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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 36] Occhi nel Buio


Sam Stone

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Occhi nel buio
Un demone vendicatore minaccia la città di Harshaw…
Soggetto: La Gattuta Angelo
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Giampiero Casertano
Copertina: Claudio Villa

 


Un tempo, Jason Cardwell spadroneggiava ad Harshaw, finché un Ranger di nome Tex Willer non pose fine al suo impero a suon di pugni e revolverate. Ora Cardwell riga dritto ed è diventato sindaco della città, ma il suo passato è tornato a tormentarlo attraverso le apparizioni notturne di un demone vendicatore! Sono soltanto le allucinazioni di un uomo in fin di vita o qualcosa di più concreto si nasconde nell’ombra?
A Cardwell non resta che chiedere aiuto al suo vecchio nemico Tex Willer, l’uomo che in passato lo aveva cacciato dalla città, ma anche l’unico di cui possa davvero fidarsi

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Chi è il soggettista? Non lo avevo mai sentito 

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Prenderò come sempre il Maxi, stavolta mi aspetto anche un Maxi più interessante dell'ultimo uscito. Speriamo bene!

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D’impatto la copertina di Villa. Ho visto alcune tavole pubblicate da Casertano su Instagram, sono a mio gusto splendide. Almeno la resa grafica varrà l’acquisto, confido anche nel resto…

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Ma... solo per sapere... questo Jason Cardwell è stato inventato per questa storia o è davvero apparso, come cattivo. in una storia precedente?

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Molto bella e drammatica la copertina di Villa che ricorda altre due famose, ma riesce lo stesso ad essere originale e d'impatto. In questo caso si fa fatica a scegliere la migliore. Peccato solo per la brutta grafica dei Maxi, con tutte quelle scritte sopra e il logo gigante.

Black Baron Luna insanguinata  Occhi nel buio - Maxi Tex 36

 

Sinceramente l'aumento dei Maxi è quello più accettabile: 256 pagine (praticamente 2 albi e mezzo) a 11 euro mi sembra ancora un'offerta onesta e vantaggiosa. Soprattutto se ai disegni poi c'è un certo Giampiero Casertano.

 

La storia promette bene, l'ambientazione cittadina e l'atmosfera misteriosa da thriller che si evince dalle tavole in anteprima dovrebbero valorizzare i disegni di Casertano e la sceneggiatura di Ruju che, non dimentichiamolo, prima di Tex scriveva storie di Dylan Dog (e spesso proprio per i disegni di Casertano).

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57 minutes ago, Poe said:

Molto bella e drammatica la copertina di Villa che ricorda altre due famose, ma riesce lo stesso ad essere originale e d'impatto. In questo caso si fa fatica a scegliere la migliore. Peccato solo per la brutta grafica dei Maxi, con tutte quelle scritte sopra e il logo gigante.

Come "illustrazione" (semplice disegno) secondo me la 2 è la migliore, ma se la guardiamo come "copertina" per me vince la 1, di gran lunga.

 

1) Meno elementi che distraggono lo sguardo, solo il maniero, il pipistrello e la luna sullo sfondo, fine.

2) Colori molto più belli (ma guardate quell'azzurro e quel verde...   perchè adesso i colori degli albi Bonelli sembrano sempre così "plasticosi" e non hanno più quel calore?

3) Maggiore eleganza grafica (non è un doppione della ragione 1, lì parlavo di semplicità, qui invece dei singoli elementi, guardate i font...)

 

Se li mette uno di fianco all'altro in edicola, a parità di pagine e prezzo... quale ti attira di più?

 

Se la guardiamo come "illustrazione" comincia fargli le pulci, il pipistrello non in scala, etc, ma una copertina deve essere semplice e d'impatto. Oggi invece (come si vede bene nel pastrocchio grafico che sono i maxi) sembra che la cosa più importante sia riempire tutto di scritte di ogni tipo...

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La prima e la terza raccontano una storia, quindi sono ottime copertine, la seconda invece -come dice giustamente Diablero- è una splendida illustrazione, ma come copertina è la più debole delle tre.

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Diablero dice:

pipistrello non in scala

Come fai a dire che non è in scala?

Lo sarebbe se fosse sullo stesso piano del castello.

Ma se fosse sullo stesso piano di Tex o addirittura davanti, non lo sarebbe.

La profondità è difficile da evidenziare in un disegno.

Si potrebbe ottenere con sfocatura e colorazione più chiara degli sfondi.

La sfocatura è impensabile per una copertina e un castello nero come lo schiarisci?

Ci vorrebbe una sfumatura con nebbia, ma sarebbe tutta un'altra cosa.

 

Nella seconda copertina, la più bella (finalmente un Tex senza gambe corte), è orribile il titolo, font e colori, e le rupi oltre il fiume dovrebbero essere più chiare (sono più lontane e si pensa che ci debba essere una cortina di goccioline sospese in aria dovuta alle rapide).

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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

La più bella è la 4 (mai pubblicata)

 

Fantastica. Non l'avevo mai vista, grazie!

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Accidenti, vigliacchi che non siete altro, avete postato una delle mie immagini preferite di Tex! :lol:

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<span style="color:red">17 ore fa</span>, Il sassaroli dice:

La prima e la terza raccontano una storia, quindi sono ottime copertine, la seconda invece -come dice giustamente Diablero- è una splendida illustrazione, ma come copertina è la più debole delle tre.

In realtà la prima non racconta una storia perché non ha nulla a che fare con l'avventura narrata. Ma anch'io la ritengo la migliore, magari per nostalgia del tempo in cui l'immagine della "vetrina" interessava per la sua bellezza intrinseca e quello che funzionava come richiamo era l'insegna Tex. Delle prime 100 ne ho contate otto con un possibile riferimento al contenuto dell'interno.

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18 ore fa, Il sassaroli dice:

La prima e la terza raccontano una storia, quindi sono ottime copertine, la seconda invece -come dice giustamente Diablero- è una splendida illustrazione, ma come copertina è la più debole delle tre.

<span style="color:red">1 minuto fa</span>, borden dice:

 

Non credo tu abbia capito che cosa intendeva Diablero

 

In realtà la seconda cover è la più NARRATIVA delle tre. E di gran lunga

Edited by borden
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, San Antonio Spurs dice:

In realtà la prima non racconta una storia perché non ha nulla a che fare con l'avventura narrata. Ma anch'io la ritengo la migliore, magari per nostalgia del tempo in cui l'immagine della "vetrina" interessava per la sua bellezza intrinseca e quello che funzionava come richiamo era l'insegna Tex. Delle prime 100 ne ho contate otto con un possibile riferimento al contenuto dell'interno.

 

<span style="color:red">57 minuti fa</span>, borden dice:

Non credo tu abbia capito che cosa intendeva Diablero

 

In realtà la seconda cover è la più NARRATIVA delle tre. E di gran lunga

Probabilmente non stiamo utilizzando lo stesso metro. Non voglio mettere in relazione la copertina col contenuto, ma guardo esclusivamente la copertina e la giudico per quello che racconta. Nel disegno di Galep e in quello del Maxi vedo una storia completa perché lo sfondo definisce il contesto e dà ragione dell'immagine in primo piano. Nel disegno di "Luna insanguinata" c'è un paesaggio che non suggerisce nulla della vicenda che precede il salvataggio della ragazza.

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Scusami. Ma premettendo  che rispetto la tua opinione, come sempre, mi fa sorridere che secondo te la copertina col pipistrello e il castello “racconti una storia”. 😉 Forse perché quella storia la conosci già?? A me racconta solo un pipistrello e un  castello. 😅 Almeno nelle altre due c’è una donna da salvare e la terza addirittura spiega da che cosa la si salva… 😉

Ps. Kit non viene salvato in quella storia

Edited by borden
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Certo, la terza copertina dice tutto esplicitamente, mentre la prima suggerisce soltanto, ma l'atmosfera data dal castello diroccato, le finestre rosse, il pipistrello, la luna, è sufficiente a suggerisce  una tragica vicenda gotica.

Se mi passi un paragone fotografico tra prima e terza copertina da un lato e seconda dall'altro, c'è la stessa differenza che esiste tra un ritratto ambientato e ritratto tradizionale: nel primo lo sfondo è protagonista al pari delle figure in primo piano, nel secondo tutta la composizione è centrata sulla figura, proprio come nel caso di "Luna insanguinata".

Poi, certo, un disegno o una foto comunicano "contenuti non visibili" diversi per ognuno, in base alla propria sensibilità.

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È talmente ovvio che mi vergogno a dirlo.

La prima è una storia di vampiri che vivono in un castello diroccato.

Kit è stato "morsicato" da un vampiro (lo si capisce dal fazzoletto usato come fasciatura intorno al collo) e Tex (guardate l'espressione angosciata del suo volto) sta disperatamente cercando di portarlo in salvo.

La terza è evidente che si tratta di una esercitazione dei vigili del fuoco cui Tex dà una mano perché mancava il quarto.

Lo si capisce dal fatto che la ragazza da salvare è una gnocca strepitosa: quando mai succede una cosa del genere nella realtà?

Le donne da salvare sono sempre sulla cinquantina e leggermente racchie.

Come ho già detto, la copertina migliore è la seconda.

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Kit è stato "morsicato" da un vampiro (lo si capisce dal fazzoletto usato come fasciatura intorno al collo) e Tex (guardate l'espressione angosciata del suo volto) sta disperatamente cercando di portarlo in salvo.

Tex continua a tenere in mano la Colt, caricata con proiettili d'argento, ma dovesse usarla sarebbe obbligato a mandare a gambe all'aria il già di per sé malandato Kit. Poi evidenzierei un errore marchiano: la vegetazione al contrario. Sì, perché dove passa Attila Tex non cresce più l'erba, qui invece è transitato dentro un prato inselvatichito senza lasciare tracce. Lo stesso dicasi per il disegno, dove però lo sguardo non è da incazzato ma da furbetto (come a dire: nulla di che, me ne intendo, io, di svenimenti).:unsure:

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La cover di Black Baron, come molte altre dell'epoca, probabilmente è stata ripresa da una locandina cinematografica o dalla copertina di un tascabile western, e non doveva narrare NULLA, ma semplicemente colpire il lettore (in mezzo a una miriade di altre pubblicazioni) e invogliarlo all'acquisto. Che poi sarebbe la finalità di ogni copertina che si rispetti (purtroppo da un certo punto in poi le copertine hanno invece cominciato a riprendere pari pari delle scene all'interno dell'albo) 

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

La cover di Black Baron, come molte altre dell'epoca, probabilmente è stata ripresa da una locandina cinematografica o dalla copertina di un tascabile western, e non doveva narrare NULLA, ma semplicemente colpire il lettore (in mezzo a una miriade di altre pubblicazioni) e invogliarlo all'acquisto. Che poi sarebbe la finalità di ogni copertina che si rispetti (purtroppo da un certo punto in poi le copertine hanno invece cominciato a riprendere pari pari delle scene all'interno dell'albo) 

 

Mi hai letteralmente rubato le parole di bocca. E' proprio come dici tu: la copertina deve essere sempre d'impatto. Anche a distanza di anni, ricordo certe copertine memorabili che mi erano rimaste impresse, non solo di Tex: semplici, ma efficacissime. ^_^ 

PS: Quella dei Fantastici Quattro sembra complessa, ma si tratta un gruppo di persone riunite dietro l'immagine della Cosa, che riassume tutto e carica di tensione la scena. Si tratta di copertine studiate apposta per essere efficaci, colpire, sin dal primo sguardo.

 

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Avevo notato pure io la somiglianza fra la copertina del maxi di imminente uscita e quella di Luna insanguinata. In una caratterizzata dell'elemento acqua, in quest'ultima dal fuoco 

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