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  1. Ieri
  2. Diablorojo82

    [Texone N.41] Ben il bugiardo

    Allora...Finito stamattina il Texone di Ruju e Biglia. L'ho finito con voglia e preferendolo ad altre attività ludiche. Personaggi ben caratterizzati, sia i fratelli messicani, che la maestrina (bel caratterino), per non parlare del nostro inventore di storie trasformatosi da contafrottole a vero protagonista. Non male anche i personaggi minori tra i cattivi e gli abitanti del paesino. Ruju sviluppa molto bene questo aspetto coadiuvato dai pennelli di Biglia molto ben calibrati non solo sul paesaggio ma soprattutto sui volti. La trama è interessante, Tex e Carson sono sul pezzo e non mancano le difficoltà e gli imprevisti. Detto questo due cose non mi hanno convinto... SPOILER SPOILER SPOILER Al netto di quello che non mi ha convinto il Texone non è stato male e non andrà nel dimenticatoio e già questa è una buona notizia. Sicuramente il Texone lo aspetti un anno intero e ci vorrebbe qualcosa di più "massiccio" non solo graficamente ma anche come storia. Detto questo vado a memoria ma non è che Ruju abbia scritto negli altri due Texoni dei capolavori (anzi). Tra i tre che ha scritto questo non mi è dispiaciuto al netto di un paio di sbavature. Il personaggio di Ben, la maestrina ed in generale la capacità di essere magnetico nel raccontare (e Ben è così descritto) mi hanno fatto leggere con piacere la storia. Poi si è "persa" in alcune semplificazioni e in alcune scene telefonate.
  3. Io invece non mi sono annoiato per niente
  4. Però è altrettanto importante il ritmo narrativo e il dosare bene azione e svolgimento, aspetti su cui il Bonelli di tardi anni '70 primi anni '80 cominciava a faticare, rispetto alla sua magnificente epoca d'oro. La storia è sufficiente anche per me, lo spunto è interessante, ma poteva essere sviluppato decisamente meglio. Io ho trovato poco amalgamata la sceneggiatura e in alcuni punti mi sono addirittura annoiato. Ammetto comunque che ancora il livello è decoroso, nel fine terzo centinaio le storie del grande Gian Luigi diverranno ancora più modeste, purtroppo.
  5. Mi accorgo di non aver commentato questa avventura che ho letto recentemente. Per quanto mi riguarda la storia merita un volto che va ben oltre la sufficienza. È vero: questi aspetti negativi ci sono. Eppure la storia nel complesso funziona, l'atmosfera è affascinante, i pards interagiscono con gli yaqui nel più tipico stile bonelliano, la conclusione della vicenda è scoppiettante. Insomma non c'è forse tutto quello che serve a fare una bella storia?
  6. Ultima settimana
  7. Rileggendo le storie di fine secondo centinaio, si nota la lieve involuzione dello stile compositivo del grande Gian Luigi Bonelli. Anche "Gli scorridori del Rio Grande" rimarcano questa tendenza, a mio avviso, e lo spunto di soggetto che poteva essere alquanto interessante, scivola via danneggiato lungo una prolissa sceneggiatura che alla lunga rischia quasi di annoiare. Erano passati pochi anni dai celebri capolavori "Il grande intrigo", "Terra promessa", "Una campana per Lucero", "Lotta sul mare" eppure confrontando gli esiti delle prove sembrava che fosse corsa molto più acqua sotto i ponti. Come dicevo nell'introduzione, l'idea delle orchidee misteriose che producono pillole allucinogene, utili alla coppia di villain per soggiogare i banditi della loro banda e intimorire i nemici durante gli assalti a banche e villaggi, non è affatto male, così come si rivela una location alquanto interessante il castillo sulla laguna e tutta la sequenza del geyser vulcanico che contribuisce alla vegetazione della strana pianta. La banda di delinquenti, accumunati da baffi e abiti eleganti da nobili messicani, si avvale pure dalla preziosa collaborazione degli indiani Yaqui agli ordini di Quemado e solo la fuga del "disertore" Tonito (cugino di Eusebio) che tradisce l'organizzazione spifferando tutto a Tex e il Morisco, sconvolto dalla morte del fratello, mina le fondamenta di questa pittoresca e cinica organizzazione criminale. L'episodio comunque pecca di ritmo e spesso anche i dialoghi sono troppo prolissi. Alcune sequenze vengono dilatate oltremodo, altre si fanno più accattivanti e originali (vedi la sequenza del geyser), ma per il resto la trama non viene sviluppata del tutto come si deve e sul finire si assiste a un concentrato di azione e sparatorie, che di fatto incanala la prova verso questo filone, sciupando in parte l'atmosfera particolare e misteriosa del soggetto. Bonelli mantiene la sua grande e sconfinata fantasia, ma si comincia a evidenziare una maggiore difficoltà nel gestire le sceneggiature, soprattutto quelle più estese, e l'amalgama della trama visto che alcune scene e sequenze sembrano un po' legate con forza e non con i dovuti equilibri narrativi di ritmo e scorrevolezza. La sufficienza dell'episodio è comunque garantita anche grazie al contributo di Letteri, sempre sul pezzo e abile a divincolarsi fra i tanti fili narrativi della trama. Ho notato una particolarità: mai come in questo episodio l'autore romano firmò tante tavole e vignette. Mi ha un po' incuriosito la cosa, visto che già l'artista aveva eseguito decine di storie per Tex prima, come mai solo in questa sentì l'esigenza di mettere in calce la sua firma? Era particolarmente soddisfatto della sua prova o c'è altro dietro? Chiudo con alcune curiosità che la mia mente ha elaborato durante la lettura: - in primis l'idea del fiore misterioso che provoca allucinazioni mi ha ricordato un misto fra "Il fiore della Morte" e la mistura che Mitla preparava per il suo "Diablero" entrambi storie scritte da Bonelli per Letteri; - Il grande Gian Luigi non perdeva il fascino per gli anagrammi, visto che ci presenta Quemado e Maquedo due componenti della banda, con nomi che sono uno l'anagramma dell'altro (nella miglior tradizione mifistofelica); - curioso l'errore di ballon che fa dire a Tex ciò che presumibilmente doveva essere dialogo del figlio Kit, visto che è alquanto improbabile che il nostro eroe, sebbene molto acuto e intelligente, abbia mai studiato a scuola cosa sia un geyser. - Per finire, la scena della dinamite che bloccando la bocca del geyser provoca poi il terremoto distruttivo che porrà la definitiva parola fine al Castillo e la banda, probabilmente ha ispirato Nizzi nella sua "Il risveglio del Vulcano", in effetti sembra un'idea bella e pronta che l'autore di Fiumalbo ha copiato per la fine del suo modesto episodio. Il mio voto finale è 6
  8. Jeff_Weber

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    La comunicazione sul sito SBE è abbastanza circostanziata per essere credibile. Mi fiderei ...
  9. Speriamo che non si tratti del solito refuso sul sito ufficiale...
  10. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Adesso bisogna solo capire perchè la Gazzetta e la SBE danno un numero di uscite diverso...
  11. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    La Sergio Bonelli Editore dà informazioni diverse!!!!! https://www.sergiobonelli.it/tex/2025/06/27/gallery/le-strisce-di-tex-1026191/#1 1 luglio 2025 L'ottimo riscontro di pubblico ottenuto dall'iniziativa di RCS, Gazzetta dello Sport/Corriere della Sera, ha prodotto il risultato che tutti gli appassionati si auspicavano: la collana Tex a Strisce, inizialmente annunciata in 197 uscite, proseguirà fino al suo naturale completamento! Il piano dell'opera, infatti, prevede ora di giungere a 326 uscite totali, andando dunque a pubblicare tutte le strisce che compongono la Collana del Tex. Una volta conclusa la XXIII serie Dakota, si proseguirà con le successive: Città d'Oro, Drago Nero, Alabama... e così via, fino a raggiungere le ultime strisce, originariamente presentate nel 1967 tra le uscite della Serie Rodeo. ------------ Secondo questo annuncio, sono 326 uscite, quindi si dovrebbe proseguire con 3 strisce ogni volta (totale 326 x 3 = 978, meno le 6 inedite sono 972, quindi ci sarà un uscita con quattro strisce (credo l'ultima delle spillate) e le brossurate saranno ancora a tre per tre! Gaudio!
  12. ymalpas

    [Texone N.41] Ben il bugiardo

    Un buon Texone, non un capolavoro di sceneggiatura, ma ci vedo un capo e una coda in una storia che tenta, con più o meno successo, la via dell'originalità in quel ha di rendere un visibile omaggio ai miti viventi che sono oggi Tex e Carson. Confesso che è uno degli aspetti che mi sono piaciuti di più. Scorrevole e godibile dalla prima pagina all'ultima, l'unica cosa che gli manca è in fondo solo la classicità glbonelliana, ma ci ho visto molto del Nizzi che fu, quello che ancora riusciva a farci divertire con le sue sceneggiature, così come nei disegni ho pensato più di una volta a Ticci, insomma un prodotto riconoscibile come Tex e non mi pare poco. Buone trovate, persino in quelle contestate sul ponte ballerino la cui presenza, fin dalla prima vignetta, ne suggeriva la conclusione, ma sempre un Tex (e Carson) che ti tirano le castagne roventi dal fuoco, sempre nel posto e nel momento giusto presenti. Con Ruju non sono sempre tenero, ma con storie come questa ha la mia benedizione. PS, detto per inciso, Biglia era la ragione prima delle lamentele di Claudio Nizzi che avrebbe voluto i suoi pennelli per la sua storia: se in questo Texone fosse finita la storia di cui si è dovuto fare carico Bruzzo, beh ancora una volta penso a una bella doccia torrenziale di umiltà sul capo dello sceneggiatore di Fiumalbo e sulle sue insensate pretese. Sic transit gloria mundi.
  13. L’ho riletta ieri, per la terza volta. Fresca, epica, commovente come la prima lettura. Per me è “La” storia di Tex, con un eroe granitico, risoluto, empatico che stavolta agisce piacevolmente in solitaria. Il ritmo perfetto, il viaggio, il costante senso di pericolo, la coralità, la caratterizzazione perfetta di tutti i comprimari la rendono una storia eccelsa. Ripeto, per me la più bella di sempre. I disegni del compianto Marcello sono il valore aggiunto che rende quest’opera un capolavoro anche dal punto di vista grafico. Grazie @borden, complimenti per quest’opera meravigliosa
  14. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Tex finora sono circa 195 uscite settimanali, quindi in tutto 973,05 Euro spalmate in 195 settimane cioè 3 anni e 9 mesi, circa 260 Euro all'anno. Può sembrare tanto se si fa il confronto con il prezzo dell'ultima ristampa, la Tex Classic, che ristampa 6 strisce ad albo per 4,50 Euro (e quindi per le stesse storie ristampate finora in anastatica avresti speso "solo" 440 Euro), ma a parte che non c'è proprio paragone per il prodotto, veste, fedeltà incensurata, etc bisogna dire che per un edizione anastatica questi prezzi sono BASSISSIMI. Per gran parte della mia vita, le anastatiche sono state un miraggio, essendo pubblicazioni amatoriali costavano UN BOTTO, certo, molto meno degli originali (e infatti fino agli anni 80 ho comprato gli originali, poi i prezzi sono andati alle stelle e non ho più potuto permettermelo), ma le piacentini spillate costavano più di 6000 lire a striscia più di 20 anni fa, cioè PIÙ DEL DOPPIO DI UN ALBO BONELLI, come se oggi una striscia costasse più di 12 Euro! Quindi, all'epoca pure le anastatiche COSTAVANO TROPPO, presi giusto le primissime serie perchè il fascino del "non censurato" era troppo forte... poi tutte le altre le ho comprate USATE nell'arco di VENT'ANNI cercando l'occasione su ebay! Aspettando per anni e anni "l'occasione del secolo!" (e il fatto che CI SIA RIUSCITO, e che alla fine contando il fatto che ho preso "occasionissime" a prezzi stracciati di blocchi di molti numeri rivendendo poi i doppi, e con i soldi dei doppi rivenduti alla fine me le sia fatte praticamente gratis, spiega anche perchè sia stato felicissimo di avere questa nuova edizione... se avessi preso le piacentini a prezzo di listino spendendo un rene magari a vedere i prezzi di questa mi sarebbero girati i cosiddetti... ) Oggi, grazie allo "sdoganamento" delle anastatiche, prodotte per il grosso pubblico, i prezzi sono molto più bassi (e purtroppo si sono buttati nel settore anche con operazioni malfatte e discutibili come quella di Alan Ford), e le anastatiche sono a portata di (quasi) tutte le tasche! P.S.: io e altri miei amici erano quasi vent'anni che dicevamo, parlando anche con editori o redattori, che ci sarebbe stato il pubblico per pubblicazioni anastatiche... ricevendo risposte condiscendenti e snob da parte di questi "addetti ai lavori" secondo cui "a nessuno interessava quella roba vecchia", mentre questi stessi proponevano "fumetti moderni" che sono stati un flop dietro l'altro...
  15. Jeff_Weber

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Beh ... basta moltiplicare le uscite per 5 euro la settimana per Tex e 6 euro per Zagor. Fortunatamente io avevo già gran parte delle serie Piacentini, per cui la mia spesa sarà più sostenuta da adesso in poi, dato che molte delle prossime serie di Tex sono a me mancanti. Di Zagor ho finito per acquistare tutta la prima serie, chiuderò fra due settimane. P.S. Avevo però già tutte le serie formato Albo d'Oro.
  16. Letta oggi, in questo torrido pomeriggio del giugno 2025. Un po' in ritardo rispetto all'uscita in edicola Comunque questo esordio di Nizzi non mi hai convinto per niente. Pesantissimi i dialoghi, ma soprattutto i baloons di pensiero, spesso ridondanti e quasi sempre inutili. Anche la storia non funziona per nulla: l'osservazione fatta da AmnnesiaVivace qualche anno fa è giustissima. È un errore nella caratterizzazione di Tex, che, in quanto infallibile nel pesare le persone, non può credere come un pollo alle fandonie della vecchia, ma è anche è un errore logico: già sapendo i nostri pards che i malviventi si stavano facendo inseguire di proposito, come possono credere che all'improvviso non vogliano più farsi raggiungere? Tex fa davvero la figura dell'idiota. Figura che viene ripetuta almeno un'altra volta nella storia, quando riesce a fare fronte agli inganni del villan solo con l'aiuto di un occasionale origlione. Insomma già in questa prima storia Nizzi riduce Tex a un pistolero con poco cervello e molta fortuna. In più manca quella brillantezza nei dialoghi che rendono tollerabili questi difetti nelle storie future. Fortuna che ai pennini c'è quella gran zampa di Fernando Fusco, che rende piacevole qualunque roba. Meraviglia la copertina del n.281, anche se il tratto di Galep comincia a mostrare nei dettagli i segni del declino.
  17. Costo dell'albo 11,00€. Per i disegni 5,00€ li spendo. La sceneggiatura 1,00€ In breve, se ad un mercatino lo trovate a 6,00€ potete prenderlo, per non aver buchi nella raccolta. Ma 11,00€ non li vale proprio Naturalmente a mio parere!
  18. Scusate, ma per pura curiosità, se uno le ha prese tutte, quanto ha speso finora? Anche più o meno, grazie
  19. Jeff_Weber

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Sono piu' che certo che quando si arrivera' alle brossurate, le uscite saranno due per volta e il prezzo quello di Zagor. Ovviamente spero di sbagliarmi ...
  20. Oppure, per fare digerire l'aumento di prezzo: Uscita 275 con le ultime 4 spillate Uscita 276 con 3 brossurate Uscita 277 con 2 brossurate e box contenitore Dalla 278 sempre 2 brossurate
  21. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Sì, avevo scritto apposta delle 6 inedite per aggiungerle... e poi mi sono scordato di aggiungerle! Dopo 275 uscite settimanali da tre strisce si arriverà a 825 strisce, tolte le 6 inedite aggiunte all'inizio sono 819 strisce anastatiche, le spillate sono 820, ne mancherebbe una. Quindi: Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate. Se le uscite complessive sono 351, e nelle ultime 75 (dalla 277 alla 351) mettono 2 strisce brossurate, ne ristampano 150. Le strisce brossurate sono in tutto 153, ne rimangono fuori 3 Quindi, IPOTESI: Uscita da 1 a 275 : contengono 6 strisce inedite e 819 anastatiche spillate. Uscita 276: contiene l'ultima spillata + 2 brossurate Uscita 277: contiene 3 brossurate. Uscite da 278 a 351, sono 74 uscite, 2 brossurate l'una, sono 148 brossurate (portando il totale a 153) Spero che, pur mettendo due albi invece di te (ma sono 2 albi da 80 pagine e non da 40) il prezzo rimanga lo stesso e non aumenti fino a raggiungere quello di Zagor, che ha meno pubblico...
  22. Mister P

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Storia inedita a strisce.
  23. Diablero

    [Strisce Anastatiche di Tex]

    Le strisce spillate sono 820 (826 con le 6 inedie aggiunte all'inizio), pari a 273 uscite settimanali + un terzo (una striscia in più), se sono 351 uscite ce ne sono 77 in più + quello che rimane della 274. Per ristampare 153 strisce. Ce ne stanno appunto 2 ciascuna ma i conti non tornano esatti... che si siano decisi a ristampare qualche striscia che gli era venuta male? Ristamperanno altro? Mistero...
  24. Arthur_Morgan

    [Texone N.41] Ben il bugiardo

    Parto col dire che è stata una piacevole lettura, la storia è simpatica, ha alcune trovate interessanti ed intrattiene. I personaggi sono tutti ben caratterizzati. Certo, magari da un Texone ci si aspetta un po’ di più.. ma sulla regolare questa sarebbe stata una storia accolta da giubilo. I disegni sono l’aspetto che più di tutto tende ad alzare la valutazione, anche se ho trovato il lavoro dell’immenso Biglia un po’ incostante: a volte tavole curatissime, a volte tavole più “approssimative” specialmente nei volti. Ma nel complesso, una prova graficamente molto valida. In definitiva, ad albo chiuso, non rimpiango di averlo aperto, e lo ripongo in libreria con un senso di pace per la bella lettura terminata, cosa che ultimamente non accade spesso (spero nella storia di Manfredi che mi sta prendendo) Per @Diableroincredibilmente, pare che a pag 175 Tex spari per primo. Miracolo!
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