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TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
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Voto alla storia  

103 utenti hanno votato

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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, Leo dice:

 

È una possibile versione, parodistica e,  consentimelo, un po' banalizzante. Io francamente ci ho visto tutt'altro, ci ho visto l'amarezza del momento da fugare in compagnia dell'amico di sempre, nel ricordo di quell'altro, sfortunato, amico. Ci ho visto la voglia di continuare a vivere, con le vecchie e solide certezze, quale è una bevuta con Carson, nonostante il groppo in gola... ci ho visto la scena che Nizzi, ne sono strasicuro, voleva evocare. 

Secondo me invece Nizzi non ci ha visto un bel niente.

La scena non se l'è neanche immaginata, non era nella sceneggiatura e quindi non pagata: zero assoluto.

Tex con il groppo in gola? 

Ma neanche con la morte di Lilyth, la profanazione della sua tomba, il rapimento del figlio e di Carson (che credeva morti) di parte di Mefisto.

Ma dai.

Adesso ci manca solo che Carson si metta a piangere dalla commozione quando viene a sapere di essere padre!!!

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

Secondo me invece Nizzi non ci ha visto un bel niente.

La scena non se l'è neanche immaginata, non era nella sceneggiatura e quindi non pagata: zero assoluto.

Tex con il groppo in gola? 

Ma neanche con la morte di Lilyth, la profanazione della sua tomba, il rapimento del figlio e di Carson (che credeva morti) di parte di Mefisto.

Ma dai.

Adesso ci manca solo che Carson si metta a piangere dalla commozione quando viene a sapere di essere padre!!!

 

Io sono sicuro del contrario, anzi stracerto. La vignetta evoca tutto questo, anche grazie alla maestria di Ticci. È il suggello poetico di una storia che non esito a definire lirica. Che vuol dire che non c'e' e non è neanche pagata? È tutto in quella vignetta, tutto quello che ho descritto è già lì. Tuttavia non pretendo di convincerti, staremmo delle ore a ribattere ma evidentemente abbiamo "occhiali" diversi. 

 

Se ci si accapiglia per una vignetta, figurarsi per una storia intera. In quanto racconto, esso può piacere oppure no, può entusiasmare o essere indigesto. Ciò che mi dispiace è la pretesa assoluta che questa storia sia antitexiana, sia addirittura un parto criminale, posto che ci sono moventi e mandanti. Che sia una storia da nulla, capace di entusiasmare quattro gonzi. E sono concetti ripetuti fino alla noia, fino alla nausea. Cheppalle ragazzi.

 

C'è una volontà di distruggere questa storia (ma Nizzi me avrà fatta una buona, anche per sbaglio?), di seppellire sotto quintali di merda Nizzi e tutta la sua trentennale produzione, con l'editore che, complice, glielo ha consentito. 

 

Solo Boselli ha proseguito nel solco del Verbo, Nolitta e Nizzi sono semplicemente esecrabili. 

 

È un gioco al massacro, di autori e storie e finanche lettori. Dei quali ci si sorprende che abbiano apprezzato Nizzi dopo Bonelli. 

 

Sono un po' nauseato, da tempo credo che il dibattito qua dentro sia diventato tossico. Non c'è serenità quando si parla di Nizzi, bisogna mettere in croce qualsiasi cosa lui abbia fatto, bisogna mettere al bando tutta una epoca in cui, che lo si riconosca o meno, Tex ha prima prosperato, e poi tenuto botta. Certo, ci sono stati errori, il primo dei quali è stato quello di non allontanare un autore bollito, ma da qui a disconoscere quanto di buono ha fatto Nizzi nei quindici anni precedenti, ce ne vuole di pelo sullo stomaco. 

 

Si dice che alcuni di noi non sappiano leggere. Che si facciano piacere 'sta sbobba. Mi dovrei sentire un coglione perché adoro FDA e trovo del tutto insufficiente la sua omologa glbonelliana? "Ma dai" lo dico io stavolta, cara Letizia. Ognuno di noi ha un proprio modo di leggere, e se io ci vedo in una sola vignetta tutto un mondo non è merito mio, ma dell'autore che ha toccato delle corde che sono in me. Se altri sono meno sensibili, e magari sono invece più attenti ad altro, ci sta che apprezzino meno. Ma quanta sicumera invece ci si deve sorbire, qua dentro. 

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Io sono sicuro del contrario, anzi stracerto. La vignetta evoca tutto questo, anche grazie alla maestria di Ticci. È il suggello poetico di una storia che non esito a definire lirica. Che vuol dire che non c'e' e non è neanche pagata? È tutto in quella vignetta, tutto quello che ho descritto è già lì. Tuttavia non pretendo di convincerti, staremmo delle ore a ribattere ma evidentemente abbiamo "occhiali" diversi. 

 

Se ci si accapiglia per una vignetta, figurarsi per una storia intera. In quanto racconto, esso può piacere oppure no, può entusiasmare o essere indigesto. Ciò che mi dispiace è la pretesa assoluta che questa storia sia antitexiana, sia addirittura un parto criminale, posto che ci sono moventi e mandanti. Che sia una storia da nulla, capace di entusiasmare quattro gonzi. E sono concetti ripetuti fino alla noia, fino alla nausea. Cheppalle ragazzi.

 

C'è una volontà di distruggere questa storia (ma Nizzi me avrà fatta una buona, anche per sbaglio?), di seppellire sotto quintali di merda Nizzi e tutta la sua trentennale produzione, con l'editore che, complice, glielo ha consentito. 

 

Solo Boselli ha proseguito nel solco del Verbo, Nolitta e Nizzi sono semplicemente esecrabili. 

 

È un gioco al massacro, di autori e storie e finanche lettori. Dei quali ci si sorprende che abbiano apprezzato Nizzi dopo Bonelli. 

 

Sono un po' nauseato, da tempo credo che il dibattito qua dentro sia diventato tossico. Non c'è serenità quando si parla di Nizzi, bisogna mettere in croce qualsiasi cosa lui abbia fatto, bisogna mettere al bando tutta una epoca in cui, che lo si riconosca o meno, Tex ha prima prosperato, e poi tenuto botta. Certo, ci sono stati errori, il primo dei quali è stato quello di non allontanare un autore bollito, ma da qui a disconoscere quanto di buono ha fatto Nizzi nei quindici anni precedenti, ce ne vuole di pelo sullo stomaco. 

 

Si dice che alcuni di noi non sappiano leggere. Che si facciano piacere 'sta sbobba. Mi dovrei sentire un coglione perché adoro FDA e trovo del tutto insufficiente la sua omologa glbonelliana? "Ma dai" lo dico io stavolta, cara Letizia. Ognuno di noi ha un proprio modo di leggere, e se io ci vedo in una sola vignetta tutto un mondo non è merito mio, ma dell'autore che ha toccato delle corde che sono in me. Se altri sono meno sensibili, e magari sono invece più attenti ad altro, ci sta che apprezzino meno. Ma quanta sicumera invece ci si deve sorbire, qua dentro. 

👍👍👍👍👍👍

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4 ore fa, Diablero dice:

Nizzi invece sì, credo lo facesse consapevolmente. Si prendeva le sue soddisfazioni e rendeva più contento il suo editore che poi lo pagava di più, nel suo caso il "movente" è più che ovvio.

Non capisco a cosa ti riferisci

A scrivere storie con un Tex più umano come quest( lasciamo stare quelle del periodo tardo) ? lo faceva ovbio consapevolmente ma non ci vedo un intento negativo più un voler fare qualcosa di diverso una tantum,come in questo caso

2 ore fa, Diablero dice:

sconfitto,

qui sono in disaccordo

Tex puo' essere sconfitto una volta su cento

Ma non ne esce male a mio giudizio

Non ci fa una brutta figura

 

Riguardo al tuo discorso sulla guerra bianco e nera,direi che ne abbiamo già discusso a sufficienza

 

 

É vero in Tex non ci si puo' mettere tutto

Ma chi dice che non ci si puo' mettere questo?

In Tex non c era mai stata nemmeno una votazione fra i pards per lasciar andare o meno un bandito con Tex che vota contro ma da retta agli altri,come nella storia di Kid Rodelo ma questo non signifoca che non possa esserci.

Non facciamo confusione fra " cose che Glb non ha mai scritto" e" cose che non possono essere fatte" 

Modificato da Grande Tex
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Ammetto di essere un lettore di seconda fascia, che dinanzi a una storia molto bella e coinvolgente come FDA, mette da parte le considerazioni sulla texianità (per una volta) e si sente libero di affermare che, a personale giudizio, è una prova di notevole spessore. Al contempo, non amando Nolitta su Tex, non mi sogno minimamente di dire che storie come "Giungla Crudele" non siano meritevoli.

 

I puritani storceranno il muso dinanzi al mio giudizio? Perdonatemi, ma non me ne frega un'emerita cippa!

Ognuno ha la sua sensibilità e i propri gusti e non permetto mai a nessuno di influenzare i miei pensieri. In fondo cosa dovrei fare, dare ragione a chi la pensa diversamente solo per farlo contento o per manifesti complessi d'inferiorità?

Piuttosto, se viene meno la tranquillità di poter esporre il proprio punto di vista senza essere etichettato ingenuo o peggio, e occorre allinearsi a certe correnti di pensiero per essere considerati veri lettori di Tex, forse per la prima volta, dopo cinque anni, mi passa realmente la voglia di scrivere sul forum. Un sito come questo deve essere un "salotto" inclusivo, non divisivo. Le fazioni lasciamole alla politica e agli ultras calcistici.

 

Tex in questa storia è un perdente e mostra debolezze fuori canone? E' un reato proporlo? Non credo. Tutti coloro che lo hanno apprezzato non sanno distinguere il verbo texiano? Forse è così ma è anche grazie a quei lettori che la saga è arrivata a festeggiare le settantacinque candeline. O credete che tutti amino l'eroe tutto d'un pezzo e infallibile?

Quante volte Nolitta ha proposto un antieroe agli antipodi con gli stilemi? E dire che alcune di quelle storie (vedi quella di Jason) piacciono a tantissime persone: sono allocchi o ognuno ha le sue preferenze come giusto che sia?

 

In Apache Kid, GLB per non cambiare le reali sorti del personaggio storico, è costretto a far fare tanti passi fassi a Tex e alla fine lo stesso è uno spettatore sconfitto, Bonelli voleva umiliare Tex? O per una volta ha voluto rendere più umano il suo personaggio? 

 

Per esperienza so, che forse avrei dovuto evitare d'intervenire nella disputa in un simile argomento, ma ci tengo sempre e comunque a dire la mia. 

 

P.s. Mi perdoni Letizia, ma nella vignetta citata da Leo, anch'io ho sempre tratto sensazioni positive; in un semplice gesto, la bevuta con un fraterno amico, non è l'alcol il fulcro della scena, bensì la compagnia e la condivisione. Si può brindare per celebrare una vittoria, per rendere meno amaro un boccone indigesto o per sfogarsi, ma ciò che più conta in quei casi è trovarsi accanto una persona che ti vuole bene e divide con te quei momenti importanti. In fondo siamo uomini che condividiamo tutto lo stesso amaro destino (l'inevitabile morte) e sulla terra non c'è nulla di meglio che circondarsi di persone amate durante il tragitto che è la vita. Tex non può farlo? Non può dividere col suo fratello di sangue certe emozioni? Non è texiano essere umani o per una volta fallibili? Forse, a voler essere rigidamente tradizionalisti, ma liquidare così sommariamente le intenzioni di un autore non è molto edificante.  

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@Leo, stai sbagliando persona.

Oppure sei poco attento a quello che scrivo.

Non ho mai denigrato Nizzi ma solo alcune cose che ha scritto.

La sua prima storia di cui ho avuto notizie dell'autore è stata il primo Texone che trovo priva di difetti e che mi è piaciuta un sacco.

Se tu vedi della poesia in un'immagine che, pur essendo assente, è la sintesi di tutta la storia che tu hai molto apprezzato, benissimo.

Io non ce la vedo.

Sono arida? 

No davvero e sono convintissima che tu non lo pensi.

Pretesa assoluta che FDA sia antitexiana?

Nessuno pretende nulla.

Ma ci sono dei dati di fatto che sono innegabili e incontrovertibili.

E sono stanca di ripeterli.

Se tu li vuoi contestare, lo puoi fare in due modi: di petto, con il cuore, oppure con argomentazioni come mi sembra di aver fatto io.

Sono troppo pignola e non sorvolo facilmente?

Sì.

Dico delle stupidaggini e credo che fatti opinabili siano dati di fatto?

No.

FDA è una storia bellissima se, al posto di Tex, ci metti John Doe.

Se ci metti Tex forse non diventa una ciofeca.

Ma Tex non ci sta, non ci entra.

L'ho argomentato.

Chi non è d'accordo, argomenti.

Altrimenti dica " a parer mio, FDA è un capolavoro texiano" e io mi taccerò.

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Letizia dice:

@Leo, stai sbagliando persona.

 

Purtroppo mi capita, nei miei post, di riassumere varie posizioni senza specificarne gli utenti, e ciò genera confusione, chiedo venia. Ce l'avevo con Diablero, non con te. 

A te contesto il tono troppo perentorio di alcune tue risposte, questo sì. Il "ma dai" non mi è piaciuto, sono un po' permaloso, ultimamente :D

 

<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

Se tu vedi della poesia in un'immagine che, pur essendo assente, è la sintesi di tutta la storia che tu hai molto apprezzato, benissimo.

Io non ce la vedo.

Sono arida? 

No davvero e sono convintissima che tu non lo pensi.

 

Infatti non lo penso. Penso che siamo colpiti da situazioni diverse.

 

<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Letizia dice:

Se tu li vuoi contestare, lo puoi fare in due modi: di petto, con il cuore, oppure con argomentazioni come mi sembra di aver fatto io.

 

Ma è sufficiente rivedere questo stesso post per trovare le mie argomentazioni. Che ho esposto rispondendo proprio a te, che contestavi a questa storia le medesime cose che le imputi adesso. Ogni volta che qualcuno legge e commenta FDA, si rinfocolano le polemiche, con le stesse identiche posizioni. Sinceramente non mi va di ripeterle, basta riprendere il dibattito che proprio io e te, tempo fa, avemmo su questi lidi. Mi sembra di ricordare che io ti dissi che capivo il tuo punto di vista su alcune tue osservazioni, alle quali tuttavia  non riconoscevo quell'oggettivita' che tu invece volevi assolutamente conferirgli. Ti ho risposto su Tom, su Tex piccione, ecc. ecc.

 

Credo che parlare, in un forum, sia l'unica cosa che conta. Dibattere, scambiarsi opinioni. Solo che qui, come ha detto Condor, ci sono ormai toni da crociata, troppo spesso. Non si dibatte, si ripetono in un eterno loop le stesse identiche cose, sempre le stesse, sempre le stesse, e non con il tono di chi sta esprimendo, sia pure con forza, la sua opinione (come ad esempio fai tu), ma con la pretesa di avere verità dogmatiche, di essere gli unici autentici interpreti dell'ortodossia texiana. 

 

E il bersaglio è sempre uno, e con lui sono coinvolti i tanti lettori rei di apprezzare quell'uno.

 

Penso che il mezzo del "social" non aiuti, poi. Questi messaggi scambiati tra persone che non si conoscono non sempre agevolano un bel clima, e certi toni perentori sono resi più aspri dall'impersonalita del mezzo. Allora io propongo: diamocele di santa ragione in una bella cena raduno, penso che mi risulteranno più graditi i vostri assurdi ( :D ) punti di vista se vi vedessi di persona e potessi guardarvi negli occhi, magari toccando i vostri boccali di birra in un brindisi pacificatore ;)

<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Mi perdoni Letizia, ma nella vignetta citata da Leo, anch'io ho sempre tratto sensazioni positive; in un semplice gesto, la bevuta con un fraterno amico, non è l'alcol il fulcro della scena, bensì la compagnia e la condivisione. Si può brindare per celebrare una vittoria, per rendere meno amaro un boccone indigesto o per sfogarsi, ma ciò che più conta in quei casi è trovarsi accanto una persona che ti vuole bene e divide con te quei momenti importanti. In fondo siamo uomini che condividiamo tutto lo stesso amaro destino (l'inevitabile morte) e sulla terra non c'è nulla di meglio che circondarsi di persone amate durante il tragitto che è la vita. Tex non può farlo? Non può dividere col suo fratello di sangue certe emozioni? Non è texiano essere umani o per una volta fallibili? Forse, a voler essere rigidamente tradizionalisti, ma liquidare così sommariamente le intenzioni di un autore non è molto edificante.  

 

Non avrei saputo dirlo meglio

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Però, @Leo, dai, ammettilo.

Queste discussioni sono una bellezza.

Nessuno vuole aver ragione né imporre la proprie idee agli altri.

Nessuno ha in mano il verbo.

Nessuno affibia epiteti offensivi agli interlocutori verso i quali va il massimo rispetto.

Ma che volete di più?

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7 minuti fa, Letizia dice:

Però, @Leo, dai, ammettilo.

Queste discussioni sono una bellezza.

Nessuno vuole aver ragione né imporre la proprie idee agli altri.

Nessuno ha in mano il verbo.

Nessuno affibia epiteti offensivi agli interlocutori verso i quali va il massimo rispetto.

Ma che volete di più?

 

Parli del forum di qualche anno fa? :D

 

Epiteti offensivi comunque non ce ne sono, ci sono allusioni velate, che è forse peggio... ma epiteti offensivi mi pare di no. O sbaglio pure su questo? :mellow:

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3 hours ago, Diablorojo82 said:
4 hours ago, Diablero said:

Faccio quello che posso, non credo di essere al livello di chi...

 

...sa perfettamente la percentuale di lettori che preferisce "Fuga da Anderville" a "Tra due bandiere", tanto da poterla citare come un dato di fatto! :lol: :laughing:

Il 92% sono i voti tra 8 e 10 di Fuga...Ehm...Basta leggere sopra.

Avevo letto. Guarda che era chiaro (mi accusate sempre di leggere le cose con troppa attenzione. Mi accusate quindi di cose che pensate non siano vere? :rolleyes: )

 

Ma non si può rigirare la frittata sempre a proprio piacimento.

 

Quando, in questo stesso forum, tutti criticano una storia di Nizzi, si dice sempre "guardate che questo forum non è rappresentativo, là fuori tutti quanti adorano Nizzi!"

 

Quando invece c'è una votazione che si può utilizzare a proprio vantaggio, ecco che questo forum diventa perfettamente rappresentativo, e "dimostra" che questa storia è piaciuta a tutti!  :lol:

 

Un minimo di coerenza imporrebbe di non variare versione in base alla convenienza: o si ritiene questo forum rappresentativo SEMPRE, o non lo si ritiene tale MAI, non "a singhiozzo a seconda dei casi"... 

 

Ma il punto chiave è sempre il solito: QUESTA STORIA NON È CRITICABILE!

 

È legata ormai a troppa autostima di quelli che l'hanno amata all'epoca, tanto che quando citi cose OGGETTIVE e VERIFICABILI nelle pagine (come ha fatto PapeSatan qualche post fa, come ho fatto io tempo fa, come ha fatto Letizia, come hanno fatto tanti altri), la reazione è sempre IDENTICA:

1) Prima, negare: "non è vero".

2) Quando viene citata pagina e vignetta esatta, "va interpretata"

3) Non si risponde MAI nel merito, ma sempre evocando l'infanzia, "emozioni", la "poetica", la storia "bellissima", "l'intento antimilitarista" (che non esiste sulla pagina, non ce n'è la minima traccia, anzi c'è il contrario, ma cosa vuoi che sia cosa c'è sulla pagina rispetto alle emozioni?). Avevo provato qualche mese fa ad impostare una discussione su basi oggettive, esaminando un dettaglio o un elemento per volta nella maniera più oggettiva e spassionata possibile ma non c'è stato verso, quell'approccio "svelava gli altarini" quindi era attaccato in partenza. "Quando i fatti sono contro fuga da Anderville, si ignorano i fatti"

4) E infine (un classico) quando si critica QUESTO APPROCCIO "sentimentalista", la si prende invece come un offesa personale (come ha deciso di fare Leo da un bel po'...).

 

Stavolta, i soliti si sono inalberati perchè ho detto che chi gode e si esalta all'idea di un Tex sconfitto, impotente, non tanto nei RISULTATI ma NELLA RAPPRESENTAZIONE (non ha mai creduto ad un amico, non ha mai capito una mazza, fa fallire lui la missione e un altro deve sacrificarsi al suo posto per farla riuscire, strilla come un gallinaccio, etc.) "non ama Tex".

 

Quando si reagisce in maniera così emozionale, per difendere, insieme a questa storia, la propria autostima e l'immagine di sè (che si sono assurdamente legati a questa storia, cosa che non si dovrebbe MAI fare se si vuole dare un giudizio sereno: una critica ad una storia non deve essere mai presa come un offesa, altrimenti la storia "deve essere bella a prescindere per non offendere", come appunto FdA), si PERDE LA CAPACITÀ DI VEDERE ANCHE LE COSE PIÙ OVVIE)

 

Ditemi, Leo, e Diablorojo82, amate il coniglio?

 

Lo amate che zompetta felice sui prati, o in salmì?

 

Lo amate talmente che non vedete l'ora di vederlo accoppato, scuoiato, cucinato e servito in tavola?

 

Il coniglio si può amare anche così, ma non "ami" davvero il coniglio, ami il GUSTO del mangiarti il coniglio.

 

Allo stesso modo, ci sono tante maniere di "amare Tex".

 

Ma se "ami" vedere Tex umiliato, deriso, sconfitto, perchè "è diversa dalle solite storie dove quel gradasso di Tex vince sempre, che barba, che noia", come Grande Tex, o perchè "guarda che dramma, che vicenda emozionante, vedere Tex che non ne azzecca una e provoca la morte di innocenti", come altri, potete attorcigliarvi come vi pare per negare la realtà, ma questo è "amare Tex" come si ama il coniglio... ARROSTO.  Amate il "gusto" del vederlo ridotto così.

 

È oggettivo. Rassegnatevi. Piuttosto che offendervi e litigare con chi ve lo fa notare, dovreste farvi qualche domanda...

 

È una posizione minoritaria? No, assolutamente. QUALCUNO ha comprato per tanti anni le storie di Nizzi dove Tex veniva ridicolizzato SEMPRE, OGNI SINGOLA VOLTA. Qualcuno (quelli sì, minoritari) come me continuando a lamentarsi, a scrivere lettere di protesta in redazione, a elencare la massa di puttanate presenti in quelle storie, altri che la pensavano come me hanno semplicemente smesso di comprarlo e si sono risparmiati la fatica e l'incazzatura, ma...  la maggior parte dei lettori che si divertiva con quelle storie, semplicemente, "ama Tex"...  arrostito!  Lo trova "divertente", credo applauda ad ogni botta in testa, a vedere com'è buffo, fa ridere!  Magari non se ne rendono nemmeno conto (sono davvero pochissimi quelli che analizzano perchè gli piace una storia, quasi tutti si fermano al "mi piace" o "non mi piace"), magari sono convinti di "tifare per Tex". Anche se quando Tex "vince sempre", allora "si annoiano", e trovano invece divertente vederlo mentre si slaccia il cinturone e si comporta da idiota..

 

Ma anche questo è un dettaglio. Il punto chiave è che SARÀ SEMPRE IMPOSSIBILE DISCUTERE QUESTA STORIA, finché non riuscirete a "scollegare" la vostra autostima da quelle pagine. Finché non sarete in grado di discuterne senza vedere ogni critica come un offesa personale. Quando si potrà, finalmente, far notare che Tex in questa storia non crede ad un amico in punto di morte, senza che la cosa venga letta come "è un offesa personale a me, alla mia infanzia, alla mia intelligenza, a tutta la mia famiglia, e quindi va negata con ogni mezzo!"

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Domando se qui c'è qualcuno che dopo aver patito un grande dolore interiore (un lutto, un licenziamento, il tradimento della moglie, metteteci qualsiasi GRANDE dolore interiore) abbia invitato il suo miglior amico al bar per un happy hour davanti a un "monumentale bicchiere" in un bel posto "luccicante e pieno di gente" (un locale "trendy", si direbbe oggi). E se mai lo aveste fatto, che non fosse per ubriacarvi e trovare conforto nell'oblio momentaneo, ma per svagarvi e fuggire dalla dura realtà.

Sinceramente, eh? Voi, non Tex.

Modificato da PapeSatan
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7 ore fa, Diablero dice:

Ma se "ami" vedere Tex umiliato, deriso, sconfitto, perchè "è diversa dalle solite storie dove quel gradasso di Tex vince sempre, che barba, che noia", come Grande Tex, o perchè "guarda che dramma, che vicenda emozionante, vedere Tex che non ne azzecca una e provoca la morte di innocenti", come altri, potete attorcigliarvi come vi pare per negare la realtà, ma questo è "amare Tex" come si ama il coniglio... ARROSTO.  Amate il "gusto" del vederlo ridotto così.

 

Ho già risposto ieri a Letizia che di questa storia abbiamo già discusso, nel merito, a iosa qualche mese fa, e già allora abbiamo sviscerato i singoli punti. Ho già risposto alle critiche che tu fai alla storia militarista, al fatto che i sudisti sono rappresentati tutti come criminali, al fatto che Tex non ne becchi una e provoca la morte di innocenti, ecc. Non concordo con nulla, ritengo che la storia sia stata costruita in un modo tale che la "sconfitta" di Tex non fosse a lui imputabile, a causa delle circostanze straordinarie, della mostruosità del gesto dello zio, del rapporto conflittuale tra i nipoti, del terreno che scotta sotto i piedi a Tex, che è un nordista in tempo di guerra e che non può indagare a caldo, ecc.ecc. 

 

Non è che io ami vedere Tex sconfitto; semplicemente assisto e mi emoziono di fronte a una vicenda drammatica, ben costruita, con i bei personaggi di John e Leslie (anche su Leslie non andiamo d'accordo, perché io l'ho sempre ritenuto un personaggio a suo modo positivo), con un Tex che si muove in un contesto tremendo e fa quel che può, comportandosi da Tex (e qui più volte ho ribattuto a Letizia, ma abbiamo posizioni irriducibili e ci sta).

 

Ho anche detto che l'eccezionalità della storia sta anche nel suo esito, e se per una volta Tex non ne esce pieno vincitore, sacrificato ad una vicenda che si vuole scrivere a tinte più fosche, non mi sembra una tragedia, o un tradimento del personaggio. 

 

Poi c'è un altro aspetto: amare Tex non significa volerlo sempre vincente. Ad esempio, un'altra storia che amo è Il Colonnello Watson. Lì sì che Tex è un minchione e ci sarebbe da storcere il naso troppe volte. Eppure, il mio modo di essere lettore mi consente di amare anche quella vicenda; so che Nolitta ne dà un'altra interpretazione, sembra quasi un altro personaggio, ma questo non mi impedisce di gustarmene la lettura. Non credo che GLB abbia gridato allo scandalo quando ha letto le storie del figlio. Non credo abbia protestato o abbia preteso non uscissero. Era probabilmente meno oltranzista lui di tanti qua dentro. 

 

<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

anche questo è un dettaglio. Il punto chiave è che SARÀ SEMPRE IMPOSSIBILE DISCUTERE QUESTA STORIA, finché non riuscirete a "scollegare" la vostra autostima da quelle pagine. Finché non sarete in grado di discuterne senza vedere ogni critica come un offesa personale. Quando si potrà, finalmente, far notare che Tex in questa storia non crede ad un amico in punto di morte, senza che la cosa venga letta come "è un offesa personale a me, alla mia infanzia, alla mia intelligenza, a tutta la mia famiglia, e quindi va negata con ogni mezzo!"

 

Il problema non è la critica in sé. L'offesa alla singola persona inoltre non c'è mai, né da parte tua né di altri. C'è una boria, un'arroganza, nel tono, e nei giudizi su una certa categoria di lettori. E c'è in quasi tutti i topic, non solo su questo. Sei indisponente, perché vuoi esserlo, perché vanno bacchettati tutti coloro che si allontanano dal verbo Glbonelliano (ecco che l'offesa personale la sto facendo io, ma credo che non te la prenderai, perché immagino tu sia del tutto consapevole di ciò che sei e che vuoi essere, del ruolo da Savonarola che hai voluto ritagliarti).

 

Quando dico che non c'è serenità a parlare, non intendo solo di questa storia o del fatto che parlarne lede la mia autostima. Intendo che il tuo modo di criticare è aspro, il tuo modo di fare è saccente, la tua pretesa di oggettività inaccettabile.

 

<span style="color:red">3 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Domando se qui c'è qualcuno che dopo aver patito un grande dolore interiore (un lutto, un licenziamento, il tradimento della moglie, metteteci qualsiasi GRANDE dolore interiore) abbia invitato il suo miglior amico al bar per un happy hour davanti a un "monumentale bicchiere" in un bel posto "luccicante e pieno di gente" (un locale "trendy", si direbbe oggi). E se mai lo aveste fatto, che non fosse per ubriacarvi e trovare conforto nell'oblio momentaneo, ma per svagarvi e fuggire dalla dura realtà.

Sinceramente, eh? Voi, non Tex.

 

Ma cosa dovrebbe fare, Tex? È un uomo duro, non si ferma certo a piangere in solitaria per una morte avvenuta decenni prima. Quello che ora domina il suo animo è un sentimento di rabbia, di disgusto, ed è quello che vuole annegare in compagnia dell'amico di sempre. È talmente nauseato da ciò che ha dovuto ascoltare, tra l'altro senza poter reagire perché ha di fronte un moribondo, che non gli resta che trangugiare il boccone, e vuole farlo in compagnia dell'amico di sempre e ricacciandosi nei rumori e nelle luci della vita. 

 

 

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablero dice:

Avevo letto. Guarda che era chiaro (mi accusate sempre di leggere le cose con troppa attenzione. Mi accusate quindi di cose che pensate non siano vere? :rolleyes: )

 

Ma non si può rigirare la frittata sempre a proprio piacimento.

 

Quando, in questo stesso forum, tutti criticano una storia di Nizzi, si dice sempre "guardate che questo forum non è rappresentativo, là fuori tutti quanti adorano Nizzi!"

 

Quando invece c'è una votazione che si può utilizzare a proprio vantaggio, ecco che questo forum diventa perfettamente rappresentativo, e "dimostra" che questa storia è piaciuta a tutti!  :lol:

 

Un minimo di coerenza imporrebbe di non variare versione in base alla convenienza: o si ritiene questo forum rappresentativo SEMPRE, o non lo si ritiene tale MAI, non "a singhiozzo a seconda dei casi"... 

 

Ma il punto chiave è sempre il solito: QUESTA STORIA NON È CRITICABILE!

 

È legata ormai a troppa autostima di quelli che l'hanno amata all'epoca, tanto che quando citi cose OGGETTIVE e VERIFICABILI nelle pagine (come ha fatto PapeSatan qualche post fa, come ho fatto io tempo fa, come ha fatto Letizia, come hanno fatto tanti altri), la reazione è sempre IDENTICA:

1) Prima, negare: "non è vero".

2) Quando viene citata pagina e vignetta esatta, "va interpretata"

3) Non si risponde MAI nel merito, ma sempre evocando l'infanzia, "emozioni", la "poetica", la storia "bellissima", "l'intento antimilitarista" (che non esiste sulla pagina, non ce n'è la minima traccia, anzi c'è il contrario, ma cosa vuoi che sia cosa c'è sulla pagina rispetto alle emozioni?). Avevo provato qualche mese fa ad impostare una discussione su basi oggettive, esaminando un dettaglio o un elemento per volta nella maniera più oggettiva e spassionata possibile ma non c'è stato verso, quell'approccio "svelava gli altarini" quindi era attaccato in partenza. "Quando i fatti sono contro fuga da Anderville, si ignorano i fatti"

4) E infine (un classico) quando si critica QUESTO APPROCCIO "sentimentalista", la si prende invece come un offesa personale (come ha deciso di fare Leo da un bel po'...).

 

Stavolta, i soliti si sono inalberati perchè ho detto che chi gode e si esalta all'idea di un Tex sconfitto, impotente, non tanto nei RISULTATI ma NELLA RAPPRESENTAZIONE (non ha mai creduto ad un amico, non ha mai capito una mazza, fa fallire lui la missione e un altro deve sacrificarsi al suo posto per farla riuscire, strilla come un gallinaccio, etc.) "non ama Tex".

 

Quando si reagisce in maniera così emozionale, per difendere, insieme a questa storia, la propria autostima e l'immagine di sè (che si sono assurdamente legati a questa storia, cosa che non si dovrebbe MAI fare se si vuole dare un giudizio sereno: una critica ad una storia non deve essere mai presa come un offesa, altrimenti la storia "deve essere bella a prescindere per non offendere", come appunto FdA), si PERDE LA CAPACITÀ DI VEDERE ANCHE LE COSE PIÙ OVVIE)

 

Ditemi, Leo, e Diablorojo82, amate il coniglio?

 

Lo amate che zompetta felice sui prati, o in salmì?

 

Lo amate talmente che non vedete l'ora di vederlo accoppato, scuoiato, cucinato e servito in tavola?

 

Il coniglio si può amare anche così, ma non "ami" davvero il coniglio, ami il GUSTO del mangiarti il coniglio.

 

Allo stesso modo, ci sono tante maniere di "amare Tex".

 

Ma se "ami" vedere Tex umiliato, deriso, sconfitto, perchè "è diversa dalle solite storie dove quel gradasso di Tex vince sempre, che barba, che noia", come Grande Tex, o perchè "guarda che dramma, che vicenda emozionante, vedere Tex che non ne azzecca una e provoca la morte di innocenti", come altri, potete attorcigliarvi come vi pare per negare la realtà, ma questo è "amare Tex" come si ama il coniglio... ARROSTO.  Amate il "gusto" del vederlo ridotto così.

 

È oggettivo. Rassegnatevi. Piuttosto che offendervi e litigare con chi ve lo fa notare, dovreste farvi qualche domanda...

 

È una posizione minoritaria? No, assolutamente. QUALCUNO ha comprato per tanti anni le storie di Nizzi dove Tex veniva ridicolizzato SEMPRE, OGNI SINGOLA VOLTA. Qualcuno (quelli sì, minoritari) come me continuando a lamentarsi, a scrivere lettere di protesta in redazione, a elencare la massa di puttanate presenti in quelle storie, altri che la pensavano come me hanno semplicemente smesso di comprarlo e si sono risparmiati la fatica e l'incazzatura, ma...  la maggior parte dei lettori che si divertiva con quelle storie, semplicemente, "ama Tex"...  arrostito!  Lo trova "divertente", credo applauda ad ogni botta in testa, a vedere com'è buffo, fa ridere!  Magari non se ne rendono nemmeno conto (sono davvero pochissimi quelli che analizzano perchè gli piace una storia, quasi tutti si fermano al "mi piace" o "non mi piace"), magari sono convinti di "tifare per Tex". Anche se quando Tex "vince sempre", allora "si annoiano", e trovano invece divertente vederlo mentre si slaccia il cinturone e si comporta da idiota..

 

Ma anche questo è un dettaglio. Il punto chiave è che SARÀ SEMPRE IMPOSSIBILE DISCUTERE QUESTA STORIA, finché non riuscirete a "scollegare" la vostra autostima da quelle pagine. Finché non sarete in grado di discuterne senza vedere ogni critica come un offesa personale. Quando si potrà, finalmente, far notare che Tex in questa storia non crede ad un amico in punto di morte, senza che la cosa venga letta come "è un offesa personale a me, alla mia infanzia, alla mia intelligenza, a tutta la mia famiglia, e quindi va negata con ogni mezzo!"

Grazie per la disamina e la lezione.

Giusto due appunti...Io non parlo mai di valutazioni fuori dal forum quindi il giochetto di usare il sondaggio come mezzo non mi appartiene. Mettevo in evidenza i freddi numeri (90% tra 8 e 10). Poi si leggono le argomentazioni dei pro (maggioranza bulgara) e dei contro (Matteo Renzi e Calenda). Tutte rispettabili, interessanti e comprensibili. Tutte le storie possono essere criticate con argomenti.

Detto questo non serve una lezione che spieghi al 90% perché possa piacere tanto questa storia.

Non serve estremizzare sempre. Amare Tex, il vero Tex? Sei fuori strada completamente.

Ad esempio le mie tre storie preferite sono di Boselli e per me "quel Tex" (la versione che ne sviluppa Boselli all'interno di quelle storie) se lo mangia a colazione "il vero" Tex di GLB. 

Questo Tex di Nizzi, sviluppato in FDA, all'interno della storia, con le sue sfumature mi è piaciuto e l'ho preferito al Tex di GLB scritto in Tra due bandiere.

Caro Diablero non devi sempre estremizzare, fare sempre bianco e nero, sempre ama non ama, fare sempre vero o falso Tex, migliore o peggiore, pubblicabile o impubblicabile. Cioè ci sono molte sfumature. Se estremizzi sempre non andiamo da nessuna parte...

<span style="color:red">7 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ho già risposto ieri a Letizia che di questa storia abbiamo già discusso, nel merito, a iosa qualche mese fa, e già allora abbiamo sviscerato i singoli punti. Ho già risposto alle critiche che tu fai alla storia militarista, al fatto che i sudisti sono rappresentati tutti come criminali, al fatto che Tex non ne becchi una e provoca la morte di innocenti, ecc. Non concordo con nulla, ritengo che la storia sia stata costruita in un modo tale che la "sconfitta" di Tex non fosse a lui imputabile, a causa delle circostanze straordinarie, della mostruosità del gesto dello zio, del rapporto conflittuale tra i nipoti, del terreno che scotta sotto i piedi a Tex, che è un nordista in tempo di guerra e che non può indagare a caldo, ecc.ecc. 

 

Non è che io ami vedere Tex sconfitto; semplicemente assisto e mi emoziono di fronte a una vicenda drammatica, ben costruita, con i bei personaggi di John e Leslie (anche su Leslie non andiamo d'accordo, perché io l'ho sempre ritenuto un personaggio a suo modo positivo), con un Tex che si muove in un contesto tremendo e fa quel che può, comportandosi da Tex (e qui più volte ho ribattuto a Letizia, ma abbiamo posizioni irriducibili e ci sta).

 

Ho anche detto che l'eccezionalità della storia sta anche nel suo esito, e se per una volta Tex non ne esce pieno vincitore, sacrificato ad una vicenda che si vuole scrivere a tinte più fosche, non mi sembra una tragedia, o un tradimento del personaggio. 

 

Poi c'è un altro aspetto: amare Tex non significa volerlo sempre vincente. Ad esempio, un'altra storia che amo è Il Colonnello Watson. Lì sì che Tex è un minchione e ci sarebbe da storcere il naso troppe volte. Eppure, il mio modo di essere lettore mi consente di amare anche quella vicenda; so che Nolitta ne dà un'altra interpretazione, sembra quasi un altro personaggio, ma questo non mi impedisce di gustarmene la lettura. Non credo che GLB abbia gridato allo scandalo quando ha letto le storie del figlio. Non credo abbia protestato o abbia preteso non uscissero. Era probabilmente meno oltranzista lui di tanti qua dentro. 

 

 

Il problema non è la critica in sé. L'offesa alla singola persona inoltre non c'è mai, né da parte tua né di altri. C'è una boria, un'arroganza, nel tono, e nei giudizi su una certa categoria di lettori. E c'è in quasi tutti i topic, non solo su questo. Sei indisponente, perché vuoi esserlo, perché vanno bacchettati tutti coloro che si allontanano dal verbo Glbonelliano (ecco che l'offesa personale la sto facendo io, ma credo che non te la prenderai, perché immagino tu sia del tutto consapevole di ciò che sei e che vuoi essere, del ruolo da Savonarola che hai voluto ritagliarti).

 

Quando dico che non c'è serenità a parlare, non intendo solo di questa storia o del fatto che parlarne lede la mia autostima. Intendo che il tuo modo di criticare è aspro, il tuo modo di fare è saccente, la tua pretesa di oggettività inaccettabile.

 

 

Ma cosa dovrebbe fare, Tex? È un uomo duro, non si ferma certo a piangere in solitaria per una morte avvenuta decenni prima. Quello che ora domina il suo animo è un sentimento di rabbia, di disgusto, ed è quello che vuole annegare in compagnia dell'amico di sempre. È talmente nauseato da ciò che ha dovuto ascoltare, tra l'altro senza poter reagire perché ha di fronte un moribondo, che non gli resta che trangugiare il boccone, e vuole farlo in compagnia dell'amico di sempre e ricacciandosi nei rumori e nelle luci della vita. 

 

 

Concordo Leo...

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Ma cosa dovrebbe fare, Tex? È un uomo duro, non si ferma certo a piangere in solitaria per una morte avvenuta decenni prima. Quello che ora domina il suo animo è un sentimento di rabbia, di disgusto, ed è quello che vuole annegare in compagnia dell'amico di sempre. È talmente nauseato da ciò che ha dovuto ascoltare, tra l'altro senza poter reagire perché ha di fronte un moribondo, che non gli resta che trangugiare il boccone, e vuole farlo in compagnia dell'amico di sempre e ricacciandosi nei rumori e nelle luci della vita. 

 

 

Veramente avevo chiesto cosa avete fatto voi in una situazione di grande dolore interiore. Cosa ha fatto Tex lo abbiamo visto e letto (ahimè).

Ribadisco, a scanso di equivoci e lungi da partigianerie che non mi appartengono, che a questa storia nel mio primo post ho dato 9 se la si considera una storia NON DA TEX.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Veramente avevo chiesto cosa avete fatto voi in una situazione di grande dolore interiore.

 

Premesso che i momenti vanno vissuti, considera che John era morto molti anni prima. Considera anche che Tex è un uomo duro, non una mammoletta che si ferma a piangere. La sua reazione è in linea col personaggio. 

La mia reazione? Che ne so, forse avrei fatto come lui e forse no. Ma io in tanti casi della vita reagirei in modo diverso da Tex. 

 

Qui il nocciolo non sta su ciò che faremmo noi: noi non siamo Tex, non viviamo nell'Ottocento, non siamo rotti a tutte le esperienze. La domanda è se la reazione sia sbagliata o meno. Per me, assolutamente non lo è. La tua sensibilità, evidentemente diversa dalla mia, ti porta a pensare che lo è.

 

Bene, prendiamone atto. Ma non pretendiamo di dire che la scena finale è una cazzata, perché ognuno la legge come crede e in linea con il proprio modo di essere. Io credevo che la vignetta finale di questa storia fosse parlante, ce l'ho da sempre nella mia immagine di copertina di questo forum. Apprendo - non nego che sia un po' sorpreso francamente - che così non è per tutti. Ok. Ne prendo atto.

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6 ore fa, PapeSatan dice:

Domando se qui c'è qualcuno che dopo aver patito un grande dolore interiore (un lutto, un licenziamento, il tradimento della moglie, metteteci qualsiasi GRANDE dolore interiore) abbia invitato il suo miglior amico al bar per un happy hour davanti a un "monumentale bicchiere" in un bel posto "luccicante e pieno di gente" (un locale "trendy", si direbbe oggi). E se mai lo aveste fatto, che non fosse per ubriacarvi e trovare conforto nell'oblio momentaneo, ma per svagarvi e fuggire dalla dura realtà.

Sinceramente, eh? Voi, non Tex.

sai cosa? io personalmente credo che lo farei

Non mi é mai capitata un' eaperienza del genere ma credo che in quel momento un isolarsi dalla realtà così...beh ci starebbe

PS: scusa @Diableroma io e gli altri mesi fa TI ABBIAMO  risposto nel merito

Non abbiamo parlato solo di emozioni( anche di quelle) ma anche di fatti oggettivi e magari amche sull importanza che ci diamo

Hai questa idea un po' strana che se uno difende la storia lo fa per partito preso e non perchè magari non concorda davvero con le tue critiche in maniera ragionata.🤔

Poi sul fatto del Tex sconfitto...sì magari a qualcuno OGNI TANTO piace vedere un Tex sconfitto purchè accada in modo che non faccia brutta figura,e qui nom accade per me.

Tu ci vedi una brutta figura nel fatto che sia ingannato? benissimo,ma non pretendere che tutti la vedono così o che chi non la vede così neghi la realtà

 

Modificato da Grande Tex
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Ne ho lette tante,Tex umiliato,Tex sconfitto....sarà, io ci vedo altro. Vedo delle scelte infelici di sceneggiatura, vedo stanchezza dello scrittore.....ma da qui a criticare in tal modo fuga da Anderville ..penso che sia tanto. I gusti sono gusti,per carità....ma vedere il male perche Tex non aveva capito che era lo zio il colpevole la trovo una cosa esagerata. Io non ci vedo un Tex sconfitto. Vedo un Tex umano che preferisco al supereroe al limite del ridicolo che vedo ora, e soprattutto vedo un Tex che emoziona, anche a distanza di anni, anche al netto di qualche imperfezione.

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Lungi da me l'intenzione di gettare benzina sul fuoco.

Questa immagine di una storia di Sergio Bonelli però la dice lunga su cosa poteva passare e cosa no in un albo di Tex.

spacer.png

Giuro che se qualcuno controbatte che questo non è un pagliaccio ma è il vero Tex, me ne sto brava e zitta nel mio cantuccio.

  • Grazie (+1) 1
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15 minuti fa, Letizia dice:

Giuro che se qualcuno controbatte che questo non è un pagliaccio ma è il vero Tex, me ne sto brava e zitta nel mio cantuccio.

 

"Non è un pagliaccio ma è il vero Tex".*

 

E adesso?

 

:lol2:

 

* Non è neanche detto che sia davvero la mia opinione, ma se la formula magica è questa...

tra l'altro io "Fuga da Anderville" non l'ho mai letta....

Modificato da Augustus McCrae
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<span style="color:red">24 minuti fa</span>, Letizia dice:

Lungi da me l'intenzione di gettare benzina sul fuoco.

Questa immagine di una storia di Sergio Bonelli però la dice lunga su cosa poteva passare e cosa no in un albo di Tex.

spacer.png

Giuro che se qualcuno controbatte che questo non è un pagliaccio ma è il vero Tex, me ne sto brava e zitta nel mio cantuccio.

 

Certo, questo è un Tex che anch'io reputo troppo al di là del personaggio. Eppure è stato proposto. E con GLB ancora vivo. Personalmente ci sorrido e passo sopra. Ma il Tex di FDA è altro, è in linea col personaggio (anche se tu dici di no e io colgo le tue osservazioni, senza disconoscerne la validità ma reputandole solo troppo rigide, pur non essendo prive di ragione). 

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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Augustus McCrae dice:

"Non è un pagliaccio ma è il vero Tex".*

 

E adesso?

 

:lol2:

🥯🍷

D'accordo, il vin santo non è rosso e i cantucci non sono proprio così, ma nella vita bisogna sapersi accontentare.

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Leo dice:

Certo, questo è un Tex che anch'io reputo troppo al di là del personaggio.

 

Chissà perché, però, dopo aver citato questa scena nessuno si ricorda che poche pagine dopo Jim Brandon gli contesta proprio che quel comportamento non era da lui e Tex replica divertito che detesta i prestigiatori, a causa di Mefisto ovviamente. 

non dimentichiamo poi che all'epoca G.L. Bonelli era davvero il supervisore delle storie e se pensate che con Nolitta fosse  indulgente per amore paterno perché sappiamo che non solo gli aggiustava spesso i dialoghi ma gli ha bocciato alcune scelte. Alcune, ma non questa. Evidentemente era meno realista del re di certi utenti.;)

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Chissà perché, però, dopo aver citato questa scena nessuno si ricorda che poche pagine dopo Jim Brandon gli contesta proprio che quel comportamento non era da lui e Tex replica divertito che detesta i prestigiatori, a causa di Mefisto ovviamente. 

non dimentichiamo poi che all'epoca G.L. Bonelli era davvero il supervisore delle storie e se pensate che con Nolitta fosse  indulgente per amore paterno perché sappiamo che non solo gli aggiustava spesso i dialoghi ma gli ha bocciato alcune scelte. Alcune, ma non questa. Evidentemente era meno realista del re di certi utenti.;)

Me la ricordo benissimo invece perché mi sono documentata con il Tex di Rebubblica e, se non ho citato quella che tu consideri una giustificazione è perché non ho voluto infierire.

Perché:

1) Tex che viene bacchettato da Jim non ci fa certo una bella figura, a parer mio

2) la giustificazione di Tex che detesta i prestigiatori per colpa di Mefisto, a parer mio, è una sciocchezza grossa come una casa: ti sta sui marroni un rappresentante di una categoria d tu estendi questo sentimento a tutti gli altri che sono magari tutte brave persone? A casa mia si chiama pregiudizio razziale

3) se Tex ha buttato lì per scherzo una battuta e la butta sul ridere dimostra non solo di essere un pagliaccio ma ci fa anche la figura del marmocchio sorpreso con le mani nella marmellata, sempre a parer mio.

 

Quando Tex si comporta da pagliaccio, la miglior cosa è tacere oppure dire: l'autore in quel momento era brillo.

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14 minutes ago, Carlo Monni said:

 

Chissà perché, però, dopo aver citato questa scena nessuno si ricorda che poche pagine dopo Jim Brandon gli contesta proprio che quel comportamento non era da lui e Tex replica divertito che detesta i prestigiatori, a causa di Mefisto ovviamente. 

non dimentichiamo poi che all'epoca G.L. Bonelli era davvero il supervisore delle storie e se pensate che con Nolitta fosse  indulgente per amore paterno perché sappiamo che non solo gli aggiustava spesso i dialoghi ma gli ha bocciato alcune scelte. Alcune, ma non questa. Evidentemente era meno realista del re di certi utenti.;)

 

Anche qui, il rapporto credo fosse più complicato di come spesso lo si vuole fare apparire...

 

"GLBonelli gli controllava i dialoghi e non gli ha bocciato questa scena". A parte che non sappiamo fino a che data ha verificato i dialoghi (sappiamo che all'arrivo di Nizzi GL Bonelli era già così "fuori dai giochi" che non solo non gli ha mai controllato una riga, ma non sapeva nemmeno che sarebbe arrivato un nuovo sceneggiatore, e lesse la storia quando uscì l'albo in edicola), se li verificava tutti, con quanto anticipo e tempo, etc, ricordiamoci che GL Bonelli non aveva il potere di bocciare NIENTE, nemmeno una riga, al suo editore.  E che comunque sapeva che il figlio scriveva Tex controvoglia perchè gliel'aveva chiesto LUI, per tenere Tex "in famiglia".

 

Sarà stato anche suo figlio, ma è lui l'editore, quello che ti paga e ha l'ultima parola, ha già due serie di successo che ha dovuto abbandonare per scrivere Tex per fare un favore A TE (e questa "imposizione" subita di malavoglia credo abbia avuto un ruolo nell'astio con cui ha poi scritto il personaggio), gli vai anche a rompere le scatole?

 

Credo che l'argomento "se GL Bonelli l'ha fatto passare va bene tutto" sia specioso, e anche un po' paraculo: tutto quello che dimostra è "nel caso che GL Bonelli l'abbia mai letto in anticipo, e nel caso in cui Sergio Bonelli gli abbia fatto le modifiche che voleva, questa cosa era meno grave del far dare un pugno in faccia a Kit Carson da parte di Tex in copertina" (UNICA modifica di cui ci sia mai rimasta storia, e probabilmente considerata tanto "rischiosa" dallo stesso Sergio Bonelli che magari gliel'ha sottoposta quando aveva già smesso di farlo abitualmente...)

 

Non sappiamo quali modifiche avrebbe fatto GL Bonelli se fosse stato LUI l'editore e Sergio Bonelli non fosse stato suo figlio ma fosse semplicemente un "aspirante nuovo autore di Tex", e se non sappiamo questo (e non lo sapremo mai) il fatto che una scena sia stata pubblicata su Tex non dice NULLA sul gradimento (o meno) da parte di GL Bonelli.

 

(e sappiamo invece che sia Sergio Bonelli che Boselli poi hanno approvato storie che non gli piacevano per nulla, è normalissimo in un fumetto seriale: Sergio Bonelli ha persono pubblicato SERIE INTERE che non gli piacevano per nulla...)

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30 minuti fa, Letizia dice:

Me la ricordo benissimo invece perché mi sono documentata con il Tex di Rebubblica e, se non ho citato quella che tu consideri una giustificazione è perché non ho voluto infierire.

Perché:

1) Tex che viene bacchettato da Jim non ci fa certo una bella figura, a parer mio

2) la giustificazione di Tex che detesta i prestigiatori per colpa di Mefisto, a parer mio, è una sciocchezza grossa come una casa: ti sta sui marroni un rappresentante di una categoria d tu estendi questo sentimento a tutti gli altri che sono magari tutte brave persone? A casa mia si chiama pregiudizio razziale

3) se Tex ha buttato lì per scherzo una battuta e la butta sul ridere dimostra non solo di essere un pagliaccio ma ci fa anche la figura del marmocchio sorpreso con le mani nella marmellata, sempre a parer mio.

 

Quando Tex si comporta da pagliaccio, la miglior cosa è tacere oppure dire: l'autore in quel momento era brillo.

 

Però anche questo è un atteggiamento oltranzista. Jim bacchetta Tex bonariamente, per scherzo. E anche Tex qualche volta potrà anche scherzare no (comunque la scena non piace neanche a me)?

Modificato da Leo
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