Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
 Share

Voto alla storia  

103 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

"... E poi, tra una bottiglia e una baldracca, una baldracca e una bottiglia... lei sa come succedono queste cose... lo sa, vero?" Bud Spencer ne "I due superpiedi quasi piatti", mica Tex che si consola al bar... :lol:

  • Haha (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">42 minuti fa</span>, Letizia dice:

Un povero derelitto che ha appena ricevuto una batosta, che ha appena saputo di essere stato preso per il culo (scusate  ma quando ce vo' ce vo') per vent'anni, che scopre che l'amico, morto in guerra e di cui ha sempre dubitato, è invece innocente, un povero derelitto, dicevo, che se ne va al bar ad annegare la propria dabbenaggine nell'alcool ti sembra che sia Tex?

Ma cosa hai letto finora? 

Sì, certo.

Ma ci sono dei punti fermi sui quali non si discute.

Se Tex incontra un antagonista intelligente, che so, tipo il falso giornalista/agente Pinkerton ne "Un ranger del Texas" e non c'è nessuna botta di fortuna/origlione che svela il colpevole ad un ignaro Tex, che succede?

Il colpevole la fa franca (Tex non è mica onniscente, nella realtà succede tutti i giorni che non venga punito il cattivo) e abbiamo una bella storia un po' crepuscolare, che lascia l'amaro in bocca ma, che meraviglia, finalmente qualcosa di nuovo e di originale in Tex.

Ma io non ci sto.

E, ripeto, questo è Tex Pirletti.

Tex sospetta subito del colpevole quando lo vede con gli abiti strappati ma senza un graffio, neanche un piccolo bernoccolino sul cranio, appena sfuggito dai suoi rapitori fresco come una rosa.

Tex Willer.

Tex Pirletti invece si fa infinocchiare.

E da chi?

Da Nizzi.

Scusate il mix di Fuga da Anderville e Un ranger del Texas, ma Nizzi che infinocchia Tex non lo digerisco.

 

Guarda, da ragazzino non mi davano fastidio, ora ammetto di si. Ma in fin dei conti trovo che sia anche giusto avere tante interpretazioni diverse del personaggio. Trovo bello che a seconda di quale autore leggi, trovi cose diverse e anche riconoscibili di quello specifico autore. Forse e dico forse, un Tex che si composta sempre allo stesso modo per 70 anni potrebbe annoiare. Fortunatamente abbiamo avuto e abbiamo molti sceneggiatori (anche se quelli storici si contano meno che sulle dita di una mano, diciamo che sono 4 ecco), e ognuno da una sua lettura.

Per questo motivo, ultimamente cerco di concentrarmi più sulla qualità del soggetto e della storia, piuttosto che stare li a decidere se vengono rispettati i Sacri Canoni. Diciamo che rilevo tutte le incongruenze (e ci insisto molto in sede di giudizio qui dentro), ma poi tento di avvicinarmi al me stesso ragazzo e cercare di capire se la storia mi è piaciuta o no.

Fuga da Anderville non è la mia storia preferita in generale, ma nemmeno la mia preferita di Nizzi. La lessi la prima volta al mare e la trovai strepitosa, fantastica. Letta oggi mi è piaciuta ancora, ma preferisco di gran lunga, restando a Nizzi, Furia Rossa o la leggenda della vecchia missione chessò...

Non rispetta certi canoni. Anzi, ti dirò che molti critici di Nizzi lo hanno invece elogiato proprio perchè qui ha osato ed è uscito da un certo manierismo che gli viene talvolta  rimproverato. Certo, è un Tex che non ti aspetti in certe scene, e questo fa storcere il naso ai puristi, ma evita anche la noia dei soliti comportamenti e delle solite soluzioni.

Tuttavia Nizzi corresse il tiro nel centinaio successivo. Il Nizzi del centinaio 200 è in rodaggio, è più giallista, più sbirro e detective, anche i delitti del lago ghiacciato, anche le primissime storie sono belle storie (meglio di quelle che ormai sfornava un Bonelli senior ormai privo di inventiva e freschezza), ma decisamente fuori canone se così vogliamo dire. Nel centinaio successivo, invece, sono molte le storie perfettamente Bonelliane di Nizzi, ed è li che vediamo il Nizzi migliore a mio avviso, pur sempre con qualche piccola libertà interpretativa (logica e, direi, benvenuta) come l'accentuazione del lato ironico e del divertissement (delizioso nel centinaio 300, poi purtroppo scivolato verso la parodia successivamente) e un certo abuso di qualche clichè già presente nel creatore del personaggio ma in maniera meno insistita.

FDA fa parte in pieno del periodo di rodaggio, da ammirare c'è la qualità della sceneggiatura, già magistrale, e in generale la bellezza della storia. Discutibile è, naturalmente, il comportamento di Tex di cui si parlava prima, forse anche influenzato da certi racconti Nolittiani. Va detto anche che Nolitta era, in quegli anni, il nuovo corso Texiano, ed è forse inevitabile che Nizzi, almeno in quel primo periodo, avesse preso qualche spunto o ne fosse un minimo influenzato.

  • Mi piace (+1) 1
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 minuti fa</span>, valerio dice:

Guarda, da ragazzino non mi davano fastidio, ora ammetto di si. Ma in fin dei conti trovo che sia anche giusto avere tante interpretazioni diverse del personaggio. Trovo bello che a seconda di quale autore leggi, trovi cose diverse e anche riconoscibili di quello specifico autore. Forse e dico forse, un Tex che si composta sempre allo stesso modo per 70 anni potrebbe annoiare. Fortunatamente abbiamo avuto e abbiamo molti sceneggiatori (anche se quelli storici si contano meno che sulle dita di una mano, diciamo che sono 4 ecco), e ognuno da una sua lettura.

Per questo motivo, ultimamente cerco di concentrarmi più sulla qualità del soggetto e della storia, piuttosto che stare li a decidere se vengono rispettati i Sacri Canoni. Diciamo che rilevo tutte le incongruenze (e ci insisto molto in sede di giudizio qui dentro), ma poi tento di avvicinarmi al me stesso ragazzo e cercare di capire se la storia mi è piaciuta o no.

Fuga da Anderville non è la mia storia preferita in generale, ma nemmeno la mia preferita di Nizzi. La lessi la prima volta al mare e la trovai strepitosa, fantastica. Letta oggi mi è piaciuta ancora, ma preferisco di gran lunga, restando a Nizzi, Furia Rossa o la leggenda della vecchia missione chessò...

Non rispetta certi canoni. Anzi, ti dirò che molti critici di Nizzi lo hanno invece elogiato proprio perchè qui ha osato ed è uscito da un certo manierismo che gli viene talvolta  rimproverato. Certo, è un Tex che non ti aspetti in certe scene, e questo fa storcere il naso ai puristi, ma evita anche la noia dei soliti comportamenti e delle solite soluzioni.

Tuttavia Nizzi corresse il tiro nel centinaio successivo. Il Nizzi del centinaio 200 è in rodaggio, è più giallista, più sbirro e detective, anche i delitti del lago ghiacciato, anche le primissime storie sono belle storie (meglio di quelle che ormai sfornava un Bonelli senior ormai privo di inventiva e freschezza), ma decisamente fuori canone se così vogliamo dire. Nel centinaio successivo, invece, sono molte le storie perfettamente Bonelliane di Nizzi, ed è li che vediamo il Nizzi migliore a mio avviso, pur sempre con qualche piccola libertà interpretativa (logica e, direi, benvenuta) come l'accentuazione del lato ironico e del divertissement (delizioso nel centinaio 300, poi purtroppo scivolato verso la parodia successivamente) e un certo abuso di qualche clichè già presente nel creatore del personaggio ma in maniera meno insistita.

FDA fa parte in pieno del periodo di rodaggio, da ammirare c'è la qualità della sceneggiatura, già magistrale, e in generale la bellezza della storia. Discutibile è, naturalmente, il comportamento di Tex di cui si parlava prima, forse anche influenzato da certi racconti Nolittiani. Va detto anche che Nolitta era, in quegli anni, il nuovo corso Texiano, ed è forse inevitabile che Nizzi, almeno in quel primo periodo, avesse preso qualche spunto o ne fosse un minimo influenzato.

Vedendo i freddi dati...Il 90% dei votanti ha dato tra 8 e 10. Qualcosa vorrà dire...Poi si possono fare tante analisi apprezzabili. Concordo molto con la tua. :-)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, Letizia dice:

povero derelitto che ha appena ricevuto una batosta, che ha appena saputo di essere stato preso per il culo (scusate  ma quando ce vo' ce vo') per vent'anni, che scopre che l'amico, morto in guerra e di cui ha sempre dubitato, è invece innocente, un povero derelitto, dicevo, che se ne va al bar ad annegare la propria dabbenaggine nell'alcool ti sembra che sia Tex?

che Tex non abbia capito cosa sia successo ci sta

Non aveva modi per capirlo

É arrabbiato e amareggiato

Quindi va in un posto rumoroso e luccicante

Mica a sbronzarsi

Non ci vedo assolutanente niente di male

Ma proprio niente

Il 26/10/2018 at 20:48, Leo dice:

saprei nemmeno definire l'ineffabile - per l'appunto - sentimento che mi coglie quando guardo e riguardo la vignetta finale, che considero forse la più bella vignetta texiana: i campi di cotone in primo piano, quegli stessi campi che furono teatro di cotanta tragedia, e in fondo due uomini a cavallo, uno dei quali ha bisogno di sentirsi del vento fresco sulla faccia, così da soffiar via il lerciume che sente essergli rimasto addosso, dopo aver ascoltato la verità sulla vicenda Walcott. Un uomo che ha bisogno di bar e lustrini, e di qualsiasi cosa che lo possa distogliere dall'abominio di cui è appena venuto a conoscenza. Un uomo, al contempo, che ha ritrovato la purezza di una vecchia amicizia, stroncata tanti anni prima, e che ora sente la necessità di chiedere ad un altro suo vecchio amico se gli farà compagnia in quel suo momento buio. Se sapessi postare le vignette, la

cito il commento di Leo che condivido su questa scena finale tanto criticata,per me scritta da Dio

Modificato da Grande Tex
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">24 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Non aveva modi per capirlo

Non li aveva perché Nizzi non glieli ha dati.

Tex non fa indagini, bada solo alle apparenze, si arrende, non crede a un amico moribondo.

E' un quacquaraqua, ma cosa deve fare di più uno per rendersi antipatico?

<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Mica a sbronzarsi

Non ci vedo assolutanente niente di male

Ma proprio niente

Meno male che non va anche a baldracche (in fondo cosa ci sarebbe di male?)

 

<span style="color:red">40 minuti fa</span>, valerio dice:

Sacri Canoni

I canoni (non quelli sacri ovviamente) prevedono una certa tolleranza.

Quando si scrive si può anche andare fuori dai margini ma non fuori dal foglio.

Sai che noia un Tex sempre uguale?

E allora facciamolo omosessuale.

Mi scuso per il paragone che non intende essere e non è per nulla irrispettoso né omofobo, ma che rende l'idea.

Ecco, questo è andare fuori dai margini.

 

Naturalmente, non mi stancherò mai di dirlo, questa è una mia personalissima opinione che non è certo la verità assoluta.

Però non credo che si possa negare il dato di fatto di aver leggermente sconfinato dai "sacri canoni".

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

50 minuti fa, Letizia dice:

Meno male che non va anche a baldracche (in fondo cosa ci sarebbe di male?)

Ho scritto che NON va a sbronzarsi

Mi sembra che ti sfugga il senso della scena: non é l alcool che Tex cerca ma un posto rumoroso

 

50 minuti fa, Letizia dice:

Non li aveva perché Nizzi non glieli ha dati.

Tex non fa indagini, bada solo alle apparenze, si arrende, non crede a un amico moribondo.

appunto non glieli lo ha dati

Proprio per far risultare la storia di impatto

Tex non fa indagini? Tipo cosa? Che avrebbe dovuto fare? Come avrebbe potuto fare a scoprire la verità? non poteva

Per lui o é stato John o é stato Leslie

Entrambi sono morti e rimarrà col dubbio fino alla fine,quando si scoprirà la terza possibilità

Ha ancora dubbi su un amico moribondo? Non gliene faccio certo una colpa.Tutto indica una sua probabile colpevolezza

 

 

Modificato da Grande Tex
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Ho scritto che NON va a sbronzarsi

Mi sembra che ti sfugga il senso della scena: non é l alcool che Tex cerca ma un posto rumoroso

Mi sembra che ti sfugga il senso di quello che ho detto.

Annegare la propria dabbenaggine nell'alcool non vuol dire sbronzarsi.

E nota il termine "dabbenaggine" che è antitexiano al 100%.

 

<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Come avrebbe potuto fare a scoprire la verità? non poteva

Si vede che non sei uno sceneggiatore esperto.

Ricordati che la storia l'ha scritta Nizzi, il padre degli origlioni.

Tex poteva scoprire la verità nizzianamente: il servitore che sente parlare nella camera da letto del padrone e, pensando che sia entrato qualche malintenzionato e temendo per la di lui vita, si reca nella camera da letto del padrone e lo sente parlare nel sonno "ah, ah, ah, sono stato io, li ho fregati tutti, quegli sciocchi idealisti dei miei nipoti morti per niente e quel rincitrullito di Willer, li ho gabbati e cucinati come dei tacchini il giorno del ringraziamento, ah, ah, ah."

Bello vero?

Nizzi ci va a nozze con simili sotterfugi.

Se mi dai il tempo, magari mi faccio dare una mano da una AI, te ne scovo a decine di trovate simili.

Ma Nizzi non vuole.

Nizzi vuol far fare a Tex la figura del piccione.

E che Nizzi faccia fare a Tex la figura del piccione è un dato di fatto.

Il "perché" può essere opinabile ma il "cosa" no.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Certo che Tex poteva scoprirlo s el autore avrebbe voluto

Ma a me questa soluzione piace di più

La trovo più efficace 

E non ritengo Tex ci faccia una britta figura

14 minuti fa, Letizia dice:

nota il termine "dabbenaggine" che è antitexiano al 100%.

per forza ma l hai usato tu no? 😉

Modificato da Grande Tex
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

16 minuti fa, Grande Tex dice:

Ma a me questa soluzione piace di più

Finalmente siamo d'accordo.

Che ti piaccia di più mi sta benissimo.

16 minuti fa, Grande Tex dice:

E non ritengo Tex ci faccia una britta figura

Qui il verbo ritengo ti salva ma la brutta figura di Tex non è opinabile, è un dato di fatto.

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

per forza ma l hai usato tu no? 😉

E' vero e avrei potuto usare cento altre espressioni diverse (l'italiano è una lingua molto bella e ricca) ma la dabbenaggine di Tex qui è un dato di fatto.

Dabbenaggine è infatti sinonimo di credulità, ingenuità e semplicioneria, che non si possono negare qui in Tex (anche se, talvolta, il significato si estende a imbecillità, stoltezza e stupidità). 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

5 hours ago, valerio said:

Certo, ci sono dei paletti e dei limiti, non si può stravolgere completamente il contesto o i caratteri. Quello che accade qui A MIO PARERE non è uno stravolgimento del carattere tale, da rendere non plausibile il personaggio, infatti la storia è stata pubblicata e ha avuto un grande successo,

In teoria, in qualunque altro personaggio il ragionamento filerebbe.

 

Con Tex e Sergio Bonelli no. E sappiamo tutti perchè, non prendiamoci in giro: Sergio Bonelli avrebbe approvato MOLTO più volentieri una storia in cui Tex si fa piccionare e si comporta da rimbambito, fa figuracce, è completamente stravolto e ridotto ad uno "sbirro" ligio ai regolamenti, ottuso e codardo, cioè COME LE SUE, che non una storia IDENTICA a quelle di suo padre (sono convinto che, se gliele avessero presentate senza dirgli l'autore, Sergio Bonelli avrebbe bocciato OGNI SINGOLA STORIA DI GL BONELLI del "periodo d'oro" ("no, non si può far vedere Tex che ammazza, nemmeno per Lilith. No, non possiamo far vedere Tex che si finge un certo "Gilas" con la barba lunga. No, non possiamo ammazzare Mefisto, no, non possiamo fare due storie collegate ambientate una su una nave e una nelle isole del pacifico, no, Tex non può sconfiggere un baro barando, no, Tex non può stare dalla parte di un ricercato come Apache Kid, etc etc...).

 

E Nizzi non è stupido come il suo Tex. L'ha capito benissimo, che per farsi approvare SUBITO tutte le storie, gli bastava scriverle come l'avrebbe fatto il suo editore: con Tex che fa figuracce (addirittura, la storia in cui Tex non solo SI RIMANGIA UN GIURAMENTO e viene MOSTRATO COME UN BUGIARDO ma addirittura PERDE E VIENE RIDICOLIZZATO fu ristampata in volume cartonato preferendola a storie infinitamente migliori di GL Bonelli).

 

Oh, ci credo che "a parole" Sergio Bonelli gli dicesse di "fare un tex tradizionale", ma poi approvava queste cose. Se l'editore ti dice di non metterci botte in testa e poi ti approva SOLO storie con botte in testa, che fai? Dai retta a quello che dice o a quello che fa?

 

(sappiamo tutti ormai che Nizzi ha un rapporto abbastanza "elastico" con la verità, ma a me personalmente - e non in pubblico -  disse che Sergio Bonelli non gli aveva MAI contestato una botta in testa a Tex, una figuraccia, una sconfitta, una presa per il sedere, una rappresentazione da rimbambito: MAI, NEMMENO UNA VOLTA. Gli bocciava semmai le storie dove c'erano tre donne o dove Tex violava minimamente le leggi o i regolamenti.... ne "i fucili di Shannon" dove Tex si fa prendere in giro da tutti i mette in pericolo per pura boria e stupidità un bambino, non gli cambiò una vingola nelle figuracce, ma gli bocciò L'UNICA cosa "da vero Tex" presente in tutta la storia, il lasciare andare il vecchio...)

 

La teoria e il "sicuramente sarà così" possono essere utili sono finché non vengono stracciate da MONTAGNE di evidenza chiarissima: che dice che, in realtà, Sergio Bonelli ha agito sempre come un "guardiano" per IMPEDIRE che il "vero Tex" tornasse mai in edicola con storie di altri, e per distruggere il più possibile il personaggio creato dal padre.

 

Sul perchè sia piaciuta, l'ho spiegato e rispiegato in diversi post in questo thread, con numerosi esempi presi sia dalla storia che dai film di quel periodo... la retorica "guerresca", guerrafondaia, la propaganda "buoni contro cattivi", fa SEMPRE presa (altrimenti non sarebbe così diffusa) e in particolare in quegli anni impregnava tutto, eravamo in piena epoca "rambo" fra Reagan e il "portare la civiltà" in Iraq.

 

E questa storia segue PEDISSEQUAMENTE la storia-tipo del sacrificio eroico che spinge gli altri alla vittoria finale, è la stessa identica di migliaia di film di grande successo, da "nascita di una nazione" fino a "300"... Nizzi l'ha scritta davvero "unendo i puntini da 1 a 47", ci sono CENTINAIA di articoli online su questa "storia-tipo", che si ripete in tutta la propaganda bellica presente in film di tutte le epoche... vatteli a leggere. (l'unica "variazione" che ha fatto Nizzi è metterci un protagonista scemo, di solito è solo non ancora abbastanza motivato ad uccidere per la causa del bene contro il male...)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Scusate, ma l'editore era proprio così diabolico come state dicendo da parecchio?:( 

 

Se qualcuno l'ha conosciuto personalmente e ritiene sia così, forse occorrerebbe aprire un topic specifico per raccogliere tutte le testimonianze :o

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

7 minutes ago, Jeff_Weber said:

Scusate, ma l'editore era proprio così diabolico come state dicendo da parecchio?:( 

Questa è la tipica tecnica "riduzione all'assurdo" delle discussioni da forum...  :rolleyes:

 

Esempio: "Pippo qui è stato scorretto!" "Sì, adesso Pippo è Hitler, Attila, Gengis Khan, la persona peggiore di tutti i tempi, Darth Vader... maddai, che assurdità..."

 

Sergio Bonelli non era un "diabolico signore del male" e nemmeno il capo della Spectre e nemmeno un Sith (sto anticipando le prossime obiezioni)

 

Era semplicemente un normale essere umano con le solite idiosincrasie e tendenze di cui non ci rendiamo nemmeno conto.

 

E che i suoi rapporti con il padre fossero "complicati" (e non è un eufemismo, non è che si odiavano, erano "complicati") te ne rendevi conto anche solo sentendo come ne parlava.

 

Non credo sia mai partito dall'idea "voglio distruggere Tex", sarebbe stato assurdo (Tex l'ha reso ricco...), ma credo che unisse inconsciamente la figura del padre e quella di Tex.

 

Nizzi invece sì, credo lo facesse consapevolmente. Si prendeva le sue soddisfazioni e rendeva più contento il suo editore che poi lo pagava di più, nel suo caso il "movente" è più che ovvio.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

In teoria, in qualunque altro personaggio il ragionamento filerebbe.

 

Con Tex e Sergio Bonelli no. E sappiamo tutti perchè, non prendiamoci in giro: Sergio Bonelli avrebbe approvato MOLTO più volentieri una storia in cui Tex si fa piccionare e si comporta da rimbambito, fa figuracce, è completamente stravolto e ridotto ad uno "sbirro" ligio ai regolamenti, ottuso e codardo, cioè COME LE SUE, che non una storia IDENTICA a quelle di suo padre (sono convinto che, se gliele avessero presentate senza dirgli l'autore, Sergio Bonelli avrebbe bocciato OGNI SINGOLA STORIA DI GL BONELLI del "periodo d'oro" ("no, non si può far vedere Tex che ammazza, nemmeno per Lilith. No, non possiamo far vedere Tex che si finge un certo "Gilas" con la barba lunga. No, non possiamo ammazzare Mefisto, no, non possiamo fare due storie collegate ambientate una su una nave e una nelle isole del pacifico, no, Tex non può sconfiggere un baro barando, no, Tex non può stare dalla parte di un ricercato come Apache Kid, etc etc...).

 

E Nizzi non è stupido come il suo Tex. L'ha capito benissimo, che per farsi approvare SUBITO tutte le storie, gli bastava scriverle come l'avrebbe fatto il suo editore: con Tex che fa figuracce (addirittura, la storia in cui Tex non solo SI RIMANGIA UN GIURAMENTO e viene MOSTRATO COME UN BUGIARDO ma addirittura PERDE E VIENE RIDICOLIZZATO fu ristampata in volume cartonato preferendola a storie infinitamente migliori di GL Bonelli).

 

Oh, ci credo che "a parole" Sergio Bonelli gli dicesse di "fare un tex tradizionale", ma poi approvava queste cose. Se l'editore ti dice di non metterci botte in testa e poi ti approva SOLO storie con botte in testa, che fai? Dai retta a quello che dice o a quello che fa?

 

(sappiamo tutti ormai che Nizzi ha un rapporto abbastanza "elastico" con la verità, ma a me personalmente - e non in pubblico -  disse che Sergio Bonelli non gli aveva MAI contestato una botta in testa a Tex, una figuraccia, una sconfitta, una presa per il sedere, una rappresentazione da rimbambito: MAI, NEMMENO UNA VOLTA. Gli bocciava semmai le storie dove c'erano tre donne o dove Tex violava minimamente le leggi o i regolamenti.... ne "i fucili di Shannon" dove Tex si fa prendere in giro da tutti i mette in pericolo per pura boria e stupidità un bambino, non gli cambiò una vingola nelle figuracce, ma gli bocciò L'UNICA cosa "da vero Tex" presente in tutta la storia, il lasciare andare il vecchio...)

 

La teoria e il "sicuramente sarà così" possono essere utili sono finché non vengono stracciate da MONTAGNE di evidenza chiarissima: che dice che, in realtà, Sergio Bonelli ha agito sempre come un "guardiano" per IMPEDIRE che il "vero Tex" tornasse mai in edicola con storie di altri, e per distruggere il più possibile il personaggio creato dal padre.

 

Sul perchè sia piaciuta, l'ho spiegato e rispiegato in diversi post in questo thread, con numerosi esempi presi sia dalla storia che dai film di quel periodo... la retorica "guerresca", guerrafondaia, la propaganda "buoni contro cattivi", fa SEMPRE presa (altrimenti non sarebbe così diffusa) e in particolare in quegli anni impregnava tutto, eravamo in piena epoca "rambo" fra Reagan e il "portare la civiltà" in Iraq.

 

E questa storia segue PEDISSEQUAMENTE la storia-tipo del sacrificio eroico che spinge gli altri alla vittoria finale, è la stessa identica di migliaia di film di grande successo, da "nascita di una nazione" fino a "300"... Nizzi l'ha scritta davvero "unendo i puntini da 1 a 47", ci sono CENTINAIA di articoli online su questa "storia-tipo", che si ripete in tutta la propaganda bellica presente in film di tutte le epoche... vatteli a leggere. (l'unica "variazione" che ha fatto Nizzi è metterci un protagonista scemo, di solito è solo non ancora abbastanza motivato ad uccidere per la causa del bene contro il male...)

Può essere che tu abbia ragione, tuttavia per molti anni ha scritto storie che funzionavano, e alcune anche molto belle, e ancora diverse "nel canone" (nel centinaio successivo) anche se probabilmente non te le ricordi perchè non le hai rilette da 30 anni.

Ribadisco che SECONDO ME ci sta il suo Tex di questa storia, e ci sta anche il Tex di Nolitta. Boselli ha scelto invece una strada diversa, che è la strada del rifarsi alla lettera o quasi al carattere originale (tralasciando ahimè un pò di humor) ma prendendo strade del tutto nuove sull'impianto generale, vale a dire su situazioni, intrecci, centralità del personaggio e insomma tutto il contorno.

Io trovo molto interessante avere interperetazioni così diverse tra loro. Che sia perchè Nolitta non era in grado di scrivere come il padre (e chi potrebbe?), che sia che fosse in contrasto con lui, che sia che Nizzi per farsi pubblicare deragliava (ma allora perchè la maggior parte delle sue opere del centinaio successivo sono nel canone?) che sia quello che si vuole, in ogni caso mi diverte molto questa disparità di stili. Come mi diverte lo stile di Boselli, anche lui perchè scrive così? Perchè Tex a volte si vede per 30 pagine su 114? (a volte riconosco le storie di Borden senza leggere il tamburino e solo sfogliando velocemente le vignette. Se Tex non si vede mai è sua di sicuro), perchè si fissa con i caratteri grigi? Etc.. perchè è il SUO stile, e vivaddio che ha un suo stile che non è quello di GLB.

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Quindi Nizzi scrive una bella storia perché odia il Tex di GLB e "vuole prendersi le sue soddisfazioni" distruggendo da un lato la creatura del grande vecchio e facendo così dall'altro lato un piacere all'editore che vedeva nel personaggio la proiezione del proprio padre. 

 

È una tesi interessante. Ovviamente non la condivido per nulla (così come non condivido chi contesta la scena della bevuta, che continuo a ritenere una delle piu belle vignette texiane: dentro c'è un mix di sentimenti e di realtà, l'amarezza per come sono andate le cose, l'amicizia ritrovata, i rimpianti e i sensi di colpa, il vento sulla faccia, il cotone del Sud: stupenda...) però, pur trovandola fantasiosa, ammetto che è intrigante.

  • Grazie (+1) 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

In teoria, in qualunque altro personaggio il ragionamento filerebbe.

 

Con Tex e Sergio Bonelli no. E sappiamo tutti perchè, non prendiamoci in giro: Sergio Bonelli avrebbe approvato MOLTO più volentieri una storia in cui Tex si fa piccionare e si comporta da rimbambito, fa figuracce, è completamente stravolto e ridotto ad uno "sbirro" ligio ai regolamenti, ottuso e codardo, cioè COME LE SUE, che non una storia IDENTICA a quelle di suo padre (sono convinto che, se gliele avessero presentate senza dirgli l'autore, Sergio Bonelli avrebbe bocciato OGNI SINGOLA STORIA DI GL BONELLI del "periodo d'oro" ("no, non si può far vedere Tex che ammazza, nemmeno per Lilith. No, non possiamo far vedere Tex che si finge un certo "Gilas" con la barba lunga. No, non possiamo ammazzare Mefisto, no, non possiamo fare due storie collegate ambientate una su una nave e una nelle isole del pacifico, no, Tex non può sconfiggere un baro barando, no, Tex non può stare dalla parte di un ricercato come Apache Kid, etc etc...).

 

E Nizzi non è stupido come il suo Tex. L'ha capito benissimo, che per farsi approvare SUBITO tutte le storie, gli bastava scriverle come l'avrebbe fatto il suo editore: con Tex che fa figuracce (addirittura, la storia in cui Tex non solo SI RIMANGIA UN GIURAMENTO e viene MOSTRATO COME UN BUGIARDO ma addirittura PERDE E VIENE RIDICOLIZZATO fu ristampata in volume cartonato preferendola a storie infinitamente migliori di GL Bonelli).

 

Oh, ci credo che "a parole" Sergio Bonelli gli dicesse di "fare un tex tradizionale", ma poi approvava queste cose. Se l'editore ti dice di non metterci botte in testa e poi ti approva SOLO storie con botte in testa, che fai? Dai retta a quello che dice o a quello che fa?

 

(sappiamo tutti ormai che Nizzi ha un rapporto abbastanza "elastico" con la verità, ma a me personalmente - e non in pubblico -  disse che Sergio Bonelli non gli aveva MAI contestato una botta in testa a Tex, una figuraccia, una sconfitta, una presa per il sedere, una rappresentazione da rimbambito: MAI, NEMMENO UNA VOLTA. Gli bocciava semmai le storie dove c'erano tre donne o dove Tex violava minimamente le leggi o i regolamenti.... ne "i fucili di Shannon" dove Tex si fa prendere in giro da tutti i mette in pericolo per pura boria e stupidità un bambino, non gli cambiò una vingola nelle figuracce, ma gli bocciò L'UNICA cosa "da vero Tex" presente in tutta la storia, il lasciare andare il vecchio...)

 

La teoria e il "sicuramente sarà così" possono essere utili sono finché non vengono stracciate da MONTAGNE di evidenza chiarissima: che dice che, in realtà, Sergio Bonelli ha agito sempre come un "guardiano" per IMPEDIRE che il "vero Tex" tornasse mai in edicola con storie di altri, e per distruggere il più possibile il personaggio creato dal padre.

 

Sul perchè sia piaciuta, l'ho spiegato e rispiegato in diversi post in questo thread, con numerosi esempi presi sia dalla storia che dai film di quel periodo... la retorica "guerresca", guerrafondaia, la propaganda "buoni contro cattivi", fa SEMPRE presa (altrimenti non sarebbe così diffusa) e in particolare in quegli anni impregnava tutto, eravamo in piena epoca "rambo" fra Reagan e il "portare la civiltà" in Iraq.

 

E questa storia segue PEDISSEQUAMENTE la storia-tipo del sacrificio eroico che spinge gli altri alla vittoria finale, è la stessa identica di migliaia di film di grande successo, da "nascita di una nazione" fino a "300"... Nizzi l'ha scritta davvero "unendo i puntini da 1 a 47", ci sono CENTINAIA di articoli online su questa "storia-tipo", che si ripete in tutta la propaganda bellica presente in film di tutte le epoche... vatteli a leggere. (l'unica "variazione" che ha fatto Nizzi è metterci un protagonista scemo, di solito è solo non ancora abbastanza motivato ad uccidere per la causa del bene contro il male...)

"Preferendola a storie infinitamente migliori di GLB"...Migliori per chi? - Mi chiedo...

:huh:

  • Triste (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

la scena della bevuta, che continuo a ritenere una delle piu belle vignette texiane

Vignetta virtuale che il lettore si immagina con la propria fantasia, perché io non me la ricordo per niente.

Tu l'hai vista come una delle più belle vignette texiane, io me la sono immaginata come una delle più brutte.

Questione di punti di vista.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

27 minutes ago, Diablorojo82 said:

"Preferendola a storie infinitamente migliori di GLB"...Migliori per chi? - Mi chiedo...

:huh:

Mi pare ovvio: "per chi ama Tex".

 

Sia nel senso del "vero" Tex di GL Bonelli, sia nel senso proprio di personaggio "amato" che non si vuole vedere ridicolizzato, deriso, sconfitto, sputtanato, fare figure da gallinaccio isterico, etc.

 

Poi, se invece "vale tutto" e "l'importante è una bella storia" (a parte che per me FdA è una storiellina di pura propaganda  con un giallo stra-telefonato, ma anche quelle hanno i loro amatori "del genere"), sono sicuro che ci sono un sacco di sceneggiatori che hanno in mente "bellissime" storie con Tex che in realtà si scopre essere uno stregone malvagio più potente di Mefisto (se ha mentito al figlio in "Tramonto Roisso, vuoi che non abbia mentito ai lettori?), o che si scopre che in realtà ama Kit Carson (per quello non ha avuto altre relazioni dopo lilyth). Sarebbe una storia "bellissima" per un sacco di gente, che rappresenterebbe una cosa molto positiva per la comunità LGBT+. Dai, vuoi contrastare la pubblicazione di una storia "bellissima" SOLO per cose antiquate come il rispetto per il personaggio e il suo creatore?

Modificato da Diablero
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">26 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

"Preferendola a storie infinitamente migliori di GLB"...Migliori per chi? - Mi chiedo...

:huh:

Se il confronto è con "tra due bandiere", io credo sia migliore Anderville. Tra due bandiere è storia certamente intrigante, ma con imprecisioni storiche e una storia che, tutto sommato, mi pare meno riuscita di diverse altre di GLB. Insomma non la metterei tra le migliori del padre di Tex.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">4 minuti fa</span>, valerio dice:

Se il confronto è con "tra due bandiere", io credo sia migliore Anderville. Tra due bandiere è storia certamente intrigante, ma con imprecisioni storiche e una storia che, tutto sommato, mi pare meno riuscita di diverse altre di GLB. Insomma non la metterei tra le migliori del padre di Tex.

Ma anche per me e concordo con te. Sono pareri squisitamente personali.

A volte sembra che Diablero ci voglia indicare lui quali siano le storie migliori e spiegare perché alcune storie ci piacciano.

Spero di aver frainteso le sue parole...

<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

Mi pare ovvio: "per chi ama Tex".

 

Sia nel senso del "vero" Tex di GL Bonelli, sia nel senso proprio di personaggio "amato" che non si vuole vedere ridicolizzato, deriso, sconfitto, sputtanato, fare figure da gallinaccio isterico, etc.

 

Poi, se invece "vale tutto" e "l'importante è una bella storia" (a parte che per me FdA è una storiellina di pura propaganda  con un giallo stra-telefonato, ma anche quelle hanno i loro amatori "del genere"), sono sicuro che ci sono un sacco di sceneggiatori che hanno in mente "bellissime" storie con Tex che in realtà si scopre essere uno stregone malvagio più potente di Mefisto (se ha mentito al figlio in "Tramonto Roisso, vuoi che non abbia mentito ai lettori?), o che si scopre che in realtà ama Kit Carson (per quello non ha avuto altre relazioni dopo lilyth). Sarebbe una storia "bellissima" per un sacco di gente, che rappresenterebbe una cosa molto positiva per la comunità LGBT+. Dai, vuoi contrastare la pubblicazione di una storia "bellissima" SOLO per cose antiquate come il rispetto per il personaggio e il suo creatore?

Ok...Allora il 92% non ama Tex, il vero Tex. Grazie per la spiegazione e per la lezione. 

<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Diablero dice:

Mi pare ovvio: "per chi ama Tex".

 

Sia nel senso del "vero" Tex di GL Bonelli, sia nel senso proprio di personaggio "amato" che non si vuole vedere ridicolizzato, deriso, sconfitto, sputtanato, fare figure da gallinaccio isterico, etc.

 

Poi, se invece "vale tutto" e "l'importante è una bella storia" (a parte che per me FdA è una storiellina di pura propaganda  con un giallo stra-telefonato, ma anche quelle hanno i loro amatori "del genere"), sono sicuro che ci sono un sacco di sceneggiatori che hanno in mente "bellissime" storie con Tex che in realtà si scopre essere uno stregone malvagio più potente di Mefisto (se ha mentito al figlio in "Tramonto Roisso, vuoi che non abbia mentito ai lettori?), o che si scopre che in realtà ama Kit Carson (per quello non ha avuto altre relazioni dopo lilyth). Sarebbe una storia "bellissima" per un sacco di gente, che rappresenterebbe una cosa molto positiva per la comunità LGBT+. Dai, vuoi contrastare la pubblicazione di una storia "bellissima" SOLO per cose antiquate come il rispetto per il personaggio e il suo creatore?

Ora sei tu che porti agli estremi certi elementi.

Riepilogando...Tu decidi chi ama Tex, tu ci spieghi perché ci piace una storia, tu ci spieghi quali sono le migliori.

E tutto gratis? 😁😁

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

12 minutes ago, Diablorojo82 said:

Riepilogando...Tu decidi chi ama Tex, tu ci spieghi perché ci piace una storia, tu ci spieghi quali sono le migliori.

E tutto gratis? 😁😁

Faccio quello che posso, non credo di essere al livello di chi...

 

13 minutes ago, Diablorojo82 said:

Ok...Allora il 92% non ama Tex, il vero Tex. Grazie per la spiegazione e per la lezione. 

...sa perfettamente la percentuale di lettori che preferisce "Fuga da Anderville" a "Tra due bandiere", tanto da poterla citare come un dato di fatto! :lol: :laughing:

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

25 minuti fa, Diablorojo82 dice:

Ok...Allora il 92% non ama Tex, il vero Tex. Grazie per la spiegazione e per la lezione. 

 

Non si tratta di amare o non amare Tex. Vedi, Diablo, questa storia, oltre che non canonica, è un gialletto stratelefonato. Basta saper leggere, e tu non sei all'altezza. Sei un sempliciotto, un lettore alla buona, che ti fai piacere questa storiellina di pura propaganda (che piacque anche a Boselli, come lui stesso ha scritto, ma lo ha fatto probabilmente per pura cortesia verso il più anziano collega, non è che gli piacesse davvero, diamine quello di FDA non è mica Tex, è una versione infedele e traditrice, ci sono mandanti e moventi, solo tu, Diablo, non te ne accorgi). 

 

47 minuti fa, Letizia dice:

Vignetta virtuale che il lettore si immagina con la propria fantasia, perché io non me la ricordo per niente.

Tu l'hai vista come una delle più belle vignette texiane, io me la sono immaginata come una delle più brutte.

Questione di punti di vista.

 

La vignetta evoca questi sentimenti, senza bisogno di essere esplicita. Sei tu che sei arida ;) (scherzo Letizia :) )

Modificato da Leo
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

"Fuga da Anderville" è una storia epocale, ma di quelle che (secondo me) non vale la pena rileggere. "Tra due Bandiere", oltre a provocare gran mal di testa soprattutto perché mette in discussione quanto letto prima nella collana, ha il pregio di rimanere nella memoria soltanto per l'atmosfera e per il messaggio che voleva dare. Quindi non riseco mai a ricordarla per filo e per segno e la voglia di riprenderla in mano può venire.

Il finale di "Anderville" invece viene fissato in modo indelebile (magari a scapito dello svolgimento) e non mi potrà più dare l'emozione della "prima visione".

Non è un difetto di questa storia in particolare, ma di un modo di raccontare le storie.

Modificato da Dix Leroy
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Leo dice:

La vignetta evoca questi sentimenti, senza bisogno di essere esplicita. Sei tu che sei arida ;) (scherzo Letizia :) )

La mia fervida fantasia mi fa vedere la scena crepuscolare della bevuta al saloon e, conoscendo i miei polli, me la fa vedere esattamente come l'ha immaginata Nizzi:

saloon tetro e poco illuminato, quasi deserto perché da quelle parti la gente, se voleva mangiare, doveva lavorare 16 ore al giorno, Carson che ascolta il racconto di Tex con una faccia da funerale, Tex che ha il boccale di 🍺 birra quasi pieno perché con il groppo in gola non riesce a deglutire, che dice "Capisci, vecchio 🐫 cammello, quanto sono stato piccione? Capisci come ho trattato quel poveretto che è morto tra le mie braccia confessando praticamente la sua innocenza e io non gli ho creduto? A proposito, non ti andrebbe una  🥩 bistecca alta tre dita sepolta sotto una montagna di 🍟 patatine fritte? E magari anche un paio (a testa) di apple🎂 pie ? Perché se penso a quel vecchiaccio comesichiama, mi viene una fame da 🐺 lupo. Capisci il :old:vecchiaccio cosa mi ha combinato? Meno male che si è suicidato perché sennò lo :colt:sparavo io. Dai andiamo a sbafare che ciò un buco nello stomaco, va'".

La vignetta non aveva certo bisogno di essere esplicita, ma io che bazzico abbastanza spesso il deserto dipinto, ho voluto esplicitartela in versione "interpretazione autentica", piena di pathos e patè.

  • Haha (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">46 minuti fa</span>, Diablero dice:

Faccio quello che posso, non credo di essere al livello di chi...

 

...sa perfettamente la percentuale di lettori che preferisce "Fuga da Anderville" a "Tra due bandiere", tanto da poterla citare come un dato di fatto! :lol: :laughing:

Il 92% sono i voti tra 8 e 10 di Fuga...Ehm...Basta leggere sopra. Seriamente mi affascinano le tue disamina e le leggo con interesse. Mi lasciano perplessi il tuo intento pedagogico ricco di spiegoni e la tua presunzione.

<span style="color:red">37 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Non si tratta di amare o non amare Tex. Vedi, Diablo, questa storia, oltre che non canonica, è un gialletto stratelefonato. Basta saper leggere, e tu non sei all'altezza. Sei un sempliciotto, un lettore alla buona, che ti fai piacere questa storiellina di pura propaganda (che piacque anche a Boselli, come lui stesso ha scritto, ma lo ha fatto probabilmente per pura cortesia verso il più anziano collega, non è che gli piacesse davvero, diamine quello di FDA non è mica Tex, è una versione infedele e traditrice, ci sono mandanti e moventi, solo tu, Diablo, non te ne accorgi). 

 

 

La vignetta evoca questi sentimenti, senza bisogno di essere esplicita. Sei tu che sei arida ;) (scherzo Letizia :) )

Già  Leo...Vedo il dito e non la luna.

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Letizia dice:

La mia fervida fantasia mi fa vedere la scena crepuscolare della bevuta al saloon e, conoscendo i miei polli, me la fa vedere esattamente come l'ha immaginata Nizzi:

saloon tetro e poco illuminato, quasi deserto perché da quelle parti la gente, se voleva mangiare, doveva lavorare 16 ore al giorno, Carson che ascolta il racconto di Tex con una faccia da funerale, Tex che ha il boccale di 🍺 birra quasi pieno perché con il groppo in gola non riesce a deglutire, che dice "Capisci, vecchio 🐫 cammello, quanto sono stato piccione? Capisci come ho trattato quel poveretto che è morto tra le mie braccia confessando praticamente la sua innocenza e io non gli ho creduto? A proposito, non ti andrebbe una  🥩 bistecca alta tre dita sepolta sotto una montagna di 🍟 patatine fritte? E magari anche un paio (a testa) di apple🎂 pie ? Perché se penso a quel vecchiaccio comesichiama, mi viene una fame da 🐺 lupo. Capisci il :old:vecchiaccio cosa mi ha combinato? Meno male che si è suicidato perché sennò lo :colt:sparavo io. Dai andiamo a sbafare che ciò un buco nello stomaco, va'".

La vignetta non aveva certo bisogno di essere esplicita, ma io che bazzico abbastanza spesso il deserto dipinto, ho voluto esplicitartela in versione "interpretazione autentica", piena di pathos e patè.

 

È una possibile versione, parodistica e,  consentimelo, un po' banalizzante. Io francamente ci ho visto tutt'altro, ci ho visto l'amarezza del momento da fugare in compagnia dell'amico di sempre, nel ricordo di quell'altro, sfortunato, amico. Ci ho visto la voglia di continuare a vivere, con le vecchie e solide certezze, quale è una bevuta con Carson, nonostante il groppo in gola... ci ho visto la scena che Nizzi, ne sono strasicuro, voleva evocare. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.