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TWF - Tex Willer Forum

Wasted Years

Ranchero
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Messaggi pubblicato da Wasted Years

  1. Io sono un tipo che non si perita, se questo intendi per un "bel tipetto". E non mi perito di dire la mia opinione anche quando non mi conviene insistere. E non è stato mai gratis questo privilegio nella mia vita. Non scolpisco latrine, ma non mi convincono certi discorsi. E non è un segreto per nessuno che con Monni non saremo mai un bel duo di bontemponi che escono insieme quando le mogli sono in vacanza. E la risposta che leggi sopra questo post è tipica sua, sembra una replica ma non dice nulla. Chiarisce la differenza che c'è tra scrivere e suonare? Chiarisce perché secondo lui lo è? No, dice solo che io non capisco la differenza e che è inutile spiegarmela. Io credo che non ci sia una differenza, e in assenza di spiegazione mi tengo questa opinione.

    Per me Tex andrebbe scritto diversamente, e se scopro che non lo è non per scelta maper la "naturalezza" di qualcuno, inviterei la casa editrice a rivolgersi alla naturalezza di qualcun altro. Chiaramente se fosse musica XD.

     

    • +1 1
  2. dico che, prescindendo dalla questione specifica, dire che Tex si scrive in un certo modo (e ce lo dobbiamo puppare) perchè a qualche autore riesce NATURALE mi fa venire in mente quando al corso di chitarra mi chiesero di assumere una postura naturale. Ed io mi  sdraiai sul seggiolino del pianoforte.

    La natura mi  suggerisce tanti comportamenti che non posso assumere e confondere quello che viene comodo a chi scrive con quello che andrebbe fatto per accontentare chi legge è una argomentazione fallace. Poi sono liberi di fare quello che vogliono (e noi pure) ma non mi convince questo fatalismo. È pura retorica.

  3. <span style="color:red;">47 minuti fa</span>, L`UOMO SERPENTE dice:

    Tex morira´ quando non sara´ piu´ Boselli il curatore ...

     

    Quindi se il buon Mauro, che Dio non voglia, dovesse trapassare, saluti al ranger?

    Se Boselli decidesse di andare in pensione o darsi alla pittura, addio ranger?

    Se Boselli venisse chiamato da Donald Trump come ministro della cultura, addio ranger?

    Credo che l'affermazione sia molto lontana dal vero.

  4. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, Letizia dice:

     

    Certo che però una bella sorella di Tex...B)

     E un bel fratellastro di Tex e Carson? Tipo la Mae Willer e "Equipaggiamento "  Carson da ragazzi hanno prodotto un bel papoose, cresciuto in quanto tale dai Fuegini della Patagonia, poi civilizzato in una missione in Messico.

    Sarebbe un mega scoop.

  5. Come sopra, dici che ti piace perché ti piace. Niente di male, a me non piace perché non mi piace. Senza perchè serve a poco discutere. Io ho letto storie scritte a salti, ricche di incongruenze e con atmosfere cupe, con inoltre la solita ingombrante presenza del mito di Tex e di chi lo vuole battere, manco fosse wild bill. Solo Boselli se ne discosta, calando maluccio le sue carte, e Nizzi riesce almeno a fargli fare molto pum pum.

  6. <span style="color:red;">4 ore fa</span>, Satan dice:

    Sinceramente non capisco dove sia tutta questa bruttezza del color. Non sarà un capolavoro ma non merita questi commenti. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che la guerra civile è avvenuta dopo i problemi di Tex con la legge (il passato di Tex) e dopo l'incontro con Carson.

    Argomenta quello che affermi e verrai "risposto" puntualmente.

    Senza argomentare, non capisco tutta questa validità del color, non è proprio una ciofeca completa ma non merita la tua difesa. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che è noiosa nonostante la brevità.

  7. La storia di Nizzi è interessante perché ricca di azione. E si nota che l'autore ha confidenza con il personaggio da piccoli dettagli quasi inesplicabili. La storia di suo è insensata pure secondo me, pedinamenti e presunzioni, Tex che gioca a fare lo spaccone, ma penso piuttosto che sia perché mancava il tempo per calare le carte che ci sono un sacco e una sporta di ellissi. Come nella storia di Boselli, che va avanti a salti, Tex arriva ed ha già fatto mezza indagine dopo una vignetta.

    Alla fine la durata rovina delle storielle tutto sommato dimenticabili anche con lo spazio giusto, figurarsi così.

  8. È un filone come gli altri, concordiamo, e io non ho detto che non vada seguito e arricchito. Dico che mi meraviglia, come mi meraviglierebbero 10 storie di Mefisto in 2 anni. Mi chiederei perché mai, e mi risponderei che Mefisto tira, e che si va dietro le tirature. Oppure che un autore si è preparato benissimo a scriverle, sono andate bene le prime e allora eccoti la prosecuzione. Ma in Bonelli devono pianificare se vogliono uscire per tempo con 10 Tex diversi e una pletora di collaboratori, quindi devo concludere che è una scelta ben precisa.

    In tutto questo il gusto che proviamo a leggere Tex noi irriducibili che abbiamo continuato a leggere Tex anche dopo aver avuto la prima ragazza e averci piantato la prima sbornia non appare. Ma forse appare nei numeri o in qualche modo esso ha un peso.

    A me piacciono le storie canadesi, 2 anni di Tex in canada ogni 2 mesi mi farebbe rimpiangere il deserto dell'Arizona.

  9. Ho letto quel numero di Tex fino a consumarlo, direi. E seguito a dire che Tex diventa Tex molti numeri del gigante più avanti. E ci diventa per gradi, non di punto in bianco. Il Tex fatto a macchina dal solo Galep era un surplus, un personaggio come tanti usciti dalla penna di GLB con vita incerta e presumibilmente breve, scritti e disegnati in tempo da record e tanto per mettere una testata in più sul mercato che fioriva, i testi e i disegni diventeranno molto più curati dopo. Tex è Tex, ha sempre circa 45 anni e non invecchia mai. E me lo ricordo molto bene come un tipo molto, molto Tizzone d'Inferno.

     

    Per Dirk Leroy, no, non concordo con te. Tex è un gioco di prestigio, una magia bellissima, e parte del suo fascino consiste nel non aver idea di gran parte del trucco che ci sta dietro. Svelare la magia, che poi è legittimo, nuoce gravemente al fascino. Lo so in quanto prestigiatore pentito.

  10. No, non mi sembra normale affatto. E non vedo la ragione per cui dovrei essere d'accordo, se la devo dire tutta. Io non ho mai detto che bisognasse riscrivere all'infinito le storie del grande vecchio. È una conclusione a cui tu forzi il mio discorso. Io vorrei, come ho sempre detto, che il carattere dei pard fosse rispettato. Se Tex provocava risse, incendiava magazzini ed era un fuorilegge applicato alla legge, mi disturba vederlo nel ruolo di sbirro che va a controllare il direttore di una miniera. Se Kit Willer era uno scavezzacollo e uno che non vedeva l'ora di gettarsi nell'action, trovo discutibile trovarlo nel ruolo dell'adolescente dubbioso.

    Nuove dovrebbero essere le storie, ma leggere, non pesanti come i blocchi di granito con cui si costruiscono le cattedrali. Ironiche, spiritose, divertenti. Con argomenti nuovi, nuovi paesi da visitare e nuovi personaggi da incontrare. Magari non 500 a storia che si consumano come le scintille della moletta, ma che rimangano un po' più impressi.

    A me Boselli non piace più da molto tempo, e averci discusso sul forum non ha fatto altro che rafforzarmi nelle convizioni. Avevo molta fiducia in lui all'inizio e credevo avrebbe scritto un Tex molto più divertente, ma mi rendo conto a posteriori che era anche il mio rifiuto per Nizzi a farmelo vedere così per contrasto. Allcune delle cose più barbose, didascaliche, parternalistiche e indigeste che ho letto su Tex hanno la sua firma sul tamburino. Ne ha scritte anche belle, quando ha voluto, e ho un debole per Wild West Show e alcune altre disegnate a suo tempo da Letteri. Il passato di Carson e Gli invincibili sono buone storie che ancora rileggo volentieri, ma non mi sono sentito mai di urlare al capolavoro.

    Trovo anche molto discutibile prendere una striscia di quel numero di Tex e usarla per caratterizzare il personaggio, senza minimamente tenere conto dell'epoca, del formato a striscia e del fatto che il personaggio ancora non avesse una vera e propria fisionomia. Tex lo ha inventato GLB  e Tex deve essere quello di GLB. Se un autore ha il suo Tex inventi la sua serie, ma non mi è mai sembrato che Dampyr abbia  avuto questo successone.

  11. Io non chiudo a nulla, domando misura. Tutto questo guardarsi all'indietro è IMHO sintomatico di una difficoltà concreta a guardare davanti. Tutto questo voler dare un taglio cinematografico al fumetto, questo infilare personaggi dentro le storie come se si stesse riempiendo una salsiccia, questo cercare a tutti costi momenti storici e questo voler insegnare ai lettori qualcosa di culturale o pseudo tale, diciamo che è anche esso una serie di sintomi.

    Del fatto che il curatore potrebbe scrivere anche un Tex divertente ma non lo fa molto spesso, del fatto che la serie e i personaggi non sono più gli stessi, ad esempio.

    E allora viene spontanea la voglia di tornare al Tex di un tempo, che non era prigioniero del suo mito e che nessuno celebrava ogni volta che passava per strada, e per questo stesso fatto è una presenza ingombrante nelle sue stesse storie, è finalmente uno che può sorridere e comportarsi in  maniera politicamente Scorretta.

    Poi, magari, viene affiancato da personaggi sfumati talmente tanto che non gli farebbe male una diagnosi di schizofrenia, vedi il bamboccio pistolero del texone, ma Boselli proprio non gliela fa ad evitare. Ognuno ha le sue fisse, che vogliamo fa?

    A me irrita da morire quando si adoperano 8 pagine per celebrare il mito di Tex, in passato il discorso era "anche i sordi hanno sentito parlare di loro, ottima ragione per mandarli a guardare l'erba dalla parte delle radici". Da parte di farabutti che erano farabutti al 100%, non figli di papozzo in vacanza. E altrettanto mi piglia all'anima dovermi sorbire una lectio magistralis sulle ferrovie, vie carovaniere, valli di Adriano, trasporto di bovini e stelle del Sud.

    Per me questo ritorno indietro è una indiretta ammissione che il Tex attuale è imbottigliato in un vicolo cieco.

     

     

  12. Io, senza mezzi termini, invece di fare uno spin-off su carson, avrei abolito tutto tranne il mensile ed il texone.

    Onestamente trovo anche piacevole una storia ambientata nel passato ogni tot numeri, tipo ogni 30 o 40, ma il giovane montalbano mi urtica mentre adoro il vecchio.

    Non ci resta altro che moltiplicare i punti di stravolgimento del passato e di rifacimento della mitologia dei personaggi.

    Non mi piacciono i prequel, vorrei solo che la storia andasse avanti con i personaggi a cui sono affezionato. Non con nonni e trisavoli.

    E nemmeno con personaggi stravolti perché un autore li vede così.

     

  13. a me non piace affatto questa smania di colmare i vuoti che ci sono sempre stati nella serie. Preferirei che fosse una cosa episodica, come ci aveva abituato GLB. Se non ho capito male ci saranno in un tempo relativamente breve ancora diversi episodi ambientati nel passato, per me sarebbe stato sufficiente il Texone. Sergio Bonelli aveva ragione a mettere il veto, e personalmente ritengo che Boselli stia errando. Ma naturalmente sono un troll, un hater e un bastiancontrario. Anche nel colortex storie eccoti Tex giovane. Ho paura che, quando vado in bagno la mattina, ci troverò Tex giovane che si fa il bagno nel nueces. E duar mendulas?

  14. Analisi piú approfondita della prima storia. Tex e Carson vanno a interrogare un direttore di banca sospettato di rubare. Trovano in corso una rapina, la sventano, e interrogano il direttore, e anche le capre in paese sanno che è un farabutto e quanto è successo ed è stato detto, tutta la storia ci viene raccontata da un passante che ha assistito. Il genio del direttore decide di mandare Tex in una banca con una scusa a controllare, così lo uccide. E Carson? E tutto il paese, soci e "aidattone" morto Tex tutti allocchi? Piano geniale, non c'è che dire. Tex finge di assecondare costui, invece torna, lo pizzica coi soldi, lo pesta e scopre l'arcano. Interrogarlo prima no? Dove sono finite le tastate di polso? Il piano del pianista(sic!)implica la sparizione dello sceriffo e si basa in partenza sul fatto che lo stesso vive al saloon. Informazione che appare nell'aria dopo che è arrivato là per caso cercando una stanza. A me pare tutto tirato per i capelli, inverosimile e insensato. Nel paese nessuno nota la nuova barista e non c'è altra clientela che due pellegrini che evaporano dopo le minacce, senza pensare di reagire o di avvertire lo sceriffo o il ranger. Cartoni animati, storia per bambini. IMHO, non voglio offendere Ruju, ma non mi convince proprio. Disegni kenparkeriani di frisenda, un piacere per gli occhi.

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  15. Ennesimo spreco di quattrini per leggere storie boring e che colmano una necessarissima lacuna nel mondo di Tex. 

    Spoiler in agguato 

     

    La storia del pianista è una roba insensata, sempre molto kenparkeriana perché Frisenda. Rapina per coprire furto, uno spavaldo suonatore di chopin che uccella Carson ma poi si fa uccellare e muore in duello. Puerile soggetto, sceneggiatura piatta e prevedibile, atmosfera cupa e lugubre, in sardu si narada una pompa. In italiano una lagna.

     

    Seconda storia della vendetta di un ragazzino che il babbo non se lo calcolava manco di striscio ma muore come un minchione sognando un duello in una sorta di arena dei poveri. Da smaniare, davvero emozionante, al livello da sbadigli.

     

    3 il lato positivo è che Tex sente puzza, il lato negativo è la strage di buoni e cattivi che Tex chiama giustizia in una storia di isterismi e trappole telefonate. Non brutta ma sanza infamia e sanza lode.

     

    4) Storia di Boselli con spiegazione iniziale e due tre termini di lessico specifico, facciamo i fighi siamo boselli, mica padelle. Poi la storiella accanto al fuoco che Carson non sapeva perché tex non poteva provedere come l'avrebbe presa. Un tizzone di inferno incendiario e bombarolo aveva tante remore. Essendo neoranger. Ma li mandõ a farsi friggere secondo glb. Storia Non brutta, noiosa nonostante la cortezza, molte chiacchere è un cattivo buono buono cattivo 1x2 alla boselli. Direi la migliore del quartetto per inconsistenza avversaria. E basta con sto Nueces, Nueces gravementes a le gonades.

     

    5 Nizzi che torna e si vede action, per fortuna, Tex si magna la bistecca e stende un pacco di avversari. Molta carne al fuoco in poco spazio, ma si nota che costui Tex lo conosce. Alla pari con Boselli, storie entrambe molto affrettate per necessità e poco sviluppate altrettanto.

     

    In complesso lo sconsiglio.

  16. Mah, ok per i Cestaro, grandi interpreti dei disegni, ma dove si veda questo Tex maiuscolo e questo soggetto fenomenale non capisco.  Un fesso fa il palo a dei banditi che si macchiano le mani di sangue e il papino chiede a Tex di ricondurlo entro il recinto della legalità. Veramente originale, veramente innovativo, veramente trito e ritrito, in verità. I cattivi sono dei birilli da un certo punto in avanti e per essere messo in difficoltà il ranger deve abbassare la guardia fino a sembrare l'ennesimo fesso di questa storia fenomenale. La cosa che aiuta a leggere è il pathos, che dà un tocco di autenticità e rende la storia meno noiosa delle precedenti dello stesso autore.

    Io me la ricordo così, l'ho riletta questa estate. Qualche simpatico scambio di piombo e scene bagnate. Se la dovessi rileggere oggi magari eviterei di rispondere così a memoria e capace pure che mi ricordo a rovescio. Ma me la sono guardata tante volte nel tempo, solo per i giudizi positivi che ha suscitato. E tutte le volte non me lo sono spiegato.

    Dove sta il capolavoro non riesco a comprendere. 

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