Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

giov

Cowboy
  • Contatore Interventi Texiani

    74
  • Iscritto

  • Ultima attività

Messaggi pubblicato da giov

  1. ... Sicuramente preferisco le storie disegnate da Ortiz anche nel suo periodo così negativo dal lato qualitativo, che per riprendere l'esempio quell'obbrobrio vero che è stato il Maxi "Alaska", disegnato da Lito e la sua banda. Quella sè che è stata una vera mancanza della casa verso i lettori. Quella sè che è impubblicabile, ma che è stata messa in edicola comunque. Stiamo sbagliando obbettivo.... come dicevo qualche post f?, prefrisco anche l'Ortiz degli ultimi tempi che la caratterizzazione che uno come Font ad esempio d' al nostro ranger.

    Straquoto !! :old: ::evvai::
    Ristraquoto!!Anche se devo dire che ho riletto da poco nella versione di Repubblica "Nei territori del Nord-Ovest", e devo ammettere che i disegni di Font nella versione a colori ci guadagnano molto.
  2. Il sondaggio è iniziato nel 2007Credo di poter affermare che tutti i punti citati siano stati nel frattempo esauditi. Per cui a questo punto mi piacerebbe... continuare a leggere avventure di Tex come quelle proposte negli ultimi anni :indianovestito:

    Perfettamente d'accordo!
  3. Perdonatemi un piccolo inciso OT. Ringrazio Carlo Monni per i suoi interventi precedenti e per le sue consuete e dettagliate precisazioni che seguo sempre con estremo interesse. Leggo Tex da ormai tantissimi anni, e non da moltissimo tempo ho scoperto questo forum a cui mi sono iscritto da qualche mese. Il mio intento , penso comune a tutti gli altri iscritti, e' quello di condividere, scambiare opinioni su tutto l'universo texiano con altre persone che hanno la mia stessa passione, nel massimo rispetto reciproco delle idee di tutti. Mi auguro che questo spirito rimanga sempre e sia condiviso da ognuno. Ora per ritornare in tema, personalmente trovo quest'ultimo lavoro di Ortiz, sia pure in evidente calo, comunque pubblicabile. Ho trovato ad esempio peggiori gli albo del ritorno di cane giallo. Mi sembra inoltre, con tutta la stima che ho sempre avuto per lui, che gli ultimi lavori di Galep non siano stati superiori a quest'ultimo Ortiz.

  4. Inoltre è anche giusto aver premiato la sua grande professionalità e tenacia nell'aver voluto portare a termine la sua opera lottando contro il male che lo affliggeva.

    Devo essermi perso qualcosa, dove l'hai letta questa commovente ricostruzione dei fatti?
    Mi sembrava di aver capito che Ortiz nonostante i suoi prolemi di salute, avesse voluto con tenacia portare a termine questa storia prima di accettare il ricovero in ospedale. Ma forse mi sono sbagliato? O probabilmente mi sono espresso male nel precdente messaggio. Per il resto qualsiasi opinione che abbiamo e che esprimiamo nel forum logicamente è soggettiva è non pretende di essere presa come verità asoluta.
  5. Ho trovato questo sondaggio ancora aperto e ne ho approfittato per dare il mio voto. E' stata una scelta difficilissima e sofferta, cosiderata l'ammirazione che provo per Nizzi e la qualità altissima delle storie elencate nel sondaggio. Alla fine opto per "Fuga da Anderville" ed assegno la preferenza a "Furia Rossa".

  6. Premesso che Ortiz non rientra tra i miei disegnatori preferiti, tuttavia se devo giudicare da questo primo albo, pur essendo evidente il calo, non trovo questi disegni impubblicabili. Come dice West 10, Ortiz era adatto a descrivere particolari atmosfere e questa avventura risulta particolarmente adatta al suo tratto. Inoltre è anche giusto aver premiato la sua grande professionalità e tenacia nell'aver voluto portare a termine la sua opera lottando contro il male che lo affliggeva. Trovo, giusto per fare un termine di paragone, maggiormente sindacabile la parte grafica realizzata da Font per Giovani Assassini.

  7. La distinzione da rimarcare e' tra forma e sostanza. La forma e' soggettiva, varia in base alla sensibilita' e capacita' creativa differente da un autore all'altro. Quella che deve rimanere inalterata e' la sostanza, ossia il modo di essere di Tex, l'immutabilita' dei suoi principi, il suo PROFONDO SENSO DI GIUSTIZIA. Questo a volte e' l'equivoco di fondo. Poi, la bellezza di una storia scaturisce da mille sfaccettature, dalla capacita' dello sceneggiatore di creare atmosfere particolari ed emozionanti, oltre a dialoghi e situazioni che tengano sempre viva l'attenzione suscitando curiosita' nel lettore, indipendentemente dal numero di vignette e/o tavole in cui Tex e' presente.

  8. Storia, come ampiamente già rilevato, di stampo molto classico. Sembra scritta da Bonelli e questo è un grande complimento per Borden. La lettura scorre piacevole e pagina dopo pagina la trama si fa sempre più interessante. Ottima la gestione dei pards, i ruoli dei vari protagonisti della vicenda apparentemente sembrano già delineati, ma conoscendo la scrittura di Boselli chissà che non ci riservi qualche sorpresa nel prosieguo. E' presto per fare raffronti con storie pubblicate precedentemente, per il momento la lettura di quest'avventura lascia in bocca un sapore dolce, gustoso, in attesa di una valutazione complessiva più dettagliata dopo il secondo albo.

  9. Storia piacevole, coinvolgente, niente di trascendentale sia chiaro, ma Nizzi si dimostra ancora una volta maestro nel creare atmosfere giallo/noir. La gestione del nostro ranger in solitario risulta riuscita. Buoni i disegni di Repetto, il disegnatore argentino è stato, a mio giudizio, abbastanza sottovalutato nelle sue prove su Tex.

  10. Beh, che dire, dissento totalmente dalla recensione di Ubc. Questa è sicuramente una delle migliori storie degli ultimi anni, finale compreso, originale indubbiamente, fuori dai canoni classici fin che si voglia, ma credibile a prescindere dai sequel che verranno. Per anni il tiro a bersaglio preferito è stato Nizzi di cui si è detto di tutto e di più arrivandone a mettere in dubbio le sue doti di sceneggiatore quasi indipendentemente dalle storie che si pubblicavano di quell'autore, ora è Boselli che sembra entrato nel miro di questi recensori. Questa avventura è sè un'ottima storia western ma è soprattutto una splendida avventura di Tex e speriamo di leggerne ancora molte come questa (semmai ci sarebbe da obbiettare sulla parte grafica, ma questo è un capitolo a parte).

  11. La storia e' piu' che buona, la lettura risulta piacevole fino al termine. Certo l'incipit narrativo non e' originale(lo stesso Nizzi lo ha sviluppato altre volte in storie come Le colline dei Sioux per esempio), ma e' il modo di raccontare, la grande capacita' di sviluppare dialoghi che risalta, d'altronde e' stata una delle caratteristiche peculiari dei soggetti di Nizzi per Tex. Claudio Nizzi a mio avviso resta l'autore che maggiormente si e' avvicinato allo stile narrativo di G. L. Bonelli, colui che ha scritto le storie piu' affini al modo di concepire Tex da parte del suo creatore, e questo e' un suo grandissimo merito.

  12. Il finale forse insolito di questa storia personalmente lo trovo bello ed intrigante. Tex, per come lo vedo io è un paladino della giustizia, un esemplare raddrizzatore di torti, un paladino dei più deboli, un acerrimo nemico dei corrotti (soprattutto politici, politicanti e compagnia), in breve un uomo giusto, ma non è e, spero, non sarà mai un giustizialista ad ogni costo.

  13. Le storie con il connubio Tex e Carson sono veramente godibilissime anche se magari un po' inflazionate, in particolare nell'ultimo periodo di Nizzi. Quelle con il quartetto al completo probabilmente le piu' difficili da gestire dagli autori, emanano pero' un fascino particolare, una sensazione di piu' ampio respiro ( vedi le ultime due storie pubblicate sulla serie mensile). Tra le ipotesi in campo escluderei solo la coppia padre e figlio.

  14. Una storia per essere apprezzata in pieno deve suscitare il gradimento di tre elementi fondamentali: soggetto, sceneggiatura e disegni. Venendo a mancare uno dei tre non è sminuito il valore della storia in sè, ma viene sicuramente a mancare una certa dose di fascino e suggestione. Questo mi è capitato leggendo quest'avventura. Non apprezzando i disegni di Font è come se non l'avessi gustata fino in fondo... Per me se questa storia l'avesse disegnata non dico uno dei mostri sacri, ma uno appartenente alle nuove leve di disegnatori che si sono cimentate col nostro ranger e che apprezzo molto (tipo Ginnosatis o Rossi per fare un esempio) l'avrei sicuramente definita capolavoro. Questa naturalmente è e resta un'opinione molto personale e non pretende certamente di essere un dogma. Di Font contesto il tratto che come ho detto in qualche precedente post trovo troppo caricaturale, non mi sognerei mai di metterne in dubbio la professionalità. Sicuramente è molto apprezzato alla SBE e da Boselli in particolare che gli ha affidato e gli affider? alcune delle sue storie più riuscite, così come sono certo che il disegnatore spagnolo goda i favori di molti lettori. La mia opinione sul suo lavoro resta divergente ma ripeto è strettamente personale e come tale deve essere vista, nulla di p??.

  15. Storia intensa e piacevole anche se sviluppata in un numero di pagine esiguo. Emerge ancora una volta la grande capacità di caratterizzazione dei personaggi che ha Boselli (vedi ad esempio la figura del Tenente Danville). Anche la parte "gialla" della storia è ben sviluppata, con la figura del rinnegato non facilmente individuabile. Di fondo resta comunque la condanna della guerra, da qualsiasi parte giusta o sbagliata si sia scelti di stare.

  16. Sicuramente è un'operazione di marketing ma, secondo me, si parte da un presupposto errato. Ossia, siccome gli almanacchi e i maxi nella loro pubblicazione originaria erano pubblicati in volumi autoconclusivi, bisognava ripetre la stessa operazione con il Tex Gold. Chiaramente sarebbe stato meglio, ma a mio avviso la collana di Repubblica non si deve considerare alla stregua delle uscite della SBE, ma come un'opera a se stante simile ad una raccolta enciclopedica, ed acquisisce valore proprio se valutata nel suo complesso.

  17. Storia molto ben congegnata, con un meccanismo narrativo pressocch? perfetto. Molto buona la gestione dei pards e dei fratelli Rainey e stavolta (a differenza per esempio di "El Supremo dove l'ho trovato abbastanza affrettato) pure il finale mi ha convinto anche in prospettiva dei sequel che verranno.... Purtroppo, manco a dirlo, la nota stonata è rappresentata dai disegni di Font. Vada per i paesaggi e le scene in campo lungo, ma le vignette con la raffigurazione dei pards (in particolare il vecchio cammello) sono sinceramente ben al di sotto dello standard qualitativo che una pubblicazione come Tex dovrebbe sempre mantenere. E' un peccato, perchè molte delle storie più riuscite di Borden coincidono con i disegni di Font e questo, almeno personalmente, n° riduce il fascino.

  18. La storia francamente e' scialba, pochissimi sussulti, emozioni pari quasi a zero. Tumak e' un personaggio inesorabilmente... nullo. Cose da salvare: la copertina del secondo albo ( una delle piu' suggestive della serie) ed i fantastici disegni di Civitelli con ambientazioni rese in modo spettacolare e volti che sembrano scolpiti ( viene il magone specie a confrontarli con i disegni della storia attualmente in edicola...).

  19. Affidare nel 1994 l'incarico di copertinista della serie a Villa si e' rivelata indubbiamente una decisione lungimirante ed azzeccatissima vista la qualita' delle opere che ci ha regalato il buon Claudio. Detto cio', passando ad un commento sul lavoro di Ticci come copertinista di Tex Gold, non posso che giudicarlo positivamente. E' vero, l'artista senese nel corso degli anni ha modificato il proprio tratto, ma in cio' non noto un' "abbassamento" del livello della sua opera, piuttosto la reputo una naturale evoluzione del suo stile che non ne pregiudica la qualita', a mio avviso sempre eccelsa.

  20. Storia di ampio respiro, molto bella. Ottima la prova di Segura, il suo modo di interpretare Tex ( duro, deciso, senza fronzoli) mi piace. Tutti i personaggi della vicenda risultano ben delineati, e nell'intreccio che si va sviluppando non ho notato passaggi a vuoto, infatti la storia si lascia leggere tutta d'un fiato. La prova di Ortiz è molto buona, si percepisce che si trova a suo agio con questo tipo d'ambientazione (deserti, grandi distese, indiani ecc.)

×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.