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TWF - Tex Willer Forum

[765 BIS] Un covo di vigliacchi


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  • Sceriffi

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Soggetto:  Zamberletti Antonio

Sceneggiatura:  Zamberletti Antonio

Disegni:  Volante Frederic

Copertina:  Villa Claudio

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UNA SCIA DI DOLLARI INSANGUINATI PORTA DRITTA ALLA CITTÀ DI MADDOX ROCK… E AI SUOI MOLTI SEGRETI!
Una rapina finita nel sangue e un ricco bottino che sembra aver preso il volo… ma Tex e Carson non sono tipi da mollare l’osso tanto facilmente e seguono le tracce del malloppo fino a Maddox Rock, un vero covo di serpenti velenosi! Loschi intrighi, spietate vendette e misteri da svelare attendono i due pards… niente che non si possa risolvere con una buona annaffiata di piombo!

 

 

 

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Il 25/06/2024 at 17:26, MarrFarr dice:

Non mi fanno impazzire queste cover anonime di Villa. 

Stavo per scriverlo nel topic delle anteprime, prima di verificare se non ci fosse già il topic della storia. La cover sa di visto e rivisto, senza originalità.

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  • 2 weeks later...
On 6/26/2024 at 7:07 PM, Il sassaroli said:

A me Villa, piano americano, su fondo bianco piace sempre. Non so bene perché ma è così.

 

Si, per essere belle son belle. Però sono delle illustrazioni supergeneriche che mi sembrano fatte a prescindere dalla storia.

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Il 26/6/2024 at 19:07, Il sassaroli dice:

A me Villa, piano americano, su fondo bianco piace sempre. Non so bene perché ma è così.

Lo so io perché.

Nel piano americano si notano meno le gambette corte di Tex.

Lo sfondo bianco poi non è dispersivo e concentra l'attenzione sui personaggi.

Piace anche a me.

  • +1 1
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  • 3 weeks later...

Letto stamattina. Storia con intrighi a scatole cinese piacevole a leggersi, lineare e senza troppi sobbalzi.

Direi molto appropriata per chi se la volesse leggere sotto l'ombrellone (cosa che non mi sono mai sognato di fare, ma tant'è :lol:).

  • +1 1
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Appena terminato

Classica storia di banditi e rapine, tipicamente "estiva", senza infamia e senza lode.

Qualche tavola di Volante un po' tirata via ed un po' approssimativa ma complessivamente può andare.

Edited by gilas2
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Nel 2024 questo è ciò che cerco da Tex. Storie di un albo: se dimenticabili andrà meglio la prossima, se era un capolavoro se ne potrà fare un seguito o raccontarne il prologo se necessario.

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Adesso, Dix Leroy dice:

Nel 2024 questo è ciò che cerco da Tex. Storie di un albo: se dimenticabili andrà meglio la prossima, se era un capolavoro se ne potrà fare un seguito o raccontarne il prologo se necessario.

Sono d'accordo con te, ci vorrebbero più storie da un albo. Per quelle con più ciccia si può pensare (e pensarci bene) di arrivare a due albi, i tre albi li lascerei a casi veramente eccezionali, massimo una volta all'anno, per storie-evento. In NESSUN caso arriverei a quattro.

  • +1 1
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Copertina di Villa un po' anonima (e mi sembra pure che per i Bis prevalga quasi sempre lo sfondo bianco) però nel complesso carina.

Storia invece molto godibile e scorrevole, quello che ci vuole in queste serate afose. Disegni nella media.

Riprendendo il discorso di un utente sopra, sarebbe molto bello avere in futuro qualche storia della serie regolare che si conclude in un albo solo. I tempi cambiano ed è sempre tutto più veloce (purtroppo o per fortuna dovuto alla tecnologia )quindi una storia monoalbo potrebbe essere una trovata per svecchiare un po' Tex e renderlo più appetibile anche ad un pubblico delle nuove generazioni. Ovviamente tutte storie monoalbo stile Diabolik alla lunga peserebbero. Ci vuole un compromesso come in tutte le cose.

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<span style="color:red">22 ore fa</span>, frank_one dice:

Sono d'accordo con te, ci vorrebbero più storie da un albo. Per quelle con più ciccia si può pensare (e pensarci bene) di arrivare a due albi, i tre albi li lascerei a casi veramente eccezionali, massimo una volta all'anno, per storie-evento. In NESSUN caso arriverei a quattro.

E' che nel corso degli anni i lettori (e gli sceneggiatori) si sono abitati a "star larghi". Forse gli unici a pensarla diversamente sono i disegnatori, ma anche qui, se non sei proprio fisso in una testata ben venga una sola storia che dà un guadagno a lungo termine (e meno ricerche da svolgere). Ma io da vecchio cultore degli anni cinquanta alle vicende fiume non mi sono mai abituato, se non per grandi occasioni come "Tra due bandiere" o "Il ritorno di Montales", che non sono certo tra le più lunghe della saga.

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  • co fondatore

Opinioni legittime ma devo dissentire. Tempi eroici a parte, di storie brevi memorabili se ne contano davvero poche.

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Adesso, Mister P dice:

Opinioni legittime ma devo dissentire. Tempi eroici a parte, di storie brevi memorabili se ne contano davvero poche.

 

Se ne contano poche perchè ce ne sono state poche, ma GLB era al top su qualunque distanza... 

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Adesso, Mister P dice:

Opinioni legittime ma devo dissentire. Tempi eroici a parte, di storie brevi memorabili se ne contano davvero poche.

 

Dipende da cosa intendi per tempi eroici. Se ti riferisci al periodo fino a tutti gli anni 70, erano addirittura la maggioranza. Che poi bisognerebbe capirsi su cosa si intende per storia breve. Solo un lettore esclusivamente bonelliano considererebbe breve una storia di più di  100 pagine.

Per il resto...

Adesso, Magic Wind dice:

Se ne contano poche perchè ce ne sono state poche, ma GLB era al top su qualunque distanza... 

 

Appunto.

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Appena finito di leggerla. Storia passabile e nulla più. Disegni non di mio gusto. Una mezz'ora di intrattenimento e nulla più.

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  • co fondatore

Tex rende sulla media-lunga distanza, ovviamente in mano a bravi autori. Di storie di max. un albo e mezzo buone ce ne sono, ovvio, ma molte di più sono episodi minori.

 

PS @Carlo Monni: tempi eroici quelli delle strisce

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Solo un lettore esclusivamente bonelliano considererebbe breve una storia di più di  100 pagine.

D'accordissimo. Trovo curioso come alla Bonelli propongano ai propri lettori storie mastodontiche di 300 o 400 pagine come fossero noccioline. E a chi si lamenta rispondono che fare altrimenti non sarebbe possibile: mah.

Basta comprare un numero dei Grandi Classici Disney per rendersi conto che bastano 30-40 pagine per realizzare dei capolavori. Ma anche storie epocali e un po' più lunghe non arrivano a 100 pagine:

Topolino e la Dimensione Delta (Romano Scarpa): 72 pagine

 

Anche andando su altri lidi, pensando a qualche storia lunga che ha fatto scuola:

Batman Anno Uno (Frank Miller): 96 pagine

 

Se penso a storie che occupano più di 100 pagine, mi vengono in mente quelle di Claremont sugli X-men negli anni '70, ma quelle sono vere e proprie saghe, epopee, non una semplice "storia".

  • +1 1
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  • Sceriffi
3 minuti fa, frank_one dice:

D'accordissimo. Trovo curioso come alla Bonelli propongano ai propri lettori storie mastodontiche di 300 o 400 pagine come fossero noccioline. E a chi si lamenta rispondono che fare altrimenti non sarebbe possibile: mah.

Basta comprare un numero dei Grandi Classici Disney per rendersi conto che bastano 30-40 pagine per realizzare dei capolavori. Ma anche storie epocali e un po' più lunghe non arrivano a 100 pagine:

Topolino e la Dimensione Delta (Romano Scarpa): 72 pagine

 

Anche andando su altri lidi, pensando a qualche storia lunga che ha fatto scuola:

Batman Anno Uno (Frank Miller): 96 pagine

 

Se penso a storie che occupano più di 100 pagine, mi vengono in mente quelle di Claremont sugli X-men negli anni '70, ma quelle sono vere e proprie saghe, epopee, non una semplice "storia".

Dissento. E certo cose sono sbagliate, ma proprio perchè il fumetto non è uno ed unico, ma ha un numero sterminato di sfaccettature.

 

Tu citi la Disney, ma quei fumetti si prestano quasi esclusivamente ad un tipo di narrazione abbastanza semplice e non lo uso in senso dispregiativo, a casa ho tutta l'omnia di Barks, Don Rosa, Gottfredson e tante cose del Topolino classico di Gentilini e Capelli. Barks è il modello indiscusso e la sua storia più lunga "Vacation Time" dura 33 pagine. Le vicende hanno uno sviluppo non troppo articolato, che, però, nelle migliori storie lascia spazio a colpi di scena e messaggi positivi. "L'unghia di Kalì" ne è un esempio, oppure "Le lenticchie di Babilonia", "L'uomo di Alcatraz", "L'elmo del comando", "Il Pifferosauro Uranifago" (mamma che bellezza i titoli di Cimino) e così via.

Infatti tutte le storie molto lunghe della Disney (almeno quelle delle vecchie gestioni) hanno un numero di personaggi a dir poco mastodontico. Tu citi Scarpa, allora basta vedere come nella sua storia lunga (250 pagine) più famosa cioè: "Paperolimpiadi" (oppure chiamata Seul 1988) compaiano ben 26 personaggi della banda Disney tra classici ed inventati da lui in storie precedenti, senza contare quelli creati appositamente per la nuova serie. Questo succede perchè nessun personaggio Disney reggerebbe una storia così dilatata da solo, per questo le storie le storie sono "brevi" per noi abituati a Tex, non perchè le vogliono fare corte e basta, è solo un tipo di narrazione diverso.

 

Per fare un esempio pratico è come se il mese prossimo uscisse una storia in cui oltre ai pards ci sono anche: Jim Brandon, Gros Jean, Pat Mac Ryan, Nuvola Rossa, Tom Rupert, Nat Mc Kenneth, Tom Devlin, Mac Parland... Per fare una bella storia di Tex, nella maggior parte dei casi, ci vogliono un po' di pagine perchè il mondo narrativo (canovaccio della trama, personaggi nuovi da caratterizzare, azioni compiute dai Pards...) lo richiede.

 

E sono entranto in ambito Disney perchè la maggior parte degli albi vengono prodotti nel nostro paese. Se si comprasse un qualsiasi volume Cosmo con i classici dell'Historieta si noterebbe tranquillamente come moltissime storie durino 4/5 pagine.

  • +1 3
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È un discorso vecchio ma mai attuale come adesso, quello dei tempi narrativi. L'esempio fatto da frank_one è perfetto: nelle 96 tavole di quel capolavoro che è Batman Anno Uno vengono raccontati così tanti eventi e coinvolti così tanti personaggi che una ipotetica versione bonelliana sarebbe una maxiserie in 12 numeri. In Tex e Zagor esistono capolavori di un centinaio di pagine, ma non con un plot altrettanto intricato. Sono due modi diversi di raccontare, entrambi affascinanti. 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

108 tavole. Inconsueto.

Temo di dire una cosa banale, ma due pagine saranno state tagliate. Sinceramente, per me, la storia è andata bene anche così. Zamberletti non mi ha fatto sobbalzare ma nemmeno addormentare. Storia senza infamia e senza lode, anche se i dialoghi fra i pards sono stati carini e l'intricato susseguirsi di situazioni ha fatto rimanere all'erta pagina dopo pagina.

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