivere, e soprattutto a pagina 41 gli sgherri la chiamano "Comstock Lode" come se ne sapessero ben di più di quello che può avergli detto un moribondo nel delirio. "Comstock Lode" è pure il titolo dell'albo, a rimarcare che questo Comstock non è solo un povero analfabeta lasciato a guardia. E i dialoghi suoi e dei "cattivi" quando Tex non li sente sono "stranamente" vaghi...

 

Rimane l'impressione che questi albi "non boselliani" siano dei tappabuchi da mettere dove capita senza tener conto dei viaggi di Tex (se guardate i Tex Willer di Borden, in genere iniziano con Tex "proveniente" dall'avventura precedente, o nella stessa location o lì vicino o comunque in una situazione conseguente, se ti segni su una mappa il suo percorso si vedono i suoi viaggi, mentre qui per esempio Tex si trova in un posto "perchè sì"....), ma per adesso è un tappabuchi piacevole da leggere...

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Letto.

Spoiler

 

Sembra la classica storia di miniere e oro (di argento in questo caso), e di balordi che vogliono approfittarne. La storia scorre bene e con molta azione. Ha me sembra una storia senza particolari ambizioni ma che ho letto piacevolmente.

Ogni tanto potrebbero fare le donne un po più brutte, grassoccie e con qualche anno in più, invece in Tex sono sempre belle, e i pards, a parte Carson, non possono farci più di tanto. La ragazza della storia sembra interessata solo alla concessione mineraria, di Tom sembra non interessargli niente, da quello che si vede. Dll'anteprima del secondo albo la ragazza dovrebbe essere la vittima che Tex deve salvare, e poi vedremo Leon da che parte sta.

Comunque sto già scalpitano per leggere il secondo albo.🙋‍♂️

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E' un po' sconfortante passare dal capolavoro su Cochise a questo albo. Le storie di "Tex Willer" non Boselliane, non c'è niente da fare : sembrano un altra serie parallela. Molto standard nelle situazioni (Tex che nel suo vagabondare incontra qualcuno che abbisogna di aiuto), poco-zero ambizione, fuori continuity...

Il soggetto, per quanto basico, non sarebbe male...ma in generale ho trovato assenza di pathos/tensione, personaggi poco interessanti (compresa l'ennesima bella donzella in difficoltà ma tosta e volitiva, con cui anche stavolta Tex non concluderà nulla), zero ironia e zero dialoghi ficcanti...e insomma, la mancanza di tutte quelle spezie in grado di elevare una storia Texiana, anche riempitiva o canonicissima, a piatto prelibato.

Inoltre ho trovato anche qui il ricorso fin eccessivo a pistole fatte saltare di mano e cappelli spazzati via a fucilate, invece di andare subito "al sodo"...scelte che a mio avviso andrebbero davvero dosate, per evitare una deriva cartoonesca del tutto (si, lo so che ne faceva ampio uso anche GLB, ma limitatamente a certi periodi del suo Tex, e forse-immagino- sotto pressioni moralizzanti-democristiane ?).

Comunque ovviamente per il giudizio complessivo si aspetta il secondo albo. Io nel frattempo ho la sensazione che Joan possa non raccontarla proprio tutta giusta...

Disegni di Giardo "corretti" ma un po' legnosi...

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<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

E' un po' sconfortante passare dal capolavoro su Cochise a questo albo. Le storie di "Tex Willer" non Boselliane, non c'è niente da fare : sembrano un altra serie parallela. Molto standard nelle situazioni (Tex che nel suo vagabondare incontra qualcuno che abbisogna di aiuto), poco-zero ambizione, fuori continuity...

 

Questa storia è stata scritta ormai più di cinque anni fa quando i piani per la serie erano appena stati abbozzati e gli sceneggiatori diversi da Boselli  si sono volutamente mantenuti vaghi. Ora hanno direttive più precise sulla collocazione delle loro storie che influenzano anche le date della loro uscita. 

 

<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

(compresa l'ennesima bella donzella in difficoltà ma tosta e volitiva, con cui anche stavolta Tex non concluderà nulla)

 

Non esserne così sicuro. Questa serie ci ha già riservato sorprese al riguardo.

 

<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

Inoltre ho trovato anche qui il ricorso fin eccessivo a pistole fatte saltare di mano e cappelli spazzati via a fucilate, invece di andare subito "al sodo"...scelte che a mio avviso andrebbero davvero dosate, per evitare una deriva cartoonesca del tutto (si, lo so che ne faceva ampio uso anche GLB, ma limitatamente a certi periodi del suo Tex, e forse-immagino- sotto pressioni moralizzanti-democristiane ?).

 

Prima di tutto, Rauch si rifà volutamente allo stile delle primissime storie.

Secondo: Tex non è mi stato uno che uccide per il gusto di farlo. Ancora oggi se può non uccide ma disarma o manda colpi di avvertimento sparando ai cappelli e cosi via.  A te sembra cartoonesco, a me sembra Tex.

  • Grazie (+1) 1
  • +1 1
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Letto questo primo albo.

Veloce e scorrevole come nello spirito di questa collana, eppure zeppo di elementi volutamente lasciati in sospeso: la ragazza la conta giusta? Perchè il bandito Leon Butler ce l'ha con mister Morgan? Henri Comstock è ancora lì ad aspettare la registrazione della concessione o si è dato da fare per conto suo, avendo in mano copia  dei documenti?

Storia riempitivo, che non aggiunge nulla alla biografia sconosciuta di Tex e che poteva benissimo prevedere il Tex adulto nella serie regolare anzichè il Tex giovane in questa collana.

Storia comunque piacevole da leggere e che stuzzica la curiosità. Però Tex non è Zagor, che ha i presentimenti sempre giusti e tempestivi: qui Tex intuisce un po' troppe volte come si sono svolti (o si svolgeranno) i fatti.

Sul consueto gossip del giovane ed aitante Tex che non combina mai niente con giovani e belle donzelle sole e libere da impegni, vediamo se il dialogo di pag. 35 funziona meglio così, facendo l'occhiolino al lettore:

Tex: "Dormito bene, stanotte?"

Joan: "Visto che anche tu hai passato la notte in questa baracca, come si fa a chiudere occhio?"

Disegni precisi e chiari, però un po' ingessati in diverse vignette.

I miei voti, ovviamente, a storia conclusa.

 

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Prima di tutto, Rauch si rifà volutamente allo stile delle primissime storie.

Secondo: Tex non è mi stato uno che uccide per il gusto di farlo. Ancora oggi se può non uccide ma disarma o manda colpi di avvertimento sparando ai cappelli e cosi via.  A te sembra cartoonesco, a me sembra Tex.

Nelle primissime storie Tex uccideva moltissimo, anche a sangue freddo e sparando alle spalle (il famoso "scaldare la schiena"). L'abuso di pistole saltate di mano e colpi "per non uccidere" sarebbe arrivato qualche anno più tardi, in contemporanea con le prime avventure di Kit.

Ma mi rendo conto che probabilmente è un'idiosincrasia mia, dal momento che non sembra dar fastidio a nessun altro.

Ma qui per esempio, nella scena del vicolo, di fronte a un figuro che ha appena accoltellato un uomo, sta aggredendo una donna con lo scopo di ucciderla, e gli ha sparato contro con l'intento di ucciderlo, Tex deve veramente aver l'accortezza di disarmare, invece di mandare a spalar carbone per direttissima ? Secondo me no. Per questo dico che a mio avviso si sta esagerando...

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Testa di Vitello dice:

Ma mi rendo conto che probabilmente è un'idiosincrasia mia, dal momento che non sembra dar fastidio a nessun altro.

 

Per quanto mi riguarda, sì.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Testa di Vitello dice:

Nelle primissime storie Tex uccideva moltissimo, anche a sangue freddo e sparando alle spalle (il famoso "scaldare la schiena"). L'abuso di pistole saltate di mano e colpi "per non uccidere" sarebbe arrivato qualche anno più tardi, in contemporanea con le prime avventure di Kit.

 

Non è affatto vero. Nella sua primissima storia, Tex, inseguito dagi uomini di Coffin, preferisce sparare ai cavalli perché non vuole uccidere. Fin dall'inizio Tex ha uciso solo quando non aveva altra scelta.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Veloce e scorrevole come nello spirito di questa collana, eppure zeppo di elementi volutamente lasciati in sospeso: la ragazza la conta giusta? Perchè il bandito Leon Butler ce l'ha con mister Morgan?

 

Lo scopriremo solo viven... ehm... leggendo il prossimo episodio.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Henri Comstock è ancora lì ad aspettare la registrazione della concessione o si è dato da fare per conto suo, avendo in mano copia  dei documenti?

 

Non appena seppe della morte dei suoi soci e dell'infortunio e ritiro dell'altro Comstock registrò la concessione a suo nome e successivamente ne registrò altre  on altri soci. In seguito vendette tutte le sue quote e morì povero.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Storia riempitivo, che non aggiunge nulla alla biografia sconosciuta di Tex e che poteva benissimo prevedere il Tex adulto nella serie regolare anzichè il Tex giovane in questa collana.

 

Si sarebbe perso tutto il contesto storico relativo alla Comstock Lode ed alla corsa all'oro e l'argento in quello che di lì a poco sarebbe diventato il Nevada e che all'epoca era lo Utah occidentale.

 

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Testa di Vitello dice:

Ma mi rendo conto che probabilmente è un'idiosincrasia mia, dal momento che non sembra dar fastidio a nessun altro.

 

Se ti può consolare ho la stessa idiosincrasia, forse la differenza è che io me ne sono fatta una ragione,

quando inciampo in una scena del genere alzo gli occhi al cielo, sospiro e vado avanti come se niente fosse*... ;)

 

Tra l'altro comincio ad avere la stessa reazione con i machissimi "duelli al coltello"... :D

 

 

 

* Ovviamente la cosa inficia comunque la mia valutazione della storia.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Non è affatto vero. Nella sua primissima storia, Tex, inseguito dagi uomini di Coffin, preferisce sparare ai cavalli perché non vuole uccidere

Si, e comunque questa è una cosa totalmente plausibile. Mentre far saltare le pistole di mano senza nemmeno ferire l'avversario è impossibile, quindi cartoonesco. Però più avanti nella storia, Tex abbandona Coffin incosciente a morire nella casa in fiamme perché non vale neanche lo spreco di una pallottola-anche se poi, molti anni dopo, Boselli farà in modo che costui riesca a scamparla -

Nella storia successiva stila una lista di uomini da giustiziare, e li uccide uno a uno-alcuni a sangue freddo, almeno nella prima versione non censurata- dopo essersi lungamente divertito a terrorizzarli. E così nelle storie immediatamente successive : sparerà quasi sempre per uccidere, compiendo autentiche stragi (es. "Uno contro 20").

<span style="color:red">37 minuti fa</span>, Augustus McCrae dice:

 

Se ti può consolare ho la stessa idiosincrasia, forse la differenza è che io me ne sono fatta una ragione,

quando inciampo in una scena del genere alzo gli occhi al cielo, sospiro e vado avanti come se niente fosse*... ;)

 

Tra l'altro comincio ad avere la stessa reazione con i machissimi "duelli al coltello"... :D

 

 

 

* Ovviamente la cosa inficia comunque la mia valutazione della storia.

Grande Augustus, mi sento meno solo:lol:;)

I duelli al coltello di base mi infastidivano meno, ma pure con quelli ultimamente si sta esagerando, infilandoli nelle situazioni più improbabili-es. nell'ultima di Giusfredi : ci sta come la marmellata sui maccheroni;)

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, laredo dice:

Siamo in tre.. :ok: 

In 4.

Ma la cosa che più mi risulta indigesta, se ripetuta troppe volte, è il ko con un singolo pugno in faccia. Su Tex mi pare che non ce ne sia un abuso, ma su Zagor capita fin troppo spesso 

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  • 4 settimane dopo...

Allora...Il problema di Rauch è che queste sue storie siano successive a quelle belle corpose, stratificate e dense del Boss. Quindi una storia così basic ma ben scritta e con anche un mezzo colpo di scena, ti lascia un po' perplesso. Comunque tra i disegni di Giardo (non male veramente) e le tante sparatorie, si passa una discreta oretta. Come intervallo tra storie più ambiziose queste di Rauch sono un buon aperitivo.

Quando cercherà invece di centrare il bersaglio grosso?

 

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Storia piacevole da leggere.

Forse solo la sparatoria finale è fatta male, perché Tex ne esce senza un graffio malgrado tutti i suoi avversari gli sparino a distanza ravvicinata. Queste sparatorie, quando ci sono molti avversari, dovrebbero essere fatte in maniera che Tex, dopo i primi colpi, possa mettersi subito al riparo. 

Mi piacerebbe però che Rauch scrivesse anche qualche storia un po' più complessa e particolare, lunga almeno 5 - 6 albi, come quelle di Boselli. Buono anche il lavoro di Giardo, ma nella mia classifica dei disegnatori di Tex Willer è all'ultimo posto,... bravo comunque eh'.🙋‍♂️

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Piombo Caldo dice:

Storia piacevole da leggere.

Forse solo la sparatoria finale è fatta male, perché Tex ne esce senza un graffio malgrado tutti i suoi avversari gli sparino a distanza ravvicinata. Queste sparatorie, quando ci sono molti avversari, dovrebbero essere fatte in maniera che Tex, dopo i primi colpi, possa mettersi subito al riparo. 

Mi piacerebbe però che Rauch scrivesse anche qualche storia un po' più complessa e particolare, lunga almeno 5 - 6 albi, come quelle di Boselli. Buono anche il lavoro di Giardo, ma nella mia classifica dei disegnatori di Tex Willer è all'ultimo posto,... bravo comunque eh'.🙋‍♂️

Che poi non è detto che una storia più ambiziosa gli riesca(vedi Ruju in alcune circostanze). Però anche a me piacerebbe che alzasse l'asticella, detto questo Rauch è sul pezzo e ci si può fare affidamento secondo me. Giusfredi a differenza di Rauch ad esempio mi sembra provarci di più.

 

Vedremo...

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Letto "La Miniera d'Argento". E boh...non mi ha detto niente. Canovaccio ultra-generico e stravisto. Non un personaggio che lasci minimamente il segno. Sparatorie totalmente faraciane. E alla fine l'asessuato Tex non combina nulla neanche con la biondina, che pure lo implora. Disegni di Giardo decenti, ma TROPPO statici nelle sparatorie (faraciane). So che per molti l'assenza di bistecche e patatine basterà da sola per farne una buona storia...io la vedo in modo un po' diverso.

Voto : 4

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