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TWF - Tex Willer Forum

Domande A: Claudio Villa


Mister P
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Domanda articolata. Per Frisco mi sono rifatto principalmente all'atmosfera di Galep e Letteri. Non sarebbe stato giusto modificare troppo (con l'aiuto di foto reali dell'epoca) l'ambiente suggerito nel fumetto, per rispetto al loro lavoro, per rispetto ai lettori che avevano in mente, e nel cuore, un immagine di Frisco, anche se non proprio "reale", convinvente ed efficace. E' questo il "limite" da rispettare, a parer mio: la ricostruzione non deve essre una "rottura" in termini d'immagine quando siamo in presenza di un ambiente già caraterizzato in precedenza. Nelle ambientazioni nuove, invece, si può (partendo da zero) essere più "fedeli", anche se il fumetto deve essere un "ponte" verso la fantasia. Bonelli non "pretende"dai disegnatori, si aspetta solo che sappiano fare il loro lavoro a servizio della storia e del lettore. La ricerca della qualità parte da l'...

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"La Congiura" e' un albo a cui sono molto affezionato per diversi motivi:
sia perche' e' stato uno dei primi che lessi di Tex dato che usci' per la
prima volta nel 1990 quindi era da poco che avevo iniziato a leggere e
collezionare Tex, e sia perche' tutt'ora dopo averla riletta con piu'
attenzione e con un occhio piu' attento rispetto a quando avevo 13 anni
posso dire che e' una delle storie piu' belle dell'intera serie.
Una splendida ssceneggiatura estesa in tre albi con un Nizzi ispiratissimo
e in forma smagliante e i disegni-capolavoro del nostro Claudio.
Mi ricordo pero' che gia' nel 1990 cio' che mi colpi' fu la tua splendida
interpretazione del personaggio "Barbanera".
Le sue espressioni facciali durante il colloquiio con Tex tenutosi ad Alcatraz sono da antologia.
La tua bravura non consiste solamente nel fare dei bei disegni, ma nel dare
una "vita" ai tuoi personagi, dando ad ognuno di essi piu' espressioni possibile.
Infatti osservando Barbanera vi e' davvero l'impressione di vedere un
personaggio reale, sembra quasi ascoltare la sua voce.
Cio' che vorrei chiederti e che tecnica adotti affinche un personaggio del fumetto non abbia sempre la stessa espressione, studi i volti delle persone
reali o inventi man mano che disegni?

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  • Collaboratori

Grazie Claudio. La mia curiosità nasceva più che altro dalla constatazione che Civitelli ne fa spesso uso: nell'albo "la città corrotta", c'è un bellissimo esempio di vecchia cattedrale a pagina 19. Non è male comunque l'idea di fare qualche riferimento a monumenti storici o naturali, come è avvenuto per la copertina del numero 479, "Montagne maledette". Per i lettori che se ne accorgono, la cosa aggiunge un piccolo tocco di magia.

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Claudio prima di disegnare Tex, conoscevi gia' il personaggio?non so, lo leggevi da ragazzo e quindi e' stato piu' facile disegnarlo?Secondo te perche' da quasi sessant'anni dalla sua prima timida apparizione in edicola si continua a parlare di Tex?perche' dopo tutti questi anni e' sempre in vetta alle classifiche di vendita, esportato in molti paesi, oggetto in passato di dibattiti politici, centinaia di libri a lui dedicati, tesi di lauree, insomma un monumento nazionale?Qual'e' il vero segreto di una vita editoriale cosi' lunga?

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La passione dei lettori che lo seguono con fedelt?, nonostante gli alti e bassi nella qualità delle storie. E' una bella scommessa. Quando Tex è nato nessuno dei due autori avrebbe mai pensato che sarebbe loro sopravvissuto... Leggevo anch'io Tex, da piccolo, non mi piaceva l'aria da "padreterno", ma le battute con Carson, l'atmosfera dannatamente reale delle sceneggiature di G. L. Bonelli mi affascinavano... non è difficile pensare come ci si possa affezionare ad un personaggio così... Personalmente sono rimasto colpito dalla "sinergia" che i quattro pards mettevano in campo... la migliore storia , che non mi si schioda più dal cuore, è "Sulle piste del Nord". Un capolavoro. Come ritmo, narrazione, colpi di scena e tensione... senza dimenticare i disegni del grande Ticci. Mi pare in quella storia Ticci ha "giocato" con la sceneggiatura. In una vignetta Tex, a acavallo, con altri personaggi (sono sulle tracce di Kit, mi pare) indica a terra e dice:" guardate qui", con il braccio teso e il dito puntato. Proprio dove indicava Tex, Ticci ha messo "per terra" la sua firma... quando l'ho scoperto mi sono divertito molto... eh, 'sti disegnatori....

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In una vignetta Tex, a acavallo, con altri personaggi (sono sulle tracce di Kit, mi pare) indica a terra e dice:" guardate qui", con il braccio teso e il dito puntato. Proprio dove indicava Tex, Ticci ha messo "per terra" la sua firma... quando l'ho scoperto mi sono divertito molto... eh, 'sti disegnatori....

non avevo mai notato questo particolare... :D mi ricordo quand'ero più piccino e avevo appena cominciato a leggere tex, la prima cosa che facevo guardando le tue copertine era di andare a cercare dove avevi nascosto la firma... e a volte ci mettevo anche un po' a trovarla... :lol:
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Senza dubbio "Sulle piste del Nord" e' una delle piu' belle storie
dell'intera serie, con i quattro pards impiegati al meglio e soprattutto con
Tiger Jack impavido e grintoso quanto lo stesso Tex.

Claudio, secondo te qual'e la differenza tra il Tex degli "anni d'oro" e' quello dei nostri giorni?

E' cambiato Tex o sono cambiati i lettori?

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Claudio cosa ci puoi dire sulla nuova ristampa a colori dei primi numeri di
Tex in grande formato con le cover inedite disegnate da te?
saranno abbinate con qualche quotidiano o avranno una pubblicazione a parte?
quando vedremo questa attesissima opera?

Grazie e auguri di buon anno da parte di tutto il forum!!!

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E', per quanto ne so, una cosa ancora coperta dal "segreto istruttorio". ci sono vincoli contrattuali... Ormai non manca molto...vedrete, vedrete... Buon anno a tutti!

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Ti parliamo spesso di Tex e non Tex, però non bisogna dimenticare che disegnatore -secondo me- più che un lavoro è una passione, almeno agli inizi.


Quindi:

    [*]Cosa ti ha spinto verso questa passione per il disegno?
    [*]Da quando hai iniziato ad esser un disegnatore affermato, come "guardi" i fumetti che leggià (voglio dire, leggi come prima o ti soffermi sui vari disegni?)

Inoltre, una domanda che penso possa risultare difficile:

? più importante il disegno od il testo nel fumetto? (devi scegliere UNA -per questo giudico difficile come domanda :D- risposta)



Grazie
:soldatoS:

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Intanto grazie a Mister P per gli auguri, che ricambio di cuore... Le domande di Tex Fanatico... cosa mi ha spinto... la passione!La voglia di scoprire cosa c'era nascosto nel foglio bianco... Da sempre "guardo le figure", le studio, cerco di capire perchè sono "belle" (concetto quanto mai personale), perchè sono efficaci, perchè "attirano" l'attenzione... E' più importante il disegno o il testo... una risposta sola.... mmmmmmmQuando vado in edicola e vedo un fumetto, la prima cosa che vedo è il disegno. Lo apro e vedo per prima cosa i disegni... se sono belli , lo compro e lo porto a casa per leggerlo... se la storia è bella sono contento... Ecco: il disegno è la "pubblicit?" del testo. Se il testo è bello, anche il disegnatore ha lavorato per uno scopo, se il testo fa pena, il disegnatore ha sudato per niente... Senza un bel disegno, nessuno leggerebbe il testo, il testo, da solo, non fa un buon fumetto, come, del resto un bel disegno, senza un storia "seria", vale poco... Non so in quale altro modo rispondere...

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E' altrettanto vero pero' che la prima cosa che guardi in un fumetto sono i disegni, e se quest'ultimi a primo sguardo non mi piacciono non leggo neanche la storia. Quindi in un fumetto secondo me i disegni sono piu' importanti della storia, anche se di poco. Stessa cosa per quanto riguarda la cover di un fumetto, a cui io attribuisco un importanza fondamentale;quando entro in edicola e' la copertina che mi invoglia a prendere un albo e sfogliarlo. Se e' una cover che non mi dice niente molto probabilmente non lo tocco neanche.

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Claudio se puoi devi levarmi una curiosita':
ultimamente nelle cover della serie regolare e sia in alcune cartoline
di Tex Nuova Ristampa la maglietta di Kit Willer viene colorata in maniera
diversa rispetto a quella classica:

Immagine postata

Come mai questa modifica?
e' una decisione redazionale o una tua scelta?

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Se per classica si intende la camicia gialla con la pettorina rossa...? un classico che mi sembra "fanciullesco", poco in linea con lo spirito e la cultura che è attorno ai personaggi. Un altro esempio: chi si ricorda gli uccellini e le stelline che GAlep disegnava quando un "cattivo" era finito a terra?Erano cose che andavano bemnissimo nella cultura anni '50/60: era il fumetto di allora. Oggi , mi pare, la percezione dei personaggi è cambiata: sembrano/sono "veri", realistici, per cui oggi, ogni concessione ad una cultura fumettistica che sappia di "fumetto anni 50" mi sembra poco in linea con il "sentire" delle persone che stanno "attorno". Tra cui ci sono anch'io... Anche Carson ha "lasciato" i pantaloni verdi... allora era un "costume" colorato per farlo "vedere", oggi quello che cerco è un ranger credibile...

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Claudio, come tu stesso hai detto, sei sempre alla ricerca del vero Tex, quindi di disegnarlo in modo piu' realistico possibile e altrettanto dicasi per i suoi pards;cio' che vorrei sapere e' se per disegnare i volti piu' credibili possibili hai attribuito ad ognuno di loro ua certa eta'?in caso affermativo e' un fattore a cui dai molto importanza per la realizzazione dei tuoi capolavori?

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L'età dei pards è "fissata" da tempo:Tex 47Tiger 45Kit Carson 55Kit Willer 26Kit è nato quando Tex aveva 21 anni, visto l'aspetto che aveva Tex quando ha cominciato l'avventura mi pare che ci siamo... Tiger l'ha conosciuto come ci ha raccontato Nizzi ed era solo qualche anno più giovane di Tex. Carson più anziano, logico, ma di un'età che permette ancora un buon vigore, anche se la vita allora era molto più dura... Carson rappresenta in questo modo un tipo dal fisico molto solido ed efficiente... Tutti hanno dei limiti, ma in quattro (questa è la loro forza) si "compensano"Tex è la potenza e l'esperienza: non gli serve correre, sa fermare chi scappa con un colpo ben mirato e sa anche dove chi si è nascosto spunter?... Carson è l'esperienza e la saggezza, la conoscenza e la coscienza, a volte, di Tex. E' la persona di cui fidarsi se hai bisogno di copertura; sa sempre dove e come sparare. Kit Willer è la agilit? e la forza della giovent? spinta dal carattere "di" Tex, essendo suo figlio... irruento e scavezzacollo può fare le "acrobazie" che il padre non può più fare, va tenuto a bada, ma sa sopravvivere alla grande. Tiger è la parte "animale" del quartetto. Sa leggere la natura come nessun altro e "sente" l'ambiente in modo eccezionale... Silenzioso e agile, è una tremenda "arma" da guerra se mette in campo tutta la sua natura indiana. Sarebbe bello che venissero "usati" più spesso tutti insieme... con queste caratteristiche ci sarebbe da divertirsi...

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Bella questa descrizione psicologica e fisica dei quattro pards, il nostro
Claudio da prova di conoscere ottimamente il carattere e la vera natura dei
quattro pards.

Ritornando comunque alla questione dell'eta', purtroppo lo staff dei
disegnatori di Tex non seguono una linea uguale per tutti, nel senso che
qualcuno disegna Tex piu' vecchio di 47 anni (per esempio il Ticci attuale e Fusco), qualcuno piu' giovane (Seijas).

Dato che tutti abbiamo visto la tua cover inedita(con un Tex ventenne) della nuova ristampa a
colori di 50 storie di Tex che sara' in edicola molto presto, ci puoi dire
se per te e' piu' difficile disegnare un Tex giovanissimo invece di un Tex di
mezza eta' come quello attuale?

Non so cosa darei per vedere un tuo primo piano del ranger ringiovanito di
almeno vent'anni.
Ci sara' la possibilita' di vederlo non so in qualche cover inedita o in qualche cartolina?

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  • co fondatore

Kit Willer 26

? già vecchio, allora!
Dalla tua prosepttiva sè, caro il mio quindicenne :rolleyes: . Un ventiseienne Piuttosto, è vero che il Tex che appare nei primissimi numeri è giovanissimo, però se davvero avesse avuto 21 anni, mese più mese meno, quando è nato Kit Willer, sarebbe dovuto essere adolescente all'epoca di TRA DUE BANDIERE e FUGA DA ANDERVILLE. E invece, Galep (quasi niente Ticci, anzi senza il quasi) lo rappresente già come uno che ha raggiunto e superato la ventina. Poi, personalmente, a Kit ho sempre dato sui 23 anni, ma questo non c'entra col discorso... anche se 26 anni mi sembrano un po' troppi per il rampollo dei Willer.
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