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Contatore Interventi Texiani
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Messaggi pubblicato da Roger Goudret
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Anch'io non vedo l'ora di leggere questo famigerato Texone! La trama sembra avvincente e la copertina è davvero bella! Forse il titolo non mi convince molto, avrei preferito "I quattro giustizieri". A parte questo, sono curioso di sapere una volta per tutte quali siano state le motivazioni che spinsero Sergio Bonelli a non pubblicare questa storia. E se l'editoriale è stato scritto da lui ogni dubbio verr? finalmente chiarito.
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Sono d'accordo con Don Fabio. Il problema non è che disegnatori come Rossi o Piccinelli si ispirino rispettivamente a Civitelli e a Villa, ma piuttosto il fatto che non abbiano il coraggio di osare una propria interpretazione dei personaggi. Cosè ha fatto anche Torricelli che si è pedissequamente "ispirato" a Galep. L'unico tra i nuovi disegnatori a non averlo fatto è Mastantuono, che ha imposto una propria visione di Tex e compagni senza snaturare il suo stile e soprattutto senza copiare nessuno. Susciter? qualche commento negativo, ma almeno io lo rispetto per questa scelta.
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Non volevo dire in alcun modo che le lacune della storia sono dovute ai rimaneggiamenti della redazione, anzi! Il vostro lavoro è stato semmai quello di aggiustare qualcosa che nella sceneggiatura proprio non andava. E' chiaro che i problemi della storia sono da imputare solo allo sceneggiatore. Mi scuso se dalle mie parole è emerso il contrario.
Ne sto leggendo tante qui e altrove e intervengo UNA VOLTA SOLA. Secondo te, le lacune sono dovute ai rimaneggiamenti redazionali? Credi davvero che per pura cattiveria abbiamo tolto il bellissimo finale della storia di Puma Nero? Non ti sfiora l'idea che invece quel finale non esiste e si tratta di uno dei tanti fili slegati della sceneggiatura? . Qualche incongruenza o stranezza (eufemismo) l'abbiamo attenuata, ma certo non potevamo n° volevamo riscrivere l'intera storia!Storia piuttosto deludente, inferiore rispetto a "Lungo i sentieri del West". La vicenda soffre dei molti rimaneggiamenti da parte della redazione, diverse scene non si legano tra loro e troppe situazioni rimangono insolute, una su tutte la storia di Puma Nero. Ho apprezzato Segura in passato per la sua visione di Tex originale e fuori dagli schemi ma qui decisamente esagera, proponendoci un Tex che non è Tex ma un semplice cowboy del West. I disegni di Ortiz non sono all'altezza del talento del disegnatore spagnolo che ormai a causa dell'età o della velocit? di esecuzione delle tavole non disegna più come un tempo. Belli alcuni paesaggi ma pessimi i personaggi, nell'insieme una prova insufficiente. La coppia Segura-Ortiz, che in passato ha prodotto buone storie, oggi non ha più niente da dire su Tex. Voto 4/10
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Anch'io penso che gli sceneggiatori dovrebbero essere liberi di scrivere storie della lunghezza che preferiscono, senza restrizioni. Il problema, più che per favorire la programmazione dei numeri celebrativi, è che i disegnatori odierni non sono veloci come quelli di una volta. Penso a Galep o a Letteri che sfornavano una storia dietro l'altra garantendo ogni mese l'uscita in edicola, mentre oggi un disegnatore impiega anni per una storia di due albi. Diversa professionalità? Forse. Capisco quindi che la scelta di adottare storie di multipli di 110 pagine risponda all'esigenza della casa editrice di riuscire a pubblicare ogni mese un albo.
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Storia piuttosto deludente, inferiore rispetto a "Lungo i sentieri del West". La vicenda soffre dei molti rimaneggiamenti da parte della redazione, diverse scene non si legano tra loro e troppe situazioni rimangono insolute, una su tutte la storia di Puma Nero. Ho apprezzato Segura in passato per la sua visione di Tex originale e fuori dagli schemi ma qui decisamente esagera, proponendoci un Tex che non è Tex ma un semplice cowboy del West. I disegni di Ortiz non sono all'altezza del talento del disegnatore spagnolo che ormai a causa dell'età o della velocit? di esecuzione delle tavole non disegna più come un tempo. Belli alcuni paesaggi ma pessimi i personaggi, nell'insieme una prova insufficiente. La coppia Segura-Ortiz, che in passato ha prodotto buone storie, oggi non ha più niente da dire su Tex. Voto 4/10
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Anche a me la scena della caccia è sembrata un po' mielosa e stereotipata. Mi lascia perplesso vedere il personaggio di Tall Bull che da indiano cattivo diventa inspiegabilmente buono. La battuta sugli spettri dei nemici uccisi poi poteva davvero risparmiarsela, altro che tema portante della letteratura avventurosa. Non me la sento però di criticare troppo Boselli su questo. Diciamo che se la storia è buona, posso chiudere un occhio su scene come questa.
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Sul sito della casa editrice i messaggi per Sergio Bonelli hanno superato quota 10.000..
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Secondo albo ricco d'azione e di piombo, dopo un primo albo un po' lento. La storia entra nel vivo e i quattro pards si lanciano in un'impresa degna delle pagine di G L Bonelli. I disegni li ho trovati in alcune scene ancora poco dinamici. Piccinelli forse esagera un po' nelle caratterizzazioni dei personaggi. Per il resto aspettiamo di leggere il finale!
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L'idea è intrigante ma Manfredi non mi sembra il tipo da accollarsi una tale responsabilità. Mi d' più l'idea di essere uno scrittore a cui piace variare molto quello che fa e quindi inadatto a ricoprire un incarico fisso quale è quello di curatore. E poi finora ha scritto davvero poco per Tex.
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Anch'io non penso che Nizzi sia adatto a fare da curatore a Tex, primo perchè non sarebbe interessato e secondo perchè ritengo concluso il suo ciclo nell'universo texiano. Per quanto riguarda Boselli al momento mi sembra il più adatto a ricoprire questo ruolo, a patto però che lo faccia rispettando la tradizione e senza stravolgere troppo il personaggio. Se poi avrà qualche idea originale per la serie non sarà certo io a criticarlo per questo.
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Era solo un'idea, suggerita dalla bella copertina...
Davvero? Chi te l'ha detto? -_nonoMi sa che il prossimo numero contiene un'intervista al grande Fernando...
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Davvero bella la copertina di Fusco! Si tratta di un disegno realizzato apposta per il magazine? Mi sa che il prossimo numero contiene un'intervista al grande Fernando...
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Me lo chiedo anch'io. I Texoni, si sa, erano una una pubblicazione curata con particolare attenzione da Sergio Bonelli in persona. Mi dispiacerebbe vedere che la qualità di questi speciali ne risentisse, o che addirittura venissero sospesi.E per i futuri Texoni?chi sara' adesso a scegliere gli artisti che dovranno illustrarli?
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Queste sono le persone che esprimono pareri fuori luogo e che offendono la memoria di Sergio Bonelli. Non gli appassionati di Tex che si domandano quale sarà il futuro del loro personaggio preferito e della casa editrice che tanto li ha fatti sognare... Spero che questo chiarisca una volta per tutte la differenza.Dal sito Manga Forever:
"Lungi, quindi, dal rappresentare qualcosa di positivo per il fumetto, Bonelli, almeno nel modo in cui lo vedo io, ? stato una disgrazia per il fumetto italiano perchè ha impedito ogni tentativo di mutamento del medium. E qui, però, devo fare alcuni ragionamenti: innanzitutto, non mi fa piacere leggere i commenti di diversi autori che si stracciano le vesti per la morte dell'editore quando poi lo criticavano perchè interveniva nelle storie e, spesso e volentieri, le censurava. E infatti diversi di essi, a un certo punto, se ne sono andati per questo motivo. Allora, vorrei che, da parte loro, ci fosse meno ipocrisia e più coerenza. Io facevo commenti negativi su Bonelli da vivo e continuo a farli anche adesso che non c'è più.
Un altro appunto che mi sento di fare è rivolto ai lettori degli albi Bonelli. è vero, ho scritto che Bonelli ha rappresentato un ostacolo all'innovazione. Ma colpevoli sono pure i suoi lettori, appunto. Le rare volte in cui Bonelli ha cercato di proporre qualcosa che uscisse, anche solo di poco, dai canoni angusti degli standard bonelliani, questi ultimi non hanno mai sostenuto tali iniziative. Perchè? Forse perchè una parte del pubblico Bonelli è composta, ammettiamolo una volta per tutte, da vecchi babbioni che in genere non leggono altri fumetti?"
No comment...... -_nono _thia- -
Compare un anaconda anche nella storia "Il mistero della pergamena" di Nizzi e Marcello, albi 425-428
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Ma scusate se qualcuno non trova giusto parlarne perchè continua a ripeterlo inviando messaggi su messaggià Che non ne parli e basta! E non venga a dire gli altri cosa devono fare. Trovo più ipocrita il comportamento di queste persone di chi invece si limita a esprimere la propria opinone.
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Condivido in pieno le parole di Don Fabio. Perchè non dovremmo parlare del futuro della SBE e aspettare venerdì per farlo? In che modo sarebbe fuori luogo? Questo è un forum di Tex e di tutti gli appassionati del personaggio e chi non vuole parlarne semplicemente non lo faccia. Io penso invece che sia naturale discutere di queste cose, l'importante è che lo si faccia sempre con rispetto per chi non c'è più.
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Lo spero anch'io anche se per il momento ci credo poco. Per me Sergio era insostituibile..Sono d'accordissimo Roger con ciò che dici, ma, almeno io, non sè le intenzioni e le passioni del figlio Davide, per cui spero in una continuazione del sogno di Sergio e in quello di noi lettori.
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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.
Un giudizio più che un opinione...No, un dato di fatto..
Spiega allora..Il mio messaggio era chiarissimo. Con la scomparsa di Sergio la casa editrice ha perso il suo cuore, non solo il suo direttore generale. La SBE non è mai stata solo un'azienda a fini commerciali ma è stata il sogno di un uomo, un vero amante dei fumetti che metteva tutto se stesso in quello che faceva. Se la perdita di Gianluigi Bonelli per Tex è stata terribile, quella di Sergio lo è due volte.
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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.
Un giudizio più che un opinione...No, un dato di fatto..
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Sergio Bonelli era la casa editrice. Tex non sarà più lo stesso senza di lui, per quanto saranno bravi i collaboratori che lo sostituiranno. E' così non giriamoci attorno. La SBE non è solo un'azienda e chi ne parla in questi termini non solo non ha capito nulla di Sergio Bonelli ma non ha capito nulla neanche di Tex.
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Si lo so. Ma questo non cambia di una virgola quello che ho detto.la SBE è una società per azioni... lo sapevate questo?Ciò vuol dire che c'è un consiglio di amministrazione o sbaglio?
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Mi chiedo quale sarà adesso il futuro della casa editrice, dei suoi personaggi, di Tex.. Se ci sarà un futuro.. Va bene che Tex è inossidabile, che ha più di 60 anni di vita editoriale ma questo è un colpo davvero duro, anche per lui. Sergio era il cuore e l'anima di tutto e nessuno potr? prendersi cura della casa editrice come faceva lui. Forse è l'emozione del momento a parlare ma sono sicuro che tutti quelli che amano Tex se lo stanno chiedendo...
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Oggi se ne è andato un amico... No, non ho mai conosciuto Sergio Bonelli di persona ma un po' è come se lo avessi sempre conosciuto. Sono cresciuto con i suoi albi e le sue lettere che iniziavano amichevolmente con "Cari amici.." Avrei voluto scrivergli anch'io una lettera, una delle tante che ogni giorno migliaia di lettori appassionati gli inviavano e che lui leggeva personalmente ma non ho fatto in tempo.. Perciò oggi oltre che un grande autore e un professionista del fumetto sento di aver perso un amico.. Ciao Sergio...
[Texone N. 26] Le Iene Di Lamont
in Texoni
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