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Joe Silver

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Messaggi pubblicato da Joe Silver

  1. Per me una edizione definitiva di Tex non potrebbe che essere quella descritta da Letizia:

    Una "falsa anastatica" sarebbe il Tex originale del Grande Vecchio in un formato più comodo e sarebbe una cosa inestimabile. E lo sarebbe ancora di più se ci fossero, non solo i refusi (Tesach e Tesak) senza i braghettoni et similia, ma anche se fossero assenti le correzioni di Tea (come sappiamo qualche Tex Killer è sfuggito ai moralizzatori della prima metà del secolo scorso.

    Una edizione senza alcuna correzione rispetto a quanto pubblicato a suo tempo in formato striscia, la prima volta che uscì in edicola. Mi sembra cosi' strano che non ci abbiano ancora pensato. Forse per gli 80 anni ? :D

  2. Ringrazio anch’io per la spiegazione ma ho una domanda: sicuramente sono tuttora recuperabili le prime edizioni delle strisce dove i disegni e i testi (compresi i refusi) sono quelli originali. Quindi - in teoria- sarebbe possibile rimontare questi albi nel formato Bonelli magari correggendo solo gli strafalcioni ( o forse neanche). Se non l’hanno fatto in occasione della Collezione Book sarà perché ritengono che sia troppo vecchia per i gusti di oggi. Però quella sarebbe l’edizione definitiva. 

  3. La lista di Wikipedia mette insieme aziende tra loro molto diverse. Il mondo dei produttori di vetro della seconda metà dell’Ottocento era suddiviso principalmente in due settori: vetro cavo ( quello di bottiglie e bicchieri) e vetro in lastra colato o rullato per finestre ( e quando argentato da un lato diventava specchio). Il vetro in lastra era di sicuro largamente disponibile nelle medie e grandi città. Nelle zone remote dell’ovest arrivava in casse a mezzo ferrovia e poi trasportato con carri. Il vetro è molto pesante ( per esempio 1 metro quadrato in 4 mm pesa 10kg) pertanto, ritengo, fosse molto costoso e secondo me la povera gente non se lo poteva permettere. Non parliamo poi degli specchi, che costavano  un’ enormità . Da qui le famose scene dei baristi che al primo accenno di rissa mettevano al sicuro lo specchio del saloon ( sicuramente di dimensioni molto più piccole di quello mostrato in tanti film 

  4. La storia di Nizzi era stata commissionata per la regolare (220 pagine) e poi spostata sul Maxi.  A mio parere perché non ritenuta all' altezza sia per qualche snodo di sceneggiatura, sia per i disegni di chiara ispirazione ticciana (cosa positiva) ma a volte un po' troppo caricaturali. Nella seconda storia mi è parso un po' tanto facile intuire il finale.

     

  5. Per me uno dei migliori texoni del decennio o forse in assoluto sia per i disegni sia per la sceneggiatura.

    Narrazione affascinante ma non banale. Ho trovato molto utile per la comprensione delle  vicende aver letto prima l'articolo di Luca Barbieri.

    Leggetelo invece dopo se volete evitare spolier

  6. Ho letto solo adesso la storia. C'è una cosa che non capisco: Kit si tuffa  nel fiume. OK a questo punto si aprono due possibilità

    1) Kit riesce a risalire a bordo ( grande prova atletica) ma ciò non viene mostrato eppoi si sarebbe rimesso a cercare la Gazza ladra a bordo. Quindi non è così.

    2) Kit rimane in acqua. Cosa fa? Nuota sino a New Orleans? Come mai sbarca da un battello? Ha preso il prossimo che passava? Cosa ci fa Nat ad attenderlo ? Boh. Probabilmente c'è una spiegazione logica che io non riesco a trovare . Se non ci fosse allora .....

     

     

     

     

  7. Finito di leggere la storia di Ruju. Ho notato una cosa che mi ha divertito molto : e' uno dei rarissimi casi in cui vediamo i 2 pard in un momento di relax. Infatti entrano nella storia la mattina dopo un fortissimo temporale mentre - begli asciutti - stanno facendo una pagaiata . Si puo' quindi dedurre che abbiano dormito in una locanda a valle di Abelsville dove hanno lasciati i cavalli , le bisacce e finaco i winchester ed hanno noleggiato una canoa per farsi un giretto li intorno . Sul fondo della canoa si intravede una sacca (pag 15) poi compare opportunamente un telo per coprire la povera Rita e poi la stessa appare completamente vuota (pag 40) . La cosa piu' singolare e' che a pag 142 troviamo i pard in sella a due destrieri che - si deve presumere- si sono fatti imprestare da qualcuno in loco . A mio parere questa è la cosa piu' originale di tutta la storia . I disegni di Scascitelli sono interessanti soprattutto nelle scene buie . Mi hanno ricordato quelli di Salinas in Cisco Kid . Le persone risultano a volte un po' troppo "in posa"  e i riferimenti a fotografie sono spesso troppo evidenti .

  8. Il disegnatore che , secondo me  , proprio non è adeguato è Diso . Non ne conosco la storia professionale ma le sue prove sui Maxi Tex sono inguardabili . Non riesce , all'interno di una stessa tavola, a fare lo stesso volto . In passato ho sempre "sofferto" Nicolò che deve essere stato un disegnatore molto veloce ( infatti ha disegnato storie molto lunghe) . Disegni di buona fattura ma i personaggi erano in fondo tutti uguali , si distinguevano essenzialmente dalla presenza o meno di barba. , dalla foggia del capello ecc .. i volti e le espressioni  erano molto simili tra loro .  Il risultato era noioso da guardare .

     

  9. Mi sembra chiaro che per molti di noi la sceneggiatura di questa storia presenti alcune criticita' .

    Mi chiedo : il curatore Boselli , fino a che punto e' in grado di intervenire sul lavoro di altri sceneggiatori ? nel caso lo ritenga necessario, ovviamente . 

    Cerco di spiegarmi : sappiamo che Boselli non scrive per intero le sceneggiature ma preferisce "alimentare" i vari disegnatori un po' alla volta , a seconda della loro velocita' . In questo modo ha sempre "in testa" almeno una dozzina di storie ( tra Tex , Tex Willer , Dampyr ed altro) che vengono scritte man mano . Gli altri autori ( Ruju , Manfredi ecc. ) come fanno ? Se forniscono al Bos l'intera sceneggiatura allora il suo lavoro e' agevole . Se deve basarsi sul sunto della storia scritto in poche pagine - dove sono riportati solo gli snodi principali - il suo compito mi appare piu' difficile  . Ancora di piu' se tutti dovessero utilizzare il suo stesso metodo di creazione "a blocchi" della sceneggiatura .  Lavoro complesso , dove- secondo me - sul controllo puntuale deve giocoforza prevalere la fiducia nei colleghi . 

  10. C'e' un escamotage che personalmente trovo ridicolo , anzi irritante : la lama nascosta nel tacco dello stivale. Intendiamoci: e' un classico della letteratura di avventura , e mi va benissimo , ma collocarla nel tacco e' assurdo . Mettetemela nascosta sul fianco dei Camperos ! Anzi una per lato e in entrambi gli stivali . Vorrei sommessamente far presente agli sceneggiatori che Tex e soci continuamente scendono da pietraie scoscese , passano ore ed ore a cavallo su e giu' per monti e torrioni e i tacchi dei loro stivali sono sempre li' , a fare il loro duro lavoro senza spostarsi di un millimetro . Poi pero' , appena non si riesce a far uscire l'eroe da una situazione che sembra senza speranza , ecco che con due dita si sfila il tacco ed esce la lama provvidenziale . Immagino che finita l'emergenza , basti infilare la lama nel suo alloggiamento e senza neanche un "click" l'avventura puo' ripartire . Maddai !  

  11.  

    <span style="color:red;">10 ore fa</span>, Leo dice:

    Scene del genere, è più forte di me, non riesco a digerirle: perché mettere i protagonisti spalle al muro, se poi non ne possono uscire se non con una forzatura? 

    Vorrei fare un'aggiunta all'ottimo post di Leo , nella categoria IMPOSSIBILE

    Ed e' la lama nel tacco dello stivale di Tex ( e , se non sbaglio anche di Kit Willer) . La trovo un escamotage molto irritante . Ma come , gli stessi stivali con i quali i pard scendono da dirupi verticali , saltano qua e la , improvvisamente rivelano una lama nel tacco che puo' essere liberata con semplice gesto della mano . No , preferisco cento volte che Tex uccida 14 nemici con 2 colt .  Via anche 16 !😄

  12. Riletto adesso il Texone . Testo e disegni notevoli con la sola eccezione del coltello bowie . Piu' lo vedo piu' mi sembra che sia stato disegnato dopo (in modo molto approssimativo ) o addirittura applicato sopra ... Poi la posizione dove e' tenuto  : alquanto scomoda andando a cavallo . Magari legare la custodia alla coscia sotto la pistola mi sembrerebbe piu' funzionale . Infine : ma da quando Tex ha un bowie nel cinturone ? . Non mi sembra di averlo visto in altre storie. Ma quella volta , guarda caso , ce lo aveva  il satanasso 😛

     

  13. Buongiorno a tutti 

    Sottopongo un'idea nel filone "allevatori di bestiame " ambito molto sfruttato decenni fa nelle sue varianti : epidemia di carbonchio oppure figlia a cui hanno ucciso il padre per depredarla del ranch ( oppure vedova .... )

    Vedrei un ranch gestito da due sorelle a cui e' morto il padre da poco . Sono sui 25 anni , senza particolari legami affettivi , solo un forte , fortissimo legame tra loro . Naturalmente c'e' chi le ronza attorno ( sono graziose) ma niente di che .

    Sono entrambe veramente toste , i cowboys che lavorano per loro le rispettano davvero. Sono delle donne "moderne" forti ed indipendenti  . Il solo punto debole e' il legame strettissimo tra loro ( tipico dei gemelli omozigoti ) . Il cattivo di turno se ne rende conto e ne rapisce una al fine di farsi vendere il ranch  .Tex e Kit Willer incontrano l'altra sorella mentre fa uno show down armata di fucile nel saloon del catttivone , la traggono d'impaccio e l'aiutano a salvare la sorella e a fare giustizia 

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