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TWF - Tex Willer Forum

Tenente Castillo

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Messaggi pubblicato da Tenente Castillo

  1. Il 23/9/2014 at 17:15, West dice:

    in questa storia fà fare a Tex la figura dell'imbecille per ben 2 volte: la prima quando impedisce a Carson di sparare all'indio in acqua pee non farsi scoprire, poi è lui stesso a sparare sui coccodrilli che sarebbero andati a mangiare l'indio; la seconda quando impedisce a Carson di sparare a Bagley e poi è lui a gettarsi ne cenote per uccidere un'anaconda.

    Devo concordare. E devo concordare anche con chi dice che ad un certo punto si percepisca stanchezza e che la storia si sgonfi, ma soprattutto, secondo me, sembra un po' tirata al "lumicino" a partire sin da dopo l'uccisione di Johnny Butler e il commissario portuale, (che noia sti commissari portuali :zzsoft:). Quindi non ha convinto al 100% nemmeno il sottoscritto, anche perché Tex non può fare l'autopiccione per ben due volte... Lo trovai piuttosto forzato, un sentimentalismo messo lì troppo a fagiolo per far scena... (Per quanto riguarda i disegni di Marcello devo dire che non sono assolutamente i miei preferiti, ma sono tutto sommato godibili, anche se ne Il Passato di Carson erano ancora più godibili). Voto 6.5 

  2. Il 25/5/2019 at 08:59, Andrea67 dice:

    Non è una grande storia, ma neanche malaccio, nel senso che si legge con scorrevolezza con i suoi pregi e difetti. 

     

    Quoto perché effettivamente, dopo averla letta sulla nuova ristampa nel 2017, non la trovai straordinaria perché di ripetitivo c'è molto, ma il finale lo trovai invece molto pertinente. E questo è un un elemento che depone sicuramente a favore. Il più grave difetto, oltre ad alcuni "spiegoncini leggeri", è appunto  

     

    Il 10/5/2019 at 22:59, Condor senza meta dice:

    La presenza dell’apache Hondo, sul sentiero della vendetta a causa dell’assassinio della sorella, rischia di tramutarlo in una sorta di deus ex machina che sminuisce l’opera dei nostri. Proprio dal fiero apache Tex apprende la vera identità dell’assassino [...] Il Carson che vediamo agire in questo episodio, si fa pescare addormentato da Hondo durante il suo turno di guardia, si lamenta come una vecchia suocera inacidita e pende dalle labbra di Tex, facendosi spiegare tutto, neanche fosse incapace di fare due più due :craniate:. Davvero una brutta involuzione di un così prezioso alleato, che sembra uno svogliato esodato costretto ad attendere altri anni per andare in pensione :P

  3. Sì, anche per me, come per molti, è una storia buona, ma gradevole e normale più che bella e superappagante. (Infatti, a differenza della Spedizione in Messico con il tenente Baines, per me non è da esempio come livello di storie normali, anche se la si può reputare "normalina"). Perché non più di gradevole? Perché, anche se nulla stona o fa accapponare la pelle, ci sono elementi triti e ritriti che a lungo andare stufano, (un ragazzo attivo che vive all'aria aperta come Doug si fa rapire su tutti, ma anche l'eccessiva classicità delle scene rappresentate, (per non parlare della recente "Ritorno a Redrock" in fatto di ripetitività e mancanza di sale :furiosi75:)). Però - e così l'episodio si salva tornando ad essere godibile con una marcia in più - Nizzi per fortuna introduce l'elemento che ho apprezzato maggiormente: la relazione tra Aaron e Rhonda ostacolata dal fratello Elia :clapping:! Lì mi sono sentito suggestionare e sono rimasto molto soddisfatto, anche se mi sarebbe piaciuto se questa relazione avesse preso una piega "rujana" e avesse portato ad una trasformazione di Rhonda in una versione "Jack Loman" femminile e di Aaron in una versione di Micheal Loman al maschile, (magari veniva ucciso da Bartok e poi Rhonda iniziava un processo di autodistruzione e distruzione oscuro contro di sè e contro tutti col culmine nel suo suicidio per ricongiungersi al perduto Aaron :wub:). Davvero, che alternativa astrusa... Ma, se così fosse stato, con disagio e manifestazioni di dolore connesse da parte della comunità dei Quaccheri + una furia ancora maggiore da parte di Tex e Carson + un doppio/triplo gioco da parte di Carpenter senior, avrei dato 9.5... 

    Voto 7 

     

  4. Bello il primo albo e buona la caratterizzazione di Rickfield. Però, concordo con chi ha sostenuto che dalla soffiata del mercante ai pards ci sia stato una specie di espediente a fagiolo, quasi a voler prendere in giro l'attrazione del lettore verso l'episodio. E, proprio da questa scena in poi, tutto diventa banale, eccezion fatta per l'analessi sull'eccidio delle due querce. Tutto diviene freddo ed estremamente facile appunto, ( ultima eccezione positiva quando Tex punta la pistola su Russard e comincia a contare: ahahahahahahahahahahah :laughing:, quanto mi fece ridere quando lessi il 566 su tuttotex nel 2018!). Ad ogni modo, il raffreddamento della sceneggiatura arreca non poco nocumento alle potenzialità di Rickfield di dimostrarsi un degno combattente qual è stato nel suo passato nel corso del secondo albo. Devo dire che anch'io sino ad oggi avrò letto un numero discreto/buono di storie di Nizzi e il principale difetto mi sembra la razionalità di certe scelte effettuate dai personaggi - anche dagli stessi pards - a sfavore di uno scoppio emotivo che invece avrebbe potuto mostrare più potenzialità delle personalità dei comprimari delle storie. La scelta che mi ha urtato, come ha urtato anche qualche altro utente, è il nascondiglio di Rickfield per evitare di essere riconosciuto :angry:! E mi suona molto di piccionata il fatto che i pards se lo facciano portare via da "dietro al naso". 

    Comunque, solo perché la resa dei conti con Russard e Wickers mi ha fatto ridere nel finale e per l'inizio originale e arguto - male invece, a proposito, la scena in cui i pards se ne vanno senza neanche lasciare un avvertimento a Wickers quando questi li minaccia di levare le tende sennò gli avrebbe scagliato contro i botoli, (se non ricordo male era andata così) - voto 6.5 

  5. Il 31/12/2008 at 20:08, Anthony Steffen dice:



    rurale:"Ti piace camminare sotto il sole piel roja?senza cappello non vi cuoce il cranio, a voi indios?"

    Tiger:"No, il segreto e' non avere la testa vuota o piena di domande stupide".

    Grande Tiger!

    Ma in tutta l'avventura, la scena sicuramente piu' emozionante è quando Carson, in vista di una situazione che fa presagire la fine della pista, dice a Tex:
    "comunque vada è stato un piacere averti al mio fianco satanasso"

    Mitico!

    Quoto. MERAVIGLIOSE quelle battute :clapping:! Per quanto riguarda la storia, credo che sia d'esempio per il livello delle storie "normali" al di sotto di quelle memorabili recenti o meno che siano. Questo perché mostra i pards in forma. (Un po' d'eccesso d'autostima è dovuto per controbilanciare le piccionate di svariate storie precedenti tra la fascia 300 e 500 appunto). Bella la figura di Baines, personaggio a tutto tondo che migliora pagina dopo pagina! Non mi dispiacerebbe affatto di rivederlo in una storia futura, magari come militare di fiducia al posto del "pensionato" generale Davis, ( i deus ex machina troppo frequenti con regolarità alternata non sono graditi :old:). Per quanto riguarda la figura di Masters, si capisce subito che è un losco figuro e i pards non lo prendono affatto per uno stinco di santo: (se non ricordo male, Carson aveva chiesto a Tex: "Non ti pare troppo attaccato alla bottiglia?".  E poi chiedono alcune cose su di lui con sospetto a Baines, ( del tipo: "Come ti guardava il tuo superiore? In che rapporto siete?"). In seguito, però, non ci pensano più, salvo poi cercare i mandanti dopo aver sventato la trappola di Larriego, (il principe dei burloni di strada questo, che dire :laughing:!) 

    Voto 8+ 

     

    P.S. Ben sceneggiato anche il duello in divenire tra Tiger e Islero! E appassionante la sequenza della morte di Salinas per eccessiva ostentazione da pallone gonfiato e per manifesta... "pollaggine". Ahahahah 

  6. Nonostante gli origlioni e gli spiegoni, quest'episodio è gradevole: fantastica la scena dell'assalto all'arma bianca contro gli Yaqui! Bello anche il personaggio del capitano Patton. Per me è una storia più che discreta. Inoltre, i disegni di Del Vecchio sono tra i miei preferiti :cowboy:

    Forse l'unico grave neo è che Tex non arrivi a sospettare di Patton, ma in questo caso è plausibile per come è stata delineata la circostanza. 

    Voto 7+ 

  7. È un episodio davvero macabro... Devo concordare con chi ha evidenziato l'assurdità di certe scene, su tutte la piccionaggine nel farsi catturare :angry:. Sembra davvero una storia scritta al tavolino per far fare brutte figure. Io, nel caso in cui Tex si fosse trovato legato per le mani, gli avrei fatto alzare le gambe e sfoderare il coltelluccio dello stivale che tiene per le emergenze anziché farlo salvare da una vecchietta... 

    Voto 3.5 

  8. Il 3/5/2020 at 21:54, Condor senza meta dice:

     Soprattutto le sue trame, legate a uno schema narrativo molto uniforme e ripetitivo, alla lunga hanno finito per stancare.

    Dopo aver letto questo episodio 5 anni fa su tuttotex e dopo averne lette altre di Tito, come quella con Stanton e Fraser, quella con i Torrent e quella con Stroke, devo ammettere che è vero: sì, è divertentissimo mettere in scena un capobanda lì, un capobanda in quell'episodio come carne da macello al piombo - va beh che poi Stanton e Stroke non sono morti :lol: - , ma non si può fare quasi sempre così. Se c'è un motivo per cui leggo Tex è che non è una serie fatta solo di "spaghetti - western". Non vorrei essere troppo severo perché Frank Harter e Brad Stroke mi sono rimasti impressi per come erano caratterizzati bene e mi hanno fatto ridere un sacco, ma il punto, come già detto, è che il western non è solo "un'uniformità di spaghetti stereotipata." Stesso discorso anche per le sparatorie da videogioco: ok: ahahahah :laughing::laughing:, ma non è cosa da ripresentarsi per ogni sceneggiatura che si fa. 

     

    E c'è anche un'altra cosa sulla quale non posso fare a meno di concordare più ci penso: 

    Il 27/6/2020 at 17:07, valerio dice:

     Lo stesso soggetto per me non andrebbe approvato. Tex che decide di far evadere un detenuto minacciando il direttore del penitenziario perchè ricattato da una banda che gli ha rapito Carson, mi dispiace ma a me pare soggetto non approvabile.

    Tex troverebbe il modo di liberare Carson senza piegarsi a un ricatto del genere. Oltretutto la scena di Tex che si porta via con la pistola alla schiena il direttore del penitenziario a me pare risibile, senza contare che Carson rapito e legato per due terzi della storia non è un gran biglietto da visista per un debutto su Tex.

    Anche Tex che mentre dorme si fa rubare pistola e cavallo non mi piace. 

    A favore i dialoghi, buoni e gli scambi di battute tra Tex e Carson piuttosto divertenti e nello spirito dei personaggi.

    È vero che il soggetto serviva per far uscire fuori la storia che è stata, ma, se pensiamo a situazioni simili nel passato - mi ricordo che in alcune storie di GLB Tex liberava Carson e forse anche Kit senza scendere a ricatti - , non sta assolutamente in piedi. La prima volta che avevo letto quest'episodio c'ero un po' passato sopra perché mi faceva troppo ridere Harter - simpatica e ben riuscita la scena in cui fa fuori uno della sua banda per dimostrare la sua potestà a proposito - ma, se qualche banda rapisce uno dei pards, quello che ci si aspetterebbe, per rispetto alla dignità morale del quartetto, è che gli altri tre facciano CREDERE di sottostare al ricatto! MA, una volta arrivati al penitenziario, magari si mettono d'accordo col direttore dicendogli: "Ehi, guarda, ho un'idea: questi mi hanno ricattato, ma anziché sottostare, fingo di sottostare e, con un diversivo, portiamo un altro prigioniero che non deve essere impiccato e, una volta che i banditi se ne accorgono, noi tre li impalliniamo da tutte le parti, dopo che uno di noi avrà liberato Carson!" Il direttore si sarebbe convinto, dato che non si trattava di un detenuto che aveva commesso un grave delitto proprio recentemente. Del resto, lo stesso Carson, mentre è legato e scende la notte, poteva trovare il modo di liberarsi sfregando sulle rocce, rubando la pistola a Gomez o a Paco e magari facendo fuori degli eventuali sorveglianti lungo la pista. E, nel caso in cui si fosse attirato tutta la banda, avrebbe trovato un arroyo o una fenditura dove nascondersi e dove aspettare - neanche una giornata intera - i tre pards armati sino ai denti, magari anche con la dinamite :craniate::)! Boh, forse è un po' squinternata o astrusa come alternativa, ma sarebbe stata degna della dignità dei pards! 

    Ad ogni modo, nonostante queste pesanti aggravanti, la storia si salva un pochino per la sua gradevolezza ed ilarità. 

    Voto 7– 

    • +1 1
  9. Storia che ho letto sei anni fa su tuttotex. D'accordo sull'ottima caratterizzazione di molti personaggi, tra cui spiccano Bronco e Wade, bellissima anche l'ambientazione, in particolare quella nebbiosa, ma ci sono due aspetti/elementi che mi hanno guastato la "magia psicologico-resistiva" che sin dalle prime pagine con Nehdi si respirava: 

    1) I disegni troppo - diciamo - da "energumeni cazzuti", è vero che è un pregio dei disegni di Font che in altre storie era abbastanza azzeccato, ma qui mi sembra piuttosto esagerato: molti personaggi, Tex e Tiger compresi, sembrano dei "tamarri di guerra"... 

     

    2) Uno strano alone a guisa di "tamarra presunzione": Kit qui - un po' anche come nella storia con Jack Curtiss della fascia numerica successiva - è tanto sicuro del fatto suo, è vero che reagisce bene quando si scontra con Langdon e i suoi, ma stradetesto quando, dopo tante dichiarazioni del fatto suo - in particolare quelle fatte a Wade durante la loro "conoscenza" alla presenza di Rogers - a proposito, bel personaggio quello dell'allevatore, quasi quasi mi ci sono affezionato come con Chabrol -, Kit ne esce sconfitto, (infatti finisce per farsi catturare nel numero successivo). Preferirei che, dopo delle dichiarazioni di autostima da parte dei pards, i finali rispecchino completamente quanto detto, come ad esempio è accaduto nella storia della Spedizione in Messico col tenente Baines - altro personaggio che mi è rimasto impresso in positivo - e in cui tutti i pards, compreso il povero Kit :), facevano una bella figura alla fine. 

     

    Quindi, l'ambientazione e la psicologia dei personaggi mi hanno colpito profondamente bene, ma la loro autostima - o troppo alta o troppo bassa, come nel caso di Nehdi se non ricordo male -,  unitamente a dei disegni che in quest'occasione esasperano un'alone fastidioso di arroganza western stereotipata, guasta e rovina un po' la magia dell'episodio che appunto si basa tutta sulla varietà dei personaggi - in primis quelli grigi - e sulla pericolosità/suggestione delle situazioni. 

    Per il resto è stato un'episodio gradevolissimo. 

    Voto 6.5 

  10. Il 30/4/2020 at 21:52, Condor senza meta dice:

    Per la seconda volta consecutiva vediamo Tex agire in solitaria in una storia di Nizzi, e già questo fa notizia. O meglio, a dire il vero, il nostro ranger non sarà affiancato dai consueti pards, bensì da un ex sceriffo suo amico di vecchia data e tutto sommato anche questo può starci. Tuttavia ammetto che dalla data di uscita in edicola, non avevo più riletto la storia e oggi dopo averla rispolverata, ho capito il perché. I disegni di Civitelli meritano di essere ammirati e studiati, forse troppo puliti per l’ambientazione ma pur sempre eccezionali, ma la storiellina verbosa, alquanto lenta e dal soggetto insulso che ci venne propinata, proprio non riesce a incontrare il mio gradimento. La trama già parte con un vizio di fondo non indifferente: un uomo della risma dello sceriffo Daves è illogico che, dopo l’uccisione della moglie a opera dei banditi, attenda quindici anni per seguire la pista della doverosa vendetta. In primis dopo tutto questo tempo trovare utili tracce per l’individuazione dei killers è quasi paragonabile a ritrovare un bracciale perso anni prima in mare durante un bagno estivo, ma ancor più dura da accettare che lo sceriffo rinvii la sua ricerca solo per seguire il consiglio dell’amico sindaco che addita motivazioni deboli come la cura dei figli. Qualche sospettino non ti sorge? Siamo nel selvaggio west, non in Candy Candy! 😃 Tolta questa premessa, a me onestamente fa venire l’orticaria lo snodo narrativo dell’eremita stalliere che indirizza i nostri sulle giuste tracce dopo un’eternità di tempo. Il simpatico vecchietto è in grado di snocciolare nomi e indirizzo, meglio di così Tex non poteva aspettarsi. Va bene che la fortuna bacia gli audaci, ma il ranger con il “lato B” che si ritrova potrebbe benissimo giocare al superenalotto e sbancare il jackpot, altro che attingere l’oro dai Monti Navajos. 🤣 Nizzi in evidente difficoltà di montare una degna impalcatura di sceneggiatura, continua confusamente la narrazione con ulteriori passaggi poco convincenti, quali la scelta dei banditi di mettere radici a pochi passi dal luogo della rapina compiuta anni prima e l’ulteriore prezioso alleato, il giornalista della “Gazzette” che, neanche fosse un agente Pinkerton in incognito, scartabella una lunga pila d’informazioni sui malfattori che praticamente chiude di fatto l’indagine e conferma ai nostri i loro sospetti. Quindici anni di attesa risolti in poche “vignette”, non il massimo come pathos in un’avventura fumettistica. Da qui ha inizio una serie di agguati a catena e l’immancabile pistolero prezzolato assunto dal villain per sopprimere Tex. L’azione nel secondo albo non manca e tutto sommato Tex se la cava bene, mettendo in mostra tutta la sua abilità con le colt e contrappesando la mancanza di intuito d’indagine. Il ranger che Nizzi propone in storie simili pare uno di quei sbirri americani tutto muscoli e abilità con gli sputafuoco, ma poco acume investigativo e da sbirro tradizionale ragiona, visto che più di ottenere giustizia, si scervella nei cavilli legali di processi e testimonianze. Ci sta che non voglia fare giustizia sommaria sempre e comunque, ma a tratti sembra più Perry Mason che un ranger del Texas. La presenza di Charles Bronson sfregiato, ehm… il killer misterioso che agisce nell’ombra e praticamente compie lui la vendetta uccidendo i due banditi superstiti della rapina di Silver Bell, nell’intenzione dell’autore dovrebbe aggiungere un tocco di giallo alla vicenda ma l’arcano è molto telefonato, poiché è facile intuire quali mani tengono i fili. Anche qui Tex, nei panni di Gastone di dysneliana memoria, sbroglia la matassa grazie a una botta di fortuna. Sarà l’incontro fortuito con il governatore Anderson a fargli scoprire la macchinazione e con una facilità eccessiva riesce prima a stendere il killer professionista e poi ottenere la confessione del politico pentito delle sue malefatte. Sarò tacciato di pignoleria, ma anche la caratterizzazione di Anderson, secondo me, fa acqua da tutte le parti: già è poco plausibile che un aspirante scaldasedie si affidi a banditi comuni per spartire la refurtiva di una rapina in banca nel proprio paese e ancor meno il fatto che diventato un pezzo grosso non venga affatto ricattato da loro. Anche la sua amicizia con Daves è troppo controversa, se davvero la coscienza gli rimordeva tanto, perché ingaggiare un killer dopo quindici anni per salvarsi le spalle? Evidentemente l’egoismo prevale sui rimorsi e se è così, come mai arrendersi senza controbattere a Tex? In fondo il ranger senza confessione con quali prove avrebbe potuto portare in tribunale un politico altolocato? Mi spiace, ma se nelle altre storie almeno il mestiere di Nizzi aveva garantito un minimo di congruenza, stavolta la prova per me è insufficiente. Splendidi come al solito i disegni di Civitelli, ma tanto che ve lo ripeto a fare, è uno dei miei disegnatori preferiti. Piccolo appunto: come mai Anderson dopo quindici anni non ha mai cambiato giacca? Non credo che non avesse i soldi per acquistarla 😜😅. Il mio voto finale è 4

    Quoto un po' tutto, soprattutto il fatto che abbiano una fortuna esageratamente a fagiolo nell'apprendere tutte quelle informazioni. È una storia telefonata, stereotipata, (meno male almeno che ci sono delle battute ogni tanto a strappare qualche sorriso). Ma, per il resto, non suggestiona per nulla e anche lo sfociare finale del rimorso del governatore in una confessione orale sembra davvero telefonatissimo appunto. Inoltre, devo concordare con veemenza su come Daves non si sia messo sulle tracce degli assassini subito facendosi incredibilmente convincere dall'amico, ( è vero, sembra proprio candy candy o la sagra dei tarallucci e del vino, oppure la sagra del pesce in famiglia: tipo arrivava uno dei due figli mentre Elmer era indeciso tra l'andare a caccia degli assassini o meno e diceva: "papà, andiamo a cucinare il pesce?". E Elmer: "Sì, tanto tu e tuo fratello venite prima di ogni cosa per me :laughing::craniate:). Quindi la cosa più irritante è che ogni espediente - praticamente non se ne salva nessuno - sia fatto a fagiolo con estrema disinvoltura. Voto 5– 

  11. Il 16/6/2020 at 22:00, valerio dice:

    Che difficile valutare questa storia.

    La storia è bella. molto bella. A tratti commovente, originale. Il soggetto bellissimo. Trama e sceneggiatura impeccabili.

    Ma Tex non vince. Non solo non vince, ma non ci va nemmeno vicino. E' sconfitto su tutta la linea. Si fida della gente sbagliata, fallisce nel suo solitamente infallibile sesto senso nel giudicare le persone, non può evitare la fucilazione del ragazzo indiano.

    Come debbo giudicare una cosa del genere? La giudicherei negativamente, come ho fatto altre volte, anche in storie di Nizzi stesso.

    Ma qui accetto la cosa. Che Tex perda deve accadere di rado, maledettamente di rado, perchè non fa parte del personaggio.

    Qui, però, per me ci sta. E' una storia fuori dai canoni, extra. Ed è una storia bella. Molto bella.

    E' un Tex impotente, che accetto solo se la storia è di quelle forti, e per poche selezionate occasioni.

    Nizzi si è giocato il bonus (in parte anche il finale di anderville vede Tex impotente e lo accetto in virtù della bellezza di quella storia). In altre storie non così pregnanti l'ho severamente stroncato per cose simili.

    Venturi bravissimo, un talento vero.

    Nizzi 7:50

    Venturi 8

     

    Quoto. Anch'io dopo la lettura mi ero ritrovato perplesso e conteso: da un lato fortemente emozionato e malinconico oserei dire, dall'altro pesantemente irritato per il fatto che Tex non riuscisse a venirne a capo. Che dire infatti? È la potenza cattiva della Storia, ad essa una sola cosa si può dire: "Titana maestra, titana maldestra, a che porgerti gli ossequi?" (Risposta: a nulla, visto che poi ci bidoni male... :snif::bandito:). L'umano resiste e vince solo se patrocinato dal Cielo/ dall'inferno in modo tale da riuscire ad incastrare i tasselli della "giustizia" nel verso buono... Voto 9– 

  12. Il 12/10/2023 at 08:21, Diablero dice:

     

    P.S.: non mi sembra che in questo albo la tigre "colpisca ancora". Per adesso fugge e pianifica. Capisco che "la tigre fugge ancora" non sarebbe stato epico, ma hanno perso l'occasione di fare davvero una bella citazione con "La Tigre è ancora viva!"...

    Vero. Dopo aver salutato l'America a pagina 29 non può più "colpire" lì, però all'inizio tira una bella frustata all'aguzzino dei cinesi, oltre a mostrare il suo vero volto. Forse è un po' poco per estendere a tutto l'albo il titolo, però mi aveva convinto proprio per quell'incipit. Spero dunque che il prossimo albo, dopo - magari - pochissime pagine nella palude con i vuduisti, abbia per lo più nello sfondo dell'ambientazione il mare oceanico e che vengano risparmiati degli eventuali dialoghi corposi con dei commissari portuali di turno... (Mi ricordo ancora la storia "Yucatan" di Nizzi con quel secondo albo che sembrava piuttosto tirato avanti forzatamente). 

    Il 8/10/2023 at 15:44, Exit dice:

     nulla che riguardi le tue storie, che eviterò come la peste. 

    Dopo la Brexit arriva la BreTexit :pianti:, (sigh!).

    Il 12/10/2023 at 09:53, ymalpas dice:

    (Spoiler del secondo albo)

     

    Nella palude ci sarà una strage di uomini ma Tex, Tiger, MacKenneth e  Chabrol sopravvivranno

    Notizia che mi leva un peso dal cuore :smile:: sono piuttosto affezionato anche a Chabrol. 

  13. Comprato e letto oggi :smile:.

     

     

     

    SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER 

    È un gran bel primo albo. La scena iniziale esprime appieno ciò che sta a/nel cuore a Sumankan, un qualcosa di pienamente avverso ai bianchi invasori, quindi ho apprezzato la circostanza di schiavitù rappresentata per tirare fuori la combattività della Tigre contro l'oppressione ingiusta, (eh sì, sarebbe stato bello vederlo alleato di Tex prima che potesse approfondire troppo i suoi omicidi in America...). Altro dettaglio che mi ha fatto apprezzare l'inizio è stato il travestimento: mi ha ricordato Brad Stroke de La Città nascosta ahahahah :laughing:... In particolare, l'elemento che mi ha fatto gioire di più, nonostante sia sia un pregio sia un difetto, è la grande panoramica di personaggi, richiami, ritorni, insomma, questa spirale... Lohana, Omoro, Juffure, ma soprattutto Mac Parland, Tom Devlin, Mike Tracy e Nat Mac Kenneth in un albo solo :clapping:! Addirittura - e qui sono rimasto piacevolmente sorpreso - l'agente Chabrol del pirata alchimista Tenebres, storia che lessi su tuttotex e il cui finale è tra i miei preferiti :inch:! Davvero un buon inizio, con tanto di apertura delle danze dei clarinetti proprio in chiusura... Di nei ne ho visti solo due, per ora: come dicevo prima questa panoramica è un anche un difetto perché, dati tutti questi personaggi, per riuscire a tenere sveglia la mente sulla scena viene il mal di testa :laugh:... E, come secondo neo, anche se del tutto trascurabile visto che siamo solo all'inizio, il fatto che Kit Willer appaia solo in 4 vignette, (eh, è il mio pard preferito, quindi sono piuttosto esigente sulla sua caratterizzazione, infatti la storia con Sarah Wyatt mi lasciò molto perplesso. Però, nei post precedenti, se non ricordo male, era stato detto che ad un certo punto si sarebbe separato dai pards, quindi spero vivamente di vederlo un po' più protagonista nei prossimi albi, senza piccionata alcuna :old:). 

     

    P.S. Concordo con Poe sulla plausibilità dell'escamotage, semplice e appassionante! 

     

     

  14. Storia che ho finito di leggere a inizio anno e che ho apprezzato per alcune parti divertenti, (quella iniziale :lol: - devo dire che ha ragione chi dice che gli occhi delle ragazze e di Carson siano dei fanali troppi accesi a tratti, ma va beh: i disegni di Mastantuono mi sono piaciuti perché danno una sensazione di dura e onesta genuinità), e per altre scene più orientate al pathos, (mi ha emozionato l'omicidio di Bart Barlow verso la fine del 746, come ha aumentato la suspense l'assassinio di Robert Flynn nel numero precedente e, tal a proposito, la tragica suggestione che ne è derivata me lo ha fatto associare analogicamente a Ted Mallory - si chiamava così se non ricordo male, in caso contrario veniam quaero - dei Giustizieri di Vegas: entrambe figure intelligenti, in gamba con un grande senso onesto, ma che, all'occorrenza, non sanno bloccare i loro avversari molestatori, (infatti Ted Mallory fu freddato da Ice mentre gli andava incontro dicendogli: "aspetta!" mentre Flynn fa la stessa fine mentre si rivolge con veemenza allungando la faccia verso Zack Dooley e Bud Weldwell...) Un'altra associazione del genere mi è venuta spontanea quando è entrato in gioco Kircher tra lui e Wolfman... E la sensazione che ne è scaturita è che Kircher, rispetto a Wolfman, sia una specie di "ranocchio gonfiato stereotipato", (tante urla e tanti denti digrignati e facce scure per poi farsi infilzare la mano artigliosa mentre Wolfman si è pure salvato dopo aver dato filo da torcere ad una città... Detto questo, dico che anche a me certi colpi di scena fatti troppo a fagiolo non vanno tanto a genio... Ci sta che Barlow si salvi dall'orso - per poi venire ammazzato da Kircher :unsure2:, che scherzo del destino - ma che Carson ferito faccia preoccupare Tex alla fine del 746 - e, come ha fatto notare qualcuno, con la copertina del numero successivo con lui bello e vegeto in canoa - non mi sembra credibile, anzi piuttosto - come ha detto qualche altro utente - telefonato per creare suspense. Ma, tutto sommato, questi difetti - cui in ultima istanza aggiungo Kit Willer che sul finale si fa sfuggire Warberg - non rovinano troppo l'episodio che, nonostante un bel po' di personaggi ne escano stereotipati, mi ha preso: il rapporto tra Carson e Angela l'ho trovato quasi geniale, (poi un giorno incontra Lena :mellow::D), e la fine di Warberg mi ha fatto l'impressione di essere stata azzeccatissima, (viva il Contrappasso! :clapping:). Gradevoli anche i personaggi storici come Stewart, Joe Mathias Capilano e quello che si era presentato a Kit e Tiger dopo l'incendio il cui nome al momento mi sfugge :(. Spiace un po' per Angela che vive una vera e proprio scissione pirandelliana, (ora è alla terza identità), e, forse, l'apprezzamento che ho per Pirandello mi ha fatto apprezzare il personaggio che a tratti avevo trovato estremamente stereotipato, (eh, preferisco le valchirie :lol:, anche se nel terzo albo mi è sembrata più coriacea dei precedenti). Voto 7.5

     

    P.S. Mi ha fatto ridere molto l'analessi di una vignetta in cui vediamo Tex che fredda Kircher, che muore sul colpo come un pollo. Ahahahahahah 

  15. Il 9/3/2023 at 15:45, PapeSatan dice:

     

    Concordo. Si potrebbe anche dire che "l'attesa del piacere è essa stessa il piacere". Per non scomodare "Il sabato del villaggio".

    A onor del vero ci sono anche stati epiloghi del mistero in crescendo anzichè in calando: "Il signore dell'abisso" e "La regina della notte", i primi che mi vengono in mente, sono due fulgidi esempi. Ma sono eccezioni, che infatti ricadono nella sfera delle grandi storie.

    Dico anch'io la mia su quest'episodio che ho letto a suo tempo, qualche mese fa. E parto quotando quanto sopra perché - sempre pensando a Leopardi - direi ancor più semplicemente che "l'ignoto è più bello del noto", (per non parlare del vago e dell'indefinito). Alla luce di ciò, a parte la spiegazione di El Morisco rivolta a Tex e agli altri nelle ultimissime pagine, mi ha fatto piacere la vignetta in cui diceva che fosse impossibile definire le sostanze dei miasmi e stabilire la diavoleria alchimistica che le abbia attivate :). Infatti, rimane il mistero e ciò mi ha aiutato a fantasticare su quegli strani miasmi venefici... Inoltre, vado in controtendenza perché devo dissentire sul fatto che sia tutto molto piatto nel secondo albo: la scena da pagina 97 a pagina 103 mi ha emozionato e devo dire che, anche se non mi aspettavo di trovare la spedizione del padre degli Hewett completamente sterminata dai chupacabras, nemmeno mi sarei aspettato di vederli trasformati in quel modo penetrante e profondamente tragico, modo che aggiunge punti sull'effetto sorpresa. Magari mi sarei aspettato di trovare Jason Hewett e qualcuno dei suoi accompagnatori mentre stavano per essere sbranati dai chupacabras - forse sarebbe stato banale, anche per questo ho apprezzato la scena in cui il padre riconosce la figlia seppur trasformato dai miasmi. Per quanto riguarda il resto, devo dire che Madera è il classico cattivo ben riuscito, nonostante la scena finale in cui punta il fucile contro Tex mi sembri un po' tirata come a dire:" Ora Tex muore davvero... Ah, che colpo di fortuna! Uno dei trasformati ha sbranato Madera!" e, quindi, un po' messa a posta per innalzare la suspense quando sappiamo che non si sarebbe affatto fatto ammazzare. (Ci vogliono scene così per non rendere il tutto piatto, ma magari un po' meno tirate e aperte a più possibilità come quella del primo albo in cui i banditi braccano la spedizione Hewett e in cui, come giustamente è stato fatto notare qualche pagina addietro, i pards arrivano in loro soccorso quando c'è ancora tempo, onde evitare scene troppo - diciamo così - fatte a fagiolo proprio quando i cattivi digrignano i denti o si accaniscono sulle loro vittime). Sono d'accordo anche sul fatto che certi ordini di Tex ai suoi pards vadano evitati. E, a proposito di interventi provvidenziali in extremis quando c'è ancora tempo e invece quando è troppo "a fagiolo", mi vien da pensare all'inizio del secondo albo quando Tex spara al chupacabra che aveva già digrignato le zanne su Nacho... Ergo, in conclusio, una storia piacevole e intrigante, magari non a livelli emotivi epici, ma neanche così piatta. Se dovessi segnalare la scena che mi ha fatto divertire di più - prima che la storia entrasse nel vivo della sua tragicità - direi proprio la parte iniziale con Tex che pesta Vidal e

    il "terzetto" di eroi :laughing:, una parte che aiuta a stendere i nervi prima della tensione tragica e dell'inseguimento. Voto 8 

  16. <span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

    Mi ero dimenticato di rispondere a questa ennesima forzatura per difendere l'indifendibile, già fatta da diversi altri (mi ero ripromesso di rispondere ma ci sono davvero TROPPE cose strampalate dette in questo thread per difendere questo schifo di storia, chi ce la fa a stare dietro a tutti quanti? Oltretutto, visto che due post dopo le cose già confutate vengono tranquillamente ridette tali e quali, servirebbero giorni di 48 ore vita natural durante per rispondere a chi le ripete ossessivamente).

     

    Non capite che Tex non ha superpoteri?

     

    Che il fatto che tutte le volte le pallottole lo prendano di striscio, una ferita superficiale, "senza ledere l'osso", NON È UN SUPERPOTERE?

     

    (Poi si inxxazzano se li chiamo fan dei supereroi che hanno scambiato Tex per SuperRanger...  e sì, questa è una maniera più elaborata per esprimere il concetto di 4 lettere usato alla maniera di "specchio Riflesso" anche contro chi semplicemente "il giuramento" se lo ricorda...)

     

    Se credete DAVVERO che sia STRANO essere costretti a letto 15 giorni dopo una ferita...  avete un idea DAVVERO STRAMPALATA dell'effetto di una ferita d'arma da fuoco sul corpo umano (o anche di una coltellata)

     

    Per un colpo di fucile, si può essere costretti a letto PER MESI (o anche tutta la vita, se si è sfortunati).

     

    A seconda di cosa DECIDE l'autore, una pallottola può non rallentare nemmeno Tex ("è solo un graffio, non fermatevi"), può richiedere qualche ora di riposo, qualche giornata, qualche settimana, quale mese: SONO TUTTE OPZIONI PLAUSIBILI (anzi, semmai la "forzatura" è che per una casualità estremamente improbabile, a Tex capitino tante volte degenze brevi e non degenze lunghe, molto più probabili)

     

    Solo che si vede che troppi9 fans, abituati ai supereroi, si sono convinti che Tex abbia un superpotere, come Wolverine, di guarire SEMPRE in due giorni, e quando per una volta la pallottola si comporta in maniera realistica si lamentano che l'autore si è dimenticato del "superpotere di Wolverine"...  :angry:

    Grazie per le precisazioni :cool:. Peccato però che io non abbia mai pensato nemmeno per un istante che Tex debba avere dei superpoteri... Peccato anche che la mia intenzione non sia stata quella di difendere o attaccare alcuna storia, ma solo dire come preferisca l'atmosfera e l'impatto evocativo alle contraddizioni di ciò che è evidente, ossia di come sia affezionato di più al pathos che all'elemento contraddittorio, senza che quest'ultimo debba per forza inficiare proprio tutto per le perplessità che genera, nonostante ne tenga conto. Non intendo essere parziale, ma, se per la suggestione mi è piaciuto l'episodio, mi è piaciuto. Proprio perché mi piace l'imparzialità sulle storie, anche se per me una storia è un capolavoro, non dirò mai che è perfetta. Perché quest'ultimo è un aggettivo che mi piace usare solo in contesti sacri. Spero di non essermi spiegato male. (Ovviamente per me il voto indica il livello di gradimento soggettivo).                                                                                                                        

    <span style="color:red">8 minuti fa</span>, Tenente Castillo dice:
    <span style="color:red">33 minuti fa</span>, Diablero dice:

     

    Tex-002-pag044.jpg

    -----------------------

    Ma questo è l'episodio in cui Tex affrontò la marmaglia di Bud Lovett :clapping:, quello che faceva il bello e il cattivo tempo a Silver city e c'era anche Marie Gold oltre a Joan... Ci credo che ci sono voluti due mesi, lo avevano impallinato diffusamente... 

                                                                                                                    

     

  17. Buonasera a tutti. Mi sono appena iscritto. Ho letto circa una settimana fa l'albo e devo dire che, per quanto mi riguarda, il mio giudizio è positivo per i disegni - fantastici e davvero piacevoli, ha ragione chi dice che su Villa non si debba discutere-, mentre sul soggetto di quest'episodio e sulla figura di Higgins ho qualche perplessità, anche se l'evocazione, la suggestione e il senso poetico che trapelano in quest'albo celebrativo e nel suo riallacciarsi al Giuramento mi hanno pienamente conquistato. Le perplessità suddette consistono proprio nella "forzatura" della sopravvivenza di Higgins, ma non tanto perché Tex abbia sostenuto con sicurezza nel Giuramento che il capo dei butterati non avrebbe avuto alcuna possibilità di scegliere tra la vita e la morte - concordo sul fatto che Tex non sia infallibile -, ma perché, quando avevo letto il cartonato a colori de Il Giuramento ed ero arrivato all'ultima vignetta meno di un anno fa, avevo inteso anch'io come altri utenti hanno sottolineato precedentemente - ahimè questo "soggettivismo collettivo" che porta a trovare difetti spinosi :lol:- che la lancia spezzata dal tempo si riferisse alla dipartita di tutti quelli che erano stati colpiti dalla mano vendicativa di Tex, perché l'impatto emotivo del Giuramento mi aveva dolcemente condotto a ritenere che mancasse solo Brennan. Ora non voglio dire che questa storia sia tutta da bocciare e che invece il Giuramento sia perfetto, dato che, come qualcuno ha fatto notare, è difficile credere che Tex e Tiger debbano riprendersi dalle ferite per 15 giorni dopo lo scontro in cui a Teller venne saldato il conto, quando in altre occasioni Tex mandava in tilt i dottori perché, ancora convalescente, voleva subito balzare in sella... Quello che voglio dire è che in episodi come questi preferisco lasciarmi prendere dalla suggestione, dal senso poetico e dalla sceneggiatura evocativa piuttosto che affidarmi solo all'evidenza "reale". Come avrebbe detto Montale: "...gli scorni di chi crede che la realtà sia quella che si vede." Tutto questo per dire che, sì, la perplessità l'ho avuta, ma, anche dopo aver letto cinque volte l'albo, il suo senso evocativo mi ha colpito positivamente, facendomi tralasciare le parti più semplici e scontate come i dialoghi di Stokes, Reid, Crippen e marmaglia bella. Lode e menzione d'onore per il sogno di Tex da pagina 20 a 24 e per la scena da pagina 104 a 115. Senza queste due parti forse davvero avrei finito per non essere soddisfatto... Voto 8-                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                             P.S. Suggestivo anche il finale col senatore Kurtzmann.                                                                                                                         

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