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TWF - Tex Willer Forum

francesco67

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Messaggi pubblicato da francesco67

  1. In quel periodo, quando venne pubblicata questa storia, ero piuttosto critico con Tex ma dipendeva quasi esclusivamente dal rapporto che in quel periodo avevo con il mondo dei fumetti in generale. Dico questo perchè molti di quegli albi, come questi che compongono questa storia, non mi entusiasmavano affatto ma riletti ultimamente, invece, li sto rivalutando...

  2. Riletto proprio oggi... Che devo dire? Mi è proprio piaciuto. Il soggetto mi è sembrato abbastanza originale, così come il finale della storia che non ha visto nel ruolo di protagonista Tex. L'ho letto praticamente tutto d'un fiato ed ancora una volta l'ho terminato nella convinzione che come gli albi di Tex nessuno mai... !Voto 7,5 ( i disegni non mi hanno troppo entusiasmato...)

  3. Lo so bene che non è un rilievo originale ma tant'?... Se all'epoca della golden age texiana tutti i lettori di Tex si fossero trovati davanti ad una tastiera avrebbero fatto le pulci pure a capolavori come Sangue navajo. Se poi ci fossero stati forum nel 1971 sono certo che qualcuno avrebbe trovato il modo di trovare un difetto pure al Figlio di Mefisto, forse il miglior albo di Tex di sempre. Mica avrebbero detto: "se fossi nel 2012 sarei più severo ma siccome sono nel 1971 mi tengo di manica larga...". E' vero che il Tex di oggi editorialmente non è più il prodotto ingenuo del 1948 ma resta pur sempre un fumetto ed io non riesco ad essere severo con chi lo confeziona e resta in realtà sempre un prodotto artigianale sebbene molto professionale. Certe volte le critiche agli albi di Tex mi ricordano una vecchia gag - non sono più giovanissimo- tra Indro Montanelli ed il "barone" Niels Liedholm. Lo svedese, infatti, all'inizio degli anni settanta aveva allenato per due stagioni la Fiorentina e nonostante due buoni campionati alla fine aveva preferito andare via. E quando Montanelli gli chiese di sintetizzare al massimo cosa avesse significato per lui allenare a Firenze, Liedholm rispose:"Quando vinci per 3-0 devi spiegare ai tifosi perchè non hai vinto per 4-0".

  4. Premetto che molte delle incongruenze, sia della sceneggiatura di questo Maxi che in particolare della figura di Starker, e che avete fatto notare puntualmente e spietatamente, le ritengo esatte e le avevo pure notate io. Detto questo aggiungo anche, come già espresso in passato, che se nel 1948 ci fossero stati già i forum on line Aquila della Notte non sarebbe sopravvissuto in edicola più di sei mesi...!

  5. Ho riletto il Maxi e sostanzialmente confermo quanto detto in precedenza. Non è un capolavoro ma si lascia leggere senza problemi. Non mi sono sforzato per completare la lettura, nemmeno la seconda volta. Il soggetto era davvero interessante e meritava certamente una sceneggiatura meglio curata. Il personaggio di Starker parte bene, almeno nelle intenzioni, poi rivela alcune incongruenze che avete fatto rilevare puntualmente. I disegni invece mi sono decisamente piaciuti, nonostante alcune perdonabili sbavature (il negretto ed alcune espressioni eccessive dei personaggi). Quindi ribadisco il mio voto: 6,5

  6. Per me un Maxi discreto, al quale concedo una ampia sufficienza, riservandomi di rileggerlo a breve. Il soggetto mi è sembrato interessante e la storia scorrevole anche se ad un certo punto mi è sembrato che avesse già detto quasi tutto ben prima della metà e che si sia trascinata un po'. Repetto mi piace molto ed i suoi disegni li ho trovati ancora una volta eccezionali. Per concludere si è trattato di un Maxi godibile, sia pure non straordinario. Voto: 6,5.

  7. Da 1 a 10 darei un bel 11! E non si discute...! Bella, bella, bella...! Non mi stancavo mai di leggerla e rileggerla, all'epoca. Davvero devo averli consumati all'inverosimile i quattro albi della storia! E vi rivelo un segreto: se dovessi essere un nemico di Tex vorrei essere proprio il grande, astuto, e coraggioso Lucero...!

  8. Che dire di questa storia? All'epoca mi piacque tantissimo ed ancora oggi la considero uno dei capolavori assoluti della sga. Soltanto che letta con gli occhi di adesso, e con una certa vena critica che negli anni settanta ovviamente non avevo, non la ritengo all'altezza della precedente storia di Yama. Come già sottolineato da molti di voi in questa storia la figura di Yama comincia a perdere in carisma, cosa che perder? del tutto nella successiva... E questo lo trovo comunque un peccato, se non un errore.

  9. Grandissima storia, che mi fa morire letteralmente di nostalgia per la mia infanzia, visto che ricordo benissimo di aver letto l'albo proprio quando venne pubblicato, facevo le elementari...! All'epoca non mi piacque moltissimo, forse perchè era seguita dal ritorno di Yama che, naturalmente, mi prese molto di più... Oggi, tuttavia, la rivaluto pienamente e la ritengo uno dei capolavori classici della saga. Magari a leggerne altre di simili...!

  10. E' una storia che non rileggo da molti anni, e magari questa è l'occasione per rispolverarla. Ma ricordo bene che all'epoca, quando venne pubblicata, non mi fece una grandissima impressione, come scrivono molti di voi. Penso che per quel periodo il grande GLB sfornasse di meglio... Tuttavia, come tutte le storie di Tex dell'epoca, appartiene al periodo della mia infanzia dorata e quindi penso proprio che la rileggerei volentieri.

  11. Per quanto riguarda il personaggio di Cochise, personalmente trovo davvero strano che n° a suo tempo GLB, n° in seguito altri autori, abbiano mai pensato di scrivere una storia sulla famosa guerra di Cochise che insanguin° l'Arizona tra il 1860 ed il 1870, in seguito ad una ingiusta accusa mossa a Cochise di aver rapito un ragazzino bianco. Una storia del genere davvero non doveva mancare nella saga di Tex...!

  12. Io faccio parte di coloro che, in pratica dagli anni 70 ad oggi non hanno mai smesso di acquistare Tex. E' indubbiamente vero che spesso il mio modo di approcciarmi a Tex sembra essere sempre lo stesso, per cui a volte avverto che quella famosa "magia" che avvertivo quando lessi per la prima volta, nel 1975, Il laccio nero, oppure nel 1977 Tex 200, non l'avverto più. Ma in realtà ciò che probabilmente mi manca, oggi, nel leggere Tex, è soltanto la mia adolescenza... Tex per me non è cambiato radicalmente, come al contrario, rispetto agli anni 70, è cambiato il resto del mio mondo. Indubbiamente alcune scelte editoriali hanno fatto sè che il Tex che sfidava Mefisto e Proteus nel tempo non si è più visto ma lo spessore del personaggio resta intatto. E poi, l'ho già scritto qualche settimana fa, ho una mia teoria... Se nella primavera del 1971, quando usc? come indeito Il figlio di Mefisto, l'albo di Tex per me più bello di sempre, avessimo avuto già il computer, internet ed i forum, avremmo sicuramente trovato il modo per criticare pure quell'autentico capolavoro...!

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