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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.39] Per l'onore del Texas


MacParland
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Il periodo della guerra di secessione è uno dei buchi della cronologia di Tex, quindi non c'è davvero motivo per non volerne sapere di più.

Tanto più che per arrivare a questo punto della vita di Tex sul mensile "giovane" si rischia davvero di aspettare un altro decennio.

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Diablero dice:

Boh, io spero solo che almeno in una storia di Boselli "Fra due bandiere" venga rispettata....

Mi dispiace deluderti, ma (lo dico scherzosamente e con tutto l'affetto possibile per Boselli)... 

Già il suo almanacco del 1998 è incoerente rispetto a Tra due Bandiere, dato che si svolge negli stessi giorni, a fine marzo/ inizio aprile 1862, ma uno è ambientato in New Mexico e l'altro in Tennessee :laugh:

 

Filippo Iiriti

  • +1 1
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, mangiatortillas dice:

Mi dispiace deluderti, ma (lo dico scherzosamente e con tutto l'affetto possibile per Boselli)... 

Già il suo almanacco del 1998 è incoerente rispetto a Tra due Bandiere, dato che si svolge negli stessi giorni, a fine marzo/ inizio aprile 1862, ma uno è ambientato in New Mexico e l'altro in Tennessee :laugh:

 

Filippo Iiriti

 

Non proprio negli stessi giorni. La battaglia di Glorieta Pass si svolge il 26/28 marzo e quella di Shiloh il 6 e 7 aprile dieci giorni potrebbero essere bastati a Tex e Dick per arrivare in Tennessee.

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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Non proprio negli stessi giorni. La battaglia di Glorieta Pass si svolge il 26/28 marzo e quella di Shiloh il 6 e 7 aprile dieci giorni potrebbero essere bastati a Tex e Dick per arrivare in Tennessee.

 

Meno male che c'è @Carlo Monni, può apparire sciocco tenere a queste cose ... ma mi fa piacere che al netto di ulteriori modifiche in questo texone, la cronologia "interna" tenga e anzi sia integrata/aggiornata.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Non proprio negli stessi giorni. La battaglia di Glorieta Pass si svolge il 26/28 marzo e quella di Shiloh il 6 e 7 aprile dieci giorni potrebbero essere bastati a Tex e Dick per arrivare in Tennessee.

 

 

E già lo sapevo, naturalmente.

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Mi spiace aver letto in giro sul web alcuni lamentarsi di un Texone volto più al giovane Tex che non alla versione classica, alludendo al fatto che venga prodotto per poi essere ristampato sulle collane apposite della gioventù del Ranger, oppure vien detto, anche abbastanza sgarbatamente, che non è corretto "sprecare" un Texone per un'altra testata.  

 

Personalmente io non vedo l'ora di comprarlo, che sia Texone o meno.

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Una domanda che non ho mai visto circolare e a cui non puó più rispondere Giovanni Luigi Bonelli: per quale motivo GLB ha sentito il bisogno di far crescere tanto rapidamente il suo primo Tex giovanile, cosicché lo vediamo agire da solo per un lasso di tempo relativamente breve? La risposta che mi sono dato é duplice: da un lato GLB non poteva dosare in modo più diluito la crescita di Tex perché non immaginava un cosí duraturo successo; dall'altro, il mondo del Tex giovane fuorilegge appariva alquanto spoglio e a rischio di ripetitività, ed ecco perció che gli dà ben presto una moglie (ma solo per giustificare l'introduzione di un figlio), un figlio, altri due pards ricorrenti e quella maturità di ruolo, come capo dei Navajos e come ranger, che implica una maggior varietà di situazioni. Cosa ne pensate voi? In particolare @borden avrà certamente la chiave di lettura più diretta, essendo materialmente e spiritualmente impegnato a dare ampiezza e consistenza a quel periodo del giovane Tex cosí rapidamente bruciato da GLB.

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59 minuti fa, PapeSatan dice:

Una domanda che non ho mai visto circolare e a cui non puó più rispondere Giovanni Luigi Bonelli: per quale motivo GLB ha sentito il bisogno di far crescere tanto rapidamente il suo primo Tex giovanile, cosicché lo vediamo agire da solo per un lasso di tempo relativamente breve? La risposta che mi sono dato é duplice: da un lato GLB non poteva dosare in modo più diluito la crescita di Tex perché non immaginava un cosí duraturo successo; dall'altro, il mondo del Tex giovane fuorilegge appariva alquanto spoglio e a rischio di ripetitività, ed ecco perció che gli dà ben presto una moglie (ma solo per giustificare l'introduzione di un figlio), un figlio, altri due pards ricorrenti e quella maturità di ruolo, come capo dei Navajos e come ranger, che implica una maggior varietà di situazioni. Cosa ne pensate voi? In particolare @borden avrà certamente la chiave di lettura più diretta, essendo materialmente e spiritualmente impegnato a dare ampiezza e consistenza a quel periodo del giovane Tex cosí rapidamente bruciato da GLB.

Ha invecchiato Tex di colpo e gli ha fatto avere un figlio perché lui, o più probabilmente la moglie Tea come editrice, in quei primi anni Cinquanta vedevano il superiore successo degli eroi bambini e pensavano di replicarlo con Kit e di sostituirlo a Tex. Ma andò diversamente, per fortuna. La varietà di situazioni non c'entra un fico. Per anni le storie di Tex adulto furono vivaci come quelle del Tex originario, il cui mondo non era affatto "spoglio" o limitato. Tutt'altro! Era lo stesso personaggio con le stesse avventure!

 

Modificato da borden
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Tex_Willer90 dice:

Mi spiace aver letto in giro sul web alcuni lamentarsi di un Texone volto più al giovane Tex che non alla versione classica, alludendo al fatto che venga prodotto per poi essere ristampato sulle collane apposite della gioventù del Ranger, oppure vien detto, anche abbastanza sgarbatamente, che non è corretto "sprecare" un Texone per un'altra testata.  

 

Personalmente io non vedo l'ora di comprarlo, che sia Texone o meno.

C'è gente di una pesantezza unica, il cui sport preferito è lamentarsi, specie sui social (FB in particolare).

Io ormai ci ho fatto il callo e non ci bado nemmeno più.

Io non compro la collana del Tex Willer "giovane", ma avere una sua storia sul Texone mi fa molto piacere.

Soprattutto se disegnata da Dotti!

 

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41 minutes ago, borden said:

Ha invecchiato Tex di colpo e gli ha fatto avere un figlio perché lui, o più probabilmente la moglie Tea come editrice, in quei primi anni Cinquanta vedevano il superiore successo degli eroi bambini e pensavano di replicarlo con Kit e di sostituirlo a Tex. Ma andò diversamente, per fortuna. La varietà di situazioni non c'entra un fico. Per anni le storie di Tex adulto furono vivaci come quelle del Tex originario, il cui mondo non era affatto "spoglio" o limitato. Tutt'altro! Era lo stesso personaggio con le stesse avventure!

 

 

Se questo è indubbiamente vero più avanti quanto pensavano di fare addirittura una serie separata per kit Willer, ultimamente ho notato che all'inizio la cosa non torna per le date.

 

Anche se c'erano state serie precedenti che avevano venduto abbastanza bene come Il Piccolo Sceriffo o Sciuscià, il vero grande successo degli "aroi bambini" è Capitan Miki, che arrivò a vendere pare 250.000 copie (una cifra enorme per albi a striscia all'epoca) nella seconda metà degli anni 50.

 

Ma il primo albo di Capitan Miki è del Luglio 1951 (e non vendette subito quelle cifre), Tex si sposa nell'Agosto 1950, quasi 1 anno prima! Kit "nasce" (ne viene rivelata l'esistenza) nel Febbraio 1951, e compare la prima volta nel Maggio 1951. Mentre il "balzo in avanti" fino a kit adolescente avviene l'8 gennaio 1952. (dopo l'uscita del primo Capitan Miki, ma con tempi tecnici di produzione di Tex, sceneggiato quando ancora le cifre di vendita non si potevano sapere e comunque non erano certo quelle degli anni successivi)

 

Quindi, quando sento dire che ad un certo punto si pensò a Kit come protagonista, la interpreto come una cosa successiva, dopo appunto il boom di Capitan Miki  (e prima che il boom ancora più grande di Blek, che arrivò a 400.000 copie, dimostrasse che a vendere non erano gli eroi bambini, era la EsseGesse)

 

Ma quando decise di far nascere di Kit, e di farlo crescere, Capitan Miki ancora non c'era!

 

Quindi, o si cambia leggermente la frase, e si dice che lo fece per il successo del Piccolo Sceriffo (che aveva già influenzato il formato di Tex essendo stato il primo albo a striscia), ma non so se vendeva così tanto più di Tex (chiuse nel 1965 ma negli ultimi anni era irrilevante), o almeno la nascita di kit era stata decisa da GL Bonelli per alttre ragioni...

 

(non sto negando quello che dice Borden, che è perfettamente compatibile con quello che ho scritto sopra - che, sull'onda del successo di Capitan Miki, nella metà circa degli anni 50 si pensasse ad una serie per Kit Willer è noto, e Borden parla genericamente di "eroi bambini", ma mi chiedo se l'influenza del Piccolo Sceriffo potesse essere così forte anni prima)

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Juan Ortega dice:

C'è gente di una pesantezza unica, il cui sport preferito è lamentarsi, specie sui social (FB in particolare).

Io ormai ci ho fatto il callo e non ci bado nemmeno più.

Io non compro la collana del Tex Willer "giovane", ma avere una sua storia sul Texone mi fa molto piacere.

Soprattutto se disegnata da Dotti!

 

 

Pur non essendo iscritto ad alcun social network, per curiosità e utilizzando il profilo della mia ragazza, ho fatto un giro sulle principali pagine Facebook "aperte" che parlino di Tex e del texone in particolare.

 

In effetti, si nota qualche voce contraria al Tex giovane in generale e qui in particolare, ma francamente sono casi sporadici che fanno molto meno testo di noi stessi del Forum che già contiamo ben poco numericamente.

 

Quindi non credo che @borden abbia nessun motivo per dispiacersi, le vendite del Tex Willer sono validissime per il periodo storico che stiamo vivendo, la qualità è elevata e a gran parte di noi del Forum piace acquistarlo e siamo anche ben lieti che l'attuale texone riguardi la giovinezza del nostro eroe, come tanti album cartonati, alla francese.

 

Quindi ... lunga vita a @borden e al Tex Willer giovane, in tutte le sue espressioni in giro per le testate in edicola :D

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Non proprio negli stessi giorni. La battaglia di Glorieta Pass si svolge il 26/28 marzo e quella di Shiloh il 6 e 7 aprile dieci giorni potrebbero essere bastati a Tex e Dick per arrivare in Tennessee.

 

No, non regge, perché la storia dell'almanacco prende avvio dalla battaglia di Glorieta, per poi svolgersi nell'arco di parecchi giorni. Cito da p. 56:

"QUALCHE giorno dopo, la città fu evacuata e noi la conquistammo senza quasi colpo ferire (...) Io e Damned Dick ci assumemmo l'incarico di sorvegliare la ritirata (...)"

A quel punto inizia la vicenda dell'assedio alla diligenza, che si conclude dopo altri quattro giorni.

 

Confronta tutto questo con p. 82 di Tramonto rosso: "Eravamo all'inizio di aprile del 1862 e Dick e io eravamo appena tornati da una puntata esplorativa lungo il corso del Cumberland".

 

Detto ciò, il mio messaggio non voleva mica essere critico, l'Almanacco del '98 è una bellissima storia e chi se ne importa dell'incongruenza! Ho sempre trovato simpatico questo "sdoppiamento" di Tex nell'aprile del '62 e l'ho fatto presente a Diablero a mo' di battuta.

  • +1 2
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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Diablero dice:

Borden parla genericamente di "eroi bambini", ma mi chiedo se l'influenza del Piccolo Sceriffo potesse essere così forte anni prima)

 

In una parola sola: sì. Devi considerare che il Piccolo Sceriffo ebbe da subito un successo straordinario. Non occorre arrivare a Capitan Miki per trovarne altri. Mi viene in mente Sciuscià ma ce ne erano anche altri.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Sulla guerra di secessione c'è un altro mistero che Borden a suo tempo dovrà svelare...   dov'era finito Dinamite?

Quando sono partito per il servizio di leva il mio fedele cane l'ho dovuto lasciare a casa, affidato ad amici, dove peraltro stava più al sicuro... :P

  • +1 1
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Diablero dice:

Sulla guerra di secessione c'è un altro mistero che Borden a suo tempo dovrà svelare...   dov'era finito Dinamite?

 

Domanda che mi ero posto anche io. Chiaramente quando ha scritto "Tra due bandiere" GLB non si è nemmeno posto il problema. Forse pensava che all'epoca il giovane Tex non lo avesse ancora incontrato.

La mia idea per riparare all'incongruenza è che Dinamite sia stato requisito dai Sudisti e che Tex l'abbia ritrovato casualmente qualche tempo dopo.

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, mangiatortillas dice:

 

No, non regge, perché la storia dell'almanacco prende avvio dalla battaglia di Glorieta, per poi svolgersi nell'arco di parecchi giorni. Cito da p. 56:

"QUALCHE giorno dopo, la città fu evacuata e noi la conquistammo senza quasi colpo ferire (...) Io e Damned Dick ci assumemmo l'incarico di sorvegliare la ritirata (...)"

A quel punto inizia la vicenda dell'assedio alla diligenza, che si conclude dopo altri quattro giorni.

 

Confronta tutto questo con p. 82 di Tramonto rosso: "Eravamo all'inizio di aprile del 1862 e Dick e io eravamo appena tornati da una puntata esplorativa lungo il corso del Cumberland".

 

Detto ciò, il mio messaggio non voleva mica essere critico, l'Almanacco del '98 è una bellissima storia e chi se ne importa dell'incongruenza! Ho sempre trovato simpatico questo "sdoppiamento" di Tex nell'aprile del '62 e l'ho fatto presente a Diablero a mo' di battuta.

 

 

Già. Ma come avrai notato anche in Tex Willer, il tempo reale si dilata e si "strascica" per esigenze avventurose.;):laugh:

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Domanda che mi ero posto anche io. Chiaramente quando ha scritto "Tra due bandiere" GLB non si è nemmeno posto il problema. Forse pensava che all'epoca il giovane Tex non lo avesse ancora incontrato.

La mia idea per riparare all'incongruenza è che Dinamite sia stato requisito dai Sudisti e che Tex l'abbia ritrovato casualmente qualche tempo dopo.

 

Avrei un'idea spielberghiana al riguardo (ricordate il film sul cavallo?) ma non so se me la consento... Ricorderebbe film come Lassie...

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Già. Ma come avrai notato anche in Tex Willer, il tempo reale si dilata e si "strascica" per esigenze avventurose.;):laugh:

 

Avrei un'idea spielberghiana al riguardo (ricordate il film sul cavallo?) ma non so se me la consento... Ricorderebbe film come Lassie...

 

Torna a casa, Dinamite.:lol:

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Già. Ma come avrai notato anche in Tex Willer, il tempo reale si dilata e si "strascica" per esigenze avventurose.;):laugh:

 

Avrei un'idea spielberghiana al riguardo (ricordate il film sul cavallo?) ma non so se me la consento... Ricorderebbe film come Lassie...

Purchè chi non ha visto "War Horse" non faccia scadere la citazione ai livelli di Furia o di Francis il mulo parlante...   Diciamo semplicemente che in guerra si lasciano a casa gli animali domestici?   :lol:

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Il 31/5/2023 at 21:22, Diablero dice:

Boh, io spero solo che almeno in una storia di Boselli "Fra due bandiere" venga rispettata....

Direi che è pressochè scontato che sia così, non potrebbe essere diversamente, visto che contemporaneamente esce in edicola "Tex Willer Extra" che ripubblica proprio "Tra due bandiere"...

Te le immaginesti altrimenti le facce (e le proteste) di chi da una parte legge una cosa e dall'altra parte ne legge un'altra?

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  • 2 settimane dopo...

Preso, nei prossimi giorni lo leggero' con molta calma, a partire dai redazionali. Ad una prima occhiata i disegni di Dotti mi appaiono meravigliosi.

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Preso!

Sono in vacanza e prima ancora di fare colazione mi sono precipitato in edicola, sperando che almeno questo arrivasse puntuale (di solito la consegna avviene 1-2 giorni dopo).

 

Prima impressione molto promettente (come da attese), attaccherò la lettura nel pomeriggio... se mia moglie non me lo scippa prima... :laugh:

  • +1 1
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Breve commento a caldo, dopo essermelo letto tutto d'un fiato: un capolavoro!

Le promesse sono state mantenute alla grande. Un soggetto originale e molto interessante su una pagina sconosciuta del West, una trama articolata ma non difficile da seguire, dove tutto s'incastra perfettamente (e incredibilmente, visto i numerosi personaggi e cambi di scena), bei dialoghi funzionali alla storia e ben calibrati, tante le sequenze da antologia (una tra le migliori la fuga da "Camp Verde"), un grande Kit Carson (oltre che un grande Tex), una storia che "tiene" fino in fondo, anzi, che migliora via via, sino al finale coinvolgente e non banale. Io mi sono divertito un sacco a leggerlo (e ho imparato molte cose che non conoscevo). Cosa si vuole di più?

Senz'altro uno dei migliori Texoni, sia per i testi che per i disegni fantastici di Dotti.

Credo che GLB sarebbe stato soddisfatto di questa specie di seguito di "Tra due bandiere"...

Sono davvero tantissime le cose su cui varrebbe la pena soffermarsi, ma ci sarà tempo...:lol:

 

Modificato da Poe
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