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GiubbeRosse

Cowboy
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Messaggi pubblicato da GiubbeRosse

  1. una storia inutile con un finale banaletutto è sopra le righe, senza pathos, intuibile, senza personalit? :cry: i personaggi restano a livello di puro accenno, una massa di idioti che solo un tex svogliato riesce a scuotere un attimo non ci siamo, secondo me uno dei peggiori nizzi di sempre, ops i disegni di milano sono accettabili (anche se il cambiamento della fanciulla è forse eccessivo).

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    Soggetto e sceneggiatura : Guido Nolitta
    Disegni: Fernando Fusco
    Periodicità mensile: Gennaio 1976 è Marzo 1976
    Inizia nel numero 183 a pag. 19 e finisce nel numero 185 a pag. 63



    Ritrovata a Springerville una vecchia conoscenza, l'anziano sceriffo Tom Kenyon, Tex si offre di spalleggiarlo nella cattura di un giovane bandito, il biondo Andy Wilson. Il fuorilegge, che si nasconde fra i cowboys del Double B Ranch, scappa dopo aver ferito gravemente la stella di latta! Tex lo ritrova e lo affronta sullo Skeleton Trail, nel deserto di Las Piedras.
    Il giovane bandito Andy "Faccia d'angelo" Wilson è innocente? è ricercato ad Amarillo con un'accusa di omicidio e Tex è andato a ripescarlo in un infernale deserto ma quello che doveva essere un emerito farabutto aiuta più volte il Ranger, prima durante la scaramuccia contro i Navajos ribelli di Mingo e poi strappandolo a un ribollente torrente in piena! Proprio quando Willer comincia ad avere seri dubbi, quando inizia a credere che il focoso ragazzo sia stato vittima di una falsa accusa, i due giungono ad Agua Fria, dove dettano legge l'implacabile giudice "Hangman" Maddox e lo sceriffo Lonnegan...
    Con la testa quasi spaccata dagli sgherri dello sceriffo Lonnegan, Tex vede penzolare da un albero rinsecchito un macabro frutto: hanno impiccato il giovane Andy Wilson, ingiustamente accusato di assassinio, ucciso dalla spietata legge del giudice Maddox, detto il Boia! L'infame sceriffo è il primo a mordere la polvere, seguito a ruota dal suo capo, colui che aveva fatto della violenza il suo personale codice.

     

     

     

    © Sergio Bonelli Editore

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    Soggetto e sceneggiatura: G. L. Bonelli
    Disegni: Erio Nicolò
    Periodicità mensile: Luglio 1975 - Settembre 1975
    Inizia nel numero 177 e finisce nel numero 179 a pag. 34


    Nelle aree desertiche del Sud Ovest, un gruppo di tuareg, ex istruttori di truppe cammellate sperimentali dell'esercito, semina il terrore nella zona con sanguinose razzie. A capo dei pericolosi ribelli c'è il principe Ahmed, giunto in quei territori per radunare sotto la sua guida gli sbandati fratelli: il suo scopo è quello di creare uno stato musulmano in America e per raggiungerlo si assicura l'alleanza degli indiani Papagos. Tex e i pards, per contrastare la violenza dei rivoltosi sahariani e dei loro seguaci rossi, invocano l'intervento degli Apaches di Cochise.
    Il progetto dell'esercito statunitense di istituire delle truppe cammellate da utilizzare nei deserti del Sud-Ovest è fallito e ora i guerrieri tuareg coinvolti, abbandonati al loro destino, sono decisi a fondare uno stato musulmano in territorio americano, sotto la guida del principe Ahmed. Yussuf, braccio destro del principe, persi molti dei suoi uomini nello scontro con Tex e gli Apaches, è costretto a rifugiarsi in Messico. Qui, i seguaci del nobile africano hanno montato le loro tende in attesa che un gruppo di militari americani, rapiti e ridotti in schiavitù, finisca di costruire una moschea, cuore della futura città di Medina! Yussuf suggerisce ad Ahmed di rinunciare al suo piano, ma il principe è deciso a metterlo in atto... Mentre i tuareg partono per una spedizione punitiva, i rangers e gli Apaches di Mateo, nipote di Cochise, arrivano a Medina.
    Distrutto l'avamposto dei ribelli di Medina e liberati i militari rapiti e schiavizzati, i pards e gli Apaches di Cochise circondano i tuareg del principe Ahmed: il nobile africano, visto il fallimento del suo ambizioso progetto, capitola con onore e si ritira per sempre con i pochi guerrieri superstiti.

    Copyright: Sergio Bonelli Editore


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    Ho riletto in questi giorni questa storia curiosa, ai tempi ero una bambino e mi entusiasmo per le tante sparatorie :colt:

    Al giorno d'oggi un soggetto del genere sarebbe al limite della bestemmia, se uscisse in edicola penso che al jazira inviterebbe tutto il mondo islamico a punire gli infedeli... come cambiamno i tempi :cowboy: :cowboy:

    Il problema è che la sceneggiatura nel suo insieme è piuttosto offensiva con i tuareg, che sanno solo nominare allah e che combattono come degli idioti facendosi massacrare uno ad uno. senza considerare le parole che volano a tex e carson nei confronti dei nemici :indiano:

    Vedremo cos'accadrà quando in edicola uscirà la ristampa, l'unica speranza è che quei babbioni non facciano caso ai fumetti altrimenti avremo un kamikaze in via Buonarroti.

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