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TWF - Tex Willer Forum

[209/210] Linciaggio


ymalpas
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26 minutes ago, Barbanera said:

in questa storia, Tex è in Tennesee non per raddrizzare un torto nè perchè è andato a trovare uno dei suoi tanti amici...farlo trovare in Tennesee "per caso", senza alcuna spiegazione logica

La spiegazione logica banalissima è "nel west si viaggia a cavallo". Tex non prende l'aereo, se deve andare Dall'Arizona al Texas, si trova a passare due volte "per nessun motivo" dal New Mexico, con i lettori sospettosi che si chiedono per qualche importantissimo motivo non si è teletrasportato...  :rolleyes:

 

(e aggiungo che l'idea che Tex debba andare a raccontare i fatti suoi in tutti i paesi di passaggio, spiegando perchè è uscito di casa, mi ha subito ricordato questa immortale scena...

 

 

 

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Se in parte può essere giustificabile la spiegazione di Diablero (Tex in fondo poteva benissimo tornare da un'amante segreta in qualche città dell'est e scegliere di evitare di prendere il treno, o essere in missione visto che pure Carson era nei paraggi) ma ciò non toglie che trovo molto forzato che, a migliaia di miglia dal suo raggio d'azione, vada a chiedere asilo giusto appunto alla villetta di un vecchio amico e guarda caso, giunge proprio la stessa sera in cui avviene il tentativo di linciaggio che vede coinvolto il fratello.

 

Onestamente, se un simile pretesto lo avesse scelto Ruju, Faraci ma anche Nizzi o Boselli, avremmo come minimo protestato. 

 

Nessuno mette in dubbio la grandezza di Bonelli, ma se si ritiene di non condividere o criticare alcuni suoi passaggi, bisogna pur essere liberi di farlo: per quanto immenso come sceneggiatore, i passaggi a vuoto li ha avuti anche lui, soprattutto negli ultimi anni di carriera.

 

La storia in questione, per quanto bella, la giudico non del tutto "ortodossa" e ho cercato di spiegare i miei motivi nel commento e forse anche il figlio Giorgio la pensa così, se ha risposto a Carlo in quel modo.   

Modificato da Condor senza meta
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3 minuti fa, Condor senza meta dice:

Onestamente, se un simile pretesto lo avesse scelto Ruju, Faraci ma anche Nizzi o Boselli, avremmo come minimo protestato. 

vedo che qualcuno ha capito dove volevo arrivare...

dal Tennesee all'Arizona ci sono 1608 miglia di distanza,,,si tratta di un altro Continente, a momenti... ma non è stramo che si trovi in Tennesse, lo strano è che si trovi lì "per caso"...

Modificato da Barbanera
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Tex è in Tennessee, se non ricordo male, perché deve incontrarsi con Kit Carson ma non è importante. Ci sono diverse storie che iniziano in un qualche luogo e non ci siamo mai chiesti perché Tex passasse proprio di lì., quindi non lo ritengo importante.

Inoltre non è che il Tennessee sia tanto lontano dal Texas sapete? Ci confina e più di metà dei primi Texani sono emigrati proprio da lì, compreso l'eroe nazionale Sam Houston. Dal Tennessee venivano anche Davy Crockett ed i suoi volontari morti ad Alamo.

Insomma, non è mica poi così strano che un texano si trovi in Tennessee e nemmeno che un nativo del Tennessee come Boone si sia ritrovato in gioventù a fare il ranger nel Texas per poi tornare a casa quando ne ha avuto abbastanza.

Ed arriviamo ai lamenti per l'incredibile coincidenza che la piantagione dove Tex si ferma appartenga proprio ad un suo vecchio amico. Ho perso il conto di quante volte incredibili coincidenze del genere si sono verificati nei 208 numeri precedenti.

In letteratura questo genere di coincidenze è spesso il motore della vicenda,

Prendiamo "Tarzan delle Scimmie". Senza la coincidenza del naufragio proprio nei pressi della capanna costruita dal padre di Tarzan Jane Porter non lo avrebbe mai conosciuto e, coincidenza nella coincidenza, chi è l'accompagnatore ed aspirante marito di Jane? Nientemeno che William Clayton, inconsapevole cugino di Tarzan stesso. Questo, suppongo, secondo qualcuno forse farebbe di Burroughs un cattivo scrittore.

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Premetto che a me questa storia è piuttosto piaciuta, come si vede dalla mia rece più su, però non è che se uno fa una critica a GLB debba essere messo in croce. Non esistono autori intoccabili e altri pungiball. E nemmeno se si fa una critica a una storia o a una situazione significa che si consideri un pessimo scrittore il tale sceneggiatore.

GLB è il creatore di Tex e ha fatto immensi capolavori, ma anche discrete cagate.

Come un pò tutti, del resto.

Qua, certe trovate e certi clichè ci stanno anche. Ma si può anche capire che qualcuno si ponga il problema.

 

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4 ore fa, Carlo Monni dice:

Ci sono diverse storie che iniziano in un qualche luogo e non ci siamo mai chiesti perché Tex passasse proprio di lì., quindi non lo ritengo importante.

Ma infatti... Io ne ricordo molte di storie - non solo di GL Bonelli - in cui non ci viene detto perché Tex o i quattro pards sono in un determinato posto, o magari viene fornita una spiegazione che è talmente vaga da risultare totalmente insignificante.

Se qui ci fosse stata una didascalia iniziale con scritto: "Tex, di ritorno da Washington dove si era recato per i problemi tal dei tali...." avrebbe cambiato qualcosa? Avrebbe migliorato la storia? Direi di no. E soprattutto:

 

8 ore fa, virgin dice:

davvero a qualcuno frega qualcosa?:D

 

Discorso analogo per le coincidenze. Accadono nella metà delle storie di Tex (e non solo di Tex):

 

4 ore fa, Carlo Monni dice:

Ed arriviamo ai lamenti per l'incredibile coincidenza che la piantagione dove Tex si ferma appartenga proprio ad un suo vecchio amico. Ho perso il conto di quante volte incredibili coincidenze del genere si sono verificati nei 208 numeri precedenti.

In letteratura questo genere di coincidenze è spesso il motore della vicenda,

 

Tex passa casualmente in una vallata dove casualmente c'è un misterioso scimmione che taglia le teste.

Tex a cavallo trova lungo la strada un ferito che casualmente prima di morire gli dice qualcosa e Tex lo vendicherà.

I pards attraversano le montagne e trovano casualmente un indiano morto che casualmente fa loro scoprire una tribù che viene affamata dall'agente indiano.

All'uscita di un ristorante di San Francisco casualmente assistono a un tentativo di omicidio con un laccio nero, compiuto da un cinese.

Carson va casualmente da un barbiere a Tucson e casualmente incontra un vecchio membro della banda degli Innocenti che si sta facendo la barba, ecc. ecc.

Le storie di Tex - e di avventura - iniziano quasi sempre così, per un incontro strano e casuale.

Solo Nizzi sostiene che le storie di GL Bonelli hanno sempre uno schema fisso che prevede come inizio un incarico ricevuto da qualcuno, uno sceriffo o un soldato, che chiede l'aiuto di Tex per qualcosa,  ma non è proprio così. :rolleyes:

 

4 ore fa, valerio dice:

Non esistono autori intoccabili e altri pungiball. E nemmeno se si fa una critica a una storia o a una situazione significa che si consideri un pessimo scrittore il tale sceneggiatore.

GLB è il creatore di Tex e ha fatto immensi capolavori, ma anche discrete cagate.

GLB non è intoccabile, e mi sembra che qui nessuno lo pensi - basta leggersi i topic di molte delle sue ultime storie, diciamo post 250, piuttosto critici - però se questi sono da considerarsi errori di sceneggiatura... :dubbioso: Boh!... A me non pare.

 

Comunque la migliore storia di Tex sul razzismo non l'ha scritta né GL Bonelli, né Nizzi, secondo me, ma  Boselli con "Jethro".

 

Modificato da Poe
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Che Tex e compagni si trovino ad inizio storia da qualche parte casualmente ci sta.

Io però vedere Tex e Carson, in apertura di storia nell'ultimo  Maxi,  che se ne vanno a zonzo in canoa, l'ho  trovato abbastanza senza senso.🤔🙋‍♂️

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Insomma, visto che il 70% (ad essere buoni) delle storie di Nizzi ha clamorosi errori di sceneggiatura del tipo "Tex rifiuta di seguire le tracce di Mefisto in fuga che ha meno di 5 minuti di vantaggio" oppure "Tex si fa migliaia di KM per impedire che una precisa notte in un preciso punto una nave venga assalita (e guardando la mappa, all'andata e al ritorno forse ha attraversato "per caso" Utah o Colorado, e uno fra Wyoming, Oregon e Idaho, e forse Montana e Washington. A meno che non sia partito per nave e allora è passato "per caso" in California e forse anche nel Nevada...), e poi quella notte tutti vanno tranquillamente a ronfare disarmati...

 

...allora per "dimostrare di non essere prevenuti" SI DEVE trovare qualche scusa ridicola per dire la stessa cosa di GL Bonelli! :blink:

 

La critica, quella sensata, non funziona così. Se dico qualcosa di Michelangelo poi non sei obbligato a trovare qualche scusa del cavolo per dire le stesse identiche cose di chiunque altro.

 

Questa non e critica, è tifo calcistico. E magari voglia di "vendicarsi" di un autore oggettivamente più bravo di quello per cui si tifa... :angry:

 

La prontezza diciamo... "molto sospetta" con cui di fronte alla smontatura di critiche assurde si grida subito al "ah, se lo faceva Nizzi" per me dimostra al di la di ogni dubbio che questa è la motivazione dietro certi post.

 

A qualunque osservatore obbiettivo non accecato dal tifo, appare ovvio che, se Nizzi avesse scritto come GL Bonelli...  semplicemente non sarebbe stato criticato per tutte le boiate che ha scritto. (perché non le avrebbe scritte)

 

Mi sembra di vedere un mio vecchio compagno di classe che alle superiori pretendeva di avere il mio stesso voto perché (e lo diceva tranquillamente al professore) aveva copiato il mio (era vero, lasciavo copiare tutti...), il prof gli ha fatto notare dove aveva sbagliato a copiare e i compiti erano differenti, e ha concluso "anche a copiare bisogna essere capaci".

 

Ecco, ai fan di Nizzi: rassegnatevi, anche a copiare bisogna essere capaci. E quindi, anche se anche lui dice che ha "copiato GL Bonelli" (ma poi aggiunge con la consueta modestia che lui l'ha persino "migliorato"), non e che solo per questo dobbiamo dargli lo stesso voto, indipendentemente da quanto sia stato bravo o meno...

 

5 hours ago, valerio said:

Premetto che a me questa storia è piuttosto piaciuta, come si vede dalla mia rece più su, però non è che se uno fa una critica a GLB debba essere messo in croce. Non esistono autori intoccabili e altri pungiball.

 

Se uno fa una critica SENSATA.

 

"il fatto che Tex all'inizio non ci spieghi per filo e per segno dove cavolo era andato e a fare cosa per trovarsi poi nel viaggio di ritorno a trovarsi a passare di lì" NON È una critica sensata.

 

E sempre riguardo alla critica e alla strana idea che alcuni hanno di essa ("tutti gli autori devono essere criticati per le stesse cose indipendentemente dalla loro qualità!!"), SE POSTI IN UN FORUM, SEI UN AUTORE CHE HA SCRITTO QUALCOSA, e quindi SEI CRITICABILE COME OGNI ALTRO AUTORE.

 

Quindi, cosa si fa, si pretende per "certi autori" (chi posta critiche poco sensate nel forum) un "trattamento di favore" rispetto a Nizzi e a GL Bonelli?

 

O per dirla con parole loro...    "Cosa avresti detto se invece di scriverla il forumista X, questa cosa l'avrebbe scritta Nizzi?" :laugh:

 

Dici bene quindi, "Non esistono autori intoccabili ". Nemmeno fra chi posta commenti nel forum.

 

 

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Non siamo noi a decidere se una critica è sensata o no, in senso assoluto.

Quella di cui si questiona a me interessa poco, nella fattispecie. Io, per dire, non ci avevo proprio fatto caso.

Ma se per qualcuno è una cosa insoddisfacente fa bene a dire in piena libertà quello che pensa.

In effetti a qualcuno può anche sembrare strano che una storia possa cominciare con Tex in una località desueta senza alcuna spiegazione.

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10 ore fa, virgin dice:

Cioè, davvero a qualcuno frega qualcosa?

Qui volevo morire :lol2::lol2:

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:

Tex passa casualmente in una vallata dove casualmente c'è un misterioso scimmione che taglia le teste.

Tex a cavallo trova lungo la strada un ferito che casualmente prima di morire gli dice qualcosa e Tex lo vendicherà.

I pards attraversano le montagne e trovano casualmente un indiano morto che casualmente fa loro scoprire una tribù che viene affamata dall'agente indiano.

All'uscita di un ristorante di San Francisco casualmente assistono a un tentativo di omicidio con un laccio nero, compiuto da un cinese.

Carson va casualmente da un barbiere a Tucson e casualmente incontra un vecchio membro della banda degli Innocenti che si sta facendo la barba, ecc. ecc.

Bravo!

E qui sta il genio: spunti solo all'apparenza "banali" fanno nascere storie indimenticabili.

 

Non ricordo chi lo scrisse (ma sono sicuro di averlo letto qui su TWF): quando una storia non ci piace troviamo mille difetti che invece sono irrilevanti (o addirittura pregi) per chi l'ha apprezzata.

Questione di gusti e punti di vista.

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8 minutes ago, valerio said:

Non siamo noi a decidere se una critica è sensata o no, in senso assoluto.

E chi dovrebbe deciderlo allora? Esiste un "Ente ministeriale per la certificazione delle cose sensate"?  :laugh:

 

CIASCUNO DI NOI, OGNI VOLTA CHE LEGGE QUALSIASI COSA la "giudica" sensata o no nel suo cervello.

 

"Non siamo noi"? Assurdo. SIAMO SOLO NOI! Chi altri dovrebbe decidere per noi cosa è sensato o no?

 

10 minutes ago, valerio said:

Ma se per qualcuno è una cosa insoddisfacente fa bene a dire in piena libertà quello che pensa.

Ovvio. E infatti nessuno ha contestato il diritto di scriverlo.

 

Io semplicemente penso di avere, allo stesso identico modo, il diritto di dire quello che penso della sua opera (cioè del post)

 

Ed è QUESTO secondo diritto, che viene sempre contestato in maniera passivo-aggressiva nel forum (e altrove) atteggiandosi a vittima: "sono una vittima, gli altri credono di poter fare quello che ho diritto di fare io, è un ingiustizia"... 

 

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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, Diablero dice:

E chi dovrebbe deciderlo allora? Esiste un "Ente ministeriale per la certificazione delle cose sensate"?  :laugh:

 

CIASCUNO DI NOI, OGNI VOLTA CHE LEGGE QUALSIASI COSA la "giudica" sensata o no nel suo cervello.

 

"Non siamo noi"? Assurdo. SIAMO SOLO NOI! Chi altri dovrebbe decidere per noi cosa è sensato o no?

 

Ovvio. E infatti nessuno ha contestato il diritto di scriverlo.

 

Io semplicemente penso di avere, allo stesso identico modo, il diritto di dire quello che penso della sua opera (cioè del post)

 

Ed è QUESTO secondo diritto, che viene sempre contestato in maniera passivo-aggressiva nel forum (e altrove) atteggiandosi a vittima: "sono una vittima, gli altri credono di poter fare quello che ho diritto di fare io, è un ingiustizia"... 

 

Bo.

Capito nulla, ma bene così.

 

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Non capisco cosa c'entri la consueta tiritera dei difensori di Nizzi e via dicendo su questo post. Qui nessuno ha fatto la vittima o cosa, sembra diventato un mantra questo!

 

Così come trovo sempre fuori luogo tirare il ballo la solita questione della "sensatezza" o meno delle critiche a proprio piacimento. 

 

Ciò che può apparire sensato a tizio, a caio può sembrare una boiata. E' la vita! 

 

Poi qui nessuno ha parlato di errori di sceneggiatura, ma di scelte narrative che possono o meno convincere.

 

Lo si fa con tutti gli autori, quindi non vedo il motivo per cui Barbanera o il sottoscritto non debbano sentirsi liberi di farlo con Bonelli senior o chicchessia se una storia ha convinto di meno. Poi se Diablero o chi per lui non condivide queste critiche, altrettanto libero di dirlo, ma non può definirle insensate. 

 

Mi spiace, ma sono questi toni che mi danno fastidio; siamo su questo forum per discutere e confrontare le idee costruttivamente, non per pontificare o ergersi utenti supremi e stilare graduatorie di intelligenza. 

 

 

 

 

 

 

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10 minutes ago, Condor senza meta said:

Non capisco cosa c'entri la consueta tiritera dei difensori di Nizzi e via dicendo su questo post. Qui nessuno ha fatto la vittima o cosa, sembra diventato un mantra questo!

 

Non sono stato io a tirare fuori la solita storiella che "se l'avesse fatto Nizzi o tizio caio sempronio", gioia. È stato un altro utente, che ha lanciato le solite frigne del "ah, se l'avesse scitto Nizzi" (e io ribadisco: MAGARI Nizzi sapesse scrivere certe storie...)

 

Anzi, sono curioso di andare a vedere chi è questo utente che ha tirato fuori "la solita tiritera"...

 

7 hours ago, Condor senza meta said:

Onestamente, se un simile pretesto lo avesse scelto Ruju, Faraci ma anche Nizzi o Boselli, avremmo come minimo protestato. 

 

...ma guarda!  :laugh:

 

Ci rido, ma perchè ormai la prendo con filosofia. Fanno SEMPRE così. E poi dopo sono lagne su lagne su "quelli che fanno i confronti con Nizzi"...

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<span style="color:red">24 minuti fa</span>, Diablero dice:
8 ore fa, Condor senza meta dice:

Onestamente, se un simile pretesto lo avesse scelto Ruju, Faraci ma anche Nizzi o Boselli, avremmo come minimo protestato. 

 

...ma guarda!  :laugh:

 

Appunto.

Al nostro amici nonché a Barbanera, voglio dire semplicemente: no. Non avrei protestato e nemmeno lo avrei contestato perché si tratta di un espediente narrativo antico e rispettato.  Potrei contestare il modo in cui è statto usato in una specifica storia forse ma mai l'espediente in sé come sembrano voler fare gli utenti in questione.

Prendiamo l'espediente che ormai abbiamo ribattezzato dell'origlione. Non è mai stato l'uso di questo espediente che abbiamo contestato a Nizzi, ma il suo abuso, il suo utilizzo come via fin troppo facile per far apprendere a Tex qualcosa al momento giusto praticamente in ogni storia o quasi a partire da un certo momento.

Questo genere di coincidenze, ripeto, sono la farina della narrativa seriale., ogni narrativa seriale non solo di Tex o del fumetto. Farsi certe domande è del tutto inutile e perfino controproducente,

  • +1 1
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Sfido chiunque a trovarmi un commento in cui io abbia mai contestato a Nizzi (o a CHIUNQUE ALTRO) il fatto di aver fatto un apertura "in media res" senza tante spiegazioni e lungaggini.

 

Semmai, ho sempre contestato a Nizzi IL CONTRARIO, all'inizio de "La rupe del diavolo" ci sono CINQUANTA PAGINE (50!) per spiegare coma mai sono lì, che strada hanno preso, cos'hanno mangiato nel frattempo, cosa sanno del caso, etc... 

 

(e subito dopo... Tex ignora completamente tutte quelle motivazioni e va a dormire. E quando si sveglia gli spiegano tutto di nuovo...)

 

Certo che se uno è abituato a 50 pagine di spiegazioni, gli piacciono e le desidera, è comprensibile che si trovi spiazzato quando non le trova. Ma allora dovrebbe smettere di leggere GL Bonelli (e Salgari, Robert E. Howard, etc.), perchè ci sono UN SACCO di storie di GL Bonelli che iniziano così.

 

Andate a leggervi l'inizio di "Gilas" (pagina 83 del numero 106), che brutta storia, eh? Non ci sono nemmeno 50 pagine di spiegoni prima...

Modificato da Diablero
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Diableruccio (permettimi di chiamarti così per ricambiare il fatto che mi hai chiamato "gioia", ma essendo etero preferirei che mi chiamasse così una bella donna, ma apprezzo l'affettuoso sarcasmo) :P:D se tu pensi che io sia un difensore a oltranza di Nizzi e mi tiri in mezzo a questa interminabile crociata, lasciati dire che caschi male e presumo non hai mai letto i miei commenti in più di tre anni di permanenza in forum :D

 

Son cresciuto con Nizzi, è vero, come è vero che mi sono definito un suo fan, ma così come l'ho elogiato dove ritenevo che meritasse di esserlo, non mi sono tirato indietro a criticarlo (anche duramente) quando mi ha fatto cascare le braccia. Prova il contrario se ci riesci.

Oltretutto, non ho mai mancato di rispetto a Bonelli, poichè un lettore di Tex mai potrebbe farlo

 

Non mi metto anch'io a fare il giochino di postare vecchi miei interventi, cercateli se ti va, in fondo non devo dimostrare nulla a nessuno quando si tratta del mio pensiero, però questa cosa ci premevo a specificarla, poichè ho l'impressione che ci sia la tendenza di gettare tutti dentro lo stesso calderone con troppa facilità.

 

Personalmente di difendere Nizzi a me importa una cippa, quindi quale lagne e lagne da parte mia. :D

 

Il senso della mia frase "incriminata" da te estrapolata non era mirato a fare presunti paragoni fra Bonelli e i suoi successori, ma per chiarire il mio punto di vista che così come critichiamo aspetti di Ruju, Faraci, Nolitta, Nizzi e Boselli (in rigoroso ordine di citazione) ci può stare farlo pure con l'immenso Bonelli se lo riteniamo opportuno.

 

Se mi sono espresso male, mi scuso, in caso contrario, pensala come vuoi, figurati, ma evita di etichettarmi per favore.

Ti stimo, trovo stimolante leggere i tuoi interventi, ma così come rispetto gli altri utenti, gradirei che un minimo mi fosse portato pure a me.    

 

 

 

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Il senso della mia frase "incriminata" da te estrapolata non era mirato a fare presunti paragoni fra Bonelli e i suoi successori, ma per chiarire il mio punto di vista che così come critichiamo aspetti di Ruju, Faraci, Nolitta, Nizzi e Boselli (in rigoroso ordine di citazione) ci può stare farlo pure con l'immenso Bonelli se lo riteniamo opportuno.

 

 

Forse ho capito male anche io, ma per me il senso della tua frase era: a me questo modo di coinvolgere Tex non è piaciuto ma siccome è di Bonelli è perdonato mentre se lo avessero scritto gli autori da te citati sarebbero stati criticati.

Quello che io e Diablero abbiamo risposto è che questo non è assolutamente vero.

Nemmeno ti abbiamo imputato di essere un difensore ad oltranza di Nizzi bensì di essere stato tu a tirarlo in ballo e questo è innegabile.

Io spesso sono d'accordo con te, ma stavolta, permettimi di dirlo, hai toppato alla grande sia nel criticare la situazione in questione sia nel tirare in ballo Nizzi e gli altri autoir da te citati.

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Forse ho capito male anche io, ma per me il senso della tua frase era: a me questo modo di coinvolgere Tex non è piaciuto ma siccome è di Bonelli è perdonato mentre se lo avessero scritto gli autori da te citati sarebbero stati criticati.

Quello che io e Diablero abbiamo risposto è che questo non è assolutamente vero.

Nemmeno ti abbiamo imputato di essere un difensore ad oltranza di Nizzi bensì di essere stato tu a tirarlo in ballo e questo è innegabile.

Io spesso sono d'accordo con te, ma stavolta, permettimi di dirlo, hai toppato alla grande sia nel criticare la situazione in questione sia nel tirare in ballo Nizzi e gli altri autoir da te citati.

Carlo, può capitare di scrivere male una frase e far si di essere frainteso, comunque davvero non avevo intenzione di tirare in ballo Nizzi per alimentare la consueta disputa. Credo che come io la pensi in proposito sia ormai noto sul forum.

  

Che su questo passo possa aver toppato (anche se le reazioni sono sempre troppo veementi a dire il vero), può essere, ma sul fatto di non gradire la situazione della coincidenza dell'incontro, essendo un'opinione soggettiva, non vedo il perchè io debba cambiare idea. :D

Anche se è un espediente usato e riusato, a me, il fatto che Tex a così tanta distanza e milioni di abitanti incappi subito nell'amico e si ritrovi catapultato nel linciaggio, non mi fa impazzire. Non dico che è sbagliato o che sia un buco di sceneggiatura, ma la trovo una scelta di Bonelli non nelle mie corde.  

 

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di questa storia, a aprte l'ambentazione sbagliata e la non spiegazione del perchè Tex si trova in Tennesse (peccato veniale, ma pur sempre una forzatura per giustificare una storia "strana" con una trama diversa dai canoni western classici: legittimo) ho apprezzato quasi tutto, ma o sottolineato volutamenet, partendo da una azzeccata intuizione di Valerio, l'ambiguità del personoggio di Boone...ripeto, che Tex capiti per caso a casa del piantatore del Tenneesee, che è PER CASO un suo vecchio amico, ci sta assolutamente per me (anche se capisco Condor).Ho trovato un limite il non voler "caricare" di più la figura di Boone, che é UN RAZZISTA o quantomeno un wasp menefreghista (perchè, ripeto, Boone sa del passatempo del Fratellino di andare a stuzzicare i Negri, lo sa...basta leggere i ballons).Successivamente Boone, per evitare di dare spiegazioni a Tex del "passatempo" del caro fratellino e degli altri razzisti del paese, taglia corto e fa andare via i due razzisti...Tex semplicemente non si interessa, o se sospetta qualcosa, non interviene comunque.

ovvio che la cosa è studiata per giustificare l'intervento successivo di Tex, poi Boone praticamente scompare dalla trama (ormai non serve più) riapparendo per poche pagine nel secondo albo, uscendo definitivamente di scena in modo "neutro"

Gl dava molto più importanza alla storia e al ritmo che alla sfaccettatura dei personaggi, però  il grigio Boone avrebbe meritato forse una parte più interessante nella storia, che non ha avuto.pazienza...soprattutto, nella storia manca un elemnto che più avrebbe dato un quid: il KU Klux Klan, che nacque proprio inTennessee se non ricordo male...ma le scelte di GLB sono state diverse e legittimate da una buona trama. Glb non penso si rivolterà nella tomba per delle osservazioni analitiche su una sua storia...

personalmente, e lo ripeto, ho trovato più interessante la storia di Nizzi (La cRoce fiammeggiante" e il Ritorno di Jehtro i Boselli, rispetto a questa storia...

Modificato da Barbanera
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  • 4 mesi dopo...

Ottimo riempitivo, storia concisa, poco sorprendente forse, ma zeppa di sparatorie e momenti di tensione tragica.

L'inizio sembra essere la solita avventura di Tex in una città ostile, il nostro inizia a mandare alcuni cittadini al cimitero, poi so entra nel vivo dell'azione con l'assalto dinamitardo alla prigione, e la fuga grazie all'intervento provvidenziale di Carson.

Non un capolavoro, ma avercene oggi di storie brevi così! Qui si apprezza la logica ferrea di Bonelli, che non cede mai a facili sentimentalismi o a retorica affrontando il tema del razzismo, dall'inizio fino alla fine, con il dignitoso e spietato gesto del nero che lascia affogare nel fiume il villain.

Anche gli altri protagonisti della storia, il giocatore d'azzardo Ed e il ricco Boone, vengono descritti in modo assolutamente asciutto, ma la loro comparsa dà un'ulteriore senso morale al racconto, perché di fronte all'ingiustizia e al pericolo non sarà un vecchio amico (Boone) ma uno sconosciuto senza nessun pregiudizio (Ed) ad aiutare Tex.

 

 

 

<span style="color:red">21 minuti fa</span>, Winchester73 dice:

si

<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Winchester73 dice:

dall'inizio (per quanto vittima di sopruso, non siamo portati a provare empatia per il nero accusato di omicidio)

<span style="color:red">25 minuti fa</span>, Winchester73 dice:

Tex. I disegni di Nicolò sono perfetti nel caratterizzare un contesto che sembra non salvare nessuno.

 

 

 

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Aveva tutti gli ingredienti per essere una grande storia: il profondo sud, il tema del razzismo, la fuga del presunto assassinio. Purtroppo, la storia si sgonfia con il procedere degli eventi e si risolve con l’ambientazione urbana, forse uno dei temi nel quale GLB si trova più a suo agio.  Lo stesso amico di Tex e il malcapitato compare che ci lascia quasi subito la pelle hanno personalità poco delineate. La nemesi finale consola parzialmente il lettore. In definitiva, storia che ho trovato deludente

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