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TWF - Tex Willer Forum

[190/191] El Muerto


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<span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Juan Ortega dice:

Non sono d'accordo su una virgola di quanto hai scritto... ma mi hai fatto morire dalle risate :lol2:

Questo dovrebbe essere Tex Miller se non ricordo male :D

Ma come? Non veniva etichettato come una "Grande Orecchia" Tex, in Tex Miller?

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che Tex non debba cambiare troppo è giusto. Ma in questa storia è molto simile a quello di Glb. Cambia poco. La scoppiazzatira poi, non è proprio identica a Leone, ma anche se fosse( e non lo è) io non avrei niente in contrario. Insomma la penso come valerio. Semmai un Tex che non si comporta da Tex può essere quello di alcune stprie dell' ultimo Nizzi, non questo.

3 ore fa, Magico Vento dice:

Perché quelli di G.L.Bonelli non lo sono?

eccome, anche di più.

Modificato da Grande Tex
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On 22/12/2020 at 17:52, Magico Vento dice:

Perché quelli di G.L.Bonelli non lo sono?

 

Siamo seri anche qui: GLB migliore dialoghista della storia di Tex. Ma sapete il significato dell'aggettivo "verboso" oppure lo utilizzate a caso? I dialoghi di GLB sono scoppiettanti, vivaci, sempre sanguigni e vitali: altro che verbosità! Certo, sono scritti in buon italiano e con una buona sintassi, ciò che a certi scrittori cresciuti a periodi di massimo cinque parole e a punti fermi perentori può sembrare verbosità, ma non lo è.

Verboso è, semmai, Nolitta con i suoi dialoghi infarciti di: "Sai che ti dico? Ti dico che...", sbrodolate da dibbattito anni Settanta e via così; verboso è l'ultimo Nizzi con dialoghi che sembrano un verbale dei Carabinieri, piatti, ripetitivi e senza la minima espressività; verboso Boselli le rare volte in cui si vede che non riesce a far rotolare la palla; GLB mai.

 

On 22/12/2020 at 17:56, valerio dice:

Non la vedo così estrema come un Paperino che spaccia, dai. No.

E' un Tex pieno di dubbi, ma non è un Tex che...che so...diventa razzista, tocca il culo alle donne e si mette a fare grigliate di pesce (visto che si parla sempre delle bistecche di Tex qui dentro). Quello sarebbe il corrispettivo del Paperino spacciatore. E' un Tex dubbioso, paternalistico, un pò troppo sbirro. C'è uno spostamento del carattere, ma non un travisamento totale come alcuni sostengono, almeno a mio avviso.

Poi sai, ognuno resta un pò delle sue opinioni. A te Nolitta fa orrore, al nostro Diablo praticamente piace solo GLB...io non sono per niente un fan di Nolitta ma capita anche che mi goda qualche sua storia ecco.

Forse non sono più così tradizionalista come una volta.

 

Io la vedo in maniera diversa, valerio: sei una brava persona. :D

Sono invece più duro di te sul Tex sbirresco, pasticcione e tronfio di Nolitta, invece.

 

On 22/12/2020 at 18:33, valerio dice:

Ma come? Non veniva etichettato come una "Grande Orecchia" Tex, in Tex Miller?

 

No, era Carson. E chi, sennò? :D

On 22/12/2020 at 18:24, Juan Ortega dice:

Non sono d'accordo su una virgola di quanto hai scritto... ma mi hai fatto morire dalle risate :lol2:

 

Bene, dai. Pensa se ti avessi fatto l'effetto che fanno su di me le storie di Nolitta: non sono d'accordo su una virgola di quanto scrisse... ma non mi fa esattamente morire dalle risate. :D

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<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Siamo seri anche qui: GLB migliore dialoghista della storia di Tex. Ma sapete il significato dell'aggettivo "verboso" oppure lo utilizzate a caso? I dialoghi di GLB sono scoppiettanti, vivaci, sempre sanguigni e vitali: altro che verbosità! Certo, sono scritti in buon italiano e con una buona sintassi, ciò che a certi scrittori cresciuti a periodi di massimo cinque parole e a punti fermi perentori può sembrare verbosità, ma non lo è.

Verboso è, semmai, Nolitta con i suoi dialoghi infarciti di: "Sai che ti dico? Ti dico che...", sbrodolate da dibbattito anni Settanta e via così; 

No dai, non puoi averlo scritto davvero

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, virgin dice:

Siamo seri anche qui: GLB migliore dialoghista della storia di Tex. Ma sapete il significato dell'aggettivo "verboso" oppure lo utilizzate a caso? I dialoghi di GLB sono scoppiettanti, vivaci, sempre sanguigni e vitali: altro che verbosità! Certo, sono scritti in buon italiano e con una buona sintassi, ciò che a certi scrittori cresciuti a periodi di massimo cinque parole e a punti fermi perentori può sembrare verbosità, ma non lo è.

Verboso è, semmai, Nolitta con i suoi dialoghi infarciti di: "Sai che ti dico? Ti dico che...", sbrodolate da dibbattito anni Settanta e via così; verboso è l'ultimo Nizzi con dialoghi che sembrano un verbale dei Carabinieri, piatti, ripetitivi e senza la minima espressività; verboso Boselli le rare volte in cui si vede che non riesce a far rotolare la palla; GLB mai.

:dubbioso: Non sono per nulla d'accordo.:azz:

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Scusate, ragazzi (mi rivolgo a voi così un po' per tic, un po' perché avete proprio l'età dei miei studenti): ma davvero avete letto le storie di Nolitta? No, perché quando vedo qualcuno che inorridisce di fronte a: "Sai che ti dico? Ti dico che...", vero e proprio intercalare del Sergione, il dubbio mi viene. :D

Ma forse siete semplicemente acerbi; dopotutto, se ripenso a com'ero alla vostra età, il gusto e la capacità di comprendere a fondo ciò che leggevo sarebbe venuto molto dopo (se ci si coltiva per bene, viene poco a poco lungo tutta la vita). Vedrete che col tempo crescerete e capirete la differenza fra il sanguigno e scoppiettante dialogare delle storie di GLB e i ddiscorzi da dibbattito dei personaggi nolittiani (che in bocca a Mister No funzionano anche bene, purché piaccia il genere; ma nel mondo di Tex sono alieni).

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<span style="color:red;">59 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Siamo seri anche qui: GLB migliore dialoghista della storia di Tex. Ma sapete il significato dell'aggettivo "verboso" oppure lo utilizzate a caso? I dialoghi di GLB sono scoppiettanti, vivaci, sempre sanguigni e vitali: altro che verbosità!

Qui sono d'accordissimo, a me Glb piace poco, però Lui E' Tex, e fin qui non ci piove.

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, virgin dice:

Verboso è, semmai, Nolitta con i suoi dialoghi infarciti di: "Sai che ti dico? Ti dico che...", sbrodolate da dibbattito anni Settanta e via così; verboso è l'ultimo Nizzi con dialoghi che sembrano un verbale dei Carabinieri, piatti, ripetitivi e senza la minima espressività; verboso Boselli le rare volte in cui si vede che non riesce a far rotolare la palla; GLB mai.

Sergio è molto verboso, però in alcune storie, come Ribelli del Canada e Watson, la sua "verbosità" si sente meno. Mentre in Zagor, la sua verbosità, prevale.

Su l'ultimo Nizzi, purtroppo ti devo dar ragione, però se c'è un autore che si è avvicinato di più ai dialoghi di Glb, è proprio Nizzi, (quello bbuono) anche se nessuno è Bonelli.

Boselli, qualche volta riesce a creare dei bei dialoghi, "L'ombra del Maestro", il problema è che solo qualche volta ci riesce.

<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, virgin dice:

Scusate, ragazzi (mi rivolgo a voi così un po' per tic, un po' perché avete proprio l'età dei miei studenti).

Non ho neanche quella:lol:

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, virgin dice:

Ma forse siete semplicemente acerbi; dopotutto, se ripenso a com'ero alla vostra età, il gusto e la capacità di comprendere a fondo ciò che leggevo sarebbe venuto molto dopo (se ci si coltiva per bene, viene poco a poco lungo tutta la vita). Vedrete che col tempo crescerete e capirete la differenza fra il sanguigno e scoppiettante dialogare delle storie di GLB e i ddiscorzi da dibbattito dei personaggi nolittiani (che in bocca a Mister No funzionano anche bene, purché piaccia il genere; ma nel mondo di Tex sono alieni).

E' quello che penso anch'io per quanto riguarda me.

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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, virgin dice:

Scusate, ragazzi (mi rivolgo a voi così un po' per tic, un po' perché avete proprio l'età dei miei studenti): ma davvero avete letto le storie di Nolitta? No, perché quando vedo qualcuno che inorridisce di fronte a: "Sai che ti dico? Ti dico che...", vero e proprio intercalare del Sergione, il dubbio mi viene. :D

Ma forse siete semplicemente acerbi; dopotutto, se ripenso a com'ero alla vostra età, il gusto e la capacità di comprendere a fondo ciò che leggevo sarebbe venuto molto dopo (se ci si coltiva per bene, viene poco a poco lungo tutta la vita). Vedrete che col tempo crescerete e capirete la differenza fra il sanguigno e scoppiettante dialogare delle storie di GLB e i ddiscorzi da dibbattito dei personaggi nolittiani (che in bocca a Mister No funzionano anche bene, purché piaccia il genere; ma nel mondo di Tex sono alieni).

A parte il fatto che non ho afferrato il nesso tra il piacermi la scorrevolezza dei dialoghi Nolittiani con l'essere "acerbo", comunque io spesso e volentieri trovo i dialoghi di GLB pallosi non solo nelle storie meno conosciute ma anche tra quelle considerate come grandi classici. Quello di scrivere baloon enormi (cosa necessaria per l'uscita delle strisce di Tex che altrimenti sarebbero state lette in un'attimo) è un vizio che gli è rimasto durante tutto il suo operato. Invece i dialoghi di Nolitta che saranno anche meno realistici di quelli del padre, li ho sempre adorati per la loro incredibile scorrevolezza.

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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, virgin dice:

Scusate, ragazzi (mi rivolgo a voi così un po' per tic, un po' perché avete proprio l'età dei miei studenti): ma davvero avete letto le storie di Nolitta? No, perché quando vedo qualcuno che inorridisce di fronte a: "Sai che ti dico? Ti dico che...", vero e proprio intercalare del Sergione, il dubbio mi viene. :D

Ma forse siete semplicemente acerbi; dopotutto, se ripenso a com'ero alla vostra età, il gusto e la capacità di comprendere a fondo ciò che leggevo sarebbe venuto molto dopo (se ci si coltiva per bene, viene poco a poco lungo tutta la vita). Vedrete che col tempo crescerete e capirete la differenza fra il sanguigno e scoppiettante dialogare delle storie di GLB e i ddiscorzi da dibbattito dei personaggi nolittiani (che in bocca a Mister No funzionano anche bene, purché piaccia il genere; ma nel mondo di Tex sono alieni).

Allora, se vuoi saperlo, io su Tex preferisco G.L.Bonelli rispetto a Nolitta, ma comunque il fatto che Nolitta sia verboso e GLB no non sta né in cielo né in terra:D:rolleyes:

<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Mefisto dice:

A parte il fatto che non ho afferrato il nesso tra il piacermi la scorrevolezza dei dialoghi Nolittiani con l'essere "acerbo"

Neanche io ho capito il nesso.

<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Mefisto dice:

Quello di scrivere baloon enormi (cosa necessaria per l'uscita delle strisce di Tex che altrimenti sarebbero state lette in un'attimo) è un vizio che gli è rimasto durante tutto il suo operato.

Sono d'accordo, purtroppo è così.

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15 minuti fa, MacParland dice:

Sergio è molto verboso, però in alcune storie, come Ribelli del Canada e Watson, la sua "verbosità" si sente meno. Mentre in Zagor, la sua verbosità, prevale.

 

Se devo dire una storia in cui Sergio è poco verboso, secondo me è in alcuni episodi de "La strage di Red Hill": ricordo un Carson che, mentre Tex tratta con un capo indiano, fa dei pensieri da sbellicarsi dalle risate.

 

Cita

se c'è un autore che si è avvicinato di più ai dialoghi di Glb, è proprio Nizzi, (quello bbuono) anche se nessuno è Bonelli.

Boselli, qualche volta riesce a creare dei bei dialoghi, "L'ombra del Maestro", il problema è che solo qualche volta ci riesce.

 

Il primo Nizzi è, senza dubbio, il miglior dialoghista della storia di Tex dopo GLB: concordo perfettamente. Quanto sono belli i suoi battibecchi tra Tex e Carson: due amici che scherzano e sanno essere buffi senza essere, per questo, eroi meno credibili. E non solo loro, ma anche molti comprimari.

Boselli è un buon dialoghista, in genere. Non è il punto più forte della sua scrittura (la regia e l'intreccio sono probabilmente i più forti, insieme alla psicologia), ma di solito stecca poco.

 

15 minuti fa, MacParland dice:

E' quello che penso anch'io per quanto riguarda me.

 

Ed è bello e giusto che sia così: costruirsi un gusto e una capacità di lettura è un'avventura che dura una vita ed è un'avventura bellissima, che va vissuta con i suoi tempi... e non per questo ciò che non si dice non ha valore. :D Poi, va be', io di solito trovo imbarazzante ciò che ho scritto un anno dopo averlo scritto, ma quella è un'altra storia (ma "le storie di Nolitta fanno cagare" no, non l'ho trovato imbarazzante mai; è come Aristofane, Acarnesi 79: una verità universale :D ).

 

10 minuti fa, Mefisto dice:

A parte il fatto che non ho afferrato il nesso tra il piacermi la scorrevolezza dei dialoghi Nolittiani con l'essere "acerbo", comunque io spesso e volentieri trovo i dialoghi di GLB pallosi non solo nelle storie meno conosciute ma anche tra quelle considerate come grandi classici. Quello di scrivere baloon enormi (cosa necessaria per l'uscita delle strisce di Tex che altrimenti sarebbero state lette in un'attimo) è un vizio che gli è rimasto durante tutto il suo operato. Invece i dialoghi di Nolitta che saranno anche meno realistici di quelli del padre, li ho sempre adorati per la loro incredibile scorrevolezza.

 

Vizio? Balloon enormi? E quelli di Nolitta, allora? :D Ma vedere anche quello che c'è nei balloon, no, eh?

 

Tra l'altro, i dialoghi di Nolitta sono MOLTO REALISTICI rispetto a quelli di GLB. Quelli di GLB non hanno proprio niente di realistico: pittoreschi, sanguigni, sempre in preda a una costante inventiva verbale che non ha nulla di realistico. Molto più realistici appunto quelli di suo figlio, con le loro ripetizioni, i loro intercalari, le loro lungaggini, il loro lessico molto più comune.

 

Sul non capire che cosa c'entri l'essere acerbo... eh, appunto. :D

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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, virgin dice:

Vizio? Balloon enormi? E quelli di Nolitta, allora? :D Ma vedere anche quello che c'è nei balloon, no, eh?

 

Tra l'altro, i dialoghi di Nolitta sono MOLTO REALISTICI rispetto a quelli di GLB. Quelli di GLB non hanno proprio niente di realistico: pittoreschi, sanguigni, sempre in preda a una costante inventiva verbale che non ha nulla di realistico. Molto più realistici appunto quelli di suo figlio, con le loro ripetizioni, i loro intercalari, le loro lungaggini.

Sul non capire che cosa c'entri l'essere acerbo... eh, appunto. :D

Continuo sulla tua stessa lunghezza d'onda:

Hai perfettamente ragione, se uno non la pensa come te è immaturo. MENTALITÀ APERTA E SAGGIA :D:inch:

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Come volevasi dimostrare. :D

 

Permettimi, @Mefisto, ma se tutto ciò che sai argomentare è: "Ma l'hai scritto davvero? Non ci credo!", non c'è molto da discutere. Continua pure a dire che GLB scrive dialoghi pesanti, realistici e noiosi e Nolitta è più scorrevole... evidentemente sei contento così. :D

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<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, Mefisto dice:

comunque io spesso e volentieri trovo i dialoghi di GLB pallosi non solo nelle storie meno conosciute ma anche tra quelle considerate come grandi classici. Quello di scrivere baloon enormi (cosa necessaria per l'uscita delle strisce di Tex che altrimenti sarebbero state lette in un'attimo) è un vizio che gli è rimasto durante tutto il suo operato. Invece i dialoghi di Nolitta che saranno anche meno realistici di quelli del padre, li ho sempre adorati per la loro incredibile scorrevolezza.

La sua idea l'ha argomentata, guarda qui, e assai efficacemente, @virgin.;)

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I dialoghi di Sergio per Mister No, quando facevamo i fumetti in TV, eravamo costretti a tagliarli e asciugarli perché impossibili da recitare. Da lettore, ho sempre trovato insopportabili certi vezzi tipo "Il fuoco! Attenti al fuoco!" oppure "Dobbiamo andare! Vi dico che dobbiamo andare!" Naturali una volta, ma il troppo stroppia. Quando erano troppi io e Canzio non ci  esimevamo dal ridurglieli della metà. 

In quando ai ballon lunghi, non bisogna seppellire un bel testo letterario e ben scritto sotto una superficiale accusa di "verbosità" nata dalla pigrizia o dalla poca dimestichezza con il buon ialiano di taluni lettori...

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Scusa, @Magico Vento, ma efficacemente che cosa? Usa la parola "realistico" a caso (è semmai il contrario); e usa "verboso" come sinonimo di "dalle molte parole", cosa altrettanto falsa. Si possono dire molte parole ed essere travolgenti, scoppiettanti, mai noiosi; si possono dirne un terzo ed essere a dir poco verbosi.

Il problema di Nolitta non è la quantità di parole: tanto lui quanto il padre venivano da un fumetto molto scritto, molto parlato (e vivaddio!); era proprio il suo stile, molto più mimetico della parlata quotidiana (per questo è realistico... non come GLB che è antirealistico al massimo livello)... che funziona bene in un'ambientazione e con personaggi come Mister No (ma anche lì, quanto avrebbero giovato delle sforbiciate!); non altrettanto con Tex.

 

Insomma, argomentare efficacemente è un'altra cosa. :D

Per questo dico che siete acerbi. Ma è normale: non lo faccio per disprezzarvi, ma per spronarvi... e soprattutto lo faccio con tenerezza. Perché ricordo bene quando ero acerbo anch'io: era bellissimo esserlo, come è stato bellissimo crescere poco a poco.

 

P.S.: grazie a @borden per il bell'intervento scritto in contemporanea al mio. Curiosamente: io invocavo le sforbiciate ai dialoghi di Mister No... e contemporaneamente Boselli scriveva che queste sforbiciate ci furono davvero negli adattamenti. :D

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46 minuti fa, Mefisto dice:

A parte il fatto che non ho afferrato il nesso tra il piacermi la scorrevolezza dei dialoghi Nolittiani con l'essere "acerbo", comunque io spesso e volentieri trovo i dialoghi di GLB pallosi non solo nelle storie meno conosciute ma anche tra quelle considerate come grandi classici. Quello di scrivere baloon enormi (cosa necessaria per l'uscita delle strisce di Tex che altrimenti sarebbero state lette in un'attimo) è un vizio che gli è rimasto durante tutto il suo operato. Invece i dialoghi di Nolitta che saranno anche meno realistici di quelli del padre, li ho sempre adorati per la loro incredibile scorrevolezza.

I dialoghi di Glb pallosi, è impossibile, come ribadito prima lui è Tex e Tex è lui.

Prendo come esempio, "Sulle Piste del Nord", io le ho dato 8, la trama è da 6 però i dialoghi son da 10, Tex che mente al colonnello, Tex che spacca la faccia ai tirapiedi di Bonnet, tutte scene spettacolari..... Criticarlo è impossibile.

Poi i gusti personali non si discutono, io sono il primo a preferire Nizzi e Boselli.

Modificato da MacParland
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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, virgin dice:

Scusa, @Magico Vento, ma efficacemente che cosa?

Ha argomentato il SUO pensiero efficacemente, ciò non vuol dire che tu debba essere d'accordo con cosa ha scritto:lol:

 

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11 minuti fa, virgin dice:

usa "verboso" come sinonimo di "dalle molte parole", cosa altrettanto falsa.

"Carattere di chi, di ciò che è verboso; eccesso, sovrabbondanza di parole" così dice il dizionario che ho consultato:lol:

"I significati non sono opinioni":old:

Modificato da Magico Vento
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8 minuti fa, Magico Vento dice:

"Carattere di chi, di ciò che è verboso; eccesso, sovrabbondanza di parole" così dice il dizionario che ho consultato:lol:

"I significati non sono opinioni":old:

 

"Eccessivo" e "sovrabbondante" non sono sinonimi di "molto", ma di "troppo", @Magico Vento.

 

I significati non sono opinioni. Appunto. :P

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Finchè si parla in astratto, si può dire qualunque cosa. Facciamo degli esempi pratici.

 

Prendiamo proprio "El Muerto". Ecco il dialogo di Nolitta in cui Tex parla con Tiger (che è stato pestato a sangue, fino a rompergli delle ossa, e il suo amico nvajo è stato ucciso a sangue freddo, e i rifornimenti per i Navajo sono stati rubati... E TEX LI LASCIA ANDARE, PERCHÈ "MESSO AL CORRENTE DELL'ACCADUTO, DECIDE CHE, DATE LE CIRCOSTANZE, UNA CACCIA SAREBBE DEL TUTTO INUTILE"

(A parte la rassegnata passività del Tex di Nolitta, questa è una delle frequenti illogicità presenti nelle sue storie.  Tiger ci ha messo "parecchie ore" procedendo con fatica a passo d'uomo verso il villaggio centrale della riserva. A parte che Tex potrebbe fare segnali ai Navajos più vicini al confine, il Tex di GL Bonelli era in grado di seguire tracce vecchie di GIORNI. il Tex di Nolitta non sa seguire le tracce, se serve a Nolitta per la storia)

 

Tex: "Sei sicuro di avere capito bene il nome?"

Tiger "El Muerto... ha detto proprio così, El Muerto

Tex "Per Giove, Per quanto mi sforzi, non riesco a ricordare di avere mai avuto a che fare con qualcuno che portasse questo soprannome!" [notare il parlare forbito e notarile]

Tex: "...e anche la descrizione che me ne hai fatto non mi aiuta per niente. Mai visto prima un tizio del genere"

Tiger "Gran brutto tipo"

Tex "in fondo, potrebbe trattarsi del solito bullo in cerca di reputazione, che ha scelto me nella speranza di uscirne vivo e carico di gloria...  e sapendo che non sono uomo da accettare un duello senza una grave motivazione (????  :blink:) , ha deciso di offrirmi una buona ragione per impugnare la pistola"

Tiger: "Se è così, ci è riuscito in pieno, perchè sono certo che ci andrai, a quell'appuntamento! Non è così, Tex?"

Tex "Uhm... ci sto giusto pensando, Tiger! È chiaro che non posso mandare giù un rospo del genere, però, prima di cedere alla provocazione di quel fanatico, voglio cercare di sapere qualcosa di più sul suo conto!"

 

Insomma, a parte che il Tex flemmatico e paziente che si vede qui somiglia di più a Sam Willer che a Tex, e prima di muoversi deve sapere, deve verificare, deve fare indagini, non si può inseguire qualcuno che ha solo poche ore di vantaggio senza fare indagini approfondite, signora mia... ma...  se questo dialogo lo leggete senza vedere sotto i disegni di Galep, se togliamo la frase di Tiger dove lo chiama per nome...  DA DOVE CAPIRESTE CHE È TEX CHE PARLA?

 

È un dialogo totalmente anonimo. Usa un linguaggio freddo e notarile. Come unica imprecazione usa "per giove". Se non fosse che è troppo lungo e prolisso, potrebbe essere un dialogo di Capitan Miki, o del Grande Blek, o di Ken Parker. NULLA in questo scambio ha il minimo sapore di "texianità".

 

Vogliamo vedere come reagisce il Tex di GL Bonelli in una situazione quasi analoga (Tiger pestato da un branco di delinquenti, senza bisogno di uccidere un navajo e affamare le donne e i bambini della tribù per vedere se Tex alza il culo), da "Adios Amigo" (la seconda storia, quella di Helltown)

 

Tiger: "credo di avere un mucchio di ossa rotte!"

Tex "come è successo?"

Tiger:"Sono capitato in un piccolo villaggio pieno zeppo di pazzi criminali"

Tex "Helltown?"

Tiger: "Già ...proprio Helltown. Avevo appena messo piede a terra, che mi sono saltati addosso in quattro o cinque e mi hanno steso!"

Tiger: "Ma voi come conoscete quel buco d'inferno? ...e dove avete preso i muli?"

Tex "Storia lunga, Tiger. Manda giù un sorso di questo e ti racconteremo"

Didascalia: per una buona mezz'ora, i tre pards si danno da fare per pulire, disinfettare e bendare alla meglio il loro sfortunato compagno

Kit: "E il braccio?"

Tex: "non possiamo farci niente per adesso! Come ti senti?"

Tiger: "Come se mi avessero tirato fuori da sotto le ruote di un carro"

Tex "Uhm... se fossi finito sotto un carro, saresti forse meno malconcio di come sei!

Tiger: "Mi hanno pestato duramente, eh?"

Tex: "Puoi dirlo! E l'avessero fatto ad un altro, un simile trattamento, a quest'ora quegli uccellacci non sarebbero lassù a rodersi il fegato per la rabbia! [la vignetta mostra gli avvoltoi in volo]

Carson: "Al diavolo! Il banchetto di quelle bestiacce è solo rimandato perché sono certo che, appena possibile, organizzeremo una tale "fiesta" con fuochi d'artificio da procurare a tutti gli avvoltoi della regione la più colossale indigestione della loro vita!

 

È evidente come:

1) Il dialogo è perfettamente riconoscibile, anche senza i disegni di Letteri, si capisce subito che è un dialogo di Tex

2) I dialoghi, tranne quando c'è una dichiarazione di vendetta come quella di Carson qui, è fatto di scambi brevi e secchi, senza fronzoli.

3) Il linguaggio è semplice, anche se "colorito": invece di usare un linguaggio notarile, si usano termini come "buco d'inferno" e "fiesta" e (in una parte che non ho trascritto) "i primi passi sulla pista del paese delle ombre"

4) Non dicono "Per Giove" e nemmeno "perdirindina", dicono "Al diavolo!" e (in una parte che non ho trascritto) "All'inferno" e "dannazione"

 

Come proseguono poi le storie?

 

GL Bonelli: i psrds si fingono indiani, e iniziano a tormentare e terrorizzare gli abitanti di Helltown. Quando Tiger guarisce (l'hanno aspettato per farlo partecipare alla "fiesta") mettono sotto assedio il paese e gli danno fuoco e lo radono al suolo, iniziano a impiombare i superstiti finchè non si arrendono, pestano quelli che hanno pestato Tiger, e scacciano via i superstiti dopo avergli tolto ogni cosa che posseggono, compreso armi e denaro, lasciandogli solo i vestiti che hanno addosso e i viveri per sopravvivere (il denaro degli abitanti di Helltown e tutto il resto dei loro averi verrà donato agli abitanti delle città vicine taglieggiati per anni da quei banditi)

 

Guido Nolitta: El Muerto continua per pagine e pagine a prendersi gioco di Tex. Feriscono anche Kit (notare che Kit, come Tiger in precedenza, si lascia sorprendere come un pivello da qualcuno che si avvicina abbastanza da colpirlo senza che questi sospetti nulla, e parliamo di gente dall'aspetto non certo rassicurante), uccidono un suo amico sceriffo con lui in città, quando finalmente si scontra con El Muerto lo fa senza pensare che in un saloon ci sono ostaggi, deve mollare la pistola come un pirla, e si farebbe impiombare se El Muerto, nella sua bontà e misericordia, non decidesse di graziarlo salvandolo dai suoi soci perchè vuole farlo fuori con accompagnamento musicale.

 

Anche l'ostaggio viene pestato, senza che Tex (che è rimasto a bere nel saloon per annegare i dispiaceri) possa fare nulla. Successivamente Tex cade in un agguato dei tirapiedi di El Muerto, che imbaldanziti dal vedere un ranger così scarso, vogliono ucciderlo loro. Tex ci casca come un pollo e per lui sarebbe morte certa (ma va?) se Tiger Jack non saltasse fuori dal nulla a salvarlo.

 

Quando FINALMENTE (erano due albi che tergiversavano) Tex arriva all'appuntamento sulla Boot Hill, Tex ed El Muerto...  PARLANO PER 48 (QUARANTOTTO!) PAGINE!  Prima El Muerto spiega a Tex chi è, e come mai ha il carillion, poi Tex spiega come ha trovato lui e i suoi fratelli, e la lotta (in cui Tex... ma che sorpresa, perderebbe e sarebbe ucciso, dopo essere stato preso a pugni da uno più bravo di lui a menare, se non estraesse la pistola e ammazzasse un uomo disarmato sparandogli nello stomaco (tre colpi, mica uno...). Alla fine duellano. Tex vince. Fine.

 

Alla fine, se levi i lunghissimi dialoghi (ce ne sono di pallosissimi con astanti, vecchietti, etc), le scene in cui El Muerto pesta e ferisce Tiger e Kit e la scena in cui El Muerto sconfigge Tex e gli fa grazia della vita quando Tex è impotente davanti a lui, e il lunghissimo flashback per spiegare che Tex se perde a pugni spara all'avversario disarmato, la trama, l'intreccio, in pratica è "El muerto sfida Tex. Duellano, e Tex vince".

 

E questa sarebbe "una bella storia di Tex"... ma se non arriva nemmeno ad ESSERE UNA STORIA DI TEX!!!!!  :censored2::craniate:

 

Per me non è nemmeno una bella storia. una sequenza di gente pestata sadicamente, di vittime innocenti, con il cosiddetto "eroe" che tergiversa tipo Amleto, e poi vince in tre pagine.  Almeno "il giudice Maddox" aveva uno sviluppo e una serie di eventi diversi, non una simile ripetitività...

 

Ho comunque un idea del perchè alcuni possano giudica più "lunghi" i dialoghi (dimostrabilmente molto più corti) di GL Bonelli.

 

I dialoghi di GL Bonelli sono "sviluppati in lunghezza", con ballon brevi e secchi, intervallati da dichiarazioni più lunghe, e variando di registro per non annoiare svolgendosi su più pagine. I ballon li leggi tutti, ci sono quattro parole, se ne salti quattro non leggi niente.

 

I dialoghi di Nolitta sono ripetitivi, ripetono più volte lo stesso concetto, non occorre che li leggi tutti, puoi dare un occhiata alle prime righe e saltare il resto. (la tipica "lettura manga", a sentire quelli che dicono che i giapponesi flippano le pagine per leggerli rapidi come un film senza curarsi molto dei dialoghi), se sei abituato a leggere così da Facebook (che se non lo leggi così ti porta via una vita), Nolittà e leggibile in questa maniera più "moderna" che si traduce nel non leggerlo tutto.

 

Modificato da Diablero
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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, virgin dice:

"Eccessivo" e "sovrabbondante" non sono sinonimi di "molto", ma di "troppo"

Vorrà dire che Mefisto ritiene troppe le molte parole presenti nei dialoghi di GLB.

Non ci vedo nulla di sbagliato.

Adiòs:ok:

<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Diablero dice:

la trama, l'intreccio, in pratica è "El muerto sfida Tex. Duellano, e Tex vince".

 

E questa sarebbe "una bella storia di Tex"...

È per questo che la ritengo la storia più sopravvalutata di Tex.

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