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TWF - Tex Willer Forum

[297/299] Fuga Da Anderville


ymalpas
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<span style="color:red">17 minuti fa</span>, valerio dice:

Che poi come ha detto Borden prima, c'è il canone di GLB, ma poi ci sono anche "altri" Tex che sono diventati dei classici a loro volta, come quello appunto di Nizzi, ma io direi anche il suo di Borden.

Sono dei nuovi classici, magari diversi, ma dei classici. Io non ho nessun dubbio sul fatto che il Tex di Nizzi (e poi quello di Boselli), siano dei classici. Anche perchè ci sono generazioni intere cresciute coi loro Tex, e che quindi identificano Tex con il Tex di Nizzi o di Boselli.

Non mi pare sbagliato che esistano diversi punti di vista e diversi totem.

Io tenderei a identificare il "Tex di GLB", il "Tex di Nolitta", il "Tex di Nizzi" il "Tex di Borden", senza considerare alcuni di questi "sbagliati", ma delle interpretazioni legittime, che sono peraltro diventate dei veri classici. Forse non quella di Nolitta, perchè non ha scritto abbastanza per diventarlo, ma comunque anche lui ha segnato un primo cambio di stile, è importante questo, perchè è stato il primo a dare una lettura diversa.

Presente! 

 

L'ho già raccontato in qualche altro thread, ma comunque repetita iuvant, come dicevano quei tali.

 

Io ho iniziato a leggere Tex da bambino. Mio nonno aveva tutta la collezione dal numero 1 al 409 (grazie, nonno, grazie grazie grazie che ti sei fermato DOPO "Il passato di Carson", meno male!), poi ha smesso perché non ha apprezzato il cambio di copertinista. 

 

In più, oltre alla serie regolare (solo quella, i Texoni non li ha mai comprati) aveva anche i brossurati Mondadori che uscirono negli anni '90/inizio '00. In realtà penso glieli comprasse un suo nipote, anche lui appassionato di Tex, in occasione di compleanni o di qualche Natale, ma tant'è.

 

Se nei brossurati è presente il nome degli autori, unito ad un editoriale di Sergio Bonelli, negli originali del mensile il nome dello sceneggiatore, di quello vero, non compare fino al 320 e rotti, prima è tutto "Text by GL Bonelli".

 

Ergo, da bambino e poi da adolescente io ho letto Tex letteralmente A CASACCIO senza rispettare alcuna cronologia (oggi una storia in Canada, domani "Il segno di Cruzado", dopodomani "Il giuramento", eccetera) e con uno spirito naif che oggi mi fa sorridere perché avevo 10/12 anni al massimo.

 

Poi ho iniziato personalmente a comprare Tex in occasione del numero 500, primissimo Tex acquistato. In pratica ho iniziato a seguire Tex partendo dal peggior Nizzi, ma comunque l'infarinatura della serie ce l'avevo già. 

 

Contemporaneamente acquistavo anche il Tex Tre Stelle e il TuttoTex per colmare i 91 numeri di buco e tre cose mi saltarono all'occhio:

 

1) che si alternavano due autori Nizzi e Boselli.

 

2) che, leggendo di fatto tre collane contemporaneamente, le storie di Nizzi mi parevano quasi interscambiabili, mi sembrava di leggere sempre la stessa cosa.

 

3) che le storie di Boselli mi piacevano molto di più.

 

Però, al di là della questione dei gusti personali, aver letto centinaia di numeri di Tex ignorando quasi del tutto il nome degli autori, ed essendo troppo piccolo per badare a cose come lo stile narrativo e la psicologia del personaggio, per me è del tutto normale leggere il "Tex di Nizzi", il "Tex di Nolitta", eccetera perché li ho interiorizzati senza saperlo.

 

Per questo non provo alcuno scandalo nel leggere "Caccia all'uomo": sono consapevole che quello è il Tex di Nolitta, diversissimo da quello del padre. Però lo riconosco come Tex. Poi non mi piace tutto (la già citata"Il segno di Cruzado" è inaccettabile, per me), ma questo credo sia normale.

 

Idem Nizzi: la storia che si sia uniformato allo stile di GL Bonelli regge poco alla lettura, è evidente che ha fatto un Tex del tutto personale, diverso da quello di Bonelli, però io non ho problemi ad accettarlo e apprezzarlo come Tex (almeno fino a un certo punto, poi è indifendibile, a mio avviso).

 

Le varie "nizzate" di cui si parla tanto io le noto, sia chiaro. Le noto TUTTE, semplicemente entro certi limiti faccio spallucce. Per citare l'ultimo Maxi, sulla scena del bandito che confessa nel sonno stavo per scagliare il volume fuori dalla finestra perché QUELLO è per me inaccettabile, ma è un fatto personale.

 

Comunque, se si vuole leggere una storia di Nizzi in cui Tex giganteggia e trionfa su tutto e tutti, io vi consiglio "Messaggero di morte". Non è un capolavoro, ma è, per me, uno dei pochi casi in cui Nizzi ha scritto una storia in cui si avvicina davvero allo stile di GL Bonelli.

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18 minuti fa, Diablero dice:

 

Ma sei serio?

 

Te ne ho descritte già QUATTRO solo nel quote che evidentemente non hai nemmeno letto....

 

Tu piuttosto, vedo che ho sbagliato a fidarmi che fosse vero che ti sei riletto tutto GL Bonelli... DIMOSTRALO, riassumimi almeno 30 storie....

 

(visto che stiamo a fare le sfide come all'asilo...)

 

 

Non si può nemmeno "prendere l'avversario per stanchezza", continuando a ripetere balle su di lui o chiedendogli "prove" senza manco leggere quello che ti ha già scritto, per fargli perdere tempo e pazienza e portarlo all'esasperazione.

 

(così dopo quando ti risponde male corri a chiedere il ban, come hai già fatto, vero?)

È ammirevole come non ti stanchi di ripetere le stesse cose ogni giorno da decenni sui forum. E più te lo dicono e piu ti gasi. Sei quasi il mio idolo.

Modificato da valerio
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Intanto io farei una distinzione tra rispetto del personaggio e del suo canone e stile di scrittura.

Esatto.

Un conto è il rispetto delle caratteristiche del personaggio e un altro è lo stile dello sceneggiatore.

Ovvio che il genere di Tex è il western, ma ci si possono infilare venature di giallo, di noir, persino di horror o altro.

Si possono prediligere scenari cittadini, di guerra civile, rivolte indiane, e via così.

Ma ognuno di questi scenari può essere utilizzato in maniera diversa, autore da autore.

Quindi evviva per la molteplicità degli autori, sceneggiatura o tavole che siano, ma per favore parliamo di Tex.

Villa si è divertito a disegnare una parodia di Tex pancione, ma non mettiamo Tex grassottello da nessuna parte, please.

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24 minutes ago, valerio said:
38 minutes ago, Diablero said:

Non si può nemmeno "prendere l'avversario per stanchezza", continuando a ripetere balle su di lui o chiedendogli "prove" senza manco leggere quello che ti ha già scritto, per fargli perdere tempo e pazienza e portarlo all'esasperazione.

 

(così dopo quando ti risponde male corri a chiedere il ban, come hai già fatto, vero?)

È ammirevole come non ti stanchi di ripetere le stesse cose ogni giorno da decenni sui forum. E più te lo dicono e piu ti gasi. Sei quasi il mio idolo.

 

Sì, è chiaro che ormai stai solo provocando cercando di farmi uscire dai gangheri...

 

Tattica troppo abusata. Se mi avessi beccato più stanco e stressato, come altre volte, forse poteva funzionare, oggi no.

 

Sayonara. Oggi fai un bel buco nell'acqua....

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

Se riuscissi, come sembrano riuscire a fare tanti, a DIMENTICARMI che è Tex, potrei forse dire che COME SATIRA DI UN BORIOSO COGLIONE CHE SI FA FREGARE DA TUTTI è un ottima storia.

 

Tex fa un errore, quello di citare Walcott, non perché sia la satira di un borioso coglione (toni fondamentalisti) ma perché ritiene, sbagliando, che millantare quell'amicizia possa giovargli ad incartare definitivamente i sudisti. È vero che è già passato, ma è vero che è sotto pressione, è giovane all'epoca dei fatti, compie uno sbaglio in fin dei conti plausibile. Non perché sia un borioso coglione, ma perché può succedere anche a uno come Tex. 

 

Mi spiace tirare per la giacchetta Borden, ma è comunque intervenuto anche lui, che non si sottrae mai al dibattito, e quindi mi permetto.

 

Ciò che per te fa di Tex un borioso coglione (anzi, la satira di un borioso coglione), per altri è solo un errore, che può starci in un frangente simile. Possiamo avere due visioni totalmente distanti della cosa, come sideralmente distante è la mia visione sull'ultima vignetta rispetto a quella di Letizia o Papesatan. Si tratta di sensibilità, di farci andare o meno determinate cose. Non puoi avere la pretesa oggettiva che in questa storia non ci sia Tex, che sia irrispettosa del personaggio, parlare addirittura di mandanti e moventi, se anche l'attuale curatore - custode dell'ortodossia texiana - l'ha apprezzata non reputandola così scandalosamente antitexiana.

 

Ora, so che questa mia riflessione non è decisiva (tu puoi continuare a pensarla così contestando anche il curatore), ma l'autorevolezza di Boselli dovrebbe almeno indurci a pensare che, al netto di errori o di situazioni al limite (che nessuno qua disconosce), la storia non sia così tremenda, che non possa essere considerata in maniera oggettiva quel "crimine" di cui tu parli col tuo linguaggio colpevolizzante.

 

Non è che non ti stiamo a sentire, è che tutte le tue motivazioni non ci appaiono cosi decisive come invece appaiono a te, nemmeno questa del borioso coglione.

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2 ore fa, Diablero dice:

per questo che, con totale e assoluta sicurezza, posso dire che ALMENO dal 1990 al 2009 (quasi 20) anni, anche se non ricordo tutte le storie, sono SICURO che Tex fa figure di merda ogni singola storia. Perché le ho controllate una per una. Man mano che uscivano. E facevo la "sfida" nei forum ai nizziani, e nessun nizziano è mai riuscito a trovarne una "sana".

ma non ti é venuto in mente che magari sei tu a vedere figuracce dove non ce ne sono ? 😉nel senso che quelle che tu giudichi brutte figure in realtà non lo sono

Se veramente  hai scritto una lettera per lamentarti ogni volta, allora devo dire che ci credo non ti abbiano mai risposto,scusa ma per l editore sarà stata una bella rottura dei cosidetti🤣

E già c' é una certa sproporzione nel dopo

Nel senso che amche dopo il 500 Nizzi si è messo a scrivere storie che spesso erano molto brutte e noiose mal scritte...ma storie dove Tex faceva una brutta figura( indipendentemente dalla qualità della storia) io ne ho contate tipo una quindicina non di più,tipo regolare

Anche nel post che hai citato a Valerio quelle che tu elenchi,a parte una,non sono figuracce

Sono un Tex che viene magari imbrogliato,ma non sono figuracce

C' é una differenza fra le 2 cose

 

PS: comunque tu e @valerio calmate i toni non serve scaldarsi

Modificato da Grande Tex
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11 minutes ago, Grande Tex said:

Se veramente  hai scritto una lettera per lamentarti ogni volta

?????

 

E dove l'avrei scritta questa?

 

Ho scritto tre lettere in vent'anni, poi ho visto che era inutile (Nizzi in seguito mi ha confermato che alla Bonelli non gli hanno mai parlato di lettere di protesta. So per certo che invece in quegli anni ne erano arrivate ALMENO qualche decina, ovviamente non tutte insieme)

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Leo dice:

ultima vignetta rispetto a quella di Letizia

A parte il fatto che le due scene del lasciapassare le ha citate solo Diablero mentre io no, l'ultima vignetta, quella del bar (ma non si chiamavano saloon nel west?) luminoso, non esiste e non c'è nulla nella storia che sia pregno di così tanto pathos da suscitare in me quei sentimenti che hai provato tu.

E non si tratta di aridità ma trovo parecchio difficile commuovere una lettrice incaxxata.

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Diablero dice:

?????

 

E dove l'avrei scritta questa?

 

Ho scritto tre lettere in vent'anni, poi ho visto che era inutile (Nizzi in seguito mi ha confermato che alla Bonelli non gli hanno mai parlato di lettere di protesta. So per certo che invece in quegli anni ne erano arrivate ALMENO qualche decina, ovviamente non tutte insieme)

ho frainteso

avevo capito che ogni volta che usciva una storia nuova tu scrivevi

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23 minutes ago, Leo said:

Mi spiace tirare per la giacchetta Borden, ma è comunque intervenuto anche lui, che non si sottrae mai al dibattito, e quindi mi permetto.

 

Ciò che per te fa di Tex un borioso coglione (anzi, la satira di un borioso coglione), per altri è solo un errore, che può starci in un frangente simile. Possiamo avere due visioni totalmente distanti della cosa, come sideralmente distante è la mia visione sull'ultima vignetta rispetto a quella di Letizia o Papesatan. Si tratta di sensibilità, di farci andare o meno determinate cose. Non puoi avere la pretesa oggettiva che in questa storia non ci sia Tex, che sia irrispettosa del personaggio, parlare addirittura di mandanti e moventi, se anche l'attuale curatore - custode dell'ortodossia texiana - l'ha apprezzata non reputandola così scandalosamente antitexiana.

Se vuoi tirare per la giacchetta Borden, tiriamola fino in fondo...

 

@borden, se ti presentassero OGGI una sceneggiatura identica a quella di Fuga da Anderville, la pubblicheresti su Tex?

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

ti presentassero OGGI una sceneggiatura identica a quella di Fuga da Anderville, la pubblicheresti su Tex?

molto probabilmente non lo farebbe

sbagliando secondo me

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24 minuti fa, Diablero dice:

Se vuoi tirare per la giacchetta Borden, tiriamola fino in fondo...

 

@borden, se ti presentassero OGGI una sceneggiatura identica a quella di Fuga da Anderville, la pubblicheresti su Tex?

 

 

Ovvio che sì. La pubblicherei subito! Non è che le storie originali e ben scritte si trovino sugli alberi! Specialmente oggigiorno.

 

Non ho appena detto che la ritengo la migliore di Nizzi?

Modificato da borden
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Ero sicuro che Mauro avrebbe risposto così.

 

Benchè si dica, FDA ha il suo indubbio spessore (lo ha anche deliberatamente ammesso!). Suppongo che qualche piccolo editing nei panni di curatore lo avallerebbe, sfumando nel possibile qualche passaggio meno convincente, ma onestamente scartare una sceneggiatura di questo calibro, dopo aver visto episodi controversi come il "Pistolero vudù", sarebbe da TSO :D 

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

@borden   Ovviamente, spero che mi stai prendendo in giro...  :blink:

vorresti...😉

<span style="color:red">11 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ovvio che sì. La pubblicherei subito! Non è che le storie originali e ben scritte si trovino sugli alberi! Specialmente oggigiorno.

 

Non ho appena detto che la ritengo la migliore di Nizzi?

sorpreso in positivo

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1 ora fa, Letizia dice:

A parte il fatto che le due scene del lasciapassare le ha citate solo Diablero mentre io no, l'ultima vignetta, quella del bar (ma non si chiamavano saloon nel west?) luminoso, non esiste e non c'è nulla nella storia che sia pregno di così tanto pathos da suscitare in me quei sentimenti che hai provato tu.

E non si tratta di aridità ma trovo parecchio difficile commuovere una lettrice incaxxata.

 

E invece io le vedo tutte là, l'ho scritto anche in un articolo su FDA che scrissi anni fa per il TWM. Tu non le vedi. Sono un parto della mia fantasia? Una tua parziale cecità? Boh :D io continuo a pensarla così, ma non ne usciamo ;)

 

Per la storia di Borden su Moss keegan, fui rimproverato di stravolgere il significato delle vignette, rendendole più "poetiche" con i miei voli pindarici. Mi rimproverarono di aver visto in Keegan tutt'altro personaggio rispetto a quello che si vedeva nella storia. Di aver sovrainterpretato le vignette dandone una versione tutta e solo mia. È tutto sul forum.

 

Io risposi che sbagliavano a rimproverarmi queste presunte libertà, che tutto era detto già tra le righe da Boselli. Chiedemmo l'interpretazione autentica all'autore. Indovina cosa rispose? ;)

 

Però ribadisco che non pretendo di convincerti, cara signora :)

Modificato da Leo
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L'ultima domanda a @borden andrebbe posta meglio così: "se ti presentassero oggi una sceneggiatura identica a quella di Fuga da Anderville, la pubblicheresti su Tex SENZA MODIFICHE?"

Per esempio, Tex si mostrerebbe così istantaneamente rassegnato a lasciar morire il fedelissimo Tom per lui?

Oppure, sarebbe davvero impensabile che Tex, quando narra a Carson di quando si era recato a deporre per l'inchiesta federale riportando "i fatti nudi e crudi che rappresentavano una pesante accusa alla memoria di John Walcott", possa invece aggiungere un pensiero del tipo "quelli erano i fatti in apparenza, ma in cuor mio sentivo che John non mi aveva tradito ma non potevo dimostrarlo e questo mi tormentava"?

Come si vede, due possibili interventi davvero di minima entità (un paio di vignette e un balloon in più) ma di devastante impatto positivo sulla caratterizzazione di Tex.

 

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

io le vedo tutte là

Frase sibillina.

"Le" vedo: femminile plurale.

L'unica cosa "femminile plurale" da me citata sono le "due scene" che sono però farina del sacco di Diablero.

Tutte le altre parole da me usate sono o maschili o "femminile singolare", cioè "l'ultima vignetta".

Quindi non capisco qual è il complemento oggetto dell'azione del tuo vedere né capisco l'avverbio di luogo.

In sostanza: cosa sono queste cose che vedi e dove le vedi tutte?

Sì, ammetto la mia cecità.

 

Caro signore, anch'io non pretendo di farti cambiare idea.

Vorrei solo che ti convincessi di una cosa: che io mi sono sentita così presa in giro da un finale che ritengo strampalato (ritengo, bada bene) da non potermi minimamente commuovere magari consolando virtualmente il caro vecchio Tex e bevendo un bel boccale di birra con lui (sempre viftualmente).

 

Inoltre c'è una cosa che, se fosse vera, mi piacerebbe veramente poco.

Per cui spero vivamente di sbagliarmi.

Che questa nostra divergenza di opinioni fosse presa come un'offesa rivolta verso chi è talmente cieco da non riuscire a vedere la verità rivelata.

Ripeto che spero di sbagliarmi e di aver interpretato male il tono che ho percepito erroneamente in quel tuo "cara signora".

L'ho usato anch'io (apposta) e mi piacerebbe sapere se ti ha dato fastidio oppure no.

 

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, PapeSatan dice:

John Walcott", possa invece aggiungere un pensiero del tipo "quelli erano i fatti in apparenza, ma in cuor mio sentivo che John non mi aveva tradito ma non potevo dimostrarlo e questo mi tormentava"?

e così se ne va a ramengo l originalità della storia e il senso della ferita di Tex

Ma neanche per songno

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Grande Tex dice:

e così se ne va a ramengo l originalità della storia e il senso della ferita di Tex

Ma neanche per songno

La ferita di Tex deve essere il cruccio, la rabbia, l'impotenza, non il rimorso di essersi comportato da vigliacco verso l'amico che ha continuato a credere colpevole pure dopo morto.

Tex ha disatteso l'implorazione in punto di morte di John che gli chiedeva di "conservare un buon ricordo" di lui.

Effettivamente è "originale" questo comportamento di Tex, Tex non è mai stato così ingrato.

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7 ore fa, Letizia dice:

Frase sibillina.

"Le" vedo: femminile plurale.

L'unica cosa "femminile plurale" da me citata sono le "due scene" che sono però farina del sacco di Diablero.

Tutte le altre parole da me usate sono o maschili o "femminile singolare", cioè "l'ultima vignetta".

Quindi non capisco qual è il complemento oggetto dell'azione del tuo vedere né capisco l'avverbio di luogo.

In sostanza: cosa sono queste cose che vedi e dove le vedi tutte?

Sì, ammetto la mia cecità.

 

Ammetto di essere stato poco chiaro. "Le" faceva riferimento alle "cose", all'amarezza, all'amicizia ritrovata con John, all'amicizia di sempre col Vecchio Cammello, dal quale Tex non vuole parole di consolazione. Vuole solo la sua presenza, vuole solo che sia con lui al bar o saloon, a bere birra che non è un banale sbronzarsi, è l'atto cameratesco che simboleggia la vita che continua, che rappresenta il bello della vita, dopo le troppe brutture che Tex ha dovuto trangugiare. Era un complemento oggetto neutro, non so perché mi sia venuto al femminile. Ma rappresenta tutto questo. 

 

7 ore fa, Letizia dice:

Che questa nostra divergenza di opinioni fosse presa come un'offesa rivolta verso chi è talmente cieco da non riuscire a vedere la verità rivelata.

Ripeto che spero di sbagliarmi e di aver interpretato male il tono che ho percepito erroneamente in quel tuo "cara signora".

L'ho usato anch'io (apposta) e mi piacerebbe sapere se ti ha dato fastidio oppure no.

 

Ho sempre pensato, dalla prima volta che ho letto questo che continuo a ritenere un capolavoro, che quella vignetta fosse magnifica. Ce l'ho come immagine di copertina dal 2012 non a caso. Ci ho sempre visto quelle cose che ho descritto sopra, e credo che l'autore volesse trasmettere proprio quei sentimenti. Quindi sono rimasto sorpreso, non lo nego e lo dico in tutta sincerità, delle conclusioni diametralmente opposte alle quali siete giunti tu e Papesatan. Siete ciechi? 

 

Credo che tu abbia ragione quando dici che la storia ti ha talmente spoetizzato prima (Tex che accetta la morte di Tom, ad esempio) da non consentirti di essere nella disposizione d'animo di sentire il bello che c'è in quella conclusione. È una vignetta che non dice nulla, di suo, ha solo il potere (magico) di evocare. Ma quella magia bisogna essere pronti a recepirla. Se qualcosa, prima, ha guastato la lettura, ecco che si perde la magia. Nessuna cecità, quindi.

 

Quanto al "cara signora", lo uso spesso con le mie amiche e amici in tono scherzoso e non voleva assolutamente essere offensivo. Nessuno scherno: torna quello che dicevo prima, lo strumento scritto spesso ci frega. Penso che anche Diablero, pur con tutte le incazzature che si prende e che mi fa prendere, mi starebbe comunque simpatico se di queste cose discorressimo dal vivo.

1 ora fa, PapeSatan dice:

La ferita di Tex deve essere il cruccio, la rabbia, l'impotenza, non il rimorso di essersi comportato da vigliacco verso l'amico che ha continuato a credere colpevole pure dopo morto.

Tex ha disatteso l'implorazione in punto di morte di John che gli chiedeva di "conservare un buon ricordo" di lui.

Effettivamente è "originale" questo comportamento di Tex, Tex non è mai stato così ingrato.

 

Per Tex, john è un enigma. Se c'è una cosa su cui avete ragione è che Tex non ci ha capito una mazza di tutta questa storia. Quello che contesto è che per voi il vero Tex non può essere ingannato mai, nemmeno davanti a un evento così mostruoso e contronatura (l'omicidio dello zio verso il nipote). E invece la vicenda è talmente aberrante da aver ingannato anche un giovane (si badi bene, anche se non sembra è ancora giovane) Tex, che peraltro si muove sul terreno minato del Sud in piena guerra civile, cosa che gli impedisce di indagare oltre (se anche ne avesse l'intenzione, cosa che non sembra avere e questo concordo che è poco da Tex). 

 

Tutto questo per dire che Tex non è un ingrato, troppo semplicistico. È vero che John gli chiede di serbare un buon ricordo di lui, ma Tex, ignaro di come sono andate veramente le cose, non può violentare la sua mente dicendo: "ah cavolo, in punto di morte questo mi ha detto di conservare un buon ricordo di lui, e io invece ancora sospetto di lui, che ingrato!". Non puoi innestare il pilota automatico nella mente. Se non sai come sono andate le cose, il cruccio ti resta. È umano. 

Modificato da Leo
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38 minuti fa, Leo dice:

 

Per Tex, john è un enigma. Se c'è una cosa su cui avete ragione è che Tex non ci ha capito una mazza di tutta questa storia. Quello che contesto è che per voi il vero Tex non può essere ingannato mai, nemmeno davanti a un evento così mostruoso e contronatura (l'omicidio dello zio verso il nipote). E invece la vicenda è talmente aberrante da aver ingannato anche un giovane (si badi bene, anche se non sembra è ancora giovane) Tex, che peraltro si muove sul terreno minato del Sud in piena guerra civile, cosa che gli impedisce di indagare oltre (se anche ne avesse l'intenzione, cosa che non sembra avere e questo concordo che è poco da Tex). 

 

Tutto questo per dire che Tex non è un ingrato, troppo semplicistico. È vero che John gli chiede di serbare un buon ricordo di lui, ma Tex, ignaro di come sono andate veramente le cose, non può violentare la sua mente dicendo: "ah cavolo, in punto di morte questo mi ha detto di conservare un buon ricordo di lui, e io invece ancora sospetto di lui, che ingrato!". Non puoi innestare il pilota automatico nella mente. Se non sai come sono andate le cose, il cruccio ti resta. È umano. 

Capisco la tua posizione e non contesto il fatto che Tex non debba essere umano. Ma l'umanità avrebbe dovuto manifestarsi in senso positivo, non negativo per l'eroe.

Mi spiego. La storia sarebbe andata avanti nello stesso identico modo, ma facendo fare a Tex una figura dignitosa, se anzichè continuare a credere che John avesse nascosto l'oro, "portandosi il segreto nella tomba" (non ho l'albo sotto mano e non ricordo le parole esatte ma il senso è quello), e dire esattamente le stesse cose nella deposizione senza minimamente domandarsi (neanche tra sè e sè) se la verità potesse essere diversa, Tex avesse manifestato anche un piccolo dubbio in cuor suo (ed è qui che si vedrebbe l'umanità e il rispetto per John). Invece no, dritto fino alla fine nella sua cocciuta convinzione. Avrei voluto vedere Tex, non il comune uomo Mario Rossi.

Non parliamo poi del modo vergognoso con cui l'eroe lascia morire il povero Tom per salvarsi la pelle.

Modificato da PapeSatan
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Cioè, abbiamo visto negli ultimi anni storie come quella di Ruju sul vudù, scritta malissimo e con situazioni degne di Topolino, o quelle che scriveva ultimamente Faraci, e ci si sorprende se Borden pubblicherebbe una delle storie, volenti o nolenti, più importanti della saga.

Roba da matti.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

Tex avesse manifestato anche un piccolo dubbio in cuor suo (ed è qui che si vedrebbe l'umanità e il rispetto per John). Invece no, dritto fino alla fine nella sua cocciuta convinzione.

 

Il fatto stesso che la sua testimonianza sia stata asciutta, priva di qualsivoglia interpretazione personale, fa capire il conflitto intimo di Tex. I dubbi ci sono, non c'è bisogno di spiegarli con un baloon pensato come quello che hai proposto tu a Boselli. Le cose possono essere lasciate sfumate, questa storia fa anche delle ambiguità i suoi punti di forza.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

Non parliamo poi del modo vergognoso con cui l'eroe lascia morire il povero Tom per salvarsi la pelle.

 

Vergognoso, o obbligato per non rendere vano il sacrificio dell'amico? Qui ne ho discusso con Letizia fino allo sfinimento, la cosa si può vedere da diverse angolature, la mia non è quella della vergogna, la tua sì. Ci può stare, ma non parliamo di verità assolute.

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10 ore fa, PapeSatan dice:

L'ultima domanda a @borden andrebbe posta meglio così: "se ti presentassero oggi una sceneggiatura identica a quella di Fuga da Anderville, la pubblicheresti su Tex SENZA MODIFICHE?"

Per esempio, Tex si mostrerebbe così istantaneamente rassegnato a lasciar morire il fedelissimo Tom per lui?

Oppure, sarebbe davvero impensabile che Tex, quando narra a Carson di quando si era recato a deporre per l'inchiesta federale riportando "i fatti nudi e crudi che rappresentavano una pesante accusa alla memoria di John Walcott", possa invece aggiungere un pensiero del tipo "quelli erano i fatti in apparenza, ma in cuor mio sentivo che John non mi aveva tradito ma non potevo dimostrarlo e questo mi tormentava"?

Come si vede, due possibili interventi davvero di minima entità (un paio di vignette e un balloon in più) ma di devastante impatto positivo sulla caratterizzazione di Tex.

 

 

 

Va da sé che nessuna sceneggiatura viene pubblicata senza almeno alcune modifiche.

12 ore fa, Grande Tex dice:

vorresti...😉

sorpreso in positivo

 

 

Ma di che ti sorprendi? Ho pubblicato o no le ultime di Nizzi. Fuga da Anderville è mille volte meglio o no? Quindi... Anche Diablero mi stupisce. Non ci si accanisce contro una storia tutto sommato ispirata prendendo in esame solo i suoi difetti. Se ci sono, amen! Niente è perfetto e tutto è (teoricamente) perfettibile!

38 minuti fa, valerio dice:

Cioè, abbiamo visto negli ultimi anni storie come quella di Ruju sul vudù, scritta malissimo e con situazioni degne di Topolino, o quelle che scriveva ultimamente Faraci, e ci si sorprende se Borden pubblicherebbe una delle storie, volenti o nolenti, più importanti della saga.

Roba da matti.

 

 

Io non rinuncerei neanche a Caccia all'uomo di Nolitta, nonostante all'epoca mi abbia fatto incazzare e la consideri un antiTex. Certo, apporterei qualche modifica qua e là.

 

In quale storia nolittiana è la scena in cui Tex sotto tiro da parte dei rapinatori della diligenza lascia uccidere un amico davanti ai suoi occhi senza reagire?  Ecco, all'epoca dissi personalmente a Sergio che la scena non era da Tex e io l'avrei bocciata o rifatta.

 

Modificato da borden
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