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MarcoPalaOregon

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Messaggi pubblicato da MarcoPalaOregon

  1. Riguardo alla quarta di copertina, mi trovo d'accordo: è decisamente più bello vedere l'anticipazione del numero successivo a colori, con qualche vignetta in anteprima e la trama. Inserirla in seconda di copertina la sminuisce molto (che hanno mantenuto la caratteristica a noi più gradita ormai sono rimasti solo Dampyr [anche se con qualche eccezione], Brendon e Martin Myst?re, a memoria d'uomo).

  2. Direi di considerare, innanzitutto, quello che dice ymalpas soprattutto in merito alle proporzioni dei personaggi (che, in primis, credo sia quello che interessa a chi legge l'albo): sicuramente non è bello (soprattutto per il lettore "profano", non interessato al disegno in quanto "mestiere" e che , quindi, non sta l' a farsi molte domande sullo stile del disegnatore) aprire un albo e trovarsi davanti una vignetta, come quella in cui Tex tiene il fucile puntato contro Domingo, che alla vista decisamente non giova, dal punto di vista estetico (anche riguardo al paesaggio, un po' "stilizzato"). Certamente, lo stile di Font è molto particolare e, com'? logico che sia, può piacere o non piacere, ma in questo caso si tratta di una situazione completamente differente: Tex col testone e due gambette non sono certo da collegarsi allo stile, soprattutto se uno vede delle tavole dello stesso disegnatore (come quelle qui postate) che sembrano realizzate dal Font di un mondo "parallelo" (magari proveniente dall multiverso dampyriano di boselliana origine :D ). Personalmente, continuo ad affermare di non essere uno dei più grandi fan di Font (qui sè, in merito allo stile) però, nonostante questo, ricordo con piacere "Tornado" e "Terre maledette" che, per me, restano degli ottimi lavori sia dal punto di visto grafico che della sceneggiatura.

  3. Contrariamente ai detrattori di Segura, di cui mi mancheranno moltissimo le storie, ritengo lo sceneggiatore spagnolo uno dei migliori della scuderia texiana. Il suo Tex ?, come vorrebbe il canone, spigliato, brillante, ironico quando serve, grintoso, cattivo se vi è la necessit?, insomma presenta tutte le caratteristiche necessarie a far riconoscere al lettore il "proprio Tex". Trovo anche ben congegnata la trovata di costruire una vicenda che permetta a Tex di agire in solitaria: non credo sia, per forza, necessario ogni volta vedere all'opera tutti i pards o, anche, solamente la coppia Tex-Carson; diciamo che, visto che il Maxi è uno "speciale" annuale, ci può stare. Tra l'altro, anche se Carson (come in questa storia) appare solamente nella parte iniziale, è pienamente riconoscibile in ogni sua caratteristica. Ho apprezzato molto anche la volont? di velocizzare la storia con una sorta di trama suddivisa in diverse "tappe", ma tutte collegate tra loro decisamente bene; la presenza di molti personaggi, anche secondari ai fini dell'esito finale (vedere il simpatico vecchietto un po' tra le nuvole che d' slancio all'inizio della storia, oppure il gruppetto di gente desolatamente "annoiata" all'interno della città ormai in decadenza, con il gradevole e simpatico inserimento dell'elemento "follia" che colpisce il barista) conferisce sempre maggior interesse e scioltezza al susseguirsi degli eventi. Bene anche Ortiz che, nonostante la veneranda età, mantiene un standard realizzativo buono. Voto 8

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  4. Copertina da urlo, sia per il soggetto che per la resa cromatica: assolutamente splendida! Per la colorazione delle tavole, b?, ormai è un fatto vecchio, anch'io preferirei un effetto più "vivo" e "acceso" per i disegni, ma evidentemente ci sono dei validi motivi per cui ciò non è possibile. Per la storia in sè, mi aspetto una vicenda particolare (ad esempio, come il Color 2011): sono fiducioso, comunque :) .

  5. Diciamo che la mia media è di 5-6 Tex a settimana, contando solo gli albi della serie regolare "antichi" (cioè storie già complete, per gli inediti aspetto l'ultima parte e, idem, li leggo tutto d'un fiato): se c'è la coincidenza con l'uscita di Maxi, Texoni, almanacchi, ecc... la media si alza decisamente :D (pensare che mi leggo anche Dampyr, Dylan Dog, Zagor, Saguaro, Volto Nascosto, Julia, Lilith, Brendon). :D

  6. Una buona storia, godibile anche per il filone su cui si sviluppa: la caccia ad un pericoloso individuo (con una drammatica vicenda personale alle spalle, però contemporaneamente animato da un desiderio di amore, certamente espresso e richiesto con modalit? poco "ortodosse") che si intreccia con gli aspetti più tipici di una storia texiana (il classico mercante di armi e whisky, con la consueta congrega di "soci d'affari") rende interessante per intero le 240 pagine. Volendo peccare di "romanticismo" (non inteso in senso letterario), vi sono sicuramente alcuni aspetti toccanti nell'intera vicenda, tanto da far "scomparire" momentaneamente dalla scena Tex e compagni (per motivazioni, ovviamente, di narrazione e sviluppo della storia, ma anche per far comprendere a fondo le motivazioni dei gesti compiuti da Jesus Zane). Non sforiamo, comunque :D . Capitolo disegni: interessante vedere Goran Parlov alle prese con Tex, perlopiù in un'ambientazione non propriamente "usuale" nel filone texiano (anche se le storie inserite nel contesto canadese sono state, comunque, diverse). La prova, per me, è stata superata, anche se la possibilità di migliorare la caratterizzazione dei personaggi (soprattutto Tex) rimane possibile. Voto 7

  7. Già a partire dalla copertina, la storia mi sembra promettere molto, molto bene! (ma visto che tutte le copertine di Tex sono splendide, forse non è un elemento attendibile :D ). Comunque, leggendo la trama, la vicenda dovrebbe assicurare una buona dose di azione e spettacolarit?: una sorta di "storia-nella-storia", con Tex impegnato a fermare Domingo, mentre Santos istruisce quasi inconsapevolmente Makua (che sarà, ovviamente, l'attrazione finale). Non sono uno dei più grandi ammiratori di Alfonso Font, però il suo stile mi è sempre piaciuto, in relazione a determinate situazioni ("Terre maledette e "Tornado" per me sono dei capolavori nella resa grafica). Per cui, sono fiducioso anche in questo caso. Non resta che aspettare! :)

  8. Che dire, ennesima fantastica storia (in cui, penso, ci sia un forte intervento di Nizzi nella sceneggiatura di "pap?" Bonelli, visto il periodo di pubblicazione):

    Questa storia è di Nizzi tutta intera! :trapper: Forse hai gli albi originali, e dunque è normale che non lo sapessi, ma nelle ristampe e sul sito SBE la cosa è stata ufficializzata da tempo! :trapper:
    S?, infatti, ho l'albo originale, però ero quasi sicuro al 100% che la storia fosse stata sceneggiata da Nizzi: dico "quasi" perchè volevo andare a controllare sul sito della SBE, ma non mi apriva la pagina :D . Comunque grazie per la precisazione, Paco :)
  9. Che dire, ennesima fantastica storia (in cui, penso, ci sia un forte intervento di Nizzi nella sceneggiatura di "pap?" Bonelli, visto il periodo di pubblicazione): trama semplice, ai limiti della follia per determinati aspetti, ma che funge da apripista per una piccola "saga" decisamente divertente ed appassionante. Un Tex in splendida forma, come d'altronde anche Carson, permette di ridurre gli avversari a elementi, in certi momenti, "comici" con cui farsi quattro chiacchiere (il tutto aumenta lo slancio narrativo). Disegni: Fusco assolutamente magnifico: i "cattivi" che "volano" dopo un pugno ben assestato, con tanto di "stelle" sintomo di intontimento sono il top! Voto 8 meritatissimo! :)

  10. Bellissima storia, non ho un'altra definizione da dare! Vicenda che, in apparenza, sembra la classica caccia all'assassino (in questo caso quello di Wild Bill, cioè McCall), ma che ben presto si tramuta in un intrigo dalla risoluzione tutt'altro che scontata o prevedibile. L'utilizzo perfetto di alcuni personaggi (Calamity Jane e Hurrigan su tutti, ognuno con una sorta di "tempistica narrativa" da rispettare) fornisce a tutta la storia uno slancio verso un finale molto interessante. Ho apprezzato molto anche il fatto di fornire a Carson, Tex e Kit Willer un ruolo ben definito per ciascuno, in modo da non far pesare la contemporanea presenza di tre dei quattro componenti della "squadra" (questa eventualit? avrebbe, di sicuro, fatto perdere di interesse e di azione lo sviluppo della vicenda); ruoli divisi (soprattutto per quanto riguarda il figlio di Tex), ma convergenti nel medesimo punto, anche se in certi momenti si poteva pensare che uno dei tre potesse essere finito "fuori" dalla portata verso il vero obiettivo. Disegni: continuo a confermare che mi rammarico sempre, perchè secondo il mio parere Font perde molto, in fatto di "popolarit?" tra noi lettori, a causa della caratterizzazione del suo Tex e i relativi pards, troppo distanti dall'immagine collettiva che si ha del personaggio. Peccato, perchè il resto (ambientazioni, altri personaggi, atmosfere) sono veramente da ammirare. Voto 9

  11. Storia veramente ben sceneggiata, degna di essere considerata tra le migliori dell'intera carriera texiana di Nizzi. L'antagonista di Tex e gli altri pard non è certamente al livello di, ad esempio, un Colonnello Oliveira o un Pedro Galindez, ma ciò permette all'intera vicenda di svilupparsi su binari differenti rispetto al solito: cito, in merito a ciò, la massiccia presenza dei Blackfoot, predominanti nella storia e, sicuramente, molto più pericolosi rispetto al capo Charbonne (la cui capacità di incutere timore agli avversari è sicuramente piuttosto bassa, sia per caratteristiche fisiche che di personale tattica operativa). Confesso la delusione provata nei confronti di Snake Bill (il cui nome viene addirittura usato come titolo per la seconda parte della "saga"), personaggio di poco conto nel computo complessivo e relegato ad una sorta di "segretario personale" di Charbonne. Molto bene tutti i Pards, con Carson e Kit Willer molto più attivi e "brillanti" del solito. Sui disegni: splendido come sempre, Fusco mi mancher? tantissimo su Tex; la sua presenza nella serie ha sempre rappresentato un punto di riferimento. Voto complessivo: 8

  12. Concordo pienamente, anche perchè vedere ogni tanto una bella "saga" texiana darebbe lustro e nuova linfa all'intera serie; a patto, ovviamente, di imbastire un soggetto di altissimo livello (il che, con il livello dello staff a disposizione, credo non sia assolutamente un problema).

  13. In rassegna:-il disegno di Roi non è chiaramente Tex, ma credo piuttosto un omaggio "generico" al genere western :) ;-il Tex visto da Stano mi ispira un che di simpatia, anche se sembra più in versione "cartone animato". Mi piace, però! -il Tex di Olivares è anch'esso interessante; ci starebbe bene un approfondimento in merito. :)

  14. Letta molto velocemente (nel senso che è una storia molto d'azione e poco di riflessione :D ) e il giudizio è senz'altro positivo, ma anch'io concordo sul fatto che Raza sia poco propenso a rappresentare la tipologia del personaggio da incarnare (forse, può essere anche un fatto grafico; infatti, l'idea era buona, ma, magari, Letteri ha "distorto" l'aspetto del personaggio). Comunque, ripeto, il voto da dare alla storia ?, per me, un sette pieno: la narrazione scorre via piacevolmente e il divertimento è alto. Su Letteri inutile spendere parole superflue: stile "storico" dell'autore che ben si adatta a qualunque storia (anche se non è uno dei miei disegnatori preferiti, riconosco il suo grande talento). Voto: 7

  15. Storia a due facce: nella prima parte si assiste, come da logica, ad uno sviluppo lento della trama, permettendo al lettore di conoscere i personaggi principali e di farsi un'idea sulla prosecuzione della storia, mentre nella seconda l'azione la fa da padrona (circa 35 di sparatorie senza alcuna interruzione). Sicuramente Nizzi ha sfornato avventure di qualità ben maggiore di questa, ma anche in questo caso la godibilit? della vicenda è ben viva. Sempre una sicurezza anche Rossi ai disegni. Tratto pulito che anche a me ricorda, seppur leggermente, Civitelli. Voto: 7

  16. Ottima storia! Tanti personaggi, all'inizio apparentemente non collegati tra loro, che nel corso della narrazione incrociano i propri destini, nel bene e nel male. Boselli è stato bravissimo anche nell'inserire il tutto in un contesto carico di ansia e nervosismo, dettato prima dal vento incessante delle praterie, poi dalla forte pioggia e dal temporale, poi dal distruttivo tornado, creando una situazione decisamente carica di tensione. Font mi è piaciuto molto, anche se la caratterizzazione di Tex e Carson non rimane tra le mie preferita. Ha reso splendidamente l'atmosfera cupa della storia. Voto: 7 (con propensione al 7,5)

  17. Complimenti a Tito Faraci! Devo dire che con questa storia si guadagna, a mio giudizio, una buona dose di gratitudine da tutti i lettori di Tex. Imbastisce una bella trama, molto veloce nello svolgimento, ed amalgamando bene i tanti personaggi che compaiono nell'intera vicenda. Dopo l'Almanacco (storia buona) con questi due albi si ha un notevole salto di qualità in termini di divertimento e attrazione alla storia. Grandi come sempre anche i fratelli Cestaro, continuano a migliorarsi albo dopo albo. Disegni splendidi, uno stile inconfondibile e che è impossibile non apprezzare.

  18. Voto 8. Pienamente meritato. Nizzi ha sfornato una storia bellissima, con tanti personaggi (Larouce su tutti) che fanno dell'intera vicenda un susseguirsi di emozioni, dalla prima all'ultima pagina. Ricoprono un ruolo marginale Kit Willer e Tiger che, però, nei momenti in cui sono parte attiva, non stonano assolutamente con il contesto narrativo. E chi, meglio di Fusco, poteva illustrare questi quattro, magnifici, albi? Voto 8 anche per la parte grafica. Una saga da ricordare.

  19. Storia ben fatta, breve, ma un'avventura ben fatta. Classica storia di Nizzi (sparatorie, inseguimenti) che uniscono, in questo caso, ufficiali dell'esercito, l'esercito stesso, Kiowas, Cheyennes, banditi, agenti indiani. Davvero una storia godibilissima. Disegni di Ticci, come sempre, splendidi. E' sempre un piacere vedere il "suo" Tex prendere a pugni gli agenti indiani che approfittano del proprio potere. :D

  20. Letta domenica mattina ed ho solo due parole da spendere: intrigante e coinvolgente. Il soggetto di partenza basterebbe, da solo, per far guadagnare alla storia un voto altissimo, perchè presenta una vicenda intricata e che trova soluzione solo nella parte finale della storia (non tanto per questo motivo, ma perchè è come ci si arriva che mantiene altissimo il grado di attenzione alla sequenza narrativa); la sceneggiatura, poi, contribuisce notevolmente ad aumentare la gradevolezza della storia, alternando molto bene i momenti cruciali della vicenda. Inoltre, continuo a sostenere che, per vedere storie texiane di alto livello, è fondamentale dipanare la storia su almeno tre albi (non che le vicende raccontate in due albi non siano avvincente, tutt'altro, ma perdono delle caratteristiche che fanno sì che la storia mantenga un alto tasso di divertimento), permettendo anche dei "siparietti comici" tra i personaggi (in questa storia ce ne sono diversi, come per esempio tra Carson ed il cameriere del ristorante). Disegni di Letteri: belli come sempre e devo dire che di lui mi piaceva, in modo particolare, quando caratterizzava i cinesi (e ne ha disegnati un bel po').

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