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TWF - Tex Willer Forum

nerio

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  1. Uhhh...che tristezza... e che dispiacere leggere di una risposta così rancorosa… Solo insulti! E nel merito zero risposte, il che è già tutto dire! Mi spiace ma questo è un chiaro segno che non si hanno argomenti di fronte alle mie osservazioni. Solo insulti. Non so chi sei nè perchè tu ti sia preso la briga di scrivere questo chilometrico post - Non è affatto un post normale. Tra l'altro il suo primo. Ma si è presentato costui? - un attacco pretestuoso e anche ridicolo, da parte di un forumista la cui identità resta misteriosa e che ha scritto quest'unico curioso, lungo e scombiccherato post. Mizzega, manca solo “ma lei non sai chi sono io.”..siamo dalle parti di Totò a colori se non ricordo male... Per ben tre volte si chiede chi è costui che osa criticare! Forse sono un lettore di tex, che dici? O la questione è solo burocratica? In pratica se dicevo <<mi chiamo Nerio Zonca, faccio l’idraulico, dunque....>> cambiava tutto il senso dello scritto? I concetti sono meno veri se sono detti “solamente” da un lettore di tex? L’argomentazione principe è che conta la forma e non la sostanza ??? Però...complimenti! non so perché ti sei preso la briga di scrivere questo attacco pretestuoso e ridicolo... Attacco pretestuoso e ridicolo??? Prendi una camomilla e rilassati amico mio, è una critica, si possono fare sai? Non lo sai che lodi e critiche fanno parte del gioco? Magari in certi punti è sagace, in altri ironica, non dico di no, ma sempre fatta con rispetto della storia visto che ho argomentato a fondo sottraendo un mucchio di tempo ai miei impegni, e l’ho fatto proprio per non essere superficiale In altre critiche su altre storie si fanno appunti generici, magari senza tanto motivare, ma ognuno dice quel che vuole, sia chiaro, e chi invece ha scritto 3 fogli proprio per non essere sbrigativo o frainteso...quali sono le tue conclusioni? la mia conclusione è, non tanto che tu non capisca nulla di storie e di personaggi (è evidente, per me, che NON ne capisci), ma anche che non capisci nulla di esseri umani! Urca...che rispettosa umiltà, che rispetto per i lettori...quindi dobbiamo immaginare che solo tu, che siedi alla destra del Padre, sappia tutto lo scibile antropologico dall’inizio dell’umanità ad oggi! Fuor dai denti è chiaro che te la sei presa perché la lingua ha battuto dove il dente duole! E’ chiaro come il sole! Piuttosto che riconoscere le incongruenze, insulti. E’ film già visto purtroppo... Anche i termini paragonativi a mo’ di esempio quali l’imbecille, lo stronzo... sono segno che hai sbroccato, e la ragione risiede solo nel fatto, visto che non hai argomentato una beata minchia, che uno qualunque (reato di lesa maestà) si è permesso di fare, e per bene, le pulci alla storia. Che poi, se tu fossi un minimo lucido, avresti dovuto capire che sono difetti che non infisciano la stessa storia. Certo, ci sono parti lacunose, ci sono imprecisioni e incongruenze, alcune sono delle vere assurdità, ma bastava sostituirle. Sono parti di scene, non scene. Almeno questa differenza dovresti conoscerla no? A dire il vero, tra le pieghe del tuo copioso rancore ci sono delle fugacissime risposte nel merito degli appunti fatti, due principalmente : Che logica è parlare di buchi narrativi sulla base di affermazioni non dimostrate né dimostrabili come il fatto che Liz non si doveva innamorare di Laredo perché lui la trattava male? Ma fa ridere, dai! E' un ragionamento da troll. Questa è una, con l’aggiunta di un bell’ insulto, tanto per far vedere di che pasta educativa si è formati, e poi l’altra Eccettuata la risibile analisi "psicologica", (risibile naturalmente) ci sono altri punti estremamente discutibili come il dialogo INVENTATO (inventato) da lui per prendere in giro una scena che non è affatto scritta così. Insomma, ci sono regole anche nelle critiche, no? WHAT?? Quali sono le regole di grazia? Esiste un passaporto per dire quello che bisogna dire e quello no? Io non l’ho mai visto se non nell’europa comunista. Quindi se uno vuole sottolineare le criticità di una storia, (palesi tra l’altro), deve chiedere il permesso...a chi? Al Minculpop? A qualcuno che insegni cosa può scrivere e cosa no??? Capisco l’arrampicarsi sugli specchi pur di non ammettere le fallacità narrative, ma voler normare il pensiero altrui è aberrante! Se invece il discorso delle regole è riferito al fatto che io cambi di sana pianta i dialoghi (sigh) e ne inventi altri con l’aggravante dell’ironia, uhhh...l’ironia...allora vediamolo questo passo incriminato che non ha “regole” Era la battaglia decisiva nell’ultimo capitolo della storia. Ho scritto che era abbastanza difficile da capire, anche se bisognerebbe scrivere assurdo, che durante la battaglia più cruenta e drammatica della storia, Tex riconosca un suo navajo, si fermi a parlare, e nell’apice del furore Tiger si fermi anche lui, abbassi la pistola e DICA TESTUALE : << questo ragazzo io lo conosco. Si chiama Gochea….alla festa di primavera dello scorso anno vinse la gara di corsa.>> Solo se la mia edizione è fallace, pagina 74, e l’hanno sabotata quelli della marvel, allora mi scuso, solo un clamoroso boicottaggio giustificherebbe un simile e inconcepibile dialogo Se non fosse così allora credo che ogni uomo sano sulla terra, che abbia un minimo di buon senso e non attraversi la strada quando passa un tir, direbbe che non è possibile che avvenga un dialogo simile nell’epicentro di uno scontro all’ultimo sangue. Poi io uso l’ironia, certo, ma a quanto vedo tu non la capisci (non la vuoi capire) sebbene addirittura lo dica esplicitamente! Ed è propedeutica per sottolineare l’assurdità della situazione! Se uno parla di corse campestri nel furore della battaglia è chiaro che ti vien voglia di continuare “avresti dovuto vedermi nel salto in alto” ma proprio per sottolineare l’irrazionalità della scena. Ma come fa a non essere chiaro il concetto???? Certo, se si sposta furbescamente l’asse del discorso, (le invenzioni dei dialoghi, le regole) allora risulta solo un tentativo disperato di salvarsi ciurlando sul fumo anziché argomentare sull’arrosto. Caspita, ma non ci vuole niente nel dire: <<Cazzarola, hai ragione, qui non sta in piedi>> Tutti sbagliamo no? Ci vuol tanto? E’ un’inquadratura, bastava toglierla, (e a livello di immagini far in modo che i protagonisti si nascondessero ovviamente, se dovevano parlare e non sparare), ed entrare subito nel cuore della questione. Fine. Una, due inquadrature non è l’intera scena. Che funziona, come molte altre. Ci vuol tanto? Ma se le risposte sono insulti o girar la frittata... non c’è peggior sordo... Certo, l’altra unica (non) risposta è inerente la storia di Laredo e della donna, la quale è innamorata del tenente fin quando è un idiota, e quando cambia in meglio si innamora di quello che la prendeva per il culo, lei e il suo uomo. Ok. Ma qui ci ha pensato il buon “condor senza meta” a dare tutta la spiegazione più appropriata. Mi spiega che tutta la storia è perfetta e plausibilissima, un fulcro, un ottimo episodio, come di consueto un ottimo lavoro psicologico, insomma l’ha scritta un semidio e lo spiega così: Laredo si mostra arrogante e tratta male Liz al ricevimento? C’è un motivo ed è palese (palese), lo scout è attratto fin da subito dalla bellezza della donna, ma sapendo che è promessa al suo “non apprezzato” capo, non può far altro che crearsi una barriera di duro e arrogante. Condor, ma qua c’è da riscrivere tutta la storia sentimentale dell’umanità! Per lo meno dalla preistoria in poi, perché forse nell’età della pietra il cavernicolo che dava una clavata in testa alla donna probabilmente significava che l’amava davvero, ma dall’uscita dalle caverne in poi, con un minimo di evoluzione, io avevo sempre creduto che dire ad una donna “mi stai sulle palle” volesse dire quello, e non ti amo alla follia, così come dire “è molto graziosa signorina, posso offrirle da bere?” non sapevo che in realtà fosse il primo passo per portarla in una macelleria e squartarla. Devo istruire meglio mio figlio vent’enne, non vorrei che dopo la discoteca mi portasse uno scalpo in casa. E poi Condor, perché è palese che è attratto fin da subito da Liz? Quali sono stati i presupposti? Che messaggi, che segnali, che premesse narrative ci ha dato la storia? Perchè vedi, non è affatto escluso che una bella giovane non possa innamorarsi di uno str..zo, ci mancherebbe, ne è piena la letteratura, il cinema e ogni altra forma d’arte, ma è BASILARE fornire i presupposti narrativi, che strada facendo si possono poi anche tradire, o ribaltare, (sempre che si mantengano nell’alveo della credibilità) attraverso tracce semantiche ben riconoscibili, senza di esse lo scout potrebbe essere anche l’uomo ragno in incognito, o il nonno di Heidi. Niente e nulla ci fa dire che è palese la sua attrazione, semmai il contrario. Fino a prova contraria. E nella storia di Laredo, questa prova contraria, non c’è mai stata. Capisci? Dare delle delucidazioni solo sulla base di retropensieri personali, “quello fa così eh, eh, ma invece vuole fare cosà”, è completamente fuorviante, se dovesse valere questo assunto allora ognuno vedrebbe quello che gli pare, o quello che la sua sensibilità gli suggerisce e non quello che vuol significare la storia, addirittura dimostrerebbe che la storia è così debole che è quasi al limite dell’inconsistenza. Il che non è affatto vero. Di conseguenza, se la spiegazione si basa solo su questo assunto di congetture personali, anche il resto che ne deriva....tu vedi il “finto broncio”...la donna che lo “fulmina”..(lo fulmina?.. comincio a pensare di aver letto magico vento..) Liz ama Parkman all’arrivo a fort apache? Non credo Chiaro che non si amano, i due si parlano, poi avvicinano, si tengono per mano, e poi si baciano appassionatamente, è chiaro che si odiano...(comincio a toccarmi per capire se sono io fuori come un balcone o viceversa...qui siamo oltre le situazioni kafkiane, qui è metafisica.. ) Liz non lo vede da tanto tempo, sono solo due promessi come molti ragazzi in quei tempi, in fondo non lo conosce del tutto Condor, ma sei stato anche a casa loro? Sapevi che si vedevano solo al tardo pomeriggio? E si imboscavano solo quando il colonnello si appisolava in poltrona? L’epilogo poi è perfetto (perfetto) L’epilogo è perfetto! Liz ha ormai capito di non amare Parkman (Dove e perché?...Ah già, perché Parkman è cambiato in meglio... la tesi del contrario di quello che si vede, ok, ok..) bensì ama Laredo, lei lo ama e così prende la nave per andare via (logico anche qui...) perché lui è uno spirito libero e decide di uscire di scena. Qui interviene Tex, che da buon amico e giudice di uomini “esorta Laredo a mettere da parte ansie e orgoglio” e non potendo sapere una beata minchia della loro presunta telenovela lo accompagna nella sua “difficile battaglia amorosa” Scusa Condor, ma sei proprio tu che ricordi che è una storia di tex, mica harmony. Infatti scrivi ...le donne sanno leggere nel cuore degli uomini...lui deve tenerla a distanza di sicurezza del suo cuore...Laredo in preda alla gelosia non può che parlar male del tenente ….i due ragazzi man mano rimuovono le loro barriere protettive e capiscono di amarsi...a chi non tremano le gambe quando si dichiara alla donna che si ama? A dire il vero Condor, a me sembri il caporedattore di Harmory… E se vedi, e soprattutto spieghi il Tex così...non so...comincio a temere di non avere veramente più argomenti… Ma l’autore cosa risponde? Questa si che è un’analisi perfetta! Evviva! Questa si che è perfetta E non lo dico solo perché parla bene bene della storia (ma figuriamoci, ci mancherebbe, tutti conosciamo la tua educazione e umiltà nel rispondere alle opinioni dei lettori) ma perché interpreta alla perfezione (perfezione) il rapporto tra i personaggi, mentre l’altro è un attacco pretestuoso, con un’identità misteriosa, e con uno scombinato post Non c’è molto altro da aggiungere mi pare… Ah si, rispondo a Poe che mi ha menzionato (poi basta per tutta la vita , per carità di Dio, già adesso devo aprire le finestre per far entrare aria pura….) naturalmente anche lui mi dice che sono sconclusionato e contraddittorio e senza logica (devo essere un vero scemo qui dentro, su questo non ho dubbi) Poe afferma che io dico: La vicenda di Laredo e la donna è tutta sbagliata, Parkman è un idiota… Ah..vedo che contesti che Parkman è un idiota. Ma..domanda: voi le leggete le storie? Parkman non è un idiota? Quindi contesti anche Tex, che lo afferma in più di una volta? Attaccarmi perché io dico che Parkman è un idiota è al di là del bene e del male. Adesso sono veramente in difficoltà, confesso che non mi trovo a mio agio in campi paranormali… Per il resto il post è tutto un voler dimostrare che, siccome io dico che scricchiola in più parti ma è una buona storia nel complesso, questa tesi non ha ragionevolezza né logica. Un po’ adesso le braccia mi stanno cascando... Scusa Poe, ma se tu vai in un albergo a quattro stelle, e vedi che la doccia sgocciola, e le brioche sono poche a colazione, tu cosa dici? E’ una domanda semplice no? Diciamo che se tu non vivi in un altro mondo e sei dei nostri, cioè un terrestre, diresti che l’albergo è ottimo, è un quattro stelle, e avrà tutti servizi all’altezza, ma pecca nella doccia e in brioches. Poi la doccia la fai lo stesso anche se gocciola, e magari ci sono montagne di torte e altre cibarie a volontà a colazione, ma se ci sono dei difetti E’ NORMALE dire “è un bel albergo con alcuni difetti…” Sulla terra per lo meno... li da voi, non so. Se io vedo una bella villa con splendidi saloni e una gran piscina, ma ci sono due pilastri storti, dico sempre che è molto bella, peccato per quei due pilastri storti. Se poi la guardo con più attenzione, e vedo che il vialetto è un po’ sconnesso e la grondaia perde, cosa faccio, dico che la villa fa schifo? Il pilastro, il vialetto non è SBAGLIATO, perché ci sta, E’ SOLO FATTO MALE . Ci siamo??? Ma è quello che ho scritto. Potrò mica ripetermi per l’ennesima volta? Ho riletto quello che ho scritto ma c’è già tutto!! Nel finale spiego tutto, mi premeva chiarire che parlare di capolavoro è rischioso...e preciso pure che un’ opera si giudica per intero prendendo il giusto e lo sbagliato, e se il saldo è positivo ben venga. Ho fatto l’esempio dell’orchestra della Scala, un soprano non eccelso non pregiudica tutto il Rigoletto, l’analogato è sovrapponibile alla storia, adesso ne ho fatti altri due esempi...minchia, ma più di così cosa si può fare, i disegnini? Per quanto riguarda l’intreccio narrativo principale io dico che HO AVUTO LA SENSAZIONE CHE… Tu invece mi fai dire inoltre l’intreccio principale E’ un’immensa gara d’atletica Qui c’è malafede usata per portare avanti il proprio discorso. Se HO AVUTO LA SENSAZIONE CHE la storia fosse un po’ ansiogena, non è un affermazione tout court, intanto non vedo perchè non dirlo perchè non è campata in aria, e poi è una mera questione di sensibilità e di gusto, non c’è nessuna falla né imprecisione né assurdità in questa annotazione, a differenza delle altre. Non è corretto mischiare inesattezze con pareri solo per avvalorare un discorso pro domo sua Se mi si rispondeva, che ne so, che si era voluto rendere il deserto come protagonista, e far interagire i protagonisti con i suoi spazi immensi, bene, era un ottima risposta. Qui è solo una questione di gusto. Io ho messo una foto di mia moglie accanto a quella di Caterina Zeta Jones, quando l’attrice era nel pieno del suo fulgore, e alcuni hanno detto che era più bella mia moglie. Bene, sono questioni di gusto (così, giusto per rispondere se io, io, mi sono mai innamorato…) Comunque…riassumendo il tutto Per voi che avete scritto (non per tutto il forum, voglio sperare) è giusto che un colonnello, presentato come molto in gamba, ammiri un idiota? Non è un buco, un errore, un difetto di sceneggiatura? No... Per voi è normale che lo scout veda gli indiani partire a spron battuto per andare verso il battaglione di soldati, e poi dica testuale “quando l’avrò liberata (la donna) andremo insieme ad avvertire i soldati?” Gli indiani partono di giorno, lui libera la donna di notte (magari il buon Condor può dimostrare il contrario <<Un cielo chiaro significa che è giorno? Non credo proprio..>> ) ebbene sarà passato un filino di tempo, o no??? E lui dice che avviserà i soldati che arriveranno gli indiani tre ore dopo che sono partiti?? Vedete qualche buco temporale a livello sceneggiativo? No...bene... E’ normale passare vicino al bosco, e mentre gli indiani gli tirano le frecce, decidere di trotterellare? Ok che il Parkman è suonato, ma scenograficamente parlando, tutti ritti in sella? Fieri bersagli umani? Tex e Tiger, con la loro esperienza, non si abbassano? Nemmeno loro? Parlottano tranquillamnete? Normale? Normale... L’ultima è quella del dialogo della corsa di primavera mentre attorno a loro tutti si stanno squartando . Ecco, se di fronte a queste incongruenze, del tutto verificabili perché sono nero su bianco, l’autore, o per lo meno chi ha replicato, non han detto <<Osci, vuoi vedere che ci son scappate un po’ di corbellerie?>>, allora significa che un “filino” di ottusa ipocrisia...eh? Se vi chiedessi se la torre Eiffel è a Roma, voi cosa rispondereste? Parlate del modo in cui è posta la domanda? Evidenziate la palese contraddizione insita nella questione? Sfidate il senso del ridicolo pur di non? Bene. Mia moglie mi ha chiesto perché diavolo perdo tempo con una specie di casta che se le canta e se le suona da sola. Non credo che tutti siano così, dai, ma in effetti è una ottima domanda. Diciamo che può essere esperienza anche questa, giusto per cercare di (provare) a capire un poco gli esseri umani, visto che in questo campo sono decisamente deficitario… Ah, l’ultima cosa per l’amico Poe, che nel finale mi dice <..Ma basterebbe aver visto qualche film western, per saper comprendere e apprezzare la storia..> Della serie : sto povero scemo che parla senza sapere cosa dice… E’ l’ennesimo attacco personale ma questa volta rispondo, eh, insomma...e devo un attimino , diciamo sbianchettarti, perché questa supponenzetta lo merita. A Roma abbiamo fatto uno studio sui grandi registi western, dai classici Ford, Leone, Hawks, ai crepuscolari Peckimpah, Huston, passando per Ray Zinnemann, Sturges Non sono un idraulico, sono regista. Ho vinto premi nazionali e internazionali. I miei filmati sono andati in onda in prima serata su tv nazionali. Collaboro con Pupi Avati. Un mio filmato ha promosso una tv satellitare in Spagna. In questi giorni devo recarmi di nuovo a Roma per discutere di un mio film. Ah si, un ultima cosetta. Chi è una delle persone più influenti e conosciute del mondo? Il presidente degli Stati Uniti certamente, l’autore di tex, quello è scontato per la tribù, e anche il Papa non scherza. Ebbene un mio docufilm è stato consegnato, da me direttamente,(ho le foto condor) nelle mani del Papa. Non credo che siano in molti ad avere questi attestati, puoi provare, farlo anche bene, e poi telefoni in Vaticano e vedi se ti ricevono. Credo che ci sia stato Mel gibson e sicuramente Zeffirelli. Ora, naturalmente io sono anni luce lontano da loro, e i loro film il Papa li ha certo visti, il mio non credo, anche se il suo portavoce mi ha scritto che poteva essere possibile. Eppure, pur non essendo famosissimo, sono stato invitato proprio dal Papa per consegnargli il mio lavoro Credo che per arrivare lì... un po’ di linguaggio per immagini lo sappia fare, no? Anche di Western… Bene, vi saluto tutti, belli e brutti. E’ stata un’ esperienza certo, anche se, vista la malmostosità diffusa, da non ripetere mai più, par carità, ma tutto fa sangue. Anche l’ultimo. Nerio Zonca
  2. una sceneggiatura impeccabile – eccellente, splendida – un capolavoro incredibile – semplicemente geniale – E’ perfetta – la miglior avventura di tex - Insomma, trovare difetti a questa storia è impresa disperata, meglio rinunciarvi - Diciamo che qualcuno, io, ha preso la briga di fare questa cosidetta “impresa disperata” nel trovare i difetti, e non certo per essere bastian contrario, visto che anch’io riconosco diversi punti di forza, tuttavia gli elogi sperticati da parte dei più hanno “cozzato” contro la mia visione di storia che, pur trovandola piena di buoni spunti, presentava parimenti diversi difetti e lacune, già notati mentre leggevo la vicenda, e acuiti con un’analisi più dettagliata. Dico questo senza nulla togliere all’appagamento dei più, se a molti è sembrata superlativa è loro diritto crederlo, e d’altro canto anch’io sono convinto che la storia sia una buona storia, di ampio respiro e tipicamente western, ma allo stesso tempo credo che quando ci siano lodi cosi iperboliche può succede che sotto l’enfasi degli elogi i difetti vengano seppelliti, o dimenticati, o semplicemente non visti. E naturalmente non parlo di piccole lacune, spaccare il cappello in quattro è un esercizio sterile oltrechè inutile e controproducente, perché significa misurare la pagliuzza e buttare via la trave, ovvero non vedere tutto il resto di buono che c’è, niente di tutto questo, io intendo soffermarmi su pecche sceneggiative, punti critici e mancanze logiche che hanno compromesso una parte della qualità della storia. Naturalmente secondo il mio punto di vista, che non è certo la bibbia, ma come ci sono i pareri entusiasti è bene sentire anche la voce dei meno convinti, sopratutto perché una critica, quando è ben motivata e costruttiva, è volta a migliorare la storia ed è utile anche all’autore, qualora trovasse fondate le criticità espresse. Un ultima cosa, credo che chi sia arrivato qui lo abbia fatto per commentare la storia, dunque penso che tutti conoscano la trama, ma se ciò non fosse, avviso che questo scritto E' UN GIGANTESCO SPOILER, dunque si astengano dal leggerlo coloro che ancora non conoscono la storia. Partiamo. Dall'inizio, che è OTTIMO. Ho detto che avrei fatto emergere le diverse incongruenze e non i punti di forza, già detti da altri, ma ci terrei a sottolineare che l’inizio fa da prologo ed epilogo. Il placido fiume su cui scorre il battello apre e chiude la storia, un cerchio che si ricongiunge come se il placido fiume fosse il fiume della vita, panta rei, dove tutto sembra uguale eppure scorre. Bene, chiudo la parentesi perché nel frattempo la nave approda, la giovane scende, è ben accolta dagli ufficiali al forte, ma a pag 16 c’è un piccolo difetto illustrativo, Dall’accoglienza pomeridiana si passa alla festa serale, ma se non c'è una didascalia che ci informi del passaggio del tempo "più tardi…” alla sera..." allora dovrebbero essere le immagini a dircelo, eppure la piana che viene illustrata è ancora troppo chiara, poche ombre sul cortile e soprattutto poco cielo, la sua oscurità avrebbe aiutato a capite il passaggio del tempo. (difettuccio illustrativo...niente di che...) In questa scena però c’è la prima lacuna sceneggiativa, o meglio, comincia a manifestarsi quella che, a parer mio, è un’incongruenza illogica, ovvero come nasce il rapporto affettivo tra lo scout Laredo e miss Starrett. In quella festa irrompono gli scout, e uno di essi è Laredo. Come ci viene presentato Laredo? Sicuramente un uomo tosto e tutto d’un pezzo ma anche un gran cafone, infatti senza nemmeno conoscerla si permette di apostrofarla, criticarla, insultarla dicendole subito che era meglio se il tenente la lasciava in città, con tutti i suoi vestiti da civetta. Un bel personaggio, una roccia insolente. Mi piace così borden line. Ok Poi passano le pagine e le vicende, e loro due li ritroviamo di nuovo insieme a pagina 52, durante l'attacco indiano nel canyon, in cui Laredo trascina la donna a terra per toglierla dal tiro delle frecce. Per ribadirci che lui è uno spocchioso e sfacciato non risparmia alla donna nuove offese “..in questi casi preferirei non avere una donna tra i piedi..” non risparmia nemmeno il suo uomo “...non saremmo in questa situazione se il suo fidanzato avesse fatto bene il suo lavoro…” e tutto questo nonostante la drammaticità della situazione. Che tempra arrogante a tutto tondo! Una figura brutale ma vibrante. Tutto questo però, avviene... mentre...è disteso sopra di lei! Mi pare incomprensibile vederli uno sopra l'altra, con le facce a pochi centimetri di distanza, e le bocche ancor meno. Non credo di sbagliare nell’affermare che sia più una posizione erotica che di riparo. Messaggio subliminare per farci capire come andrà a finire la loro storia? La scena “da qui all’eternità” nel mezzo di un violento attacco indiano? Boh…sarà.. Comunque sia la storia va avanti e loro due devono per forza avvicinarsi se i segnali sono quelli, l’espediente narrativo (pag. 78) è quello di consolare entrambi un soldato ferito, lei lo rincuora mentre lui gli estrae una freccia. In tutta quell’operazione lei fa appoggiare al ferito la testa sulla sua spalla e gli dice "coraggio". Finita l’operazione Laredo riconosce che è una donna in gamba ?!? E’ in gamba perché ha consolato un soldato ferito? Credo che persino Eva Braun, la moglie di Hitler, se le avessero chiesto di assistere un moribondo gli avrebbe detto "coraggio". Anche Eva Kant di Diabolik, forse anche Eva la prima donna della terra, tra una mela e un imbroglio sarebbe stata capace di dirgli “coraggio”. Io capirei se la donna avesse fatto fuori tre o quaranta indiani, o avesse recuperato al volo un cavallo imbizzarrito, in quel caso sarebbe stata giustificata l’esternazione del selvatico Laredo...ma basta dire un’ovvietà per suscitare l’ammirazione di un coriaceo scout che non sopporta le dame di città? Mah Comunque la loro frequentazione finisce li, e lei al forte finalmente ritrova il suo buon tenente che invece è meno buono del previsto, e qui, mi spiace dirlo, c’è un grosso buco di sceneggiatura. All’inizio il capitano sulla nave dice alla donna che suo padre, cioè il padre di lei, era un valoroso, un probo colonnello <<Ve lo posso garantire signorina Starrett, suo padre, il colonnello starret era in gamba, lo ammiravo pur combattendo per i sudisti>> <E’ vero – replica la donna- e mio padre ammirava parkman (il tenente suo fidanzato) e diceva che sarebbe diventato un buon ufficiale...>> Dunque...il colonnello è in gamba, il colonnello ammira parkman, parkman è in gamba. Invece no! Il colonnello è in gamba ma ammira uno scemo. Infatti Parkam viene presentato proprio così, e agirà per quasi tutta la vicenda come un' idiota totale. Ma com’è possibile questo? O era scemo anche il colonnello suo padre, che non riconosceva un'idiota, oppure c’è decisamente qualcosa che non funziona nella sceneggiatura. Un conto è sentire parlare miss starrett così: <<Eh si, ha ragione capitano, mio padre è stato un buon militare, anche se in famiglia era un po' un impiccione..>> <<In che senso?>> <<Contrastava il mio amore per il tenente parkman, diceva che era un soldato troppo ambizioso, ma al cuor non si comanda, non è vero capitano?>> Ecco, su questa architrave si poteva costruire la storia che si sviluppa successivamente, il padre è in gamba e quindi ha capito com’è Parkman, la ragazza ha perso la testa e non se ne avvede, ma strada facendo si accorgerà che è un pistola. Il suo contrario però, oggettivamente non sta molto in piedi visto gli sviluppi, no? Ma torniamo a Laredo e miss Starrett, che per un intero albo, il successivo Mescaleros, non si vedono più. Si ritrovano nel terzo e ultimo albo, “all’ultimo sangue”. Qui lo scout Laredo rivede la donna, ma come fonte, seppur indiretta, di nuovi guai. E’ stata rapita dagli indiani e lui, che fa da vedetta all’accampamento indiano, la va a salvare. (qui inoltre Laredo fa un ragionamento che sovverte le logiche a nostra conoscenza, ne parlo dopo) Il salvataggio riesce e la donna lo ringrazia sentitamente, ma lui riprende a maledire il giorno in cui è arrivata. A causa sua ha dovuto cambiare i piani prestabiliti, mandare all’aria degli accordi con Tex e per giunta rischiare la pelle per salvare la donna di un’idiota. Peggio di così non può andare... Ma va così? Si lamenta a ragion veduta? No, non va così! anzi... lui le dice che... è in gamba! Come? In gamba per cosa? Perchè deve cavalcare per scappare dagli indiani? Ma l’avrebbe fatto anche mia nonna, magari aggrappata al collo del cavallo ma questo e altro per sfuggire dagli indiani! Qui c’è qualcosa che stona dal punto di vista della caratterizzazione di Laredo. Uno tosto al limite dell’arroganza non può diventare un debosciato solo perché una donna, fonte di guai, va a cavallo... E poi fa capolino un’altra pecca a mio avviso: Laredo è amicone di Tex, ma il giusto Tex ha per amico un arrogante? Il nostro Tex non è certo un gentleman con i guanti bianchi, infatti anche lui dice che il posto della donna non è tra i soldati nel selvaggio west (salvo poi far da testimone all’unione con quello scout di frontiera) però Tex sa che cos’è la correttezza. La prima volta che parla con miss Starrett lo fa con modi appropriati e con maniere gentili, arrossendo quasi, magari pensa che il suo fidanzato è un idiota, e l’ha pure preso a pugni per questioni d’onore, ma non glielo sbatte sul muso, e la saluta con cortesia. Laredo invece è sfacciato e impertinente (non lo dico io, così è stato presentato) e quindi risulta assai strana la sua amicizia con chi si batte per la dignità di ogni persona, soprattutto verso i più deboli. Probabilmente la risposta parte da un classico delle storie amorose: se i due protagonisti sono agli estremi, la parabola dell’incendiario che diventa pompiere è più accattivante. Ok, però doveva svolgersi con più tempo, con più situazioni incrociate e dirimenti. L’autore in effetti presenta un’altra chance affinché la coppia si riavvicini, lo fa quando la donna viene ferita dagli indiani e lui la nasconde in una grotta estraendole la freccia (dove lei non urla e lui gli dice per la terza volta che è in gamba, ma li ci può stare), è una chance che però è depotenziata dalla scena di forte screzio avvenuta poco prima. A pagina 53 Laredo sente gli spari degli indiani sui soldati, siccome sono stati presi d’assedio immagina che ci sia lo scemo del villaggio, il tenente parkman, che guida la colonna dei militari. La donna però nel sentire il nome del suo uomo ha un fremito, un fremito d’amore perché il suo uomo la sta venendo a cercare, (dunque sappiamo che è ancora innamorata), infatti implora di fare qualcosa per aiutarlo, ma Laredo ribadisce che è solo un idiota, facendo andare su tutte le furie la donna. Ora, può esserci una minima possibilità di feeling se Laredo manifesta continuamente il disprezzo per il suo uomo? E se miss Starrett freme per il suo tenente? No che non è possibile, infatti la loro frequentazione finisce dopo poche pagine, dopo che Tex salva loro da un agguato indiano, da li in poi non si vedranno più. Qui nasce un’ulteriore, e abbastanza grossa incongruenza. Succede subito dopo, quando tutti insieme raggiungono la colonna dei soldati superstiti dove c’e’ anche il fidanzato della donna, il tenente packman. Ora, Il famoso tenente Parkman è ancora un emerito idiota? Certo che no, abbiamo visto che durante la battaglia si è ravveduto, ha capito i suoi sbagli, voleva addirittura morire per aver fatto l’imbecille con le sue sciocche prove di forza, tant’è che Tex lo incoraggia a riprendere il suo posto, e il sergente lo vede addirittura come un altro uomo. Cosa possiamo concludere? Che la donna ritrova l’uomo di un tempo, quello corretto, che inorgogliva suo padre, e che adesso il loro amore non avrà più ostacoli. Anche questo è un classico, l’uomo nuovo che rinasce dopo aver capito i suoi sbagli. E la sua donna, che sicuramente è stata grata a Laredo per averla salvata dagli indiani, ma freme per il suo tenente che si è messo a capo del battaglione per ritrovarla<<Eddie! (Parkman). Ha chiesto il comando per venirmi a salvare!>> ora è più che pronta ad accoglierlo. Il cerchio si chiude, non può succedere il contrario! Purtroppo avviene...e miss Starrett rifiuta il suo uomo! <<Si è confidata con me (sergente Quincannon) E’ stata irremovibile. Ha detto che non poteva più amarlo!>> In effetti la sceneggiatura ci ha raccontato che ci sono tanti elementi per seppellire la loro storia..è chiaro che avrebbe preferito l’idiota di prima, oppure non era stata gradita la cafonata di mettersi al comando della spedizione per venire a salvarla...e le sue palpitazioni per lui era perchè era sempre senza il capello sotto il tremendo sole del deserto.(lo dice anche il capitano della nave nel finale..) Uso un paio di etti di ironia solo per sottolineare che questo, proprio drammaturgicamente parlando, non è una forzatura, ma un chiaro errore. Anche se, come estremo limite, fosse stata inserita una scena madre, dove lei prendeva coscienza che era un citrullo e lo mollava, non era credibile ora che era cambiato. Al limite limite limite massimo consentito dalla connessione logica si poteva inscenare una scena ad alta temperatura drammatica dove però FOSSE LUI che mollava tutto. Mollava lei, la divisa, l’esercito. La donna cercava di impedirglielo ma lui non poteva reggere la frustazione di essere caduto in disgrazia, e non avrebbe potuto sopportare l’onta del disonore. Si ritirava sette anni in Tibet lasciando la donna libera di fare le sue scelte. Poteva starci. Certo lei che parte senza aspettare Laredo non depone ulteriormente sulla corrispondenza degli amori, però bastava che lasciasse una traccia, un foglio di saluto nostalgico, <Avevo comprato un biglietto per il selvaggio west, e adesso chi è che mi rimborsa?> per dare al capo scout l’imbeccata per andarla a recuperare. Al di là della (bonaria) ironia credo che senza nuovi sviluppi sceneggiativi manchino troppi elementi importanti per riuscire a rendere credibile la loro storia. Questo per quanto riguarda l’intreccio narrativo secondario, sulla storia vera e propria a volte ho avuto la sensazione che si svolgesse a mò di una gara, che il deserto si fosse tramutato in un immensa pista d’atletica. Bisogna correre ad avvisare i soldati, io ritorno indietro, io seguo gli apache, tu raggiungimi di la, Tu di li... non dico che fosse un olimpiade della corsa, certo, ma a volte non sapevo più chi fossero e dove andassero. Ma a questo proposito, tra una corsa e l’altra, vorrei far notare altre "sbavature", alcune decisamente sostanziali. A pag 23 de “all’ultimo sangue” c’è Laredo che dall’alto di un altura guarda gli indiani partire al gran galoppo per attaccare la colonna militare, tra lui dice <<dovrei precederli e dare l’allarme>> (il tema della corsa in una sola vignetta: partono, galoppano, devo precederli) Mi domando come possa precederli visto che lui è sul cucuzzolo, ancora senza cavallo, e li sta già vedendo in lontananza, ma non è tanto questo, quanto subito dopo che, nella stessa pagina, dopo aver ragionato sull’opportunità di liberare la donna, dice <<Quando l’avrò liberata, andremo insieme ad avvertire i soldati>>?!?!? Ma come fa? Adesso deve aspettare le tenebre, sgusciare di nascosto, uccidere le sentinelle, tramortire la donna di guardia, rubare i cavalli, e poi, con giusto giusto un due o tre ore di ritardo, andare ad avvertire la colonna dei soldati che gli indiani li attaccheranno..partiti tre ore prima? Per ragionare così deve avere un jet, non un cavallo… o furia cavallo del west, che va più forte di un jet…alura si... A pag. 91 Tex e Laredo arrivano a Maverick, e laredo dice agli abitanti preoccupati <<i mescaleros sono diretti a Maverick, noi abbiamo fatto un giro largo per precederli>> Io mi sono chiesto se quel posto era Maverick, perché non dice “si dirigono qui” ma dice proprio che sono diretti a Maverick, va bene lo stesso, per carità, ma nella stessa frase poi dice che hanno fatto un bel giro largo per...precederli! Ohi, magari sbaglio io, tendenzialmente io se voglio arrivare prima di qualcuno farei un giro più corto piuttosto che più largo, però loro li precedono prendendo la via più lunga...boh, avranno ragione loro, ... Un’altra scena fche è un po' "grottesca" è presente da pag 35 a pag.39. gli indiani sbucano da una boscaglia e cominciano a tirar frecce alla colonna militare, e cosa decidono i soldati? Di tirare dritti AL PASSO, cioè non fanno quel tratto a zampe levate, ma vanno a passo d’uomo mentre gli indiani tirano frecce a random.. decidono di fare una passeggiata per vedere chi prendono... seccano due soldati ma per tutti ma va bene lo stesso, procedono come procedere in mezzo alle zanzare, danno un po’ di fastidio, ogni tanto ne accoppano uno, ma questo non impedisce di chiacchierare tranquillamente tra di loro, i soldati, tex con tiger, …<<Non mi piace tiger questa situazione sai?>> <<eh si, chuz è molto astuto...>> <<Oh guarda, è arrivata una freccia e ne è morto uno...>> Qui faccio fatica fatica a comprendere E l’ultima, ancora più grossa, è simile a questa. E’ l’assalto finale degli indiani, caricano e sfondano la loro linea, a pagina 69 inizia un drammatico corpo a corpo, è il momento più disperato dove infuria la battaglia più cruenta, anche i disegni rendono bene la drammaticità della situazione, ma Tex e Tiger riconoscono un giovane navajo, e cosa succede? Abbassano le armi, distendono i volti e dialogano, serenamente tex <<Ma tu sei un navajo!>> tiger <<Io lo conosco, si chiama gochea, alla primavera scorsa aveva vinto la gara di corsa>> gochea<<E avrei vinto anche il tiro alla fune, se non fossi scivolato nel fiume>> Tex<<Io lo dico sempre di stare attenti a dove si mettono i piedi, che mocassini avevi?>> Mancava un te caldo e una pipa, e poi potevano fare salotto. Tanto erano soltanto al centro di un massacro, chi li poteva disturbare? Ho usato un taglio ironico, (ma la prima frase di tiger è vera!) per sottolineare che questa situazione è paradossale, anche da commentare Fumetti più dozzinali hanno storie più dozzinali e simili scivoloni fanno parte della modestia del tutto, ma quando si raccontano storie così pregnanti, certe “sbavature” possono mettere a repentaglio la stabilità della storia. Come però ho premesso la somma è positiva, certo scricchiola in più parti come ho evidenziato molto meticolosamente, ma voglio finire in positivo perché comunque la storia ha l’afflato del grande west, ha i suoi valori, tra eroismi vigliaccherie e grandi ideali. La coralità è molto significativa, il rapimento della donna è un capolavoro, parlano solo i silenzi, drammatici, della notte. E altri pregi ben sottolineati da altri attenti utenti. A me premeva chiarire che parlare di capolavoro, storia perfetta o sceneggiatura impeccabile, è rischioso perchè un capolavoro è come una farfalla, ha uno straordinario quanto delicato equilibrio, se è troppo leggera la porta via il vento, se è troppo pesante non si alza nemmeno in volo. Per trovare la sua famosa leggiadria non ci deve essere né un grammo in più né uno in meno. E non è per niente facile, da Hitchcock a Tarantino, nei loro “capolavori” ogni tanto si trovan delle belle falle, se si analizzano per bene. Poi c’è il fattore tempo, lo spazio delle pagine, tante cose anche esterne che influenzano una storia, lo so bene. Dunque la scelta di sottolineare le parti più cedevoli l’ho fatta nella consapevolezza che un’opera artistica è composta di entrambe le facce della medaglia, e nel giudicarla per intero bisogna prendere il tutto e giudicarlo nel suo insieme, scorporare le parti non significa nulla. Anche nell’orchestra della Scala ci potrebbero essere alcuni musicisti più deboli, ma se la maggioranza suona bene fa da traino, e la composizione ne risente minimamente. Il succo è questo, così come non possono pochi elementi deboli pregiudicare la bontà di un opera, allo stesso modo non possono molti elementi forti, (molti, ma non tutti), far gridare al capolavoro senza se e senza ma, perché gli elementi deboli comunque ci sono. E se fossero veritiere le sbavature, (se non lo fossero dovrebbe essere argomentato il perché) credo che saranno testimonianze preziose per aiutare a migliorare la prossima storia. Grazie.
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