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francob

Ranchero
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Messaggi pubblicato da francob

  1. I canoni iniziali del Texone erano proprio quelli. Tex non doveva apparire quello al quale eravamo abituati, almeno dal punto di vista fisico, perché il carattere era garantito dai soggettisti della Casa, Nizzi in testa.

    Poi, come disse proprio Sergio, tutto progressivamente cambiò, nonostante che nel tempo apparissero professionisti affermati, fino all'apice rappresentato dal grande Magnus.

  2. <span style="color:red;">16 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

    Borden, scusa la domanda scorretta, ma dietro la scelta di posticipare l'uscita del Texone canonico a febbraio c'è anche la tua volontà, o si tratta di una scelta di marketing dei piani alti?

     

    Per deontologia professionale, credo che non ti risponderà, a meno che sia bravo ad arrampicarsi sui vetri.....

    • Confuso (0) 1
  3. Comincio a pensare che, se non allegheranno una confezione di patate fritte al Texone tradizionale, lascerò l'albo sullo scaffale dell'edicolante.

    La notizia dell'edizione limitata con prezzo da bibliofilo mi ha definitivamente allontanato dalla SBE.

    Ovviamente parlo per me, ma questa azione di marketting, collegata ad una attesa di anni e anni, mi ha molto nauseato.

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  4. <span style="color:red;">16 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    E vogliamo parlare di Nicolò? Lui usava quella che io chiamo una compagnia stabile di "attori" specializzati nell'interpretare certi ruoli.:P

    Credo che il buon Nicolò li abbia trasferiti dal vecchio Forza John!

  5. Come è giusto e corretto, ognuno comprerà ciò che più gli interessa.

    Io attenderò il Texone in edicola, sperando che la copertina non sia quella dell'edizione di lusso. Villa è bravissimo nei disegni, ma nelle cover Tex è spesso......inguardabile.

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  6. <span style="color:red;">9 ore fa</span>, Winter Snake dice:

    ...noi lettori paganti che abbiamo il potere di scegliere cosa comprare o non comprare. E non è cosa da poco. Dal canto suo la SBE sfrutta la

    classica "gallina dalle uova d'oro" e chi come me e te aspettava l'uscita del texone di Villa in pompa magna nel classico formato, si trova davanti

    questa proposta un pò filibustiera di fronte alla quale ci poniamo la solita domanda: la prendo o non la prendo?

    Per quanto mi riguarda, siccome acquisto tutto di Tex (lo considero il compagno della mia vita) sono molto indeciso. Però, se ci penso,  alla

    mia età farmi prendere da quella parte del corpo...

    Pure io, anni fa, compravo ogni cosa che usciva su Tex. Poi ho cominciato a scegliere. Ad esempio, questa volta non comprerò questo prodotto, ma attenderò il Texone.

  7. Marco, leggendo le tue sempre puntuali (e da me quasi sempre condivise) recensioni mi chiedo: sei un ematologo prestato alla saggistica, oppure uno scrittore prestato alla scienza?

    Chissà perché mi ritorna perennemente alla memoria quanto disse il grande GLB?

  8. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, Barbanera dice:

    il boss di Chicago

     

    a parer mio una storia cittadina meriterebbe sempre un maggiore respiro di una storia puramente western (basti vedere il capolavoro newyorkese dello scorso anno)...a maggior ragione, mi aspettavo che una trama ambientata nella "Butchery city" di Chicago, la "città mattatoio" in cui venivano macellati tutti i Longhorns degli States provenienti da Abilene, Dodge City e Whichita, avrebbe ispirato una trama molto articolata e avvicente.Invece, di interessante in tale storia c'è poco o nulla.non basta l'inserimento di un politico corrotto a ravvivare una trama asfittica e soporifera.avversari inconsistenti, ci si poteva aspettare realmente qualcosa di più

     

    Tempesta!

    altra storiella senza infamia ma anche senza lode. finale drammatico ,ma esacerbato, che ricorda, in parte, il fuoco purificatore che distrugge Quemado in una più riuscita storia Bonelliana (quella della setta satanista irlandese) .avversari inconsistenti.Inoltre, magari mi sbaglio, ho notato una certa pedanteria nei dialoghi, con la riproposizione "ad libitum" di termini classici texiani, quasi a tentare di dimostrare che questa èuna storia texiana.Ma ciò non basta, a parer mio

     

     

    Caro Gobbo, non potevi recensire meglio!

  9. <span style="color:red;">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

     

    Sbagli. Lo stile di Repetto è evidente fino a pag. 96 e subito dopo si nota lo stacco con Bruzzo che pure prova ad imitare lo stile del disegnatore argentino. In più avevo letto da qualche parte che Repetto aveva completato una novantina di pagine e con pag. 96 si arriva, appunto, a 90 pagine tonde. Infine, Repetto è morto a maggio e mai e poi mai Bruzzo avrebbe potuto realizzare 62 pagine entro la fine di luglio.

    Grazie per la precisazione, mi ero anche fatto ingannare dal disegno riportato al termine dell'editoriale (credevo fosse un omaggio all'ultima fatica di Repetto).

  10. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Sam Stone dice:

     

    Si da pagina 97 sono chiaramente di Bruzzo!

    A me pare che il break sia a pag. 54, striscia di mezzo. Oltre alla qualità dei disegni c'è anche quello che sembra un omaggio al termine dell'editoriale.

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