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TWF - Tex Willer Forum

shane o' donnell

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Messaggi pubblicato da shane o' donnell

  1. Storia davvero avvincente e ricca di spunti interessanti. Gli uomini alligatore, Stingo, Kabagi, Pierre de la Rochelle sono personaggi riuscitissimi e contribuiscono a dare vitalit? alla vicenda. Non trovo sinceramente contraddizione nel fatto che Nat Mc Kennet scomodi addirittura Tex sulla base delle sole affermazioni di Julien de la Rochelle... i pezzi grossi contano tanto, anche quando possono sembrare un pochino fuori di testa. Invece Nizzi commette un errore nella già ricordata scena di Stingo che cade volontariamente in acqua e nessun alligatore gli si avventa contro. Ma quello che non mi sento ancora una volta di accettare del tutto è la troppa ingenuità che Tex e pards sembrano dimostrare all'inizio della storia, quando qualsiasi cosa Stingo dica loro sembra verità assoluta. Ma come è possibile che Tex e soci, che hanno avuto a che fare nella loro carriera con criminali di ogni risma, non riescono ad inquadrare psicologicamente Stingo e addirittura lo considerino come il loro migliore alleato? Mi sembra di rivedere il Tex de " Un ranger del Texas" con Macredy... anche se qui forse le ingenuità del nostro ranger sono meno gravi. Bella la scena del ponte. Peccato per questi particolari, perchè la storia mi è piaciuta moltissimo e avrei anche dato 9.. ma anche cosi' un 8 pieno ci sta tutto. Ottimi i disegni di Fusco, secondo me molto adatto per storie come queste. Soggetto: 9Sceneggiatura:7Disegni: 8,5Voto complessivo alla storia: 8

  2. Ho sempre ritenuto Claudio Nizzi un ottimo sceneggiatore di Tex e non faccio parte della cerchia dei suoi critici ( alcuni dei quali abbastanza irrazionali ed ingenerosi, anche perchè si parla della persona che ha scritto " Fuga da Anderville"). Qui però ci sono alcune cose che non vanno:1) Perchè il "venerabile" Wuang Ching, che conosceva di fama Tex e Carson, è disposto ad organizzare un agguato contro di loro a teatro, quando gli sarebbe semplicemente bastato uccidere Rick Duvall per far sparire ogni traccia che avrebbe potuto condurre i rangers fino a lui? La scelta del capo dei cinesi mi pare rischiosa e non necessaria.2) Perchè Tex e Carson non si chiedono chi c'è dietro il traffico di oppio e si limitano a svolgere un compitino? certo, magari non sarebbero arrivati facilmente al suddetto Wuang Ching, ma ci avrebbero comunque provato.. invece mi sembrano indolenti, quasi svogliati... e questo da due tizzoni d'inferno proprio non lo posso tollerare.3) E infine, ma come può Ruby essere cosi ingenuo da pensare che Eva Morgan sia una complice affidabile? Il gobbo avrebbe dovuto passare la note con Eva nel carro e poi andarsene via da solo... era evidente che Eva covava rancore contro di lui. Insomma, la sceneggiatura per me fa acqua da molte parti. Nonostante questo ci sono alcuni punti di forza che riequilibrano la situazione.1) I disegni di Venturi, bravissimo.2) La gestione della vicenda "amore e tradimento": molto bella l'idea di Nizzi di far uccidere Rick direttamente in scena, bello anche il ruolo di Ruby.3) I personaggi di Morgan, sua figlia e Big Joe, eroi positivi ma sommersi da un mondo di lupi feroci. Insomma, alla fine la storia nel complesso riesce in qualche modo a salvarsi. soggetto: 6,5sceneggiatura: 5disegni: 9voto globale alla storia: 6

  3. Non è un capolavoro e non è concepita per essere tale, ma la storia è gradevole e scorre via che è un piacere. Liza Montego, Jean Vandeleur, Hugh Patterman sono ben riusciti e caratterizzati. L'idea di associare il possesso del diamante indiano con una maledizione "ad personam" sfiora l'inverosimile, ma ci può anche stare. Forse il "problema" nella storia sono proprio Tex e Carson... ve lo confesso, la vicenda mi diverte sicuramente di più nella prima parte, con i continui cambi di proprietario da parte del diamante, anche per l'ingenuità di alcuni personaggi ( ma insomma, hai un diamante che vale una fortuna e lo porti a casa di una tua " amica" del passato che ha una relazione con un giocatore squattrinato e pieno di debiti fino al collo? Essere narcotizzato è il minimo che poteva capitarti...). Quando invece i rangers entrano nel vivo dell'azione, la dinamicit? iniziale lascia il posto a un confronto serrato con Patterman che sfocia nel finale tragico anticipato dalla copertina un pochino infelice de " Il Fiume della paura". Nel complesso però la storia è sicuramente da promuovere. Fusco non sfigura affatto, anche se magari non sono i disegni migliori della sua carriera. Soggetto: 7Sceneggiatura:7Disegni. 7,5Voto globale alla storia: 7

  4. Una delle migliori sceneggiature nizziane, nonostante il soggetto in apparenza monotono ( il solito ufficiale borioso stile Stonewell o Middleton nella figura del colonnello Drake, i soliti incidenti tra bianchi ed indiani, la solita spedizione punitiva dell'esercito USA contro questi ultimi, la solita fuga degli indiani, stavolta sul Saka Wata, il solito intervento risolutore del generale Davis). Eppure, da queste premesse Nizzi tira fuori un quasi capolavoro assoluto, in cui Nuvola Bianca rappresenta la fierezza del popolo rosso, consapevole di essere sconfitto dalla storia, ma orgoglioso di avere almeno provato con tutte le proprie forze ad opporsi ad essa. Belle anche la figura del capitano Orwell e quella di Cervo Veloce. Tex? Fa tutto ciò che è in suo potere e forse anche di più, ma non riesce a fermare lo scorrere inesorabile della storia... è evidente che il generale Davis e l'esercito USA non avrebbero mai potuto, pur con tutta la buona volont? del mondo, far passare impunita la morte di un proprio membro ad opera degli indiani... l'epilogo "crepuscolare" diventa cosi' pressoch? inevitabile. Ma quelle invocazioni che Nuvola Bianca rivolge al grande spirito restano scolpite nella memoria. Come l'onore militare tributato da Davis al capo Sioux. Un punto debole sono i disegni di Monti, che non mi entusiasma troppo. Preferisco questa storia a "Sioux"Soggetto: 8Sceneggiatura: 10Disegni: 7Voto complessivo alla storia: 9

  5. La storia è bellissima e riesce a tenere viva l'attenzione del lettore nonostante la lunghezza. Il soggetto originario di Nolitta viene trasformato da Boselli che come al solito inventa una serie di coprotagonisti da antologia: da Mamie Smith ( bellissimi i siparietti con il vecchio cammello), a Roger e Barbara Grayson, fino a Steve Behan. L'unica cosa che mi sento di rimproverare a Boselli è forse quella di aver stereotipato troppo i tratti psicosomatici della restante parte della famiglia Behan... troppo poco individui i fratelli di Steve, troppo uguali tra loro, troppo gratuitamente feroce il padre (vedesi la scena della morte di Dan Behan). Bella la scena dell'incontro di pugilato, anche se Pat Mc Ryan le prende troppo di santa ragione e a me, che ho un debole per l'Irlanda, questo fa storcere un pochino il naso. Nonostante questo, la storia come ho già detto è veramente bella e prende un 8 pieno: non la ritengo una delle migliori vicende dell'intera saga, ma sicuramente è superiore alla media delle storie Texiane. Grande Ticci, uno dei miei disegnatori preferiti. Soggetto: 8Sceneggiatura: 8 ( 7,5 Nolitta, 8,5 Boselli)Disegni: 9Voto globale alla storia: 8

  6. Non sono un grande fan di Mefisto, Yama, Loa, Lily, Aryman etc., il sovrannaturale in Tex non mi convince molto o quantomeno il suo utilizzo da parte dell'autore deve essere giustificato da storie veramente memorabili. Questa non lo ?, anche se un 7 alla fine se lo merita. I punti di forza: - i disegni di Villa ( eccezionali)-la figura di Boris Leonov I punti di debolezza.- Mefisto, meno carismatico del solito, direi "Yamizzato" ( a forza di consigliare il figlio ne ha carpito i difetti?), in qualche circostanza messo in secondo piano delle decisioni della sorella, che appare più sicura di lui, come nel caso dell' eliminazione di Boris.-la troppo facile, a mio personale giudizio, cattura dei tre pards.-Walcott, un alleato poco importante... Mefisto poteva cercare qualcosa di meglio. Insomma, se Mefisto non torna in futuro è meglio... e comunque se deve tornare, che sia solo per un'altra volta, l'ultima. E poi il sipario deve calare davvero, altro che resurrezioni, magie e stregonerie varie. Soggetto: 6Sceneggiatura:6Disegni:10 e lodeVoto complessivo alla storia: 7

  7. La storia mi è piaciuta molto e , al contrario delle valutazioni negative di molti altri utenti, da me prende un 8 pieno. Il personaggio di Tessy Malone è estremamente azzeccato e vi dir? di più, ho apprezzato anche quello di Jubal Ford.. lui non è un vero cattivo, non è un reale antagonista, è solo un uomo che vuole illudere sè stesso di essere amato da una donna che lo sta palesemente usando per i suoi scopi. Se avesse avuto più spessore psicologico, avrebbe quantomeno posto delle condizioni a Tessy Malone per intraprendere determinate azioni criminali ( non voglio violare il regolamento del forum, ma almeno avrebbe ottenuto da Tessy... vabb? ci siamo capiti). Pertanto, la scarsa personalit? di Jubal è funzionale allo svolgimento della trama... e per me Nizzi questo lo ha cercato intenzionalmente, anche a costo di accentuare all'inverosimile le caratteristiche di "zerbino" in Jubal. Starrett non è caratterizzato psicologicamente? Ritengo che Nizzi abbia creato di proposito una serie di personaggi di cartapesta per far risaltare ancora di più Tessy Malone... insomma, il titolo vero di questa storia è " Tessy contro Tex". Buono anche il personaggio di Jeff Cobb. Il finale è scontato? Pu? darsi, ma l'ho apprezzato lo stesso. I disegni di Fusco sono un pochino in fase calante, ma tengono ancora bene. Mi dispiaca andare controcorrente e vi prometto che lo farà il meno possibile (d'altronde Shane O' Donnell da cui ho preso il nickname era odiato da amici e nemici in Irlanda...), ma non posso farci niente, questa storia mi è piaciuta. soggetto: 8sceneggiatura:7disegni:7voto alla storia: 8

  8. "L'uomo con la frusta" è sicuramente una delle migliori sceneggiature nizziane, superata a mio avviso solo dal capolavoro assoluto " Fuga da Anderville". Nonostante la vicenda sia molto lunga ( il che sembra in qualche modo essere correlato con le storie ambientate in Messico, basti pensare a " Il segreto del Morisco"), essa offre emozioni a iosa e stupisce il lettore con continui colpi di scena,Nizzi inventa una serie di antagonisti e comprimari particolarmente azzeccati che saranno poi ripresi in avventure successive ( Pedro Galindez, il colonnello Olivera, Conchita, Zamora, Potrero). Indimenticabile ma alquanto preoccupante per noi poveri lettori vedere Tex davanti al plotone d'esecuzione... un grazie a Montales ( e anche al Presidente del Messico) per averci dato modo di leggere ancora storie del ranger!Come detto da altri prima di me, per Tex e soci è tutto più facile una volta scoperto il doppio gioco di Cobra Galindez, ma comunque il ranger ed i pards si dimostrano abili nello sconfiggere avversari sulla carta dotati di mezzi superiori ai loro, in primis il controllo politico del territorio. La storia non raggiunge a mio avviso il rango di capolavoro assoluto ( per me non ce ne sono più di cinque in tutta la saga), solo perchè a mio avviso non va oltre Tex, non trasmette emozioni che travalicano il mondo virtuale del fumetto ed investono il lettore nella vita reale. Devo però sottolineare che Nizzi ha ottenuto i risultati migliori della sua produzione in storie come questa o la stessa Fuga da Anderville, quando in qualche modo si è "bosellizzato", riducendo il ruolo di tex a favore dei comprimari. certo ne "L'uomo con la frusta" Tex è protagonista assoluto, ma perchè la storia piace cosi tanto? Per Galindez, per Olivera, per Zamora, insomma per la caratterizzazione dei personaggi. Ottimi Civitelli e Fusco, tuttavia non apprezzo particolarmente il cambio di disegni nella stessa storia ed in particolare tra due artisti con tratto abbastanza differente. In sintesi:soggetto:9sceneggiatura:9disegni:8voto finale alla storia: 9

  9. Buon riempitivo. Interessanti i personaggi di Art e Katy, improvvisati "aiutanti" di un Tex orfano dei pards, ma che riesce, forse con eccessiva facilit?, a liberare Silver Pine dagli AvvoltoiBuone le scene di azione, in particolare mi ha sorpreso il coraggio di Katy con il fucile. I rischi di un flop c'erano tutti, perchè il soggetto era trito e ritrito ( Tex che vendica un suo amico sceriffo e debella un manipolo di prepotenti che tengono in scacco una intera cittadinanza). Complimenti a Nizzi per essersi disimpegnato egregiamente. Il tratto di Monti in genere non mi entusiasma particolarmente (non mi convincono del tutto i suoi volti troppo scavati), ma in questa storia devo ammettere che rende molto bene. In sintesi: soggetto:6sceneggiatura:8disegni:8voto finale alla storia:7

  10. Un saluto a tutti e complimenti per questo bellissimo spazio da un accanito lettore di Tex!Comincio a commentare da questa storia, che a prima vista presenta tutte le caratteristiche del capolavoro, con un Nizzi in grande spolvero seppure in una delle sue prime esperienze Texiane. I punti di forza sono:-la figura dello scout Larsen, il suo agghiacciante passato, i sensi di colpa che lo tormentano.-la sorprendente capacità mostrata da Winfred Macredy di sfruttare qualsiasi situazione a proprio vantaggio ed ingannare i pards. Lo svolgimento della trama è a mio avviso lineare: la scena dell'uccisione di Butler in particolare non fa una grinza... Tex ed i pards sono lontani dall'azione e non hanno tempo di frugare nell'albergo perchè vengono immediatamente convocati dallo sceriffo. Piuttosto, mi è sembrato un minimo strano che lo sceriffo, il quale a differenza dei pards conosceva benissimo l'identit? dell'assassino di Butler, non arresti Macredy immediatamente ma preferisca parlare con Tex nel suo ufficio. Non sono d'accordo con chi dice che Macredy non avrebbe avuto motivo per uccidere Butler: quest'ultimo voleva per sè una parte del bottino e, messo alle strette da Tex, avrebbe sicuramente fatto il nome di Macredy, il quale poteva anche scappare, ma Tex e company a quel punto lo avrebbero inseguito in capo al mondo... no, Butler era per Macredy un testimone troppo scomodo. Ottimo letteri per i disegni, il suo stile essenziale è adatto a questa storia. La storia secondo me è da 9. Purtroppo però, sono costretto a togliere un punto a causa di un Tex a mio giudizio troppo ingenuo e credulone... Macredy ha ragione: il vincitore è lui e lo sconfitto è Tex. Se non fosse stato per Griffin e Robson, ovvero per una fortuna sfacciata, Tex non avrebbe capito nulla, avrebbe consegnato l'oro a Macredy e considerato Hogart colpevole dell'omicidio del ranger Malone. Insomma, è un Willer tanto veloce con la pistola quanto lento con il cervello e questo stride con il personaggio, dato che parliamo della stessa persona che ad esempio si fa beffe del colonnello Middleton indossando la maschera dell'uomo della morte, o scopre il triplo gioco del capitano Lafferty, giusto per citare le prime due storie che mi vengono in mente. Come fa un ranger navigato a bere allegramente tutto ciò che Macredy gli propina, dall'inizio alla fine della vicenda? No, non è questo il Tex che mi piace e sinceramente non è neanche un Tex realistico, in linea con le caratteristiche originali del personaggio. Idem con patate per i pards, anche essi troppo ingenui. Insomma, per concludere:soggetto: 9sceneggiatura:8disegni: 8voto finale alla storia: 8

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