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Interviste Agli Autori


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53 minuti fa, Poe dice:

E' come quando un cantante deve fare la cover di una canzone non sua: deve reinterpretarla e farla sua per renderla vera, attuale, conforme all'originale, non imitarla pedissequamente, altrimenti rischia l'effetto karaoke.

 

A Nizzi Sergio Bonelli ha chiesto di imitare persino la voce, di Glb. Di annullarsi, finanche nel nome. Non gli ha fatto firmare nulla per 5 anni. La sua firma era Tex by GLB. Rispetto al vecchio, Nizzi introdusse l'elemento giallo, ma poco dopo Sergio Bonelli glielo cassò. Tra gli esordi di Nizzi (primi anni ottanta) e quelli di Boselli (94) non passa un decennio, ma un'era geologica. Quando Boselli ha esordito, si è firmato "Mauro Boselli" e per sua stessa ammissione ha scritto una storia al fulmicotone perché voleva giocarsi al meglio le sue carte, voleva impressionare, per poter restare su Tex. Nizzi, invece, ai suoi inizi ha riesumato Il Carnicero, L'Uomo della Morte, e altre situazioni glbonelliane, entrando in punta di piedi nel mondo di Tex, con l'umiltà del neofita che deve ripercorrere le stesse orme del suo predecessore senza far trapelare agli occhi del pubblico che a scrivere è un altro. Boselli invece lo urla, che a scrivere è un altro, ci mette D'Antonio, Berardi, ci mette la paternità (celatissima quanto si vuole) di Carson.

Questo per dire che le due esperienze non sono comparabili, e che entrambi, a modo loro, hanno fatto un ottimo lavoro, essendo entrambi rispettosi del personaggio Tex.

 

53 minuti fa, Poe dice:

Insomma Boselli reinterpreta Tex, facendolo suo e rendendolo più moderno, e così facendo però ne preserva l'essenza originaria e più vera.

Nizzi invece lo imita e ne fa una versione manierista - come detto sopra - che però alla lunga finisce per "tradire" il personaggio, che è simile in superficie, diverso nel profondo. (Questo - lo ripeto a scanso di equivoci - al di là del giudizio sulle singole storie che ognuno può apprezzare o meno).

 

Questo succede in un secondo momento, "alla lunga" appunto, ma lì Nizzi non tradisce il personaggio; lì Nizzi tradisce sé stesso, i lettori, l'editore. A un certo punto il suo Tex diventa irriconoscibile e lui indifendibile. A causa sua, stavo smettendo di comprare Tex. Ma questo accade dopo però. Nel suo primo periodo "manieristico" (che è comunque termine dall'accezione negativa, che in quanto tale io qui contesto) Nizzi sembra GLB, un GLB ritemprato e rivitalizzato.

 

57 minuti fa, Carlo Monni dice:

Non è un caso che le sue storie meglio riuscite, quelle che tutti, me compreso, citano continuamente e ricordano con piacere sono quelle in cui non imita ma è se stesso. Non è la copia di GL Bonelli ma è NIzzi

 

E su questo siamo d'accordo. La sua storia più "eretica", ho detto sopra, è il suo più grande capolavoro.    

Modificato da Leo
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"Altra osservazione: Tex non aveva mai compiuto tante stragi come fa oggi. Qui forse entra davvero in ballo la mia età avanzata, che mi porta a preferire i film  western classici a quelli superviolenti di oggi. Può darsi che i lettori odierni  richiedano alti tassi di violenza, ma, certo, la violenza è anche una scorciatoia troppo facile per risolvere le situazioni".

 

Il caso ha voluto che abbia letto proprio in questi giorni La leggenda della vecchia missione. Ebbene, quella storia si conclude con Tex che mina il fianco della montagna con la dinamite e lo fa franare sulla banda di Manuel Pedroza, uccidendo tantissimi uomini. Forse il grande Nizzi ricorda male...

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16 hours ago, Leo said:

Come al solito, Nizzi fa discutere

 

No. Come al solito, Nizzi fa incazzare.

 

E non perché dica cose "controverse". No, fa incazzare perché , con una faccia di palta incredibile, racconta balle, accusando gli altri delle cose che fa lui.

 

Come la cameriera che, beccata a rubare, accusa le sue colleghe che non hanno fatto niente.

 

O, per fare un esempio politico... se domani Renzi fa una intervista in cui accusa Conte di aver fatto cadere un governo in cui c'era lui, poi accusa Letta di fare il grosso con un partito dato al 2%, poi accusa Salvini di andare a sbrodolare lodi a pagamento ad un dittatore arabo, umiliando il parlamento italiano...  dici che non ci sarebbero reazioni? E queste reazioni, sarebbero perché "Renzi è un personaggio che fa discutere", o perché avrebbe raccontato balle evidenti con la massima faccia tosta con un intervistatore che non è mai intervenuto?

 

Nizzi dice che GL Bonelli raccontava sempre la stessa storia. Una cosa insostenibile e smentita proprio dal fatto che tanti, qui dentro, TE COMPRESO, dicono che gli piacciono alcune storie sue, ma altre (quelle sovrannaturali per esempio), no. Perchè Bonelli ha fatto storie comiche e brillanti, ha fatto storie drammatiche, ha fatto storie gialle, ha scritto intrighi a san francisco e avventure con i dinosauri.

 

I famosi "tormentoni"? Se vai a vedere, Bonelli ha passato oltre 10 anni di storie senza mai citare una sola patatina. Era una situazione che ha usato qualche volta in quarant'anni di carriera. Ci sono un sacco di storie senza patatine, senza intermezzi comici, senza prese in giro di carson.

 

Il linguaggio? Quello di Bonelli era una continua INVENZIONE. Non si fermava mai. I suoi pard non dicevano solo "satanasso" e "tizzone d'inferno", erano una miniera di epiteti, e ne aggiungeva sempre nuovi.

 

Arriva Nizzi. Non ci credo molto che si sia letto davvero, con passione, le storie di GL Bonelli (non avrebbe fatto tanti errori sulla continuity successivamente se l'avesse fatto, se cioè quelle storie l'avessero preso). Si sarà solo ripassato gli albi, segnandosi qualche situazione (le patatine) e qualche epiteto.

 

E poi ha iniziato ad usare a pappagalle sempre e solo quelle. Meno del 5% della vastissima gamma di situazioni e degli elementi di GL Bonelli.  Non solo Nizzi è INCAPACE DI INVENTARE, come ha ampiamente dimostrato, ma ha fatto "perdere" alla testata una ricchezza di situazioni e linguaggio. Mentre per anni e anni LUI ha fatto STORIE TUTTE UGUALI, dei "gialli" (e sai che gialli, con l'origlione sempre a disposizione) urbani, sempre in coppia con Carson e basta (parlando di abbandono degli elementi di GL Bonelli, Kit praticamente scompare).

 

Il linguaggio scoppiettante di Bonelli diventa solo la stanca ripetizione sempre delle stesse due frasi "satanasso" e "tizzone d'inferno" (anche a sproposito: se confronti l'uso che ne fanno, GL Bonelli li usa in situazioni dove hanno un senso, Nizzi usandoli a pappagallo li fa usare a sproposito, anche quando Tex chiede a Carson il sale per la minestra, rendendoli ridicoli)

 

E questo non solo ha spaventosamente impoverito la testata, ridotta al "caso del mese" come un Nick Raider del west, ma ha purtroppo anche modificato, irrimediabilmente, le aspettative dei lettori.

 

I lettori che non si adattavano a quell'andazzo hanno smesso. Gli altri, quelli rimasti, si sono abituati, e spesso non ricordano nemmeno più com'erano le storie di GL Bonelli. E poi ci sono quelli che hanno iniziato con Nizzi e le storie precedenti magari non le hanno mai nemmeno lette.

 

Questi sono quelli che si lamentano se ci sono donne (nelle storie di GL Bonelli c'erano, anche nelle ultime, anche se spesso erano manvagie...), se ci sono cose "troppo di fantasia" (OK, quelle non piacciono anche a te, ma tu lo sai che è per un tuo gusto personale, mentre c'è un sacco di gente davvero convinta, dopo anni e anni di Nick Texaider, che su Tex ci vanno solo storie gialle e non troppo fantasiose). Se i pards passano troppo tempo senza mangiare patatine.

 

Nizzi ha ucciso la fantasia in Tex. Nel suo macinare pagine su pagine senza passione e senza grandi sforzi, come un impiegato statale delle barzellette che produce pagine su pagine (molte, molte di più del fantomatico periodo in cui "tirava avanti la baracca da solo" - una delle tante leggende urbane che sparge da gran ballista, come ho già ampiamente dimostrato numeri alla mano), si è creato LUI un pubblico che non vuole pensare, non vuole ragionare, non vuole passione, vuole patatine fritte.   :zzsoft:

 

Già, il suo pubblico...  tempo fa io ho detto, dei suoi fan (e NON del pubblico di Tex in generale) cose molto simili a quelle che dice lui in questa intervista. E ovviamente si sono incazzati, sono nate un sacco di polemiche.

 

Ma avevo detto, praticamente, LE STESSE COSE CHE HA DETTO LUI. Avevo parlato di un pubblico che nelle storie cerca solo i suoi tormentoni e le patatine fritte, e non vuole cose nuove e non vuole pensare. La differenza principale è che lui dice che TUTTI i texiani sono così (al che gli dedico una sonora pernacchia! :angry: ) mentre io ho detto che ALCUNI Texiani sono così, e per questo preferiscono le sue blande camomille ripetitive e senza passione.

 

Solo che se LE STESSE cose le dice lui... non solo non si incazzano, ma lo adorano, si sperticano fantozzianamente a lodare "quanto è senza peli sulla lingua, eccellenza", si ripetono l'un l'altro "sì, ha proprio ragione, noi vogliamo le patatine, mica l'avventura", e così via...  :inch:

 

Boh, io sono sempre più convinto che con Nizzi sia nata una sindrome tipo Sindrome di Stoccolma, dopo tanti anni molti hanno perso il contatto con la realtà e si sono innamorati, davvero innamorati, del loro "aguzzino"...

 

Sulle altre balle taglio corto, chiunque non abbia gli occhi foderati di prosciutto vede benissimo CHI negli ultimi mesi ha fatto storie in cui la "trama" consisteva in Tex e Pards che "ban bang zip zip ah ah"  ammazzano un indiano, ne ammazzino due, tre , quattro, cinque, sei, fino ad arrivare agli OLTRE 50 INDIANI AMMAZZATI UNO PER UNO IN SCENA del ridicolo "assedio" in cui, facendo i conti, con quelli che avevano ammazzato quando è arrivata la cavalleria stavano tremando di terrore per... meno di dieci indiani superstiti dopo che Tex e pards ne avevano fatti secchi più di 50, sempre con il solito monotono "bang bang ahh"  (ma guarda che come lavoro deve essere una pacchia. Quello di Nizzi, non quello di un altro sceneggiatore di fumetti. Ad un altro pagine come quelle gliele tirano indietro, sul muso, e gli dicono di non farsi più vedere. Sarebbero bocciate in una scuola di sceneggiatura per totali esordienti. A Nizzi gliele pagano, e immagino pure tanto. Probabilmente per dieci pagine in fila con solo "Bang bang zip ahhh", tre per pagina per dieci pagine, che avrà scritto in dieci minuti, si prende più di mille euro. Bella la vita eh? E dovrei compatirlo perché viene criticato da qualche lettore in un forum?)

 

Ma anche come rapporti umani, come parte di una squadra...  ma si potrà tenere un tizio che fa le cose e poi accusa i colleghi di averle fatte? Uno che scrive Tex da far schifo (e non ci credo che non faccia perdere lettori, io il maxi non lo prendo perchè c'è lui, e ne conosco tanti che lo fanno da sempre e mi chiedevano perchè buttavo ancora soldi), ma si gonfia come un pavone per dire che solo lui è bravo e capace e gli altri non sono capaci di scrivere Tex come va scritto?

 

Borden, capisco che sei con l'acqua alla gola, con quasi 4000 pagine di Tex annuali da tirar fuori ormai e che se lo cacci ti tocca metterci Chiaverotti o Recchioni su Tex... ma confessa, almeno per un attimo la tentazione di cacciarlo a calci nel culo ti è venuta, vero? (se non stavolta, una delle numerose altre volte...)  :)

 

 

 

 

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10 minutes ago, valerio said:

Mi par di capire che a Diablero non piace Nizzi.

Non vorrei sbagliarmi:D

 

Ma no, gli voglio bene... pensa che vorrei tanto vederlo a godersi la meritata pensione, su una spiaggia alle Maldive a sperperare i soldi che avrà fatto a furia di riempire pagine di "bang bang ahh". E invece ci sono i suoi fan che lo vogliono ancora, alla sua età, curvo sul foglio a scrivere... che ignobile crudeltà!  :P

 

 

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, valerio dice:

Mi par di capire che a Diablero non piace Nizzi.

Non vorrei sbagliarmi:D

Giusto un po'. Leggermente. :-)

<span style="color:red">24 minuti fa</span>, valerio dice:

Mi par di capire che a Diablero non piace Nizzi.

Non vorrei sbagliarmi:D

Non accetta, non capisce, non concepisce come (e ne sono un parziale specchio le sezioni Top 50, top 10 etc) un nutrito gruppo di lettori metta una bella fetta di storie di Nizzi nel novero delle migliori della saga. Poi ci sono le derive pro (Nizzi lo difendiamo quasi sempre) e derive contro (tipo Diablero) ma c'è una grande numero di lettori intermedi tra le due derive.

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Giusto un po'. Leggermente. :-)

Non accetta, non capisce, non concepisce come (e ne sono un parziale specchio le sezioni Top 50, top 10 etc) un nutrito gruppo di lettori metta una bella fetta di storie di Nizzi nel novero delle migliori della saga. Poi ci sono le derive pro (Nizzi lo difendiamo quasi sempre) e derive contro (tipo Diablero) ma c'è una grande numero di lettori intermedi tra le due derive.

Io tra quelli...per me gli autori sono tutti uguali, non comprendo le barricate pro o contro, mi pare una cosa da tifoseria calcistica.

Penso comunque che, fatto salve critiche anche feroci, andrebbero evitati toni un pò troppo accesi e che vanno sul personale degli autori e dei loro eventuali fans.

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  • Sceriffi

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Uno che scrive Tex da far schifo

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

ma confessa, almeno per un attimo la tentazione di cacciarlo a calci nel culo ti è venuta, vero?

 

@Diablero, sei invitato ad abbassare i toni. Il tuo messaggio va decisamente oltre il legittimo diritto di critica.

 

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Boh, io sono sempre più convinto che con Nizzi sia nata una sindrome tipo Sindrome di Stoccolma, dopo tanti anni molti hanno perso il contatto con la realtà e si sono innamorati, davvero innamorati, del loro "aguzzino"...

 

Sei invitato anche a portare RISPETTO per i lettori che apprezzano l'opera di Nizzi e che non la pensano come te. 

 

 

 

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8 ore fa, Leo dice:

Nel suo primo periodo "manieristico" (che è comunque termine dall'accezione negativa, che in quanto tale io qui contesto) Nizzi sembra GLB, un GLB ritemprato e rivitalizzato.

Perdonami, ma che il primo Nizzi possa apparire un GLB rivitalizzato è un po' difficile da accettare.

I lettori classici di Tex se ne accorsero subito fin dal ritorno del Carnicero e Fuga da Anderville che a scrivere queste storie era qualcuno diverso da GLB (un po' come qualche anno prima tutti si erano accorti che Il giudice Maddox e El Muerto  erano scritti da qualcun altro anche se c'era scritto by Bonelli).

 

Il primo Nizzi imita GLB ottenendo - secondo me - due diversi risultati: scrive storie simili (riprendendo tematiche e situazioni già viste) ma peggiori di quelle di GLB (Messaggero di morte, La congiura, Nelle paludi della Louisiana, ecc., peggiori rispetto a quelle a cui si ispira); oppure scrive storie simili, imitative, ma con elementi e con uno stile un po' più personali che le rendono migliori rispetto a quelle del primo gruppo - diciamo così -, ma alla fine diverse dallo stile di GL Bonelli (La taverna sul porto, L'uomo con la frusta, La tigre nera, ecc. che sono più personali e più interessanti, ma che un lettore esperto capiva bene non essere di GLB).

 

In entrambi i casi - Fuga da Anderville e Furia rossa secondo me sono eccezioni e nizziane al 100% - il primo Nizzi non sembra, come dici tu, un GLB rivitalizzato, ma piuttosto o un GLB più scarso (nel primo caso) o un autore diverso da GLB (migliore o peggiore dipende dai gusti).

Per questo, molti lettori classici di Tex smisero di leggerlo, perché non lo riconoscevano più, e per questo molti nizziani, al contrario, esaltano quelle storie ma non apprezzano altrettanto le "originali" di GLB, perché sono diverse, diverse nello spirito. (Spero di essermi spiegato...)

 

Poi di Boselli e Nizzi dici:

8 ore fa, Leo dice:

Questo per dire che le due esperienze non sono comparabili, e che entrambi, a modo loro, hanno fatto un ottimo lavoro, essendo entrambi rispettosi del personaggio Tex.

"Non sono comparabili", ma sei tu che li hai paragonati nel post precedente!!... Dicendo in sostanza - semplifico - che l'erede di GLB è Nizzi mentre Boselli è l'eretico, l'innovatore.

Io, invece, come ho scritto prima, la penso all'opposto. Mi cito:

 

8 ore fa, Leo dice:
  8 ore fa, Poe dice:

Insomma Boselli reinterpreta Tex, facendolo suo e rendendolo più moderno, e così facendo però ne preserva l'essenza originaria e più vera.

Nizzi invece lo imita e ne fa una versione manierista

 

Detto questo, credo che ognuno resterà delle proprie idee!... :D

Modificato da Poe
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3 minuti fa, Poe dice:

Perdonami, ma che il primo Nizzi possa apparire un GLB rivitalizzato è un po' difficile da accettare.

I lettori classici di Tex se ne accorsero subito fin dal ritorno del Carnicero e Fuga da Anderville che a scrivere queste storie era qualcuno diverso da GLB (un po' come qualche anno prima tutti si erano accorti che Il giudice Maddox e El Muerto  erano scritti da qualcun altro anche se c'era scritto by Bonelli).

 

Il primo Nizzi imita GLB ottenendo - secondo me - due diversi risultati: scrive storie simili (riprendendo tematiche e situazioni già viste) ma peggiori di quelle di GLB (Messaggero di morte, La congiura, Nelle paludi della Louisiana, ecc., peggiori rispetto a quelle a cui si ispira); oppure scrive storie simili, imitative, ma con elementi e con uno stile un po' più personali che le rendono migliori, ma alla fine diverse dallo stile di GL Bonelli (La taverna sul porto, L'uomo con la frusta, La tigre nera, ecc. che sono più personali e migliori, ma che un lettore esperto capiva bene non essere di GLB).

 

In entrambi i casi - Fuga da Anderville e Furia rossa secondo me sono eccezioni e nizziane al 100% - il primo Nizzi non sembra, come dici tu, un GLB rivitalizzato, ma piuttosto o un GLB più scarso (nel primo caso) o un autore diverso da GLB (migliore o peggiore dipende dai gusti).

Per questo, molti lettori classici di Tex smisero di leggerlo, perché non lo riconoscevano più, e per questo molti nizziani, al contrario, esaltano quelle storie ma non apprezzano altrettanto le "originali" di GLB, perché sono diverse, diverse nello spirito. (Spero di essermi spiegato...)

 

Poi di Boselli e Nizzi dici:

"Non sono comparabili", ma sei tu che li hai paragonati nel post precedente!!... Dicendo in sostanza - semplifico - che l'erede di GLB è Nizzi mentre Boselli è l'eretico, l'innovatore.

Io, invece, come ho scritto prima, la penso all'opposto. Mi cito:

 

 

Detto questo, credo che ognuno resterà delle proprie idee!... :D

Io credo che abbiate tutti un pò ragione.

Per me, mi tengo il miglior Nizzi e il miglior Boselli, e sono davvero felice di aver letto quelle grandi storie.

Modificato da valerio
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<span style="color:red">29 minuti fa</span>, valerio dice:

Io tra quelli...per me gli autori sono tutti uguali, non comprendo le barricate pro o contro, mi pare una cosa da tifoseria calcistica.

Penso comunque che, fatto salve critiche anche feroci, andrebbero evitati toni un pò troppo accesi e che vanno sul personale degli autori e dei loro eventuali fans.

Concordo.

<span style="color:red">23 minuti fa</span>, valerio dice:

Io credo che abbiate tutti un pò ragione.

Per me, mi tengo il miglior Nizzi e il miglior Boselli, e sono davvero felice di aver letto quelle grandi storie.

Non hai idea di quanto mi diverta a spaziare. Ho finito di leggere "La miniera del terrore" (sfiziosa) e ora ho sul comodino "Il clan dei cubani", "Bufera sulle montagne rocciose" e "La strage di Red Hill". Tra letture nuove, le prime due, e riletture dopo vent'anni, mi imbatterò in stili, storie e sceneggiature diverse. Con la speranza che mi possano coinvolgere, divertire ed intrattenere.

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Nizzi dice che GL Bonelli raccontava sempre la stessa storia. Una cosa insostenibile e smentita proprio dal fatto che tanti, qui dentro, TE COMPRESO, dicono che gli piacciono alcune storie sue, ma altre (quelle sovrannaturali per esempio), no. Perchè Bonelli ha fatto storie comiche e brillanti, ha fatto storie drammatiche, ha fatto storie gialle, ha scritto intrighi a san francisco e avventure con i dinosauri.

 

Ho scritto sopra su questo. La versatilità di GLB è innegabile, e non credo che Nizzi volesse negarla. Ha parlato del concetto generico di schema, un po' come il "Tex arriva e le suona a tutti" di Glb.

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

 

I famosi "tormentoni"? Se vai a vedere, Bonelli ha passato oltre 10 anni di storie senza mai citare una sola patatina. Era una situazione che ha usato qualche volta in quarant'anni di carriera. Ci sono un sacco di storie senza patatine, senza intermezzi comici, senza prese in giro di carson.

 

Ma per tormentone non intendevo solo le patatine. Intendevo certe situazioni divertenti, certe smargiassate, anche certe prese in giro, che ricordo largamente presenti nel centinaio d'oro, da me riletto lo scorso anno. Situazioni che rendono Tex caro al lettore, suscitando fidelizzazione.

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Il linguaggio? Quello di Bonelli era una continua INVENZIONE. Non si fermava mai. I suoi pard non dicevano solo "satanasso" e "tizzone d'inferno", erano una miniera di epiteti, e ne aggiungeva sempre nuovi.

 

Innegabile. 

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

Il linguaggio scoppiettante di Bonelli diventa solo la stanca ripetizione sempre delle stesse due frasi "satanasso" e "tizzone d'inferno" (anche a sproposito: se confronti l'uso che ne fanno, GL Bonelli li usa in situazioni dove hanno un senso, Nizzi usandoli a pappagallo li fa usare a sproposito, anche quando Tex chiede a Carson il sale per la minestra, rendendoli ridicoli

 

Qui non concordo. Al di là delle singole espressioni (che concedo essere farina del sacco del solo Glb) il linguaggio di Nizzi è stato per anni scoppiettante e molto divertente. Non c'era magari l'inventiva straripante del grande vecchio, ma c'era un brio che ad esempio per me l'attuale Tex non ha.

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, Diablero dice:

 

I lettori che non si adattavano a quell'andazzo hanno smesso. Gli altri, quelli rimasti, si sono abituati, e spesso non ricordano nemmeno più com'erano le storie di GL Bonelli. E poi ci sono quelli che hanno iniziato con Nizzi e le storie precedenti magari non le hanno mai nemmeno lette.

 

L'andazzo di cui parli io non lo disconosco, solo lo postdato. Anch'io ho finito per avere le tasche piene di Nizzi, e ho guardato a Boselli come il solo appiglio per la salvezza del mio essere lettore texiano.

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

Nizzi ha ucciso la fantasia in Tex. Nel suo macinare pagine su pagine senza passione e senza grandi sforzi, come un impiegato statale delle barzellette che produce pagine su pagine (molte, molte di più del fantomatico periodo in cui "tirava avanti la baracca da solo" - una delle tante leggende urbane che sparge da gran ballista, come ho già ampiamente dimostrato numeri alla mano), si è creato LUI un pubblico che non vuole pensare, non vuole ragionare, non vuole passione, vuole patatine fritte. 

 

Quando Nizzi ha messo il pilota automatico, ho perso anch'io la passione. Ma non posso ne' voglio dire che Nizzi abbia ragione o torto su questo punto. Questa fetta di pubblico esiste, non so in quali percentuali. Io vi appartengo e non vi appartengo, nel senso che se negli anni 2000 Nizzi avesse continuato a scrivere Tex, la testata avrebbe perso il lettore Leo, ma lo stesso lettore Leo ieri si è compiaciuto di leggere il segreto della missione spagnola, ritrovando un Nizzi che gli è stato caro, e a lungo.

Poi io stesso, pubblicamente, in un articolo del magazine su Fuga da Anderville, ho "rimproverato" a Nizzi la sua visione delle cose, e mi sono rammaricato per il fatto che non abbia osato di più, sconfessando la sua "Poetica".

Ma il pubblico del "bagno caldo" io credo che esista, non riesco a trovare scorretta l'analisi di Nizzi.

 

<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Sulle altre balle taglio corto

 

Sul Tex stragista, sulle due pistole, ecc.c'e' da glissare, sono d'accordo con te. D'altronde il succo stava nella premessa: "Tex migliore o peggiore? Non voglio giudicare. FORSE MI FANNO VELO LA VECCHIAIA E LA NOSTALGIA" (mi pare dica così). Una frase che è tutto un programma. È incorreggibile. Però questo signore ora sta lavorando con Boselli. E nonostante questo non si perita di dare questi giudizi: per come la vedo io, o è mezzo matto o non ha peli sulla lingua. Propendo per la seconda.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

E invece ci sono i suoi fan che lo vogliono ancora, alla sua età, curvo sul foglio a scrivere... che ignobile crudeltà!  :P

 

E Boselli :D

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Concordo in tutto al 110% con quanto ha scritto Diablero in merito a Nizzi...p.e. mi vengono ancora i brividi se penso alla "macchietta" che era diventato Carson, la spalla comica di Tex, per non parlare della "sete" che aveva sempre Carson😳 ormai mi aspettavo da una storia all'altra di vederlo tra gli alcolisti anonimi 😅

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<span style="color:red">44 minuti fa</span>, Poe dice:

Perdonami, ma che il primo Nizzi possa apparire un GLB rivitalizzato è un po' difficile da accettare.

I lettori classici di Tex se ne accorsero subito fin dal ritorno del Carnicero e Fuga da Anderville che a scrivere queste storie era qualcuno diverso da GLB (un po' come qualche anno prima tutti si erano accorti che Il giudice Maddox e El Muerto  erano scritti da qualcun altro anche se c'era scritto by Bonelli).

 

Non so quanti tu anni abbia, Poe, forse hai vissuto in diretta la transizione e, da lettore accorto e profondo quale sei, secondo l'idea che mi sono fatta di te leggendoti, lo avrai colto. Io per ragioni anagrafiche non posso parlare su questo punto ma credo che per la maggioranza dei lettori dell'epoca la transizione non fu percepita. Altrimenti non mi spiego perché Sergio Bonelli abbia tenuto l'anonimato per ben 5 anni...

 

<span style="color:red">46 minuti fa</span>, Poe dice:

 

Il primo Nizzi imita GLB ottenendo - secondo me - due diversi risultati: scrive storie simili (riprendendo tematiche e situazioni già viste) ma peggiori di quelle di GLB (Messaggero di morte, La congiura, Nelle paludi della Louisiana, ecc., peggiori rispetto a quelle a cui si ispira); oppure scrive storie simili, imitative, ma con elementi e con uno stile un po' più personali che le rendono migliori rispetto a quelle del primo gruppo - diciamo così -, ma alla fine diverse dallo stile di GL Bonelli (La taverna sul porto, L'uomo con la frusta, La tigre nera, ecc. che sono più personali e più interessanti, ma che un lettore esperto capiva bene non essere di GLB)

 

Un lettore esperto, appunto. Bisogna capire quanti abbiano realmente colto la differenza. Le storie di Nizzi di questo periodo sono spesso imitative, tanto da riprendere personaggi e situazioni quasi di peso. Ma ribadisco che Nizzi in questo modo voleva mettere i piedi su un terreno solido, perché era l'editore a chiedergli di mimetizzarsi, di provare a essere Glb: le regole di ingaggio erano quelle. Poi è chiaro che uno non riesca a dissimularsi con tutti, c'è il lettore che scorge uno zampino diverso e un altro che continua a leggere e divertirsi ignaro e inconsapevole.

Poi, che La Congiura sia peggiore di Lotta sul mare è solo un tuo parere, non condiviso da tanti (me compreso) ;)

 

<span style="color:red">52 minuti fa</span>, Poe dice:

Non sono comparabili", ma sei tu che li hai paragonati nel post precedente!!... Dicendo in sostanza - semplifico - che l'erede di GLB è Nizzi mentre Boselli è l'eretico, l'innovatore.

Io, invece, come ho scritto prima, la penso all'opposto. Mi cito:

 

Non ho detto che Boselli è eretico, scusami ma non è corretto attribuirmi questo. Eresia sarebbe se il Tex di Borden non fosse rispettoso dell'originale, come invece è ed è sempre stato. La bravura di Boselli è consistita proprio nella capacità di innovare pur tenendo fede alla tradizione. Si è innestato sul ceppo glbonelliano facendo fiorire una pianta che stava appassendo, e facendo germogliare fiori belli quanto quelli di Glb, ma con colori e sfumature nuove, incrociando le esperienze di autori diversi (Berardi, D'Antonio per restare nell'ambito del western nostrano) e dando vita a un Tex non eretico, ma diverso da quello di Glb. Nizzi, al contrario, questo non ha potuto (e dopo non ha voluto) farlo, facendo nascere (per restare nella metafora botanica) fiori dello stesso colore di quelli di Glb, alle volte meno floridi, qualche altra volta più luminosi. I suoi unici tentativi di andare fuori dal seminato (Fuga da Anderville e Furia Rossa) sono serviti a svelare cosa sarebbe potuto essere Nizzi se avesse avuto la libertà di cui ha goduto Boselli, che però inizialmente non ha avuto e dopo non ha voluto prendersi (per me sbagliando).

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, valerio dice:

Ho riletto lotta sul mare recentemente e trovo che La Congiura sia superiore non di poco, almeno per il mio gusto.

 

Appunto.

 

Qualche tempo fa, si parlò della differenza dei due Barbanera, quello di Glb e quello di Nizzi. Boselli disse che il Barbanera di Nizzi non era molto coerente con l'originale, e Diablero parlò di banalizzazione del personaggio. Non voglio esprimermi sul punto prima di una rilettura ravvicinata di entrambe le storie, ma nella mia memoria La Congiura resta una storia maiuscola, quanto e più di Lotta sul mare. Sul personaggio Barbanera, però, vorrei tornarci dopo aver riletto e riflettuto sulle parole di Boselli e Diablero.

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<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:
<span style="color:red">1 ora fa</span>, valerio dice:

Io tra quelli...per me gli autori sono tutti uguali, non comprendo le barricate pro o contro, mi pare una cosa da tifoseria calcistica.

 

Concordo.

Non si tratta di tifoseria calcistica - mi pare - perché la tifoseria è una questione di "cuore", irrazionale, mentre il dibattito sui vari sceneggiatori di Tex mi sembra molto ragionato - forse anche troppo!

Si cerca di capire meglio le cose, tutto qui. Poi è OVVIO che alla fine tutti noi vogliamo leggere delle belle storie, chiunque le scriva... Chi può dire il contrario?

 

Anzi, qualcuno lo dice e - sorpresa - sei tu!! :lol: quando qualche post fa scrivi:

"Credo che Nizzi non mi regalerà più delle perle (a mente ne ho una ventina) però spero in storie solide, valide, Texiane e con " rendimento costante". Sarei strafelice. Cioè se su 10 storie me ne scrive il 60% da 6,5 io sono soddisfatto".

 

Voglio dire, chi è il tifoso qui, il fan acritico??!!... Io non direi mai di nessun autore che mi accontento di un 6,5, neanche del mio autore preferito! Da una storia mi aspetto sempre, spero almeno, dall'8 in su... Mi sa che alla fine il tifoso vero sei tu, che pur di leggere Nizzi ti accontenti di storie mediocri, di un noioso zero a zero...:P

 

 

  • +1 1
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20 minuti fa, Leo dice:

 

Appunto.

 

Qualche tempo fa, si parlò della differenza dei due Barbanera, quello di Glb e quello di Nizzi. Boselli disse che il Barbanera di Nizzi non era molto coerente con l'originale, e Diablero parlò di banalizzazione del personaggio. Non voglio esprimermi sul punto prima di una rilettura ravvicinata di entrambe le storie, ma nella mia memoria La Congiura resta una storia maiuscola, quanto e più di Lotta sul mare. Sul personaggio Barbanera, però, vorrei tornarci dopo aver riletto e riflettuto sulle parole di Boselli e Diablero.

Mah, anche l'originale era un simpatico gaglioffo.

Ma anche se avesse cambiato qualcosa, una volta che cambia lascia fare.:D

6 minuti fa, Poe dice:

Non si tratta di tifoseria calcistica - mi pare - perché la tifoseria è una questione di "cuore", irrazionale, mentre il dibattito sui vari sceneggiatori di Tex mi sembra molto ragionato - forse anche troppo!

Si cerca di capire meglio le cose, tutto qui. Poi è OVVIO che alla fine tutti noi vogliamo leggere delle belle storie, chiunque le scriva... Chi può dire il contrario?

 

Anzi, qualcuno lo dice e - sorpresa - sei tu!! :lol: quando qualche post fa scrivi:

"Credo che Nizzi non mi regalerà più delle perle (a mente ne ho una ventina) però spero in storie solide, valide, Texiane e con " rendimento costante". Sarei strafelice. Cioè se su 10 storie me ne scrive il 60% da 6,5 io sono soddisfatto".

 

Voglio dire, chi è il tifoso qui, il fan acritico??!!... Io non direi mai di nessun autore che mi accontento di un 6,5, neanche del mio autore preferito! Da una storia mi aspetto sempre, spero almeno, dall'8 in su... Mi sa che alla fine il tifoso vero sei tu, che pur di leggere Nizzi ti accontenti di storie mediocri, di un noioso zero a zero...:P

 

 

No, non ci siamo.

Ho detto in tutte le salse che il Nizzi del ritorno non mi piace, ho criticato fortemente tutte le sue ultime storie a parte l'ultimissima. Dico che penso sia stato richiamato per assicurare una buona media nella tradizione, per chi vuole una alternativa a Boselli, e la buona media è quella del 6 e mezzo (quella dell'ultima storia, appunto), e che quindi, riuscisse a sostenere a 80 anni questa media, andrebbe più che bene.

Non mi aspetto nulla di più da uno di 83 anni, e pretendo però che non vada sotto la sufficienza.

Mi aspetterei di più, invece, da Ruju, che è giovane e forte e deve assicurare qualche capolavoro.

Modificato da valerio
  • +1 1
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12 minuti fa, valerio dice:

Ho detto in tutte le salse che il Nizzi del ritorno non mi piace, ho criticato fortemente tutte le sue ultime storie a parte l'ultimissima. Dico che penso sia stato richiamato per assicurare una buona media nella tradizione, per chi vuole una alternativa a Boselli, e la buona media è quella del 6 e mezzo (quella dell'ultima storia, appunto), e che quindi, riuscisse a sostenere a 80 anni questa media, andrebbe più che bene.

Scusa Valerio, non ci siamo capiti, ma il mio post non era riferito a te, ma a Diablorojo82 che ti citava.

La critica - amichevole - era rivolta a lui e al suo post che ho trascritto, non a te (a parte il paragone che hai fatto con le tifoserie)...:D

Modificato da Poe
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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Poe dice:

Non si tratta di tifoseria calcistica - mi pare - perché la tifoseria è una questione di "cuore", irrazionale, mentre il dibattito sui vari sceneggiatori di Tex mi sembra molto ragionato - forse anche troppo!

Si cerca di capire meglio le cose, tutto qui. Poi è OVVIO che alla fine tutti noi vogliamo leggere delle belle storie, chiunque le scriva... Chi può dire il contrario?

 

Anzi, qualcuno lo dice e - sorpresa - sei tu!! :lol: quando qualche post fa scrivi:

"Credo che Nizzi non mi regalerà più delle perle (a mente ne ho una ventina) però spero in storie solide, valide, Texiane e con " rendimento costante". Sarei strafelice. Cioè se su 10 storie me ne scrive il 60% da 6,5 io sono soddisfatto".

 

Voglio dire, chi è il tifoso qui, il fan acritico??!!... Io non direi mai di nessun autore che mi accontento di un 6,5, neanche del mio autore preferito! Da una storia mi aspetto sempre, spero almeno, dall'8 in su... Mi sa che alla fine il tifoso vero sei tu, che pur di leggere Nizzi ti accontenti di storie mediocri, di un noioso zero a zero...:P

 

 

Comunque non capisco se ti riferivi a me o a Poe o a entrambi. Per quanto mi riguarda la risposta è quella che ho dato. Aggiungo che va tutto contestualizzato. Da Boselli o dal Nizzi di 20 anni fa si deve/doveva pretendere il massimo. Da un Nizzi ottantatreenne, chiamato per dar respiro a Boselli e scrivere trame lineari per far da contraltare (e non certo chiamato per scrivere un'altra Furia rossa, che poi se arrivasse ne saremmo tutti felici, ci mancherebbe) ci si può attendere al massimo una certa piacevolezza.

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Poe dice:

Scusa Valerio, non ci siamo capiti, ma il mio post non era riferito a te, ma a Diablorojo82 che ti citava.

La critica - amichevole - era rivolta a lui e al suo post che ho trascritto, non a te (a parte il paragone che hai fatto con le tifoserie)...:D

Ok, ho capito, comunque direi che concordo con l'aspettativa di Poe su Nizzi.

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, valerio dice:

Comunque non capisco se ti riferivi a me

Non mi riferivo a te, ma a Diablorojo82. La tua posizione mi era chiara anche prima...:ok:

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L'amico Francesco Bosco ha fatto del "manierismo" di Aurelio Galleppini e di tutti gli altri disegnatori (italiani o internazionali) due bei libroni e dovrebbe essere a buon punto con il terzo. L'ha fatto per amore di quel Tex e per lo stesso Galleppini, al quale ha reso uno straordinario omaggio, peccato che non tutti l'abbiano capito e non gliel'abbiano perdonata.

 

Bisognerebbe scindere le due cose: si parlava di schemi narrativi, non di parti copiate di sana pianta o imitate con lo stile "manierista".

 

Ora se a un autore viene richiesto di mantenersi fedele, cioè ha quella formale richiesta da parte dell'editore, quello deve fare. Berardi, la sua storia è finita nel maxi: impubblicabile perché non adatta agli standard della serie regolare, cioé Berardi al posto di Nizzi non sarebbe durato fino al panettone. Sergio lo chiedeva fino alla nausea anche ai disegnatori: Buzzelli dice di essere partito cercando di mantenersi nella linea di Galep, poi non ha retto. Buzzelli era uno dei tanti disegnatori chiamati a dare una mano ai vari Galep e Ticci e non superò la prova. Risultato: a casa! Il suo texone fu pubblicato dopo quattro anni e i volti dei personaggi subirono un lifting redazionale. Questa è una notizia che nessuno ha voluto commentare: Sergio ha censurato Buzzelli come Wilson!

 

Insomma: questa era la via. Sergio era ben conscio che gli anni ottanta e i novanta (e così a lungo andare) non avrebbero repplicato i successi di vendita degli anni sessanta e settanta. Tanto più quando i lettori avrebbero scoperto che dietro le storie non c'era più GLB. Niziz fu costretto a eclissarsi, cosa che gli costo tanto. La consegna era di creare un prodotto riconoscibile e questo Nizzi è riuscito a farlo benissimo e Sergio, almeno all'inizio, glielo riconosceva (Nizzi ha scritto ininterrottamente quasi da solo tutte le storie della regolare dei texoni dei maxi fino al 2007). 

 

Quello che Monni chiama manierismo, con una connotazione negativa e un velato disprezzo nei confronti della scrittura di Nizzi tende a non considerare che c'era da salvare un personaggio, una casa editrice, i posti di decine di collaboratori, di autori e disegnatori che lavoravano per Tex e per altri personaggi (va bene per Diso e soci che non avrebbero una "pensione" altrimenti). Carlo avrebbe dato un calcio nel sedere a Nizzi e avrebbe arruolato subito D'Antonio, quello che era bravissimo ma non riusciva a capacitarsi come il suo fumetto vendesse un decimo in confronto al Tex. Siamo realisti. Gli intervento redazionali erano numerosissimi, invasivi e soprattutto non negoziabili. Zhenda non deve morire, per esempio. Nizzi non era curatore di se stesso come lo è Boselli. Questo si può fare e questo no: il nipote di Tex, ma che scherziamo ? Con Sergio non avrenmmo mai visto "Nueces Valley", non con quel Sergio.

 

Certo Nizzi non è riuscito al 100% nel ricreare l'opera di GLB, innanzitutto non era Tex come invece lo era GLB, il carattere era all'opposto. A Nizzi interessava scrivere i gialli, si è dovuto adattare al West (che comunque aveva già praticato con un certo successo con le storie brevi di Larry Yuma), è uno scrittore avventuroso, che conosce la letteratura avventurosa, ma non possiede il genio creativo che fu quello di GLB, che resta unico nel quadro nel novecento. Gli fu chiesto di imitare pedissequamente quelle storie e lui si è dovuto piegare: questo comportava scrivere le solite frasi che tutti conoscono, ricopiare altre porzioni di testo, rifarsi anche spudoratamemte a certe sequenze: il manierismo.  L'ha fatto quando probabilmente avrebbe voluto avere le mani meno legate sin dall'inizio, quando questo è avvenuto sono nate le sue grandi e più belle storie (quelle a cavallo degli anni novanta) fino al momento in cui ha avuto la crisi. Continuate a fargliene una colpa, avete capito tutto.

 

Non sono l'avvocato di Nizzi, sono un estimatore della sua opera anche se ho iniziato a leggere Tex prima che lui iniziasse a scriverlo, con le ultime di GLB e le tante di Nolitta, non proprio il massimo insomma. Per il resto i contatti (pochi) che ho avuto con Nizzi sono stati quelli di un autore con "uno di quelli che scrivono (male di lui) su internet", gente che proprio detesta. Non fraintendete, sempre corretto e professionale. Alla fine ho detto basta perché io ero alla ricerca di notizie e si stava quasi per litigare. Quindi umanamente sono abbastanza deluso. Avevo un'intervista per cui mi aveva già detto di si per il Magazine, ho lasciato perdere. Questo detto perché non ho peli sulla lingua, ma ormai l'avrete capito da un pezzo.

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

Non si tratta di tifoseria calcistica - mi pare - perché la tifoseria è una questione di "cuore", irrazionale, mentre il dibattito sui vari sceneggiatori di Tex mi sembra molto ragionato - forse anche troppo!

Si cerca di capire meglio le cose, tutto qui. Poi è OVVIO che alla fine tutti noi vogliamo leggere delle belle storie, chiunque le scriva... Chi può dire il contrario?

 

Anzi, qualcuno lo dice e - sorpresa - sei tu!! :lol: quando qualche post fa scrivi:

"Credo che Nizzi non mi regalerà più delle perle (a mente ne ho una ventina) però spero in storie solide, valide, Texiane e con " rendimento costante". Sarei strafelice. Cioè se su 10 storie me ne scrive il 60% da 6,5 io sono soddisfatto".

 

Voglio dire, chi è il tifoso qui, il fan acritico??!!... Io non direi mai di nessun autore che mi accontento di un 6,5, neanche del mio autore preferito! Da una storia mi aspetto sempre, spero almeno, dall'8 in su... Mi sa che alla fine il tifoso vero sei tu, che pur di leggere Nizzi ti accontenti di storie mediocri, di un noioso zero a zero...:P

 

 

Sono punti di vista. Io mi aspetto poco da Nizzi ad anni 82 e dopo tutto quello che ha fatto. Quindi se mi smentisce e mi regala i 6,5 io sono contento (di essere smentito). Da Boselli mi aspetto di più e quindi un 6,5 da lui non mi impressiona molto. Cioè partendo dall'aspettativa base (leggere belle storie, coinvolgenti ed emozionanti), ho aspettative diverse in base al momento storico dagli autori "vecchi". Ad esempio le prove di Rauch e Giusfredi mi sono piaciute. Ruju lo trovo affidabile e ho apprezzato l'ambizioso Guatemala.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

Non mi riferivo a te, ma a Diablorojo82. La tua posizione mi era chiara anche prima...:ok:

Cioè io sono più pessimista di Valerio. Forse mi sono spiegato male.:)

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Leo dice:

 

Appunto.

 

Qualche tempo fa, si parlò della differenza dei due Barbanera, quello di Glb e quello di Nizzi. Boselli disse che il Barbanera di Nizzi non era molto coerente con l'originale, e Diablero parlò di banalizzazione del personaggio. Non voglio esprimermi sul punto prima di una rilettura ravvicinata di entrambe le storie, ma nella mia memoria La Congiura resta una storia maiuscola, quanto e più di Lotta sul mare. Sul personaggio Barbanera, però, vorrei tornarci dopo aver riletto e riflettuto sulle parole di Boselli e Diablero.

La Congiura, complice Villa, mi è piaciuta di più.

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11 minutes ago, ymalpas said:

Buzzelli era uno dei tanti disegnatori chiamati a dare una mano ai vari Galep e Ticci e non superò la prova. Risultato: a casa! Il suo texone fu pubblicato dopo quattro anni e i volti dei personaggi subirono un lifting redazionale. Questa è una notizia che nessuno ha voluto commentare: Sergio ha censurato Buzzelli come Wilson!

 

Beh, non proprio come Wilson... il Texone di Wilson per me in certi punti è inguardabile, i volti "stonano" troppo.  Non so che interventi abbiano fatto in quello di Buzzelli, ma i volti in generale (non me li ricordo ovviamente tutti) rimangono riconoscibilmente suoi, non ho mai avvertito quel fastidio che mi dà quello di Wildon (poi, magari è semplicemente che in quello di Buzzelli le correzioni le hanno fatte cercando maggiormente di imitare il suo stile, chi lo sa...)

 

[edit per aggiungere] P.S.: Sai quando uscirà il terzo volume di Bosco?

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, ymalpas dice:

L'amico Francesco Bosco ha fatto del "manierismo" di Aurelio Galleppini e di tutti gli altri disegnatori (italiani o internazionali) due bei libroni e dovrebbe essere a buon punto con il terzo. L'ha fatto per amore di quel Tex e per lo stesso Galleppini, al quale ha reso uno straordinario omaggio, peccato che non tutti l'abbiano capito e non gliel'abbiano perdonata.

 

Bisognerebbe scindere le due cose: si parlava di schemi narrativi, non di parti copiate di sana pianta o imitate con lo stile "manierista".

 

Ora se a un autore viene richiesto di mantenersi fedele, cioè ha quella formale richiesta da parte dell'editore, quello deve fare. Berardi, la sua storia è finita nel maxi: impubblicabile perché non adatta agli standard della serie regolare, cioé Berardi al posto di Nizzi non sarebbe durato fino al panettone. Sergio lo chiedeva fino alla nausea anche ai disegnatori: Buzzelli dice di essere partito cercando di mantenersi nella linea di Galep, poi non ha retto. Buzzelli era uno dei tanti disegnatori chiamati a dare una mano ai vari Galep e Ticci e non superò la prova. Risultato: a casa! Il suo texone fu pubblicato dopo quattro anni e i volti dei personaggi subirono un lifting redazionale. Questa è una notizia che nessuno ha voluto commentare: Sergio ha censurato Buzzelli come Wilson!

 

Insomma: questa era la via. Sergio era ben conscio che gli anni ottanta e i novanta (e così a lungo andare) non avrebbero repplicato i successi di vendita degli anni sessanta e settanta. Tanto più quando i lettori avrebbero scoperto che dietro le storie non c'era più GLB. Niziz fu costretto a eclissarsi, cosa che gli costo tanto. La consegna era di creare un prodotto riconoscibile e questo Nizzi è riuscito a farlo benissimo e Sergio, almeno all'inizio, glielo riconosceva (Nizzi ha scritto ininterrottamente quasi da solo tutte le storie della regolare dei texoni dei maxi fino al 2007). 

 

Quello che Monni chiama manierismo, con una connotazione negativa e un velato disprezzo nei confronti della scrittura di Nizzi tende a non considerare che c'era da salvare un personaggio, una casa editrice, i posti di decine di collaboratori, di autori e disegnatori che lavoravano per Tex e per altri personaggi (va bene per Diso e soci che non avrebbero una "pensione" altrimenti). Carlo avrebbe dato un calcio nel sedere a Nizzi e avrebbe arruolato subito D'Antonio, quello che era bravissimo ma non riusciva a capacitarsi come il suo fumetto vendesse un decimo in confronto al Tex. Siamo realisti. Gli intervento redazionali erano numerosissimi, invasivi e soprattutto non negoziabili. Zhenda non deve morire, per esempio. Nizzi non era curatore di se stesso come lo è Boselli. Questo si può fare e questo no: il nipote di Tex, ma che scherziamo ? Con Sergio non avrenmmo mai visto "Nueces Valley", non con quel Sergio.

 

Certo Nizzi non è riuscito al 100% nel ricreare l'opera di GLB, innanzitutto non era Tex come invece lo era GLB, il carattere era all'opposto. A Nizzi interessava scrivere i gialli, si è dovuto adattare al West (che comunque aveva già praticato con un certo successo con le storie brevi di Larry Yuma), è uno scrittore avventuroso, che conosce la letteratura avventurosa, ma non possiede il genio creativo che fu quello di GLB, che resta unico nel quadro nel novecento. Gli fu chiesto di imitare pedissequamente quelle storie e lui si è dovuto piegare: questo comportava scrivere le solite frasi che tutti conoscono, ricopiare altre porzioni di testo, rifarsi anche spudoratamemte a certe sequenze: il manierismo.  L'ha fatto quando probabilmente avrebbe voluto avere le mani meno legate sin dall'inizio, quando questo è avvenuto sono nate le sue grandi e più belle storie (quelle a cavallo degli anni novanta) fino al momento in cui ha avuto la crisi. Continuate a fargliene una colpa, avete capito tutto.

 

Non sono l'avvocato di Nizzi, sono un estimatore della sua opera anche se ho iniziato a leggere Tex prima che lui iniziasse a scriverlo, con le ultime di GLB e le tante di Nolitta, non proprio il massimo insomma. Per il resto i contatti (pochi) che ho avuto con Nizzi sono stati quelli di un autore con "uno di quelli che scrivono (male di lui) su internet", gente che proprio detesta. Non fraintendete, sempre corretto e professionale. Alla fine ho detto basta perché io ero alla ricerca di notizie e si stava quasi per litigare. Quindi umanamente sono abbastanza deluso. Avevo un'intervista per cui mi aveva già detto di si per il Magazine, ho lasciato perdere. Questo detto perché non ho peli sulla lingua, ma ormai l'avrete capito da un pezzo.

 

 

E non posso che quotare, applaudire, incensare, essere d'accordo, mettere (purtroppo un solo) mi piace, inchinarmi davanti a tanta chiarezza espositiva, sintesi, onestà intellettuale, ed anche, consentitemelo, equilibrio. 

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