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Ultimata la lettura del maxi. Ad una buona prima storia, ne segue una più debole, e non per i disegni a mio parere. Tutto sommato comunque una buona lettura, un po' cara senz'altro, ma l'inflazione morde tutti i settori, non solo quello delle nostre amate nuvolette parlanti...
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👍 Non ne dubito. Conoscendo un po' l'approccio burocratico' non mi stupisce che un redattore 'formato burocrate' abbia potuto prendere un alias per una svista*, ma devo dire... che la cosa mi inquieta lo stesso! *Per non parlare delle altre correzioni PEGGIORATIVE 😫 👍Tutte ottime storie, forse la migliore "I Seminoles", molto bella anche Pinkerton lady (bel personaggio e bel finale) ma personalmente a me sono rimasti nel cuore "I due disertori" 👍
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@Magic Wind un privilegiato! 😅 Aspetteremo, ma nei prossimi facci almeno sapere se anche la storia merita!
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No, a entrambe le domande. Ce l'ho, ma non l'ho preso a Lucca e in libreria deve ancora uscire...
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Ma l’hai preso a Lucca? Perché se è arrivato nelle librerie ordinarie vado a comprarlo ora.
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Caro @virgin, hai citato alcune tra le più belle storie mai apparse su Tex. In particolare “Jethro”, seguito ideale della mia storia preferita in assoluto, “La grande invasione”. Grazie per quella storia e per tutto il resto, @borden Dello stesso periodo, mi pare di ricordare, sono altre storie straordinarie. Mi viene in mente “Luna insanguinata”, “La stirpe dell’abisso” che a me piacque molto ma ricordo non lasciò tutti unanimi, e anche la bistrattata da quasi tutti “Ricercato vivo o morto” un albo singolo che a mio parere fece quello che doveva fare, intrattenere ed emozionare Ah, dimenticavo la prima storia in assoluto che lessi, “Giovani assassini”, anche questa mi pare appartenesse a quel periodo. Se non le hai lette Virgin, ti invito a recuperare queste perle. E invito a fare lo stesso tutti voi
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Impressioni a caldo, prima di iniziare a leggerlo. Disegni di Altuna decisamente promossi, anche se immagino che il registro un po' grottesco del suo stile non convincerà qualcuno, come il suo Tex giovanile e parecchio fuori dai canoni a cui il lettore è abituato. La storia a una prima scorsa sembra un susseguirsi di dialoghi e sparatorie, con un personaggio femminile - mi pare nemmeno troppo presente - messo lì apposta per Altuna.
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Il Biondo changed their profile photo
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Quelle che hai citato credo siano le migliori, escludendo Manuela e Lupe che a detta di tutti sono riuscite non tanto bene, per vari motivi. Ma a questo punto mancano solo Mefisto e la Tigre Nera. I disegni valgono e non credo affatto che siano brutte storie. Lo sono secondo Diablero. Ma tu non sei Diablero. E non so se leggi Tex Willer. In quel caso ti consiglio almeno I due disertori, Pinkerton Lady e i Seminoles.
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L'ultima storia che presi in edicola regolarmente fu "Winnipeg". Volevo recuperare tutte le tue, a parte quelle di Mefisto e Yama, quella di Manuela Montoya, quella di Lupe e alcuni celebrativi; ma in particolare mi attiravano: "I rangers di Lost Valley", "Jethro!", "L'ombra del Maestro", "Il tesoro dei Pawnee" (mi piaceva l'idea della continuity con la prima storia di Tex Willer, che lessi e apprezzai molto), "La maschera di cera", "Netdahe!", "Alla ricerca delle navi perdute" e "Rick Master, detective".
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Credo che gli interventi sulle nuove storie siano ridotti al minimo, lo spero. Forse hanno tolto quelle che ritengono ripetizioni o corretto i congiuntivi. Di sicuro non hanno "sforbiciato" come vorrebbe Diablero! Avendo riedito alcune di quelle storie nelle Grandi Storie e in Tex Willer Extra ti dico che puoi stare tranquillo. Se mi dici che cosa NON hai letto, ti posso consigliare le migliori che hai perso secondo me.
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Quindi, lasciami capire, @borden: se mi recupero in TuttoTex le tue storie successive al 2015 (ci stiamo per arrivare, tra qualche mese, e mi sta venendo la tentazione), rischio di trovarmi con i dialoghi manomessi?
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Ero rimasto indietro con la lettura della Tex Willer, e ieri sera mi sono letto tutta d'un fiato questa storia. Devo dire che mi è piaciuta, la trovo scritta bene (anche con la giusta dose di mestiere) e pure Valdambrini, che non è uno dei disegnatori migliori dello staff, alla fine accompagna bene la vicenda. In alcune sequenze mi è parso di cogliere degli omaggi agli spaghetti-western e, mi pare sul terzo albo, un'inquadratura di Tex a cavallo che è sputata la copertina del Texone di Kubert Bello rivedere Gunny e nel complesso buoni personaggi, con mezzo scalpo che spicca su tutti, anche se A proposito di difetti, sicuramente ho trovato un po' troppo dilatato il tutto: si sarebbe potuto ridurre la storia di un albo, eliminando qualche tavola di sparatoria o altre sequenze a mio avviso un filo allungate. Non ci si può lamentare che manchi l'azione in questa storia, ma come detto alcune sparatorie risultano alquanto ridondanti e ripetitive, come anche le sequenze dei sogni onirici, alcune meglio riuscite ed altre meno. E poi non so voi, ma Arkansas Joe in generale non mi acchiappa più di tanto Comunque storia promossa, che avrebbe per me beneficiato di una maggiore "compressione ".
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Ho sempre trovato osceno che a un redattore qualsiasi venisse lasciata per incuria la libertà di cambiare i dialoghi di Gl Bonelli nelle ristampe. Credetemi, quest cambiamento non sono stati operati né da me né da Sclavi, nè da Canzio, Bonelli o Marcheselli. Probabilmente l'hanno fatto anche con i miei. Sono sicuro che nella storia sul Tornado di Font, hanno tolto, ritenendolo superfluo o una svista (!) il falso nome sotto il quale si nascondeva uno dei cattivi!
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Ragiono da vecchio lettore, probabilmente, ma il mio gradimento per Tex Willer è andato in crescendo quando ha iniziato a incontrare personaggi bonelliani, intesi come nati dalla fantasia di GLB e dunque già noti. E' come se da quel punto in poi avessi riconosciuto il "mio" Tex come tale. Mi pare accada un po' per tutti i personaggi di fantasia quando gli autori inventano quelli che al cinema si chiamano prequel e propongono una figura non ancora del tutto sviluppata. Questo giudizio non riguarda certo le storie nel loro specifico, ma come detto riporta una personalissima impressione.
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Diablorojo82 started following [82/84]Xipe lo scorticatore
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Allora...Alcune tavole di De Angelis valgono il prezzo del biglietto come si suol dire. L'artista campano pennella che un piacere e nobilita la sceneggiatura "solida" del Bos. Un po' di fanatismo, messicani brutti, sporchi e cattivi, sceriffi sul pezzo, un Tex furbo, istintivo, guascone e indomito, sbaraglia i nemici e salva fanciulle indiane. Boselli equilibra un po' tutto cucinando un discreto trittico prima della "rilettura" Mefistofelica che ci aspetta, "sfruttando" le grandi idee di GLB.
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Un vero scempio, in effetti e alcune scelte sono pure lambiccate e inefficaci. E l'avevo pure già detto, mi accorgo 😅
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[Maxi Tex N. 37] Il Grande Rodeo
Condor senza meta replied to Sam Stone's topic in Le storie inedite
Cossu ha uno stile molto particolare, con linea chiara e discreta dovizia di particolari. Negli anni è anche molto migliorato e il suo compito lo porta al termine con dignità, tuttavia il suo difetto (non piccolo per un fumettista, poichè è un mestiere diverso rispetto un illustratore) è la legnosità delle figure nelle scene di azione e una recitazione alquanto forzata dei suoi personaggi. La dinamicità nelle nuvole parlanti è importante, soprattutto nel genere western. Non a caso autori molto bravi ma poco dinamici come Scascitelli faticano non poco col genere. Comunque stiamo parlando di autori con molta esperienza e poi ogni pensiero è soggettivo, lo dimostra la diversa predisposizione che hanno avuto i lettori per la storia di Luigi Sinis. -
Anche a me Cossu non dispiace. Alcune sue storie, come Il ponte della battaglia o quella di Tiger al Nord, mi sono piaciute molto anche grazie ai suoi disegni. Mi rendo conto che ha delle debolezze, ma il suo tratto è in fin dei conti efficace e riesce a raccontare bene le vicende che gli vengono affidate
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Anche io leggo Cossu con piacere, ma a molti fa storcere il naso. Il suo Carson in effetti sembra molto anziano rispetto ad altri autori. La "legnosità" e la difficoltà nelle scene d'azione sono risapute, però è certosino, soprattutto negli ambienti, pulito e preciso.
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Finita la prima storia "Il grande rodeo" (Mignacco/Cossu). Molto buona, sono soddisfatto. Ho apprezzato la cura nel gestire i vari personaggi nel corso della storia e delle tavole: ad esempio il gambler Prince si può scorgere tra la folla ben prima che venga presentato e tra una vignetta e l'altra c'è una buona consistenza nelle comparse. Mi ha dato l'impressione di trovarmi ad osservare una folla di persone reali e non individui generici. Mi è capitato in più di un'occasione di tornare indietro e scrutare le tavole per scovare specifici personaggi ed osservare le loro intenzioni. Il colpo di scena che porta alle ultime pagine è stato inaspettato ma credibile. Molto bene Cossu, a parte rarissime occasioni dove i volti (di Carson in particolare) non mi hanno convinto. Per me un autore del genere meriterebbe eccome la regolare!
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Cossu, al pari di Diso, si meriterebbe un Texone (e so che Diso inizialmente venne spostato sul Maxi per la qualità dei disegni che non vennero ritenuti adatti dal curatore) ma parlando della prima storia, decisamente ingarbugliata. I cinque componenti della banda delle bandane nere
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Trovo una nota positiva sul finale di questa storia. Si concorda con il fatto che la fantascienza non sia un filone ideale nella saga del nostro Tex, ma almeno quì, l'eroe o meglio, il "supereroe", non riuscendo alla fine ad acciuffare "l'alieno", si dimostra più umano del solito. Insomma una storia di fantascienza capace di ridimensionare il personaggio invincibile, "fantascientifico", qual'è lo stesso Tex!
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A me la prima storia è piaciuta, una bella storia western. Terreni contesi, una cittadina in fermento, un bel rodeo, una torma di cattivi nutrita, una sceneggiatura vivace. La seconda non l'ho ancora letta.
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Maxi modesto contenente due storie poco più che passabili. Disegnatori non adatti a Tex. Certo che tra Cossu e Diso nei maxi ci hanno fatto fare una notevole scorpacciata di disegnatori a dir poco indigesti per quanto mi riguarda. Siniscalchi poi non ci sta proprio col nostro ranger. Andiamo avanti così...
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Io sono a poco più di metà della prima storia. Mi piace molto come Cossu separa i personaggi dallo sfondo inserendo in quest'ultimo molti più dettagli ed ombreggiature e facendo emergere i personaggi per contrasto, apparendo questi più "bianchi".