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TWF - Tex Willer Forum

[215/217] Santa Cruz


ymalpas
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  • co fondatore

Una delle tante storie che dimostrano che il decadimento di GLB è avvenuto molto al di là del #200. Originale nella serie l'incontro onirico tra Tex e il frate; contrariamente a quanto scritto da John Walcott è una finezza psicologica il pentimento in punto di morte di pepe Cardenas, in cui probabilmente covava un antico rimorso che lui cercava di soffocare facendo il duro. Ticci sempre più personale e maestoso nella sua grandezza.

 

TESTI: 9

DISEGNI: 10

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  • 4 mesi dopo...
  • 2 anni dopo...

Storia superlativa, questa. Un GLB ancora al 100 per 100. Tutto è perfetto. La trama, i dialoghi, i pestaggi, le sparatorie, i caratteri. Tex e Carson implacabili, una spruzzata ben dosata di mistero, una vecchia missione (che è sempre molto affascinante e su Tex ha quasi sempre funzionato bene come tema). Insomma, è con storie come questa che Tex ha fatto la sua fortuna. Entusiasmo.

Disegni all'altezza della storia. Il giovane Ticci è davvero ai vertici dei disegnatori Texiani. Perfetto.

 

GLB 9

Ticci 9

  • +1 1
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, valerio dice:

Storia superlativa, questa. Un GLB ancora al 100 per 100. Tutto è perfetto. La trama, i dialoghi, i pestaggi, le sparatorie, i caratteri. Tex e Carson implacabili, una spruzzata ben dosata di mistero, una vecchia missione (che è sempre molto affascinante e su Tex ha quasi sempre funzionato bene come tema). Insomma, è con storie come questa che Tex ha fatto la sua fortuna. Entusiasmo.

Disegni all'altezza della storia. Il giovane Ticci è davvero ai vertici dei disegnatori Texiani. Perfetto.

 

GLB 9

Ticci 9

Il primo albo lo trovo addirittura entusiasmante!

Una delle mie preferite. In assoluto.

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  • 4 mesi dopo...

Uno dei migliori mix di puro western e soprannaturale che abbiamo mai potuto leggere sulle pagine di Tex. L'incontro in sogno di Tex col frate ucciso da Pepe Cardenas, che poi è il perno intorno cui regge l'intero impianto narrativo imbastito da GLB, risulta estremamente suggestivo e ben calibrato, poiché appunto trattasi di un soprannaturale che si manifesta in maniera non plateale né tantomeno prolungata su troppe pagine; una trovata a mio avviso da applausi, che giunge a sublimazione allorquando, la mattina successiva al bivacco presso le rovine della missione, Tex e Carson assistono alla fragorosa caduta della campana: segno evidente di come l'anima del povero frate, in pena per essere morto in terra sconsacrata ed in modo decisamente orribile, ha finalmente raggiunto l'agognata pace dopo aver trovato due persone disposte ad accogliere il suo appello per portare a pentimento i suoi due assassini, rei soprattutto di aver compiuto un gesto così immondo perché accecati dalla cupidigia.

 

Tex e Carson, invero, non spandono eccessivo sudore per onorare la promessa fatta a padre Matias, soprattutto per "colpa" degli stessi fratelli Cardenas, i quali, forse colti impreparati dall'arrivo dei rangers (in quanto, non a torto, ritenevano di essere ormai al sicuro da guai con la giustizia per l'assassinio del frate), e forse anche poiché  non circondati di scagnozzi particolarmente agguerriti, alla prova dei fatti risultano avversari poco ostici. Spalleggiati dall'onesto e simpatico sceriffo O'Connor, difatti, Tex e Carson sanno approfittare senza difficoltà delle circostanze che vengono a crearsi per rendere giustizia a padre Matias, Molto toccanti, in particolare, gli ultimi attimi di vita di Pepe Cardenas, che in punto di morte si pente del delitto commesso e dispone di lasciare i beni in suo possesso, ottenuti grazie al tesoro sottratto a padre Matias, alla missione da cui egli, il fratello ed il frate erano partiti in origine.

 

Un grande contributo all'ottima riuscita di questa storia che rasenta il capolavoro lo danno senza dubbio gli splendidi disegni di Giovanni Ticci, autore forse di una delle migliori performances nella sua lunghissima carriera texiana. I suoi disegni, ricchi di espressività e contraddistinti da certosina minuziosità, rendono al meglio le forti sensazioni che suscita questa storia, nella quale forse stona solamente la sequenza in quel di Morelos: passi il trattamento che Tex e Carson riservano ai bulli del villaggio, che strappa sicuramente un sorriso, tuttavia dal mio punto di vista nulla toglie e nulla aggiunge all'economia di una sceneggiatura per il resto impeccabile, in cui grazie agli scambi di battute tra i due pards e lo sceriffo O'Connor non viene meno neanche qualche momento di ironia, che sicuramente non guasta in una storia dalle tinte così cupe.

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  • 4 mesi dopo...

Nelle mie prime letture di Tex, "Santa Cruz" superava tutte le altre con ampio distacco.

Una storia affascinante, piena di mistero, a tratti persino inquietante.

La rileggevo in continuazione, in particolare il primo albo, quello della visita dei due pard alla vecchia missione diroccata.

E ancora oggi me la gusto alla grande, cogliendo tutti i particolari costruiti con grande meticolosità da GL Bonelli, a partire dalla visita casuale a "San Domingo" e all'incontro col vecchio frate, dalla breve ma intensa permanenza nello scalcinato covo di ladroni di Morelos, fino all'arrivo a "Santa Cruz".

Qui il climax di paura e mistero è realizzato con grandissima maestria: prima i sinistri rintocchi della campana, poi l'inquietante ombra del frate e infine il sogno rivelatore che farà scoprire a Tex e Carson l'orrore subito dal povero Padre Matias.

Il dialogo tra Tex e lo stesso frate, in una dimensione onirica ma nello stesso tempo reale, è da manuale.

Prima c'è il comprensibile timore del Ranger difronte a quella sinistra figura ("Buon Dio, un'apparizione!" esclama) poi torna il solito inscalfibile personaggio che ben conosciamo:

"I vostri messicani vi avevano abbandonato ... cuore piuttosto peloso quei due fratelli"

"Dio li aiuti a pentirsi prima che sia giunta la loro ultima ora" replica il frate.

"Stesse in me il pentimento glielo farei arrivare di corsa, scritto sulla punta di una calda pallottola"

Il crollo della campana, quasi una sorta di sinistro requiem, convincerà rapidamente i due pard a lasciarsi alle spalle quel lugubre luogo di morte.

Il proseguo della storia forse è sin troppo breve, tanto che lo stesso Tex afferma:

"Immaginavo di dover spremere ancora un po' di sudore prima di poter mettere alle strette i due Cardenas".

Ma forse è giusto così, il finale era ampiamente scritto da quando Padre Matias ha deciso di mettere sulla loro strada la miglior coppia di giustizieri che ci potesse essere.

Allungare la storia non avrebbe avuto tanto senso.

Disegni di Ticci superlativi; per me una delle sue prove migliori!

 

 

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  • 3 mesi dopo...

È incredibile come, riletta a distanza di anni, questa storia mi lasci lo stesso senso di inquietudine: le rovine della vecchia missione che si stagliano nel deserto, la campana, quell'ombra del frate sul muro... Un mistero soprannaturale (religioso) intriso di profonda umanità e disperazione - dunque di realismo, nonostante l'elemento onirico. D'altra parte siamo in Messico, terra di sangue e superstizioni. 

Una delle mie preferite, complici anche i bei disegni di Ticci una garanzia, e merito di una sceneggiatura concisa che oltre al dramma è capace di regalare momenti divertenti.

Penso alle numerose vignette pensate in cui Carson commenta tra se stesso le azioni di Tex che in certi casi anticipano le mosse del pard, dimostrandone una conoscenza perfetta esemplare di un'amicizia fraterna.

In altri casi nel corso della storia il vecchio Kit si trova totalmente spiazzato dai comportamenti impulsivi di Tex, il quale nel momento stesso in cui gli espone un piano compie azioni imprevedibili, quasi a sottolineare una lucida follia che ho trovato spassosa.

Che altro dire di questo che per me è un capolavoro? L'avventura fila via liscia, anche lo scontro iniziale con i messicani al pueblo di Morelos, pur essendo un momento del viaggio dei pards totalmente estraneo agli esiti della vicenda, è strutturato alla grande.

A tal proposito, ricordo che alla prima lettura mi aspettavo che "I tre killers" che danno il titolo al secondo albo sarebbero stati proprio i tre messicani del primo, che avrebbero potuto ottenere vendetta per il trattamento subito e al tempo stesso ottenere i soldi dai Cardenas per l'eliminazione dei Rangers...

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