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TWF - Tex Willer Forum

[226/227] Taglia: Duemila Dollari


ymalpas
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Non voglio mettere cose in bocca a Barbanera, ma visto che non sta intervenendo, penso posso permettermi un ipotesi:

 

On 10/26/2018 at 11:57 AM, Barbanera said:

Storia minore di Glb,ma non so perché mi è sempre piaciuta.probabilmente per la figura di Spring,o più probabilmente perché la lessi la prima volta insieme ad una persona che mi è stata cara...

Vedremo la continuazione ;)

 

Da qui probabilmente l'idea di farne un seguito e di fare tornare Spring.

 

Mi rimane incomprensibile il fatto che per farlo tornare, abbia modificato il finale della storia originale e abbia fatto passare 6 anni in cui i cattivi ridono e sghignazzano alle spalle di Te e delle loro vittime, quando sarebbe bastato far evadere Spring qualche anno dopo e mandarlo a cercare vendetta per gli anni passati a spaccare pietre a Yuma...

 

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Tex: Sta giusto venendo verso di noi.
Carson: Con una pistola in pugno, però.
Tex: Forse ha visto la tua faccia e ci ha scambiato per rapinatori!
Carson: Figurati se avesse visto la tua! A quest’ora avrebbe già mollato pistola e cavallo e si sarebbe buttato nel fiume.

 

Complice l’inedito mensile Ritorno a Redrock, come altri negli ultimi giorni ho ripreso in mano questa storia, che ricordavo vagamente e non rileggevo da tempo. Una storia sicuramente minore, ma che a mio parere sa farsi apprezzare, scorre e intrattiene sino alla fine.


La storia inizia, come si dice, in medias res: Rick Sander si trova in carcere e, di lui, effettivamente non sappiamo nulla. Lo troviamo già dietro alle sbarre, accusato di omicidio, professarsi innocente. Di lì a poco, approfittando della poca accortezza dello sceriffo, prende il largo, suscitando la preoccupazione di quelli che, si capisce, sono gli antagonisti principali del racconto: Sam Spring e il banchiere Holmer. 2000 dollari, come da titolo del primo albo, la taglia che Holmer promette a Spring per la cattura o, preferibilmente, la morte di Sander.


Tex, come sempre buon giudice di uomini, imbattutosi in Sander vuole vederci chiaro: Un’ultima domanda, adesso, ma guardatemi bene negli occhi mentre rispondete… così chiede Tex, che del fuggitivo ha indovinato l’innocenza, prima di sganciarsi dal gruppo per depistare gli inseguitori di Sander.


La storia scorre quindi liscia, pur senza annoiare, con una buona antologia di scene classiche e dialoghi brillanti. Una storia ordinaria per soggetto e sceneggiatura e, si può dire, ordinaria anche per i 4 pard che la risolvono senza troppi patemi d’animo, tant’è che Kit rimane con le mani in mano per il paio di giorni di durata dell'avventura e Tiger fa ben poco. Di fronte hanno, d'altra parte, degli avversari tanto sicuri di sé quanto impalpabili e privi di spessore, che costituiscono più una seccatura che una sfida: Spring, con i suoi tirapiedi, niente più di un bulletto di quartiere; il banchiere Holmer, tanto tranquillo all'inizio quanto pronto alla fuga alla fine; John Pratt, titolare dell’ufficio governativo per le concessioni minerarie, che pure del banchiere è principale socio di malaffare, praticamente un’ombra; lo sceriffo, che all’inizio pare solo un ignavo e alla fine si rivela complice del banchiere, non merita comunque più di uno sganassone e una minaccia da parte di Tex; il ribelle apache El Tuerto con la sua ventina di guerrieri, capaci di far la pelle a qualche minatore, ma soverchiati in modo imbarazzante da Tex, Carson e Tiger.


Il finale, a mio parere, delude un poco: nonostante i toni roboanti, Tex non ha in mano nulla per inchiodare le menti del progetto criminale (Holmer e Pratt). Sono questi ultimi che, abituati a non avere ostacoli (Sander è stato, probabilmente, il primo e unico che ha cercato di opporsi ai loro crimini), perdono lucidità e si danno alla fuga, finendo la propria corsa in fondo a un fiume. Il giudizio del destino finale, lungi dall’apparire tragico, mi ha dato più l’impressione di un comodo escamotage per una storia arrivata stanca alla fine e che non aveva più nulla da dare.


I disegni di Nicolò mi hanno sempre dato l'idea di avere in mano qualcosa di vecchio e polveroso, ma non mi dispiacciono. Davvero belle anche le due copertine di Galep. La storia è ordinaria, un'avventura non memorabile e che si fa leggere senza troppi sussulti, pur lasciando trasparire la maestria di Gianluigi Bonelli.
 

Modificato da Tex_Mat
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Storia che ho trovato noiosa, e di cui salvo il solito, inimitabile linguaggio glbonelliano e i disegni di Nicolò, con quel suo tratto ben poco "sportivo" ma molto realistico. 

Adesso passiamo al seguito.

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On 4/13/2023 at 9:47 PM, Tex_Mat said:

Il finale, a mio parere, delude un poco: nonostante i toni roboanti, Tex non ha in mano nulla per inchiodare le menti del progetto criminale (Holmer e Pratt). Sono questi ultimi che, abituati a non avere ostacoli (Sander è stato, probabilmente, il primo e unico che ha cercato di opporsi ai loro crimini), perdono lucidità e si danno alla fuga

Dimentichi che non hanno di fronte lo "sbirro ligio alla legge e ai regolamenti" di Nolitta e Nizzi, che hanno bisogno di "prove", "confessioni firmate" etc.

 

La fine dei due è splendidamente "preparata" da GL Bonelli che a pagina 58 del primo albo mette quell'esilarante dialogo in cui il banchiere si sente totalmente al sicuro: ha pagato i testimoni, ha pagato lo sceriffo, ha pagato i giudici, HA COMPRATO LA LEGGE, e anche se arrivano Tex e Carson è tranquillo, "NESSUNO PUÒ LOTTARE CONTRO LA LEGGE"

 

Con GL Bonelli che chiaramente sta preparando loro una dura sorpresa, perchè il suo Tex SE NE SBATTE DELLA LEGGE! Il "suo" Tex opera per la GIUSTIZIA, ed è, sostanzialmente, un criminale. Un violento. un prepotente. Che però se la prende, come la Giustizia Divina e la legge del Contrappasso, solo contro criminali, i violenti, i prepotenti.  (le critiche per il fatto che non presentino seri problemi per Tex per me indicano soprattutto che si solo letti da troppo tempo gli albi di GL Bonelli e bisognerebbe rileggerli: il fatto che persone che si sentono potenti e invincibili vengano prese a calci con facilità da Tex e Carson era all'epoca la vera gag ricorrente, altro che bistecche e patatine. Stupirsene è come meravigliarsi che Tex mangi bistecche e non sia vegetariano...)

 

Dici che il banchiere avrebbe potuto stare tranquillo? No, non con il Tex di GL Bonelli. E questo dialogo lo chiarisce bene:

 

Tex-227-pag-032.jpg

 

Tex prenderà a calci il banchiere. E se Holmer avrà la legge dalla sua...  Tex prenderà a calci pure la legge!

 

(capite perchè vedere Spring farla franca perchè ha pagato la legge, PROPRIO IN QUESTA STORIA, è la totale NEGAZIONE di tutto quello che la storia DICEVA? La "premise", in senso drammaturgico, di questa storia è "Tex fa vincere la giustizia, non la legge" e la "ret-con" dice "La legge sconfigge anche Tex, oltre alla giustizia, e Tex non può farci niente")

 

Nel finale, Tex va a PRENDERE HOLMER. Ha già ucciso o catturato TUTTI i suoi sgherri, Holmer è INDIFESO...  e TEX STA ANDANDO A PRENDERLO!

 

Pensi davvero che Holmer, di fronte a Tex, da solo e senza più pistoleri al suo servizio, potrebbe cavarsela dicendo "non avete prove"? Tex gli farebbe ingoiare tutta la polvere della strada a calci!  :lol:

 

Tex ha sentito la confessione in punto di morte di Renart, è lui stesso il testimone d'accusa (e anche per questo non ha alcun senso che non sia stato chiamato a testimoniare e non sapesse dell'esito del processo: la dichiarazione firmata va bene quando la condanna è burocratica, ma la gang ha passato mesi a intimidire e minacciare i testimoni e a pagare testimoni falsi, non ha senso che Tex non sia stato chiamato), e sta andando ad arrestare Holmer. Lo sceriffo si è messo in mezzo e Tex minaccia immediatamente di destituirlo. In quel momento ha l'autorità per arrestare Holmer (Spring è già fregato per il tentato omicidio di Tex di fronte a dozzine di testimoni), perquisire il suo ufficio, e trovare altri testimoni non più impauriti con Holmer dietro le sbarre.

 

Davvero, tu che faresti? Aspetti Tex con calma per dirgli "non avete prove! Non avete il diritto!" con il tuo dentista che pregusta quello che ti farà pagare per la dentiera che ti servirà dopo?  :lol:

 

 

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">20 ore fa</span>, Diablero dice:

Davvero, tu che faresti? Aspetti Tex con calma per dirgli "non avete prove! Non avete il diritto!" con il tuo dentista che pregusta quello che ti farà pagare per la dentiera che ti servirà dopo?

 

Con questo presupposto, però, le storie di Tex sarebbero solo interminabili fughe :lol:: all'approssimarsi della sola ombra di Tex, gli antagonisti di turno si limiterebbero a filarsela. E, invece, avviene solitamente proprio l'opposto: nonostante Tex, la cui fama di castigamatti talvolta è pure conosciuta dagli avversari, l'antagonista ci prova sempre a fregarlo. Ma, come? Non lo sa l'antagonista, come lo sappiamo noi, che ora della fine è già scritto che sarà sconfitto e che, nella migliore delle ipotesi, dovrà raccogliersi i denti dal pavimento? Eppur ci prova ;).

 

<span style="color:red">20 ore fa</span>, Diablero dice:

Dimentichi che non hanno di fronte lo "sbirro ligio alla legge e ai regolamenti" di Nolitta e Nizzi, che hanno bisogno di "prove", "confessioni firmate" etc.

 

Che Tex non abbia bisogno di prove e non sia, o non dovrebbe essere, uno sbirro ligio ai regolamenti per fortuna me lo ricordo bene, così come non è perché ho riletto troppo Nolitta o Nizzi e troppo poco Bonelli che ho trovato un po' deludente il finale (in realtà, nel mio caso, è l'opposto: certe storie di Nolitta e Nizzi sono certo di non averle mai rilette :)). È proprio perché Tex non è uno "sbirro" che è sempre divertente vederlo fare giustizia di chi, facendosi forte della legge o in nome della legge, malversa il prossimo.

 

<span style="color:red">20 ore fa</span>, Diablero dice:

Tex prenderà a calci il banchiere. E se Holmer avrà la legge dalla sua...  Tex prenderà a calci pure la legge!

 

Ed è quello che sarebbe stato bello vedere, anche se sospetto che tutto quello che Tex avrebbe potuto escogitare contro il banchiere ("amichevole" visita notturna; proprietà e denaro andati in fumo; pedate nel sedere al banchiere...) avrebbero rischiato di essere esagerato: avversari tanto impalpabili non meritavano probabilmente niente di più e un Tex che avesse dato allo sceriffo più di uno sganassone e un amichevole consiglio a non farsi rivedere sarebbe risultato a mio parere grottesco.

 

Ciò di cui mi lamento, in fin dei conti, è che la storia non sia memorabile :D 

Lamentela di poco conto, intendiamoci: la storia, che la si voglia definire minore, riempitiva od ordinaria, mi ha intrattenuto il giusto e divertito, scorre liscia dall'inizio alla fine e per me è pienamente sufficiente, ma non mi sarei disperato se fosse stata una storia da un paio di voti in più :).

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