Jump to content
TWF - Tex Willer Forum

[Texone N.41] Ben il bugiardo


Recommended Posts

Ovviamente ho scorso i messaggi velocemente per non spoilerarmi nulla (comprerò il Texone dopodomani e non me lo leggerò prima di una settimana buona).
Mi pare di aver intravisto, però, che qualcuno si lamenti del fatto che Tex e Carson vincano con troppa facilità. Dunque, fatemi capire: già i nostri sono due macchine da guerra; come potrebbero trovarsi in difficoltà avendo al proprio fianco Ben il bugiardo e i suoi ottomila seguaci?

Edited by virgin
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">21 minuti fa</span>, virgin dice:

Tex e Carson vincano con troppa facilità

No no.

Sono gli avversari che perdono con troppa facilità. 

Nel senso di:

- mi vuoi sparare? Aspetta che accendo la luce e mi metto in posa

- vuoi che mi butto nel precipizio? Basta chiedere. 

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Insomma Ben è bugiardo (lo dice anche il titolo) e tutto quello che racconta sono fandonie.

È molto probabile che:

- Ben non abbia mai conosciuto Tex

- Angela non sia mai stata rapita 

- lo zio sia di là a preparare il caffè.

 

Ripeto, rivoglio indietro € 10,90.

 

Una curiosità. Se si fosse trattato di "capolavoro" Marvel del genere What If...? ambientato stranamente nel vecchio West con un tizio che racconta una bugia dopo l'altra, in una storia semplice e paradossale allo stesso tempo, avresti richiesto comunque il rimborso della spesa?

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">53 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Una curiosità. Se si fosse trattato di "capolavoro" Marvel del genere What If...? ambientato stranamente nel vecchio West con un tizio che racconta una bugia dopo l'altra, in una storia semplice e paradossale allo stesso tempo, avresti richiesto comunque il rimborso della spesa?

Non ho mai letto un fumetto Marvel in vita mia.

Penso che "What if", a qualsiasi genere letterario/fumettistico/ cinematografico venga applicato, sia la peggiore americanata mai inventata (pensa solo, per avere una pallida idea: what if Tex was gay?)

Quindi no, non avrei chiesto il rimborso della spesa semplicemente perché non potrebbe mai esistere una mia spesa per simili porcherie.

Se qualcuno mi regalasse roba simile, ne farei palle di carta bagnata che, una volta asciutta, sarebbe un ottimo combustibile per il mio barbecue.

  • Haha (0) 1
Link to comment
Share on other sites

Propongo di aggiungere una striscia finale a "I fratelli Donegan" e a "Oltre il fiume" , quando verranno ristampati, in cui si vede Ben il bugiardo con la penna in mano che le sta scrivendo: in realtà quelle non sono le peggiori storie di Nizzi ma le simpatiche storie di Ben il bugiardo. Così verranno lette con tutt'altro spirito, e improvvisamente diventeranno persino piacevoli e divertenti. :lol:

  • Haha (0) 2
  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">11 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Una curiosità. Se si fosse trattato di "capolavoro" Marvel del genere What If...? ambientato stranamente nel vecchio West con un tizio che racconta una bugia dopo l'altra, in una storia semplice e paradossale allo stesso tempo, avresti richiesto comunque il rimborso della spesa?

 

SE il What If era ai livelli di Superman Red Son non mi sarei mai lamentato... ma questo di What If è ai livelli di "se nonno era un flipper avrebbe avuto 4 palle"

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Poe dice:

Propongo di aggiungere una striscia finale a "I fratelli Donegan" e a "Oltre il fiume" , quando verranno ristampati, in cui si vede Ben il bugiardo con la penna in mano che le sta scrivendo: in realtà quelle non sono le peggiori storie di Nizzi ma le simpatiche storie di Ben il bugiardo. Così verranno lette con tutt'altro spirito, e improvvisamente diventeranno persino piacevoli e divertenti. :lol:

Non ce n'è bisogno.

Lo sanno tutti che Nizzi è uno pseudonimo. 

Il suo vero nome è Benjamin O'Leary.

Link to comment
Share on other sites

Anche questo, la Marvel l'ha già fatto...   :lol:

 

Non so chi di voi comprava negli anni 70 una rivista con storie di Hulk "fuori continuity" basate sul telefilm, edizione italiana di un magazine lanciato dalla Marvel per sfruttare il successo della serie TV... anni dopo, per giustificare storie fuori continuity e una caratterizzazione "strana", in una storia di Hulk "normale" si scoprì che quelle storie erano una serie TV anche nel mondo marvel, cioè una fiction ispirata all'Hulk "reale".

 

Visto che oggi la Bonelli copia la Marvel in tutto, magari se insistiamo a dargli questa idea, magari ci riusciamo a fargli stabilire in una storia che il Tex di Nolitta e Nizzi è quello di Ben il Bugiardo...  :P

 

(e anche se non lo stabiliscono loro...  nel mio head-canon ormai è così! È l'unica spiegazione possibile! :P )

  • +1 1
Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">13 ore fa</span>, Letizia dice:

No no.

Sono gli avversari che perdono con troppa facilità. 

Nel senso di:

- mi vuoi sparare? Aspetta che accendo la luce e mi metto in posa

- vuoi che mi butto nel precipizio? Basta chiedere. 

'mbè?

Ci sono anche persone gentili a questo mondo...

Voglio dire: può essere 

:D

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">40 minuti fa</span>, Diablero dice:

Anche questo, la Marvel l'ha già fatto...   :lol:

 

Non so chi di voi comprava negli anni 70 una rivista con storie di Hulk "fuori continuity" basate sul telefilm, edizione italiana di un magazine lanciato dalla Marvel per sfruttare il successo della serie TV... anni dopo, per giustificare storie fuori continuity e una caratterizzazione "strana", in una storia di Hulk "normale" si scoprì che quelle storie erano una serie TV anche nel mondo marvel, cioè una fiction ispirata all'Hulk "reale".

 

Visto che oggi la Bonelli copia la Marvel in tutto, magari se insistiamo a dargli questa idea, magari ci riusciamo a fargli stabilire in una storia che il Tex di Nolitta e Nizzi è quello di Ben il Bugiardo...  :P

 

(e anche se non lo stabiliscono loro...  nel mio head-canon ormai è così! È l'unica spiegazione possibile! :P )

 

Un'idea potrebbe essere la vendita a "caro prezzo e tiratura limitatissima" di un "set di tavole finali" a questa storia in base alle quali ALTERNATIVAMENTE si possa stabilire il proprio CANONE da lettore delle storie di Tex, ovvero scegliere la tavola in cui quel bugiardo di un Ben O'Leary abbia scritto tutte le storie di Ruju, oppure tutte quelle di GL Bonelli, Nolitta, Nizzi, @borden, ma anche quelle di altri come Manfredi, Faraci, Rauch, Giusfredi, ecc. 

 

Nulla di nuovo (oltre Marvel e DC), dato che già nell'Ottocento nel romanzo "La Verità di Rocambole" di Ponson du Terrail si dava la possibilità di accettare come vere o meno certe storie di questo personaggio.

 

Link to comment
Share on other sites

Allo scrittore di manga Cio La Biro viene commissionata la realizzazione di un texone.

La Biro comincia a buttare giù la trama.

Il giornalista italoamericano Nino Pen si reca nella riserva Navajo per intervistare Tex Willer per conto del giornale The Lying Truth.

Quando Pen arriva al villaggio centrale della riserva deve purtroppo prendere atto che Tex è assente, in missione con Carson per risolvere chissà quale caso.

C'è però Tiger Jack al quale Pen inizia a fare qualche domanda.

Cio La Biro calcola che più o meno siamo a pagina 127 del texone.

E Tiger racconta di quella volta che Tex, Kit, Kit e lui stesso sono andati a caccia di un puma che faceva stragi di pecore nei villaggi delle terre alte.

Ma il puma non era uno, erano tre o quattro e la loro eliminazione richiese quasi una settimana.

Durante un bivacco notturno, Tex fece casualmente riferimento (a pagina 176) a un episodio avvenuto anni prima.

Poiché il figlio Kit a quel tempo non era presente perché troppo piccolo, chiese al padre di raccontargli il fatto.

E Tex racconta.

Io e Carson eravamo a la caccia a un puma (o forse anche due o tre) che stava facendo stragi di pecore nei villaggi delle terre alte.

Eravamo però pericolosamente vicini alle terre degli indiani Hualpai.

Io e Carson ci siamo divisi e poco dopo non t'incontro uno Hualpai?

Lo metto fuori combattimento e lo interrogo.

L'indiano racconta.

Io grande guerriero, io ucciso grande guerriero Capelli d'Argento. (1)

Ma papà, lo zio Kit è qui che sta bevendo un caffè, come può l'indiano Hualpai averlo ucciso?

E Tex continua il suo racconto.

Infatti ha mentito e il vecchio dromedario più tardi mi disse come erano andate le cose.

E Carson racconta:

L'indiano Hualpai mi ha preso alle spalle e mi ha fatto perdere l'equilibrio.

Sono caduto in un dirupo ma mi sono salvato aggrappandomi a un cespuglio sporgente. (2)

Dopo aver mandato l'indiano a spigolare a calci dove non batte il sole e aver fatto fuori il puma che, per fortuna, era solo, siamo tornati al villaggio centrale. (3)

Nino Pen pensò che la storia fosse interessante e, dopo averla trascritta nel suo taccuino (4), ritornò (a pagina 224) alla sede del suo giornale. (5) (6)

(1) Fine del racconto dell'indiano Hualpai

(2) Fine del racconto di Carson

(3) Fine del racconto di Tex

(4) Fine del racconto del giornalista Nino Pen

(5) Fine del racconto dello scrittore di manga Cio La Biro

(6) Fine del racconto di Letizia

Link to comment
Share on other sites

Sono tutte cose plausibili e logiche e, tra l'altro, già pubblicate.

Un giornalista che testimonia le gesta di Tex: già visto.

Tex & Co a caccia di puma che fanno stragi di pecore nelle terre alte: già visto.

Tex alle prese con gli Hualpai: già visto.

Un indiano che mente vantando di aver ucciso Carson: anche questo strano ma già visto.

Non c'è una virgola che stona o che non sia texiano.

Soprattutto non ci sono piccionate.

 

La cornice è un po' stravagante e i nomi sono forse un po' troppo ironici.

Il giapponese che c'ha la penna biro, il giornalista col pennino e il giornale La Verità Bugiarda forse sono un po' esagerati.

E poi A che racconta B che racconta C che racconta ... è un po' estemporaneo ma almeno si sa chi racconta cosa.

 

Il caldo si combatte con due cose: condizionatore (e io ce l'ho a tutto gas) e ironia (e io, beh,...)

Link to comment
Share on other sites

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Letizia dice:

Sono tutte cose plausibili e logiche e, tra l'altro, già pubblicate.

Un giornalista che testimonia le gesta di Tex: già visto.

Tex & Co a caccia di puma che fanno stragi di pecore nelle terre alte: già visto.

Tex alle prese con gli Hualpai: già visto.

Un indiano che mente vantando di aver ucciso Carson: anche questo strano ma già visto.

Non c'è una virgola che stona o che non sia texiano.

Soprattutto non ci sono piccionate.

 

La cornice è un po' stravagante e i nomi sono forse un po' troppo ironici.

Il giapponese che c'ha la penna biro, il giornalista col pennino e il giornale La Verità Bugiarda forse sono un po' esagerati.

E poi A che racconta B che racconta C che racconta ... è un po' estemporaneo ma almeno si sa chi racconta cosa.

 

Il caldo si combatte con due cose: condizionatore (e io ce l'ho a tutto gas) e ironia (e io, beh,...)

 

Appunto, di questi stratagemmi è piena la letteratura in prosa, prima ancora di quella a fumetti. E se parlare in giro di letteratura popolare, come della serie di Rocambole, fa storcere il naso ai presunti intellettuali, mentre ad esempio piacciono a @borden e anch'io li ho letti tutti, potrei fare anche un altro esempio, questa volta di letteratura più "colta". 

 

Mi riferisco al bellissimo romanzo "Manoscritto trovato a Saragozza", massimo concentrato di racconti a scatole cinesi o se vogliamo a  matrioske. 

 

Vi raccomando però di leggere la versione integrale. L'autore era un bizzarro nobile polacco che amava molto viaggiare, Jan Potocki che nel 1815 si sparò utilizzando un proiettile d'argento, forse perchè credeva di essere un licantropo.

Link to comment
Share on other sites

Il 21/06/2025 at 21:47, MacParland dice:

Ok, lo confesso quando ho dato la prima occhiata all'immagine del thread m'ero preso paura, ma si trattava solo del racconto del mostro Ben!

Anzi bella l'idea di caratterizzare diversamente le "vignette raccontate" e belli i disegni di Biglia, certamente la parte più godibile del Texone.

1748527862401.jpg--.jpg?1748527863000
 

Quel cavallo "fumettoso"-ma si può usare fumettoso commentando un fumetto (!?)- mi aveva spaventato, ma bei disegni.

La storia invece presenta personaggi interessanti come Ben e la maestrina e altri caratteri ben delineati come lo sceriffo e lo zio morti per colpa del bugiardo, il rapporto tra i fratelli banditi e quello tra Carlos e Jimena, ma concordo che i vari scioglimenti  siano un po'sbrigativi.

   Per me i personaggi più interessanti restano Gato e Jimena, del resto gli unici a cercare di creare qualche problema ai nostri, mentre Carlos e Ramon anche se hanno una truppa fedele, riescono ad evitare di farsi raggiungere da Tex e hanno un nascondiglio introvabile, alla fin fine si rivelano ben poco irresistibili.

  Poi Tex per me può anche evitare i proiettili e sparare dopo (magari non sempre, eh), ma vorrei vederlo più in azione: ad esempio vederlo scalare la montagna o la parete prima di sorprendere (o di precipitare in testa) a qualcuno, una volta ci sta, ma due l'ho vissuto più come un buco di trama che un effetto sorpresa.

Tra l'altro due volte si materializza nella notte e un'altra appare dotato di radar o sonar quando vede Ben e Gato cmq celati sulla parete, Ben si sarà anche sporto, ma Gato che arrivava da dietro?

 

Ma questo è il meno, è lo stacco tra trama e scene di azione che mi ha un po' infastidito.

 

Detto ciò rimane un Texone godibile anche se niente di più.

Direi soggetto 6, sceneggiatura 6,5 e disegni 8.Un complessivo 7.

Edited by Black Jim
Link to comment
Share on other sites

Parto col dire che è stata una piacevole lettura, la storia è simpatica, ha alcune trovate interessanti ed intrattiene.
I personaggi sono tutti ben caratterizzati.

Certo, magari da un Texone ci si aspetta un po’ di più.. ma sulla regolare questa sarebbe stata una storia accolta da giubilo.

 

I disegni sono l’aspetto che più di tutto tende ad alzare la valutazione, anche se ho trovato il lavoro dell’immenso Biglia un po’ incostante: a volte tavole curatissime, a volte tavole più “approssimative” specialmente nei volti. Ma nel complesso, una prova graficamente molto valida.

 

In definitiva, ad albo chiuso, non rimpiango di averlo aperto, e lo ripongo in libreria con un senso di pace per la bella lettura terminata, cosa che ultimamente non accade spesso (spero nella storia di Manfredi che mi sta prendendo)

 

Per @Diableroincredibilmente, pare che a pag 175 Tex spari per primo. Miracolo!

  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

Costo dell'albo 11,00€.

Per i disegni 5,00€ li spendo.

La sceneggiatura 1,00€

In breve, se ad un mercatino lo trovate  a 6,00€ potete prenderlo, per non aver buchi nella raccolta.

Ma 11,00€ non li vale proprio :censored2:

 

Naturalmente a mio parere!:old:

  • Sad (0) 1
Link to comment
Share on other sites

  • Collaboratori

Un buon Texone, non un capolavoro di sceneggiatura, ma ci vedo un capo e una coda in una storia che tenta, con più o meno successo, la via dell'originalità in quel ha di rendere un visibile omaggio ai miti viventi che sono oggi Tex e Carson. Confesso che è uno degli aspetti che mi sono piaciuti di più.

 

Scorrevole e godibile dalla prima pagina all'ultima, l'unica cosa che gli manca è in fondo solo la classicità glbonelliana, ma ci ho visto molto del Nizzi che fu, quello che ancora riusciva a farci divertire con le sue sceneggiature, così come nei disegni ho pensato più di una volta a Ticci, insomma un prodotto riconoscibile come Tex e non mi pare poco.

 

Buone trovate, persino in quelle contestate sul ponte ballerino la cui presenza, fin dalla prima vignetta, ne suggeriva la conclusione, ma sempre un Tex (e Carson) che ti tirano le castagne roventi dal fuoco, sempre nel posto e nel momento giusto presenti.

 

Con Ruju non sono sempre tenero, ma con storie come questa ha la mia benedizione.

 

PS,  detto per inciso, Biglia era la ragione prima delle lamentele di Claudio Nizzi che avrebbe voluto i suoi pennelli per la sua storia: se in questo Texone fosse finita la storia di cui si è dovuto fare carico Bruzzo, beh ancora una volta penso a una bella doccia torrenziale di umiltà sul capo dello sceneggiatore di Fiumalbo e sulle sue insensate pretese. Sic transit gloria mundi.

  • Like (+1) 3
  • +1 2
Link to comment
Share on other sites

Allora...Finito stamattina il Texone di Ruju e Biglia. L'ho finito con voglia e preferendolo ad altre attività ludiche.

Personaggi ben caratterizzati, sia i fratelli messicani, che la maestrina (bel caratterino), per non parlare del nostro inventore di storie trasformatosi da contafrottole a vero protagonista. Non male anche i personaggi minori tra i cattivi e gli abitanti del paesino.

Ruju sviluppa molto bene questo aspetto coadiuvato dai pennelli di Biglia molto ben calibrati non solo sul paesaggio ma soprattutto sui volti.

La trama è interessante, Tex e Carson sono sul pezzo e non mancano le difficoltà e gli imprevisti.

Detto questo due cose non mi hanno convinto...

 

SPOILER SPOILER SPOILER

Spoiler

In primis quando ho visto il ponte traballante nella miniera ho sperato fino alla fine che Ruju non lo usasse in modo telefonato. Mi ha accontentato quando ha fatto ferire Carson meno quando ha fatto precipitare i fratelli messicani.

Poi ho sperato fino alla fine che Ruju non sviluppasse la parte finale con l'apparizione finale di Tex, Carson e l'altro ranger al momento giusto.

Diciamo che sono due cose un po' telefonate e che ogni tanto Ruju usa

 

Al netto di quello che non mi ha convinto il Texone non è stato male e non andrà nel dimenticatoio e già questa è una buona notizia.

Il 25/06/2025 at 20:22, Leo dice:

 

Anch'io. Il Texone è la pubblicazione più prestigiosa e la preferita di molti lettori. Deve proporre storie di un certo peso, come le ultime di Borden e dello stesso Manfredi, non basta che siano disegnate superbamente. Ben il bugiardo è una storiellina carina, senza grossi cattivi e con un character debole e poco originale come per l'appunto Ben. Lo aspettiamo tutto l'anno, il Texone, è l'appuntamento di inizio estate, che si risolva così è una beffa amara...

Sicuramente il Texone lo aspetti un anno intero e ci vorrebbe qualcosa di più "massiccio" non solo graficamente ma anche come storia.

Detto questo vado a memoria ma non è che Ruju abbia scritto negli altri due Texoni dei capolavori (anzi). Tra i tre che ha scritto questo non mi è dispiaciuto al netto di un paio di sbavature. Il personaggio di Ben, la maestrina ed in generale la capacità di essere magnetico nel raccontare (e Ben è così descritto) mi hanno fatto leggere con piacere la storia. Poi si è "persa" in alcune semplificazioni e in alcune scene telefonate.

Link to comment
Share on other sites

Texone letto due volte, come faccio di solito con le storie di Tex. Chissà quando sarà la prossima.

La seconda lettura è stata quella più apprezzata. 

Texone che si ricorderà sopratutto per il soggetto originale, e per gli ottimi disegni di Biglia.

Sbagliata la scena della merenda, e anche la scena del ponte, che per come è stata seneggiata, Tex è Carson avevano tutto  tempo di far crollare. Per mè doveva essere una scena dove i banditi incalzano piu da vicino i nostri.

Segnalo anche un refuso nell'ultima pagina.

Comunque moderatamente soddisfatto.:old:

Link to comment
Share on other sites

Storia scorrevole, si legge bene senza chiederti che ore sono, disegni a mio avviso molto belli, soggetto ampiamente sufficiente, molto in stile Tex Willer, sono ovvio lo so.

Link to comment
Share on other sites

Il 27/06/2025 at 16:37, Letizia dice:

Sono tutte cose plausibili e logiche e, tra l'altro, già pubblicate.

Un giornalista che testimonia le gesta di Tex: già visto.

Tex & Co a caccia di puma che fanno stragi di pecore nelle terre alte: già visto.

Tex alle prese con gli Hualpai: già visto.

Un indiano che mente vantando di aver ucciso Carson: anche questo strano ma già visto.

Non c'è una virgola che stona o che non sia texiano.

Soprattutto non ci sono piccionate.

 

La cornice è un po' stravagante e i nomi sono forse un po' troppo ironici.

Il giapponese che c'ha la penna biro, il giornalista col pennino e il giornale La Verità Bugiarda forse sono un po' esagerati.

E poi A che racconta B che racconta C che racconta ... è un po' estemporaneo ma almeno si sa chi racconta cosa.

 

Il caldo si combatte con due cose: condizionatore (e io ce l'ho a tutto gas) e ironia (e io, beh,...)

 

Questo è stato l'ultimo messaggio di Letizia, al quale risposi subito dandole ragione per poi approfondire la tematica.

Spiace tantissimo che non ci sia più e stento ancora a credere che ciò sia avvenuto davvero.

R.I.P. Letizia

  • Thanks (+1) 3
  • Sad (0) 2
Link to comment
Share on other sites

A me quest'ultimo Texone non è dispiaciuto, anche se non lo ritengo certo paragonabile a quello di Magnus. 

Link to comment
Share on other sites

Potrei incollare il commento al Texone dello scorso anno: in questo caso non nutrivo grosse aspettative più che altro sulla trama della storia, che dall'anticipazione non mi ispirava un granchè, mentre ero consapevole che avrei apprezzato maggiormente i disegni di Biglia rispetto a quelli di Palumbo.

In effetti partendo proprio dai disegni devo dire che Biglia ha fatto un buon lavoro sia sui personaggi, in particolare per me i due pards e i comprimari positivi, che sulle ambientazioni, cittadine e non. Di certo non scopriamo oggi le sue qualità, tuttavia, e non vuole essere una critica, pur essendo un ottimo disegnatore il suo tratto non mi rimane impresso come quello di altri artisti che hanno lavorato e lavorano sulla pagine del nostro...
Per quanto riguarda la storia non mi è dispiaciuta, anche se come evidenziato da altri è ancora una volta un po' "leggerina", con qualche scelta di sceneggiatura telefonata ed i nostri che ad un certo punto non sembrano raccapezzarsi sulle tracce di un nutrito gruppo di desperados:huh: 

La vicenda nel complesso, che come ha detto Ymalpas ha un certo sentore nizziano, finisce per suscitare simpatia, come anche il personaggio di Ben, e tuttavia mi aspetto qualcosa di più succoso dall’uscita texiana più attesa dell'anno (almeno da parte mia), a maggior ragione a fronte degli ormai frequenti balzelli di prezzo tanto discussi e criticati.

  • +1 3
Link to comment
Share on other sites

  • Recently Browsing   0 members

    • No registered users viewing this page.
×
×
  • Create New...

Important Information

Terms of Use - Privacy Policy - We have placed cookies on your device to help make this website better. You can adjust your cookie settings, otherwise we'll assume you're okay to continue.