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Texan

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Messaggi pubblicato da Texan

  1. E comunque, sempre per rispondere a Natural Killer, nella vita c'è anche quello... Io ho letto che a Sergio Bonelli John Ford piaceva poco proprio per via di questo elemento femminile in senso "matriarcale" che nei suoi western c'era. Infatti Tex è più debitore di Mickey Spillane, antifemminista per eccellenza. Il Ken Parker di Berardi è molto pronunciato verso il femminile. Io non arriverei a tanto, perché Tex è un'altra cosa. Ma una piccola spintarella in quella direzione gliela darei. Mettiamo Lupe nei Quattro e spediamo Kit da Donna... ^_^

    • +1 1
  2. 18 minuti fa, natural killer dice:

    Carson: Tex che si fa stasera?

    Tex: I ragazzi hanno invitato Luz a teatro e hanno preso il treno per Santa Fe per assistere allo spettacolo di Cody

    Carson: Corna di Satanasso! Dalla volta di New York mi è rimasta una certa avversione agli spettacoli teatrali...

    Tex: stavolta non ti do torto vecchio cammello!

    Carson: E Tiger?

    Tex: è dovuto andare nelle terre alte per un incontro urgente con Sagua

    Carson: Lena ha invitato Montales e signora per cena, venite anche tu e Lupe

    Tex: Lupe aveva il mal di testa...

    Carson: Ma è un po' che che non vede Montales, magari le fa piacere

    Tex: provo a sentire e ti faccio sapere

    Carson: un ultimo bicchiere?

    Tex: perchè no, stasera le signore non ci lasceranno inumidire la gola come si deve

    :ç=ç:

    Eddai, questa è una visione dei rapporti tra i sessi che andava bene ai tempi di Bonelli. Ma oggi le donne son capaci di avventure e tirare sganassoni... :lol:

     

    In Frontera c'era una donna accanto a Tex, metteteci al posto suo una Lupe che ci fa anche una miglior figura e il gioco è fatto... ;)

  3. <span style="color:red;">8 minuti fa</span>, ElyParker dice:

    Certo Texan che hai una bella fantasia. Per molti sarebbe anche eretica :old:

    Uno stravolgimento simile sarebbe però difficile, penso da attuare.

    Certo da un punto di vista logico, un quartetto di singles e di vedovi non durerebbe a lungo. 

    Sarebbe impossibile, perché Tex "non si può cambiare"... e infatti ho parlato di fantasticherie.

     

    Tuttavia, Lena e Donna già ci sono e pure Lupe. Solo che si vedono una volta ogni morte di Papa. Io li metterei come personaggi fissi, tutto qui. :)

  4. <span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Se tutti i pard si "sistemassero" (a parte Tiger sembra, ma sarebbe questione di mesi in quanto acquisterebbe

    un titolo che lo renderebbe un "buon partito"), prendo la mia collezione e la porto all'ecocentro.

    Vi scandalizzate di un eventuale ruolo attivo di Lupe... Ma se guardate i film western contemporanei ci sono più pistolere che pistoleri (Sweetwater, Jane Got A Gun...) ^_^

     

    Per il resto... Lena e Carson non rappresentano una novità e se Kit e Donna stessero insieme che follia sarebbe? :P

  5. 17 minuti fa, Mister P dice:

    Texan, da quello che hai scritto deduco che tu beva molto più di me. Se mai ci dovessimo incontrare ci smezzeremo una boccia di JW Black Label.

     

    :P

     

    :D

     

    ... ma in fondo cosa ci sarebbe di strano? Non è più strano che due vedovi e due single se ne vadano in giro tutti soli, sempre soli, spardiqui sparadilà, mainagioia... :lol:

    • Haha (0) 1
  6. Amici, approfitto di questo thread per delle fantasticherie (non mi menate... :lol: )

     

    Siamo in prossimità del n. 700... A me fa piacere che si riveda Tesah e poi Mefisto, etc etc., ma mi farebbe piacere ancora di più se questo anniversario coincidesse con un terremoto nella continuity texiana. Sì, proprio un terremoto. Noi siamo abituati a pensare che i 4 pards siano sempre quelli, con Tex che mena la danza, seguito da Carson, con l'ausilio di Kit e Tiger. Quattro uomini, di cui due vedovi, un single impenitente tutto dedito all'avventura e un vegliardo che è padre, ma preferisce scorrazzare per il West. D'accordo, è un fumetto e potrebbe essere considerato inutile e dannoso fare paralleli col mondo reale.

    Tuttavia c'è una sorta di tabù che a me francamente va poco a genio. E cioè che le fondamenta della saga di Tex non si possono toccare. La mia domanda è: perché? Per quale motivo non si possono operare incisivi cambiamenti su Tex? Sento già la risposta: il pubblico non gradirebbe. Ma ne siamo certi? Su quali basi si dà per scontato questo immobilismo ad oltranza? La mia sensazione è che, pubblico a parte, vi sia un timore reverenziale da parte di Autori e Editore circa il toccare un prodotto che si conferma vincente restando eternamente fedele a se stesso.

    Devo dirvi la verità. In questi giorni mi è capitato di leggere alcuni racconti "alternativi" di Tex e a prescindere dal valore intrinseco di questi sono stato catturato dalla possibilità che Tex potesse cambiare. E non riguardo il passato, ma un cambiamento nel presente, che interessi la serie regolare.

     

    Vi propongo alcune idee che mi sono passate per la mente e che non mi sembrano di rigore nemmeno così rivoluzionarie.

     

    1) Carson prende coscienza di avere una figlia (Donna) e di una donna (Lena) a cui è strettamente legato. Questo non significa per lui dire addio alle avventure con Tex, ma un coinvolgimento fisso con le vicende delle due donne, che entrerebbero così a pieno titolo tra i personaggi fissi della serie. Possono avere un ruolo attivo o semplicemente essere nominate, ma ci sono, fanno parte della "geografia texiana".

    2) Kit si fidanza con Donna. Questo significa un distacco dalla riserva navajo. Lo possiamo vedere a casa di Lena oppure in giro con la compagna. Oppure al seguito di Tex. Ma è un personaggio con vita autonoma, non soltanto "figlio di".

    3) Tiger diventa capo dei Navajos in vece di Tex. Acquista anche lui un ruolo di primo piano, non limitandosi ad essere il "quarto" del gruppo.

    4) Tex ha accanto a sé una donna, in grado di cavalcare e sparare, e questa donna potrebbe essere Lupe. A me farebbe piacere vedere Tex e Lupe spostarsi tra Texas e Messico, luoghi che diventerebbero il "baricentro" della serie.

     

    Ora, mi rendo conto che tutto ciò per un abituale lettore di Tex potrebbe apparire inopportuno se non addirittura assurdo, ma secondo me garantirebbe, oltre ad una buona dose di veridicità, anche la possibilità di affiancare all'avventura col nemico di turno, quel po' di vita privata, che papà Bonelli odiava a morte, ma che io ho sempre visto come un elemento estremamente coinvolgente in un fumetto.

     

    Sono fantasticherie che non si avvereranno mai e che manco mi sogno di proporre a Borden. Resta il fatto che le ho pensate e che il gusto per un Tex "alternativo", per un quartetto che non si spacca ma si "allarga", includendo anche personaggi femminili, ecco, questo gusto c'è e piuttosto che reprimerlo ho voluto condividerlo con voi.

  7. 5 ore fa, borden dice:

    Video dell'incontro sulla serie nuova. Se avete la pazienza di vederlo tutto, riceverete molte risposte.

     

     

    ECCOLO:

    >>https://youtu.be/RJTJioxhOmU<<

    Ho appena finito di guardare il video, bellissimo. Traspare tutto l'impegno, la professionalità che voi Autori mettete al servizio di Tex.

     

    Dopo avervi visti e sentiti mi verrebbe voglia di tacere per sempre, in quanto ogni considerazione da fare in merito ad un prodotto così studiato e sentito da chi lo fa sembrerebbe a me stesso un esercizio di presunzione. Come faccio ad esprimere un giudizio sulla copertina realizzata da Dotti, dopo che ne sono state scartate quarantanove... e come faccio a giudicare il frontespizio di De Angelis avendo saputo che prima vi sono state 16 prove scartate? E vedendo l'espressione e anche la modestia dei vari Civitelli e Villa, quasi mi vergogno per ogni minimo appunto che ho fatto loro.

     

    Davvero, è stato un video molto istruttivo che tutti i lettori di Tex dovrebbero vedere prima di esprimere giudizi. Io stesso mi sento in difficoltà... Confesso che avevo dubbi circa Dotti (istintivamente preferivo Andreucci), ma se Villa ha scelto lui ci sarà un perché. Da fuori, ci sono mille cose, mille aspetti di vita editoriale che noi appassionati non conosciamo. Ad esempio, tu hai espressamente detto che la colorazione della serie regolare è "intoccabile". Io vorrei chiederti un banale "perché?", ma conosco ahimè già la risposta. Immagino però una serie di cover come quella prossima dei Cestaro (non solo disegnata ma anche colorata splendidamente) e mi dico: "Peccato"...

     

    Sono ancora più convinto che questo "Tex Willer" sia un grande progetto e credo che l'opzione da te scelta - né reboot, né remake, ma incastri - sia stata ottima. Spero che vendite siano pari alle attese. De Angelis mi sembra ottimo su Tex. Ho avuto delle riserve sulla copertina del numero zero, con le gambe di Carson che mi sembra non vadano molto bene e penso che nel frontespizio di De Angelis l'immagine di Tex avrebbe dovuto essere in primo piano, sulla falsariga del frontespizio galleppiniano. Ma sono piccolezze dinanzi al piacere che ho provato nel saggiare quanto entusiasmo ci mettete nel realizzare Tex. Davvero complimenti. :)

  8. <span style="color:red;">39 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

     

    Non posso essere d'accordo, mi spiace.

    Non sto dicendo che non voglio donne su Tex, ci mancherebbe.

    E' stato inventato addirittura un personaggio ricorrente apposta per questa serie (e la sua faccia, per quanto gradevole, mi insospettisce).

    Finora i personaggi femminili nella serie regolare sono: la fanciulla in pericolo (o anche giovane vedova o moglie momentaneamente

    senza un marito a difenderla), la dark lady che mette in difficoltà Tex (Satania, Mitla, Jane Brent solo le prime che mi vengono in mente),

    le simpatiche, carine e innocue Tesah e Lupe con cui la tensione era palpabile ma solo accennata e stemperata ad arte con siparietti leggeri

    e poi … Lilith, la sola e unica donna che Tex poteva accettare di sposare, pena l'uccisione da parte dei Navajos.

    Mi va bene che Carson vada a vedere gli spettacoli al saloon, che segga sulle ginocchia qualche ballerina (e loro lo fanno

    più che altro per schernirlo e prendersi qualche mancia). Kit Willer nell'ultimo Texone si apparta con le donnine,

    ma è necessario per la missione, altrimenti non sarebbe credibile e comunque non vediamo proprio nulla.

    Galep copiava volti femminili dalle riviste dell'epoca per le copertine degli albi d'oro perché a lui piaceva disegnarle

    (probabilmente stando tutto il giorno a sgobbare sul tavolo ne avrà anche sentito la mancanza!)

    Ma era una promessa menzoniera di chissà quali scene romantiche all'interno e obiettivamente erano fuori luogo.

    I lettori di Tex del 2018 non sono più ragazzi, ma nella gran parte attempati signori che dovrebbero

    anche aver dissipato le tempeste ormonali (beh, nel mio caso di sicuro). Io spero che la nuova testata

    attiri i ragazzetti stufi di Topolino, ma non ancora pronti per il fumetto di qualità (spesso solo scusa per

    mostrare scene esplicite e volgari)

    Su Tex esigo l'avventura, quello si. Altrimenti l'edicola e le fumetterie sono piene di altre proposte.

    Capisco il tuo punto di vista, ma secondo me un maggiore tasso di femminilità su Tex non guasterebbe. A me quello che non piace - e sinceramente lo trovo anche offensivo - è la presenza di una donna su Tex con valore meramente "funzionale" e dunque sacrificabile. I casi che mi hai citato tu sono tutti di questo tipo ed è francamente un segno di tempi passati. Così come non si può più presentare un nero nelle vesti di schiavo o di credulone superstizioso, i cinesi non possono essere più collegati con l'oppio etc., così anche le donne non possono essere più intese come meri contraltari o espedienti narrativi. In "Luna insanguinata", Boselli ha presentato un personaggio femminile di spessore, così come si sono viste negli ultimi anni altre figure femminili che hanno dato al West di Tex un'immagine più composita e veritiera.

    Secondo me tu hai un timore eccessivo che una donna in Tex possa far venir meno un soggetto di avventura. Io non credo affatto, come pensava Bonelli (uomo di altra generazione, però) che la donna in una storia d'azione o d'avventura non ci potesse stare se non come "cattiva". Se Tex vuole avere un peso nella società odierna e non essere ricordato solo per il suo glorioso passato è tempo che si apra ad una sensibilità più contemporanea.

  9. <span style="color:red;">7 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

    Cosa c'è di più commovente dell'eroe che lascia la bella perché non può rinunciare alla sua libertà

    cavalcando verso il tramonto infuocato? QUESTO è il western.

     

    Questo è ALAN LADD... :lol:

     

    A me quello che dici sembra viziato da una lettura del West molto particolare, quella del Cavaliere solitario, appunto. Ma il Western non è tutto lì, anzi. I film americani sono strapieni di donne, non si contano in quelli degli anni 40-50, ma anche nei celebri capolavori di John Ford, nei quali l'elemento femminile è addirittura ESSENZIALE.

     

    Non solo, anche dando uno sguardo al western a fumetti ci sono state belle fanciulle. Mi ricordo di una saga uscita su Lanciostory negli anni settanta e disegnata da Seijas: L'Uomo di Richmond. Bellissima. Ora, io ho letto addirittura di un Sergio Bonelli "spaventato" che Seijas disegnasse le sue donnine su Tex. Ma andiamo...

     

    Ricordo che anche quando incontrai Galep, nei preistorici anni ottanta, alla domanda circa il perché, su Tex, di donne non si vedessero mai, rispose dicendo che lui le disegnava E CON PIACERE, ma poi in redazione gliele cancellavano... e ancor oggi una bellissima sua copertina degli Albi d'Oro con Tex in primo piano che difende una ragazza non è stata pubblicata a vantaggio di un'altra insignificante...

     

    Ora siamo nel 2018, e molti di noi da tempo non sono più ragazzi...

     

    • Mi piace (+1) 1
  10. 9 ore fa, Dix Leroy dice:

    Buonasera a tutti.

    Rientro dopo un periodo di lunga meditazione.

    Battibecchi e incomprensioni precedenti non mi avevano tolto la voglia di frequentare il forum,

    ma il terzo grado imposto da alcuni giorni per accedere alla home page ha messo a dura prova

    la mia incontenibile ritrosia a fornire dati personali. Ma vedo che a voi la cosa non ha infastidito.

     

    Il pensiero che ho in questi giorni è diverso da quello che ho visto in questo topic, forse perchè

    in voi non esiste un dubbio di questo genere.

     

    Questa nuova serie prenderà il meglio dell'atmosfera dei fumetti western degli anni cinquanta

    assieme al meglio del fumetto moderno?

     

    Da vecchio appassionato del genere (nel fumetto e nel cinema), non sopporterei a lungo

    che "Tex Willer" mostrasse quello che Bonelli lasciava che accadesse "tra vignetta e vignetta".

     

    Voglio essere ancora più chiaro: non mi aspetto che "Tex Willer" sia la versione western di

    "Dragonero Adventures", ma temo diventi simile a "Deadwood Dick" e quindi non la potrò

    collezionare per darla in eredità a un bimbetto, perché si appassioni ai fumetti.

    Ciao Dix, io penso che tirare sempre in ballo GL Bonelli sia sbagliato. Io non lo faccio nemmeno per Galep, nonostante il suo Tex, sulla falsariga di Flash Gordon, resti di gran lunga il mio preferito. Ma i tempi cambiano e i gusti, se non i nostri, pure. Quindi, non è affatto detto che per un "bimbetto" di oggi vada meglio uno dei primi albi di Tex rispetto a quelli attuali. I "bimbetti" di oggi sono tremendi ( :D ).

    Tuttavia, se posso rassicurarti, questa nuova serie di Tex non avrà NULLA di Dragonero Adventures o di Deadwood Dick e mi chiedo come possano esserti venuti in mente esempi del genere. Il numero zero l'hai guardato? E non ti pare il "solito" Tex? Il fatto che le storie possano essere più veloci nella lettura non significa affatto che debbano essere più stupide...

     

    Infine, la questione di ciò che fa Tex "tra vignetta e vignetta", che credo volesse alludere al suo rapporto con le donne. So che qui Borden sarà più duro del marmo, sottolineando che Tex "certe cose" non le può fare perché Glb l'ha creato così e i lettori amano vederlo così, ma io sarei meno categorico.

    A costo di infrangere un po' il Mito dell'Intoccabile Glb, io ho sempre pensato che questa sua idiosincrasia per il genere femminile costituisse un problema per Tex e sia oggi francamente insostenibile. Intendiamoci, nel 1979 c'era ancora lo Zio Zeb di Alla conquista del West che aveva un atteggiamento similare. Conosceva una donna, sembrava potesse accadere qualcosa tra i due, ma poi alla fine ognuno per la propria strada per non mancare di rispetto alla memoria della defunta. Adesso però succede che nel film de Il Signore degli Anelli addirittura inventino un personaggio di primo piano femminile perché al cinema per un film senza una donna non c'è più posto. I tempi sono MOLTO cambiati.

    Ora, io mi chiedo perché Tex le donne non le può proprio vedere (ma manco di striscio) e taccia di "vecchio reprobo" il povero Carson per la minima, umanissima, allusione e occhiatina al gentil sesso? Diciamoci la verità, "Il passato di Carson" è piaciuta così tanto anche perché c'erano Lena e Donna e la loro presenza faceva in qualche modo giustizia di tanti decenni di costrizione all'avventura nel senso più stretto (e un po' "maschilista") del termine.  

    Io non dico che bisognerebbe vedere Tex tra le lenzuola con una prostituta, cosa che nei film western abbiamo visto fare senza scandalo alcuno, ma dei rapporti normali, anche sentimentali, perché no? Quando Civitelli ha mostrato un bacio - finalmente il PRIMO BACIO con Lilyth - è sembrato castissimo che manco Diabolik con Eva Kant di cinquant'anni fa... Ci sono degli standard morali (?) in Tex che sono oggi francamente anacronistici. Adesso, in questa fase di vita dove Lilyth non c'è, io a me farebbe un gran piacere vedere un Tex comportarsi come ogni uomo farebbe. Sugli ultimi Romanzi e Texoni qualcosa abbiamo intravisto e se ci si spingesse più in là non sarebbe quest'assurdità.

    Tra l'altro, sono decenni che Tex e i fumetti in generale sono diventati fumetti per adulti. Solo che questi adulti hanno una mentalità da vecchi un po' codini... Forse si è capovolto il mondo e i ragazzi di oggi non leggono più fumetti (e Tex in particolare) perché sembrano a loro esprimere una realtà che era dei loro nonni o bisnonni.

    Tex avrebbe bisogno di una "scrollatina". E ancor più i lettori di Tex. Se questa nuova serie smuovesse qualcosa ben venga. :)

     

    • +1 2
  11. <span style="color:red;">35 minuti fa</span>, Leo dice:

    Nella presentazione del numero zero, "Due Manifesti", Boselli spiega che il nome prende spunto dagli avvisi di taglia che in quel periodo, nel Sudovest, recavano il nome di Tex Willer. Non credo quindi che dietro ci sia un tentativo di umanizzazione; si tratta di un puro rimando alle vecchie avventure.

    Ma le vecchie avventure, dal Totem Misterioso a la Mano Rossa, c'avevano scritto "Tex" e basta. Il Willer è venuto dopo e ancor oggi io non l'uso quasi mai perché sono abituato a dire "Tex" e basta.

    Nel caso di questa collana "Tex Willer" tutto in orizzontale riporta inevitabilmente altri loghi di celebri personaggi SBE di "nuova generazione". Io non credo che sia un fatto casuale, ma un tentativo di richiamare a Tex un pubblico più giovane e meno tradizionalista di quello della testata regolare.

  12. <span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

    Speriamo proprio di no. La serie regolare va benissimo così, perchè mai cambiarla?

    Finché va bene non si cambia, ovvio. Ma chi lo sa che in futuro anche per la collana regolare del Tex non si rendano necessari cambiamenti?

    <span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Letizia dice:

    64 pagine nella serie regolare sarebbero anche accettabili se il ritmo della storia fosse più serrato, com'era nelle prime strisce.

    Ma se ci vogliono 10 pagine per bere una tazza di caffè, allora addio.

    Ricordate una volta cosa succedeva in 32 strisce, cioè in neanche 11 pagine?

    Assolutamente d'accordo.

  13. <span style="color:red;">1 ora fa</span>, natural killer dice:

    La ristampa è nata con precise connotazioni a partire dal nome della collana Tex Classic contestualmente alla cessazione della storica ristampa tre stelle.

    La scelta è stata quella di non riproporre per l'ennesima volta, sia pure a colori, la semplice ristampa della seconda serie gigante.

    Quindi una ristampa che si distingueva per

    - il colore

    - il formato di 64 pagine, non per caso corrispondenti a sei albi a striscia della collana del Tex

    - le copertine "Classic" riprese da quelle degli Albi d'Oro 

    - la periodicità quindicinale con 26 albi all'anno (come gli Albi d'Oro) anzichè i 12 del mensile o i 24 delle precedenti ristampe con due numeri al mese

    Finora la scelta delle copertine, salvo rare eccezioni, è sempre caduta su quella di uno dei 2 albi d'Oro contenenti le medesime sei strisce del corrispondente albo Classic. Qualora la scelta dovesse continuare a essere basata sullo stesso criterio si arriverà al n.86 con lo scarto di altrettante copertine degli Albi d'Oro e poi fino al 97 con l'utilizzo di 11 copertine su 33 degli ultimi Albi d'Oro a foliazione ridotta con lo scarto di altre 22 immagini.

    A questo punto il Tex quindicinale degli Albi d'Oro si interrompe, ma la Classic come è stato più volte ribadito non è la ristampa degli Albi d'Oro, per cui dovrebbe, vendite permettendo, proseguire. Supponendo che non si voglia ricorrere alle copertine scartate degli Albi d'Oro, la scelta più coerente dovrebbe essere quella di attingere direttamente dalle strisce originali, continuando ad abbinare l'immagine della copertina al contenuto dell'albo.

    Le cose iniziano a complicarsi con il passaggio degli albi a striscia da 32 a 80 pagine,cosa che andrebbe a coincidere con il Classic n. 137 che conterrebbe le ultime 4 strisce da 32 pagine e 64 strisce del primo albo da 80 pagine, implicando la perdita di corrispondenza tra albo Classic e vecchie strisce complete, cosa peraltro già verificatasi nella ristampa nella seconda serie gigante, ma fin dall'inizio della collana. Quindi dopo la perdita della prima caratteristica (copertine derivate dagli Albi d'Oro) avremo la perdita della seconda caratteristica (contenere un numero intero di strisce originali) salvo improbabili modificazioni di formato, considerando che l'unica combinazione possibile sarebbe quella di aggiungere un sedicesimo e portare gli albi a 80 pagine (contenenti tre strisce intere da 80 pagine)

    In questo modo la collana verrebbe a trovarsi snaturata e la cosa migliore sarebbe forse quella di fermarla prima ed eventualmente continuare la ristampa a colori della serie rinunciando al marchio Classic e svincolandosi dai criteri finora resi possibili dalla caratteristiche delle prime storiche strisce.

    Guarda, il tuo ragionamento non fa una grinza e ti ringrazio per la precisione con cui hai ragionato sul tema strisce/copertine per il Classic. Tuttavia io sarei meno perentorio sulla conclusione. Nel senso che questa, a prescindere dal titolo e dalle copertine "vintage" di Galep è soprattutto una ristampa a colori a basso prezzo e basso contenuto di pagine. Queste sono le PRINCIPALI caratteristiche della collana. Il titolo "Classic" fa molto effetto, ma non è per nulla legittimo, dato il colore, le copertine tagliuzzate o rimontate o addirittura ricalcate, il logo non originale eccetera eccetera eccetera. E' un Classic per modo di dire e scommetto che superato il centesimo numero (ma anche prima) nessuno si accorgerà se anche quel poco di "vintage" che c'è ora dovesse sparire...

  14. 1 ora fa, Old Pawnee Bill dice:

    Avrei preferitò, a costo di un prezzo maggiore,  un maggior numero di pagine. Questo formato non mi attira, prenderò i primi volumi poi si vedrà.

    Può darsi che la foliazione a 64 pagine si renda in futuro inevitabile anche per l'inedito e la nuova serie fungerebbe così da apripista. Io penso che anche per una casa editrice tradizionalista quale la SBE si aspetta un futuro di cambiamenti. Potremmo avere storie più brevi e a me sinceramente non dispiacerebbe. L'importante è che siano scritte e disegnate bene.

  15. 2 ore fa, natural killer dice:

    I 45 numeri finora usciti ristampano 270 albi a striscia fino al N.32 della sesta serie, gli stessi riproposti nelle prime due serie degli albi d'Oro (90 albi) dei quali si è rielaborata la copertina di 45 numeri.

    Gli Albi d'Oro continuano con lo stesso formato fino alla sesta serie ristampando gli albi a striscia fino alla Serie Pecos (19°) per complessivi 516 albetti che rivedremo fino al N.86 della Classic attuale.

    Le ultime due serie degli Albi d'Oro cambiano formato, ristampando ciascun numero solo due albi a striscia in 33 albi che arrivano a metà della Serie Dakota (23°) e al N.97 della Classic (582 albi a striscia).

    A quel punto saranno state utilizzate 97 copertine degli albi d'Oro e avanzerebbero 108 copertine "scartate" riutilizzabili come generiche, non legate al contenuto degli albi.

    Gli albi a striscia proseguono con lo stesso formato (32 strisce) fino alla serie Osage (32) con 820 albi a striscia che arriveranno al N.137 della Classic

    Le ultima 4 serie a striscia cambiano formato passando da 32 a 80 pagine per complessivi 153 numeri e se la Classic non cambierà foliazione si arriverà al N.201 assimilabile al n.96 della Serie Gigante che sancisce il passaggio dalla ristampa delle storie a striscia alle storie inedite. Questo accadrà, se si mantiene l'attuale periodicità tra sei anni esatti. Le copertine potrebbero essere ricavate dagli Albi d'Oro scartati, dalla Prima Serie Gigante o dalle strisce originali o raccoltine, serbatoio inesauribile di immagini Galeppiniane.

    A quel punto la Tex Classic potrebbe anche essere considerata conclusa...

    Scusa, ma non ti seguo... Il piano dell'opera ha finora previsto che si utilizzasse solo una copertina per due Albi d'Oro, in modo di mantenere la coincidenza con le storie interne. Questo significa, a meno di uno stravolgimento ideologico poco comprensibile, che le 108 copertine scartate NON verranno riutilizzate. In teoria il procedimento per le successive copertine a striscia dovrebbe essere lo stesso: utilizzare quelle che mantengono una connessione con la storia interna. Ora, in rapporto alla foliazione (e delle strisce e del Classic) non riesco a farmi un calcolo di quante verrebbero scelte e quante resterebbero fuori. E' sicuro però che una volta terminata questa selezione di strisce (sempre che vengano utilizzate e io non ci metterei la mano sul fuoco) resta da capire cosa verrà utilizzato. Da parte mia escludo un riutilizzo di vecchie cose (raccoltine, etc.) C'è anche un'evoluzione grafica da rispettare... Per questo immagino due soluzioni: 1) cambio di foliazione del Classic e utilizzo delle copertine della seconda serie Gigante; 2) realizzazione di nuove copertine.

  16. Premesso che ho un'invidia tremenda di coloro che hanno già comprato e letto il n. 1, vorrei fare un ragionamento riguardo la serie.

     

    Innanzitutto, il titolo. Che non mantiene il logo storico, ma si chiama "Tex Willer". Fa pensare a Ken Parker, no? O a Dylan Dog, Martin Mystere, etc. Mentre "Tex" equivale a "Zagor"...

    Che significa? Forse nulla, oppure no. Magari (e io propendo per quest'ipotesi) la SBE ha pensato di "svecchiare" Tex rendendocelo più umano, ovvero dotato di nome e cognome.

     

    Oltretutto, questo Tex non è ancora ranger né Agente indiano. E' "solo" un fuorilegge amico di indiani e desperados... e questo ce lo rende più vicino. Non è ancora "leggenda" e io spero che in questa serie non si alluda mai all'immagine "larger than life" che questo personaggio col tempo si è guadagnato.

     

    Secondo me, "Tex Willer" non è solo un tentativo di rilanciare Tex nell'anno del Settantesimo anniversario, in un momento di crisi delle vendite. E' anche e soprattutto la speranza di fare breccia in un potenziale pubblico di fumettari che non ha mai amato "Tex", ma a cui questo "Tex Willer" potrebbe piacere. 

     

    Io mi auguro che questa serie sia davvero un successone, perché vedo francamente in questo giovane Tex delle potenzialità che la serie regolare forse non è più in grado di darci. Col Tex giovane sono tutti più liberi, sceneggiatori e disegnatori, perché la gioventù di Tex non è solo anagrafica, ma riguarda anche una fase di vita del personaggio di cui si è scritto e disegnato poco. Stesso dicasi per Carson, soggetto oggi a prestarsi al solito cliché di "vecchio gufo", "vecchio cammello".

     

    Questa serie ha delle ENORMI potenzialità e io penso che se le vendite dovessero andare bene, dopo un primo periodo in continuità con le strutture narrative che conosciamo, Boselli potrebbe prendersi qualche ulteriore libertà, rompendo qualche vincolo che risulta forse oggi un po' obsoleto. 

     

    Concludo, dicendo che in questa ottica di rinnovamento, mi pare che il nuovo logo - forse l'innovazione più ardita mai compiuta su Tex - abbia non solo ragion d'essere, ma ci consegna un eroe antico per i nostri tempi. Non è un reboot, non è un remake, ma è una "cosa nuova" per davvero. E da "vecchio fan" di Tex, ne sono molto contento! :) 

  17. Facendo un po' di conto, con il Tex Classic n. 46 iniziano le storie pubblicate sugli Albi d'Oro III Serie. L'ultimo numero dell'VIII e ultima serie Albi d'Oro dovrebbe combaciare con il n. 102 del Classic. Poi che succederà? Si adatteranno le strisce? E a conclusione di queste? Mmmm... non credo ad un aumento di foliazione che renderebbe il prezzo troppo alto, forse faranno fare delle copertine inedite (ma la scelta sarebbe davvero poco "Classic"...)

  18. Il Tex Classic è arrivato al n. 45 utilizzando sempre copertine tratte dagli Albi d'Oro. Mi chiedo che illustrazioni utilizzeranno quando gli Albi d'Oro saranno terminati. Aumenteranno la foliazione ricollegandosi alla serie Gigante? Qualcuno di voi ne sa qualcosa al riguardo?

  19. Per me Tex resterà sempre quello di Galep. Poi Nicolò. E potrei fermarmi qui perché ai miei occhi "raymondiani" tutti gli altri disegnano un "altro" Tex, compreso Letteri.

    Il mio Tex non può essere quello di Villa, che pure stimo tantissimo come artista, perché gli fa un viso troppo quadrato, il naso corto e il mento molto prominente. Il suo Tex ha un viso più grossolano, mentre quello di Galep, specie agli inizi, era più allungato e aveva i tratti più fini e "nobili".

    Il Tex che disegna Ticci è diverso ma mi piace molto perché sorride spesso e ha la fronte alta. Lo metto dunque al terzo posto di questa classifica ideale.

    Fusco ha disegnato un bel Tex, anche se diverso dall'originale, solo all'inizio. Poi ne ha fatto una sorta di John Wayne ancora più "fisico".

    Il Tex di Civitelli è bello, ma anche lui troppo mascellone, troppo quadrato per i miei gusti. Resta comunque tra i miei preferiti.

    Andreucci, se fosse un autore della serie regolare, lo considererei tra quelli che disegnano meglio il volto di Tex. Purtroppo anche lui è costretto a fargli un torace, per i miei gusti, smisurato.

     

    Un altro appunto riguarda gli occhi di Tex. Che per me non saranno mai quelli di Clint Eastwood. Non dovrebbero essere, cioè, sempre o spesso semichiusi in uno sguardo di ghiaccio.

     

    A me piace il Tex uomo, non il Tex supereroe. Galep lo disegnava come un uomo del West, serio e in qualche modo distinto. Poi i suoi tratti sono stati estremizzati ed è diventato un "armadio" a metà strada tra il Gladiatore e il Punitore.

     

    Sintetizzando al massimo, direi che tra il viso di Gary Cooper e quello Charlton Heston preferisco il primo.

     

     

  20. <span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

    Sulla questione del Tex fuorilegge mi sa che fra tutti non avete letto bene "Giustizia a Corpus Christi. Tex è accusato falsamente di essere un razziatore ed un assassino ma grazie al ranger Callaghan viene scagionato completamente tanto è vero che gli offrono di diventare il nuovo sceriffo della Nueces County ma lui rifiuta per andare verso Laredo per unirsi al rodeo.

    Non cercate risposte arzigogolate quando ne esistono di semplici e sono pure scritte.:lol:

    Ma infatti ieri ho aggiunto queste righe:

     

    Successivamente, quando farà fuori i razziatori del Nueces si alleerà col ranger Jim Callahan e riuscirà a scagionarsi dall'accusa di omicidio. Tant'è che quando si separa da Sam dice "... adesso che non ci sono più ombre sul mio conto, sta' pur certo che ci rivedremo!". ("Giustizia a Corpus Christi", Tex Romanzi a fumetti n. 7, pag. 49) E va in cerca di lavoro presso un rodeo. ;)

     

     

  21. <span style="color:red;">49 minuti fa</span>, borden dice:

    Pignolo. La prima data, però, è il 1854. Quindi i conti tornano UN POCHINO di più.

    Wow, grazie della puntualizzazione! :)

     

    Visto che siamo in tema, posso chiederti se il Kit de "Il figlio di Tex" ha 12 anni o 14-15? Considerato che ne ha 16 all'epoca di "Sangue Navajo"...

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