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TWF - Tex Willer Forum

[354/357] La Congiura


ymalpas
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Voto alla storia  

72 utenti hanno votato

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On 4/9/2018 at 18:14, Condor senza meta dice:

"La congiura" fu una delle prime storie di Tex che lessi nei primissimi anni 90 e contribuì a farmi innamorare perdutamente della saga dell'intramontabile Ranger. Rappresenta a mio avviso un connubio pressoché perfetto fra una sceneggiatura avvincente (il Nizzi di quel decennio aveva raggiunto il suo apice creativo che gli permetteva di sfornare ottime storie in serie) e i disegni magistrali di Villa, che nonostante la giovane età, dimostrava già un talento straordinario. La trama molto avvincente riprende vagamente il canovaccio della celebre "Lotta sul mare", con una prima parte ambientata nella turbolenta San Francisco dove, fra scazzottate con cinesi, pedinamenti, polizia corrotta, spionaggio e la liberazione del vecchio Drake da Alcatraz, non ci si annoia di certo, per poi concludersi con l'inseguimento sul mare per la liberazione del capitano Devlin, rapito e vittima di un losco complotto. Nizzi in grande spolvero tiene alto il ritmo della narrazione con ottimi dialoghi, colpi di scena e buona caratterizzazione dei personaggi. Eccellente l'espediente di recuperare Barbanera, anzi mi chiedo come mai si sia atteso quasi trent'anni prima di ipotizzare un ritorno di un simile personaggio fra le pagine della saga. Le tavole di Villa, come accennato prima, sono delizia per gli occhi. La sequenza della fuga da Alcatraz rasenta la perfezione, le scene marinare non fanno rimpiangere le mitiche tavole di Galep. Che dire poi delle tavole relative alla caccia alla balena o allo sbarco sulla costa canadese per la liberazione di Devlin: pura poesia in punta di pennino!

Fu il mio primo commento che scrissi sul Forum e mi accorgo di non aver reso palese la votazione. Provvedo subito. Il mio voto finale è 10

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  • 1 anno dopo...

Allora...Letta solo ora...Il de gustibus è sempre da rispettare però secondo me è "oggettivo" che questa sia un'ottima storia (da 7,5 a 10 lo spettro dei voti). Grandi ambientazioni cittadine(San Francisco, Alcatraz) e naturalistiche (caccia alla balena, inseguimento sull'Oceano, villaggio indiano). Se non ti innamori di Villa hai un cuore di pietra. Poi c'è la regia di Nizzi. Fughe, scazzottate, siparietti gustosissimi, caratterizzazione dei personaggi. Per me solo due piccole ombre : un finale un po' troppo rapido e poche spiegazioni sull'avvocato di Drake. Mi spiego...Perché si impegna così tanto? Soldi? Prestigio? Indole? Avrei gradito qualche spiegazione in più. E per il finale avrei voluto qualche pagina in più su Devlin (il rapito meritava di più). Comunque ottima storia senza discussioni, grazie a GLB per aver inventato il personaggio ma l'evoluzione di Nizzi è di alto livello. 

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  • 1 mese dopo...
On 21/4/2020 at 13:16, Diablorojo82 dice:

un finale un po' troppo rapido e poche spiegazioni sull'avvocato di Drake. Mi spiego...Perché si impegna così tanto? Soldi? Prestigio? Indole? Avrei gradito qualche spiegazione in più

Secondo me Bixler è funzionale solo come anello di congiunzione tra Tex e Drake.è un leguleio da burletta ma conosce a menadito i bassifondi di Frisco e il carcere di Alcatraz...ed è piuttosto disonesto e incline al crimine ("come mai non stampate i dollari con le macchine del giornale"? dirà ad uno sbigottito Sam Brennan nella redazione dell' Examiner).D altra parte è l unico che effettivamente può fare entrare i Nostri nella lurida prigione,vista la connivenza coi secondini e la conoscenza del luogo.Nizzi lo evoca apposta per questo scopo e poi lo "dimentica"più o meno volutamente nel finale durante la tavolata tra amici al ristorante...

Si può ipotizzare che Bixler insieme al capitano che aiuta i Nostri e Barbanera a correre dietro a Devlin rapito sia stato ricompensato lautamente da Tex per l aiuto prestato... chissà.

 

 

 

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, Barbanera dice:

Secondo me Bixler è funzionale solo come anello di congiunzione tra Tex e Drake.è un leguleio da burletta ma conosce a menadito i bassifondi di Frisco e il carcere di Alcatraz...ed è piuttosto disonesto e incline al crimine ("come mai non stampate i dollari con le macchine del giornale"? dirà ad uno sbigottito Sam Brennan nella redazione dell' Examiner).D altra parte è l unico che effettivamente può fare entrare i Nostri nella lurida prigione,vista la connivenza coi secondini e la conoscenza del luogo.Nizzi lo evoca apposta per questo scopo e poi lo "dimentica"più o meno volutamente nel finale durante la tavolata tra amici al ristorante...

Si può ipotizzare che Bixler insieme al capitano che aiuta i Nostri e Barbanera a correre dietro a Devlin rapito sia stato ricompensato lautamente da Tex per l aiuto prestato... chissà.

 

 

 

Già... Chissà. Certo non lo vedo un benefattore. 🙂

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  • 6 mesi dopo...

In questa storia c'è veramente tanta carne al fuoco: l'ambientazione così caratteristica di Frisco, la polizia corrotta, un carcere famosissimo da cui evadere, l'inseguimento su un veliero, la caccia alla balena, gli indiani della costa canadese e, soprattutto, il ripescaggio di un vecchio antagonista dei nostri.

Insomma il rischio di bruciare qualcosa era altissimo ed invece Nizzi riesce ad amalgamare il tutto alla perfezione confezionando una storia memorabile.

Grazie soprattutto alla riproposizione del mitico Barbanera (alias capitan Drake), indimenticato protagonista di un'altra grande storia di GLB, questa volta però al fianco dei nostri pards.

Sinceramente non riesco proprio a fare appunti a questa storia maiuscola, con una trama che non ha cadute di tono e riesce sempre a mantenersi credibile.

Ben dosati anche i battibecchi Tex-Carson che riescono a divertire senza diventare stucchevoli (in altre storie trovo che Nizzi ne abbia troppo abusato) e, in generale, i dialoghi sono sempre calzanti con le situazioni proposte dalla storia.

Che dire dei disegni di Villa? Splendidi è dir poco. 

La nebbia che avvolge la zona portuale prima e il carcere di Alcatraz poi è quasi percepibile da parte del lettore.

C'è una cura del dettaglio incredibile, senza però essere fine a se stessa ma sempre al servizio della sceneggiatura.

Tra i personaggi di contorno mi è piaciuto Bixler, anima oscura della liberazione di Drake, persona sicuramente avida e senza troppi scrupoli ma, come Barbanera e Tex, fedele alla parola data.

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  • 1 mese dopo...
  • 5 mesi dopo...

Recuperata e letta ieri in versione "collezione storica a colori". Come ho avuto già modo da scrivere, il periodo di Nizzi è coinciso quasi interamente con la mia lunga pausa come lettore di Tex. Devo dire che, in questa storia, lo sceneggiatore di Fiumalbo è al suo meglio ed è,  oggettivamente, davvero difficile muovergli qualche appunto, a meno di non esserne un detrattore "a prescindere".  Tutte le diverse ambientazioni si incastrano alla perfezione, tenendo il lettore sempre avvinto alla storia.

I magifici disegni di Villa, poi, a mio  parere, contribuiscono a fare de "La Congiura" una delle prime dieci storie in assoluto. Il suo Tex non ha ancora assunto la fisionomia definitiva, ma ambienti e personaggi sono resi in modo superlativo. A mio avviso, la versione a colori in cui ho letto la storia toglie anche qualcosa ai disegni: trovo infatti che il tratto di Villa renda meglio nella versione tradizionale in bianco e nero.

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Gran storia... La prima parte, ambientata a Frisco (i primi due albi) è una lezione di meticolosa e fluida progressione narrativa, e di dialoghi dall'insuperabile sfolgorio.

La sequenza della fuga da Alcatraz, climax del primo blocco della storia, è semplicemente esaltante, e messa in scena con un senso del ritmo che tocca la perfezione.

Barbanera, smussato nelle spigolose ambiguità, rispetto a quello di GLB, diventa un pard burbero, ma dal ferreo codice d'onore.

Unico difetto, per quanto mi riguarda, la parte conclusiva nel campo degli indiani Nootka, un po' compressa e sbrigativa, rispetto all'ampio respiro del resto della storia, così come il finale un po' affrettato.

Ai disegni, probabilmente il miglior Villa di sempre, il che vuol dire tanta, tanta roba.

 

Voto : 8,5

 

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  • 6 mesi dopo...

In altra discussione che si è un po' animata in questi giorni si dibatte della capacità di Nizzi di dare un'impronta western alle storie di Tex.

Ecco, La Congiura mi pare abbia ben poco di western: San Francisco, il suo porto, la stazione di polizia, i salotti in cui si cospira, Alcatraz, la caccia alla balena. Eppure, chi si sentirebbe di dir che non si tratti di una storia, una grande storia di Tex?

L'importante, a mio parere, è che la storia, come in questo caso, fili bene. D'altra parte, sin dalle origini Tax varia molto nello spazio e nei generi. Questo è, forse, uno degli elementi del suo grande successo.

Mi accorgo che ancora non ho espresso un mio giudizio sulla quest'avventura del nostro ranger. Ma che dire? 10 al soggetto, 10 alla sceneggiatura, 10 ai disegni

 

 

 

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

"La congiura" è una storia più comica che umoristica, basata soprattutto su travestimenti, equivoci, inseguimenti, e botte in testa....

 

Ma resta una grande storia, non a caso una delle piu amate dalla maggioranza dei lettori di Tex. Personalmente, comica o umoristica che sia, la trovo "solo" splendida 😉 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

comica che umoristica, basata soprattutto su travestimenti, equivoci, inseguimenti, e botte in testa....

non più comica di alcune storie di Tex degli albori

non nel senso che quelle sono molto comiche ma nel senso che questa non lo è più di tanto

Se bastassero i travestimenti e le botte in testa a rendere una storia comica...questa casomai è umoristica

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  • co fondatore
<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

"La congiura" è una storia più comica che umoristica, basata soprattutto su travestimenti, equivoci, inseguimenti, e botte in testa....

"Finalmente" una cosa con cui non concordo con Diablero: La congiura non si tocca. Non fare arrabbiare il mio piccolo "self" di nove anni, grazie.

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6 hours ago, Leo said:

 

Ma resta una grande storia, non a caso una delle piu amate dalla maggioranza dei lettori di Tex. Personalmente, comica o umoristica che sia, la trovo "solo" splendida 😉 

Sui gusti non discuto. E credo sia innegabile che il registro comico-slapstick, proprio da "oggi le comiche", sia molto più congeniale a Nizzi del Western, e lo dimostra proprio la brillantezza della sceneggiatura di questa storia rispetto ai "mattoni" che stava già iniziando a propinare nelle altre storie contemporanee a questa.

 

Ma fatta bene o fatta male, sempre "comica" rimane. Che può piacere o non piacere, ma quella è.

 

Come rimane l'abitudine di Nizzi di fare umorismo soprattutto a spese dai due pard, rappresentati in questa storia come due "polli" (e non lo dico io... lo dice proprio Tex, nella sceneggiatura scritta da Nizzi...), che si fanno infinocchiare e prendere per il naso da tutti, da Barbanera fino alla più scalcinata banda di grassatori

 

5 hours ago, Grande Tex said:

non più comica di alcune storie di Tex degli albori

Come al solito, grandetex, leggi ma non capisci il senso di quello che leggi... :rolleyes:

 

Ti sembra che questa sequenza (in cui Tex in pratica si dà da solo del pollo) non sia stata scritta per essere una comica slapstick? Ti pare lo stesso tono de "La Mano Rossa"?

 

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E non dimentichiamoci come finisce la scena...

 

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...mancano giusto gli uccellini che fanno "cip cip" sopra le teste dei due tonti...   :rolleyes:

 

Non sto a copia-incollare tutte le pagine della storia, se te le vai a leggere invece di rispondere a macchinetta vedrai che il registro è SEMPRE LO STESSO: inseguimenti, equivoci, risate, risate, equivoci, inseguimenti, e ovviamente botte in testa, per tutta la storia... fino a che PER PURO CASO E COINCIDENZA, nonostante tutti casini che hanno combinato, GLI PASSA DAVANTI PER CASO la nave dove si trova prigioniero il loro amico...  

 

(a quel punto, dopo che lasciano l'ambiente cittadino, il registro comico finalmente passa in secondo piano e si passa al registro avventuroso...  e guarda caso, contemporaneamente cala anche la scrittura di Nizzi, e il finale della storia è allungato e abbastanza noioso: tutti quelli che lodano questa storia di solito fanno riferimento alla prima parte nelle loro lodi, quella comica, che effettivamente è scritta meglio. Più adatta allo stile di Nizzi]

 

 

 

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6 minutes ago, Grande Tex said:

stai parlando della stessa storia in cui pestano agenti e fanno evadere un prigioniero da Alcatraz? :rolleyes:

Il fatto che la consideri un obiezione sensata, il citare questo altro esempio che avrei potuto fare, dimostra che tu non ti ricordi assolutamente nulla di come avviene l'evasione...  :rolleyes:

 

(o, come per la scena che ti ho fatto appena vedere perchè altrimenti col cavolo che andavi e controllare nell'albo, vedi una scena simile e la leggi tanto distrattamente da non capire che vuole essere comica...  :laughing:)

 

(certo che per Nizzi deve essere davvero frustrante: i suoi fan sono proprio quelli che non leggono con attenzione le sue storie e che non le capiscono...)

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Ma hai tralasciato la scena in cui i due pestano per bene i cinesi,prima di essere tramortiti.Questo per dire che non è che si fanno fregare così.

 

Per l' evasione,non capisco che intendi.

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37 minutes ago, Grande Tex said:

Ma hai tralasciato la scena in cui i due pestano per bene i cinesi,prima di essere tramortiti.

NO!

 

Ti inventi le scene, adesso?

 

I due pards (COME TI HO APPENA FATTO VEDERE, MA NEMMENO QUELLO SERVE) non vengono tramortiti nella lotta con i cinesi.  Nella lotta con i cinesi (che ho dovuto tagliare, ho già dovuto postarti 12 pagine per sopperire alla tua pigrizia e alla tua mancanza di memoria, volevi che ti postato tutto l'albo?) i due pard ne stendono un po' MA POI FUGGONO A GAMBE LEVATE. Aumentando quindi "l'effetto comico", mostrando Tex che prima insegue un solo cinese, e poi scappa di fronte ad una massa di cinesi. (devo postarti anche i link alle comiche di Charlie Chaplin che hanno reso popolare questo clichè?)

 

La scena fa ridere, ma sottotraccia ci dice diverse cose di Tex...

1) È talmente tonto che si fa portare via un dollaro in quella maniera (fai la prova con un tuo amico, il tempo che ci vuole per arrivare correndo fregarti una moneta che tieni nel palmo della mano, e quanto dovresti essere intontito per non accorgertene. Per fortuna voleva rubare la moneta e non accoltellare Tex, che non l'aveva assolutamente visto mentre gli correva incontro...

2) È talmente avaro che per un dollaro (che comunque avrebbe dato al conducente) insegue un poveraccio con l'intenzione di... di fare cosa? Lo menava? Lo faceva arrestare? Per te cosa voleva fargli Tex?

3) Per recuperare quel dollaro provoca danni molto, molto più gravi al cinese con il carretto, facendogli perdere la merce e forse rompendogli qualche osso, ma non gliene frega nulla.

4) È talmente tronfio e scemo che, anche se viene avvertito, se ne frega e cade nella trappola.

 

E ovviamente...   NON recupera il dollaro, quindi per sua stessa dichiarazione (Nizzi ci tiene a queste cose e le sottolinea) "ha fatto la figura del pollo". Prima ancora di fare la seconda, facendosi fregare da fesso e stordire.

 

47 minutes ago, Grande Tex said:

Per l' evasione,non capisco che intendi.

 

Senti, onestamente mi sono rotto le palle di spiegarti le cose più semplici.  L'evasione dura più di 30 pagine, non posso postartele tutte! Fai un minimo sforzo e riguardatela!

 

E poi fammi credere, se sei capace, che non capisce cosa c'entri quella scena con la mia descrizione di una storia che va avanti a "travestimenti, equivoci, inseguimenti".

 

La sai poi quella scenetta, quella là, che si vede nei film comico xxx, ma anche yyy, ma anche zzz, dove i protagonisti si travestono da qualcuno perché qualcun altro gli ha assicurato che il piano è perfetto e non corrono rischi, poi quando si trovano travestiti incontrano proprio le persone da cui si sono travestiti, sai le facce e le risate! E poi si inseguono su e giù per delle scale finchè qualcuno non fa un bagno nell'acqua! Divertentissima, davvero  giusto un po' abusata e scontata, saranno 100 anni che si vede nei film, dai tempi di Chaplin...

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<span style="color:red">36 minuti fa</span>, Diablero dice:

due pards (COME TI HO APPENA FATTO VEDERE, MA NEMMENO QUELLO SERVE) non vengono tramortiti nella lotta con i cinesi

lo so,non era questo che intendevo

<span style="color:red">37 minuti fa</span>, Diablero dice:

travestimenti, equivoci, inseguimenti".

certo ma questo non vuol dire sia comica

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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, Diablero dice:

1) È talmente tonto che si fa portare via un dollaro in quella maniera (fai la prova con un tuo amico, il tempo che ci vuole per arrivare correndo fregarti una moneta che tieni nel palmo della mano, e quanto dovresti essere intontito per non accorgertene. Per fortuna voleva rubare la moneta e non accoltellare Tex, che non l'aveva assolutamente visto mentre gli correva incontro...

 

Pignoli per pignoli, non era una moneta ma una banconota, e non ci trovo nulla di strano che un esperto borseggiatore riesca nella sua impresa, tanto più che Tex ha la guardia abbassata vista la situazione tranquilla.

 

<span style="color:red">46 minuti fa</span>, Diablero dice:

) È talmente avaro che per un dollaro (che comunque avrebbe dato al conducente) insegue un poveraccio con l'intenzione di... di fare cosa? Lo menava? Lo faceva arrestare? Per te cosa voleva fargli Tex?

3) Per recuperare quel dollaro provoca danni molto, molto più gravi al cinese con il carretto, facendogli perdere la merce e forse rompendogli qualche osso, ma non gliene frega nulla

 

Non è questione di avarizia, ma di amor proprio e cocciutaggine. Il Tex di Glb ha messo a ferro e fuoco saloon per molto meno. 

 

<span style="color:red">48 minuti fa</span>, Diablero dice:

4) È talmente tronfio e scemo che, anche se viene avvertito, se ne frega e cade nella trappola.

 

E ovviamente...   NON recupera il dollaro, quindi per sua stessa dichiarazione (Nizzi ci tiene a queste cose e le sottolinea) "ha fatto la figura del pollo". Prima ancora di fare la seconda, facendosi fregare da fesso e stordire.

 

Il fatto che cada nella trappola così ingenuamente non piace neanche a me. Ma lo considero un particolare abbastanza irrilevante, vista la sua ininfluenza nel prosieguo della storia.

 

<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Diablero dice:

La sai poi quella scenetta, quella là, che si vede nei film comico xxx, ma anche yyy, ma anche zzz, dove i protagonisti si travestono da qualcuno perché qualcun altro gli ha assicurato che il piano è perfetto e non corrono rischi, poi quando si trovano travestiti incontrano proprio le persone da cui si sono travestiti, sai le facce e le risate! E poi si inseguono su e giù per delle scale finchè qualcuno non fa un bagno nell'acqua! Divertentissima, davvero  giusto un po' abusata e scontata, saranno 100 anni che si vede nei film, dai tempi di Chaplin...

 

Messa così, la scena è molto banalizzata. Certo che si sarà vista un altro milione di volte, nel cinema e nel fumetto e nei cartoni animati e nei romanzi. Ma importante è anche la regia, i tempi, le inquadrature, i dialoghi: in questo senso, io non ricordo la scenetta divertente e banale che racconti tu, io ricordo una sequenza invece adrenalinica e al cardiopalma, una delle piu avvincenti della saga, tanto da restare scolpita nella memoria. E se, come dici tu, è trita e ritrita, ciò non toglie che sia efficace, che sia un pezzo di bravura di sceneggiatore e disegnatore che, poco dopo, propongono un'altra scena bellissima: quella della caccia alla balena. Anche qui non c'è nulla di originale, ma l'importante non è solo che si racconti qualcosa di inedito; è importante anche il modo di raccontare, la capacità di emozionare il lettore.

Se dovessimo fare attenzione alle scene tratte dal cinema, o viste e riviste, potremmo anche evitare di leggere Tex, o almeno dovremmo guardare con un altro metro molte sue storie: ne Gli Invincibili, le scene più belle, quella della processione e quella del massacro finale, sono prese di peso da Il mucchio selvaggio, ma nessuno si sogna dire che Boselli ha copiato situazioni già viste: è fondamentale vedere come la scena viene incastonata nel racconto, come viene narrata, quale funzione ha nella storia: per questo Gli Invincibili è un capolavoro. E lo è anche La Congiura, a mio modo di vedere.

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Qui sono-abbastanza- d'accordo con Diablero...

"La Congiura" (che mi piace moltissimo, come ho scritto peraltro sopra) è per me palesemente una commedia d'avventura...

La scena iniziale coi cinesi è indubbiamente, volutamente, e dichiaratamente slapstick...

Quella della fuga da Alcatraz-che è un capolavoro di ritmo e tempi fumettistici perfetti- non la definirei slapstick, ma sicuramente è rocambolesca.

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<span style="color:red">23 ore fa</span>, F80T dice:

In altra discussione che si è un po' animata in questi giorni si dibatte della capacità di Nizzi di dare un'impronta western alle storie di Tex.

Ecco, La Congiura mi pare abbia ben poco di western: San Francisco, il suo porto, la stazione di polizia, i salotti in cui si cospira, Alcatraz, la caccia alla balena. Eppure, chi si sentirebbe di dir che non si tratti di una storia, una grande storia di Tex?

L'importante, a mio parere, è che la storia, come in questo caso, fili bene. D'altra parte, sin dalle origini Tax varia molto nello spazio e nei generi. Questo è, forse, uno degli elementi del suo grande successo.

Mi accorgo che ancora non ho espresso un mio giudizio sulla quest'avventura del nostro ranger. Ma che dire? 10 al soggetto, 10 alla sceneggiatura, 10 ai disegni

 

 

 

Beh, un nome o forse anche due te li potrei anche fare :D

Comunque si, grande storia che coniuga l'avventura, la commedia, l'amicizia e il grande divertimento.

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  • 6 mesi dopo...

Buonasera! 

 

Ho da poco riletto questa storia e quindi mi accingo a mettere insieme alcune impressioni.

 

La prima cosa che ho notato, anche pensando ad alcune critiche lette sul Web in merito a certe storie recenti, è che, a parte la scazzottata con i cinesi all'inizio, la prima vera scena d'azione si ha a pagina 94 del secondo albo, cioè i nostri passano quasi 200 pagine a parlare, fare piani, fare spostamenti, eccetera.

Non che sia un male, eh, intendiamoci, è solo un'osservazione a caldo per quel che riguarda i commenti ad alcune storie uscite negli ultimi anni (quasi tutti letti su Facebook).

 

La seconda cosa che ho notato è che la premessa generale della storia mi pare un po' traballante: Tex e Carson arrivano a San Francisco una decina di giorni dopo la sparizione di Tom Devlin, e fin qui ok. Mike e Brennan li informano che ad avere notizie scottanti sul rapimento è Barbanera, il quale è al gabbio da circa un anno. E già qui viene da chiedersi come abbia fatto a saperlo, ma ok, magari viene spiegato. Poi arriva il momento del colloquio proprio con Barbanera e mi aspetto che Drake riveli in modo dettagliato come è entrato in possesso delle informazioni che ha. Invece tutto si risolve in un "in carcere si chiacchiera spesso e se hai un coltello puoi spremere un po' di gole" (ho sintetizzato). Boh, a me sembra che tutte le premesse narrative siano un po' deboli.

 

Detto questo, la storia è briosa e ricca di situazioni e avvenimenti: ha ragione chi dice che è una commedia d'azione (d'azione da un certo punto in poi, diciamocelo) più in linea sullo stile di Indiana Jones di cui all'epoca era appena uscita la trilogia classica. La parte marinaresca con Barbanera di nuovo in azione è ottima e anche tutta la parte finale sull'isola magari può sembrare un po' sbrigativa, ma credo che Nizzi abbia volutamente strinto i tempi: giunto a quel punto, più che mettere in scena il canonico tiro al piccione con i Nootka non avrebbe potuto fare, quindi per me è un bene che abbia chiuso in maniera concisa.

 

Villa in piena maturazione e sempre più vicino alle vette che raggiungerà di lì a pochi anni. Le pagine della caccia alla balena sono da annoverare nel suo palmares. 

 

Dovendo dare un voto, darei un 8 convinto. Ripeto che le basi della storia per me sono ballerine, ma l'avventura nel suo complesso è divertente, ricca di avvenimenti e con dei grandi disegni.

 

Unica annotazione: io posseggo gli albi originali acquistati da mio nonno a suo tempo e ne "La mano nella roccia" ci sono una decina di pagine bianche, anzi, diciamo scolorite, sbiancate, usate il termine che volete. L'albo è stato conservato esattamente come gli altri, ma è l'unico a presentare questo difetto. Sapete se è un "errore tipografico" già noto all'epoca o, come più probabile, è il mio albo che ormai è da mandare al macero?

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Laramie dice:

La seconda cosa che ho notato è che la premessa generale della storia mi pare un po' traballante: Tex e Carson arrivano a San Francisco una decina di giorni dopo la sparizione di Tom Devlin, e fin qui ok. Mike e Brennan li informano che ad avere notizie scottanti sul rapimento è Barbanera, il quale è al gabbio da circa un anno. E già qui viene da chiedersi come abbia fatto a saperlo, ma ok, magari viene spiegato. Poi arriva il momento del colloquio proprio con Barbanera e mi aspetto che Drake riveli in modo dettagliato come è entrato in possesso delle informazioni che ha. Invece tutto si risolve in un "in carcere si chiacchiera spesso e se hai un coltello puoi spremere un po' di gole" (ho sintetizzato). Boh, a me sembra che tutte le premesse narrative siano un po' deboli

 

Concordo sulla debolezza della soluzione "radio carcere". Ma la storia è talmente bella, Barbanera un personaggio talmente forte, che qui mi faccio andare tutto liscio e mi godo la storia, pur nella consapevolezza dell'esistenza della forzatura...

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