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TWF - Tex Willer Forum

storico88

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Messaggi pubblicato da storico88

  1. Salve a tutti, sono nuovo del forum, ma vecchio lettore di Tex (ho raggiunto la biblica età di 24 anni! laughing ).

    Questo texone, tra tutte le storie che ho letto (e, pur non potendo vantare l'universalit? della mia raccolta, è pur sempre discreta), mi ha fatto un'impressione profondissima, forse perchè, pur potendo essere, con qualche forzatura, classificata tra le storie "esercito vs. indiani", si distacca da questa corrente, e non soltanto per il semplice fattore geografico.
    Infatti, grazie anche alla fedelt? storica e antropologica (credo si possa dire così) di Boselli e Frisenda, si ottiene ciò che personalmente considero un vero e proprio capolavoro, sia per la trama sia per la caratterizzazione dei personaggi, dai "regolari" a quelli che altri nel topic hanno giustamente chiamato guest-stars.
    E, tra queste, quella del Maggiore/Colonnello Mendoza mi ha precipitato in un turbine di riflessioni, aiutato da quei bellissimi e penetranti primi piani resi così' bene.

    La figura di un soldato (che, per definizione, deve obbedire e non domandare spiegazioni) impegnato in una lotta per la nascita di una nazione, che sorge sulle rovine di altre (? questo il tema di fondo, la creazione dell'Argentina moderna a spese degli indigeni, un concetto basilare per tutto il fumetto fin dalla sua creazione), che cerca di salvare il meglio dei due mondi, distanti e quasi opposti, la modernit? incalzante all'europea con la semplicit? priva di complicazioni degli indios.

    Un sogno esile, abbarbicato sulla benevolenza del comandante dell'esercito, e sulla speranza che non vincano i personaggi retrivi che compaiono in ogni numero di Tex, ma che qui, nella loro pervicacia e nella loro colpevole ignoranza, sembrano dare nuova vita a questi tratti certo non poco sfruttati. Speranza che puntualmente si infrange, e che gli addossa la responsabilità e il peso di comandare una guerra di sterminio senza pietà; e l' si consuma la tragica differenza tra lui e l'amico Tex. La dove il futuro Ranger, alla domanda sul perchè combatte contro il nativo Texas replica pacatamente : Combatto per la causa che mi pare giusta. E' il Texas, stavolta, a essere dalla parte sbagliata!, Mendoza non riesce a strapparsi di dosso l'uniforme, non riesce a smettere di credere che la patria, alla fine, è nel giusto. E, pur riluttante, agisce con freddezza e metodo, tendendo trappole, usando tutti i mezzi di cui dispone, persino i cannoni che tanto vengono citati, per ricordare agli indigeni, pellerossa o indios, quanto è senza speranza la loro velleit? di resistenza.
    E, infine, il suo dovere raggiunge il fondo : gli indios fuggono e la pampa è aperta alla colonizzazione che ne farà una parte integrante della sua moderna patria; l'ultimo capo ribelle si consegna come Vercingetorige di fronte a Cesare, per il trionfo del lontano generale. Non gli piace, ha un sapore amaro, ma Mendoza ha vinto la sua guerra. E tutto ciò che rimane di lui che aveva fatto di lui, Tex e Montales spiriti affini è appena sufficiente a permettere a Tex di andarsene, e a ottenere una vuota rivincita contro il cattivo per eccellenza, Belmonte, prima che spari al Ranger.
    E dopo' Non si sa se ritorna a Buenos Aires accolto come eroe, come il conquistatore delle pampas e il vincitore degli indios primitivi, oppure se nella capitale lo attende una corte marziale, per aver permesso al nemico di fuggire, invece di sterminarlo. Ma è certo che, nell'ultimo primo piano, del Maggiore Mendoza fiducioso e solare delle prime pagine ormai rimane ben poco. E che, anche se ricevesse l'effimera consolazione di venire giudicato troppo soffice e dovesse pagare per questo, la sua scelta lo ha già reso odioso a sè stesso per il resto dei suoi giorni.

    Detto questo, perchè ho simpatizzato così tanto per lui? Perchè provo il desiderio di trovare delle attenuanti? Forse perchè ritengo che, al suo posto, io avrei fatto anche meno di quanto lui ha fatto, o quantomeno tentato di fare. Avrei tentato un impossibile accomodamento? Avrei permesso al mio rimpianto di fare un ultimo gesto umano? Non lo so, e per questo non mi sento di condannarlo, come altri hanno fatto in questo topic.
    Ciò che so, è che la sua figura, così profonda e così tragica, è una che tra i miei albi si staglia più in alto di tantissime altre.

    Mi scuso in anticipo se questo mio messaggio è particolarmente ingarbugliato e cervellotico, ma io sono un tipo cervellotico, e i miei messaggi tenderanno a essere ingarbugliati, temo!

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