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TWF - Tex Willer Forum

[190/191] El Muerto


Voto alla storia  

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in primis, Tex che, nella scena della sfida con i 4 scagnozzi del Muerto, si fa fregare come uno stupido.

Se ti riferisci al momento in cui Tex viene intrappolato nel canyon, io non ci vedo una gran "fessitudine". Innanzitutto, quella non è una vera e propria sfida, ma un agguato. Un'agguato in cui i nemici di Tex erano in superiorit? numerica e in posizione di netto vantaggio. Inoltre Tex non si aspettava una vigliaccata del genere, perchè aveva capito che El Muerto era comunque un "uomo d'onore"... e infatti anche il buon Ordonez si arrabbia quando viene a sapere del tiro che i suoi uomini gli stavano per giocare, e ne rimane sorpreso. Comunque credo che Tex, ogni tanto, possa cadere in qualche agguato, per poi essere salvato da uno dei pards:non ci vedo niente di anomalo o di stupido :trapper:
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in primis, Tex che, nella scena della sfida con i 4 scagnozzi del Muerto, si fa fregare come uno stupido.

Se ti riferisci al momento in cui Tex viene intrappolato nel canyon, io non ci vedo una gran "fessitudine". Innanzitutto, quella non è una vera e propria sfida, ma un agguato. Un'agguato in cui i nemici di Tex erano in superiorit? numerica e in posizione di netto vantaggio. Inoltre Tex non si aspettava una vigliaccata del genere, perchè aveva capito che El Muerto era comunque un "uomo d'onore"... e infatti anche il buon Ordonez si arrabbia quando viene a sapere del tiro che i suoi uomini gli stavano per giocare, e ne rimane sorpreso. Comunque credo che Tex, ogni tanto, possa cadere in qualche agguato, per poi essere salvato da uno dei pards:non ci vedo niente di anomalo o di stupido :trapper:
Certo, nemmeno io ci vedrei qualcosa di stupido, se non fosse per il fatto che nelle storie di Nolitta, Tex è sempre troppo "normale"! Lo accetterei da Nizzi, tanto per fare un esempio, visto che comunque si tratterebbe di una tantum, ma per Nolitta è sempre così.
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  • 1 mese dopo...

Ho trovato questa seconda storia di SB molto buona anche se un pelino sotto la sua prima. Mi è molto piaciuto leggere il primo post di pedro galindez che ha ben delineato gli aspetti della storia e mi trovo d'accordo con lui sul parallelismo Tex/Paco Tex e i suoi pard/Paco e i suoi pard. L'omaggio/ispirazione a Sergio Leone è evidente. Io dubito che SB si riferisca ai film di Sergio Leone quando dice di non apprezzare gli spaghetti western. Credo piuttosto si riferisca ad un certo tipo di spaghetti western, tutti quei film a basso costo e anche di bassa qualità fioriti sull'onda del successo di Sergio Leone e dei film di Trinit?. Non sono d'accordo che il Tex di questa storia sia meno vero perchè casca in un agguato come un pivello. In realtà aveva dei buoni motivi per non dubitare della parola di Paco, inoltre non credo che il Tex più umano di SB sia meno bello, anzi questa suo essere meno eroe e più uomo semmai ne esalta la grandezza. Ad esempio trovo splendida la scena di Tex che dopo aver affrontato una cavalcata/camminata massacrante si concede un buon bagno in una vasca, alla fine è un uomo pure lui e un siparietto del genere lo rende più credibile come uomo e come eroe. Anche gli eroi mangiano, dormono e si riposano!Per finire un accenno ad alcune vignette, quelle di Tex che si avvia verso la collina per il duello con il sole al tramonto. A colori c'è solo una parola per definirle: splendide. Assegno 9 a questa storia.

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Storia che, vorrei ricordare, lo stesso Guido Nolitta, nelle vesti del suo alter ego Sergio Bonelli, afferm? essere stata una delle più gradite in assoluto da parte di migliaia di lettori su un sondaggio apparso in seconda di copertina di un albo del nostro ranger, ma non chiedetemi quale, perchè non me lo ricordo.

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  • 4 settimane dopo...

storia (classica dei classici) che ho riletto volentieri e a cui d' voto complessivo 8.. il personaggio di El Muerto è davvero un rivale grandioso per ogni sua caratteristica, dall'odio acciecante per Tex, all'aspetto spaventoso.. il duello finale alla collina degli stivali è il più sacro di sempre.. luogo inquietante e perfetto per il faccia a faccia finale.. stupenda la trovata del carillon che aumenta l'inquietudine e l'ansia della scena.. grandi disegni di Galep per una grande storia di Nolitta! -ave_ -ave_

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Ricordo anche io quel referendum(mi riferisco a quanto detto da Winsor) che si svolse se ben ricordo, nei primi mesi dell'81. Come compenso la Cepim(si chiamava cosi'la Casa se non ricordo male)spediva ai partecipanti un portachiavi di Tex a sfondo giallo laccato che conservo ancora. Per non divagare oltre credo che questa sia un classico tra i classici tra le storie scritte sino a oggi. Anche ad un profano quando dici"Tex" questi ti risponde"El Muerto"!!! La storia apparentemente serena all'inizio è un susseguirsi di eventi che coinvolgono il lettore. Poi c'è l'alone misterioso di questo personaggio sfigurato, il successivo racconto dello stesso, la sorpresa di Tex quando capisce di chi si tratta , lo slancio del Ranger nel tentativo di salvarlo... e colpo su colpo sino all'epilogo finale con inquadrature e primi piani assolutamente unici. Grande Galep. Bravo Nolitta. VOTO 10

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  • 1 mese dopo...

L'alba di Nolitta su Tex ( è la seconda sceneggiatura di Guido /Sergio Bonelli) coincide con uno dei grandi capolavori del 'centinaio d'oro' ; nonostante io forse prediliga la dizione di 'centinaio breve' ( se mi si concede la metafora storiografica ) , ponendone gli inizi con "La Caccia" (fine degli albi a striscia) e la fine con "Canyon Diablo" ( ultima sceneggiatura prima di Nolitta) . In effetti, "El Muerto" è una storia molto GlBonelliana nei dialoghi ( memorabile un "Devono sicuramente avere veleno di serpente invece del sangue... e sabbia del deserto al posto del cuore" ) ma estremamente nuova nella statura romantica (nel senso culturale del termine) dell'eroe-Tex, coraggioso ma anche insicuro, pensieroso e del tutto solitario. Di fronte un avversario crudele ma , allo stesso tempo, pieno di umanit?, fragile nella sua sete di vendetta nei confronti del ranger e nei confronti del quale è impossibile non provare un senso di vicinanza umana. Vorrei qui citare la meravigliosa analisi del duello finale proposta da Luca Raffaelli nella prefazione al volume "Pueblo Feliz" della "Collezione Storica a colori" : "El Muerto capisce improvvisamente che dopo un'eventuale vittoria la sua vita non avrebbe avuto più alcun significato. Ecco perchè la fronte madida di sudore, ecco perchè tanto terrore. nel momento finale arriva per lui la consapevolezza che non c'è alcuna via d'uscita: è morte comunque (e, non a caso, El Muerto sarà un cattivo di successo che non ritorner? mai più nelle pagine di Tex). Triste il destino di chi sulla violenza, sul desiderio di vendetta costruisce la propria esistenza per scoprire poi di essere solo l'incarnazione di una reazione, di uno sfogo, di una disperazione."In fondo, è la storia di un rapporto impossibile tra i due antagonisti, che pure hanno - come brillantemente evidenziato da Pedro Galindez - degli elementi in comune, tra cui quel codice di onore per cui Paco Ordo?ez non uccide Tex disarmato nel saloon; ed è interessante il parallelo (proposto ancora da Raffaelli) con Andy Wilson di "Caccia All'Uomo", che era invece la storia di un'amicizia nata. Se il finale è leoniano, con tanto di doppia citazione ( il carillon da "Per Qualche Dollaro In Più" e il cadavere che cade nella tomba da "Il Buono, Il Brutto, Il Cattivo") e sceneggiatura cinematografica ( montaggio alternato di primissimi piani) , la parte centrale a Sunsetville sembra davvero richiamare l'atmosfera cupa di "Mezzogiorno Di Fuoco", dove i cittadini pavidi e vigliacchi si rifiutano di aiutare il loro sceriffo Larkham ( che infatti rimane ucciso) e Tex contro la banda di El Muerto. Memorabili le figure di Faccia Tagliata, il navajo rinnegato che ha perso l'onore ( tanto da meritare una morte a sangue freddo per mano di Tiger Jack in una sequenza crudissima) , e di Sandy Hagermann, un minatore impazzito. Last but not least, Galep. Il grande Aurelio è talvolta in difficolt? sui visi ( molto disomogeneo tra le vignette quello di Tex: non sembra Victor Mature nell'ultima vignetta di pag.56 de "La Collina Degli Stivali"? ) e in qualche proporzione. Chi se ne frega, aggiungo io. I suoi disegni hanno un fascino intramontabile e le sue tavole sono piene di vita. In sintesi:Soggetto: 10Sceneggiatura: 10Disegni : 10

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  • 7 mesi dopo...

il primo Tex che mio padre mi regal' fu il numero duecentocinquanta, la classica storia "Il selvaggio West" alla tener? età di sette anni. Leggo Tex ormai da venti anni e quella storia mi è rimasta nel cuore così come lo sceneggiatore. Lo stesso di questo capolavoro "El Muerto". Un classico ben sceneggiato, epico, un omaggio divertito e dovuto agli spaghetti western con disegni mozzafiato. Uno dei più bei duelli di Tex! Inoltre la "regia" del duello richiama ai grandi momenti della sgaa texana come il giuramento sulla tomba di Lilith, la morte di Mefisto nell'albo "Il figlio di Mefisto". Immensa storia.

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  • 4 settimane dopo...
Guest Schoglurp

durante il duello con el muerto nella vignetta sopra viene scritto che i due estrassero contemporaneamente le pistole e si spararono... el muerto colpi tex al braccio solo per l'odio che aveva altrimenti lo avrebbe centrato e tex non avrebbe avuto il tempo di scansarsi.. Quindi da questo deduco che el muerto è veloce come Tex.. non è stato bravo solo nel concludere

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  • 8 mesi dopo...

"El Muerto" è una storia molto GlBonelliana nei dialoghi ( memorabile un "Devono sicuramente avere veleno di serpente invece del sangue... e sabbia del deserto al posto del cuore" ) ma estremamente nuova nella statura romantica (nel senso culturale del termine) dell'eroe-Tex, coraggioso ma anche insicuro, pensieroso e del tutto solitario. Di fronte un avversario crudele ma , allo stesso tempo, pieno di umanit?, fragile nella sua sete di vendetta nei confronti del ranger e  nei confronti del quale è impossibile non provare un senso di vicinanza umana. Last but not least, Galep. Il grande Aurelio è talvolta in difficolt? sui visi ( molto disomogeneo tra le vignette quello di Tex: non sembra Victor Mature nell'ultima vignetta di pag.56 de "La Collina Degli Stivali"? ) e in qualche proporzione. Chi se ne frega, aggiungo io. I suoi disegni hanno un fascino intramontabile e le sue tavole sono piene di vita. In sintesi:Soggetto: 10Sceneggiatura: 10Disegni : 10

Mi piace l'aggettivo "romantico" per questo unico e bellissimo Tex nolittiano. Quando si reca a Pueblo Feliz, Tex si concede dei pensieri sul destino e sul futuro. Non è il solito spaccone: da questo suo dialogo intimo trapelano anzi sensazioni di inquietudine e di incertezza per l'esito dello scontro con questo misterioso e indecifrabile avversario. E' anche un Tex che sbaglia tanto, come già in Caccia all'Uomo: dapprima si fa disarmare nel saloon, ed è risparmiato da El Muerto per un suo personalissimo concetto dell'onore, poi si fa accerchiare dai suoi sgherri, ed è salvato dal provvidenziale quanto improbabile intervento di Tiger. Ma questi aspetti non tolgono nulla a questa storia, ed anzi ci regalano un Tex uomo e non dio, e un uomo i cui pensieri non sono sempre granitici e che proprio per questo ce lo rendono più vicino. Proviamo solidarietà, per questo Tex. E non è un sentimento che, per lui, si prova spesso: ammirazione, fiducia, sicurezza che tutto andr? bene, questo ci trasmette Tex. Solidarietà, no. Solidarietà significa vicinanza. E questo Tex, uomo, ci è più vicino. Un Tex diverso, ma bellissimo. Romantico è l'aggettivo giusto, Don Fabio, e ti quoto anche per quanto riguarda i disegni, non sempre felici nei volti, straordinari nelle ambientazioni.
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  • 1 mese dopo...

Storia spettacolare a dir poco: ottima caratterizzazione di Paco Ordonez, all'atto finale un po' "traballante" dal punto di vista della freddezza con la pistola, causata dalla sete di vendetta che animava il suo cuore e la sua mente. E', però, l'intero sviluppo della storia a caricare di tensione e di emozione il duello finale, per certi versi epico: quasi si riescono a percepire i sentimenti che animano Tex e Ordonez. Anche Galep, nonostante qualche primo piano un po' "così", fornisce la solita ottima prova. Voto complessivo 9

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  • 2 mesi dopo...

Potrebbe essere il capolavoro di Nolitta in Tex, ma per esserne sicuro devo rileggere altre storie sue. Di certo questa storia è una delle più memoriali di sempre nonostante la sua brevit?. Me la ricordo molto anche per via della sua trasposizione in TV e facilmente visualizzabile su Youtube; forse potrebbe essere l'unica conversione di una storia fumettistica ( a parte il film). Un'ultima nota sui disegni: sebbene le irregolarit? segnalate, ho ritenuto questa storia anche come una delle mie prove preferite di Galep.10 e lode pieno. -ave_ -ave_

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  • 1 mese dopo...

Letti i due albi nella versione ?Nuova ristampa?Decisamente avvincenti. Guido Nolitta (alias Sergio Bonelli) si approccia alla creatura granitica dell'illustre genitore con spirito oserei definire irriverente, donandogli sfumature più umane restando, comunque a mio parere ancorato alla tradizione dell'eroe. Infatti le occasioni in cui Tex si trova alla merc? dei suoi avversari scaturiscono da errori non suoi. Nel saloon è il locandiere a frapporsi tra lui ed El Muerto, permettendo a quest?ultimo di prendere il mal capitato come ostaggio. Mentre l'agguato sulla strada per Pueblo Feliz è frutto di una variabile imprevista: l'insubordinazione dei pards di El Muerto, il quale (come aveva perfettamente interpretato Tex) nella sua ferocia è guidato da un rigido codice d'onore. Gli stessi dialoghi crudi e iperbolici nelle esclamazioni e nelle definizioni rientrano nella classicit? del personaggio. La trama, come sanno anche i sassi, è un omaggio al cinema di Sergio Leone. Un gradito omaggio ad un certo tipo di fare film, oltre che fare western che ancora oggi influenza illustri registi. Leggendo ?El Muerto? e ?La collina degli stivali? è impossibile non scorgere tra le sue pagine venature tarantiniane. Segno che nel mondo della fantasia non si inventa nulla, ma si attingono le idee alla stessa fonte, adattandole al contesto (cosa che succede in tutte le testate bonelliane). Non vedo inoltre contraddizione con le dichiarazioni dello stesso Bonelli fatte negli anni sul suo non amore per gli spaghetti western. Sicuramente il riferimento non era al cinema di Leone ma ai tanti epigoni venuti dopo che hanno cavalcato l'onda fino a spremere il limone, sfruttando tutti i topos del genere senza averne però l'anima. Ovviamente non faccio di tutta l'erba un fascio. Ma, al di l' del loro fascino cult, certe pellicole nostrane sono essenzialmente mediocri. Tornando IT questi due albi sono l'ennesima dimostrazione del talento di Nolitta/Bonelli come scrittore. Regala all'epopea texiana un villain bellissimo che ?buca lo schermo? nel suo inevitabile cammino verso la sconfitta. Al duello finale si arriva col climax giusto e la scena è tutta per Paco Ordonez/El Muerto. Galep secondo il mio modesto parere non riesce a tenere del tutto testa al capolavoro che è la sceneggiatura. Niente da dire sulle scene corali, sui campi lunghi e sulla dinamicit? delle tavole. Ma alcuni primi piani sono alquanto deludenti. Salvo giusto il dettaglio sul viso di El Muerto (quando gli suda la fronte). Per la serie: anche i grandi sbagliano. Però si rif? alla grande con le due superbe copertine.

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  • 6 anni dopo...

Storia indubbiamente molto bella, ricca di drammaticità  e di pathos( splendide le sequenze dello scontro coi fratelli Ordonez,  dell' incendio ,  della morte dello sceriffo, dello splendido duello finale, chiaramente ispirato a quello del capolavoro del mio adorato Sergio Leone) .Ottime come sempre le sequenze all' eroe solitario alla Nolitta che parla col cavallo e pensa tra  sé  mentre  si fa il bagno, eccellenti i suoi pensieri  prima di entrare nel saloon. Ottimi i dialoghi,  splendidi  i due pestaggi ( molto da western all' italiana) e veramente  carogne gli avversari. Simpatico  il vecchietto e , anche se compare poco, Pencil. El muerto è  indubbiamente  un gran cattivo , anche se ce ne sono stati di migliori, in quanto la sua sete di vendetta lo rende poco flemmatico.

Splendidi in tutto e per  tutto i disegni, in particolare Galep  ha realizzato bellissimo  i primissimi piani alla Leone nel duello.

Modificato da Grande Tex
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Paco Ordonez,un furfante con il volto rovinato dall' incendio e reso spietato dalla vendetta,si associa con un branco di delinquenti (tra cui spicca il navajo rinnegato "Faccia Tagliata")per vendicarsi di Tex... quasi riesce ad ammazzare Tiger.

Il duello finale con Tex,che ricorda il duello tra il colonnello Mortimer e l Indio nel capolavoro di Leone,col carrilon, è una delle più belle scene non solo di Nolitta ma della serie...la storia di suo non ha nulla di speciale, a mio avviso permangono i soliti limiti di comprensione del personaggio da parte di Nolitta,ma la scena finale del duello e la stessa figura tragica e spietata di Ordonez aggiungono un qualcosa di speciale alla storia...

Per un amante del duello come me, non poteva esserci finale più bello.

 

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Una domanda: a un certo punto  Tex dice a Tiger che El Muerto non c' entrava nulla  nell ' agguato  e che glielo ha confermato  l' uomo che ha impallinato. Ma quindi uno dei banditi che non era morto? E poi  è  morto  dopo aver  parlato a Tex?  Non l' ho capito questo passaggio.:huh:

Modificato da Grande Tex
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Non ho mai amato particolarmente le storie di Nolitta, ma davanti a questa mi levo tanto di cappello.

Per me bellissima ed emozionante. Anche i disegni di Galep sono da urlo.

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Altro piccolo dubbio, a cui spero qualcuno vorrà  rispondere insieme al primo.  Sandy dice che lui si é  cibato della selvaggina  dei dintorni, ma la mia domanda  è: essendo  lì  da un bel po'  di anni, come ha fatto a cacciarla? Se aveva un' arma da fuoco( e non sembra) le munizioni a un certo punto  saranno finite...

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<span style="color:red;">45 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

Altro piccolo dubbio, a cui spero qualcuno vorrà  rispondere insieme al primo.  Sandy dice che lui si é  cibato della selvaggina  dei dintorni, ma la mia domanda  è: essendo  lì  da un bel po'  di anni, come ha fatto a cacciarla? Se aveva un' arma da fuoco( e non sembra) le munizioni a un certo punto  saranno finite...

 

Arco e frecce, trappole... mica ci sono solo gli schioppi per andare a caccia ;)

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Capolavoro senza tempo, secondo, nella mia personale graduatoria, soltanto a "Sulla pista di Forte Apache" nello scontro tra il western all'americana e quello all'italiana, essendo l'attuale storia un classico spaghetti-western ed il capolavoro di
Boselli una più ampia storia stile John Ford.

Che dire? La tensione si sente, in quest'avventura, dalla prima all'ultima tavola. Si arriva persino a dubitare che Tex sia in grado di sconfiggere a duello El Muerto. E mai si era arrivati a tanto, né mai si arriverà nel prosieguo della saga.

Personaggio strabiliante, El Muerto, é giusto che sia morto, evitando così un suo possibile ritorno. Sono quei personaggi da una sola storia, nella quale mettono tutto per poi non aver più nulla da dare.

Voto alla storia: 10

Voto ai disegni: 8,5

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  • 1 anno dopo...

Non mi uccidete, andrò controcorrente, ma questa storia, secondo il mio umile parere, non è un capolavoro, ma solamente una storia più che buona. Il più grande merito della storia è la presenza un nemico bellissimo, El Muerto (anche se, personalmente, ho visto cattivi migliori). La trama non è neanche tanto complessa come piace a me, e ci tengo a dire che a me Nolitta su Tex non dispiace affatto, e che quindi questa "critica" riguarda la storia e non la caratterizzazione dei pards.
Bello l'inizio della storia, che parte subito con il pestaggio di Tiger e il suo incontro con il terribile El Muerto. El Muerto vuole a tutti i costi sfidare Tex, per cui se la prende successivamente anche con Kit. Dopo di ciò, ottimo il primo incontro tra Tex ed El Muerto: quest'ultimo avrebbe potuto facilmente ucciderlo ma l'orgoglio di sconfiggerlo in un duello sulla Collina degli Stivali prevale e non lo fa fuori. Carina la scena d'azione all'interno del canyon, in cui Tex rischia anche seriamente la pelle. Il momento migliore inizia nel finale, in cui Tex viene a conoscenza dell'identità del Muerto e comprende perché l'avversario lo odi a tal punto. Ottimi i flashback che fanno appunto luce sul suo passato. Strabiliante il duello finale, in cui mi ha sempre colpito l'originale modo con cui stabiliscono il momento in cui sfoderare le pistole: un carillon (di una donna che i fratelli Ordoñez avevano ucciso durante una rapina a una diligenza) difettoso, a causa degli anni. Il duello finale è ricco di emozioni e di pathos ed è il momento in assoluto più bello e ricco di tensione della storia.
Per quanto la storia mi sia piaciuta, non la reputo un capolavoro proprio per i pochi colpi di scena e la trama semplice.
Galep in formissima, soprattutto nella scena del duello finale, che solo lui poteva rendere così coinvolgente. 
Bellissime anche le copertine, in particolar modo quella di "El Muerto", spettacolare!
Storia: 9
Disegni: 9,5

  • Mi piace (+1) 1
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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Magico Vento dice:

ci tengo a dire che a me Nolitta su Tex non dispiace affatto

Io dichiarai questa sorta di "peccato originale" addirittura nel mio primo post :D 

 

<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Magico Vento dice:

Non mi uccidete, andrò controcorrente, ma questa storia, secondo il mio umile parere, non è un capolavoro, ma solamente una storia più che buona

Beh... siamo in due a pensarla così!

Anch'io tra le varie storie nolittiane non la considero una delle migliori, semplicemente perchè credo che ne abbia scritte di più belle.

Comunque tranquillo, sarò al tuo fianco davanti al plotone d'esecuzione che ci aspetta:colt:

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