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Tex Collezione Book


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8 ore fa, Condor senza meta dice:

Ovvio che non sto a sindacare sulle libere scelte di ognuno, ci mancherebbe, ma continuo a pensare che il livello di veri appassionati qui sul Forum sia sceso notevolmente. 

Trovo vagamente offensivo (e ricordati che ho detto "vagamente", quindi non offenderti a tua volta) il tuo messaggio. Dici che non stai a sindacare sulle scelte dell'utente, ma contemporaneamente in modo più o meno velato implichi che le sue scelte non siano degne di un "vero appassionato".

 

Ognuno di noi vive in un mondo reale, in case reali dotate di spazio limitato, ha delle risorse ben specifiche ed altrettanto limitate ed ha una serie di bisogni, priorità e convinzioni che vanno al di là della nostra comprensione e del nostro giudizio.

Se uno ha bisogno di liberarsi di un certo numero di fumetti non vuol dire che non sia un "vero appassionato". Significa che doveva o voleva farlo a prescindere dalla sua passione ed in concomitanza di altri fattori probabilmente più importanti dei fumetti.

 

Pensare di poter giudicare e quantificare la passione di un'altra persona è.. sbagliato, oltre che potenzialmente sgradevole.

 

Siamo TUTTI appassionati, cerchiamo di capirci, di supportarci, a prescindere da quanti albi o serie abbiamo in collezione :)

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Condor senza meta dice:

Figurati, mica devi dare conto a me delle tue scelte.  

Ecco, allora perchè mi hai scritto prima che ho poca passione ? Uno con poca passione si compra un numero all'anno o forse manco quello e di sicuro non frequenta un forum tematico come questo, la vedo cosi.

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Credo che, nel 2025, se una persona sia iscritta addirittura in un forum è proprio perché sia un grande appassionato. Detto questo, viva Tex. Anche se non in libreria, ciò che conta è che sia presente nell’anima. E nella mia, come in quella di tutti voi, spazio per il nostro eroe cartaceo di sicuro ce n’è tantissimo:cowboy:

Edited by Arthur_Morgan
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Il 12/4/2025 at 19:47, ymalpas dice:

 

In realtà c'entra poco la cultura in materia o meno, basta semplicemente accostare un originale al book cartonato. La rabbia è per l'occasione persa, per la superficialità, ancora una volta devo constatare quanta scarsa considerazione nei confronti dei lettori, o almeno di quella fascia di più esigenti.

 

image.thumb.jpeg.07ed1c6b1cde3f8eeb532269e2c3eeb2.jpeg.  image.thumb.jpeg.72ca1f8dc2cf4edd24a5ab457f1a6f1a.jpeg

 

Sono immagini abbastanza grandi per notare i particolari. Al di là dei colori che di vintage hanno poco, guardate i lacci del sombrero del messicano all'altezza del braccio. Una photoshoppatura fatta male, ci traffico da trent'anni con il programma per farmi sfuggire questi dettagli. 

 

Non ho guardato alle tavole interne, ma Tesah è con la gonna 1986 della Tutto Tex: hanno rifatto la Tutto Tex con il cartoncino! Dovrei passare in rassegna i dettagli dei neri, per esempio dei pantaloni di Tex, per vedere se le immagini sono veramente fedeli come resa. 

 

Lasciamo perdere poi ''uomini'' al posto di ''scagnozzi'', pugno nell'occhio in 4 di copertina. 

 

Se avessero provato veramente a fare un'edizione filologica, ma riproproporre sempre le stesse cose! 

 

 

 

Nella copertina originale di Galep si vedono bene tutti i dettagli:

 

LI187-Tex-LaManoRossa-COVER_1024x1024.jp

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Però quel disegno l'ho visto completo di gamba sinistra in un qualche brossurato Mondadori... Protesi mondadoriana o amputazione bonelliana?

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Propendo per la protesi.

 

Anche nella prima pubblicazione negli Albi d'oro la gamba sinistra non c'è...

 

1.jpg

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Certo, ma per avere una edizione inappuntabile occorrerebbe prendere quanto più possibile dagli originali e quanto meno possibile dalle strisce stampate e "mischiare" sapientemente per ottenere la tavola come appariva in origine. Non è impossibile ma di certo è molto laborioso e sempre col rischio di combinare pasticci. La casa Editrice col tempo ha realizzato una versione "definitiva" peraltro già propinata varie volte, quindi una ristampa come dici tu è compito che aspetta a licenziatari per collane autorizzate ma non ufficiali, tiratura ridotta e costo maggiore. La soluzione più semplice (assemblare le scansioni usate per l'anastatica) non assicura la pulizia del disegno e dei testi perché  proviene da un albo d'epoca, con tutte le problematiche relative.

Un albo anastatico presta attenzione a come appariva la copia stampata di riferimento, non gli originali di partenza.

Siamo d'accordo ma, visto che gli originali non esistono più (in quanto modificati più e più volte), l'unica soluzione è utilizzare i files di anastatika (per la preparazione dei quali, peraltro, i costi sono già stati "ammortizzati" dalla pubblicazione con la RCS) e correggendo quelli che sono gli errori... poi, è chiaro che, ormai, la versione "canonica" per la Bonelli, è l'ultima con le relative modifiche (qualsiasi siano i motivi che, nel tempo, li hanno indotti a farle) e che, quindi, a meno di un cambio di rotta, qualsiasi ristampa si baserà su quella... però, a me sarebbe proprio piaciuta un'edizione degli originali con le sole correzioni degli errori, non un'anastatica ma una ristampa rispettosa della versione originale, magari, come questa, cartonata; temo, però, che rimarrà solo un desiderio

<span style="color:red">15 ore fa</span>, Letizia dice:

Perdonami tu, ma io una anastatica cartonata ce l'ho.

Me la sono fatta.

Ho uno scanner A3 e una enorme pazienza.

Una volta realizzate le scansioni delle striscie e unite a tre a tre, il più era fatto.

Realizzare su un cartoncino bianco preso in una vecchia cartoleria le quattro pagine di copertina fronte/retro è stato uno scherzo.

E mi ritrovo un'edizione unica spillata e rilegata in tipografia.

Come l'ho fatta io, la poteva fare anche la SBE.

D'accordo sarebbe costata troppo 

Ma dire che non è possibile mi sembra troppo.

Sì, sono brava, ma non esageriamo. 

 

D'accordo, ma la tua è realizzata a mano artigianalmente; e comunque, quello che io puntualizzavo è che, nel momento stesso che viene fatta cartonata (come la Book), di fatto cessa di essere anastatica dato che la versione originale era spillata e poi brossurata, soltanto questo.

La tua versione, oltre che artigianale (complimenti, anzi), se è cartonata come dicevi (hai scritto "Perdonami tu, ma io una anastatica cartonata ce l'ho"), non è anastatica anche se, come ho già detto, sarà sicuramente validissima

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Enrico dice:

non è anastatica

Cioè, fammi capire.

Io prendo una versione anastatica, ci metto un vestitino e non è più anastatica?

Anastatica, almeno io credo, significa: prendere una stampa, da questa ricavare una nuova matrice e, con la nuova matrice, riprodurre una copia identica all'originale.

Il termine "identica" si riferisce solo alla stampa.

Se la stampa orinale era su pergamena e la copia anastatica è su carta o su tela, si tratta sempre di stampa anastatica.

Se l'originale era spillata e l'anagrafica è cucita con spago, si tratta sempre di copia anastatica.

Addirittura le anastatiche dovrebbero avere, secondo te, il formato a striscia.

Diciamo allora che è anastatico tutto ciò che non è stato alterato, né nei testi né nei disegni.

Vogliamo trovare un sinonimo tipo maparlacomemagni visto che anastatica è un parolone cui ognuno dà l'interpretazione che vuole?

Sovrapponibile.

 

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Mi sembra che la copertina di questa prima Tex Collezione Book sia identica a quella usata anni fa dalla Scarabeo per i suoi numeri uno in miniatura.

Al di là di questo, la fattura fisica del volume non è il massimo: le pagine sono tutte ondulate, la pagina che tiene incollato il corpo centrale alla copertina è già parzialmente scollato verso il bordo alto vicino al centro. C'è una nuova copertina cartonata, ok, ma tutto il resto è realizzato alla solita maniera, nulla realmente di pregio.

Manca il frontespizio, l'editoriale di Davide Bonelli è quanto di più banale potesse scrivere, cita la frase con cui si apre Il totem misterioso ("Per tutti i diavoli, che mi siano ancora alle costole?") ma si dimentica una "i" e come già detto si tratta dell'ennesima ristampa di contenuti censurati. In definitiva, un prodotto mediocre a cui hanno messo un bel vestito, seppur quest'ultimo non sia privo di difetti anch'esso. Siamo quindi lontani da quella "edizione così preziosa" di cui Davide, ennesimo imbonitore, parla.

Per 6€ comunque va bene, peccato che quando le pagine diminuiranno non diminuirà anche il prezzo.

<span style="color:red">11 minuti fa</span>, Letizia dice:

Io prendo una versione anastatica, ci metto un vestitino e non è più anastatica?

Anastatica, almeno io credo, significa: prendere una stampa, da questa ricavare una nuova matrice e, con la nuova matrice, riprodurre una copia identica all'originale.

Il termine "identica" si riferisce solo alla stampa.

Se la stampa orinale era su pergamena e la copia anastatica è su carta o su tela, si tratta sempre di stampa anastatica.

Molti per anastatica intendono una riproduzione fedele del volume inteso come oggetto fisico, non solo dei suoi contenuti interni. Quindi anche la copertina, la tecnica usata per assemblare il volume e i materiali dovrebbero essere quanto più fedeli possibile.

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Non si può fare un'anastatica prendendo le strisce e montandole in formato Bonelli. Un'anastatica de La mano rossa deve partire necessariamente dal n. 1 del Tex Gigante II serie (di cui peraltro esistono numerosissime versioni). Altrimenti fai un'operazione di altro tipo, che non puoi definire anastatica...

  • Confused (0) 1
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Cioè, fammi capire.

Io prendo una versione anastatica, ci metto un vestitino e non è più anastatica?

Esattamente; è una ristampa, magari fedele all'edizione, ma non anastatica in quanto l'originale era brossurato e non cartonato

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Anastatica, almeno io credo, significa: prendere una stampa, da questa ricavare una nuova matrice e, con la nuova matrice, riprodurre una copia identica all'originale.

Il termine "identica" si riferisce solo alla stampa.

Questo lo stai dicendo tu

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Addirittura le anastatiche dovrebbero avere, secondo te, il formato a striscia.

Se sono le anastatiche delle strisce, certamente; tu diresti che Tex Gigante (primissima edizione, naturalmente) è l'anastatica delle strisce? 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Diciamo allora che è anastatico tutto ciò che non è stato alterato, né nei testi né nei disegni.

Possiamo dirlo ma, secondo questa definizione, la forma non avrebbe alcuna importanza, allora l'edizione "mignon" del Texone di Magnus edita da Lo Scarabeo sarebbe anch'essa un'anastatica.

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Letizia dice:

Vogliamo trovare un sinonimo tipo maparlacomemagni visto che anastatica è un parolone cui ognuno dà l'interpretazione che vuole?

Sovrapponibile.

Ok, io voto, molto semplicemente, per "Semianastatica":D

 

Detto questo, è chiaro che non saremo mai d'accordo ma piacerebbe molto anche a me vedere la "semianastatica"(:P) che hai realizzato; anche a me piace molto realizzare volumi con cicli completi e farli rilegare dopo aver realizzato anche la copertina (quindi qualcosa in comune ce l'abbiamo)

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Magic Wind dice:

Non si può fare un'anastatica prendendo le strisce e montandole in formato Bonelli. Un'anastatica de La mano rossa deve partire necessariamente dal n. 1 del Tex Gigante II serie (di cui peraltro esistono numerosissime versioni). Altrimenti fai un'operazione di altro tipo, che non puoi definire anastatica...

Esatto; un'anastatica riprodurrebbe anche gli errori, io penso ad un'edizione rispettosa dei disegni e dei testi originali ma... senza gli errori originali e magari, perchè no, cartonata; e questa sarebbe stata l'occasione giusta... pazienza...

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Concordo con Enrico, una copia anastatica deve avvicinarsi quanto più possibile all'originale di riferimento. Ogni abbellimento, correzione o miglioramento ne pregiudicano l'efficacia.

Una riproposizione riveduta e corretta, stampata su carta di pregio, con copertina e rilegatura adeguata è una riproposta, non una anastatica.

Si tratta come ho già detto di due prodotti profondamente diversi e non si discute che uno sia migliore dell'altro o che a molti le anastatiche lascino del tutto indifferenti o non piacciano proprio.

Tante volte purtroppo operazioni dette "anastatiche" da parte di volonterosi piccoli editori si sono rivelate delle totali delusioni, per cui a molti vola la mosca al naso nell'approfondire o discutere sull'argomento e li capisco, mentre per i profani è sempre meglio puntualizzare per evitare fraintendimenti.

Edited by Dix Leroy
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4 ore fa, frank_one dice:

Molti per anastatica intendono una riproduzione fedele del volume inteso come oggetto

4 ore fa, Magic Wind dice:

Un'anastatica de La mano rossa deve partire necessariamente dal n. 1

Intanto cominciamo a stabilire cosa si intende per anastatica, al di là del significato etimologico, che comunque riporto:

anastàtico agg. [der. del gr. ἀνάστατος «rimosso»; cfr. l’ingl. anastatic] (pl. m. -ci). – Di un tipo di riproduzione litografica di opere stampate tipograficamente, nella quale si fa il trasporto direttamente dallo stampato alla pietra(*) per ottenere una nuova matrice: riproduzione, copia, stampa anastatica.

[Esistono altri due significati, uno relativo alla meccanica e uno all'agraria, per cui non pertinenti].

(*) si parla di matrice in pietra perché nella definizione si parla di litografia: oggi le matrici non solo non sono in pietra ma non sono neanche analogiche.

 

Quindi se dico: "prendere una stampa, da questa ricavare una nuova matrice e, con la nuova matrice, riprodurre una copia identica all'originale", so quel che dico.

 

1) Intanto per anastatica intendiamo ovviamente una copia, dell'originale, ma pur sempre una copia.

 

2) Poi per anastatica intendiamo una copia della prima edizione, perchè solo la prima edizione, essendo quella originale, è l'unica che può garantire l'assenza assoluta di alterazioni; certe volte si garantisce che una copia è identica all'originale, in buona fede, convintissimi che lo sia e invece non lo è (manca per esempio la notizia della morte di Lilyth, una bazzecola).

 

3) Infine per anastatica intendiamo ovviamente fedele all'originale, non alterata; se la copia è stata modificata per eliminare errori anche pacchiani, non la si può considerare anastatica ma solo molto fedele all'originale.

 

Quindi "copia fedele della prima edizione originale".

 

Il formato può essere considerato requisito indispensabile per definire anastatica una riedizione?

Direi proprio di no, a differenza delle tre caratteristiche citate che invece lo sono.

E questo perché non esisterebbero copie perfettamente identiche all'originale e quindi niente anastatiche.

 

Quindi La Mano Rossa non può avere copie anastatiche (non è una prima edizione e non esistono garanzie di assenza di modifiche, e ce ne sono).

Se si vogliono fare copie anastatiche, si deve partire dall'edizione originale in strisce.

E se vogliamo fare i pignoli, le uniche vere anastatiche dovrebbero essere in formato a striscia.

 

 

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18 minuti fa, Letizia dice:

Intanto cominciamo a stabilire cosa si intende per anastatica, al di là del significato etimologico, che comunque riporto:

anastàtico agg. [der. del gr. ἀνάστατος «rimosso»; cfr. l’ingl. anastatic] (pl. m. -ci). – Di un tipo di riproduzione litografica di opere stampate tipograficamente, nella quale si fa il trasporto direttamente dallo stampato alla pietra(*) per ottenere una nuova matrice: riproduzione, copia, stampa anastatica.

[Esistono altri due significati, uno relativo alla meccanica e uno all'agraria, per cui non pertinenti].

(*) si parla di matrice in pietra perché nella definizione si parla di litografia: oggi le matrici non solo non sono in pietra ma non sono neanche analogiche.

 

Quindi se dico: "prendere una stampa, da questa ricavare una nuova matrice e, con la nuova matrice, riprodurre una copia identica all'originale", so quel che dico.

 

1) Intanto per anastatica intendiamo ovviamente una copia, dell'originale, ma pur sempre una copia.

 

2) Poi per anastatica intendiamo una copia della prima edizione, perchè solo la prima edizione, essendo quella originale, è l'unica che può garantire l'assenza assoluta di alterazioni; certe volte si garantisce che una copia è identica all'originale, in buona fede, convintissimi che lo sia e invece non lo è (manca per esempio la notizia della morte di Lilyth, una bazzecola).

 

3) Infine per anastatica intendiamo ovviamente fedele all'originale, non alterata; se la copia è stata modificata per eliminare errori anche pacchiani, non la si può considerare anastatica ma solo molto fedele all'originale.

 

Quindi "copia fedele della prima edizione originale".

 

Il formato può essere considerato requisito indispensabile per definire anastatica una riedizione?

Direi proprio di no, a differenza delle tre caratteristiche citate che invece lo sono.

E questo perché non esisterebbero copie perfettamente identiche all'originale e quindi niente anastatiche.

 

Quindi La Mano Rossa non può avere copie anastatiche (non è una prima edizione e non esistono garanzie di assenza di modifiche, e ce ne sono).

Se si vogliono fare copie anastatiche, si deve partire dall'edizione originale in strisce.

E se vogliamo fare i pignoli, le uniche vere anastatiche dovrebbero essere in formato a striscia.

 

 

Scusami se insisto, che l'anastatica debba essere una "copia fedele della prima edizione originale" lo stai dicendo tu; per me l'anastatica deve essere  la copia fedele di un libro (fumetto, in questo caso). 

Il perchè se ne debba fare una copia, può avere motivi diversi: è l'edizione più rara, è l'edizione finale approvata dall'autore, è l'edizione più di pregio... 

In questo senso, quindi, un'anastatica delle strisce è cosa diversa di una di Tex Gigante seconda serie ma... entrambe sono anastatiche se realizzate fedelmente rispetto all'albo originale.

Quindi, si, La Mano Rossa può tranquillamente avere un'edizione anastatica ed avrebbe senso perchè è un albo molto richiesto e ricercato, ma anche se non lo fosse, sarebbero problemi dell'editore che non rientrerebbe nei costi.

Altro sarebbe una serie (come quella che auspico) realizzata a partire dalle strisce (già pronte per la stampa dato che sono state preparate per l'anastatica) ed arricchita (a mio giudizio) dall'eliminazione e correzione di tutti gli errori di testo e di disegni (e solo quelli) presenti nelle strisce originali.

Questo, per me, sarebbe una ristampa "rispettosa dell'originale" da realizzare in cartonato e magari, anche in un formato più grande; ma questa, come ho detto, è una mia idea ed esula dalla discussione sull'anastatica.

<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Letizia dice:

Quindi La Mano Rossa non può avere copie anastatiche (non è una prima edizione e non esistono garanzie di assenza di modifiche, e ce ne sono).

Se si vogliono fare copie anastatiche, si deve partire dall'edizione originale in strisce.

E se vogliamo fare i pignoli, le uniche vere anastatiche dovrebbero essere in formato a striscia.

Però, secondo il ragionamento che hai fatto finora, le strisce potrebbero avere la copertina cartonata dato che il tipo di rilegatura, per te, è indifferente ai fini di un'anastatica

Edited by Enrico
  • +1 2
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

indi La Mano Rossa non può avere copie anastatiche (non è una prima edizione e non esistono garanzie di assenza di modifiche, e ce ne sono).

Se si vogliono fare copie anastatiche, si deve partire dall'edizione originale in strisce.

E se vogliamo fare i pignoli, le uniche vere anastatiche dovrebbero essere in formato a striscia.

 

Quindi se dopo le strisce proseguiranno con le raccoltine, gli albi d'oro, la 1/29 e la seconda serie gigante queste non saranno anastatiche :lol2::lol2::lol2:

Nel mondo del fumetto una ristampa anastatica è una ristampa identica in tutto e per tutto all'originale, anche nel formato ovviamente: si potrebbero fare benissimo delle ristampe anastatiche anche della Tre Stelle e della TuttoTex se uno volesse! 

 

 

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Enrico dice:

lo stai dicendo tu

Sì.

 

<span style="color:red">12 ore fa</span>, Enrico dice:

Quindi, si, La Mano Rossa può tranquillamente avere un'edizione anastatica

Quindi, no, La Mano Rossa non può avere un'edizione anastatica perché non è fedele all'originale.

 

<span style="color:red">12 ore fa</span>, Enrico dice:

le strisce potrebbero avere la copertina cartonata

Sì, anche se ritengo che non avverrà mai: il formato a striscia è obsoleto e poco pratico.

 

<span style="color:red">11 ore fa</span>, Magic Wind dice:

una ristampa anastatica è una ristampa identica in tutto e per tutto all'originale

Ma va?

 

<span style="color:red">11 ore fa</span>, Magic Wind dice:

potrebbero fare benissimo delle ristampe anastatiche anche della Tre Stelle e della TuttoTex se uno volesse

No non si potrebbe: sarebbero solo ristampe, ma non certo anastatiche.

 

La Mano Rossa senza gli scagnozzi, senza Tesach e Tesak, senza Tex Killer e non ambientata nel 1898 non è e non sarà mai un'edizione anastatica: non è identica in tutto e per tutto all'originale.

E questo non è un dato soggettivo ma oggettivo.

 

Se si cambia il significato alla parola anastatico (si veda a tal proposito la definizione che ne dà la Treccani che ho riportato sopra), allora il dato diventa soggettivo e possiamo stare ore e ore a esprimere opinioni contrastanti.

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Quindi quelle della Zagor Zenith che la Mercury mi ha venduto come anastatiche in realtà non lo sono, perchè l'edizione originale è quella delle strisce, e solo di quella può essere fatta la ristampa anastatica :blink::blink::blink: 

Vado subito a fargli causa :lol2::lol2::lol2:

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Magic Wind dice:

Quindi quelle della Zagor Zenith che la Mercury mi ha venduto come anastatiche in realtà non lo sono, perchè l'edizione originale è quella delle strisce, e solo di quella può essere fatta la ristampa anastatica :blink::blink::blink: 

Vado subito a fargli causa :lol2::lol2::lol2:

Pensa che volevo venderti (a prezzo di costo) la mia Mano Rossa anastatica.

Ma ci ho ripensato: non voglio certo che tu mi faccia causa.

 

P.S. Non leggo Zagor e non conosco né l'edizione Zenith né quella Mercury.

Se poi dovessi credere a tutto quello che mi dicono, sarei una terrapiattista.

 

Infine vorrei fare una piccola considerazione.

Ho espresso un parere su come mi sarebbe piaciuta un'edizione Book: identica all'originale, senza correzioni di testo e disegni (e quindi anastatica, perché la Treccani dà al tremine questo significato) e apriti cielo.

È successo di tutto.

Sono stata accusata praticamente di blasfemia.

 

Se prendo un biglietto da 500 euro e lo metto in una cornice di legno con tanto di vetro, cessa di perdere il suo valore?

Se prendo un albo di Tex anastatico e lo brossuro, perde la sua qualità di anastatico?

A me sembra una potente ca...stroneria.

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Per quel che leggo @Letizia, parli sempre con cognizione di causa. 

 

Questa volta però non è la medesima cosa prendere 500 euro e incorniciarle, rispetto ad un'anaststica rilegata. 

 

Le prime puoi toglierle dalla cornice senza "pregiudizio" per la banconota, mentre la ristampa anastatica di Tex, se rilegata non puoi farla tornare allo stato precedente. E, ovviamente, non si è mai vista nel passato un'edizione del genere.

 

Mi avrebbe fatto piacere comunque vedere le foto del tuo lavoro artigianale.

Edited by Jeff_Weber
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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

mentre la ristampa anastatica di Tex, se rilegata non puoi farla tornare allo stato precedente

Ah, ho capito.

Una copia si può definire anastatica solo se esiste la tecnologia che può modificare il formato.

Cioe, io prendo la mia copia [pseudo]anastatica, gli stacco la copertina cartonata... et voilà... la mia copia pseudo ridiventa anastatica come per magia. 

Ora ci provo (la mia copia è spillata, quindi basta rimuovere la copertina che è su cartoncino e mettercene una - identica - su carta).

Ti faccio sapere.

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Vero sull'indice, ma, come già detto, il frontespizio nel numero uno non è mai esistito in nessuna edizione, quindi non è una mancanza.

  • +1 1
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Rileggendo La Mano Rossa in Tex Collezione Book ho pensato che i disegni di Galep con colorazione (CSAC e Classic) sono stati un delitto… tutte le sfumature di nero perse nei colori. Ho (ri)apprezzato molto i disegni, nonostante siano stati fatti in fretta (così dice la leggenda) e curando poco i dettagli (ma quanti dettagli ho notato).

  • +1 2
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