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TWF - Tex Willer Forum

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  3. Molti, soprattutto nei piccoli centri, pagano in contanti. Il pezzo da 5€ è più pratico ed è più probabile che uno se lo ritrovi addosso. Dover aggiungere a quella banconota “altro” è un fattore che potrebbe frenare, in modo inconscio, un acquirente (che non ha la banconota da dieci o le monete da aggiungere a quella da cinque). Quello che intendo dire è che psicologicamente da 3,90 a 4,90 pesa meno, a livello inconscio, che da 4,90 a 5,40 o peggio 5,90
  4. Aprile è il mese degli aumenti di prezzo dei fumetti Visto che Dampyr con 80 pagine rimane a prezzo invariato, non vorrei che gli altri aumentassero a 5,90 €...
  5. Ecco perchè ci regalano il Tex Book tra l'altro.
  6. I collaterali di Zagor hanno già in programma una significativa riduzione delle pagine; un aumento del prezzo proprio non è cosa simpatica. Coltivavo l'illusione che la riduzione del numero di pagine in Dampyr e nei collaterali fosse sufficiente per mantenere invariati i prezzi quest'anno.
  7. Arrivano i commenti ufficiali della redazione, in risposta ad altri commenti sulle pagine dei personaggi. Ecco cosa risponde la Bonelli sulla pagina ufficiale di Dampyr: "ogni testata avrà aumenti diversi. Per Dampyr non ci sarà aumento di prezzo a causa della diminuzione delle pagine." "ognuno si fa i propri conti in tasca." E ancora "a questo giro gli aumenti non saranno uguali per ogni testata e sono stati in via di definizione fino all'ultimo. Pensa a Dampyr: manterrà il prezzo attuale, ma perchè vengono ridotte le pagine." Dalla pagina di Zagor: "aumentano tutte, ma gli aumenti delle serie regolari saranno diversi da quelli degli speciali."
  8. 4.90 è già 5 euro Molte collane presumo sia da intendersi con le uscite "extra" mensili.
  9. “Molte nostre collane” C’è speranza che la regolare non superi la soglia psicologica dei 5€?
  10. Ahia, molto male, chissà a cosa mi toccherà rinciare per spendere sempre "uguale" ....
  11. Negli albi di Sergio Bonelli Editore in edicola nel mese di aprile, troverete una lettera aperta di Davide Bonelli che si focalizza sul momento difficile che stanno vivendo le edicole nel nostro Paese. «Le statistiche parlano chiaro» scrive il nostro Presidente, «si calcola che, ogni anno, ne spariscano in media circa mille». È stata proprio la volontà di aiutare chi ha difficoltà a reperire con regolarità i nostri albi che ci ha spinti a mettere a disposizione, per alcune testate, un servizio di abbonamento postale. Di fronte a questa situazione, però, anche il "patto tra amici" che avevamo stipulato anni fa, in cui vi chiedevamo di acquistare gli albi sempre nella stessa edicola, non è più sufficiente ad arginare il calo complessivo delle vendite. Ci vediamo quindi costretti ad aumentare, a partire da aprile, il prezzo di copertina di molte nostre collane. «Un sacrificio inevitabile quanto ormai indispensabile per poter continuare a produrre i nostri "sogni su carta"», scrive ancora Davide Bonelli, «garantendo il "marchio di qualità" che da sempre ci contraddistingue: storie ed eroi rigorosamente "made in Italy", frutto del talento dei migliori sceneggiatori e disegnatori.» Di conseguenza aumenteranno anche i prezzi di tutti gli arretrati disponibili, allineandoli ai nuovi prezzi di copertina. Per andare incontro a chi ha dei buchi nella collezione, abbiamo pensato di offrire i nostri arretrati al "vecchio" prezzo fino al 29 aprile, presso il Bonelli Store di Milano o direttamente dal nostro Shop online. Allo stesso modo, c'è tempo fino al 30 aprile per sottoscrivere gli abbonamenti a cinque nostre testate senza aumenti, avendo così la certezza di ricevere a casa dodici numeri mensili a prezzo bloccato. L'invito è di continuare a seguirci e a sostenerci come fate da sempre. Noi ci impegneremo ancor di più per offrirvi il miglior intrattenimento a fumetti possibile. https://www.sergiobonelli.it/in-evidenza/2025/03/12/news/aumento-di-prezzo-dei-nostri-albi-1025805/
  12. Idem (sono arrivato a Tex 78 "Incubo"). GL Bonelli era proprio su un altro livello come narratore, ma d'altronde ce ne sono stati pochi come lui.
  13. Letto adesso questo maxi in maniera analitica. La prima storia mi è, sarò impopolare, piaciuta. Non vuol dire però che sia riuscita. Ho amato lo spunto, lo svolgimento. Ma un finale condensato in poche pagine e un numero spropositato di personaggi ha portato ad un mancato approfondimento psicologico dei comprimari (che avrebbero tutti meritato, su tutti Cobb) che avrebbe giovato alla storia, che comunque ribadisco non mi è dispiaciuta. Disegni ben fatti ma troppo puliti, vagamente alla Civitelli.. preferisco in genere un tratto più “sporco” in storie ambientate negli stati del sud. Ruju imbastisce una storia classica, aggettivo che a me piace, ma troppo facile e prevedibile. Almeno i nostri in una probabile svista redazionale sparano per primi! Diso un monumento ma qui mi è sembrato molto più grossolano di “Laramie County”, storia sempre di Ruju che sottolineo spesso abbia davvero apprezzato. Quella è sì una storia che più classica non si può, ma più ispirata e con i classici ingredienti ben dosati. Comunque, un maxi da 6,5.. il futuro delle storie, almeno a livello di sceneggiatura, non sembra in cattiva salute! Saludos amigos
  14. Mi trovi d'accordo sul fatto che il personaggio non abbia una caratura tale da meritare un ritorno, ma il fatto che si sia giocata l'inattesa parentela con uno dei pards storici, mi fa riflettere. In fondo nella saga sono ritornati personalità ancora più anonime...
  15. Yesterday
  16. Finita con un po' di ritardo la lettura del secondo albo. In questo periodo mi sono cimentato con le storie classiche bonelliane e ciò ovviamente non mi aiuta, visto che il passaggio è molto marcato. Detto questo, non voglio bocciare la prova di Pasquale, anzi tutto sommato la storia non mi è dispiaciuta, però essendomi abituato alla verve di quel periodo d'oro di Gian Luigi Bonelli, il paragone non regge affatto. Ruju imbastisce una trama classica, facendo leva su quelle che sono le sue pecularietà narrative: troviamo una vedova bella e di carattere (curiosa la coincidenza delle due storie con vedove proposte in sequenza!), un Navajo coraggioso e aitante che cattura il cuore della bella ranchera e l'invidia dei colleghi. Tex e Carson sempre sul pezzo e una banda di criminali che in fondo non buca la pagina e di fatto il vero villain dell'episodio è l'odioso sceriffo Campbell. La sceneggiatura fila, i dialoghi sono concisi e frizzanti, l'azione non manca. La storia d'amore fra Julio (che scopriamo essere il cugino di Tiger quindi presumo lo rivedremo nella saga) e la bella Ethanie arricchisce la pietanza e pure l'interesse dello sceriffo corrotto, complica le cose. I ritmi sono accettabili e sebbene senza tanti sussulti, non noto chissà quale svarione. Sotto questo aspetto la prova funziona e fortunatamente scene come quelle della diligenza, non se ne riscontrano. Ciò che un po' mi disturba quella tendenza dei nostri ad apparire all'ultimo istante per risolvere le questioni; una scelta di sceneggiatura che l'autore abusa e ottiene l'obiettivo inverso di quello voluto: più che pathos arreca un po' di disturbo. Il finale un po' accelerato avrebbe potuto essere diverso ma evidentemente Pasquale è andato un po' lungo, ma tutto sommato trovo la prova abbastanza riuscita e più "performante" di quella delle quattro vedove, che alla lunga aveva mostrato la corda. Non siamo ai livelli della Pattuglia scomparsa, ma l'episodio si fa apprezzare e anche i personaggi sono dipinti abbastanza bene. Sotto l'aspetto grafico Ginosatis si rivela un vero mattatore. Il suo tratto dettagliato ma classico ed espressivo, la buona rappresentazione dei pards (l'influenza villiana è palese), i suoi accattivanti chiaroscuri che arricchiscono le vignette ma non appesantiscono più di tanto la lettura, sono valori aggiunti all'episodio. Ammetto di essere stato sempre molto attratto dalla bravura dell'artista greco; mi piace molto la sua impostazione e l'uso massiccio ma ben bilanciato dei neri. Trovo sia un autore che richiama alla mente disegnatori del calibro di Seijas, ma pure alcuni aspetti di Villa. Le sue vignette sono piene di particolari ma ai miei occhi risultano più leggibili di quelle di Bocci nella sua ultima storia e dire che anche quest'ultimo rientra nei miei favori per bravura e stile. Personalmente, anche se ignoro la celerità del greco, ritengo che sia adattissimo per un texone. Magari Mauro mi legge e ci fa un pensierino . Il mio voto finale è 7
  17. Letto insieme albo 1 e albo 2, come faccio molte volte per non dover andare a riprendermi la storia. Che dire? Come trama a monte direi che sarebbe abbastanza originale (visti i tempi che corrono), sicuramente poteva essere sviluppata meglio (aggiungo che paradossalmente una storia del genere fatta bene poteva addirittura comprendere tre albi invece di due), invece poi nella pratica ho riscontrate le solite cadute ed ovvietà: tex che spara sempre per secondo ma non viene mai colpito, il solito buonismo animalista che fa venire il latte alle ginocchia, cattivi o presunti tali che in un amen passano a fare la figura degli allocchi ecc.........ma soprattutto (e mi riferisco alla pag. 102 del primo albo) ci è stata nuovamente propinata (speravamo che la scena della diligenza delle 4 vedove fosse un banale inciampo narrativo) la penosa situazione di tex e banditi che si guardano in faccia da 1 metro con fucili e pistole puntate senza colpo ferire (neanche nei fumetti che si facevano all'oratorio capitavano scene del genere). Spiace il finale vergognosamente troppo affrettato quando si iniziava ad intravedere un pò di pathos....ma non siamo nel caso de "il veliero maledetto" (capolavoro assoluto che ancora oggi mi fa odiare "silver star" per il modo in cui si era concluso) e quindi poco male: ennesima storia da sistemare nella mia collezione da non più leggere. Ultima importante annotazione: disegni voto 10, mi hanno fatto tornare a certi disegnatore di una volta; Ginosatis veramente veramente bravo e adatto a rappresentare un personaggio come Tex. Ho letto che alcuni si sono legittimamente lamentati delle vignette "troppo piene", per me invece queste vignette sono un piacere a vedersi, anche perchè ultimamente stiamo assistendo al proliferare (soprattutto nei texoni) di disegnatori le cui vignette sembrano quelle, in quanto a sfondi e "pienezze", della linea della pubblicità della Lagostina!!!!
  18. Last week
  19. Ecco il mio commento, che metto sotto SPOILER. Siete avvertiti.
  20. Ho recuperato la prima parte di questa storia con la “Nuova ristampa” Partiamo dai disegni, ottimi, di Ortiz. Amo il suo tratto sporco, che mi ha ricordato, soprattutto nei volti, il maestro Ticci. La storia ha un buon soggetto, ottimi spunti.. non sfruttati. E fa male vedere i pard inermi davanti ai bandidos. Per quanto riguarda il topo.. elementi fortuti, o per meglio dire gran botte di.. fortuna, possono capitare e possono anche non stonare se ben inseriti, possono anche risultare credibili. Il problema è che il Nizzi del periodo ne abusa. Vedrò la prossima parte, con il sollievo che questa storia pare essere meno brutta della precedente
  21. Allora...Partiamo dal comparto grafico, perché le tavole di Ginosatis sono state di alto livello in entrambi gli albi. Veramente ricche di particolari, volti espressivi, dinamismo, lavoro straordinario. Passando alla storia...Ruju crea un'altra vedovella (dopo le "vedove nere"), donna di carattere e piglio, imbastisce un doppio filone (il navajo innamorato e la banda di el escorpion) che poi si congiungerà. Lo sceneggiatore sardo è secondo me stato abbastanza bravo a tratteggiare i personaggi sia i principali che i minori. Niente di eccezionale ma i due albi si fanno leggere e hanno pochi punti lenti. Tex e Carson fanno il loro (Tex anche troppo alla fine), storia da pilota automatico e leggibile per passare qualche ora nel vecchio west, anche grazie al bravissimo Ginosatis.
  22. Ripreso l'acquisto da qui, non avendo questa serie in ristampa anastatica.
  23. Non solo il finale. C'è più di una manipolazione in tutta la storia.
  24. Con l'uscita di questa settimana, inizia la ristampa della mitica Serie "Mefisto". una serie bellissima per copertine, colori di copertina, e ovviamente per la storia, che presenta per la prima volta Mefisto dopo anni come mago. È la prima serie che ho in originale (quando ho iniziato a collezionare fumetti si trovava ancora a prezzi modici, ma proseguirò lo stesso le anastatiche per avere una copia da leggere in questo formato. Continua a farmi ridere il fatto che GL Bonelli per diversi albi cercherà di tenere il segreto su chi sia il misterioso nemico che ha rapito kit... e in redazioni poi danno il nome "Mefisto" a tutta la serie!
  25. Sono d'accordo. Sia sul fatto che sia molto bravo sia sul fatto che ora potrebbe cominciare a lavorare per sottrazione. Se lo può permettere. Letto anche il secondo albo. Purtroppo la storia non da particolari soddisfazioni al lettore e tutto scorre senza offrire a quest'ultimo sussulti o trepidazioni degni di nota. Il primo albo faceva sperare in qualche colpo di scena o snodo di trama un filo più originali rispetto al solito, ma giunti all'ultima pagina non rimane molto da segnalare o da ricordare, a parte forse la relazione tra Elaine e il navajo, unico elemento se non altro meno abusato, per quanto non si vada oltre la superficie. Quella delle vedove mi aveva appassionato sensibilmente di più. Avanti con la prossima. In questo, come in molti altri casi, i disegni sono ciò che salva la baracca e non mi fa rimpiangere troppo i soldi spesi. Bravo Ginosatis!
  26. Ahaha grazie pard. Credo che il premio dovrebbe essere assegnato a chi ha il coraggio di leggerle tutte le mie recensioni. Comunque sì, ho recensito tutto il primo centinaio; mi mancano a saltare diverse storie tra il 100 e 300. Dopo il 300 mi pare le ho riviste tutte tranne il Pistolero voodoo. In pratica in questi anni vi ho stressato abbastanza
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