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[Maxi Tex N. 37] Il Grande Rodeo


Sam Stone

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  • Rangers

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Maxi Tex

N° : 37

Periodicità: semestrale

Il grande rodeo

Dal sole del New Mexico al gelo della Sierra Nevada, sulla pista di Tex trionfa sempre la giustizia!

 

Il Grande Rodeo
Testi di Luigi Mignacco
Disegni di Ugolino Cossu

Inseguendo una banda di rapinatori in fuga, Tex e Carson si trovano a indagare sui loschi intrighi che si celano dietro il “Grande Rodeo” di Clayton, in New Mexico, dove, fra sicari nell’ombra e oscure macchinazioni, la posta in palio è… la vita!

 

 

Fort Eagle
Testi di Jacopo Rauch
Disegni di Luigi Siniscalchi

Fort Eagle, un avamposto militare in una zona remota della Sierra Nevada, nasconde molti inquietanti segreti… Tex e suo figlio Kit dovranno squarciare il velo delle bugie prima che sia troppo tardi!

 
 

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Dopo il pensionamento di Diso é tempo di pensare al Maxi come a un appuntamento annuale, come era all'inizio. Una storia lunga tre albi normali come bonus autunnale, quando si preferisce stare a casa al calduccio e non si è ancora pensato alle strenne natalizie. Come Scascitelli col bis estivo, mettiamo Cossu fisso su questa collana e tutti sono contenti. Le storielle non indimenticabili vanno inserite nel Magazine o ravvivate da tinte vivaci nel Color.

  • +1 1
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Mentre ammirate le tavole di presentazione, vorrei che rifletteste su una cosa: sono state scelte fra le MIGLIORI per presentare l'albo: figuratevi le altre...  :P

  • Haha (0) 2
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Dix Leroy dice:

Dopo il pensionamento di Diso é tempo di pensare al Maxi come a un appuntamento annuale, come era all'inizio. Una storia lunga tre albi normali come bonus autunnale, quando si preferisce stare a casa al calduccio e non si è ancora pensato alle strenne natalizie. Come Scascitelli col bis estivo, mettiamo Cossu fisso su questa collana e tutti sono contenti. Le storielle non indimenticabili vanno inserite nel Magazine o ravvivate da tinte vivaci nel Color.

Sono d'accordo sul metterlo annuale, perché di storie ne vengono pubblicate anche troppe, ma mettere un disegnatore fisso su una testata non mi sembra una buona idea, tantomeno fissare il formato ad una storia singola. Quello che mi piace del Maxi è proprio il contrario di quello che tu vorresti. Io sul Maxi voglio trovare autori che sulla regolare non compaiono e mi piace che ogni tanto ci siano storie brevi.

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23 minuti fa, frank_one dice:

Sono d'accordo sul metterlo annuale, perché di storie ne vengono pubblicate anche troppe, ma mettere un disegnatore fisso su una testata non mi sembra una buona idea, tantomeno fissare il formato ad una storia singola. Quello che mi piace del Maxi è proprio il contrario di quello che tu vorresti. Io sul Maxi voglio trovare autori che sulla regolare non compaiono e mi piace che ogni tanto ci siano storie brevi.

Il fatto è che come successe per il già citato Diso, ma mi viene in mente anche Repetto, ci sono dei disegnatori che hanno lavorato molto per Tex ma praticamente mai sono apparsi sul mensile (o molto di rado), perché ritenuti poco adatti. Le loro doti erano altre: continuità e velocità che garantiscono l'uscita regolare degli albi fuori collana. Cossu, che piaccia o meno ha fatto moltissimi maxi, quindi lo considero il disegnatore tipo. Poi che a te piaccia comprare un volumone (ogni volta più costoso) con dentro più storie non lo discuto, ma se guardi il motivo per cui questa collana venne varata si tratta quasi di una contraddizione. E' come comprare un Texone e trovare all'interno delle storie brevi (da color autunnale).

Per principio io mal sopporto le storie lunghe (a un certo punto mi vanno a nausea, mi stanco a star seduto per ore e molte volte nemmeno mi ricordo più com'era iniziata, specie se devo interrompere la lettura), ma una vicenda fiume raggruppata in un solo "balenottero" mi aggrada di più che spalmata per mesi sul mensile.

Edited by Dix Leroy
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Con tutto il rispetto per gli autori, né Cossu né tantomeno Siniscalchi sono adatti a Tex. Entrambi sono disegnatosi validi (Siniscalchi per esempio ha disegnato negli ultimi anni degli ottimi albi del "Commissario Ricciardi"), ma non c'entrano assolutamente niente con Tex: le tavole postate lo dimostrano.

I Maxi, per quanto mi riguarda, (contrariamente ai cartonati alla francese) potrebbero smettere di pubblicarli. :lol:

 

 

  • +1 1
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Poe dice:

Con tutto il rispetto per gli autori, né Cossu né tantomeno Siniscalchi sono adatti a Tex.

Ed è proprio per questo che mi piace vederli sul Maxi Tex :lol:

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Il maxi ormai da tempo ho deciso di lasciarlo in edicola, d'altronde la semestralità è stata la mazzata finale alla testata, a mio avviso.

 

Stavolta però ho fatto una gradita eccezione visto il debutto di Luigi, che come prevedibile ha spaccato la platea col suo stile non del tutto canonico con la testata.

 

Io che lo seguo da tanti anni, ho apprezzato molto la sua prova. D'altronde non mi sarei aspettato una storia a imitare Villa o l'amico Bruno Brindisi.

 

Luigi ha una caratteristica peculiare: puoi metterlo a disegnare qualsiasi personaggio e riuscirà sempre a cavarsela e farlo apparire come un personaggio alla Siniscalchi (che si tratti di western, la Napoli degli anni '30, la Londra di Dylan o l'Arizona attuale di Saguaro.

 

Trovo che la sua versalità stilistica, che lo ha portato con disinvoltura a illustrare in sequenza Dylan Dog, Martin Mystere, Julia, Nick Raider, Magico Vento, Cassidy, Demian, Saguaro e il Commissario Ricciardi (e adesso Tex anche se per poche apparizioni suppongo!) non è comune a tutti gli artisti.

 

Poi i gusti son gusti, ma rimango dell'idea che negli ultimi anni su Tex ho visto decisamente di peggio. 

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9 ore fa, frank_one dice:

Ed è proprio per questo che mi piace vederli sul Maxi Tex :lol:

Ed è proprio per questo che l'ultimo maxi che ho comprato è stato Nueces Valley, e non me ne sono mai pentito, pur avendoli letti a sbafo quasi tutti!:old:

Edited by Loriano Lorenzutti
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Ed è proprio per questo che l'ultimo maxi che ho comprato è stato Nueces Valley, e non me ne sono mai pentito, pur avendoli letti a sbafo quasi tutti!:old:

Ahaha una buona tecnica per andare incontro alla crescita esponenziale delle pubblicazioni, salvaguardando il portafoglio. 😃

Comunque 'I Tre Bill" meritavano l'acquisto caro Loriano. 

  • +1 1
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

E' come comprare un Texone e trovare all'interno delle storie brevi (da color autunnale).

Eppure non sarebbe una brutta idea. Se non sbaglio con DYD è stato fatto. Un Texone con due storie di autori internazionali (davvero internazionali però) potrebbe essere una valida alternativa per vedere nuovamente su Tex qualche nome nuovo, visto anche che i cartonati - se non per i primi numeri - sono stati un fallimento dal punto di vista delle proposte grafiche, finendo per essere anche loro uno show dei soliti noti.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Gunny dice:

Un Texone con due storie di autori internazionali (davvero internazionali però) potrebbe essere una valida alternativa per vedere nuovamente su Tex qualche nome nuovo

Sarebbe stata una bella idea fino a qualche anno fa. Oggi credo che non ci provino nemmeno più a cercare autori internazionali di un certo peso.

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Della seconda storia, a parte i disegni per i quali mi sono già speso in critiche sulla tagboard, mi ha fatto subito indiavolare scrivere Eagle Pass nel quadretto del primo vignettone e poi chiamarlo successivamente White Pass.

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Sarà evidentemente il "White Eagle Pass", una volta chiamato "White Pass" e l'altra "Eagle Pass" per brevità.

Un po' come quando tra colleghi si parla dell'ordinario e non lo si chiama sempre per nome e cognome, ma a volte "Prof. Solito" e altre "Prof. Stronzo".

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Condor senza meta dice:

Ahaha una buona tecnica per andare incontro alla crescita esponenziale delle pubblicazioni, salvaguardando il portafoglio. 😃

Comunque 'I Tre Bill" meritavano l'acquisto caro Loriano. 

Quello che me li faceva leggere ha smesso di comprarli anche lui:(!

Ora sono io che li passo Tex Willer e i cartonati.

Della regolare non ne vuol sentir parlare, almeno fino a quando non uscirà una storia del Bos.

I Tre Bill l'ho letto e non mi ha preso. Ho preferito risparmiare i soldi.:old:

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io ho trovato discreta la prima delle due storie; appena sufficiente la seconda.

 

per quanto riguarda il comparto grafico prediligo sicuramente altri disegnatori texiani.

 

voto complessivo al maxi 6

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Io sono a poco più di metà della prima storia. Mi piace molto come Cossu separa i personaggi dallo sfondo inserendo in quest'ultimo molti più dettagli ed ombreggiature e facendo emergere i personaggi per contrasto, apparendo questi più "bianchi".

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Maxi modesto contenente due storie poco più che passabili. Disegnatori non adatti a Tex. Certo che tra Cossu e Diso

nei maxi ci hanno fatto fare una notevole scorpacciata di disegnatori a dir poco indigesti per quanto mi riguarda. 

Siniscalchi poi non ci sta proprio col nostro ranger. Andiamo avanti così...

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A me la prima storia è piaciuta, una bella storia western. Terreni contesi, una cittadina in fermento, un bel rodeo, una torma di cattivi nutrita, una sceneggiatura vivace. 

La seconda non l'ho ancora letta.

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Cossu, al pari di Diso, si meriterebbe un Texone (e so che Diso inizialmente venne spostato sul Maxi per la qualità dei disegni che non vennero ritenuti adatti dal curatore) ma parlando della prima storia, decisamente ingarbugliata. I cinque componenti della banda delle bandane nere 

Spoiler

mi sarei aspettato che potessero essere il soprastante, il vice dello sceriffo ed i tre nuovi a dare una mano a quest'ultimo. Invece si è voluto puntare sul giocatore di poker, sul biondino apparso da un lato della strada principale e poi ad assistere al rodeo e quindi altri tre sconosciuti dei quali uno a mezzo servizio perché ferito all'inizio della storia. Dopo averla letta ho pensato ad un cambio di idee in corsa.

 

 

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Finita la prima storia "Il grande rodeo" (Mignacco/Cossu). Molto buona, sono soddisfatto.

Ho apprezzato la cura nel gestire i vari personaggi nel corso della storia e delle tavole: ad esempio il gambler Prince si può scorgere tra la folla ben prima che venga presentato e tra una vignetta e l'altra c'è una buona consistenza nelle comparse. Mi ha dato l'impressione di trovarmi ad osservare una folla di persone reali e non individui generici. Mi è capitato in più di un'occasione di tornare indietro e scrutare le tavole per scovare specifici personaggi ed osservare le loro intenzioni. 

Il colpo di scena che porta alle ultime pagine è stato inaspettato ma credibile.

 

Molto bene Cossu, a parte rarissime occasioni dove i volti (di Carson in particolare) non mi hanno convinto.

Per me un autore del genere meriterebbe eccome la regolare!

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, frank_one dice:

Molto bene Cossu, a parte rarissime occasioni dove i volti (di Carson in particolare) non mi hanno convinto.

Per me un autore del genere meriterebbe eccome la regolare!

Anche io leggo Cossu con piacere, ma a molti fa storcere il naso. Il suo Carson in effetti sembra molto anziano rispetto ad altri autori. La "legnosità" e la difficoltà nelle scene d'azione sono risapute, però è certosino, soprattutto negli ambienti, pulito e preciso.

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Anche io leggo Cossu con piacere, ma a molti fa storcere il naso. Il suo Carson in effetti sembra molto anziano rispetto ad altri autori. La "legnosità" e la difficoltà nelle scene d'azione sono risapute, però è certosino, soprattutto negli ambienti, pulito e preciso.

 

Anche a me Cossu non dispiace. Alcune sue storie, come Il ponte della battaglia o quella di Tiger al Nord, mi sono piaciute molto anche grazie ai suoi disegni. Mi rendo conto che ha delle debolezze, ma il suo tratto è in fin dei conti efficace e riesce a raccontare bene le vicende che gli vengono affidate

  • +1 1
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