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TWF - Tex Willer Forum

[483/484] A Sangue Freddo


Guest Colonnello_Jim_Brandon
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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, lety dice:

Stavo scrivendo .....un attimo ...cena.

Quando Tex aveva:

un amico fraterno  ranger che teneva casa a Santa Fè, che occasionalmente risiedeva al villaggio navajo, compagno di avventure (non tutte)

un amico fraterno indiano, il quale risiedeva nel villaggio navaio, compagno di avventure (non tutte)

un figlio mezzo indiano, il quale risiedeva anche lui nel villaggio, compagno di avventure (non tutte)

Quando Tex poteva benissimo avere una avventura da solo

E come si addice ad un capo indiano l'hogan non lo divideva con nessuno.

 

 

 

 

Vale a dire nei primi anni 50...:D Beh, se ti piacciono le origini, c'è Tex Willer nuova serie... ^_^

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

Vale a dire nei primi anni 50...:D Beh, se ti piacciono le origini, c'è Tex Willer nuova serie... ^_^

Non vivo con la testa rivolta...all'indietro.  

E non sono tra coloro che affermano che le storie più belle di Tex sono quelle scritte da GLB o che  Galep sia stato il miglior disegnatore in assoluto.

E non sono neanche tra quelli che si scandalizzerebbero se il Nostro (attuale) dividesse (saltuariamente) ...l'hogan (o la stanza d'albergo) con qualche interessante fanciulla.

E non sono neanche tra i critici delle storie.."non di ambientazione western" o..."con troppi personaggi "...o "con trame troppo complesse".Tutt'altro!

Ho cercato di esprimere un altro concetto, con scarso successo a quanto pare, quello che aver fatto di Tex :

1) un personaggio non più autonomo (da quanto non leggiamo sulla serie regolare una sua avventura in solitaria?) ma dipendente dalla presenza di Carson.

2) aver concentrato sul Vecchio Cammello  tutto...l'universo di Tex, compresa la parte..."più umana" e "sentimentale", cosa che poteva essere evitata grazie alla presenza degli altri due pards Kit (il figlio) e Tiger, l'altro amico fraterno.

3) di aver sfornato dialoghi  a volte (troppe) tra i due, sdolcinati e con dichiarazioni da ...Romeo e Giulietta (io che non vivo senza te) 

Se questo vuol dire...primi anni 50, ma non è affatto così... ne prendo atto,

 

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Ma anche tu devi prendere atto che il Tex che descrivi è quello dell'era Nizzi. Che c'è? Hai saltato un decennio di storie o giù di lì? Sei tornata a Tex da poco?

 

 

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, borden dice:

Ma anche tu devi prendere atto che il Tex che descrivi è quello dell'era Nizzi. Che c'è? Hai saltato un decennio di storie o giù di lì? Sei tornata a Tex da poco?

 

 

No, sono tornata da molto tempo. Praticamente ...mai andata via perchè  mi sono letta tutte le storie pubblicate. Compresi Texoni, Maxi ecc.ecc.

Il Tex descritto è solo quello di Nizzi ?

A sangue freddo è una storia di Nizzi?

Qual'è l'ultima avventura con Tex da solo? Luna Insanguinata se non vado errata (gennaio 2015). Peraltro da me considerata tra le più belle storie di Tex. (esclusa Patagonia, ovviamente)Tosta,, emozionante con co-protagonisti splendidi. A cominciare dal crudele Charvez. E  Tex è fantastico, da solo.

E anche prima del 2015 quante ce ne sono state?

E in futuro quante ce ne saranno?

E i dialoghi smielati fanno parte del passato (che peraltro... sta tornando con il rientro di Nizzi) o ci saranno anche in futuro?

Credo che ne riparleremo.

Purtroppo noi dell'ultimo banco siamo...fatti così. Siamo poco...come dire...diplomatici, come lo eravamo con i professori. 
 

 

 

 

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Grande Tex dice:

permettimi di dire che quelli che tu vedi come difetti per altri compreso me sono pregi:  e a molti compreso me le storie di Tex da solo non entusiasmano

 

Io ho espresso la mia opinione, mica pretendo che tutti la condividano. Ci mancherebbe.

E comunque io ho detto cose ben diverse dal..."solo storie con Tex senza i pards". 

Per favore Grande Tex rileggi il post

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, lety dice:

Non vivo con la testa rivolta...all'indietro.  

E non sono tra coloro che affermano che le storie più belle di Tex sono quelle scritte da GLB o che  Galep sia stato il miglior disegnatore in assoluto.

E non sono neanche tra quelli che si scandalizzerebbero se il Nostro (attuale) dividesse (saltuariamente) ...l'hogan (o la stanza d'albergo) con qualche interessante fanciulla.

E non sono neanche tra i critici delle storie.."non di ambientazione western" o..."con troppi personaggi "...o "con trame troppo complesse".Tutt'altro!

Ho cercato di esprimere un altro concetto, con scarso successo a quanto pare, quello che aver fatto di Tex :

1) un personaggio non più autonomo (da quanto non leggiamo sulla serie regolare una sua avventura in solitaria?) ma dipendente dalla presenza di Carson.

2) aver concentrato sul Vecchio Cammello  tutto...l'universo di Tex, compresa la parte..."più umana" e "sentimentale", cosa che poteva essere evitata grazie alla presenza degli altri due pards Kit (il figlio) e Tiger, l'altro amico fraterno.

3) di aver sfornato dialoghi  a volte (troppe) tra i due, sdolcinati e con dichiarazioni da ...Romeo e Giulietta (io che non vivo senza te) 

Se questo vuol dire...primi anni 50, ma non è affatto così... ne prendo atto,

 

In quello seguente, in risposta a Mauro Boselli, faccio l'esempio delle avventure di Tex da solo, ma il discorso era ben più ampio.

Il mio Tex (ho detto il mio) è quello che può (ho detto può...non deve) agire da solo, con un pard, con due o con tre.

E non dovrebbe dipendere da nessuno (sempre per me).

E le sue manifestazioni affettive le comprenderei di più (e meglio) se le rivolgesse ad una donna (ma a quanto pare...molti di voi non vogliono) o a suo figlio (mi sembrerebbe normale) che al solo Carson. 

Più chiaro ora? Spero di sì. Comunque, come già detto, è la mia opinione.

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5 ore fa, lety dice:

No, sono tornata da molto tempo. Praticamente ...mai andata via perchè  mi sono letta tutte le storie pubblicate. Compresi Texoni, Maxi ecc.ecc.

Il Tex descritto è solo quello di Nizzi ?

A sangue freddo è una storia di Nizzi?

Qual'è l'ultima avventura con Tex da solo? Luna Insanguinata se non vado errata (gennaio 2015). Peraltro da me considerata tra le più belle storie di Tex. (esclusa Patagonia, ovviamente)Tosta,, emozionante con co-protagonisti splendidi. A cominciare dal crudele Charvez. E  Tex è fantastico, da solo.

E anche prima del 2015 quante ce ne sono state?

E in futuro quante ce ne saranno?

E i dialoghi smielati fanno parte del passato (che peraltro... sta tornando con il rientro di Nizzi) o ci saranno anche in futuro?

Credo che ne riparleremo.

Purtroppo noi dell'ultimo banco siamo...fatti così. Siamo poco...come dire...diplomatici, come lo eravamo con i professori. 
 

 

 

 

 

 

Mi riferivo adì altri dettagli del tuoi post. Il fatto che c'è solo Carson. Ma quando mai? Se è vero che hai sempre letto Tex, hai poca memoria, allora.

 

E se vuoi Tex da solo , leggi Tex Willer.  

 

Comunque io ho scritto storie con Tex da solo, con Tiger, con Kit, con tutti e quattro...Se in questi  anni sono uscite quelle con Carson è solo un caso.  (per es, Seijas e Bruzzo hanno tardato a finire, ma finiranno l'anno prossimo, e le loro storie hanno tutti e quattro . Idem i Texoni di Villa e Carnevale ecc...Ma che vuoi da me?:D)

Modificato da borden
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17 minuti fa, borden dice:
17 minuti fa, borden dice:

Mi riferivo adì altri dettagli del tuoi post. Il fatto che c'è solo Carson. Ma quando mai? Se è vero che hai sempre letto Tex, hai poca memoria, allora.

Può darsi ....dammi un pò di tempo e avrai una statistica precisa!;)

 

17 minuti fa, borden dice:

E se vuoi Tex da solo , leggi Tex Willer.  

E due !  Leggo Tex Willer ok? Ma quello delle storie in solitaria era un esempio!

 

17 minuti fa, borden dice:

Ma che vuoi da me?:D)

Veramente sei stato tu a fare domande e chiedere le risposte.. e non è giusto prendere in giro una povera donna indifesa, non è da gentiluomo!! Hai capito benissimo cosa intendevo dire:pianti:

 

Modificato da lety
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<span style="color:red;">13 ore fa</span>, lety dice:

Qual'è l'ultima avventura con Tex da solo? Luna Insanguinata se non vado errata (gennaio 2015). Peraltro da me considerata tra le più belle storie di Tex. (esclusa Patagonia, ovviamente)Tosta,, emozionante con co-protagonisti splendidi. A cominciare dal crudele Charvez. E  Tex è fantastico, da solo.

 

Le tre precedenti storie (sulla regolare) che vedono protagonista TEX in solitaria sono tutte di Faraci,  ottobre 2012,  marzo 2012,  aprile 2009....... silurato :D

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On 12/3/2019 at 7:09 PM, virgin said:

 

Mi ricollego a Mister P per dire che, spinto dalla discussione dei giorni scorsi, ho deciso di rileggermi questa storia e stasera mi sono dedicato al primo albo.

 

Che dire? Non soltanto un bel western crepuscolare con le memorie del maggiore Wingate, ma soprattutto una storia dannatamente GLBonelliana: Tex e Carson che si scambiano qualche battuta, entrambi tostissimi, il primo che mena come un fabbro, il secondo degno pard e scherzosamente lamentoso in taluni frangenti. I nostri eroi che scoprono subito le loro carte, in un western cittadino e in un agguato notturno all'albergo che hanno il fascino ruspante di una storia di GLB. Complice il tratto di Letteri, quando ho chiuso questo albo mi pareva davvero di essere tornato negli anni Settanta. Certo, il disegnatore non è più quello degli anni d'oro: proporzioni erronee, prospettive sballate, anatomie improbabili... ma come ho detto poco sopra, chissenefrega: se a contare è la capacità narrativa, Letteri trasmette un'atmosfera meravigliosa ed è sempre un maestro, fino alla fine, a muovere la telecamera e a far recitare i personaggi.

Vero è che de gustibus non est disputandum, ma mi chiedo: come è possibile non amare questa storia e, al tempo stesso, amare Tex e Gianluigi Bonelli? Non riesco proprio a capire.

 

Incuriosito da tutti i post recenti su questa storia (che però vedo trattano di tutt'altro...) me la sono andata a rileggere (a rileggere vado molto piu veloce che a leggere...). Onestamente dopo vent'anni non me la ricordavo più, e mi ha anzi stupito vedere un borden così "G.L. Bonelliano"

 

Per questo quoto il post di Virgin, perchè è quello che mi trova più d'accordo (non sono tanto benevolo come lui con Letteri, il confronto con il mitico Letteri degli anni 70 è impietoso)

 

La devastante differenza fra Tex e gli avversari è GLBonelliana (sono stati poi Nizzi e Nolitta a farlo sudare spesso contro quattro scannagatti). Il Tex di GLB piaceva (almeno a me) anche perchè era un "prepotente per i prepotenti", vittimizzava i prepotenti come loro erano abituati a fare alle loro vittime. Ovviamente perchè la cosa funzioni, devi "odiare" tanto i villain della storia da godere fino in fondo delle loro disgrazie, e questo è un aspetto su cui GLB è ancora insuperato: nessuno degli autori che l'ha seguito è mai riuscito a darci, con regolarità, storia dopo storia, tanta gente che non vedevi l'ora di vedere prendere a calci sui denti.

 

Boselli, in particolare, è più noto per i villain borderline, con cui magari provi simpatia, e anche quando Tex affronta qualche villain per cui non si prova alcuna empatia, nelle sue storie di solito vengono fatti fuori in 1-2 vignette, troppo poco per dare soddisfazione al lettore.

 

Ecco, dopo tutta questa spiegazione della differenza fra GLB e borden su questo aspetto, leggi questa storia...  e davvero, se non leggi i nomi degli autori e ti chiedono chi l''ha scritta, è difficile rispondere. un Tex così invincibile e una trama simile non può essere di Nizzi nè di Nolitta, e una trama in cui Tex sadicamente gioca con le sue "vittime" come il gatto con il topo pensi non possa essere di Boselli. Se non sapessi che aveva smesso di sceneggiate Tex molti anni prima, avrei pensato subito a GLB...

 

Le battute sardoniche fra Tex e Carson (c'è un unica vignetta in cui scendono un po' troppo sul sentimentale, come hanno fatto notare alcuni, ma avete letto i loro dialoghi nelle ALTRE vignette?), l'implacabilità di Tex, e persino la presenza di tanti "topoi" tipici di GBL, non solo il ritorno dopo tanto tempo del cerino acceso fra i piedi, ma pure i lunghi pestaggi, i pesci piccoli lasciati andare, le bevute offerte al bar, la "prepotenza fatta al prepotente" (è con Nolitta e poi Nizzi che Tex gira come uno sbirro ligio ai regolamenti usando la fascia di wampum come un badge da detective, il Tex di GLB se ne fregava di leggi e regolamenti e pure di avere le prove, se gli stavi sulle scatole ti bruciava il ranch! Come qui!), la scena tipicamente GLBonelliana della stella strappata dalla camicia dello sceriffo a terra... persino il fatto che i cattivi siano così ODIOSI ma caratterizzati uno per uno, la morte che aleggia su di loro, la fine che fanno...

 

No, non può essere un caso: o una notte di Natale border è stato "posseduto" dallo spirito di GLB, oppure questa storia è un vero e proprio "omaggio" (con tanto di citazioni, come quelle elencate nel paragrafo precedente) di Boselli a GLB.

 

E anche se ovviamente borden non poteva saperlo quando l'ha scritta, trovo molto bello che il Tex che si trovava in edicola il giorno della morte di GLB (il 483)  e quello in cui ne compare l'annuncio (il 484) presentassero di nuovo il "suo" Tex...  o almeno, una versione di Tex molto fedele alla sua.

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  • 4 settimane dopo...

La discussione risvegliatasi su questo post  ha solleticato anche la mia curiosità e ho riletto questa storia.

 

Buona prova di Boselli, che ci presenta Tex nella sua veste (classicissima) di giustiziere.

Splendidi i dialoghi tra Tex e Carson (tranne per quella vignetta di cui si è discusso, che a me è parsa troppo emotiva), ottima la caratterizzazione degli antagonisti di Tex, bella la citazione de La mano rossa, con l'elenco dei responsabili dell'omicidio di Nantay, cancellati man mano che muoiono. Evocativa, poi, è la nube a forma di morte, che uno dei banditi vede fuggendo da Federation.

 

Rimane, a mio giudizio, una godibilissima "storia minore", forse anche perché scritta su un soggetto lineare e tradizionalissimo. 

 

A contribuire al tono minore degli albi vi sono, a mio avviso, anche i disegni di Letteri, ormai ben lontani da quelli splendidi che nei decenni precedenti avevano dato un determinante contributo al successo di Tex.

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Questa è la prima storia che lessi di Tex: il primo albo di questa vicenda mi ha incuriosito tanto da acquistare (per la prima volta un Tex) il secondo. 

E fu una scelta azzeccata devo dire a distanza di quasi 19 anni.

 

Di questa storia serbo veramente un buon ricordo :) quantunque la trama sia piuttosto semplice.

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  • 2 mesi dopo...

Riletta dopo molti anni. Per me chiaro omaggio a GLB. Se non sapevi chi l'avesse scritta, poteva tranquillamente passare per sua.Non penso sia una storia "minore" di Boselli. Anzi ho dato solo sette per via dei disegni di Letteri. 

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  • 1 mese dopo...

Con questa storia Borden si tramuta in GLB e ci dimostra che sa dare un colpo alla botte e uno cerchio, vale a dire sa essere "innovativo" e, quando vuole (il Texone di Villa, per esempio) sa anche essere perfettamente classico.

Bella storia questa, e perfettamente godibile. Storia che potrebbe essere stata tranquillamente scritta dal creatore di Tex, tra cerini accesi tra le dita, scazzottate, interrogatori, bistecche e patatine, sceriffi ubriaconi e classica linearità.

Un bravo, dunque, a Boselli.

Letteri sotto tono, ormai declinante, anche se in contesti cittadini sa sempre essere abbastanza efficace.

Borden 8

Letteri 6

 

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  • 10 mesi dopo...
Il 10/12/2019 at 03:47, Diablero dice:

anche se ovviamente borden non poteva saperlo quando l'ha scritta, trovo molto bello che il Tex che si trovava in edicola il giorno della morte di GLB (il 483)  e quello in cui ne compare l'annuncio (il 484) presentassero di nuovo il "suo" Tex...  o almeno, una versione di Tex molto fedele alla sua

 

Vero. Singolare coincidenza, che mi convince sempre di più che in Tex ci sia qualcosa di "magico"... pensiamoci: è un fumetto nato per sbaglio e sul quale i suoi stessi creatori non puntavano. Si è imposto con la prepotenza tipica del suo essere e ha convinto tutti, a suon di "sganassoni", che c'era bisogno di lui, di un giustiziere senza macchia, ha strappato la stella dal petto di Occhio cupo, come qui fa con lo sceriffo Dobson, e si è arrogato la carica di eroe invincibile. 

I suoi creatori, che solo col tempo hanno capito le potenzialità del loro personaggio, si sono visti costretti dalla loro stessa creatura a dedicarsi completamente a lui, senza potersi ribellare o protestare, perché loro pure erano ormai finiti sotto il giogo del ranger, che viveva ormai di vita propria. E che in Tex alberghi una qualche forma di magia non lo si vede solo da come lui, burattino, è riuscito a divenire abbastanza in fretta gran burattinaio, ma anche dalle modalità del commiato dei suoi padri che, dopo aver sacrificato la loro intera vita a Tex, se ne sono alfine andati in circostanze a dir poco poetiche. Galep che si congeda nello stesso mese in cui Tex, in viaggio verso il tramonto, si gira sul cavallo a salutarlo, e tramite lui Galep poi saluta tutti noi lettori. GLB che, negli stessi mesi della sua fine terrena, si impossessa della mente di Boselli, non a caso suo discepolo prediletto (anche se magari a Boselli non lo ha detto mai), e scrive il suo saluto, portando in edicola una storia che di boselliano non ha nulla, che è puro Glb, puro Tex degli anni d oro. È o non è magia, questa?

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2 ore fa, Leo dice:

Galep che si congeda nello stesso mese in cui Tex, in viaggio verso il tramonto, si gira sul cavallo a salutarlo, e tramite lui Galep poi saluta tutti noi lettori. GLB che, negli stessi mesi della sua fine terrena, si impossessa della mente di Boselli, non a caso suo discepolo prediletto (anche se magari a Boselli non lo ha detto mai), e scrive il suo saluto, portando in edicola una storia che di boselliano non ha nulla, che è puro Glb, puro Tex degli anni d oro. È o non è magia, questa?

 Mi PIace tutto quello che hai detto ed un po' mi dispiace doverti dire che Galep è morto a marzo e non a febbraio quando è uscita la sua ultima copertina. E tu sarai certo consapevole che la storia di cui stiamo parlando è stata scritta e disegnata diversi mesi prima della sua uscita in edicola.

Triovo anche io che sia stata una straordinaria e bellissima coincidenza.in entrambi i casi,

Ne vuoi sapere un'altra? Nello stesso giorno, mese ed anno in cui è nato Galep  il 28 agosto 1917, nasceva a New York nasceva Jack Kirby uno dei più importanti disegnatori americani, co-creatore di Capitan America, i Fantastici Quattro, Hulk, gli X-Men, Nick Fury e tanti altri. Ebbene Kirby è morto il 6 febbraio 1994 un mese prima di Galep e foise lo stesso giorno, siciramente nella stessa settimana, in cui usciva Tex 400.

Coincidenze come questa ti fanno pensare.

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 Mi PIace tutto quello che hai detto ed un po' mi dispiace doverti dire che Galep è morto a marzo e non a febbraio quando è uscita la sua ultima copertina. E tu sarai certo consapevole che la storia di cui stiamo parlando è stata scritta e disegnata diversi mesi prima della sua uscita in edicola.

Triovo anche io che sia stata una straordinaria e bellissima coincidenza.in entrambi i casi,

Ne vuoi sapere un'altra? Nello stesso giorno, mese ed anno in cui è nato Galep  il 28 agosto 1917, nasceva a New York nasceva Jack Kirby uno dei più importanti disegnatori americani, co-creatore di Capitan America, i Fantastici Quattro, Hulk, gli X-Men, Nick Fury e tanti altri. Ebbene Kirby è morto il 6 febbraio 1994 un mese prima di Galep e foise lo stesso giorno, siciramente nella stessa settimana, in cui usciva Tex 400.

Coincidenze come questa ti fanno pensare.

 

Su Galep non lo ricordavo, mentre sulla storia lo so che è stata scritta e disegnata molto tempo prima, ma il fatto che sia uscita in quei mesi è appunto una bellissima coincidenza, che ti fa pensare. Nella mia rilettura boselliana, ieri ho avuto davvero la sensazione di rileggere GLB, grazie a questo straordinario omaggio che Boselli ha dedicato al suo mentore. Circa Kirby è in effetti un' altra bellissima coincidenza, sembra quasi che questi due artisti del disegno siano accomunati da una sorta di "parentela" che li ha portati insieme nel mondo ad adempiere alla loro missione per poi, insieme come sono venuti, farli congedare dopo aver contribuito alla creazione di, appunto, qualcosa di magico.

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  • 6 mesi dopo...

Storia letta oggi, a conclusione del "weekend lungo", dedicato anche alle letture texiane. 

La cosa che colpisce maggiormente di questa storia  è sicuramente il tono "bonelliano", con un Tex spietato vendicatore e con svariati omaggi a Bonelli, come l'elenco dei killers preso di peso da "La Mano Rossa", la tetra figura nel cielo con la falce nel finale, che ci riporta a "Una campana per Lucero" e anche un richiamo (vado a memoria) a "il tesoro di Victorio", con la perdita del senno da parte di uno dei killers. Detto questo, la storia in sé è piuttosto esile e poteva occupare,  a mio avviso, meno di due albi, considerata anche la pochezza estrema degli antagonisti, veri e propri rubagalline di paese, che mai impensieriscono lontanamente Tex e Carson. In definitiva, questa storia mi sembra più che altro un "divertissement" di Boselli, che ha voluto omaggiare il suo vecchio maestro. La domanda finale di Stevens a Tex (se valesse la pena di distruggere così tante vite per vendicare la morte di un solo indiano), in cui la risposta di Tex dovrebbe essere una "summa" della filosofia texiana secondo GLB, si potrebbe mutare chiedendosi se valesse la pena di "investire" due albi per una storia così.  Personalmente mi resta il dubbio.

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  • 1 anno dopo...

Ero sicuro di aver postato in questo thread, ma l'ultimo post è precedente al mio arrivo nel forum. inoltre continuano ad arrivarmi segnalazioni di nuovi post mentre leggo il thread. Credo sia una di quelle discussioni che ha bisogno di un <RIPRISTINO>

 

edit: e infatti dopo che ho postato sono apparsi un sacco di messaggi successivi...

Modificato da Diablero
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  • 7 mesi dopo...

Bellissima storia "minore" di Boselli.

Già a partire dall'esordio, in cui sembra di respirare l'aria notturna del deserto attraverso le parole del soldato sulla via della pensione.

Il pestaggio (e l' uccisione) dell' indiano che dà spunto all' intera vicenda, e la sua insensata ferocia, mi ricorda molto "Arizona" di Glb, in cui era Tiger a ricevere un duro trattamento.

Nel secondo albo forse la tensione cala leggermente, per poi rifarsi nel meraviglioso finale.

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