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TWF - Tex Willer Forum

[480/482] Le Colline Dei Sioux


Guest Colonnello_Jim_Brandon
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voto alla storia  

57 utenti hanno votato

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Sequel della splendida "Sioux" e, pur essendo meno riuscita di quella (ma soltanto perché la prima la considero un capolavoro), è una gran bella storia. Una delle ultime veramente positive di Nizzi.
Vero quello che è stato scritto circa il comportamento di Tex ma, ad onor del vero, se non me lo avessero fatto notare non me ne sarei accorto. Perché si é talmente presi dalla vicenda e dalla corsa contro il tempo che tutto il resto passa in secondo piano.
Il compito di Tex, questa volta, non può essere quello di un semplice uomo d'azione, ma di un uomo che, con la sua intelligenza e le sue amicizie, riesce in un'impresa impossibile per chiunque: evitare una guerra. E alla fine ci riesce, seppur con il sacrificio di Nuvola Bianca. Ma quante morti riesce ad evitare?
Per quanto riguarda Carson, fa piacere, ogni tanto, che venga messo in primo piano dagli eventi, soprattutto dopo tutte le volte che questo Autore è stato criticato per averlo maltrattato e ridotto al rango di una macchietta.
Somiglianze con "Alla conquista del west"? Ci sono tutte, ma non me la sento di criticare tale scelta. Anche io, se fossi uno sceneggiatore, prenderei spunto da film, libri o telefilm. Non tutte le sceneggiature possono nascere dal parto della fantasia. Certo, prendere spunto non vuol dire copiare, ma se questo vuol dire regalarmi una bella sequenza, glielo perdono.
Disegni di Monti buoni e sottovalutati.
Voto alla storia: 8,2
Voto ai disegni: 7,5

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  • 5 settimane dopo...

Lessi con piacere questa storia. Mi piacque sia per il finale amaro sia per il ruolo di Carson. Però, mi chiedo: siamo certi che sia corretto assumerla a paradigma della verità storica? Non vi è, forse, ancora l'eco del solito, falso, mito del "buon selvaggio"? 

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Una delle mie storie preferite, nella mia top ten. Un autentico capolavoro, con un Nizzi in stato di grazia, che sforna una sceneggiatura dai dialoghi eccellenti,  a tratti con grandissima ironia( i dialoghi con il colonnello Drake) a tratti con grande drammaticità , come nello splendido finale amaro, per me un vero shock, tra le pagine di più alto lirismo della serie, e chi se ne importa se è  preso dalla Conquista del West:  Tex pieno di disprezzo per i militari che hanno causato la morte di un grande uomo, di un grande amico, porta il cadavere in mezzo alle file dei soldati concludendo con la magnifica, toccante frase: " Volevi Nuvola Bianca... ecco, te l' ho portato." :snif: Brividi! Brividi ogni volta che la leggo.:inch: 

Anche il resto della storia, comunque, si dipana a meraviglia, alternando continui colpi di scena  a una costante tensione drammatica, e , come dice James, c' è  un Carson eccellente.

I disegni di Monti? Beh, sono semplicemente i migliori della sua carriera. Chiamarmi capolavori grafici è  dir poco.:clapping:

 Voto infinito.

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  • co fondatore

Ho sempre avuto l'impressione che l'ottima riuscita di questa storia, in un periodo in cui le trame nizziane stavano cominciando a mostrare la corda*, è dovuta al fatto che la realizzazione è cominciata parecchi anni prima (il '96), vista la lentezza di un Monti, che ha dovuto realizzare ben tre albi.

La querelle sul finale "rubato" dalla serie La conquista del West, con cui gli antinizziani di professione ci hanno dato dentro per picconare il lavoro dell'autore di Fiumalbo, non toglie che oltre nove decimi dell'episodio, la parte tutta farina di Nizzi, sia a livelli ottimi, a volte quasi eccellenti.

Monti fa un lavoro egregio, sicuramente il suo migliore sulla saga. Alcune sequenze son quasi degne del suo maestro Ticci.

 

Storia da 9.

 

*Il Presagio non vale, visto che è in parte farina di Civitelli.

 

EDIT: ho visto che l'avevo già commentata dieci anni fa, ma vedo che il voto è grosso modo simile a quello che ho dato oggi.

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  • 8 mesi dopo...

Di colpo, sembrò che Nizzi, dopo aver scorto la celebre DeLorean parcheggiata in via Buonarroti, si concesse un viaggetto nel decennio precedente per scrivere il sequel del fortunato episodio delle "Colline del vento". In effetti, dopo un periodo di appannamento artistico, la storia in questione si rivelò un autentico gioiello e rileggendola, si ha l'impressione che l'autore fosse tornato ai suoi tempi d'oro, quando la verve creativa era al top. Che le storie con le guerre indiane siano nelle corde di Nizzi, non vi è dubbio, come è innegabile che il ciclo con i Sioux di Nuvola Bianca sia uno dei suoi fiori all'occhiello. Lo spunto iniziale, inevitabilmente si rifà e si intreccia, senza grandi novità, con l'episodio precedente. L'accordo tra esercito e Sioux, firmato dopo la sconfitta di Stonewell torna a traballare per l'assidua presenza dei cercatori d'oro nel terreno destinato agli indiani. La trovata di Tex per evitare il peggio è quello di proporre agli emissari del governo un accordo scritto che garantisca agli speculatori il diritto di sfruttamento dei giacimenti auriferi, lasciando il possesso delle sacre colline al popolo di Nuvola Bianca. Lo sforzo diplomatico del ranger, avrebbe successo se non ci si mettesse di mezzo il fato. L'incidente al forte il giorno della firma a Fort Walsh fa precipitare il tutto e il conflitto sembra a tal punto inevitabile. Anche la cieca intransigenza dell'ottuso colonnello Drake, unito all'odio per gli indigeni, complica il tutto. Il canovaccio della trama è il classico nizziano, ma l'ottima sceneggiatura, i giusti tempi narrativi e i funzionali dialoghi rendono la storia interessante e coinvolgente. Il culmine comunque si ottiene nel terzo albo, quando fra colpi di cannone, sassi ruzzolanti dalle gole, urli di Drake e l'intervento di Davis, l'episodio prende quota, raggiungendo vette altissime di epicità e lirismo con il sacrificio di Nuvola Bianca e il picchetto militare d'onore voluto dal generale all'arrivo della sua salma nell'accampamento militare sui Saka Wata. Anche molto bella la scena del breve diverbio verbale tra Tex e Davis, due uomini dalla forte personalità e stima reciproca, che affrontandosi sullo spinoso argomento, danno scintille. L'epilogo è da lode e rende memorabile la prova di Nizzi. Da menzionare l'ottima personalizzazione dei protagonisti e comprimari. L'autore di Fiumalbo sembra indossare per una volta i panni di Boselli (maestro nel dipingere i caratteri delle sue creature letterarie) scodellandoci un parco personaggi molto ben assortito e delineato. Nuvola Bianca è un capo saggio, fiero, leale e sincero (bella la scena in cui ammette a Tex di aver momentaneamente perso fiducia in lui durante il cannoneggiamento della montagna sacra). Non gli manca l'ironia e il senso di responsabilità. Per il bene del suo popolo sacrifica la sua vita in una sequenza splendidamente scritta da Nizzi. Il colonnello Drake è il tipico militare arrogante, smanioso di gloria e razzista. S'incaponisce sulle sue posizioni con ottusa intransigenza e nei momenti topici della vicenda mostra la sua meschinità e vigliaccheria. Gli fa da contraltare l'ottimo capitano Orwell, un autentico galantuomo pieno di buon senso e ligio al suo dovere. Personaggio molto interessante che pur di evitare un inutile bagno di sangue, asseconda il piano di Tex e boicotta la spedizione punitiva. Odia palesemente Drake ma gli salva la vita, mostrando un innato coraggio. Un personaggio che mi è sempre molto piaciuto e che riceverà giustamente una meritato avanzamento di grado sul finale. Stupisce come Nizzi nelle due sue ultime prove rivaluti alla grande Carson , dopo averlo a lungo bistrattato. Il vecchio cammello è praticamente perfetto nell'episodio e il ruolo da leader che assume nelle caverne in assenza del pard, gli fa onore. Tex, sebbene sia fatalmente destinato a pagare un prezzo molto alto, dà l'anima per salvare il salvabile; chi mi ha invece lievemente deluso è Cervo Veloce, che rispetto alla sua prima apparizione, risulta più impulsivo, meno freddo e sarà proprio una sua infausta reazione a generare l'effetto domino degli eventi. Ottima pure la prova grafica di Monti, giunto all'apice della sua carriera artistica. Non fa rimpiangere affatto Ticci (mica poco!) e mantiene costanza e qualità nella considerevole distanza dei tre albi. Unico caso per lui e considerata la sua nota lentezza, credo sia stata struggente l'attesa in redazione. Ottimi paesaggi, notevoli vignette di combattimento con numerosissimi soggetti e discreto dinamismo di tratto, avvalorato da sapienti contrasti fra bianco e neri. Unico neo, già più volte da me fatto notare, l'eccessiva ripetitività di fattezze dei suoi soldati. Curioso difetto ripetuto dal compianto disegnatore che stranamente gli editor non evidenziarono mai nelle sue storie. Il mio voto finale è 9   

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Il finale sembra ispirato a quello di un episodio di "Alla conquista del West", nel quale il capo Sioux Satangai sacrificò la sua vita. La sua salma, portata ai militari da Zeb Macahans, ricevette gli onori militari.

 

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  • 4 mesi dopo...
  • 1 mese dopo...

Veniamo a quello che può essere considerato l'ultimo capolavoro Nizziano, seguito ideale di Sioux, altra storia memorabile.

Questa storia ha un solo difetto, che abbassa il voto da 10 a 9, ed è la distrazione di Tex e Carson nel secondo albo che permette a loro di essere catturati dagli indiani, e il successivo provvidenziale intervento della cavalleria, davvero stravisto e infastidente.

Per il resto siamo su livelli altissimi.

Bellissimi i tratteggiamenti del vanaglorioso Drake e del buono Orwell, così come monumentale è Nuvola Bianca, il vero perno dell'intera storia.

Carson in grandissimo spolvero, stratega e punto fermo insostituibile. E Tex grandissimo nel far di tutto per salvare capra e cavoli.

C'è poi Davis ed è sempre un bel personaggio, tutto di un pezzo, deux ex machina, che però stavolta non può evitare un finale drammatico, ma che permette ai Sioux di salvare la loro terra e molti morti.

Il finale poi, è di quelli che fanno la differenza. Finale epico, indimenticabile, commovente.

Ci sono tre punti fermi per il sottoscritto, nella commozione Texiana.

1) Tex sulla tomba di Lilith ne "il giuramento".

2) Il finale di Furia Rossa

3) il finale di questa avventura.

 

Sono i tre punti in cui non posso fare a meno di piangere anche all'ennesima rilettura. Nizzi mi deve diversi fazzoletti.

Il finale con Tex che arriva con in braccio il corpo di Nuvola Rossa e lo consegna a Davis in mezzo ai soldati schierati per l'onore militare è una scena che segna un'apoca Texiana.

 

I disegni di Monti molto buoni. Monti era un artista sottovalutato, e certo, forse non può essere paragonato ad altri 3 o 4 grandissimi disegnatori di Tex, ma era molto efficace e molto molto Texiano nel tratto e nello spirito.

Nizzi 9

Monti 7:50

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<span style="color:red;">8 ore fa</span>, valerio dice:

Il finale con Tex che arriva con in braccio il corpo di Nuvola Rossa e lo consegna a Davis in mezzo ai soldati schierati per l'onore militare è una scena che segna un'apoca Texiana.

 

Bianca. Nuvola Bianca.

Nuvola Rossa è altra roba.

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2 ore fa, navajo warrior dice:

 

Bianca. Nuvola Bianca.

Nuvola Rossa è altra roba.

Giusto. lapsus.

Grazie per la correzione.

Modificato da valerio
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Anche io ho riletto proprio di recente questa storia, e non posso certo non straconfermare il giudizio più che positivo che ne trassi dopo la prima lettura completa, circa 16 anni addietro, e qualsiasi successiva rilettura nel corso del decennio e mezzo a seguire. Probabilmente, se si paragonano le due storie, la prima avventura di Tex e Carson al fianco di Nuvola Bianca rimane di una spanna superiore (almeno, dal mio punto di vista), tuttavia anche questa seconda è una tripla di ottimo livello, ricca di suggestioni e di spunti di riflessione per il lettore, su tutti l'ineluttabile e sempre più incalzante avanzamento della cosiddetta "civiltà" dell'Uomo Bianco ai danni dell'Uomo Rosso, custode di valori e retaggi culturali diametralmente opposti e, dunque, inconciliabili. Sensazione, questa, che per quanto mi riguarda emerge prepotente dal susseguirsi degli eventi narrati nella storia: la sequenza inizia con scontri tra sioux e minatori, a seguire Tex suggerisce un ragionevole compromesso agli inviati del governo, il gesto inconsulto di un minatore e la colluttazione che ne consegue (con la morte di un soldato) manda tutto alle ortiche, il comandante guerrafondaio del forte coglie l'occasione per muovere guerra alla gente di Nuvola Bianca, e solo il prodigarsi di Tex e Carson, il successivo intervento dell'autorità del generale Davis e, ultimo ma non certo meno importante, il sacrificio di Nuvola Bianca evitano una carneficina.

 

Il principale punto di forza della storia risiede probabilmente nella figura di Nuvola Bianca, che col passare delle pagine acquisisce sempre maggiore maestosità e, purtroppo, raggiunge il proprio apice nel momento in cui decide di togliersi la vita, dopo essere giunto alla conclusione che si tratta dell'unica soluzione che possa evitare una guerra che, qualora scoppiasse, comporterebbe la sicura sconfitta e lo sterminio della propria gente. Estremamente toccante la scena in cui Tex giunge sul Saka Wata pochi secondi dopo che l'anziano capo si è colpito a morte, nonché la succesiva in cui il Ranger ne porta il corpo all'accampamento militare, chiedendo ed ottenendo gli onori militari in segno di rispetto nei suoi confronti. Momento che rischia di essere guastato dall'ennesimo ridicolo appiglio al protocollo da parte del colonnello Drake, principale antagonista della vicenda, quintessenza del militare ambizioso ed ottuso, per quanto apparso nonostante tutto "in buona fede" (nel senso che non sembra perseguire altri fini che non la gloria personale e l'avanzamento di grado).

 

La bellezza della storia è ovviamente data, inoltre, dai superbi disegni di Monti, qui alla sua penultima storia di Tex (addirittura, l'ultima da lui disegnata per intero), anche se personalmente avrei preferito rivedere all'opera Ticci come nella storia di qualche anno prima...

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Dico solo che in questa storia si è arrivati a vette altissime di Pathos...la morte di un grande guerriero permette ad un popolo di sopravvivere ad un massacro indegno...e Tex è la "mano del destino" che a malincuore fa compiere tale miracolo.dopo sta storia ho in parte odiato il mio idolo Generale Davis, quando fa presentare le armi al Capo Indiano morto... gesto sciovinista ed inutile,e Tex giustamente lo disprezza.e con questo capolavori Nizzi dimostra di essere un abile tessitore di trame indiane...chapeu,mon Vieux

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  • 7 mesi dopo...
On 5/10/2012 at 21:19, Leo dice:

Confesso che, quando usc? questa storia, io non l'ho letta. Dopo lo splendore di Montagne Maledette, in cui Borden mi aveva ancora una volta deliziato con una trama avvincente e con personaggi originali (il tedesco Weiser, la bella moglie indiana Maria, l'altro tedesco "loco") rivedere la solita storia degli indiani attaccati dal trito e ritrito comandante in cerca di gloria (peraltro, visto solo pochi numeri prima!, ne Il Presagio, sempre di Nizzi, dove il borioso comandante stavolta punta all'oro dei Navajos) mi faceva venire la nausea. Pensai che Nizzi ormai ripiegava sempre sui soliti soggetti, perchè evidentemente aveva ormai poco da dire. Ieri sera ho finalmente letto questa storia. Buonissima per due terzi, nell'ultimo albo, "Nuvola Bianca", essa sfocia nel capolavoro assoluto, sintetizzando attraverso la fiction la Storia e rendendo il capo Sioux il paradigma della sconfitta e della fine dei nativi d'America. Stupenda tutta la sequenza del Generale Davis, grande attore in una parte che egli stesso è costretto a trangugiare con amarezza (bellissima la scena in cui scaglia con rabbia il bicchiere a terra), lirismo puro le scene in cui Nuvola Bianca invoca il Grande Spirito dalla sommit? delle colline. La stessa, del tutto inedita, chiosa finale di Nizzi palesa la partecipazione emotiva dell'autore alla vicenda (e ciò contribuisce indubbiamente alla felicit? dei testi), così come i disegni sensazionali di un ispiratissimo Monti fanno vivere la bellezza dei paesaggi, della natura e di quelle colline del vento, che rappresentano insieme la casa e la tomba del popolo Sioux.

Allora...Riletta oggi dopo vent'anni. Avevo 18 anni, ora ne ho 38. È un capolavoro per me ed è di un pelo superiore alla " propedeutica" Sioux. Perché è più amara, più umana, i personaggi da Nuvola Bianca alla staffetta Mulligan ti "parlano", ti trasmettono emozioni. Ci sono dialoghi brillanti, c'è tristezza, c'è rabbia (Drake lo affogherei), c'è realtà. Tex è vero non è un super eroe e nella sua umanità è eccezionale. Perché ci prova e quasi ci riesce. Poi la Storia non la puoi cambiare e la Storia dei Nativi Americani ha avuto una fine inevitabile. Monti non mi ha mai entusiasmato, ho altri preferiti(Villa, Marcello, Civitelli), però sicuramente il suo tratto Ticciano è perfetto. Poi preferisco Ticci.

Per storie come questa (ed altre) Nizzi sarà sempre visto come un bicchiere mezzo pieno.

Poi quando scrive cose pessime (tipo ultimo color) deve essere criticato.

Però globalmente Nizzi è stato un grande sceneggiatore.

On 29/5/2020 at 11:37, valerio dice:

Veniamo a quello che può essere considerato l'ultimo capolavoro Nizziano, seguito ideale di Sioux, altra storia memorabile.

Questa storia ha un solo difetto, che abbassa il voto da 10 a 9, ed è la distrazione di Tex e Carson nel secondo albo che permette a loro di essere catturati dagli indiani, e il successivo provvidenziale intervento della cavalleria, davvero stravisto e infastidente.

Per il resto siamo su livelli altissimi.

Bellissimi i tratteggiamenti del vanaglorioso Drake e del buono Orwell, così come monumentale è Nuvola Bianca, il vero perno dell'intera storia.

Carson in grandissimo spolvero, stratega e punto fermo insostituibile. E Tex grandissimo nel far di tutto per salvare capra e cavoli.

C'è poi Davis ed è sempre un bel personaggio, tutto di un pezzo, deux ex machina, che però stavolta non può evitare un finale drammatico, ma che permette ai Sioux di salvare la loro terra e molti morti.

Il finale poi, è di quelli che fanno la differenza. Finale epico, indimenticabile, commovente.

Ci sono tre punti fermi per il sottoscritto, nella commozione Texiana.

1) Tex sulla tomba di Lilith ne "il giuramento".

2) Il finale di Furia Rossa

3) il finale di questa avventura.

 

Sono i tre punti in cui non posso fare a meno di piangere anche all'ennesima rilettura. Nizzi mi deve diversi fazzoletti.

Il finale con Tex che arriva con in braccio il corpo di Nuvola Rossa e lo consegna a Davis in mezzo ai soldati schierati per l'onore militare è una scena che segna un'apoca Texiana.

 

I disegni di Monti molto buoni. Monti era un artista sottovalutato, e certo, forse non può essere paragonato ad altri 3 o 4 grandissimi disegnatori di Tex, ma era molto efficace e molto molto Texiano nel tratto e nello spirito.

Nizzi 9

Monti 7:50

Concordo anche se sulla classifica delle " emozioni " ho una visione diversa. Però la tua non è affatto male :-)

 

On 26/7/2018 at 07:24, Barbanera dice:

uno degli ultimi capolavori nizziani.

Sono d'accordo con chi vede la partecipazione emotiva del Vecchio Leone nella trama.D'altra parte, lo scrisse nel suo libro intervista di essere sempre stato contro il militarismo e di avere da sempre una simpatia per i nativi americani

Il canovaccio tipico del conflitto tra bianchi/indiani, visto e rivisto (e superbamente reso ne "Le Colline del Vento") si conclude nel finale con la mezza sconfitta di Tex, che deve assistere alla tragica morte del grande capo Nuvola Bianca, che consente alla sua tribù di sopravvivere all'ingiusta punizione da parte del solito "tacchino gallonato" in cerca di gloria e medaglie.Addirittura, si assiste al conflitto verbale Tex/Davis, con quest'ultimo che deve difendere (a malincuore) l'operato del suo sottoposto.Mi fa sempre effetto leggere la parte finale con Davis che schiera il picchetto di onore per rendere omaggio a Nuvola Bianca, e tex che lo apostrofa con un "vecchio bastardo"!!!

Il crudo realismo della storia è un pugno nello stomaco a tutti quelli (me compreso) che hanno sempre "tifato"per gli Indiani nel conflitto tra essi e il governo USA

Credo che questa storia, ed in generale Tex abbia influenzato il mio percorso universitario. Ero al primo anno di Scienze Politiche, alla fine ho fatto molti esami di Storia e alla fine una tesi sul l'evangelizzazione dei nativi americani nei territori del nord ovest degli USA. Poi dopo l'Università ho chiuso con questi temi e con Tex. Fortunatamente 4 anni ho ripreso Tex. Rileggendo le storie vecchie, iscrivendomi al forum e confrontandomi con altri lettori ed appassionati.

Il generale Davis si è più visto?

Modificato da Mister P
Eliminate ripetizioni
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<span style="color:red;">36 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Credo che questa storia, ed in generale Tex abbia influenzato il mio percorso universitario. Ero al primo anno di Scienze Politiche, alla fine ho fatto molti esami di Storia e alla fine una tesi sul l'evangelizzazione dei nativi americani nei territori del nord ovest degli USA. Poi dopo l'Università ho chiuso con questi temi e con Tex. Fortunatamente 4 anni ho ripreso Tex. Rileggendo le storie vecchie, iscrivendomi al forum e confrontandomi con altri lettori ed appassionati.

Il generale Davis si è più visto?

 

Bell'aneddoto, che è l'ennesima dimostrazione di come le nostre letture, o comunque la nostra fruizione di opere di fantasia (anche film, serie, ecc.) influenzino poi anche la nostra vita. Io, ad esempio, a Gli Invincibili devo un innamoramento per l'Irlanda, che dura da allora...

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io coi fumetti ci sono cresciuto. Con Tex ho imparato tutti i valori più importanti, come l'uguaglianza , il non arrendersi alle ingiustizie. Da Zagor ho imparato che anche se un eroe perde  può essere lo stesso un eroe. Da Mister No che per affrontare la vita a volte basta un sorriso e una canzone. Da ken Parker che la ragione è di rado da una parte sola.Da Nick Raider che anche i peggiori criminali hanno un motivo, sociale o personale,  per esserlo.

Modificato da Grande Tex
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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, Grande Tex dice:

io coi fumetti ci sono cresciuto. Con Tex ho imparato tutti i valori più importanti, come l'uguaglianza , il non arrendersi alle ingiustizie. Da Zagor ho imparato che anche se un eroe perde  può essere lo stesso un eroe. Da Mister No che per affrontare la vita a volte basta un sorriso e una canzone. Da ken Parker che la ragione è di rado da una parte sola.Da Nick Raider che anche i peggiori criminali hanno un motivo, sociale o personale,  per esserlo.

I fumetti sono arte e contribuiscono alla nostra formazioni. Spero di trasmettere a mia figlia di 4 anni questa passione. 

<span style="color:red;">19 ore fa</span>, valerio dice:

Direi che questa supera l'eccellente Sioux, perchè più emotiva e meno statica (Sioux è tutta di tattica e con poca azione, in fondo).

Concordo...Comunque Nizzi con queste due e con L'uomo senza passato è autore di tre pezzi pregiati. Livelli alti.

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  • 4 mesi dopo...
Il 28/4/2014 at 16:33, pecos dice:

Questa storia - che ho da poco riletto - e' senza dubbio un'ottima storia, ma con alcuni elementi che non me la fanno apprezzare del tutto e non mi fanno gridare al capolavoro.

 

Il 28/4/2014 at 16:33, pecos dice:

Beh il soggetto e' evidentemente trito e ritrito, e Nizzi ci mette ben poca originalita' (escluso l'apprezzato finale). Ma quello che non mi entusiasma e' il solito ricorso al generale Davis, che tante volte Nizzi utilizza come vero e proprio Deux ex machina in grado di salvare Tex quando la situazione sembra del tutto senza via d'uscita. Non so, mi sembra come se questo personaggio sia stato piu' volte per Nizzi come una scappatoia quando la sceneggiatura si trovava a un punto morto, e non ci fosse altro modo di risolvere la situazione che con un intervento divino... C'e' da dire che in questa storia comunque Davis non si limita a un intervento risolutivo, ma ci viene presentato anche come uomo combattutto tra senso del dovere e senso della giustizia - cosa questa che mi ha fatto un po' rivalutare il personaggio.

I disegni di Monti, per quanto ben fatti, non mi hanno mai entusiasmato... ma questo e' solo gusto personale, perche' la qualita' e' fuori discussione.

Voto: 8

Concordo sul giudizio e sul voto. Molti ritengono questa storia un capolavoro assoluto ma - al di là dei gusti personali - il soggetto e i personaggi poco originali (i cercatori d'oro che invadono i terreni dei Sioux, il solito colonnello ottuso e arrogante, gli incidenti diplomatici, ecc. ecc. visti in tante altre vicende) fanno sì che, per quanto la sceneggiatura sia impeccabile, ben scritta e tutto fili liscio come l'olio,  il giudizio complessivo venga in parte ridimensionato. Almeno per quanto mi riguarda, uno dei principali motivi di apprezzamento di una storia è l'originalità (almeno parziale) della trama, o di una scena, o di un personaggio. Qui solo il finale è abbastanza originale - originale per Tex almeno - per il resto la vicenda segue binari piuttosto collaudati in tante vicende indiane di GL Bonelli e di Nizzi stesso.

Anche i disegni di Monti, per quanto ottimi, non raggiungono a mio parere il livello dei capolavori di Ticci, Villa, Civitelli, Andreucci, ecc. ossia dei migliori disegnatori della serie degli ultimi decenni.

 

Detto questo, la sceneggiatura è indubbiamente ottima e coinvolgente. Tex e Carson sono convincenti e ben delineati. I dialoghi impeccabili.

Ne riporto uno, che mi sembra riassuma bene, come non mai, la "filosofia" anticonformista di Tex.  A p. 101 del primo albo Carson critica la stupidità del colonnello Drake attribuendola in gran parte all'addestramento a West Point e Tex gli risponde: "Non è nemmeno questo... E' il potere che gli dà alla testa. Questo vale per i militari, ma vale anche per tanti altri che nella vita civile hanno uno straccio di poltrona da cui comandare."

"E' il tipo di gente che più ti sta sulle costole, dico bene", interloquisce Carson.

"Dici benissimo", aggiunge Tex, "Gente che si sente qualcuno solo perché può disporre del destino degli altri. Politici, alti burocrati, latifondisti, industriali e via elencando".

Be', penso che GL Bonelli avrebbe apprezzato...

 

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  • Sceriffi

 

<span style="color:red">58 minuti fa</span>, Poe dice:

Almeno per quanto mi riguarda, uno dei principali motivi di apprezzamento di una storia è l'originalità (almeno parziale) della trama, o di una scena, o di un personaggio. Qui solo il finale è abbastanza originale - originale per Tex almeno - per il resto la vicenda segue binari piuttosto collaudati in tante vicende indiane di GL Bonelli e di Nizzi stesso.

 

Concordo parzialmente su questo punto, nel senso che più che l'originalità del soggetto, quello che per me fa sempre più spesso la differenza è la qualità della sceneggiatura: anche se il canovaccio base può essere trito e ritrito, una sceneggiatura ricca di trovate o che non si affida a scorciatoie sciatte e banali può fare la differenza.

Non è un caso che l'aspetto che ho più criticato di questa bella storia nel mio vecchio intervento che hai ripreso è proprio l'intervento risolutivo del generale Davis, un personaggio che è sempre servito a Nizzi per risolvere le situazioni senz'altro sbocco con poca fatica. E dire che, quand'ero piccolo, era uno dei miei personaggi preferiti ed ero sempre contento quando saltava fuori nel finale di una storia! Sarei felice se Borden o Ruju trovassero un ruolo per lui in una prossima storia.

 

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<span style="color:red">17 minuti fa</span>, pecos dice:

 

 

Concordo parzialmente su questo punto, nel senso che più che l'originalità del soggetto, quello che per me fa sempre più spesso la differenza è la qualità della sceneggiatura: anche se il canovaccio base può essere trito e ritrito, una sceneggiatura ricca di trovate o che non si affida a scorciatoie sciatte e banali può fare la differenza.

Non è un caso che l'aspetto che ho più criticato di questa bella storia nel mio vecchio intervento che hai ripreso è proprio l'intervento risolutivo del generale Davis, un personaggio che è sempre servito a Nizzi per risolvere le situazioni senz'altro sbocco con poca fatica. E dire che, quand'ero piccolo, era uno dei miei personaggi preferiti ed ero sempre contento quando saltava fuori nel finale di una storia! Sarei felice se Borden o Ruju trovassero un ruolo per lui in una prossima storia.

 

A Borden non gli garba Davis:)

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