Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[233-236] Gli Eroi Di Devil Pass


due
 Share

Voto alla storia  

46 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

  • co fondatore
On 17/11/2017 at 13:20, Barbanera dice:

bellissima storia, magistralmente disegnata...solo due piccole considerazioni.Secondo me la Figura di Dingo, lo scout Zuni che aiuta a più riprese Tex, è stata abbandonata per non mettere in ombra Tiger...peccato, perchè sarebbe stato bello approfondirla un po'.

Mi sarebbe piaciuto rivedere anche Blondell e il gruppo di cowboys che aiutano Tex contro gli Utes dopo che il Nostro ha massaggiato il cranio del mercante Colter.

Su Dingo concordo con te.

@borden!!!!!

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Questa storia è stata brutalizzata dalla pessima riproposizione di Cane Giallo nel "Ponte di Roccia",per me la storia più brutta di Nizzi.

 

Io la considero tra le migliori della serie,con l' attacco alla riserva degli Utes e con l' eroica difesa del Devil pass.finalmente una parte da veri protagonisti per Kit e per Tiger...

Tra i comprimari un ottimo voto va a Big Cisco (ah, quanto lo vorrei rivedere in una nuova storia...:rolleyes:) e a Dingo appunto:Dingo viene evocato da Glb per dare un pard indiano a Tex dal momento che Tiger è occupato a difendere la riserva con Kit.il guerriero Zuni miracolosamente scompare nel finale,una volta che il suo ruolo è stato espletato...

 

Ho trovato solo un errorino di sceneggiatura nella storia:quando Tex rade al suolo il trading post di Cisco e chiede al Pancione i piani futuri di Cane Giallo e Jim Donner, Cisco afferma che la vendita delle nuove armi avvera in un punto imprecisato di cui solo Jim Donner e Cane Giallo sono a conoscenza.strano,dal momento che Donner non ha mai avuto un incontro riservato con Cane Giallo... probabilmente questo escamotage è servito a Glb per poter giustificare la puntata di Tex su Farmington...

Comunque una delle mie storie preferite del Maestro

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Discreta storia della quale preferisco le parti nelle quali il Tex cittadino punisce Colter e, prima ancora, scaccia il mercante di
Oraibi dalla riserva.

Ovviamente l'apice é il duello di Tex con Cane giallo.
Tutta la parte dell'assedio al Devil pass non mi entusiasma molto.
Avventura della quale contesto l'eccessiva lunghezza, nonostante lo scorrimento veloce di molte tavole, soprattutto quelle dell'assedio, durato, a mio parere, un pò troppo.
Disegni ottimi.

Voto alla storia: 7,2

Voto ai disegni: 9

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Una storia che secondo me è difficile definire l'ultimo capolavoro di Gianluigi Bonelli; ma di sicuro dopo di essa il grande patriarca non ritornerà più a scrivere storie di pari ambizione. Di sicuro è un caposaldo di quelle storie epiche ambientate alla riserva che non sono frequentissime nella saga, ma che ne costituiscono uno dei capisaldi caratterizzanti, come testimoniano le emozioni che ancora oggi sanno scatenare in noi lettori i semplici suoni di titoli come "Vendetta indiana" e "Sangue Navajo". Anzi, dopo "Gli eroi di Devil Pass" non ricordo storie di tal fatta ambientate nella riserva Navajo, all'infuori della bellissima "Il presagio" (curiosamente, anch'essa una delle ultime storie davvero ambiziose del proprio autore): sono nel giusto, oppure a causa dell'età la memoria texiana mi fa difetto?

Ad ogni modo, una storia davvero bella: mi ha divertito meno delle due precedenti, ma di sicuro non mi ha annoiato un attimo. Da Oraibi a Farmington al Devil Pass al fiume San Juan la storia si snoda epica, sempre divertente, forse addirittura insospettabilmente leggera, visto il tema della guerra indiana, che su Tex è comunque stato spesso trattato in maniera leggera (Guerra Navajo, per larghi tratti, e Le colline del vento). Cane giallo crea molte devastazioni perché attacca di sorpresa, ma poi in realtà non si mostra un grande stratega e la sua spedizione si impantana miseramente davanti al Devil Pass, con attacchi e agguati che vengono sventati con relativa facilità da Kit e Tiger che, a fronte di perdite quasi nulle, fanno una strage incalcolabile di nemici; ma va benissimo, ci si diverte, ci si intrattiene piacevolemente a seguire le tattiche, gli aggiramenti, le frane, le barricate sotto il sole e la luna del mondo creato da Ticci.

Davvero bella, inoltre, l'alternanza fra il fronte di Tex e Carson a Farmington e quello di Kit e Tiger a Devil Pass. Il giovane Willer, come già detto prima di me, si dimostra tra l'altro degno figlio di suo padre e costringe il prode Tiger Jack in una posizione decisamente subordinata: altro che Tiger il fiero e Kit il... quarto. :D

Bello anche, come già detto, il personaggio di Dingo. Avrebbe meritato maggiore approfondimento? Chissà. Gianluigi Bonelli non era autore che usava caratterizzare i personaggi per dare più pathos alla storia, ma usava la storia per caratterizzare i personaggi: una cosa veramente difficile e nella quale lui era maestro. Dingo è uno di questi casi: ha l'approfondimento che serve e quanto rimane fuori resta da immaginare a noi. Perché ha lasciato l'esercito? Che cosa farà dopo aver aiutato in maniera decisiva Tex a sconfiggere Cane giallo? Non lo sappiamo e ci ricordiamo di lui anche per questo.

 

Capitolo disegni: ma quanto accidenti è bravo Ticci? Nel disegnare i cavalli in movimento e le scene di massa, nessuno è come lui. Nessuno. Per non dire delle inquadrature, delle pose dei personaggi e di come delinea i paesaggi. Più che un disegnatore, un artista, come ha implacabilmente dimostrato nei decenni. Io sono più affezionato a Letteri, ma ho l'onestà di ammettere che questa storia, disegnata dal buon Guglielmo, avrebbe reso la metà (così come le storie del Morisco, disegnate da Ticci, renderebbero la metà): se Ticci è il riferimento di TUTTI i disegnatori di Tex, un motivo c'è, e l'ho capito davvero per la prima volta leggendo questa storia, che tra l'altro non è nemmeno il suo capolavoro.

 

Come voto globale, fra testi e disegni, un bel nove ci sta tutto. Forse non un nove pieno come altre, perché Gianluigi Bonelli colpisce meno che altrove, ma comunque una signora storia. Ci sono anche alcuni dettagli, come la scena iniziale della caccia al tesoro dei Conquistadores, che servono a dare ulteriore profondità alla vita della riserva. Un dettaglio, solo un dettaglio, però bello.

 

On 26/11/2006 at 13:32, Mister P dice:

Se Nizzi abbandona la sceneggiatura del seguito è meglio ancora.

 

Letta ex post, questa profezia del buon Mister P fa proprio gelare il sangue: quanto gli eventi gli avrebbero dato ragione!

Che cosa dire se non: "YAAAAAAK!"? :D

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

1 ora fa, virgin dice:

Cane giallo crea molte devastazioni perché attacca di sorpresa, ma poi in realtà non si mostra un grande stratega e la sua spedizione si impantana miseramente davanti al Devil Pass, con attacchi e agguati che vengono sventati con relativa facilità da Kit e Tiger che, a fronte di perdite quasi nulle, fanno una strage incalcolabile di nemici;

se non ricordo male, gli Utes massacrano due interi villaggi di Navajos e uccidono diversi pastori sulle montagne. considero una forzatura di GLB l'aver evocato gli Hualpay che si fanno piccionare a decine da Tiger e Kit: tra l'altro, che c entravano gli Hualpay con gli Utes? mah...forse Glb voleva solamente ripresentare degli Indiani che nell'immaginario texiano sono sempre stati avversari dei Nostri...

la puntata a Farmington è stupenda...così come il successivo attacco dei Navajos agli Utes appiedati in ritirata...

Modificato da Barbanera
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

On 22/5/2020 at 12:04, Barbanera dice:

se non ricordo male, gli Utes massacrano due interi villaggi di Navajos e uccidono diversi pastori sulle montagne.

 

Sì, ricordi bene. Ciò che intendo io è che, dopo le due stragi iniziali compiute su avversari completamente inermi, Cane giallo si impantana davanti a Devil Pass e Kit e Tiger lo contengono con relativa facilità.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...


Gran bella storia, sia per quanto riguarda la brillante sceneggiatura di Gianluigi Bonelli che per quanto riguarda gli eccellenti disegni di Giovanni Ticci. Ottima, a mio parere, la scelta di narrare la vicenda suddividendola in due sottotrame parallele, che prima di ricongiungere i quattro pards per il gran finale permette a ciascuno di loro di non sfigurare e, soprattutto, di apportare un contributo decisivo al conseguimento dello scopo.

 

Difficile stabilire, in realtà, quale tra le due coppie in cui il quartetto decide di dividersi giochi il compito più importante per scongiurare l'incursione in territorio navajo degli Utes e degli Hualpai guidati da Cane Giallo: vero che il compito più gravoso, ovvero tenere bloccati gli incursori presso il Devil Pass, tocca ai Navajos guidati da Piccolo Falco e Tiger Jack, che si comportano egregiamente, ma altrettanto fondamentale risulta l'azione di Tex e Carson, coadiuvati dallo scout zuni Dingo e dal gruppo di cacciatori capeggiato da Vic Blondell, che prima intercettano il carico d'armi destinato alla banda di Cane Giallo e poi hanno la brillante idea di diffondere tramite segnali di fumo la falsa notizia del prossimo arrivo al Devil Pass della cavalleria, tale da annichilire in via definitiva i propositi bellicosi di Utes e Hualpai, già abbondantemente provati dalle batoste subite per merito dei Navajos.

 

Proprio la capacità di entrambe le coppie di pards di apportare un contributo importante alla causa, tale però da non porre in secondo piano il ruolo svolto dall'altro duo, è a mio avviso la carta vincente di questa storia, assai più del duello finale tra Tex e Cane Giallo, invero anch'esso adeguato e coerente rispetto alla sequenza degli eventi che lo hanno preceduto e ne hanno comportato lo svolgimento. Duello in cui emergono distintamente i limiti e la personalità di Cane Giallo, che viene umiliato senza troppa fatica da Aquila della Notte e si dimostra in tal modo nient'altro che un gran pallone gonfiato.

Modificato da juanraza85
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Riletto in occasione del ritorno di Colter , nel mostro del Lago salato .

Forse l'ultima grande storia di GLB con gli spettacolari disegni di Ticci.

Questo tipo di storie nessun sceneggiatore attuale riuscirebbe a renderla nello stesso modo .

Veloce, dinamica,  senza un attimo di respiro .

Sapientemente calibrata .

Tutti i personaggi hanno un ruolo che interpretano alla grande .

Il ritorno di Big Cisco, Colter Cane giallo, gli acerrimi nemici Hualpai.

Unico neo Nuvola rossa che diventa scure rossa. 

 

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, ciro dice:

Riletto in occasione del ritorno di Colter , nel mostro del Lago salato .

 

Stesso mio "pretesto", che sa di paradossale se si considera la marginalità di Colter in questa storia :lol:... 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Altra grande prova magistrale di GL Bonelli che confeziona una storia epica, pregna di quei valori come il coraggio, il sacrifico e l'abnegazione che hanno sempre contraddistinto i quattro pard.

E mai titolo fu più azzeccato, in quanto proprio di eroi si tratta.

Risalta finalmente la figura di Kit che, con il padre lontano dalla riserva, riesce a ritagliarsi un ruolo di primo piano: anche se a volte assomiglia inevitabilmente ad un "giovane Tex", mi piace che GLB abbia finalmente puntato su di lui, dandogli una figura di un certo spessore.

La storia si fa leggere con piacere e senza fatica, risultando appassionante e con una sceneggiatura solidissima, senza sbavature o punti oscuri.

Insomma, per me uno di quegli episodi che riprendo in mano con immutato piacere.

Tra l'altro, a parte l'intermezzo del numero 200, era un bel po' che Bonelli non raccontava una bella storia "indiana".

 

Cosa dire che non sia già stato detto di Ticci?

Nulla, probabilmente.

Nel pieno della maturità, confeziona anche qui tavole splendide.

Le articolate scene di battaglia, le impetuose rapide del San Juan River, l'atmosfera  cittadina di Farmington sono illustrate in modo superbo, un vero piacere per gli occhi.

Avere al proprio servizio un disegnatore di così grande impatto visivo credo sia stato un vantaggio non da poco per questo lungo episodio.

 

  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">6 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Cosa dire che non sia già stato detto di Ticci?

Nulla, probabilmente.

Nel pieno della maturità, confeziona anche qui tavole splendide.

Le articolate scene di battaglia, le impetuose rapide del San Juan River, l'atmosfera  cittadina di Farmington sono illustrate in modo superbo, un vero piacere per gli occhi.

Avere al proprio servizio un disegnatore di così grande impatto visivo credo sia stato un vantaggio non da poco per questo lungo episodio.

 

Come non essere d'accordo caro pard!

Ticci è davvero un artista straordinario. Di maestri fumettisti come lui se n'è perso lo stampo! 

  • Mi piace (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...

Una delle miei storie preferite, fu la prima che lessi di Tex a 8 anni perché mio zio mi prestava i fumetti.  Da bambino simulavo l'assedio al Devil Pass con le lego e i soldatini degli indiani.

Una battaglia epica e coinvolgente. A 35 anni di distanza la rileggo con piacere.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 4 mesi dopo...

Allora...Finalmente recuperato questo classico. Cosa dire...Partendo dai disegni come non restare colpiti dal grande Ticci. Dinamismo, gli indiani, i cavalli, tutto rappresentato in modo efficace. Passando alla storia...GLB parte con una ricca introduziobe dove i nostri entrano in scena dopo un po'. Il vate mette tanta carne al fuoco tra utes/hualpai e mercanti. Piombo, strategie, scazzottate, incendi, veramente c'è di tutto. Cane giallo è un discreto cattivo, Colter un "normale" farabutto. Diciamo che mi ha acchiappato di più l'azione che il peso degli antagonisti. Forse manca un po' di epicità e di "cuore" ma indubbiamente è una gran bella storia.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.