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TWF - Tex Willer Forum

[168/169] L'idolo Di Smeraldo


ymalpas
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Voto alla storia  

31 utenti hanno votato

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Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Luigi Bonelli
Disegni: Fernando Fusco
Periodicità mensile: Ottobre 1974 - Novembre 1974
Inizia nel numero 168 a pag. 34 e finisce nel numero 169 a pag. 62


Indagando su certe misteriose sparizioni di donne indiane sui monti Keibab, Tex e Tiger Jack salvano la giovane Hanaba dalle rapide nelle quali l'avevano gettata gli Hualpai, durante un arcano rito sacrificale. Con uno stratagemma, Tex penetra nel campo dei sanguinari pellerossa e libera le altre fanciulle prigioniere. Dapprima inseguito e poi assediato sulla Montagna Sacra con le donne indiane liberate, Tex attende i rinforzi e resiste agli assalti dei diabolici Hualpai. La bella Hanaba muore eroicamente e quando accorrono i Navajos, del campo dei crudeli pellerossa non rimangono che pochi tizzoni fumanti.

Copyright: Sergio Bonelli Editore

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  • Collaboratori

Questa è la prima storia disegnata da Fernando Fusco.

Per i lettori di allora rappresent? una rottura, l'inizio di una nuova fase. Sono in molti infatti a credere che il periodo d'oro glbonelliano finisca proprio con l'inizio di questa avventura. Affrettiamoci a dire, noi, a torto.

L'impianto narrativo è originale, quasi atipico, tanto che si è voluta ravvisare l'impronta del figlio Sergio ( per qualche lettore, alcuni dialoghi sarebbero tipicamente nolittiani ). Se questo fosse vero dovremo retrodatare la "prima volta" di Sergio Bonelli di circa un'anno, al 1974.

Il tratto di Fusco è ancora incerto. Questo primo Tex sembrerebbe una semplice trasposizione del suo "Lone Wolf", la tecnica andr? affinandosi con le storie successive. Bonelli scelse per lui una storia classica di indiani, riportando in auge gli odiatissimi Hualpai.

Sono presenti tre dei quattro pards, manca infatti solo Carson. Peraltro Tex resta da solo per quasi tutta la storia, tanto quasi da poterci lasciare dire che l'azione si svolge in solitaria.

Questo non è del tutto vero ed è anche uno dei motivi che più servono a farci apprezzare questa storia. Nella parte centrale dell'assedio, egli è pur sempre in compagnia di un folto stuolo di ragazze poco vestite ( sei o sette ), con le quali trascorre un'intera notte, immaginiamo non priva di tentazioni. Nell'immagine sotto, una delle donnine di Fusco:


Immagine postata


L'abbiamo scelta non a caso, perchè questa giovane indiana il cui nome resta per sempre perso ( non è infatti l'Hanaba ricordata nella trama tratta dal sito della SBE, che potete leggere sopra ) muore eroicamente al fianco di Tex, è uno dei momenti più tragici di tutta la serie: sangue innocente, sangue di una fanciulla. Di una bella donna.

La rabbia viene smorzata dall'epica avanzata dei navajos, una carica che ne vendicher? il martirio.

Una storia per l'appunto semplicemente - epica - nella sua banalit?, una delle tante testimonianze dell'imponente scrittura bonelliana.

Il tema dei sacrifici e delle giovani minacciate dagli Hualpai ricomparir? pochi anni dopo nell'albo celebrativo a colori numero 200, con i disegni però di Aurelio Galleppini.

Un appunto personale: splendido anche l'inizio della storia col salvataggio di Tex della bella Hanaba, su una canoa abbandonata alla furia delle rapide... davvero emozionante! Hanaba è una delle tante coprotagoniste del periodo classico che meriterebbero di essere riportate sulle pagine di Tex!

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Guest Wasted Years

La prima di Fusco non è il massimo. Il nostro doveva ancopra prendere confidenza con il ranger ed i pard. I testi sono belli ma non mitici, e tutta la storia sa di una prova. Bello l'inzio e discreto lo svolgimento, niente di più. Il grande Fusco è successivo, comunque non condivido l'idea che con questa storia finisca il grande Tex. Il grande Tex continua allegramente, e ancora per un bel po' di anni. Non mi sono mai piaciuti questi discorsi di demarcazione netta. Sono arbitrari e riflettono visioni parziali del mondo. Io non amo Nizzi, ma qualcuna bella l'ha fatta, e non posso dire che con lui Tex sia finito. Per me non era l'autore più adatto, ma da qui a dire che non ne imbroccava una... ultimamente lo direi, m c'è sempre Boselli, o no?Come al solito spesso si esagera nella perentorietà delle affermazioni. :D

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  • 1 mese dopo...

bellissima storia, secondo me,
un Tex nuovo, fresco, pimpante disegnato
egregiamente da un già grande Fusco.

voto:
sceneggiatura 7 ( nolitta? Chissà...)
disegni 7


C'è un piccolo errore nelle versione colorata di Repubblica,
questo...

Immagine postata


In questa tavola Fusco avrebbe disegnato prima l'indiano ferito al braccio da Tex,
poi Tex che spara e L'indiano colpito? Non ha senso...
L'indiano colpito da Tex è quello con la giubba CELESTE, ( porta anche il coltello!!!!)

_________________________
Per Ymalpas: per me la rottura, l'inizio della nuova fase, è avvenuta con
"il solitario del West",Tex gigante nr. 250 ;
da l' in poi abbiamo la fine del periodo "d'oro" Glbonelliano e l'inizio del
declino di Tex.

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Effettivamente, non sempre i coloristi dell'edizione di Repubblica si ricordano di mantenere la stessa colorazione agli abiti dei personaggi minori ( nei volumi 2 e 3 ho visto che a causa di questo fatto diventava difficile identificare con sicurezza gli anonimi banditi che formavano la banda del Rosso ). A proposito de "L'idolo di smeraldo" mi ha colpito un aspetto curioso ( anche se forse dovuto al carattere blando della continuity texiana ): per procurarsi della dinamite Tex si reca a CUlver City senza che la cosa gli riporti alla mente gli eventi che lo avevano visto protagonista in quel luogo, la morte di suo fratello, la vendetta da lui compiuta e i suoi anni di fuorilegge.

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Non è impossibile.... tuttavia anche GLB, dato la sua stesura rapsodica e improvvisatoria della sceneggiatura, non sempre teneva presente quanto da lui scritto in precedenza ( basti pensare alla guerra civile combattuta due volte in due maniere diverse da Tex, rispettivamente nei primi numeri e in "Tra due bandiere"; o al nome di Tom Devlin, all'inizio Tom Harding; oppure al fatto che, nel n. 284, "Geronimo", un capo apache sia, a distanza di poche pagine, presentato due volte a Tex, come è stato evidenziato da Ymalpas e C. Monni nel loro articolo sui ghost - writers di "Tex" )

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  • 3 mesi dopo...
Guest Colonnello_Jim_Brandon

Beh forse non sarà uno dei capolavori del centinaio d'oro, ma è sicuramente una storia godibile ricca di azione, sparatorie ed esplosioni. Non so se sia stata scritta appositamente per una new entry, che quindi doveva adattarsi al personaggio, ma la storia in questione ha un solo ed unico protagonista ossia Tex. un tex duro e deciso che sostiene praticamente da solo l'assedio dei "cani" Hualpai, un Tex eroico allo stremo che si getta nelle rapide per salvare la giovane squaw in pericolo, un tex "romantico" e sentimentale, che giura alla coraggiosa donna indiana di non lasciare invendicata la sua morte... Insomma un Tex molto Nolittiano, ma indubbiamente un grande Tex, un eroe a tutto tondo duro come il granito. Bellissima la difesa del picco dell'aquila a suon di candelotti di dinamite, solo Tex poteva riuscire in un'impresa del genere. Altra vignetta indelebilmente impressa nella mia memoria è lo scostamento degli sconfitti Hualpai al passare di Tex e dei suoi navajo alla fine della storia... in una sola vignetta Fusco ha saputo dare una carica emotiva unica!!!!Voto complessivo : 8

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  • 1 anno dopo...
  • Rangers

In effetti nella storia si avverte qualcosa di Nolittiano, non so se per qualche dialogo o per qualche situazione. Anche se la mano di GLB si nota tutta, almeno il soggetto ci riporta un p? indietro nel tempo, ad una delle primissime storie "Il Mistero delle Montagne Lucenti" (nei numeri 21-22). Ci sono parecchie somiglianze, rilevabili da come è stata organizzata la trama:Anche in quella storia Tex era accompagnato dal solo Tiger (a dire il vero qui nel finale interviene anche il figlio). Anche qui Tex si imbatte in una tribù (gli Hualpay), dediti a sacrifici e adulatori di un idolo. Come in quella storia Tex e Tiger ad un certo punto si separano. Mentre il fedele Navajo va in cerca di aiuti, Tex comincia l'avanzata verso il villaggio Hualpai dove libera le indianine tenute prigioniere. Dopodich? si ritira a difesa sul Picco dell'Aquila (stesso nome di quell'avventura), dove mostra artigli e denti affilatissimi. Molte somiglianze quindi con quella storia, anche se poi lo sviluppo è ben diverso. La parte migliore per me, è quella dell'assedio. Tex circondato dalle indianine, e gli hualpai che corrono all'attacco, spuntando da tutte le parti. Certamente il punto più toccante è quando Aquila della Notte viene colpito da uno dei tanti proiettili che ronzano e la difesa è presa dall'indiana che sta al suo fianco, con le conseguenze tragiche che seguono. Il primissimo Fusco di quest'avventura l'ho sempre trovato spettacolare. A parte le indianine scollate :wub::wub: , stupendi gli sfondi, indimenticabili i suoi hualpai e un Tex più dinamico e agile del solito!!Voto: 8 :trapper:

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  • 1 mese dopo...
  • Collaboratori

Immagine postata




Quando Gianluigi Bonelli vide una stora disegnta da Fusco, notò che faceva donne abbastanza simili a quelle di Molino, delle indiane pin up girls, ...



Immagine postata




... molto carine, con lineamenti degni di un'anglosassone, e gli scrisse una storia tutta piena di donne.

E' una dichiarazine di Sergio Bonelli.

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  • 8 mesi dopo...

Quando ho letto la storia non mi ero accorto dell'errore sulla colorazione del vestito dell'indiano ferito e neanche ricordavo il particolare del paese, complimenti a jiim davis per il colpo d'occhio e a pedro galindez per la memoria. Per il resto seconda me la storia è buona, non memorabile ma buona, da otto pieno. Stupisce il numero di protagoniste femminili ma l'informatissimo ymalpas ci ha spiegato il motivo ed in effetti il debutto di Fusco su Tex si fa notare più per le silhouette delle indiane che per la raffigurazione di Tex un p? acerba.

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  • 1 anno dopo...
  • 3 mesi dopo...

Una storia che mi è sempre piaciuta e che occupa un posto importante nel mio cuore per il fatto di essere la prima di Fusco, che amo tantissimo, e per la presenza delle bellissime "indianine".... La storia si fa leggere con molto piacere in ogni sua parte. Sono belle le immagini del salvataggio della bellissima Hanaba, bellissima la parte in cui Tex è "arroccato" sulla rupe con gli ostaggi liberati dal campo Hualpai, emozionante e triste la morte dell'indiana senza nome che per un attimo brevissimo sostituisce Tex ferito. A proposito della morte dell'indiana, mi hanno molto colpito le vignette di un Tex realmente furioso. In definitiva una storia semplice e di piacevolissima lettura che verr? ricordata nella storia di Tex per l'esordio di Fusco...

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  • 1 anno dopo...

Ieri sera ho ripreso in mano questa storia che era finita nel dimenticatoio e che non ricordavo affatto avendola letta forse non più di un paio di volte in oltre dieci anni di letture texiane. Pur nella sua lunghezza ridotta (solo 140 pagine circa) è una storia che si legge con molta facilità e in maniera piacevole. La trama è semplice e veloce, visto anche il numero ridotto di pagine, con frequenti momenti di azione e sparatorie. Tex accompagnato a inizio storia da Tiger e poi da Kit in parte marginale agisce par la maggior parte della storia da solo e si comporta in maniera molto dura, forse anche un po troppo per me, punendo gli Hualpai sopravvissuti e cacciandoli dal loro villaggio promettendo di tornare a controllare e di spazzare via chi fosse rimasto. La prima di Fusco è abbastanza distante dai canoni grafici texiani che si erano visti fino a quel momento. Non tra i miei preferiti nel suo periodo iniziale anche se poi troverà un tratto più vicino a quello tradizionale.

Trama 7,5

Disegni 6,5

  • +1 1
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  • 4 anni dopo...

Sceneggiatura di ordinaria amministrazione; un riempitivo che molto probabilmente fu studiato su misura per l'esordio di Fusco sulla serie. La trama non brilla di certo per originalità, visto che l'autore, seguendo un canovaccio classico, ripesca i crudeli Hualpai e la loro sinistra tradizione dei sacrifici umani. Nel caso specifico le povere vittime immolate sull'altare sacrificale, sono giovani squaw di tribù vicine, lasciate crudelmente morire su canoe abbandonate sulle rapide di un fiume. Tex, dopo aver salvato fortuitamente l'ultima vittima prescelta, apprende la sanguinosa vicenda e si mobilità per salvare le donne rapite e punire la tribù nemica. Bonelli riesce a imbastire una sceneggiatura funzionale e leggibile, tuttavia a mio avviso, non basta un Tex molto duro e deciso, l'assedio disperato nell'attesa che i Navajos reclutati da Tiger diano manforte, il melodrammatico (ma prevedibile) sacrificio di Hanaba, per lasciare un segno molto marcato nell'immaginario del lettore: non a caso è uno di quelle storie che non sento la necessità di rileggere spesso e finisce ogni volta per essere seppellita nel sabbioso oblio della mia memoria. Accettabile (ma ancora lontano dai suoi canoni che lo renderanno una colonna portante nei decenni successivi), la prova grafica del compianto Fernando Fusco. Il suo ranger appare palesemente ancora "in cantiere" ma lo stile personale e ardito con cui tratteggia le squaw indiane, si fa alquanto apprezzare. Il mio voto finale è 6

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Storia poco più che sufficiente con disegni altalenanti, a volte molto belli ed a volte quasi caricaturali, soprattutto nella figura
e nel volto di Tex.

Voto alla storia: 6,2

Voto ai disegni: 7

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  • 3 settimane dopo...

Una storia discreta con un finale scontato . Personalmente l'esordio di Fusco non l'ho apprezzato un granché : il volto di tex è irriconoscibile dall'originale che considero quello di Galep . È ovvio che ogni disegnatore abbia il proprio stile ma credo che sia doveroso da parte loro quantomeno ispirarsi al creatore grafico della serie nei volti dei personaggi . Inoltre i personaggi quando vengono rimpiccioliti risultano ancora più brutti dei primi piani . Personalmente l'unica cosa che ho apprezzato dei disegni è stata l'ambientazione che ho trovato ben ricreata.
STORIA : 6,5
DISEGNI : 5

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...e poi dicono che GLBonelli non metteva le donne nelle sue storie!  :laughing:

 

(semmai era Sergio Bonelli a non volerle, e infatti secondo me proprio la presenza di tante belle ragazze dimostra che qui Nolitta non c'entra davvero nulla...)

 

Da questa storia in poi gli Hualpai sono sempre stati rappresentati come una tribù indiana "tipica", forse nessuno si preoccupò di far sapere a Fusco come erano stati rappresentati in precedenza, e poi non se ne sono più preoccupati...

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Diablero dice:

Da questa storia in poi gli Hualpai sono sempre stati rappresentati come una tribù indiana "tipica", forse nessuno si preoccupò di far sapere a Fusco come erano stati rappresentati in precedenza, e poi non se ne sono più preoccupati..

 

Sottoscrivo la tua ipotesi.

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<span style="color:red;">16 ore fa</span>, Diablero dice:

Da questa storia in poi gli Hualpai sono sempre stati rappresentati come una tribù indiana "tipica", forse nessuno si preoccupò di far sapere a Fusco come erano stati rappresentati in precedenza, e poi non se ne sono più preoccupati...

 

Meno male che non l'ho scritta io questa :D

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Tra l'altro, questa storia è l'ennesima conferma di come il GLBonelli del periodo d'oro scrivesse le storie già pensando al disegnatore e tenendo conto delle loro caratteristiche, dalle storie "magiche" o esotiche (con le sette cinesi) per Letteri a quelle "indiane" per Ticci. Qui, alle prese per la prima volta con Fusco, si ricorda delle sue indianine sulle sue precedenti serie western per la universo, e gli scrive la storia con il maggior numero di belle indiane in pericolo della storia di Tex!  :lol:

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