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Tahzay

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Messaggi pubblicato da Tahzay

  1. Anche io, dopo aver letto il texone, ho avuto la sensazione di "essere a casa". Di un altro, però.

    Le pagine fino alla 58, quella con i cinturoni slacciati, soddisfano le attese di un albo di Tex. Le tavole che vengono dopo mostreranno invece gli alti e i bassi di un autore che mi è sembrato a sprazzi con le idee confuse. Ne riparler? in un secondo momento.

    Quoto in toto! L'inizio era stato promettente ed anche ben scritto; è dopo "quella" scena che cominciano i problemi.
  2. L'evoluzione del personaggio c'e stata eccome, ma certamente non e' dipesa dalla questione delle trame, che erano articolate e variegate sin dall'inizio della saga. Tex e' diventato ranger, si e' sposato, ha avuto un figlio, e' diventato capo dei navajos, ha visto formarsi la squadra dei pards, ha visto "crescere" la rivalit? con nemici storici, si e' rivangato nel suo passato.... a questo punto, il passaggio successivo parrebbe essere: visto che di Tex si e' detto tutto, creiamo situazioni nuove, comprimari a gogo', intrecci mirabolanti, scenari improbabili, e poi.... infiliamoci Tex. Ed e' in questo modo che vien fuori una brutta storia di Tex: costruendo la trama non attorno, e in funzione del protagonista, ma A PRESCINDERE dal protagonista. Prendiamo questo texone: incipit gradevole sia nella parte con Katie, sia in quella con i pards. Ma poi la storia si spegne, le due parti non si "saldano". Perchè? Forse perchè nate non in funzione l'una dell'altra. La grande differenza con Bonelli e' questa. Con lui tutto, o quasi, era funzionale a Tex. C'erano anche cadute di stile, incongruenze, piccionaggini, ma gliele perdonavi per questo: la sua scrittura trasudava di amore per il personaggio, passione, partecipazione. Leggevi e avvertivi quasi il divertimento stesso dell'autore nello sceneggiare una scazzottata, nell'umiliare un nemico. Non avevi mai la sensazione del "compitino". Le storie di Bonelli erano come un abito da sartoria: cucite addosso al personaggio. Ora abbiamo tessuti pregiati, sotto forma di personaggi "moderni", sceneggiature "moderne", disegnatori "moderni".... ma tutto ciò si compenetra bene con il simbolo della testata? E' forse questa l' "Evoluzione"?

  3. Secondo me, caro Tahzay, il buon Borden ha usato "discrete" dosi di sottile ironia, in ispecie con quel "rosa".... _ahsisi
    La tua analisi ci puo' stare. Anch'io non mi spiego i commenti positivi di quei lettori che, pero', non si sono formati nella fascia 500-600, foss'anche per ragioni anagrafiche. Come facciano a restare "impassibili" di fronte a questo Tex arrogante, vile e rin####nito non me lo spiegare.... :malediz...
    Veramente.  :_sigh

    L'ironia l'ho colta.... il problema e' che questa NON e' una storia rosa, o sexy, o gialla che sia! Non e' che su Tex non ci possa stare una storia rosa, abbiamo visto anche vichinghi ed extraterrestri... il problema e' che non si può alterare il personaggio principale!
  4. parlo, premetto, senza polemica... non voglio assolutamente dettare nessuna legge o cosa del genere visto che siamo in un forum di fumetti per svagarci: non stiamo andando verso una nostalgia di una cosidetta epoca d'oro texiana e non riusciamo a vedere neanche un buon risultato nei nuovi tempiù Io, ripeto, a questo Texone una cosa negativa che ho visto è stata la mancanza di espansione maggiore di alcuni personaggi, ma la storia in se' prende e porta fino alla fine, meglio (e non lo nego) di un ultimo maxi che ho abbandonato a metà. Questo forse perchè non mi piace l'azione? (che è vero, in questo texone manca) NO! e sottolineo NO! Tex è nato come pura azione ed istinto, ma credo che comunque attualmente debba essere anche TRAMA, per ricevere uno spessore di un certo tipo. Forse io ragiono così perchè spazio con la mente a diversi generi e tipi di fumetti e questo mi influenza, ma non può stare una vita fine a se stesso in stile "ho fatto una nuova storia di TEx: arriva e ammazza tutti" (diceva così?) non credo che è quello che volete giusto?

    Tex e' nato come "pura azione e istinto"?? Non c'era la trama??C'e molta più trama e intreccio in "El Diablo", "la banda del rosso", "il mistero dell'idolo d'oro", "Mefisto la spia", "l'eroe del messico" che nelle ultime storie pubblicate. Ma nettamente! Se poi la trama vuol dire "spiegazionismo" o ristoranti, allora quella e' la sceneggiatura: quella si che e' cambiata, una volta c'erano albetti da 32 paginette e se Tex andava al ristorante o spiegava un piano d'azione ai pards, il fascicoletto era bello che finito e addio lettori per la settimana seguente.... Ma affermare che una volta c'era un Tex ciclone-castigamatti e che le avventure non privilegiavano lo sviluppo della trama.... e' un po' ardito....
  5. Borden, il tuo commento - di rara finezza - dice tutto. Ora hai delle nuove responsabilità. Ti prego (Vi prego) di non farmi mai più leggere robe del genere. Tex non lo merita, e i suoi lettori neppure.

    Piano, però... Anch'io preferisco (e di gran lunga) "Fuga da Anderville" e "Furia Rossa", ma a molti questo Texone è piaciuto. Vuol dire che Nizzi aveva ragione e che una storia "rosa" ci può stare. Vuol dire anche quello che sostengo sempre io, che cioè le storie devono essere DIVERSE tra loro e che non puoi avere TUTTO in ognuna e allo stesso tempo. Se a tanti questo Tex è piaciuto ne scriveremo altre così, no? ::evvai::
    Borden, perdonami, ma quale storia rosa? Dove sarebbe il rosa? Questa storia e' grigia e basta, non può bastare la scorrevolezza di lettura, qualche sprazzo brillante (che c'e') e qualche luogo comune ficcato qua e la' a salvarla. Non c'azione, non c'e giallo, non ci sono nemici credibili, non c'e pathos.... la salvano i disegni... Condivido che le storie debbano essere diverse l'una dall'altra, ma lo devono essere quanto a tematiche, ritmi narrativi (a mio parere, sono perfetti per Tex quelli de "i trappers di Yellowstone"), maggiore drammaticit? o leggerezza, ambientazioni, caratteristiche dei nemici... non per quanto concerne le peculiarit? dei quattro pards!!!Ma vi rendete conto o no che, negli ultimi 10 anni, di mese in mese abbiamo visto tutto e il contrario di tutto a seconda del "timoniere" della storia? E non faccio nomi e cognomi! Ma provate a porre a un lettore che si e' formato nella fascia 500-600 le seguenti domande: qual e' la filosofia di Tex? Che ruolo ha Kit Carson nella saga? Kit Willer, che personalit? ha? Tremo già al pensiero di cosa possa venirne fuori... Alla fine non mi meraviglia neppure che a molti lettori questa storia sia piaciuta, a forza di mangiare cibi di plastica e rifornirsi nei McDonald's, ci si scorda completamente il sapore della roba genuina. Che non per forza e' "la roba di una volta": un pollo ruspante e un frutto coltivato senza antiparassitari esistono ancora oggi, solo che nessuno li cerca più, e tutti si accontentano di quel che passa il convento per pigrizia, assuefazione o perchè abbassano, inconsciamente, l'asticella delle pretese. Ora, io non posso credere che coloro ai quali la storia e' piaciuta siano lettori con poche pretese o in malafede, pero' devo anche darmi una spiegazione razionale del perchè sia piaciuta, e l'unica che reputo possibile e' che le "papille gustative" di molti non siano più abituate a certi sapori.
    • +1 1
  6. Invece, guarda guarda, decide che si andr? proprio al Laramie, e come ha previsto il padrone - evidentemente reso edotto dalla fine del locale di Muller - per l'occasione dichiara tutta la sua simpatia per i clienti dalla pelle rossa! haha

    Ma il padrone non aveva ancora saputo del risarcimento. Altrimenti, ne avrebbe approfittato anche lui per indottrinare per bene il portiere.... occasione d'oro per ammodernare il mobilio e dare una "rinfrescatina" all'ambiente, ovviamente a spese del nostro munifico ranger.... _ahsisi Comunque, battute a parte, la scena del Laramie è stata costruita gradevolmente, e si lascia leggere bene, sono quei momenti e quelle scenette in cui Nizzi decisamente piace :indianovestito:
  7. Che poi adesso ci fossilizziamo tutti sulla "pagliuzza" (la scena dei cinturoni e del risarcimento) e non badiamo più alla "trave", vale a dire che - come riconosciuto anche da altri - la storia è noiosissima, e Tex non fa nulla di significativo sino alle ultime 25/30 pagine, allorquando i nemici - senza alcun motivo - decidono di autosconfiggersi, in un crescendo rossiniano di assurdit?.

  8. Detta così ci può stare, Tazhai, perchè non ?? la slacciata di cinturone in sè a non andar bene, ma quello che gli gira intorno. Però è anche vero che a un Tex passivo si accompagna anche il Tex che mette in riga il razzista: "Non sfidate la fortuna! Se non date una raddrizzata a certe vostre idee, il' nostro prossimo incontro potrebbe concludersi molto peggio del primo, e non solo per il vostro locale, ma anche per l'incolumit? dei vostri connotati!"Non so se il razzista si adeguer?: quel che è certo è che, almeno a vedere la vignetta in cui si asciuga il sudore, la lezione l'ha capita. Di sicuro l'hanno capita gli altri razzisti dell'albergo!

    Si asciuga il sudore, ma se ne esce coi soldini in tasca e la soddisfazione. La vittoria di Pirro. Gli avesse mollato Tex un bel cazzottone, ancora ancora ti potrei dare ragione. Ma forse poi sarebbe tornato in carcere all'istante........ ovviamente, sino ad avvenuto risarcimento del danno (il conto del dentista.... :lol2:).
  9. Beh, posso anche essere d'accordo, ma allora mi chiedo quale sia il tuo criterio in base al quale stabilisci cosa è texiano e cosa no.

    Mah, guarda, la cosa è più semplice di quanto si pensi, in fondo.

    Dopo aver letto Tex da quasi una trentina d'anni oramai, mi pongo come classico lettore che si aspetta di essere sorpreso dalla storia (dagli eventi, dall'intreccio, dalle emozioni) ma NON dal protagonista.
    Che il modo di essere di Tex e dei suoi pards resti costante, che non ne vengano snaturate caratteristiche fondanti e personalit?, per me è un valore aggiunto.
    Per cui, se la storia va come è prevedibile che vada sin dall'inizio (ogni riferimento all'ultimo Nizzi non è puramente casuale), la cosa mi deprime, mentre se Tex f?, in ogni momento, quel che mi aspetto da lui, ebbene ciò lo considero un punto a favore.
    Andiamo ad analizzare in modo parcellizzato la scena dei cinturoni, poi ti spiego il mio fastidio.
    Partiamo da pag. 57, quarta vignetta: Tex pensa: "ehil'! Il pivello ha carattere.". Traduzione istantanea nella mia mente di lettore: Tex capisce al volo, in quanto gran conoscitore di uomini e situazioni, che ha a che fare con un ragazzo più maturo della sua età, che non farà colpi di testa (sparargli addosso) ma neppure accetter? resistenza, di fronte alla cittadinanza che lo osserva con sguardo severo.
    Ipotesi di comportamento che mi si materializza: Tex cercher? di uscire diplomaticamente dalla situazione, spiegando al vicesceriffo ed agli astanti di essere nel giusto, ma non opponendosi a che Glenn faccia il suo dovere, rispettandone ruolo e personalit?, ma senza svilire sè stesso e la SUA personalit?.
    Svolgimento della sceneggiatura: ordine perentorio di Glenn di slacciarsi i cinturoni (pag. 57), stizzita ed orgogliosa reazione di Carson (pag. 58).... e Tex? Dovrebbe mediare, "a la Tex", tra le due opposte istanze ben evidenziate dallo sceneggiatore, e già materializzatesi nella mente del lettore smaliziato e attento.
    Invece, abbiamo Tex che intima a Carson: "sta calmo e ubbidisci (sic!)". Di seguito, primo piano dei cinturoni che cadono, e ben due vignette con il portaborse del baby vicesceriffo che raccoglie i suddetti cinturoni. Ultima vignetta di pag. 58, con ordine perentorio di Glenn: "avanti, seguite il mio aiutante", e Tex con su stampato un sorrisetto ebete che indossa il cappello ed esce.
    Successivamente, lungi dal tentare di convincere lo sceriffo di aver semplicemente reagito a una provocazione, come più volte invocato da Carson, accetta semplicemente di pagare i danni per poter uscire il giorno dopo, proprio come se fosse stato lui nel torto.
    E' a questo punto, con questa precisa successione di dialoghi e scene, che Tex esce "male" - gratuitamente male - da uno sprazzo di vicenda nella quale aveva ragione da vendere, e nella quale il lettore non aspettava altro che vedere non tanto una scazzottata, quanto un ristoratore razzista sbeffeggiato, rovinato e messo a berlina, ed un vicesceriffo più maturo e ragionevole della sua età, essere convinto da un uomo più maturo di lui (nonchè ranger) che, passi per la notte in guardina, ma quantomeno la soddisfazione del risarcimento integrale la si poteva evitare. O quantomeno evitare di sceneggiare la prima vignetta di pag. 80: "allora, signor Muller, siete soddisfatto?" "puoi ben dirlo! ho avuto i soldi per riparare i dnni del mio locale, che altro potrei pretendere di più?".
    Appunto.

    Per concludere: per me è "texiano" ciò che io lettore, sulla base di un comportamento medio tenuto da Tex nel corso della saga, mi aspetto che il ranger faccia in un determinato momento, in una determinata situazione, per non deludere le aspettative del lettore medesimo.

  10. Sorry Tahzay, stavolta non sono proprio d'accordo con te.
    E non lo sono in particolare su quello che tu hai test? risposto a Paco: Bonelli non è fallbile piuttosto che infallibile, è l'autore e creatore di Tex. Ergo Tex è (anzi, dovrebbe essere) quello che lui ha voluto, e chi ama Tex ama il personaggio che l'autore ha "partorito", con le sue eventuali contraddizioni. 'Nzomma, se non lo sapeva Bonelli quello che è o non è texiano, vogliamo proprio saperlo noi? :blink:

    S?, ma anche Bonelli ha i suoi "picchi". Non mi dirai che il Tex che uccide deliberatamente Coffin, lasciandolo morire in un rogo, nel n. 1, è lo stesso che, in "Cavalcata selvaggia", termina a tarallucci e vino la sua missione con degli allevatori macchiatisi di plurimi omicidi.

    Eppure sempre di G. L. Bonelli si parla.
    Per cui ripeto, non è un problema di ortodossia, ma di gusti personali: se a te piace il comportamento di Tex di slacciarsi il cinturone e di pagare i danni in quanto indice di saggezza e calma olimpica e/o diplomazia, nulla quaestio, mentre per me non è quello che ci si dovrebbe aspettare da Tex in quel contesto, perchè prendo a raffronto una MEDIA di comportamenti consolidatisi nell'ambito di una saga sessantennale, mentre - se vado col lanternino a cercare il singolo "precedente" - allora tutto può essere considerato texiano, perchè di tutto e di più abbiamo visto accadere in oltre 600 albi.... :indianovestito:

  11. Mi chiedo, Tazhai, come giudichi l'arresto di tex e Carson in "La caccia". Voglio dire: il Tex di Bonelli almeno una volta, davanti a una colt spianata di uno sceriffo corrotto, il cinturone lo ha abbassato anche lui :trapper:

    Il facile equivoco in cui cadono parecchi di voi è considerare Bonelli quale una sorta di "infallibile". Non è detto che, se Tex ha fatto una cosa con Bonelli, quella cosa sia automaticamente perfettamente texiana ed immune da censure. Non è un problema di ortodossia.
  12. Punto primo: E con la scenetta del sorriso sardonico e dello sguardo di sfida cosa otteneva Tex, a parte conservare i ferri da tiro - che peraltro riavrà dopo non molto - e far contenti quelli che volevano a tutti i costi vederlo mortificare un uomo che non lo meritava? Punto secondo: il collegamento non è tra l'essere ranger e pagare o non pagare i danni (e non è certo la prima volta che accade!). Il punto è che se sono rangers "conclamati" lo sceriffo poteva anche farli uscire col patto che avrebbero saldato il debito; se sono persone qualsiasi rimangono dentro ed escono a debito saldato. In quanto al padrone del locale, temo che fosse purtroppo vero che potesse decidere di lasciare fuori gli indiani, cioè che la legge del tempo e del luogo glielo permettesse; che poi Tex abbia un'altra idea e la dimostri molto bene è un conto, ma lo stesso Tiger sa che non potrebbe ottenere ragione per vie legali. Puntro terzo: abbiamo "sentito" il pensiero di Harry Strode circa il fatto che dopo aver promesso ai due ricercati che avrebbero potuto andarsene tranquilli li avrebbe fatti fuori per la sua sicurezza; perchè non Billy?

    Risposta al punto primo: otteneva il medesimo risultato, mostrava un frammento della sua VERA personalit? al lettore (eggià, c'è anche il lettore da tenere in conto nel contesto....) e non mortificava assolutamente nessuno, proprio perchè lasciava allo sbarbatello la soddisfazione di aver compiuto il suo dovere, senza tuttavia mostrare completa soggezione, che NON E' TEXIANO. Risposta al punto secondo: qualificarsi come ranger avrebbe avuto un peso non già per quello che dici tu, se mi consenti, ma al fine (eventualmente) di poter meglio spiegare al vice che i danni erano stati causati dai 4 pards in quanto PROVOCATI da un ristoratore razzista, e non perchè loro erano degli attaccabrighe da saloon. Di fatto, il razzista esce dalla vicenda pienamente soddisfatto (la sceneggiatura ce lo mostra quasi in brodo di giuggiole di fronte ai soldi), e questo NON E' TEXIANO. Punto terzo: lo ribadisco per l'ennesima volta, Billy poteva divenire un complice scomodo da eliminare se avesse deciso di pentirsi del suo operato, non nel caso di specie, in cui scorge Vera nell'atto di mettere a tacere Martin, un potenziale pericolo per entrambi. Inoltre, i due ricercati avrebbero potuto ricattare Harry solo dopo che questi gli aveva commissionato il delitto, Harry lo poteva fare anche prima, ed a prescindere dal ferimento di Martin, quindi non ha alcun senso che gli vengano degli "strani" timori a quel punto.
  13. Arriva il vice sceriffo, lattante, giovane, bamboccio, tutto ciò che si vuole, ma pur sempre uomo di legge, mentre i nostri non hanno messo in risalto tale loro qualità. Cosa dovrebbero fare per sottrarsi all'arresto? Sparargli, fare una strage... cosa?!?!?!?!?

    "Ok, figliolo, noi in fondo siamo dei buoni diavolacci.... ti faccio una proposta..... ti seguiamo senza far baccano, ma desidereremmo non privarci dei nostri ferri da tiro..... sai com'?, ci siamo affezionati.... però puoi sempre provare a convincerci a consegnarteli... a tuo rischio, ovviamente" (con sorriso sardonico e sguardo di sfida).


    Ma mi rendo conto che mi addentro in argomenti troppo difficili. S?, meglio slacciare i cinturoni.... -ave_

    Per quanto concerne il pagamento dei danni per evitare di dire di essere ranger, mai letta su un fumetto una sciocchezza così sesquipedale. Forse che i rangers sono autorizzati a sfasciare locali e arrecare danni? (ricordiamoci che il vicesceriffo d' anche ragione nel merito al padrone del ristorante, dicendo che lui può fare entrare chi vuole). Tanto più che il ristoratore non è neppure, come spesso accade in questi casi in Tex, il tiranno da abbattere, n° è l'oggetto dell' "incarico professionale"..... quindi il fatto di qualificarsi come ranger, cosa c'entra??? O il vice d' ragione a Tex e lo fa uscire (ranger o meno) o gli d' torto e lo tiene in guardina e gli chiede il risarcimento (ranger o meno).

    Vicenda Billy: altra sciocchezza. Billy ha interesse quanto Harry e quanto Vera che Martin tenga il becco chiuso. A prescindere dal gesto avventato, sconsiderato, gratuito e autolesionista della donna definita dall' "imperturbabile corazza" (altro particolare non secondario, in quanto denota una sceneggiatura slegata da ogni razionalit?, con frasi buttate l' come capita, "tanto per"), ci si chiede perchè Vera accusi Billy col rischio di consegnare al ranger uno dei suoi complici in un affare che scotta, per salvarsi da un'accusa non provata. Dice Cheyenne che Harry avrebbe potuto saldare il conto a Billy se avesse saputo che egli aveva visto Vera sparare a Martin: ma - ribadisco - se la motivazione fosse stata tenerlo fuori dall'affare-Kate, gli poteva sparare anche prima, o in qualunque momento; se invece era impedirgli di spifferare qualcosa, ebbene anche Billy aveva ogni interesse a tacere, e comunque era già potenzialmente in grado di tradirli, se avesse voluto.

  14. Mamma mia, ora capisco perchè Sergione non voleva pubblicare la storia. Ma vi rendete conto di che storia slabbrata, assurda, incongruente ed antitexiana e' questa?SPOILERUn bell'incrocio tra "Fratello bianco", "I fratelli Donegan" e "Un soldato ritorna". Tex e pards (con Kit e Tiger nella loro solita versione "nizziana", ossia sottotono) in versione cazzeggiatori: fin dall'inizio della storia ci fanno capire che non hanno alcuna fretta, che c' e' tempo per alberghi, ristoranti e anche per attendere comodamente che le loro prede tornino dai pascoli (andar loro incontro sarebbe troppo stancante, forse...). Decidono quindi di interessassi della sorte di piccolakatietuttoattaccato e lo fanno attraverso una sceneggiatura in puro stile nizziano, tra notti in carcere, cinturoni slacciati, inutili risatine, inutilissimi pedinamenti (tutte citazioni dalle storie poco sopra elencate, tutti dejavu) e - soprattutto - andando girovagando a destra e a manca SENZA ALCUN SERIO PIANO DI AZIONE. Di fatto, la chiave del successo dei ranger e' nella dabbenaggine degli avversari, che fanno tutto da soli, da perfetti babbei: Vera Cain, che Tex va a sfidare per intaccare la "corazza della sua imperturbabilità" (pag. 224.... maddeche'??? Ma se ci aveva messo mezza pagina ad andar fuori di testa?!? Tanto che Tex parla di "inutili isterismi" a pag. 183) ad un certo punto spara a Martin, DOPO che costui aveva già spifferato tutto ai pards, mentre i suoi complici poche pagine prima si raccomandavano di non fare nulla che potesse attirare su di loro l'attenzione dei rangers. Perchè lo fa? Boh. Nel frattempo sopraggiunge Billy Hoker, che riesce ad allontanarsi senza farsi vedere nel bel mezzo di una prateria deserta (!) e che confessa a Tex, PUNTANDOGLI LA PISTOLA contro, che Vera aveva sparato a Martin. Perche'???? Per timore di essere fatto fuori da Harry..... ma se erano compliciò??? Billy era uno dei testimoni falsi dell'atto notarile fasullo!!! L'assurdita della scena e' palese solo che si consideri l'escalation delle confessioni: l"imperturbabile" vedova (con la quale Tex avrebbe almeno potuto bleffare, dicendole che Martin si era ridestato e aveva parlato) crolla perchè si sarebbe fatta scoprire ad acquistare sedativi presso un'altro paese....(sic).... Billy confessa a quel punto che il testamento era falso... nel frattempo il furbissimo Harry, dopo aver deciso di fruire dei due ricercati per liberarsi dei ranger senza compromettersi....(seconda vignetta di pag. 192) .... partecipa di persona all'agguato.... no dico, ma ci rendiamo conto.... praticamente un autogol su tutta la linea.... con Tex che fino a pag. 213 non aveva fatto assolutamente NULLA ne' per quanto concerne la vicenda di Rucker&socio, ne' per venire a capo dell'ingiustizia perpetrata ai danni di piccolakatietuttoattaccato. Ultima notazione per il giudice Hatfield, che protesta per essere finito sul banco degli imputati nelle pagine finali dell'albo. Ed in effetti, non sembra avere tutti i torti: e' imputato di cosa? Con quali prove? Lo lasciamo all'immaginazione del lettore... Peccato perchè le prime pagine, fino alla scazzottata nel ristorante, erano state gradevoli e promettenti. Poi, dalla calata dei cinturoni.... la fiera dell'assurdo!

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  15. Complimenti a Boselli perchè, a mio parere, ha finalmente (finalmente nel senso che il sottoscritto auspica questo tipo di storie) centrato i ritmi di una bella storia di Tex, non troppo serrata nei ritmi, non troppo dilatata, ma equilibrata, anche nel succedersi di scene "leggere" e ironiche alternate ad altre drammatiche e piene di tensione. Nella terza parte, qualche baloon di troppo ha appesantito e reso poco scorrevole il viatico all'inevitabile resa dei conti finale, durante la quale la magia dell'ambiente circostante, ben resa dai disegni di Piccinelli, l'ha fatta da padrona.

    Un bel 7,5, alla fine, ci sta tutto.

  16. 6) La figlia di Satania. Mi piacerebbe davvero che Boselli provasse a scrivere questa storia a suo tempo bocciata sin dal titolo. Confesso che sono incuriosito da cosa si potrebbe tirar fuori da un'idea simile.

    Se la SBE fa uscire una storia con questo titolo, mi faccio frate trappista....
    Addirittura?Ti dispiacerebbe spiegare i motivi della tua ostilit?? Riguarda l'idea o semplicemente il titolo? :capoInguerra:
    Nessuna ostilit?, intendevo dire che non credo possibile, di questi tempi, che si abbia il coraggio di proporre un titolo del genere, che in molti "riecheggerebbe" altro (peraltro, non credo che l' "uomo della strada" o il lettore occasionale sappia chi è Satania). MAGARI lo si facesse.
  17. A mio parere non vi può essere dubbio che le interpretazioni sulle famose incongruenze date da Cheyenne siano quelle corrette. G. L. Bonelli aveva deciso SIN DALL'INIZIO, e palesemente, che Janet fosse il "Drago" (vedere scena iniziale dell'assassinio del ranger) e quella frase messa in bocca al Drago era proprio, a mio parere, una "finezza" per insinuare il tarlo del dubbio nel lettore, che, arrivati a quel punto, non poteva che nutrire sospetti, o per meglio dire certezze (vista la scarsit? di personaggi della storia, e l' "inattaccabilità" palese di alcuni di essi) solo sulla bionda avventrice.

  18. Effettivamente, le scene di "idillio" finale mi paiono esagerate. Addirittura fratello di sangue........ bastava il silenzioso rispetto da una parte, una certa qual ammirazione dall'altra....... Tuttavia non posso che applaudire per la restante parte dell'albo: una lettura fluida, una narrazione ben dosata, pards finalmente distesi e dissacranti anche nelle situazioni più "serie", una linearit? di fondo ben chiara anche se, oramai è evidente, vi sarà un intreccio fra due diverse situazioni.

  19. SPOILERTroppe volte Tex in difficolt?, troppe volte "salvato" da circostanze contingenti, a volte ingenuo (rimane due volte senz'acqua, va incontro a viso aperto a degli sconosciuti, si addormenta a pochi metri dalla casa di un avversario che lo vuole morto), soprattutto un Tex che sembra trascinato da eventi casuali: si convince che il "jolly" e' Kramer sino a pestarlo e provocarne la reazione, e sbaglia; resta con un pugno di mosche in mano alla fine, e solo la dabbenaggine degli avversari (che potevano apprendere da Norton, o comunque intuire, che il ranger era in una pista cieca, senza tentare di farlo fuori) lo rimette sulla pista giusta... per modo di dire, perchè anche la sua "brillante" deduzione su Alameda gran burattinaio e' errata!Senza contare diversi comprimari che muoiono anche per discutibili decisioni (o omissioni) di Tex: Puma Nero e consorte, gli uomini dello sceriffo lanciati all'inseguimento di Dekker, per non parlare dei frati e dei coloni abbandonati in una situazione difficile. Insomma, un Tex ammazzatutti ma troppo poco padrone degli eventi, ed e' questa la differenza con altre storie in cui pure non afferra subito la pista giusta, bench? in presenza di indizi (da Satania all'uomo dalle 4 dita, dal tagliatore di teste Barrera al viscido Macredy), conducendo pero' per il resto il gioco da par suo. Ortiz meno peggio di altre volte, quindi sufficiente. La storia, nel suo complesso, no.

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