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Stefano-tex

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Messaggi pubblicato da Stefano-tex

  1. Ho un solo aggettivo per descrivere quest'albo: divertente! Davvero complimenti a Boselli, c'è una freschezza nei dialoghi che non vedevo da tempo, carson spaccone che sforna battute una dietro l'altra è davvero epico. C'è novità in questa storia, personaggi mai visti che si calano ottimamente in una trama classica. Questo dimostra che, anche in una situazione vista e rivista, si possono sceneggiare storie nuove e frizzanti. Non c'è bisogno che Tex vada oltreoceano per portare novità, bastano queste cose a farmi divertire come non mi succedeva da un p? leggendo un albo di Tex. Rinnovo i complimenti a Mauro Boselli, così come ad Acciarino; disegni davvero belli, qualche primo piano di Tex può far storcere un p? il naso ma traspare il tentativo del disegnatore di mostrare il "suo" Tex.

  2. Insomma, la recensione è sulla falsariga di decine di altre che abbiamo già letto e che se dovessimo dar retta al recensore (certo meno astioso della consorte Feltrin)  avremmo già abbandonato la  serie a impolverarsi sugli scaffali da un pezzo. Posso dirlo? A me questo Tex piace. E uBC e il forum associato Two hanno fatto un torto e un danno enorme al personaggio in termini di svalutazione. Se qui c'è qualcuno che non capisce un bel niente di fumetti e di Tex, preferisco pensare che siano loro che bocciano 11 albi su 12 all'anno. Se io pecco di modestia, allora l'equazione è che anche alla SBE sono una massa di incapaci.

    Applausi per Ymalpas!!Completamente d'accordo con lui!E io estendo il discorso anche a "Baci e spari" - con la differenza che a loro comunque hanno lo stesso "peso" mediatico.
    Beh, io ribadisco, tenendo sempre conto che si tratta di gusti personali, per me il personaggio si è svalutato da solo, con la pubblicazione di alcuni "capolavori" di Nizzi, di cui questa storia ricalca la falsariga. Questo secondo me è il vero problema. Non penso che la colpa possa essere data a delle recensioni fatte su un sito; il lettore texiano ha la testa sulle spalle ed è capace da solo di capire se quello che sta leggendo è un qualcosa con un capo e una coda o è una ciofeca. Se a me la storia piace, piace e basta, checch? ne dicano ubc o chiunque altro, e stento a credere che ci sia qualcuno di così suggestionabile tanto da addossare alle recensioni la colpa del declino texiano post-500. Scusami, ma la tua mi sembra una strenua difesa verso un autore che già da lungo tempo è ormai indifendibile, purtroppo...
  3. E non capisco neanche tutti questi discorsi sui preconcetti verso l'autore, come se le sue storie dovessero essere per forza giudicate positivamente solo perchè scritte da colui che ha portato avanti Tex dopo GLB.

    Scusa, mica ho detto che una storia nizziana debba essere giudicata positivamente sempre (questa no di certo).

    Il fatto è che non si può partire da una storia negativa per mettere in risalto gli aspetti negativi dell'intera carriera dell'autore, come se non avesse combinato niente di buono.
    Sicuro che avesse ormai perso l'ispirazione da un pezzo, ma mi preoccupa è che sembra che diversi lo ricorderanno per il suo periodo negativo.

    Beh, purtroppo è così. Vedi Zidane: dopo la sua straordinaria carriera viene poi ricordato soprattutto per la testata a Materazzi. Nizzi ha rovinato tutto con storie come Monctezuma, i Fratelli Donegan, e TANTE altre, affossando sè stesso e il personaggio. Questa storia contiene tutti gli elementi che per me rendono una storia di Nizzi negativa e impublicabile; il bello è che sono sempre gli stessi in tutte le storie, non c'è novità neanche in questo, da qui il parallelismo storia-carriera. Di certo non mi sognerei di dire che Boselli ha rovinato tutta la sua carriera texiana alla prima storia sbagliata.
  4. Io mi trovo completamente d'accordo invece, la recensione mette in evidenza tutti i punti negativi di cui c'era da parlare, punti positivi beh.... per me non ce ne sono. E non capisco neanche tutti questi discorsi sui preconcetti verso l'autore, come se le sue storie dovessero essere per forza giudicate positivamente solo perchè scritte da colui che ha portato avanti Tex dopo GLB. Per carit?, nessuno mette in discussione quanto fatto da Nizzi, bisogna solo ringraziarlo per il suo lavoro, ma una ciofeca è una ciofeca, anche se fosse stata pubblicata dopo "furia rossa". Come si fa a leggere una trama dove già sai cosa succede, dove ci sono personaggi che hai visto e rivisto, tipo la sfilza di colonnelli che Nizzi ci ha propinato nella sua carriera, dove ci sono situazioni già viste e scelte narrative che sono sempre le stesse. Prendete le prime pagine del primo albo: come al solito discorso iniziale tra Tex e Carson e poi, pagina 8, cosa poteva far succedere il nostro caro Nizzi se non SPARI!! A me è venuta la nausea di queste storie scritte con lo stampino; anche un bambino sarebbe riuscito a sceneggiare la stessa cosa ma scegliendo modalit? e situazione diversa; invece il caro Nizzi preferisce non sforzarsi cambiando i soggetti ma impostando le trame sempre allo stesso, identico, modo. Sinceramente io credo che nella recensione siano stati anche piuttosto magnanimi, io questa storia non l'avrei neanche pubblicata, e dopo aver letto le prime 10 pagine eh! Sorvolo su tutti i vari clich? visti e rivisti di cui ormai ho smesso anche di lamentarmi per arrivare all'ultima riflessione fatta dall'autore della recensione. Si capisce che ce l'hanno con Faraci, e a ragione, che si è autostereotipato fin dalle prime storie; ormai ci sono solo Boselli e Ruju a mantenere la serie sulla sufficienza, e questo non mi sembra un buon auspicio per il futuro, nonostante il buon Nizzi abbia appeso la penna al chiodo.

  5. Io credo che la "non vitalit?" dei dialoghi non sia dovuta alla presenza di frasi fatte, come dici tu, nel senso che possono esserci dialoghi briosi nonostante siano pieni di frasi fatte. Non trovo ridicola la tua questione, anzi secondo me rappresenta una conseguenza del peggioramento della qualità delle sceneggiature a cui abbiamo assistito nei post-500, dove abbiamo visto un Nizzi che si andava sempre più "stereotipando" nei dialoghi, sè pieni di frasi fatte, ma anche triti e sempre uguali, come se l'autore facesse copia e incolla. Invece secondo me autori come Boselli sono maestri nell'inserire le frasi fatte in dialoghi vitali e sempre nuovi, in modo da non farle pesare dopo 600 e passa numeri!

  6. Non dico di non volere azione (ci mancherebbe), ma questa deve essere intervallata a grandi dialoghi, situazioni emotive intense, personaggi accattivanti. Cosè come in questa storia, l'azione diventa sterile...

    Questi che hai elencato non sono gli ingredienti tipici di un albo di Tex.
    Io invece sono d'accordo con Leo, per me questi devono essere gli elementi fondamentali di un albo di Tex. "Gli invincibili" avrebbe trasmesso così tanto senza la tavola finale? No di certo, anzi è il tocco in più che emoziona il lettore e rende la storia indimenticabile. Oppure cosa sarebbe stata la saga texiana senza tutti i personaggi di spessore che adesso sarebbe troppo lungo elencare?

    Purtroppo tutto ciò è mancato negli ultimi anni di Nizzi, il quale si è limitato per me a fare copia e incolla di situazioni e dialoghi triti e ritriti, senza il minimo pathos, dentro cui ha inserito marionette alle quali va il ruolo di semplici comparse e di cui non ricorderei il nome neanche sotto tortura. Ecco perchè non riesco davvero a capire i commenti positivi che leggo su questa storia! :huh:^_^

  7. Vorrei fare una piccola riflessione, pur avendo letto solo il primo albo (torno dopo un p? a commentare, ben ritrovati a tutti! ;) ). Noto che nei confronti di questa storia c'è una maggioranza di commenti positivi, come se rileggere le sequenze nizziane fosse stata una "boccata d'aria fresca", dopo le ultime fatiche di Faraci. Questa è una storia che, secondo me, ai tempi avremmo bocciato totalmente, piena di clich? nizziani. E' incredibile come leggendo il primo albo io mi aspettassi già tutto quello che poi sarebbe davvero successo. Non si tratta di siatuazioni prevedibili, ma ciò è dovuto al fatto che abbiamo visto centinaia di volte sempre le stesse scene e le stesse storie da parte di Nizzi. Per non parlare dei personaggi, stereotipati come non mai, e della facilit? con cui Tex già dalle prime pagine sa già praticamente tutto, senza lasciare un p? di mistero al lettore. Insomma, una storia che secondo me è al livello di quelle che hanno caratterizzato la parabola discendente di Nizzi, cioè un livello bassissimo. Eppure i commenti positivi ci sono. La domanda che mi (e vi) faccio ?: siccome io credo che ciò sia dovuto al fatto che questa storia viene dopo una serie di storie di Faraci, è possibile che quest'ultimo stia scendendo anche al di sotto del peggior Nizzi? In effetti è quello che mi viene da pensare, visto che le sceneggiature nizziane una trama più o meno ben sviluppata ce l'hanno, mentre in quelle di faraci sinceramente io faccio fatica a trovarla; ma la mia preoccupazione è per il futuro. E' giusto continuare a puntare su un autore (per me) inadatto alla serie, almeno per quanto visto sin'ora, o arriveremo addirittura a rimpiangere il buon vecchio Nizzi? :s :s

  8. Questa prima parte mi ha dato un'impressione di linearit?, a differenza di tante altre storie di Boselli, ma ciò non toglie sicuramente che sia un albo davvero ottimo! O forse, più che di linearit? si dovrebbe parlare di "classicit?":

    c'è il classico inseguimento ai banditi, con il capo che riesce a scappare, successivo inseguimento e quindi divisione dei pards per battere cotemporaneamente le diverse piste possibili.


    Ma è nelle scelte narrative e nell'utilizzo dei personaggi che emerge la vera maestria dell'autore! E mi riferisco anche alle scene più banali,

    come la frana sulla capanna, o curtiss che per sfuggire ai pards si nasconde sotto la zattera per il guado del fiume! per non parlare delle scene del villaggio di Cottonwood, abitato da mormoni ma con uno sceriffo non mormone che nasconde il whisky in una botola!
    So che possono sembrare sciocchezze, ma per me sono scelte del genere che contribuiscono a dare bellezza e varietà alla narrazione.


    Per non parlare della figura di Kit, finalmente un uomo, come in tutte le storie di Boselli dove gli viene dato spazio, capace di prendere iniziative da solo e di dimostrare di non essere secondo a nessuno, nemmeno al padre. Ho apprezzato i momenti di timidezza nel parlare della dottoressa Sarah, anche se mi rendo conto che sarebbero opinabili da parte di qualcun altro; a Boselli piace scherzare col fuoco :trapper: ma è soltanto così che si può portare avanti una serie dopo 630 e passa numeri!

    Infine, mi ha spiazzato completamente il colpo di scena finale riguardante la dottoressa: mi ero fatto un'idea completamente diversa e solo dopo ho rivalutato in chiave negativa alcuni particolari come la derringer o la frustata, che la dipingono come una donna dura e risoluta. Penso davvero che ci dar? delle sorprese nel secondo albo!!

  9. Per esempio è interessante il fatto che il duo Burke - Rufus soppravviva nelle pagine finali. La loro morte sarebbe ricaduta sulle spalle di Tex, due vittime innocenti immolate sull'altare della giustizia avrebbero sicuramente rovinato il finale. Tex sarebbe diventato colui che non li ha salvati.

    Qui non sono dello stesso parere: la loro morte doveva ricadere su Tex, come a punirlo dell'astutissimo piano da egli congegnato, che prevedeva la "piccola" falla di lasciare i due poveracci in balia dei nemici. :shock:

    E' per come è impostata che tutta la scena non sta in piedi, per non parlare del fatto che alla fine i due si sè pure salvati!

  10. Compro anche le storie che non mi piacciono, anche perchè non sono Doc Emmeth Brown e reputo sbagliato giudicare una storia senza prima averla letta.... infatti trovo sbagliato il pensiero di Stefano-Tex che non compra più albi firmati Faraci soltanto perchè le precedenti storie non gli sono piaciute. -_nono

    Non compro questo Maxi, perchè sono troppo scottato da "Braccato", ma non significa che non comprer? più nessuna storia di Faraci!! :malediz... :indiano: Poi è anche una questione di sfiducia verso il Maxi, come serie in generale. Come ho detto all'inizio di questa discussione gli ultimi non li ho acquistati (tant'? vero che non ho neanche il primo di Faraci) tranne l'ultimo di Segura. Questo perchè a parte il fatto di essere un balenottero da 330 pagine la collana non ha niente di speciale! Mi andava bene quando si trattava dell'unico modo per leggere Segura che mi è sempre piaciuto, ma quando trovi come sceneggiatore Nizzi e come disegnatori sempre gli stessi allora la cosa perde di attrattiva. E devo dire che, almeno per me, il fattore economico conta, e anche tanto. Quindi siccome la mancanza dei 6 euro in tasca la sento, e siccome l'autore si è rivelato, fino ad adesso, una delusione, ecco la decisione di non comprarlo!
  11. Vedi, nei forum si dimentica in fretta o si fa finta di dimenticare, guarda Stefano Tex nel giro di due post mi ha fatto passare per uno che compra ma non legge Tex. Ed ora vuole farmi notare che tu mi hai fatto notare (scusa la ripetizione) che tra Maxi e serie regolare c'è una profonda differenza.

    Allora, visto che si dimentica in fretta, mi fai il piacere di spiegarmi la seguente affermazione: "io lo compro sempre e se una storia non mi aggrada non la leggo!". Sono parole tue eh, forse ho preso davvero un abbaglio, ma l'italiano penso di capirlo ancora. Poi io non voglio far notare che nessuno ha fatto notare niente; tu mi hai chiesto perchè non mi sono fermato ai fratelli Donegan, e io ti ho risposto che per me ci sono differenze tra la serie regolare e la collana del Maxi, le stesse che ha esposto Cheyenne, e cioè:

    Potrei capire, entro certi limiti, comprare il mensile, magari con forti dubbi, perchè la storia ha avuto inizio e si vuole capire come andr? a finire, ma per quanto riguarda gli speciali se il soggetto, la trama, il disegnatore ecc. non dovessero convincermi e sapessi che finir? nella migliore delle ipotesi in un angolo della libreria a prendere polvere, e nella peggiore nel cassonetto (*), perchè dovrei sentirmi obbligata?

    Ho preso un abbaglio perchè non ho riscritto nel mio post tutto daccapo ma ti ho rimandato in quello di Cheyenne che aveva scritto la stessa cosa che volevo esprimere io?Spero che adesso tu abbia capito.
  12. Francamante io penso che i duecentomila lettori che abitualmente comprono Tex non frequentano i forum e nemmeno le fiere... però che te lo dico a fare tu vai dritto come un treno senza neanche leggere quel che dicono gli altri.
    Hai stabilito che Tex è in decadenza e pretendi che tutto gli altri siano d'accordo con te. Mi domando una sola cosa, se non ti piace perchè continui a comprarlo?

    io lo compro sempre e se una storia non mi aggrada non la leggo!

    il Tex va sempre comprato, quello che dici tu è del tutto riduttivo e banale, mi ricorda la storia del "cambia canale, se il programma non ti piace". Eh no, caro, si discute soprattutto quando le cose non vanno.
    e quindi anch'io, sembrer? strano, quoto quanto detto da giambart

    Perchè tu quando sei davanti alla tv e vedi un programma che non ti piace e ti annoia il canale non lo cambi?? Compri le partite di Premium perchè sei tifoso di una squadra ma poi la partita non la guardi??

    Scusami ma il tuo discorso non lo capisco; io per esempio il maxi di Faraci non lo compro, perchè dopo aver letto il suo inedito non ho voglia di buttare così 6 euro! Questo però non mi impedisce di poter discutere sull'andamento dei Maxi poi, ovviamente, se tu dai un tuo giudizio sulla storia io di sicuro non posso permettermi di opinare, non avendolo letto; ma anche se non compro Tex perchè si "deve", ciò non toglie che io non sia lettore quanto te.

    e tu invece non compri un Tex perchè l'autore ha fatto una storia che non ti è piaciuta?

    complimenti, sono io che non capisco il tuo discorso.
    Avresti potuto fermarti ben prima, no? a i fratelli donegan, che diciò

    Io non compro il Maxi non perchè non mi è piaciuta "Braccato!", ma perchè non mi ha convinto Faraci su Tex, che è ben diverso. Ne abbiamo lette altre di storie sue, ma fino ad ora non mi ha mai convinto. Ecco perchè preferisco saltare questo turno (nonostante ciò ringrazio Cheyenne del consiglio :trapper: ).

    Poi scusami, ma non mi pare che "i fratelli donegan" sia un Maxi! C'è una profonda differenza tra Maxi e serie regolare, come ti ha ampiamente spiegato Cheyenne; e comunque ciò non toglie che io non possieda alcune "nizzate" tipo il secondo albo di Dieci anni dopo e qualcun'altra. A quei tempi non usavo internet, quindi non sapevo chi fosse l'autore della storia successiva, se il primo albo non mi piaceva allora capitava che non compravo il continuo (fortunatamente non è successo spesso, anche perchè essendo più piccolo facevo poco caso alle incongruenze e mi bastava assaggiare l'atmosfera texiana _ahsisi ); non vedo cosa ci sia di male in questo. Lo trovo un comportamento molto più sensato rispetto a comprare le storie e poi non leggerle.

  13. Francamante io penso che i duecentomila lettori che abitualmente comprono Tex non frequentano i forum e nemmeno le fiere... però che te lo dico a fare tu vai dritto come un treno senza neanche leggere quel che dicono gli altri.
    Hai stabilito che Tex è in decadenza e pretendi che tutto gli altri siano d'accordo con te. Mi domando una sola cosa, se non ti piace perchè continui a comprarlo?

    io lo compro sempre e se una storia non mi aggrada non la leggo!

    il Tex va sempre comprato, quello che dici tu è del tutto riduttivo e banale, mi ricorda la storia del "cambia canale, se il programma non ti piace". Eh no, caro, si discute soprattutto quando le cose non vanno.
    e quindi anch'io, sembrer? strano, quoto quanto detto da giambart

    Perchè tu quando sei davanti alla tv e vedi un programma che non ti piace e ti annoia il canale non lo cambi?? Compri le partite di Premium perchè sei tifoso di una squadra ma poi la partita non la guardi??

    Scusami ma il tuo discorso non lo capisco; io per esempio il maxi di Faraci non lo compro, perchè dopo aver letto il suo inedito non ho voglia di buttare così 6 euro! Questo però non mi impedisce di poter discutere sull'andamento dei Maxi poi, ovviamente, se tu dai un tuo giudizio sulla storia io di sicuro non posso permettermi di opinare, non avendolo letto; ma anche se non compro Tex perchè si "deve", ciò non toglie che io non sia lettore quanto te.

  14. Sembrer? strano ma per una volta sono d'accordo con Gianbart ;):P sul fatto che effettivamente l'andamento discendente della qualità delle storie dei Maxi, o della serie in generale, potrebbe essere dovuto al fatto che gli autori si devono impegnare su troppe storie contemporaneamente: se non sbaglio Tex ora ha tre sceneggiatori fissi a fronte di un numero superiore di collane, senza dimenticare che questi non scrivono certo solo per Tex. A meno che non siano supereroi, io nelle loro condizioni sarei impazzito da un pezzo. Quindi due sono le soluzioni: o si chiude qualche collana, o si aumentano gli sceneggiatori. Per quanto riguarda i Maxi, io preferirei la prima opzione perchè leggere un'intera storia in tre albi in un colpo solo non ha prezzo; però allo stesso tempo se la qualità dev'essere scadente allora preferisco rinunciarci!

  15. Per me la risposta è semplice: no!Già mi rammarico di non vedere più spesso storie a più ampio respiro; poi per me la lunghezza minima per costruire una storia degna di questo nome è un 110-160 pagine. C'è bisogno di scene ampie, c'è bisogno di caratterizzare bene i personaggi, c'è bisogno di dialoghi, di sparatorie, di scazzottate, di siparietti e di fal' notturni. Non penso che una storia di 40 pagine possa dare tutto questo, per quanto sia scritta bene. Sinceramente come ho letto in un post di Ymalpas nel topic sui Maxi, non capisco per niente la strategia che sta seguendo la redazione nell'ultimo anno, n° tantomeno capisco cosa si aspettino pubblicando un Tex Color Fest!

  16. Lo so che non si possono sempre leggere capolavori, è umano, è normale, ne sono perfettamente consapevole. Ma una buona storia, almeno, questa me l'aspetto.

    Perfettamente d'accordo, e lo sarei ancora di più se Faraci avesse già scritto capolavori. Purtroppo lui non l'ha fatto, anzi solo qualcuna delle sue storie è accettabile, da parte mia.

    Capisco la cautela con cui si è approcciato al personaggio, di certo non mi aspettavo un altro "passato di Carson", ma ormai è arrivato il momento di osare. Sono stufo di vedere storie con Tex in solitaria, attorniato da pseudocomprimari che sanno solo lodare la tempra e il coraggio del ranger, tanto vale metterci vicino Kit Carson; sono stufo di vedere storie infarcite a più non posso di sparatorie ed espressioni linguistiche bonelliane, che da sole non bastano a sceneggiare una storia che abbia un capo e una coda, che finiscono col presentarci un tex brutta copia di quello di GLB.
    Quello che mi aspetto ora da Faraci è che egli scriva una storia dove ci faccia vedere il suo Tex, e il suo modo di caratterizzarlo; allora si che, anche se la storia dovesse non riuscire bene, sarà il primo a fargli comunque i complimenti per averci almeno provato.
    "Braccato" invece è una storia senz'anima, dove c'è la sensazione di scene e parole messe l' perchè sono quello che il lettore di Tex vuole leggere; così non va -_nono

  17. Delle storie postate da Ymalpas ho letto solo "L'ora del massacro", storia che mi è sembrata più che accettabile. Per il resto non credo che le legger? mai, compreso "La legge di Starker", dal momento che non lo compro poich? la storia mensile mi ha del tutto sfiduciato nei confronti di Faraci. Premesso questo, stando ai maxi che ho letto, ovvero i primi, sarei contrario alla chiusura della serie, anche perchè ce ne sono di memorabili come quello di Boselli-Font. Del resto, il malloppone da 330 pagine sembra essere in questo momento l'unico modo per leggere storie a più ampio respiro, che come sappiamo sono quelle che ci hanno regalato i capolavori più belli (non che non ce ne siano anche di due albi). Tuttavia, il livello si è abbassato (nell'affermare ciò mi baso però solo sui commenti letti in giro di queste storie), quindi a questo punto mi sembra inutile lasciare aperta la serie. Inoltre, negli ultimi anni è stata affidata a sceneggiatori e disegnatori già in pianta stabile sulla collana di Tex. E allora dov'? il senso di tali pubblicazioni?? Lo stesso dicasi anche per i Texoni. Quindi, laddove tali storie siano affidate a sceneggiatori e disegnatori d'eccellenza ma esterni alla testata, come è stato all'inizio, allora avrebbe senso continuare a pubblicare le due collane. Se queste condizioni saranno soddisfatte, allora ben venga continuare a produrre un Maxi e un Color all'anno, altrimenti preferisco due Color, che almeno una distinzione rispetto all'inedito l'hanno portata, ovvero il colore.

  18. E secondo me sperare in una ripresa è quantomeno utopistico- anche perchè, come ci insegnano tanti casi precedenti, quando un artista giunge alla vecchiaia e comincia a decadere, poi non c'è nulla che possa "rialzarlo".

    Gli anni "pesano" per tutti prima o poi. In tutte le professioni. Ortiz non fa eccezione. Purtroppo.... :(
    A questo proposito non sarebbe più conveniente assegnargli storie ma non mettergli fretta di concluderle? Nel senso che le storie dei vari Ortiz Repetto si tengono da parte per i momenti di crisi, come "riserva". In questo modo magari possono andare più lentamente e fare attenzione ai particolari. Ortiz continua a sfornare storie a velocit? impressionante, e questo per me è il più grande fattore di imprecisione, non tanto l'età!
  19. Sopra di tutti il povero Rufus, personaggio del tutto patetico con quel suo "diavolaccio" ficcato in ogni singola frase; mi è stato già antipatico fin dall'inizio, e quell'inutile flashback non ha certo migliorato il mio pensiero su di lui. Devo dire che se alla fine fosse morto non mi sarebbe dispiaciuto neanche un p?.

    Premesso che rispetto il tuo giudizio sulla storia, i gusti son gusti quel che può piacere a me può non piacere a te e viceversa. Quel che non capisco invece è quando attacchi la storia anche perchè al suo interno Tito Faraci ha messo un personaggio come Rufus. D'accordo è un povero idiota, un fifone, non ne combina una giusta e non sa mai come comportarsi... insomma un "povero diavolo" come molti se ne incontrano anche al giorno d'oggi. Ed allora? Dove sta il problema? Una storia viene sminuita perchè lo sceneggiatore ci mette dentro un personaggio che potremmo tranquillamente incontrare anche noi sulla nostra strada? Affinch? una storia "funzioni" tutti devono essere dei superuomini? Rufus ti è addirittura antipatico al punto di volerlo morto solo perchè è un sempliciotto. Francamente non capisco!
    Ma non è che per me la storia non funziona solo perchè c'è Rufus! E' tutto l'insieme che non va. Certo, di personaggi come lui ce ne sono anche al giorno d'oggi, e non sono neanche contrario ad inserirli in una storia di tex. Il problema è che qui non è caratterizzato, o meglio lo è ma in un modo troppo stereotipato. La sua figura non ti crea empatia, n° tantomeno il flashback contribuisce a farlo, e le sue espressioni tipo "diavolaccio" sono, per me, fuori luogo. Ecco perchè alla fine non mi interessa che sia morto o meno, anche se come hanno detto altri forse la morte finale sua e del sergente avrebbe dato quel tocco in più che ci voleva per dare un p? di drammaticit? alla vicenda. Invece il tutto finisce a tarallucci e vino e, tra l'altro, sceneggiato in maniera inadueguata. Ribadisco che queste sono ovviamente mie opinioni, come dici tu i gusti son gusti! :indianovestito:
  20. Scusate. Violo la regola di NON intromettermi nelle discussioni sulle mie storie perchè mi è stata riferita una cosa che ritengo molto grave, e che trovo proprio nel commento precedente. Spero che sia solo un caso. NON esiste nessuna ragione di affermare che Tex spara alle spalle di un avversario, a tavola 32. Trasecolo all'idea che qualcuno possa anche solo pensarlo. C'è un ellissi narrativa, certo. Un taglio quando già l'avversario si sta girando. Quello che succede, poi, lo lascio all'intuizione del lettore, che si basa sul modo di comportarsi di Tex. Che non è di sparare alle spalle. Se qualcuno si immagina una cosa del genere, tanto varrebbe immaginare che, nello spazio tra due vignette, Tex possa mettersi a ballare la giga. Per tutto il resto, naturalmente, ogni critica è legittima. Ma, in questo caso, proprio non capisco. Mi scuso di nuovo per l'intromissione. Un abbraccioTito Faraci

    Questa soluzione narrativa l'ho già vista in altre tue storie e devo dire che mi piace molto, però per me una ragione per affermare che sia stato sparato alle spalle c'è: il cadavere (come si vede nella pagina successiva) è caduto a pancia in già e non a pancia all'aria, come sarebbe stato normale se l'uomo si fosse girato. Naturalmente anche io trasecolo solo all'idea che Tex abbia potuto fare qualcosa del genere, così come credo che qualunque sceneggiatore che scriva una sua storia sappia che tali comportamenti sono ben lontani dal modo di agire del nostro ranger. Purtroppo stavolta l'intuizione di cui parli mi ha portato a pensare una cosa del genere, anche se sono sicuro che ci sia comunque un'altra spiegazione. Ho fatto soltanto osservare questa cosa per capire se anche qualcun altro aveva avuto la stessa sensazione.
  21. Sono d'accordo con kaciaro: non ci siamo.

    Questo secondo albo è per me un qualcosa di improponibile al lettore. Il tutto continua sulla falsa riga della prima parte: la sceneggiatura è più semplice di una storia per bambini, per non parlare dei personaggi, che fanno la figura degli imbecilli più di una volta. Sopra di tutti il povero Rufus, personaggio del tutto patetico con quel suo "diavolaccio" ficcato in ogni singola frase; mi è stato già antipatico fin dall'inizio, e quell'inutile flashback non ha certo migliorato il mio pensiero su di lui. Devo dire che se alla fine fosse morto non mi sarebbe dispiaciuto neanche un p?. Lo sceriffo Parker, non ne fa una giusta, compreso nel finale quando avrebbe avuto tutto il tempo di impiombare Tex e invece se ne sta a guardare e quando prende l'iniziativa finisce anche per uccidere il suo datore di lavoro, altro personaggio privo di qualunque caratterizzazione. I fratelli Dekker, descritti come il diavolo in persona, muoiono in un battibaleno e nessuno sentir? la loro mancanza. Dulcis in fundo, Tex. Mi dispiace per Faraci, ma non bastano due "peste" e tre "fiamme d'inferno" qua e l' per scrivere una storia. Passando sopra ad episodi grotteschi come il salto del dirupo (tra l'altro il sergente lo porta l' e poi gli dice che non si può saltare.... mah!), l'arrampicata sugli alberi, e via discorrendo, che sono assurdi per una persona che due minuta prima era svenuta per le ferite, perchè magari per qualcun altro ci possono stare bene, essendo un eroe dei fumetti, è da notare la pochezza del suo piano per salvare l'idiota, come tutti lo apostrofano continuamente. Invece di aspettare la notte il buon ranger ha la fantastica idea di entrare dal retro e poi? Boh, tant'? vero che se lo dice anche lui stesso. In questo modo lascia tutto il tempo agli altri di sparare al povero Rufus che ha della dinamite tra le gambe. A questo proposito è IMHO un insulto sia il finale in sè, per l'assurdit? del fatto che il sergente e rufus non siano saltati in aria, sia per la vignetta-flashback di pag 113. Anche un neonato sarebbe riuscito a comprendere come avevano fatto a scappare.
    Magari sono stato troppo duro, anche perchè ho letto commenti tutto sommato positivi, ma a me questa storia ha lasciato la sensazione di presa in giro; non ho ancora letto il maxi ma spero che non mi sia riproposta una ciofeca del genere. Per quanto riguarda i disegni niente da dire, Del Vecchio ha fatto proprio un bel lavoro. P. S. Ma a pagina 32 Tex spara alle spalle dell'uomo che era andato a bere? :o:o:blink::blink: :s :s :bisonte:
  22. molti di voi mi hanno risposto di mettermi l'anima in pace perchè ai più su questo sito piace quasi tutto quello che fa il nuovo corso texiano quindi io sono in una minoranza

    Questa frase mi sembra del tutto assurda; è l'emblema del vittimismo di cui tutti ti hanno accusato. Sarebbe inconcepibile che tu debba cambiare la tua idea perchè qui in molti non la pensano come te. Casomai ti abbiamo "consigliato" di metterti l'anima in pace poich? da quello che scrivi sembra che a te possa andar bene leggere solo qualcosa che tra gli autori porti il nome di Gianluigi Bonelli; questo come ben sappiamo è purtroppo impossibile. ecco da dove viene questa espressione. Quindi penso che sarebbe ora di finirla con queste frasi inconcepibili e gratuite.
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