Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[109/113] Chinatown


Guest Kerzhakov 91
 Share

Voto alla storia  

46 utenti hanno votato

Non sei abilitato/a a votare al sondaggio o a vederne i risultati. Si è pregati di collegarsi o iscriversi per poter votare in questo sondaggio.

Messaggi consigliati/raccomandati

io le storie del primo periodo di Tex le leggo ancora oggi con molto piacere, e non solo per "nostalgia" o perché le ho lette da bambino: per me sono ancora oggi ottime storie avventurose, e le cosiddette "ingenuità" (che ingenuità non sono: sono elementi tipici delle storie avventurose dell'epoca. Ma io leggo abitualmente anche fumetti degli anni 30 o 40 e considero più "ingenuo" il lettore che si aspetta di trovarci roba scritta con lo stile attuale) non fanno che aumentarne il fascino.

 

Sul capitolo "disegni", ci sarebbe un discorso lunghissimo da fare, e un thread su "Chinatown" probabilmente non è il posto giusto. Ma, in breve, se Galep aveva un segno più "asciutto" e sintetico, non era per colpa di Occhio Cupo.  Galep disegnò solo 6 albi di Occhio Cupo, che era un quindicinale, quindi lo disegnò per tre mesi.  L'ultimo numero disegnato da Galep uscì (fonte Wikipedia, io ho le anastatiche ma non vado adesso a tirarle fuori per controllare) alla fine di dicembre del 1948, in concomitanza con la quattordicesima striscia di Tex. In pratica quindi Galep dovette dividersi fra Tex e Occhio Cupo solo nelle storie ristampate ne "La Mano Rossa", e successivamente poté dedicarsi completamente a Tex.

 

Quel disegno essenziale era dovuto invece a due diversi aspetti: uno era la necessità di produrre 32 strisce alla settimana (sarebbero 46 tavole di Tex attuali al mese, e comunque l'equivalenza non è esatta perché all'epoca la striscia era la pagina, e conteneva in genere più vignette che non oggi, diciamo che siamo più sulle 50 pagine al mese...), e a certi ritmi non ti metti a disegnare tutte le bottiglie sui ripiani di un Saloon.  Ma l'altro aspetto, almeno per me, è che all'epoca i fumetti si facevano con un migliore equilibrio di testi e disegni.

 

Oggi i disegnatori aggiungono un sacco di dettagli e dettaglietti che fanno "figo" ma che rendono le tavole molto più pesanti da leggere e distolgono l'attenzione dal centro dell'azione. Questo a sua volta porta i lettori ad essere abituati ad avere tavole sovrabbondanti di dettagli inutili, e a pretenderli (e poi magari si lamentano che la storia è pesante da leggere e danno la colpa allo sceneggiatore...), e , come in un serpente che si morde la coda, questo porta i disegnatori ad aumentare ancora i dettagli, come in una gara a chi è più barocco, e quindi... più lento (non è un caso che oggi la produzione di tavole media sia un quarto di quella dell'epoca e che servano decine di disegnatori...). Alla fine hai l'effetto "strano" e schizofrenico dell'avere disegni più "belli" esteticamente... ma fumetti più lenti, difficili da leggere, realizzati dunque peggio. (Il problema è che i fumetti non sono dei quadri, e il disegno deve saper raccontare: che narratore sarebbe uno che quando ti racconta Cappuccetto Rosso ti descrive per filo e per segno ogni mobile in casa della nonna?)

 

Per tornare a Chinatown, e non rendere tutto questo post off-topic, quando un lettore "moderno" vede queste tavole ha spesso due reazioni contrapposte (o almeno, queste sono le reazioni che vedo spesso): da una parte vedono tavole che non corrispondono ai canoni estetici che gli hanno insegnato essere "quelli giusti":  le tavole gli sembrano essere "vuote" (in realtà sono più ariose), ci sono meno dettagli sullo sfondo, anzi a volte non c'è proprio lo sfondo (lo storytelling è migliore, la telecamera è più centrata sulle cose importanti, l'occhio può seguire il corso dell'azione più fluidamente senza essere distratto da infiniti dettaglietti inutili), le anatomie non sono ultracorrette (il disegno è più efficace nel mostrare l'azione e la psicologia dei personaggi), ma dall'altra...  la lettura è più piacevole!

 

Da qui per me certi commenti sul fatto che queste storie "ingenue" piacciono ancora, magari giustificati per il fatto che si sono lette da bambino... è vero che da bambini siamo più sinceri nei nostri giudizi, se una cosa ci piace ci piace e se non ci piace non ci piace,, senza la necessità di farci piacere per forza qualcosa per adeguarci ai canoni correnti. E proprio per questo, nel giudicare queste storie, quei bambini avevano visto giusto: sono storie fatte bene, anzi, benissimo, e il disegno è straordinariamente efficace nel raccontare l'azione. Letteri era un signor disegnatore all'epoca, prima del suo inevitabile declino con l'età, e il fatto che non riempisse le pagine di dettagli ne è una dimostrazione.

  • +1 2
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...

Una delle storie che ricordavo con più piacere delle mie prime letture di Tex.

Parto subito dai disegni di Letteri, per me strepitosi. Ormai è risaputo che nelle ambientazioni cinesi si trovava a suo completo agio, ma qui c'è molto di più.

Le tavole dove vengono letteralmente devastati i locali cinesi dalla torma di rissaioli assoldata da Tex sono da antologia. E l'ammaliante Jane non poteva essere caratterizzata meglio di come è stato fatto.

Una "femme fatale" dal grandissimo fascino e dall'altrettanto importante personalità.

Tornando alla storia trovo anch'io che l'appendice messicana, oltre ad essere meno interessante, sia del tutto superflua ai fini della storia. Per me termina con la morte di Jane poi inizia un'altra breve avventura dove c'è poco da dire.

Da una lettura adulta effettivamente si possono notare diverse incongruenze nella sceneggiatura, già citate in altri commenti. Incongruenze che, secondo me, non vanno a minare una storia scoppiettante, dove i colpi di scena si susseguono uno dietro l'altro. E la lettura fila che è un piacere. Insomma storia che si rilegge ancora con piacere immutato.

 
Al di là di palesi forzature, possono piccoli errori o qualche buco nella trama farci giudicare negativamente una storia che comunque ci emoziona e trascina?

Per me, chiaramente, no! E vale per GLB come per Nizzi e tutti gli altri autori di Tex.

E vale anche per questa "Chinatown".

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

2 ore fa, Juan Ortega dice:

Cito questo commento perché, oltre ad essere attuale dopo ben 10 anni (lungimirante @virgin :D), mi trova assolutamente concorde. Al di là di palesi forzature, possono piccoli errori o qualche buco nella trama farci giudicare negativamente una storia che comunque ci emoziona e trascina?

Per me, chiaramente, no! E vale per GLB come per Nizzi e tutti gli altri autori di Tex.

E vale anche per questa "Chinatown".

 

Si dice che la lungimiranza sia il più grande difetto degli inattuali. :D

 

Ovviamente, nessuno dice che le forzature non siano difetti: proprio nel topic della storia in edicola e dell'ultimo Magazine sono evidenziate delle forzature di Ruju che, a quanto pare (io non l'ho letto), penalizzano parecchio l'efficacia della storia.

Però è un dato di fatto che nella narrativa avventurosa le scelte illogiche e le forzature ci siano SEMPRE, perché non si tratta di realtà (la quale, comunque, dal canto suo non si disturba troppo ad apparire logica; ma è un'altra storia...). Il talento del narratore si vede quando le piccole o grandi forzature non impattano sulla credibilità della storia, quando l'atmosfera e la logica globale della vicenda restano coerenti. E GLB in questo era maestro: "Chinatown", che non rileggo da quando scrissi quel messaggio, ma che ricordo benissimo, ne è un ottimo esempio.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Vero che Tex e Carson (soprattutto) si comportano da piccioni di prima categoria nei confronti di Jane, non sospettando di lei, ma soprattutto andando a raccontarle praticamente tutto:D

Ed è l'unico motivo per cui, secondo me, per questa storia non si può parlare di capolavoro-perchè Glb si impegna proprio a metterla sotto la lente, e a farti capire che è un personaggio ambiguo:D

Ma a parte questo...grandissima storia !!

Azione e avventura allo stato brado.

Una delle mie preferite, tra quelle del centinaio d'oro, e la mia storia di cinesi preferita ever.

E mi piace moltissimo anche l'infuocato finale messicano, che regala un assedio devastante, quasi un'anticipazione, concentrata, di ciò che si vedrà ne "Il Ritorno di Montales".

Letteri al suo massimo, elegante, dinamico, fluidissimo.

BOMBAZZA

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Strano, questo thread, che parla di una BELLISSIMA storia di GL Bonelli e Letteri... è STRAPIENO di commenti su Nizzi! Penso sia più citato Nizzi di GL Bonelli!. E non viene fatto da me (che ho già postato nel thread senza citare minimamente Nizzi), ma, meraviglia delle meraviglie (sono ironico, se non si capisse. Se volete posso spiegarlo tre volte, come Nizzi...), dai FAN DI NIZZI! Per difenderlo! Sparando paragoni ridicoli fra questo capolavoro e certe "finezze" del degno erede...  :rolleyes:

 

Va bene "gli occhi del cuore", ma mi sembra come un fan di dei Fratelli Vanzina che per elevare i suoi idoli faccia un confronto con Kubrick, dicendo "guardate, anche Kubrick in Eyes Wide Shut ci mette donne nude, sono uguali!" :laugh:

 

Boh, per me Nizzi esce MASSACRATO dal confronto.  Se gli volete davvero bene, dovreste evitare di confrontarle con storie come questa. Non ne esce bene per niente. Un confronto più onesto e meno umiliante dovrebbe essere con le storie contemporanee alle sue dell'epoca, cioè con gli ultimi scampoli rimasti nel cassetto di GL Bonelli e il non-tex di Nolitta. Un confronto che fa capire bene come mai all'epoca fu acclamato. Se lo confrontate con le storie del Periodo D'Oro invece gli fate davvero male...

 

Però rimane il problema: è mai possibile che questo thread, dedicato ad una storia splendida...  sia pieno zeppo di post di Nizziani frustrati che postano solo scuse per Nizzi? Qui sono io che mi lamento di chi "cita Nizzi sempre a sproposito" (e DI SOLITO sono sempre i nizziani... anche le ultime flames sono casi in cui magari io faccio una battta di una riga in un post lunghissimo, meno del 1% del post, e arrivano le risposte dei nizziani che parlano solo di quello, inferociti, e fanno deragliare il thread).

 

È proprio tanto difficile commentare un capolavoro di GL Bonelli e Letteri senza infilarci dentro una assurda difesa a di Nizzi? Evidentemente sì...

  • Mi piace (+1) 1
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Diablero dice:

Strano, questo thread, che parla di una BELLISSIMA storia di GL Bonelli e Letteri... è STRAPIENO di commenti su Nizzi! Penso sia più citato Nizzi di GL Bonelli!. E non viene fatto da me (che ho già postato nel thread senza citare minimamente Nizzi), ma, meraviglia delle meraviglie (sono ironico, se non si capisse. Se volete posso spiegarlo tre volte, come Nizzi...), dai FAN DI NIZZI! Per difenderlo! 

Ora ti faccio una domanda: Visto che come dici tu il Thread è strapieno di parole su Nizzi era obbligatorio riprendere la discussione su Nizzi? No! Soprattutto quando si stava parlando della storia, citando Nizzi in un misero rigo.

<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Diablero dice:

Sparando paragoni ridicoli fra questo capolavoro e certe "finezze" del degno erede... 

Tempo addietro, misi a confronto le storie di Bonelli di Nizzi e Boselli con temi simili e dissi che ( non solo io) gli ultimi due aravano il primo: "Il Passato di Tex" contro: "Furia Rossa" (ed "Il Passato di Carson") o "Il Giuramento" e "Furia Rossa", "La Cella della Morte" e "L'Uomo con la Frusta" (molto simili, solo che Nizzi oltre amplia il Cast inserendo il grandissimo Cobra) "Lotta Sul Mare" e "La Congiura" indiani ed esercito: "Sangue Navajo" e "Vendetta Indiana" (molto simili anche queste) "contro" "Sioux" e " Le Colline del Vento" (molto più articolate). Solo con Mefisto (e le storie al Nord, ma era già un altro periodo) non c'è confronto. Io preferisco quelle di Nizzi, a te non piacciono, ma dire che uno è Kubrick e l'altro il regista di "Natale in India" mi sembra un po' esagerato.

<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Diablero dice:

Boh, per me Nizzi esce MASSACRATO dal confronto.  Se gli volete davvero bene, dovreste evitare di confrontarle con storie come questa. Non ne esce bene per niente. Un confronto più onesto e meno umiliante dovrebbe essere con le storie contemporanee alle sue dell'epoca, cioè con gli ultimi scampoli rimasti nel cassetto di GL Bonelli e il non-tex di Nolitta. Un confronto che fa capire bene come mai all'epoca fu acclamato. Se lo confrontate con le storie del Periodo D'Oro invece gli fate davvero male...

Vedere sopra.

<span style="color:red">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

Però rimane il problema: è mai possibile che questo thread, dedicato ad una storia splendida...  sia pieno zeppo di post di Nizziani frustrati che postano solo scuse per Nizzi? Qui sono io che mi lamento di chi "cita Nizzi sempre a sproposito"

Infatti si stava "ripulendo" però poi sei arrivato tu a dire che Nizzi è come Vanzina e quindi.... Io sarò pure Nizziano (più o meno, le mie storie preferite le ha scritte lui, ma di certo non nego che abbia scritto gli episodi peggiori della serie), ma tu sei proprio Anti-Nizzi ed è esattamente qui che si vede. C'era veramente il bisogno di parlare nuovamente di Nizzi in questo Thread quando si parlava della storia? No, però ci hai pensato tu.

  • Grazie (+1) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

MacParland, la risposta alla tua ennesima filippica pro-Nizzi l'ho già data, proprio nel post a cui rispondi:

"È proprio tanto difficile commentare un capolavoro di GL Bonelli e Letteri senza infilarci dentro una assurda difesa a di Nizzi? Evidentemente sì... "

 

Ho sottolineato la cosa perchè questo thread è l'ennesima PROVA EVIDENTE di come la storiella degli "anti nizziani che citano sempre Nizzi a sproposito",  sia un PALESE ROVESCIAMENTO DELLA REALTÀ.

 

Qui non solo è "rischioso" parlare di Nizzi (anche QUANDO APPROPRIATO, per il tema) perchè i "nizziani" si lamentano", ma addirrittura... non si può nemmeno parlare di GL Bonelli, perchè il thread viene subito riempito di difese di Nizzi fuori tema e fuori tempo massimo.

 

Poi, personalmente, NON HO FINITO... penso di postare in seguito una disamina di tutte queste fantomatiche "falle nella storia", ma NON HA SENSO FARLO se il thread verrà subito stravolto e deragliato da orde di Nizziani che fanno paragoni del cavolo fra cavoli e merende...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

DIABLERO, MACPARLAND, VI INGIUNGO DI FINIRLA PRIMA ANCORA DI COMINCIARE.

 

Ciò detto, @Diablero, dato che sono uno di quelli che tirò fuori Nizzi a sproposito... anzi, il primo a tirarlo fuori a sproposito, ti posso spiegare perché lo feci. Soprattutto perché penso di non poter essere etichettabile come fan di Nizzi, né di chicchessia, qui sopra, e tredici anni di messaggi rimasti (purtroppo, vista l'immaturità di molti di essi :D ) infallibilmente salvati possono dimostrarlo.

Ciò che ho scritto è secondo me comprensibile se contestualizzato al tempo in cui fu scritto: un tempo nel quale le storie di Nizzi mi avevano da un lustro stufato per la loro crescente sciatteria, quando non direttamente disgustato; ma in cui mi avevano parimenti disgustato i toni troppo accessi che si trovavano in altri luoghi di discussione. Toni che trascendevano il legittimo diritto di critica (ad ex: dire che diverse storie di Nizzi fossero MERDA non metaforica, ma proprio tecnicamente) per andare spesso e volentieri all'insulto personale, ciò che non mi è mai passato per l'anticamera del cervello (ohibò, altrove qualcuno, di cui anche ho una certa stima, ma che mi prese a pesci in faccia quando gli scrissi negando i fatti, da anni dice di essere stato minacciato da me su questo stesso forum. Personalmente non ne ho ricordo alcuno; ma se davvero l'ho fatto può darsi che stessi scherzando :D ).

Quindi, lungi da me il paragonare questa storia alle ciofeche della seconda parte della carriera texiana di Nizzi; le parole, lette senza fare il caso al periodo o alle persone che le scrissero, potrebbero farlo pensare, ma visto il contesto alludevano evidentemente ad altro.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • Sceriffi
1 ora fa, Diablero dice:

Strano, questo thread, che parla di una BELLISSIMA storia di GL Bonelli e Letteri... è STRAPIENO di commenti su Nizzi! Penso sia più citato Nizzi di GL Bonelli!. E non viene fatto da me (che ho già postato nel thread senza citare minimamente Nizzi), ma, meraviglia delle meraviglie (sono ironico, se non si capisse. Se volete posso spiegarlo tre volte, come Nizzi...), dai FAN DI NIZZI! Per difenderlo! Sparando paragoni ridicoli fra questo capolavoro e certe "finezze" del degno erede...  :rolleyes:

 

Va bene "gli occhi del cuore", ma mi sembra come un fan di dei Fratelli Vanzina che per elevare i suoi idoli faccia un confronto con Kubrick, dicendo "guardate, anche Kubrick in Eyes Wide Shut ci mette donne nude, sono uguali!" :laugh:

 

Boh, per me Nizzi esce MASSACRATO dal confronto.  Se gli volete davvero bene, dovreste evitare di confrontarle con storie come questa. Non ne esce bene per niente. Un confronto più onesto e meno umiliante dovrebbe essere con le storie contemporanee alle sue dell'epoca, cioè con gli ultimi scampoli rimasti nel cassetto di GL Bonelli e il non-tex di Nolitta. Un confronto che fa capire bene come mai all'epoca fu acclamato. Se lo confrontate con le storie del Periodo D'Oro invece gli fate davvero male...

 

Però rimane il problema: è mai possibile che questo thread, dedicato ad una storia splendida...  sia pieno zeppo di post di Nizziani frustrati che postano solo scuse per Nizzi? Qui sono io che mi lamento di chi "cita Nizzi sempre a sproposito" (e DI SOLITO sono sempre i nizziani... anche le ultime flames sono casi in cui magari io faccio una battta di una riga in un post lunghissimo, meno del 1% del post, e arrivano le risposte dei nizziani che parlano solo di quello, inferociti, e fanno deragliare il thread).

 

È proprio tanto difficile commentare un capolavoro di GL Bonelli e Letteri senza infilarci dentro una assurda difesa a di Nizzi? Evidentemente sì...

 

Diablero, non c'era proprio bisogno di questo post. A parte che io tutti questi commenti su Nizzi di cui il thread sarebbe strapieno non li vedo; il paragone con Nizzi viene fatto in un post del 2011!

 

Il tuo è un post puramente ed inutilmente polemico, che ha subito scatenato un inizio di flame. Chiudetela qui tutti e subito.

 

 

ps: @virgin, abbiamo postato insieme

  • Grazie (+1) 1
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Suggestionato e fomentato dalla ri-ri-lettura di "La Banda del Rosso" (il traffico di Oppio esercitato dalla setta cinese) e "Satania" (la dark lady in maschera, intuibile da tutti tranne che dai nostri eroi), mi sono ri-ri-letto questo mio cult assoluto, che difatti soprattutto rielabora, perfezionandole, suggestioni precedentemente e ripetutamente affrontate... Devo in parte tornare su quanto ho scritto in precedenza in questo topic : Tex è molto meno sprovveduto di quanto ricordassi, sicuramente più prudente...a farci la figura dell'ingenuo sempliciotto fino al momento della rivelazione, qui, è soprattutto Carson. Comunque : la demolizione notturna delle bische, il tonitruante assedio a Casa Hermosa a base di piombo e dinamite, e le bistecche alte tre dita degustate al ristorante di Min-Li, ne fanno una classico immortale.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 1 anno dopo...

Allora...Già leggere le storie disegnate da Letteri mi mette di buon umore, mi ricorda la mia adolescenza e mi riporta a "casa", poi ci si mette anche un bel giallo con i cinesi scritto da GLB, quindi siamo a cavallo.

Detto questo la trovata di Jane è stata sfiziosa (anche se io, complici i disegni di Letteri, un po' avevo mangiato la foglia) e i nostri pards sono stati tutti protagonisti (un Kit molto coinvolto, Tiger che chiude il discorso con Benavides e Carson che fa il dinamitardo).

Tex viene ferito ben due volte e quindi si mostra "umano", però GLB lo rende anche attivo ed intuitivo.

Globalmente la storia mi è piaciuta, scorre bene, ci sono un paio di battute simpatiche, la scena dei marinai che sfondano tutto è spassosissima, dinamite a iosa.

I difetti? Bah...Forse degli antagonisti (i messicani) non carismatici, forse un po' scontato il finale (arrivano i nostri "rurales"), però GLB e Letteri hanno architettato una buona storia per me.

Il 9/6/2012 at 01:21, Leo dice:

Su questa storia sarà una voce fuori dal coro. Nonostante un'OTTIMA prima parte (mi è piaciuta davvero e non poco), non riesco comunque ad esprimere un giudizio positivo. Probabilmente, se, come dice Don Fabio, la storia fosse finita con la morte di Janet, sarebbe stato meglio, senza quell'inutile appendice messicana che a mio parere ha solo allungato il brodo. Ma, anche se fosse finita con Janet investita dalla diligenza, comunque io non avrei potuto dare un apprezzamento pieno. Ciò perchè ritengo, come Cheyenne, che GLB avesse chiaro fin dall'inizio quale dovesse essere il ruolo della bella Janet, e la stessa frase incriminata è da intendersi, per me, nel senso che le da' Cheyenne. Ma, a mio parere, questa identit? tra Janet e il Drago, oltre ad essere totalmente inverosimile, come sottolinea Pedro (come fa ad avere tutto quell'ascendente sui cinesi, che addirittura si suicidano pur di non tradire il Drago!?!), è del tutto infelice. Si capisce immediatamente dove GLB vuole andare a parare (l'ho capito pure io, che non sono un giallista e ho capacità intuitive prossime allo zero...), ma, nonostante tutto, l'autore continua a tenere il lettore sulle spine (si fa per dire...) facendo recitare a Tex la parte del misterioso che non vuole dire nulla neanche ai suoi fidatissimi pards (accampando pretesti risibili). Carson, rimbecillito, non capisce nulla di quanto gli sta attorno, non fa che chiedere a Tex "Chi è il Drago?" pendendo dalle sue labbra, si arrabbia con lui per il suo stare abbottonato e infila una gaffe dopo l'altra dovute proprio alla sua ignoranza circa la reale identit? del Drago. GLB, alla ricerca quasi esasperata del sensazionalismo (tenere desta l'attenzione del lettore sulla fantomatica identit? del Drago che solo il grande Tex è riuscito ad intuire) d' vita a un personaggio (quello di Janet) e a situazioni a mio parere troppo artificiali, posticce, assolutamente incongruenti e inverosimili. Per le ragioni sopra esposte, proprio non me la sento di dare un giudizio positivo su questa storia. Salvo solo la prima parte, per il suo ritmo serrato, per i suoi dialoghi godibilissimi, per la spettacolare scena della devastazione delle fumerie d'oppio, per gli straordinari disegni di un superlativo Letteri, qui in forma smagliante.

Su certe cose concordo (seconda parte messicana in calo ad esempio), però tutti gli elementi positivi che hai indicato fanno pendere nettamente la bilancia. Cioè un bel 7 se lo meritano GLB e Letteri 😁

 

Il 31/5/2020 at 11:25, valerio dice:

Io il primo centinaio fatico moltissimo a rileggerlo. Comincio dalla fine del centinaio.

Poi concordo con Dix Leroy, chiaramente siamo nel mito, e nella sua creazione. Quindi ci si deve sempre accostare con deferenza. Però c'è anche uno spirito critico e una onestà intellettuale, che ci dovrebbe impedire di fare discorsi tipo "Eh ma è Galep, eh ma è GLB e allora va tutto bene, capolavoro!". Non credo sia lo spirito di un forum propositivo. Ovviamente va fatta una valutazione rispettando i canoni dell'epoca della scrittura e cercando di calarci nel periodo, ma non va spenta l'onestà intellettuale.

 

Concordo al 100%. 

Modificato da Diablorojo82
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.