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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Letizia dice:
E il fatto che sia Ben a raccontare giustifica la piattezza della storia e la mancanza di logica degli avvenimenti?
A questo punto
Tex poteva anche cadere nel burrone sepolto sotto una bella frana, tanto era tutta una montagna di frottole.
Ma in fondo lo sai che hai ragione?
La storia è una vera schifezza perché non c'è niente di vero, è tutto inventato, è tutto parto della fantasia ingenua e infantile di Ben il bugiardo.
E io, furba, che ho speso 11 euro credendo di acquistare un texone di Ruju e invece mi trovo tra le mani una dime novel di un certo O'Leary dal valore di 10 centesimi.
Farò causa alla SBE e chiederò indietro € 10,90.
Si ma non è che devi prenderla sul personale, eh.
Non l'ho trovata piatta, ma lo stile che tu citi come piatto e la mancanza di logica è parte di quello stile di storie che piacciono a Ben... Non ci vuole UmbertoEco per capirlo. Ma davvero
Spoileril ponte sospeso non vi ha fatto suonare nessun campanello proprio per la sua voluta e ricercata ingenuità come soluzione?
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Ricordava a tratti certe ingenuità del primo Bonelli, che in effetti da quella tradizione lunga veniva. Certo, i lettori smaliziati di oggi lo possono digerire solo come pastiche e come gioco nel gioco, perché esaminano tutto al microscopio del loro nerdismo, ma ripeto, non pensavo che sto microscopio li rendesse talmente ciechi da non riuscire più a vedere in quale contesto si inserisce una storia. A parziale scusante, possiamo dire che la scelta di Biglia per questa sceneggiatura non ha aiutato. Ci voleva qualcuno di molto più astratto e sognante o molto classico.-
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Texone godibile e trama originale e ingegnosa per come ci ripresenta i personaggi che conosciamo in stile dime novel. I disegni di Biglia sono meravigliosi, ma forse davvero poco adatti all'intento rischiesto. Ci voleva qualcuno con uno stile più classico western, che ricordasse di più le copertine e l'immaginario di quel momento storico.
--incredibile che nessuno qui, o quasi, dei commentatori abbia capito la cornice entro cui sta storia si dipana...
Spoilereppure è abbastanza chiara e si rende esplicita del tutto alla fine, quando scopriamo che è Ben che ci ha appena raccontato la sua storia...
davvero siamo tutti cosi smaliziati da fare analisi per ogni centimetro di dialogo e ogni microdettaglio di scena -moda e attitudine, ahimé legata al nerdismo imperante- ma siamo allo stesso tempo incapaci di cogliere l'ovvio, cioè CHI sta parlando/raccontando la storia? Ecco, in sto caso non è l'onnisciente narratore d'abitudine, ma Ben il bugiardo, e questo fa tutta la differenza.
Complimenti a Ruju anche per la scelta dello snodo narrativo di Gato che sa apprezzare la narrazione e la parola e risparmia Ben. Che lo storytelling sia parte costitutiva e fondamentale di molte culture nord-americane si è detto mille volte. Ma di solito se ne accenna solo per far la scenetta di Carson che ne ha piene le scatole di lunghi discorsi; qui invece diventa parte del meccanismo della storia.
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:
La serie di Tex classico non ha una cronologia precisa. Gli avvenimenti degli anni 1870, 80, 90 avvengono nello stesso "presente".
Ok, grazie per la risposta! Nella mia testa erano storie non in ordine cronologico, ovvio, ma tutte comunque comprese fra '70 e 85 massimo.
Quindi la cronologia è solo per il periodo fino alla secessione in pratica, e ti è servita per mettere insieme il Tex giovane più che altro?
Spero tu non l'abbia detto già 100 volte... al caso chiedo perdono! -
Seguo da tempo, ma non scrivo mai.
La storia pero' è davvero ottima
SpoilerRuju è capace di restare nello schema classico della serie, innovando con piccoli accorgimenti, senza stravolgere.
Bellissima la scena dei due Kit con le ballerine intorno e l'arrivo di Tex. E' un buon esempio di come Ruju abbia saputo con questa sceneggiatura risollevare e riprendere dei topoi di Tex (il vecchio reprobo Vs il puro Tex) che cominciavano a essere un po' stantie e ridicole (come in certe derive di Nizzi), nuove e interessanti. Ma le ha rese interessanti anche perché arricchiscono la psicologia dei personaggi, evitando di farne macchiette.
In un certo senso, permettetemi, mi sembra che Ruju qui abbia trovato finalmente la quadra: lasciatemi esagerare. Perché questa mi pare quasi una sintesi fra il classicismo di Nizzi e certe idee e spunti di Bonelli figlio e di Boselli (vedi il personaggio di Angela).
Anche nel linguaggio mi pare si possa riscontrare sta cosa: per esempio, ho apprezzato alcune battute che ho salutato con piacere durante la lettura, ché sembravano uscite dalla penna feroce e ironica di Bonelli padre.
Aspetto con ansia il resto per vedere dove ci portano queste premesse !
L'unico dubbio che ho è cronologico, ed è una domanda per Boselli che so che a volte passa da qui.
Ho visto l'anteprima del 747 girare: ma il grande incendio di Vancouver non è troppo tardo come evento rispetto alla cronologia di Tex? O è al limite limite?
Non ritrovo sul forum la cronologia proposta e la mega discussione in cui stava e magari ricordo semplicemente male io.
un saluto a tutti; son contento di scrivere il mio primo vero commento in una bella occasione come questa.
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[Texone N.41] Ben il bugiardo
in Le storie inedite
Pubblicato
XD ma il microscopio è vostro, mica il mio
Mica deve piacerti per forza.
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Il microscopio rende incapaci di vedere il quadro che si svela in modo EVIDENTE alla fine, attardandosi su dettagli tipo la critica
al tipo che ha la lampada e si fa impallinare nel buio della grotta.
Certo che la storia del ponte è "naif", ma è proprio un classico di sto tipo di avventura; suvvia avete una conoscenza vasta di stratagemmi letterari e narrativi vari no? Non vedete che è troppo evidente ?
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E in fondo, se sei d'accordo nel definirlo ingenuo è proprio perché il ponte sospeso dal quale il cattivo cade, HA una storia e questa storia è quella delle avventure semplici dirette e senza fronzoli che diventeranno poi i fumetti che conosciamo etc etc.
Potrei dire, come te: se sei in India e pensi di vedere tutto grigio, è perché stai guardando il culo di un elefante.
Per Diablero: Non vedo il problema dei racconti di Ben son sincero... Va da sé che quelli sono i racconti nel racconto, e andavano differenziati dal resto del
macroracconto di Ben.
Poi rido, permettimi, quando dici che la mia teoria non ha basi
Stiamo parlando di letteralmente la fine della storia.
Cioè sei capace di negare che il quadro della narrazione sia Ben che racconta sta storia ? Davvero? Pure di fronte alle 3 pagine finali e la didascalia ci accompagna nella cucina di Ben e della moglie, che stan raccontando la vicenda ai loro figli...Dire che è senza basi, è un affronto alla mia e tua intelligenza.