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TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, valerio dice:

Nessuno nega che esista un Tex canonico, ma si sta più o meno tutti dicendo che questo Tex canonico inizia e finisce con GLB.

Bravo...C'è il Tex originale dell'inventor

e poi ci sono gli sceneggiatori successivi che ne hanno dato la loro versione mantenendo alcuni elementi, aggiungendone altri più o meno condivisibili o apprezzabili. Da quando c'è Boselli il problema dei "limiti" me lo faccio meno. Cioè una storia di Ruju, Nizzi, Rauch e Manfredi (cito i 3 più prolifici in questi anni) che esce in edicola per me è scontato sia nei canoni (c'è il curatore). Idem quando ci sono soggettisti e sceneggiatori nuovi. Poi al curatore la storia può non piacere, può fare le sue osservazioni ma questo è un loro discorso lavorativo interno.

 

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Bravo...C'è il Tex originale dell'inventor

e poi ci sono gli sceneggiatori successivi che ne hanno dato la loro versione mantenendo alcuni elementi, aggiungendone altri più o meno condivisibili o apprezzabili. Da quando c'è Boselli il problema dei "limiti" me lo faccio meno. Cioè una storia di Ruju, Nizzi, Rauch e Manfredi (cito i 3 più prolifici in questi anni) che esce in edicola per me è scontato sia nei canoni (c'è il curatore). Idem quando ci sono soggettisti e sceneggiatori nuovi. Poi al curatore la storia può non piacere, può fare le sue osservazioni ma questo è un loro discorso lavorativo interno.

 

Il canone del post GLB verte solo sui grandi aspetti, del tipo che ovviamente Tex non può fidanzarsi con Tiger:D o sparare a una donna o che so...diventare tossicodipendente o cose fantasiose di questo tipo. Ma sul resto si è visto di tutto, dalle trovate topolinesche e vistosissime modifiche dei caratteri degli eroi, fino a un cambiamento quasi totale del contesto e del rapporto di Tex con gli altri personaggi.

GLB scrive fino a inizio anni 90 (la sua ultima storia è del 1991), e già da una decina di anni scriveva poco e male, andando peraltro talvolta lui stesso fuori canone. Già dal 1983 all'incirca il canone Texiano originario, in pratica, non esiste quasi più, con GLB che scrive sempre meno e sempre peggio, Nolitta che subentra con uno stile completamente diverso e poi Nizzi che inizialmente spinge molto su una strada giallistico/investigativa quasi del tutto assente prima.

Un certo ritorno del canone si ha con il Nizzi del centinaio 300, a mio avviso, in alcune storie (non tutte) il più vicino a questo canone, seppur semplificato. Poi però Nizzi si allontana da questo canone, proponendo uno stile diverso (oltre a storie via via sempre meno incisive). Qui subentra Boselli che è una vera rivoluzione. Chi dice che Boselli sta nel canone Bonelliano, secondo me dovrebbe rifletterci, perchè il Tex di Boselli è qualcosa di totalmente nuovo e rivoluzionario. Intanto Tex è, per lunghi tratti, assente dalle storie. Poi le storie stesse diventano complesse e piene di intrecci, cosa che raramente accadeva con GLB. Tex diventa Tex e anche altre decine di personaggi che si intersecano in mille rivoli. Personaggi, per di più, molto sfaccettati, cosa che anche qui accadeva solo talvolta con GLB, in modo quasi sporadico. Personaggi buoni e cattivi al tempo stesso, con psicologie minuziosamente tratteggiate. Insomma qualcosa di molto nuovo. Segura, che a me piace molto, era del tutto fuori canone. Carson era una creazione sua e diversa, i dialoghi erano una creazione sua e diversa, le trame assolutamente cinematografiche (belle!). Faraci ha scritto un Tex tutto suo, qui penso si possa anche dire "fallimentare", purtroppo. Non sempre, ci sono anche storie (anche Texoni) di buona qualità, ma nel complesso più che una interpretazione si trattò di una idiosincrasia col personaggio a mio avviso. Manfredi fa un altro Tex del tutto interpretato. A me il Tex di manfredi non piace, sono molto chiaro. Ma è un Tex legittimo. Forse un pò troppo politico, ma legittimo. Ruju parrebbe abbastanza collegato al Tex antico, ma a ben leggere anche lui è molto personale. Più asciutto, meno epico, si vede chiaramente la sua mano in ogni vignetta. A me il suo Tex piace, purtroppo osa poco e questo gli impedirà sempre di far parte del gohta degli sceneggiatori Texiani storici (che sono 3 o al limite 4), e qualche brutto scivolone (vedi storia dei cinesi e storia "magica", due tra le storie più brutte dell'intera saga) mi mette più di qualche ansia. Non vado ad analizzare gli sceneggiatori occasionali, che sono pur tanti, ognuno dei quali ha scritto Tex a suo modo. Berardi, autore di una storia formidabile, è per me ingiudicabile, perchè non si può giudicare la texianità o comunque anche solo la destrezza di un autore che ha scritto una sola storia, indipendentemente da come sia venuta. Una sola storia e poi capricci, rifiuti, porte sbattute.

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Leo dice:

 

 

Ok, ma il concetto di fondo è quello espresso anche da Carlo, e cioè che glb avesse nei confronti di Tex un atteggiamento più laico di molti suoi lettori puristi.

 

 

Bisogna però intendersi.

 

Il Tex di GLB è totalmente diverso da quello dei cosiddetti "puristi".

 

Le licenze se le concedeva anche lui  e le storie migliori sono spesso quelle con le "licenze", da Lucero a Diablero al figlio di Mefisto. Sarebbero sorpresi i "puristi" dallo scoprire che cosa permetteva e che cosa non permetteva GLB. E poi ci sono ci stati tanti e diversi GLB a seconda dei periodi, come ho spesso sostenuto. Quello spesso citato (niente donne, Tex le suona a tutti) è quello al tramonto degli ultimi anni.

 

In quanto ai suoi successori, è chiaro che se la prendeva con i dialoghi del figlio e con certi atteggiamenti del suo Tex. 

Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

 

Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

 

 

 

 

 

 

 

A proposito, d'accordo con Monni e altri. Lo 007 di Craig non è un anti Bond. Al contrario, è un Bond "ritrovato".  

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15 minuti fa, borden dice:

 

 

Bisogna però intendersi.

 

Il Tex di GLB è totalmente diverso da quello dei cosiddetti "puristi".

 

Le licenze se le concedeva anche lui  e le storie migliori sono spesso quelle con le "licenze", da Lucero a Diablero al figlio di Mefisto. Sarebbero sorpresi i "puristi" dallo scoprire che cosa permetteva e che cosa non permetteva GLB. E poi ci sono ci stati tanti e diversi GLB a seconda dei periodi, come ho spesso sostenuto. Quello spesso citato (niente donne, Tex le suona a tutti) è quello al tramonto degli ultimi anni.

 

In quanto ai suoi successori, è chiaro che se la prendeva con i dialoghi del figlio e con certi atteggiamenti del suo Tex. 

Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

 

Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

 

 

 

 

 

 

 

A proposito, d'accordo con Monni e altri. Lo 007 di Craig non è un anti Bond. Al contrario, è un Bond "ritrovato".  

Borden, verosimilmente a GLB non piaceva il Tex di nessun altro, nemmeno il tuo.

Non ho mai visto nessuno apprezzare chi prende il suo posto.

Lavoro nello spettacolo, e non ho mai visto i grandi vecchi della tv, del teatro e della musica apprezzare i giovani che gli prendono il posto. Vuoi per motivi di età (da vecchi rimpiangiamo sempre i bei tempi, e consideriamo sempre che sta andando tutto a rotoli) e vuoi per motivi di invidia (lavoro da molti anni con dei veri e propri miti ormai quasi novantenni, che bloccano la strada a tutti i nuovi talenti per pura e semplice preoccupazione che possano superarli).

Non credo che GLB avrebbe apprezzato nemmeno uno dei suoi successori. Ed è anche giusto e inevitable così. Ma questo non ha alcuna valenza.

Lo stesso Nizzi ha questo atteggiamento con chi lo ha succeduto. E anche li è meglio non starlo a sentire.

Modificato da valerio
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1 ora fa, Diablero dice:

Tex fa fallire il piano PERCHÈ È UN BORIOSO COGLIONE A LIVELLI DISUMANI.

1 ora fa, Diablero dice:

COME SATIRA DI UN BORIOSO COGLIONE CHE SI FA FREGARE DA TUTTI è un ottima storia.

:dubbioso: Tex sbaglia= Tex è un borioso coglione che si fa fregare da tutti? :dubbioso: Non è un pochino eccessivo?:lol:

 

1 ora fa, Diablero dice:

Questa è una storia che riprende una storia epicamente antimilitarista (tipo "Niente di Nuovo Sul Fronte Occidentale" o "orizzonti di gloria") e ne fa un "seguito" in cui i protagonisti (superstiti) capiscono che la guerra è giusta e giurano che "combatteranno fino alla vittoria finale".

Tex-299-giuramento-D.jpg

Non c'è scritto da nessuna parte il virgolettato "combatteremo fino alla vittoria finale", semmai "mi batterò contro i maledetti bastardi che vogliono tenere schiava la tua razza". Che è ben diverso. E che non è un messaggio guerrafondaio. E infatti Tex mica ritorna a combattere nell'esercito nordista dopo la morte di Tom. Anzi nel prosieguo della storia continuerà a evitare di uccidere qualunque soldato...

Questa vignetta indica semmai un impegno ancora maggiore di Tex contro la schiavitù. Che è anche il motivo per cui il Tex di GLB di "Tra due bandiere" decide all'inizio di arruolarsi dalla parte dei nordisti: lottare per la libertà dei neri. All'inizio lo farà con le armi, dopo la morte di Rod senza più uccidere nessuno, maledicendo la guerra.

 

Nel finale di Nizzi c'è semmai una ripresa del pensiero di GLB sulle guerre, quando di fronte alla morte di Rod Tex maledice tutti i politici che riempiono di odio la testa delle persone, e fomentano e fanno scoppiare le guerre; in Nizzi ugualmente c'è l'indicazione degli interessi economici (rappresentati da Howard Walcott) che stanno dietro alle motivazioni ufficiali delle parti in causa. Insomma, i soldati (e i cugini) si scannano tra loro, muoiono sul campo per ideali oppure senza neanche sapere bene perché, mentre nelle retrovie i politici e gli affaristi s'ingrassano. 

  • +1 3
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<span style="color:red">8 minuti fa</span>, borden dice:

Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

 

Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

 

 

Questa è una testimonianza significativa e per me inedita. Non immaginavo che glb non sopportasse il Tex di Nizzi, anche se la componente "irritazione" ci sta tutta e magari avrà pesato anche per oltre il 50%. Né immaginavo che anche tu giudicassi il Tex di Nizzi senz'anima e senza mordente. 

 

Non escludo che questa tua percezione, come quella di molti altri - anche presenti qui - sia legata al fatto di aver vissuto il passaggio in presa diretta, e di aver subito il contraccolpo del cambio dello sceneggiatore (anche se all'epoca il passaggio di testimone non era cosa nota - forse lo era per te, che eri già dentro?). Peraltro che il Tex di Nizzi abbia meno mordente, quanto a personaggio, di quello di Glb è abbastanza palese, perché è impossibile eguagliare lo stile e il linguaggio di Bonelli. Mentre trovo ingeneroso (ma non giudico) che fosse anche giudicato senz'anima, perché il primo Nizzi io credo abbia reso ottimi servigi a Tex, salvando baracca e burattini.

<span style="color:red">8 minuti fa</span>, valerio dice:

Borden, verosimilmente a GLB non piaceva il Tex di nessun altro, nemmeno il tuo.

Non ho mai visto nessuno apprezzare chi prende il suo posto.

Lavoro nello spettacolo, e non ho mai visto i grandi vecchi della tv, del teatro e della musica apprezzare i giovani che gli prendono il posto. Vuoi per motivi di età (da vecchi rimpiangiamo sempre i bei tempi, e consideriamo sempre che sta andando tutto a rotoli) e vuoi per motivi di invidia (lavoro da molti anni con dei veri e propri miti ormai quasi novantenni, che bloccano la strada a tutti i nuovi talenti per pura e semplice preoccupazione che possano superarli).

Non credo che GLB avrebbe apprezzato nemmeno uno dei suoi successori. Ed è anche giusto e inevitable così. Ma questo non ha alcuna valenza.

Lo stesso Nizzi ha questo atteggiamento con chi lo ha succeduto. E anche li è meglio non starlo a sentire.

 

Concordo. Chissà se al grande vecchio sarebbe piaciuto il Tex 2.0 di Boselli. Un Tex non diverso dal suo ma un modo di narrare completamente inedito (per Tex), in cui si vede l'influenza di D'Antonio e Berardi, le cui lezioni, e non solo le loro, miscelate in salsa texiana, hanno consentito ad un autore con l'inventiva e col talento di Boselli di generare capolavori. 

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Aggiungo che GLB, ovviamente, avrebbe voluto che chi scriveva dopo di lui, scrivesse Tex come lui. E' comprensibile.

Ma questo non è possibile. Un interprete interpreta, non può essere una fotocopia. Chi mette in scena oggi l'Amleto o la Tosca li mette in scena in modi completamente diversi da quelli di allora, che se Shakespeare o Puccini rinascessero oggi e andassero a teatro si tirerebbero una revolverata alla tempia immediatamente.

Eppure oggi si mettono in scena così. Passando da interprete a interprete è cambiato totalmente lo stile recitativo o di canto e interpretativo, per non parlare di quello scenico, dove oggi possiamo vedere la Traviata ambientata sulla luna o Moliere in abiti futuristici con l'avaro che si fa una pera e robe del genere.

Io sono abbastanza reazionario su queste cose, ma il mondo va avanti, gli stili cambiano, gli interpreti interpretano e tutto muta.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

dice anche il senatore, che ha dovuto uccidere i suoi nipoti perchè se avessero parlato si sarebbe risaliti FACILMENTE fino a lui...  ebbene, Tex ha ascoltato ENTRAMBI e non ha mai fatto 2+2! Mi meraviglia che Walcott non abbia aggiunto "Se tutti fossero idioti come lei, Willer, non avrei dovuto uccidere i miei nipoti, ma non potevo rischiare che oltre che ad un cretino come lei, parlassero ad una persona intelligente")

 

in reltà non dice così

Dice che non voleva che sibaprlassero perchè altrimenti LORO( i nipoti) sarebbero risaliti a lui

Ora che i nipoti sono morti punto

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Notare che Tex era GIÀ PASSATO! Il suo citare Walcott NON SERVE AD UN TUBO, anzi, rischia di tradirli, ma Tex proprio non resiste alla tentazione di sparare ANCHE LUI un "grosso nome", non gli va giù che siano i documenti fatti da altri a farlo passare.

 

e quindi? Lo fa per risultare più credibile

Non é che Tex poteva sapere che trovava il nipote PROPRIO lì

<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Poe dice:

:dubbioso: Tex sbaglia= Tex è un borioso coglione che si fa fregare da tutti? :dubbioso: Non è un pochino eccessivo?:lol:

 

Tex-299-giuramento-D.jpg

Non c'è scritto da nessuna parte il virgolettato "combatteremo fino alla vittoria finale", semmai "mi batterò contro i maledetti bastardi che vogliono tenere schiava la tua razza". Che è ben diverso. E che non è un messaggio guerrafondaio. E infatti Tex mica ritorna a combattere nell'esercito nordista dopo la morte di Tom. Anzi nel prosieguo della storia continuerà a evitare di uccidere qualunque soldato...

Questa vignetta indica semmai un impegno ancora maggiore di Tex contro la schiavitù. Che è anche il motivo per cui il Tex di GLB di "Tra due bandiere" decide all'inizio di arruolarsi dalla parte dei nordisti: lottare per la libertà dei neri. All'inizio lo farà con le armi, dopo la morte di Rod senza più uccidere nessuno, maledicendo la guerra.

 

Nel finale di Nizzi c'è semmai una ripresa del pensiero di GLB sulle guerre, quando di fronte alla morte di Rod Tex maledice tutti i politici che riempiono di odio la testa delle persone, e fomentano e fanno scoppiare le guerre; in Nizzi ugualmente c'è l'indicazione degli interessi economici (rappresentati da Howard Walcott) che stanno dietro alle motivazioni ufficiali delle parti in causa. Insomma, i soldati (e i cugini) si scannano tra loro, muoiono sul campo per ideali oppure senza neanche sapere bene perché, mentre nelle retrovie i politici e gli affaristi s'ingrassano. 

quoto tutto

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31 minuti fa, valerio dice:

Borden, verosimilmente a GLB non piaceva il Tex di nessun altro, nemmeno il tuo.

Non ho mai visto nessuno apprezzare chi prende il suo posto.

Tesi discutibile. Si può benissimo apprezzare chi viene dopo di te, o addirittura riconoscere che "l'allievo ha superato il maestro". Nei più vari settori lavorativi. E anche nei fumetti.

 

19 minuti fa, valerio dice:

Aggiungo che GLB, ovviamente, avrebbe voluto che chi scriveva dopo di lui, scrivesse Tex come lui. E' comprensibile.

Per me non è così ovvio. Se una persona è intelligente può benissimo accettare un modo diverso di scrivere un proprio personaggio, purché l'essenza del suo carattere venga rispettata.

Per esempio, secondo me a Sergio Bonelli piaceva il Mister No di Tiziano Sclavi, diverso dal suo ma rispettoso. Apprezzava meno quello di altri sceneggiatori che invece lo avevano "tradito".

E credo anche che apprezzasse lo Zagor di Boselli, seppur scritto in modo diverso dal suo.

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@Poe...

 

...ti faccio rispondere direttamente da GL Bonelli:

 

Tex-115-Tramonto-rosso-114.jpg
 

Cosa dice lì? Visto che siamo in tempi di "revisionismo" e di totale riscrittura di quello che "voleva dire" GL Bonelli secondo i "canoni Nizziani", non escludo che tu ci veda scritto "Da quel momento sparammo un sacco di volte contro semplici soldati di leva, ma avemmo il culo di non ammazzarne nessuno in scena, anche quando gli sparavamo nel mucchio al buio, cosa che capitava spesso con tutte le volte che ho fatto da quel momento missioni di spionaggio dietro le linee nemiche"

 

Ma dopotutto questa cosa Tex la racconta ai suoi migliori amici e al figlio, magari gli stava raccontando balle, magari si vergognava talmente della figura di merda che fece con Walcott che si inventò di sana pianta il giuramento, e Rod non è mai esistito. Tu che dici? A chi credi? A Nizzi o a GL Bonelli?

 

27 minutes ago, borden said:

trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

 

All'epoca, "in diretta", ero forse troppo giovane per rendermene conto, ma con il tempo (e rileggendo entrambi) adesso (da lettore) concordo anch'io.

 

17 minutes ago, valerio said:

Non credo che GLB avrebbe apprezzato nemmeno uno dei suoi successori. Ed è anche giusto e inevitable così. Ma questo non ha alcuna valenza.

Lo stesso Nizzi ha questo atteggiamento con chi lo ha succeduto. E anche li è meglio non starlo a sentire.

 

Ma la REALTÀ non ha la minima influenza sui paragoni che fai?

 

Non è tutto "relativismo", non è che l'opinione di Nizzi vale quella di chi la contesta "perchè sono tutte opinioni, una vale l'altra". Nizzi dice BALLE e si possono facilmente trovare le prove che sono balle, semplicemente guardando gli albi stampati (CARTA CANTA). Basta solo pensare a quando dice che lui usava SEMPRE tutti e quattro i pard mentre Boselli "usa sempre e solo Tex e Carson", che facciamo, ci crediamo, spegnendo il cervello, perchè non si può più dire che una cosa è vera o falsa?

 

Borden ti ha appena detto una cosa DIVERSA, che GL Bonelli non sopportava IN PARTICOLARE Nizzi (escludendo Boselli, all'epoca avevano già scritto Tex Nolitta, Nizzi e forse già anche Berardi), e tu rispondi come si ti avesse detto che per GL Bonelli uno valeva l'altro?

 

E parlando di cose che non trovano il minimo riscontro nella realtà...

 

37 minutes ago, valerio said:

Qui subentra Boselli che è una vera rivoluzione. Chi dice che Boselli sta nel canone Bonelliano, secondo me dovrebbe rifletterci, perchè il Tex di Boselli è qualcosa di totalmente nuovo e rivoluzionario. Intanto Tex è, per lunghi tratti, assente dalle storie.

 

Questo è un esempio del "canone dei puristi che GL Bonelli non se lo ricordano neanche" di cui parlava Borden, immagino. :rolleyes:

 

GL Bonelli ha scritto UN INTERO ALBO SENZA TEX (serie Pueblo numero 17, su 80 pagine Tex NON COMPARE MAI, e non viene data alcuna spiegazione della sua assenza). NESSUNO dei suoi successori è mai arrivato a tanto.

 

(e ne "il figlio di Mefisto" Tex è assente per 77 PAGINE - e sono 93 pagine se non contiamo un flashback)

 

43 minutes ago, valerio said:

Poi le storie stesse diventano complesse e piene di intrecci, cosa che raramente accadeva con GLB.

 

Rileggiti "la trappola" uno di questi giorni...

 

44 minutes ago, valerio said:

ex diventa Tex e anche altre decine di personaggi che si intersecano in mille rivoli. Personaggi, per di più, molto sfaccettati, cosa che anche qui accadeva solo talvolta con GLB, in modo quasi sporadico. Personaggi buoni e cattivi al tempo stesso, con psicologie minuziosamente tratteggiate

 

Devo anche farti l'elenco dei personaggi "non buoni buoni buoni" ma nemmeno "cattivi cattivi cattivi" di GL Bonelli? Tieni presente che l'elenco partirebbe dallo stesso Tex...

 

Tanto per fare un esempio rileggiti magari "il cacciatore di taglie"... tanto per non citare sempre le solite, "una campana per lucero", "san francisco",  "Gilas", "l'ultimo poker", etc.)

 

Che GL Bonelli facesse storie con personaggi completamente buoni o cattivi è una delle tantissima balle che Nizzi ha raccontato, e a cui tanti, incredibilmente, continuano ad abboccare nonostante siano smentiti non solo sulle pagine degli albi, ma OGNI SINGOLA VOLTA CHE SE NE PARLA NEL FORUM. Eppure, non importa quante volte citi albi, pagine, puoi anche postarle direttamente nel forum,  NON SERVE A NIENTE: alla prossima discussione, le STESSE PERSONE continueranno a dire LE STESSE COSE, come se non fossero già stati sbugiardati decine di volte.

 

Segno che il "credere a Nizzi" è una fede, e cosa può la realtà contro la Fede?

 

Poi si meravigliano se a trovarsi di fronte sempre le stesse balle, smentite più e più volte, a volte mi finisce la pazienza...  :rolleyes:

 

La differenza fra GL Bonelli e Boselli è vasta in termini di stile e linguaggio, ma non si può ridurre a facili formulette ricavate dalle interviste a Nizzi. Le storie di Boselli non sono, in media, più complicate di quelle del "periodo d'oro" di GL Bonelli (l'unico in cui sono "ad armi pari" scrivendo per l'albo bonelliano e non per le strisce). GL Bonelli semplicemente una un LINGUAGGIO più semplice (ed evocativo), ma se analizziamo la complessità delle trame, siamo lì.

 

Un altra differenza è che la complessità, in GL Bonelli, c'è ma non è necessario capirla. A rileggere le sue storie (ma a rileggerle DAVVERO, non a fidarsi dei bignamini di Nizzi...) ci trova una MAREA di cose che non avevi notato da bambino. Che arricchiscono la storia, ma non sono necessarie per capirla.

E anche per questo GL Bonelli NON LE SPIEGAVA. Dovevi capirlo da solo, dai dialoghi e dalla situazione.

 

Boselli è più pesante e ridondante, anche con trame di pari complessità, perchè a volte pare rivolgersi ad un pubblico di "non capenti" a cui bisogna spiegare tutto. E quindi ci sono un sacco di spiegazioni assenti in GL Bonelli, per cose di pari complessità!

 

Forse ha ragione lui. Io mi incavolo quando in una storia mi spiegano le cose fino a livelli ridicoli (tipo la scena che avevo citato in "Sierra Nevada" con i dialoghi innaturali che chiarivano che una finestra era aperta in una vignetta con la finestra aperta), ma poi vedo che, comunque, le cose che ha spiegato in quella maniera sfuggono a tanti (nei miei momenti di generosità ipotizzo che sia perchè la gente salta i dialoghi con gli spiegoni e che quindi siano controproducenti,  ma nei miei momenti più pessimisti penso invece che i lettori non sono più abituati a sforzarsi per capire le cose se non gli sono spiattellate. il fatto che pare non siano più in grado di percepire la complessità dei personaggi di GL Bonelli perchè non viene spiegata tre volte nei minimi dettagli mi fa diventare pessimista...

 

Valerio, davvero, non è possibile che ogni volta deva correggere le stesse cose, RILEGGILE DAVVERO le storie di GL Bonelli, non fidarti ciecamente di quello che ne dice Nizzi!

 

 

 

 

 

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Ma quello che non sopportava e su cui però non ebbe mai la licenza d'intervenire era il Tex di Nizzi.

 

Io che c'ero posso pensare che al cinquanta per cento questa sua disistima fosse dovuta a una ragione personale: l'irritazione per un autore più giovane e prolifico che ti soffia la tua creatura.

L'altro cinquanta per cento si poggiava sui contenuti: trovava quel Tex una controfigura solo in apparenza somigliante, in realtà senz'anima e senza mordente. Giudizio ingeneroso? A quei tempi, da lettore, io mi trovavo d'accordo con lui.

 

Trovo in effetti il giudizio alquanto ingeneroso, considerato che, se non ci fosse stato Nizzi, forse oggi non ci sarebbe più Tex.

Mi chiedo però se il giudizio di quei tempi da parte di Borden, da lettore, sia cambiato con gli anni diventando il curatore di Tex, visto che Nizzi era stato richiamato.

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1) Intanto in Tra due bandiere anche se non é specificato mi pare ovvio che il senso del giuramento di Tex fosse che non partecipò più a battaglie vere e proprie.Non certo che se gli sparavano addodso non si difendeva.Mi sembra ovvio che in questo caso dal giuramento si possa amche fare un' ecezzione,o no?

Poi magari c' é una retcon? Sì ma il senso del giuramento rimane immutato e certo non cambia il senso della storia.Se Nizzi avesse veramente voluto fregarsene di Tra due bandiere" avrebbe fatto una stroria dove Tex massacra com la mitragliatrice i Sudisti,imvece credo che questa sia l unica storia dove Tex non uccide mai nessuno... enelle prime pagine non dice forse" Considero la guerra una maledetta pazzia"? 

 

2) Non cerchiamo di far somigliare le storie di Bonelli a quelle di Boselli però.

Bonelli ha scritto anche dei personaggi più complessi,non buoni né cattivi.Sì ma quanti? Quattro o cinque in 30 anni di carriera?Anche Nizzi se é per qiesto ne ha messo qualcuno

Boselli ne mette immancabilmente uno( almeno) in ogni storia.Quindi dire che il mondo di di Bonelli é bianco e nero corrisponde a verità.Le altre erano eccezioni

 

La complessità delle storie? Tu @Diablero hai citato " La trappola" ma anche questa é un'eccezione.Nizzi ha fatto " L uomo con la frusta" per dire,dovremmo per questo dire che scrive storie complesse come Boselli? 

Spesso le storie di Glb non erano semplici,succedevano un sacco di cose,ma non avevano il tipo di complessità di quelle di Boselli,erano um tipo di complessità che si basava sul fatto che succedessero molte cose ma accadevano in modo del tipo" Prima affrontiamo gli indiani,poi i banditi,poi i grandi capi" ( per fare un esempio,so che non tutte le storie erano così prima che @Diablero mi citi esempi)

Invece le storie di Boselli( e non é una critica  a me piacciono) sono spesso tipo " Affrontiamo i banditi,che intanto fra di loro cercano un gruppo di altri babditi che poi hanno messo un traditore tra loro che poi va dagli indiani che cercano di derubare dei carovabieri che poi..." roba così

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30 minuti fa, Diablero dice:

@Poe...

 

...ti faccio rispondere direttamente da GL Bonelli:

 

Tex-115-Tramonto-rosso-114.jpg
 

Cosa dice lì? Visto che siamo in tempi di "revisionismo" e di totale riscrittura di quello che "voleva dire" GL Bonelli secondo i "canoni Nizziani", non escludo che tu ci veda scritto "Da quel momento sparammo un sacco di volte contro semplici soldati di leva, ma avemmo il culo di non ammazzarne nessuno in scena, anche quando gli sparavamo nel mucchio al buio, cosa che capitava spesso con tutte le volte che ho fatto da quel momento missioni di spionaggio dietro le linee nemiche"

 

Ma dopotutto questa cosa Tex la racconta ai suoi migliori amici e al figlio, magari gli stava raccontando balle, magari si vergognava talmente della figura di merda che fece con Walcott che si inventò di sana pianta il giuramento, e Rod non è mai esistito. Tu che dici? A chi credi? A Nizzi o a GL Bonelli?

 

 

All'epoca, "in diretta", ero forse troppo giovane per rendermene conto, ma con il tempo (e rileggendo entrambi) adesso (da lettore) concordo anch'io.

 

 

Ma la REALTÀ non ha la minima influenza sui paragoni che fai?

 

Non è tutto "relativismo", non è che l'opinione di Nizzi vale quella di chi la contesta "perchè sono tutte opinioni, una vale l'altra". Nizzi dice BALLE e si possono facilmente trovare le prove che sono balle, semplicemente guardando gli albi stampati (CARTA CANTA). Basta solo pensare a quando dice che lui usava SEMPRE tutti e quattro i pard mentre Boselli "usa sempre e solo Tex e Carson", che facciamo, ci crediamo, spegnendo il cervello, perchè non si può più dire che una cosa è vera o falsa?

 

Borden ti ha appena detto una cosa DIVERSA, che GL Bonelli non sopportava IN PARTICOLARE Nizzi (escludendo Boselli, all'epoca avevano già scritto Tex Nolitta, Nizzi e forse già anche Berardi), e tu rispondi come si ti avesse detto che per GL Bonelli uno valeva l'altro?

 

E parlando di cose che non trovano il minimo riscontro nella realtà...

 

 

Questo è un esempio del "canone dei puristi che GL Bonelli non se lo ricordano neanche" di cui parlava Borden, immagino. :rolleyes:

 

GL Bonelli ha scritto UN INTERO ALBO SENZA TEX (serie Pueblo numero 17, su 80 pagine Tex NON COMPARE MAI, e non viene data alcuna spiegazione della sua assenza). NESSUNO dei suoi successori è mai arrivato a tanto.

 

(e ne "il figlio di Mefisto" Tex è assente per 77 PAGINE - e sono 93 pagine se non contiamo un flashback)

 

 

Rileggiti "la trappola" uno di questi giorni...

 

 

Devo anche farti l'elenco dei personaggi "non buoni buoni buoni" ma nemmeno "cattivi cattivi cattivi" di GL Bonelli? Tieni presente che l'elenco partirebbe dallo stesso Tex...

 

Tanto per fare un esempio rileggiti magari "il cacciatore di taglie"... tanto per non citare sempre le solite, "una campana per lucero", "san francisco",  "Gilas", "l'ultimo poker", etc.)

 

Che GL Bonelli facesse storie con personaggi completamente buoni o cattivi è una delle tantissima balle che Nizzi ha raccontato, e a cui tanti, incredibilmente, continuano ad abboccare nonostante siano smentiti non solo sulle pagine degli albi, ma OGNI SINGOLA VOLTA CHE SE NE PARLA NEL FORUM. Eppure, non importa quante volte citi albi, pagine, puoi anche postarle direttamente nel forum,  NON SERVE A NIENTE: alla prossima discussione, le STESSE PERSONE continueranno a dire LE STESSE COSE, come se non fossero già stati sbugiardati decine di volte.

 

Segno che il "credere a Nizzi" è una fede, e cosa può la realtà contro la Fede?

 

Poi si meravigliano se a trovarsi di fronte sempre le stesse balle, smentite più e più volte, a volte mi finisce la pazienza...  :rolleyes:

 

La differenza fra GL Bonelli e Boselli è vasta in termini di stile e linguaggio, ma non si può ridurre a facili formulette ricavate dalle interviste a Nizzi. Le storie di Boselli non sono, in media, più complicate di quelle del "periodo d'oro" di GL Bonelli (l'unico in cui sono "ad armi pari" scrivendo per l'albo bonelliano e non per le strisce). GL Bonelli semplicemente una un LINGUAGGIO più semplice (ed evocativo), ma se analizziamo la complessità delle trame, siamo lì.

 

Un altra differenza è che la complessità, in GL Bonelli, c'è ma non è necessario capirla. A rileggere le sue storie (ma a rileggerle DAVVERO, non a fidarsi dei bignamini di Nizzi...) ci trova una MAREA di cose che non avevi notato da bambino. Che arricchiscono la storia, ma non sono necessarie per capirla.

E anche per questo GL Bonelli NON LE SPIEGAVA. Dovevi capirlo da solo, dai dialoghi e dalla situazione.

 

Boselli è più pesante e ridondante, anche con trame di pari complessità, perchè a volte pare rivolgersi ad un pubblico di "non capenti" a cui bisogna spiegare tutto. E quindi ci sono un sacco di spiegazioni assenti in GL Bonelli, per cose di pari complessità!

 

Forse ha ragione lui. Io mi incavolo quando in una storia mi spiegano le cose fino a livelli ridicoli (tipo la scena che avevo citato in "Sierra Nevada" con i dialoghi innaturali che chiarivano che una finestra era aperta in una vignetta con la finestra aperta), ma poi vedo che, comunque, le cose che ha spiegato in quella maniera sfuggono a tanti (nei miei momenti di generosità ipotizzo che sia perchè la gente salta i dialoghi con gli spiegoni e che quindi siano controproducenti,  ma nei miei momenti più pessimisti penso invece che i lettori non sono più abituati a sforzarsi per capire le cose se non gli sono spiattellate. il fatto che pare non siano più in grado di percepire la complessità dei personaggi di GL Bonelli perchè non viene spiegata tre volte nei minimi dettagli mi fa diventare pessimista...

 

Valerio, davvero, non è possibile che ogni volta deva correggere le stesse cose, RILEGGILE DAVVERO le storie di GL Bonelli, non fidarti ciecamente di quello che ne dice Nizzi!

 

 

 

 

 

 

Io le storie di GLB le ho rilette TUTTE anno scorso, tu invece quelle di Nizzi, per tua ammissione, non le ricordi nemmeno.

Sta qui la differenza. Che tu parli di cose che non sai, perchè critichi da anni Nizzi sempre dicendo le stesse cose, sulla base del Nizzi in declino o del Nizzi di FDA (unica storia che tu conosca del primo Nizzi), e avendo completamente dimenticato tutte le sue storie del centinaio 300, il suo migliore (hai detto tu stesso giorni fa, che non sai nemmeno di cosa parlino quelle storie).

Se ti sembra serio e autorevole parlare continuamente di un autore in toni negativi, senza conosce minimamente le sue opere migliori, sei fuori strada. Purtroppo siamo sempre li, non conosci quell'autore, perchè dopo 30 anni non ti ricordi nulla, eppure pretendi di indottrinare tutti, quindi non sei minimamente credibile su Nizzi.

E forse anche su Nolitta, perchè se mi dici quali storie di Nolitta hai riletto negli ultimi 30 anni poi ne parliamo.

Vatti a leggere Nolitta e Nizzi e poi ne riparliamo, altrimenti taci.

Una volta letti, poi, critica pure quanto e come ti pare.

P.S. i personaggi grigi di Bonelli ci sono ma sono sempre quelli, erano appunto eccezioni, tu ovviamente li prendi come fossero la normalità perchè vedi solo GLB, ma non è così.

Modificato da valerio
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1 ora fa, Leo dice:

 

 

Non escludo che questa tua percezione, come quella di molti altri - anche presenti qui - sia legata al fatto di aver vissuto il passaggio in presa diretta, e di aver subito il contraccolpo del cambio dello sceneggiatore (anche se all'epoca il passaggio di testimone non era cosa nota - forse lo era per te, che eri già dentro?).  

 

Non ero ancora dentro, quando accadde. Stavo scrivendo "La minaccia invisibile", che Decio disse di apprezzare, ma poi Sergio respinse il mattino dopo.  Il segreto fu ben tenuto, ma io capii lo stesso dopo poche pagine che quello era un nuovo autore. Lo stile era differente.

Modificato da borden
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5 minuti fa, valerio dice:

hai detto tu stesso giorni fa, che non sai nemmeno di cosa parlino quelle storie).

non gliele facciamo rileggere perchè sono sicuro le stroncherebbe

 

Diablero é sempre attento ai dettagli ma magari non pensano che a qualcuno le cose che a lui importano non le giudicano così negativamente( non credo veda troppo la differenza tra " Tex fa un errore" e " Tex fa la figura dell idiota" se scrive Nizzi) 

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

non gliele facciamo rileggere perchè sono sicuro le stroncherebbe

Ma almeno saprebbe di cosa parla. Con Nizzi non sa di cosa parla. Mettersi a discutere con uno che non sa niente dell'autore di cui parla è imbarazzante. Se io gli chiedo di commentarmi Sioux e di dirmi se ritiene quel Tex nel canone, lui non sa nemmeno di cosa io stia parlando. Se gli chiedo che ne pensa dei predatori del grande nord e gli chiedo se non trova il finale affrettato rispetto al resto e se ritiene che il resto sia una ottima storia, lui non sa niente,

Non sa nulla di Nizzi, se non di quello post 500. E' davvero imbarazzante stare su un forum a riempire di critiche autori che si connoscono sommariamente solo nel periodo di crisi.

Anche Nolitta, ma Nolitta almeno è sempre stato uguale a se stesso, e forse anche senza rileggero per anni ci si ricorda bene come era. Nizzi ha avuto almeno tre fasi ben distinte, non si può pretendere di parlare di Nizzi senza rileggersi quel centinaio da 30 anni.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

 

Mentre trovo ingeneroso (ma non giudico) che fosse anche giudicato senz'anima, perché il primo Nizzi io credo abbia reso ottimi servigi a Tex, salvando baracca e burattini.

 

 

 

Non prendermi alla lettera., è una semplificazione.

 

Diciamo che non riconosceva il "suo" Tex.

 

Siccome non lo riconoscevo neppure io, non mi pare strano

 

Se avessi scritto  allora  sarei stato forse più glbonelliano, come dimostra quella mezza storia sul Maestro.

 

Ma dieci anni dopo le cose erano cambiate. Per emergere dovevo "rompere" le righe.

 

In quanto al giudizio di Gl sul mio Tex non credo che lo leggesse. Preferiva non farlo per gentilezza nei mie confronti. Ed era invecchiato. Ma anni prima il Maestro gli era piaciuto al punto di farlo suo. Forse credeva che scrivessi ancora così, imitandolo in pieno. E sognava di fare un Texone con me, anche dopo l'ictus.

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

Non prendermi alla lettera., è una semplificazione.

 

Diciamo che non riconosceva il "suo" Tex.

 

Siccome non lo riconoscevo neppure io, non mi pare strano

 

Se avessi scritto  allora  sarei stato forse più glbonelliano, come dimostra quella mezza storia sul Maestro.

 

Ma dieci anni dopo le cose erano cambiate. Per emergere dovevo "rompere" le righe.

 

In quanto al giudizio di Gl sul mio Tex non credo che lo leggesse. Preferiva non farlo per gentilezza nei mie confronti. Ed era invecchiato. Ma anni prima il Maestro gli era piaciuto al punto di farlo suo. Forse credeva che scrivessi ancora così, imitandolo in pieno. E sognava di fare un Texone con me, anche dopo l'ictus.

Ma hai fatto benissimo a rompere le righe.

In ogni caso hai dimostrato, quando vuoi, di saperlo fare nei canoni. Ci sono alcune storie, soprattutto alcune considerate minori del centinaio 400, ma per esempio anche l'inesorabile, che sono assolutamente classiche e nei canoni.

Magari io da lettore vecchiotto preferirei che tu ne scrivessi di più, perchè le sai fare, e perchè in quelle nel tuo stile a volte esageri e vai sopra le righe, ma poi quando le azzecchi sono molto belle e comunque è apprezzabile che tu abbia uno stile diverso.

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24 minuti fa, Jim Brandon dice:

 

Trovo in effetti il giudizio alquanto ingeneroso, considerato che, se non ci fosse stato Nizzi, forse oggi non ci sarebbe più Tex.

Mi chiedo però se il giudizio di quei tempi da parte di Borden, da lettore, sia cambiato con gli anni diventando il curatore di Tex, visto che Nizzi era stato richiamato.

 

 

Naturalmente sì. Forse anche in me c'era un pizzico di ingenerosità da aspirante sceneggiatore. Ma, onestamente, ho sempre pensato che quel Tex aveva qualcosa di sbagliato. Detto questo, è diventato tanto noto, familiare e classico che l'ho letto volentieri anch'io (per arrabbiarmi ogni tanto alla Diablero). Chiaramente parlo delle storie migliori.

 

Se da lettore e da autore lo trovo troppo diverso da ciò che piace a me, il giudizio professionale verte sul positivo per il primo periodo nizziano.

Modificato da borden
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Intanto io farei una distinzione tra rispetto del personaggio e del suo canone e stile di scrittura.

Mentre si deve pretendere che sia rispettato il personaggio, non si può pretendere che uno sceneggiatore scriv esattamente come un altro così come è illogico pretendere che tutti i disegnatori siano imitatori di Galep (per me dovrebbero essere tutti imitatori di Ticci ma è un altro discorso :lol:)

A prescindere dai giudizi di valore su cui si possono dare sulle sue storie di Tex su cui si possono avere opinioni diverse, Nolitta aveva uno stile di scrittura per cui seguiva l'eroe della storia dall'inizio alla fine utilizzando il suo punto di vista e quasi mai staccando su quello che fanno gli altri personaggi. Questo è vero sia che scrivesse UN Ragazzo nel Far West, Zagor, Mister No oppure Tex. Era il suo stile punto e basta. Altra cosa sono le tematiche delle sue storie, le cose di cui amava scrivere , il tipo di personaggi che amava usare, una certa simpatia per i perdenti. Ho provato più volte a spiegare senza gran successo ad un utente del forum Spirito Con La Scure che per scrivere un buon Zagor non è indispensabile scrivere con lo stile di Nolitta ma bisogna scrivere lo Zagor di Nolitta. Lo spirito non la forma.

Lo stesso vale per Tex ovviamente. Non si può, e secondo me non si deve, imitare lo stile di scrittura di G.L. Bonelli ma si deve almeno tentare di scrivere il suo Tex che è cosa diversa.

Ho detto tentare perché, lo ribadisco, ognuno degli sceneggiatori, per non dire di tutti noi, ha una sua personale interpretazione del canone ed è una cosa assolutamente inevitabile.

 

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10 minuti fa, Carlo Monni dice:

Intanto io farei una distinzione tra rispetto del personaggio e del suo canone e stile di scrittura.

Mentre si deve pretendere che sia rispettato il personaggio, non si può pretendere che uno sceneggiatore scriv esattamente come un altro così come è illogico pretendere che tutti i disegnatori siano imitatori di Galep (per me dovrebbero essere tutti imitatori di Ticci ma è un altro discorso :lol:)

A prescindere dai giudizi di valore su cui si possono dare sulle sue storie di Tex su cui si possono avere opinioni diverse, Nolitta aveva uno stile di scrittura per cui seguiva l'eroe della storia dall'inizio alla fine utilizzando il suo punto di vista e quasi mai staccando su quello che fanno gli altri personaggi. Questo è vero sia che scrivesse UN Ragazzo nel Far West, Zagor, Mister No oppure Tex. Era il suo stile punto e basta. Altra cosa sono le tematiche delle sue storie, le cose di cui amava scrivere , il tipo di personaggi che amava usare, una certa simpatia per i perdenti. Ho provato più volte a spiegare senza gran successo ad un utente del forum Spirito Con La Scure che per scrivere un buon Zagor non è indispensabile scrivere con lo stile di Nolitta ma bisogna scrivere lo Zagor di Nolitta. Lo spirito non la forma.

Lo stesso vale per Tex ovviamente. Non si può, e secondo me non si deve, imitare lo stile di scrittura di G.L. Bonelli ma si deve almeno tentare di scrivere il suo Tex che è cosa diversa.

Ho detto tentare perché, lo ribadisco, ognuno degli sceneggiatori, per non dire di tutti noi, ha una sua personale interpretazione del canone ed è una cosa assolutamente inevitabile.

 

Che poi come ha detto Borden prima, c'è il canone di GLB, ma poi ci sono anche "altri" Tex che sono diventati dei classici a loro volta, come quello appunto di Nizzi, ma io direi anche il suo di Borden.

Sono dei nuovi classici, magari diversi, ma dei classici. Io non ho nessun dubbio sul fatto che il Tex di Nizzi (e poi quello di Boselli), siano dei classici. Anche perchè ci sono generazioni intere cresciute coi loro Tex, e che quindi identificano Tex con il Tex di Nizzi o di Boselli.

Non mi pare sbagliato che esistano diversi punti di vista e diversi totem.

Io tenderei a identificare il "Tex di GLB", il "Tex di Nolitta", il "Tex di Nizzi" il "Tex di Borden", senza considerare alcuni di questi "sbagliati", ma delle interpretazioni legittime, che sono peraltro diventate dei veri classici. Forse non quella di Nolitta, perchè non ha scritto abbastanza per diventarlo, ma comunque anche lui ha segnato un primo cambio di stile, è importante questo, perchè è stato il primo a dare una lettura diversa.

Modificato da valerio
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18 minutes ago, valerio said:

Io le storie di GLB le ho rilette TUTTE anno scorso, tu invece quelle di Nizzi, per tua ammissione, non le ricordi nemmeno.

Sta qui la differenza. Che tu parli di cose che non sai, perchè critichi da anni Nizzi sempre dicendo le stesse cose, sulla base del Nizzi in declino o del Nizzi di FDA (unica storia che tu conosca del primo Nizzi), e avendo completamente dimenticato tutte le sue storie del centinaio 300, il suo migliore (hai detto tu stesso giorni fa, che non sai nemmeno di cosa parlino quelle storie).

Se ti sembra serio e autorevole parlare continuamente di un autore in toni negativi, senza conosce minimamente le sue opere migliori, sei fuori strada. Purtroppo siamo sempre li, non conosci quell'autore, perchè dopo 30 anni non ti ricordi nulla, eppure pretendi di indottrinare tutti, quindi non sei minimamente credibile su Nizzi.

E forse anche su Nolitta, perchè se mi dici quali storie di Nolitta hai riletto negli ultimi 30 anni poi ne parliamo.

Vatti a leggere Nolitta e Nizzi e poi ne riparliamo, altrimenti taci.

Balle, continuamente balle, sempre balle...

 

Eppure, basterebbe leggere i post che critichi tanto...

https://texwiller.ch/index.php?/topic/862-interviste-agli-autori/&do=findComment&comment=180612

 

On 4/20/2022 at 3:10 AM, Diablero said:

E comunque... di quello che ha letto se ne è ampiamente fregato. Che gli stesse antipaticissimo Tex è chiaro da subito.

 

Basta vedere le sue prime storie: a parte la prima, in cui era ancora "in prova" abbiamo...

1) Nella sua seconda storia (il ritorno del carnicero) Tex viene ingannato e fatto fesso da un barista qualunque e dalla moglie, che dopo averlo ingannato e preso in giro (gli regala pure 50 dollari, con la donna che fra se e sè lo chiama "pollastro") la fanno franca, e si salva solo perchè un ALBERGATORE fa una serie di deduzioni e lo avverte che lo stanno fregando.

2) Nella sua terza storia, ("i delitti del lago ghiacciato"), ancora peggio, Tex e pards vengono fregati come polli dal falso agente Pinkerton. E come ha fatto, lo spiega lo stesso Tex: "invece di usare colt e whinchester, ha usato il cervello". Come a dire che Tex e pards hanno sempre avuto a che fare con nemici idioti che si facevano battere per la loro stupidità, ma che se devono usare il cervello, Tex e pards soccombono, non sono tanto svegli da cavarsela in quel campo...

Tex alla fine riesce a svelare il mistero solo perchè uno dei suoi avversari, per una botta di culo, si salva e glielo va a spiegare. Ma come dice McReady, "il vincitore morale sono io" (Nizzi ci tiene molto a sottolineare che il personaggio che ha creato lui HA FREGATO TEX ESSENDO PIÙ SVEGLIO DI LUI)

3) Nella sua quarta storia, Kit Carson viene PRESO A PUGNI da un bullo di paese, steso per terra, e deve intervenire Tex a picchiare il bullo! Kit Carson malmenato dal primo che passa e Tex a fargli da balia!

4) E, subito dopo una storia molto breve di Monti, arriviamo a "Fuga da Anderville", che è la prima storiain cui Tex viene totalmente sconfitto, con il cattivo che alla fine, dopo anni, gli rivela tutto e Tex non può che strillare come un gallinaccio isterico, perchè ormai non può fsare più nulla, è stato sconfitto e basta!

 

E questo, secondo Nizzi (e i suoi reggicoda) sarebbe "aver capito il Tex di GL Bonelli" ed "essere fedeli alla tradizione"

 

Ma tranquillo, continua a ripetere che parlo di Nizzi senza conoscere le sue storie...

 

P.S.: come faccio a dire che IN OGNI SINGOLA STORIA Nizzi fa fare figuracce a Tex, se non le ho rilette davvero TUTTE (che va bene la dedizione alla causa, ma rileggersi TUTTE le storie di Nizzi non lo augurerei manco ad ujn nizziano...)

 

È molto semplice. Tanto semplice che l'ho spiegato e rispiegato un sacco di volte, ma visto che la memoria si perde e viviamo nel giorno della marmotta....

 

Torniamo con la memoria alla seconda metà del quarto centinaio. Da un certo numero in poi, PRIMA della crisi di Nizzi, già all'epoca noto che Tex fa FIGURE DI MERDA OGNI SINGOLO NUMERO. L'albo esatto in cui me ne rendo conto non me lo ricordo, ma me ne ero già accorto quando lessi "la congiura" (#354). Erano meno di 2 anni che il nome dello sceneggiatore era indicato nel colophon (anche se tutti ormai sapevano da tempo che ormai lo scriveva solo Nizzi) quindi fino a quel momento avevo notato "solo" che Tex faceva SPESSO figure di merda, ma non poteva avere la sicurezza che fossero tutte storie di Nizzi (e già l'avevo visto accadere con storie di Nolitta in passato). in quei due anni circa però l'andazzo era chiaro.

 

E inizio a farci caso, a TENERE IL CONTO.

 

Dopo un po' scrivo a Sergio Bonelli per chiedergli se non era strano che OGNI SINGOLA STORIA di Nizzi Tex si facesse salvare da chi era venuto a salvare o causasse disastri ad innocenti con i suoi errori. E gliele cito. Ogni singola volta.

 

A Sergio Bonelli scriverò altre volte in seguito. Continuando a tenere il conto. E capita in tutte le storie, nessuna esclusa.

 

inizio a scrivere anche su Fidonet e poi su Usenet. E lì inizio una "sfida": se qualcuno mi poteva citare una storia di Nizzi di quelle da cui avevo iniziato a tenere il conto, senza la figuraccia di Tex, mi sarei dichiarato sconfitto. Non c'è mai riuscito nessuno.

 

Siamo arrivati agli anni 2000, inizio a scrivere su TWO, e anche lì, nessuno riesce a trovare una storia di Nizzi senza queste "chicche caratteristiche"

 

Questo, fino a quando davvero non ne posso più e smetto di leggere storie di Nizzi. Sono ormai OLTRE 15 ANNI che, IN DIRETTA, albo dopo albo, verifico che ci siano le solite "nizzate", e ci sono SEMPRE: ogni singola fottuta volta. Tex viene salvato da un cane, da un vecchio paralitico, in generale sempre dalla persona che doveva salvare lui, e da solo non combinerebbe niente.

 

Posso dire che capiti anche nelle POCHISSIME storie che ha fatto dopo che ho smesso di leggerlo? Magari no, ma dopo 15 anni, direi che è una cosa che considero probabile.

 

È per questo che, con totale e assoluta sicurezza, posso dire che ALMENO dal 1990 al 2009 (quasi 20) anni, anche se non ricordo tutte le storie, sono SICURO che Tex fa figure di merda ogni singola storia. Perché le ho controllate una per una. Man mano che uscivano. E facevo la "sfida" nei forum ai nizziani, e nessun nizziano è mai riuscito a trovarne una "sana".

 

Questa è la realtà. Le tue sono semplicemente balle su di me. Come ti capita spesso di dire.

 

Sui "pochi personaggi" di GL Bonelli che non sono buoni buoni buoni o cattivi cattivissimi, stendiamo un velo pietoso. Ormai lo so. L'ha detto Nizzi. Ipse Dixit. Cosa vuoi che sia la realtà contro le Sacre Scritture?

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8 minuti fa, Diablero dice:

Balle, continuamente balle, sempre balle...

 

Eppure, basterebbe leggere i post che critichi tanto...

https://texwiller.ch/index.php?/topic/862-interviste-agli-autori/&do=findComment&comment=180612

 

 

Ma tranquillo, continua a ripetere che parlo di Nizzi senza conoscere le sue storie...

 

P.S.: come faccio a dire che IN OGNI SINGOLA STORIA Nizzi fa fare figuracce a Tex, se non le ho rilette davvero TUTTE (che va bene la dedizione alla causa, ma rileggersi TUTTE le storie di Nizzi non lo augurerei manco ad ujn nizziano...)

 

È molto semplice. Tanto semplice che l'ho spiegato e rispiegato un sacco di volte, ma visto che la memoria si perde e viviamo nel giorno della marmotta....

 

Torniamo con la memoria alla seconda metà del quarto centinaio. Da un certo numero in poi, PRIMA della crisi di Nizzi, già all'epoca noto che Tex fa FIGURE DI MERDA OGNI SINGOLO NUMERO. L'albo esatto in cui me ne rendo conto non me lo ricordo, ma me ne ero già accorto quando lessi "la congiura" (#354). Erano meno di 2 anni che il nome dello sceneggiatore era indicato nel colophon (anche se tutti ormai sapevano da tempo che ormai lo scriveva solo Nizzi) quindi fino a quel momento avevo notato "solo" che Tex faceva SPESSO figure di merda, ma non poteva avere la sicurezza che fossero tutte storie di Nizzi (e già l'avevo visto accadere con storie di Nolitta in passato). in quei due anni circa però l'andazzo era chiaro.

 

E inizio a farci caso, a TENERE IL CONTO.

 

Dopo un po' scrivo a Sergio Bonelli per chiedergli se non era strano che OGNI SINGOLA STORIA di Nizzi Tex si facesse salvare da chi era venuto a salvare o causasse disastri ad innocenti con i suoi errori. E gliele cito. Ogni singola volta.

 

A Sergio Bonelli scriverò altre volte in seguito. Continuando a tenere il conto. E capita in tutte le storie, nessuna esclusa.

 

inizio a scrivere anche su Fidonet e poi su Usenet. E lì inizio una "sfida": se qualcuno mi poteva citare una storia di Nizzi di quelle da cui avevo iniziato a tenere il conto, senza la figuraccia di Tex, mi sarei dichiarato sconfitto. Non c'è mai riuscito nessuno.

 

Siamo arrivati agli anni 2000, inizio a scrivere su TWO, e anche lì, nessuno riesce a trovare una storia di Nizzi senza queste "chicche caratteristiche"

 

Questo, fino a quando davvero non ne posso più e smetto di leggere storie di Nizzi. Sono ormai OLTRE 15 ANNI che, IN DIRETTA, albo dopo albo, verifico che ci siano le solite "nizzate", e ci sono SEMPRE: ogni singola fottuta volta. Tex viene salvato da un cane, da un vecchio paralitico, in generale sempre dalla persona che doveva salvare lui, e da solo non combinerebbe niente.

 

Posso dire che capiti anche nelle POCHISSIME storie che ha fatto dopo che ho smesso di leggerlo? Magari no, ma dopo 15 anni, direi che è una cosa che considero probabile.

 

È per questo che, con totale e assoluta sicurezza, posso dire che ALMENO dal 1990 al 2009 (quasi 20) anni, anche se non ricordo tutte le storie, sono SICURO che Tex fa figure di merda ogni singola storia. Perché le ho controllate una per una. Man mano che uscivano. E facevo la "sfida" nei forum ai nizziani, e nessun nizziano è mai riuscito a trovarne una "sana".

 

Questa è la realtà. Le tue sono semplicemente balle su di me. Come ti capita spesso di dire.

 

Sui "pochi personaggi" di GL Bonelli che non sono buoni buoni buoni o cattivi cattivissimi, stendiamo un velo pietoso. Ormai lo so. L'ha detto Nizzi. Ipse Dixit. Cosa vuoi che sia la realtà contro le Sacre Scritture?

Hai riletto due storie del Nizzi pre 400: FDA e la Congiura.

Se sbaglio elencami le altre che hai letto e descrivimele.

Non si può parlare di cose non lette da 30 anni, non è serio,  e Tex non è la conta delle figure di palta, una visione del genere è risibile e limitata.

Modificato da valerio
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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, borden dice:

Ma dieci anni dopo le cose erano cambiate. Per emergere dovevo "rompere" le righe.

 

Con il rischio, alto, di sbagliare. Invece i lettori hanno avuto tra le mani un Tex inedito, nuovo, ispirato. 

Dove la cifra non sta (solo) nei personaggi grigi (che c'erano in Glb ma non quanto in Boselli), ma nel peso specifico che questi avevano, nella loro profondità, nel loro vissuto, nelle loro contraddizioni. In questo senso, ho sempre trovato FDA la storia più boselliana di Nizzi. Anche in questa ottica si spiega la mia predilezione per questi albi.

 

 

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31 minutes ago, valerio said:

Hai riletto due storie del Nizzi pre 400: FDA e la Congiura.

Se sbaglio elencami le altre che hai letto e descrivimele.

 

Ma sei serio?

 

Te ne ho descritte già QUATTRO solo nel quote che evidentemente non hai nemmeno letto....

 

Tu piuttosto, vedo che ho sbagliato a fidarmi che fosse vero che ti sei riletto tutto GL Bonelli... DIMOSTRALO, riassumimi almeno 30 storie....

 

(visto che stiamo a fare le sfide come all'asilo...)

 

31 minutes ago, valerio said:

Non si può parlare di cose non lette da 30 anni, non è serio,  e Tex non è la conta delle figure di palta, una visione del genere è risibile e limitata.

 

Non si può nemmeno "prendere l'avversario per stanchezza", continuando a ripetere balle su di lui o chiedendogli "prove" senza manco leggere quello che ti ha già scritto, per fargli perdere tempo e pazienza e portarlo all'esasperazione.

 

(così dopo quando ti risponde male corri a chiedere il ban, come hai già fatto, vero?)

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